Parchi chiusi e controlli in spiaggia, scatta il piano anticontagi del week end
(Rimini) Parchi chiusi e controlli anche in spiaggia a sul lungomare, questa mattina il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura a Rimini ha delineato le azioni da mettere in atto nel week end per garantire il rispetto delle restrizioni anti coronavirus del decreto del presidente del consiglio dei ministri.
“Polizia di stato, carabinieri, polizia municipale, guardia di finanza ed esercito, tutti saranno impegnati per garantire il rispetto del decreto”, sottlinea l’assossore per la sicurezza del comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad. “E’ fondamentale rispettare le prescrizioni di divieto di assembramento innanzitutto e di rispetto delle distanze tra persone. Sappiamo che il week end è un momento in cui le eprsone escono di casa, vanno a prendersi una boccata d’aria. Ecco, quello che vogliamo evitare in ogni modo sono le scene che si sono verificate la scorsa domenica, quando c’è stato un assembramento davvero inconcepibile soprattutto nella zona del porto, ma anche in alcuni parchi. Questo non potrà più verificarsi”.
A viglilare affinché non accada ci saranno le forze dell’ordine, e una boccata d’aria “sarà possibile “prenderla, concede l’assessore, “nelle immediate vicinanze di casa. Ma non sarà possibile immaginare un pic nic al parco o momenti di svago con amici o guppi di persone numerose magari in spiaggia”.
Ospedali, 100 posti letto in più in un giorno
Aggiornamento coronavirus, 51 nuovi contagiati nel riminese
Trasporto pubblico, le misure anti virus per i bus
Fondo sanitario, a ER 175 mln in più rispetto a 2019
Il vescovo online e in tv: vicino al fedeli, oltre il coronavirus
(Rimini) La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti. Ma è importante, in questo tempo, che le persone non si sentano abbandonate. Si può essere vicini ai fratelli e alle comunità nella preghiera e in altre forme. “Lo Spirito Santo dia ai pastori la capacità e il discernimento pastorale affinché provvedano misure che non lascino da solo il santo popolo fedele di Dio” proprio in questo tempo di isolamento. Mentre si moltiplicano nella Diocesi di Rimini iniziative che rispondono a questo appello di Papa Francesco, anche il Vescovo di Rimini intende la sua voce, la sua vicinanza, la sua presenza a tutti i fedeli.
Questa sera, venerdì 13 marzo, alle ore 20.30 in diretta da IcaroTv (ma anche su Radio Icaro, in streaming e sulla pagina Facebook) va in onda la preghiera del Santo Rosario.
Sul settimanale ilPonte, in edicola e in abbonamento ogni giovedì, mons. Francesco Lambiasi ha avviato una serie di meditazioni intitolate “Quarantena Quaresimale”. L’ultima in ordine di apparizione, la n. 3, è dedicata a “La terapia della preghiera”.
Domenica 15 marzo, dalle ore 11, il Vescovo Francesco presiederà la S. Messa trasmessa in diretta da IcaroTv (91 del digitale terrestre), da RadioIcaro, in streaming e pagina Facebook.
Cattolica, verso il rinvio dei tributi comunali
(Rimini) La Giunta Comunale di Cattolica dà indirizzo di valutare azioni per la proroga dei termini di pagamento di alcuni tributi comunali. Riunitasi ieri mattina, ha dato mandato agli uffici di valutare quali criteri adottare per "sollevare" cittadini e attività economiche dalle incombenze in ambito tributario locale.
L’Amministrazione, in questo momento di provvedimenti restrittivi a contenimento del Coronavirus, si pone l’obiettivo di individuare delle azioni concrete per sostenere la comunità locale. Nei prossimi giorni, dopo necessaria ricognizione degli uffici, saranno rese note le modalità per fruire dei rinvii delle scadenze e degli sgravi. Al vaglio anche la possibilità di concedere un “credito” per mancate occupazioni di suolo pubblico. Si invitano i cittadini ed attività a non richiedere informazioni già da domani, perché appena possibile verrà datà la massima diffusione delle agevolazioni.
“Un dovere morale – rimarca il Sindaco Mariano Gennari – in questo particolare momento, mettere in campo tutte le azioni possibili e di buon senso per stare al fianco della comunità. Gli uffici comunali, continueranno a garantire la presenza per le attività indifferibili e in smart working (da terminale remoto) per tutte le restanti tipologie di esigenze. Come sottolineato anche dal Presidente del Consiglio, il miglior modo per tornare presto alla normalità è quello di rimanere a casa, spostandosi solo per andare al lavoro, per ragioni di salute o per reali necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali”.
Coronavirus, questa sera la sanificazione delle strade
(Rimini) Dal confronto tra Comune di Rimini e Hera prende avvio nelle prossime ore il piano di sanificazione straordinaria sulle strade riminesi nel quadro delle iniziative di contrasto alla diffusione del virus Covid19.
Già da stasera le macchine operatrici di Hera utilizzeranno dunque nella pulizia delle strade della città una soluzione a base di ipoclorito così da bagnare il fondo stradale e igienizzarlo seguendo le indicazioni del Ministero. Una soluzione che i tecnici stanno approfondendo col vaglio di altri eventuali prodotti.
