A Riccione “la lettura non va in quarantena”. Le iniziative della biblioteca
(Rimini) La Biblioteca comunale di Riccione propone un nuovo "metodo" per seguire le letture animate realizzate dalle Lettrici volontarie. Venerdì 13 marzo infatti era previsto l'inizio di un nuovo ciclo di appuntamenti rivolto ai bambini, e grazie all'impegno delle bravissime lettrici della Biblioteca Comunale di Riccione, proprio venerdì è stato pubblicato sulla pagina Facebook della Biblioteca il primo video con l'hashtag #ioLEGGOacasa (https://www.facebook.com/bibliotecariccione/) Ogni giorno verrà pubblicato un video con una nuova storia scelta e raccontata dalle Lettrici volontarie della Biblioteca, Cinzia, Clementina, Heleana, Lara, Luisa, Mary, Raffaella, Rosella, Serena, Silvia e Stefania, che si ringraziano per la loro sempre preziosa collaborazione. Inoltre, grazie a Rosella, verranno pubblicate anche delle letture