Oltre alle spazzatrici il prodotto disinfettante sarà utilizzato, dalle squadre della multiutility, anche negli interventi normalmente programmati nel cuore della Città come piazza Cavour coi suoi portici e la vecchia pescheria.
"Un'opportunità – è il commento dell'assessore all'Ambiente e Protezione Civile Anna Montini – che abbiamo voluto cogliere per non sprecare nessuna possibilità nella lotta contro il virus. Ringraziamo per questo la sensibilità dell'azienda che ha dato prontamente il via alla fase operativa in questo momento d'emergenza."
Coronavirus: parchi chiusi, il sindaco firma l'ordinanza
(Rimini) Il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha firmato l'ordinanza con cui fino al 3 aprile 2020, è disposto il divieto di accesso a tutti i parchi e giardini pubblici comunali, in qualunque forma di assembramento e comportamento che costituisca violazione dell'obbligo di mantenere tra le persone una distanza di almeno un metro.
Un provvedimento che ha lo scopo di evitare qualunque fenomeno di assembramento di persone e per assicurare il mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro così come disposto e raccomandato da tutti gli ultimi provvedimenti del Governo per il contrasto, contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica derivante da Covid-19.
In particolare si tratta le aree da oggi off limits sono Parco Briolini, Parco Saverio Laureti, Parco Giovanni Paolo II, Parco Fabbri, Parco Olga Bondi, Parco Alcide Cervi, Parco Renzi Madre Elisabetta, Parco Maria Callas, Parco Federico Fellini (Ex Parco Dell'indipendenza), Parco Xxv Aprile, Parco Europa, Parco Murri, Parco Don Tonino Bello, Parco Iqbal Masih, Parco Samuel Hahnemann, Parco Pirzio Biroli Luigi, Giardino I Ragazzi Del Parsifal, Parco Sandro Pertini, Parco Lucio Battisti, Parco Hugo Pratt, Parco Alberto Sordi, Giardini Silver Sirotti, Giardini Vittime Delle Foibe, Parco Alfredo Clementi, Parco Enrico Petrucci, Parco Marcovaldo, Parco Gianni Rodari, Parco Ezio Camuncoli, Parco I Ragazzi Della Via Pal, Parco Il Piccolo Principe, Giardini Don Luigi Sturzo, Parco Caduti Nei Lager 1943-1945, Parco Luciano Bologna, Giardini Fratelli Padovani, Parco Maria Rosa Pellesi, Parco delle Crocerossine.
L'ordinanza prescrive anche il divieto di utilizzo delle aree attrezzate con strutture e giochi per bambini, degli impianti sportivi a libera fruizione, presenti all'interno di parchi e giardini pubblici, nonché sulle spiagge
E' inoltre raccomandato ai riminesi il rigoroso rispetto delle disposizioni contenute nel Dpcm 9 marzo in ordine al divieto di ogni forma di assembramento in tutte le aree verdi pubbliche (parchi, giardini, verde annesso a edifici pubblici e verde di arredo) diverse da quelle sopra indicate, ricordando, in ogni zona del Comune di Rimini, il puntuale rispetto da parte dei singoli cittadini delle disposizioni relative alle limitazioni allo spostamento delle persone fisiche per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute e rientro presso il proprio domicilio abitazione o residenza così come previsto dalle ultime disposizioni del Governo.
Coronavirus, i sindacati: riconoscere infortunio per i lavoratori in quarantena
(Rimini) Cgil, Cisl e Uil “ritengono necessario, considerato il peggioramento dell’emergenza sanitaria da Covid19 e in relazione all’aggressività del virus nei confronti delle persone più deboli, attuare una ricognizione dei dipendenti immunodepressi, con patologie dell’apparato respiratorio e con casi di invalidità riconosciuta che rende particolarmente pericoloso l’uscire di casa e l'esporsi al contagio”.
In relazione “all'accertato aumento dei casi di positività da covid 19, chiediamo dove fattibile, in via prioritaria, di agevolare lo smart working e, laddove non ci fosse questa possibilità, di collocare a riposo i lavoratori. Inutile dire che la situazione è molto seria e sia le scriventi, e soprattutto l’azienda, devono agire salvaguardando chi, in questo momento, è più vulnerabile”.
Pertanto le funzioni pubbliche dei sindacti confederali, “tenuto conto del rischio, potenzialmente mortale (i numeri parlano chiaro!), al quale sono esposti questi lavoratori, chiedono all’Ausl della Romagna che, con l’interessamento del RSPP, medico competente ed Rls, vengano individuati i dipendenti con patologie, particolarmente a rischio se aggrediti dal Covid -19, che per gli stessi venga agevolato il lavoro agile ed in mancanza di fattibilità dello smart working si attivi il collocamento provvisorio al domicilio per lavoro a rischio”. Inoltre, “per tutto il personale che in servizio finisce in quarantena per probabile contagio, unitamente a coloro che poi finiscono contagiati, il periodo di esonero dal lavoro deve essere riconosciuto come infortunio sul lavoro e non come malattia”.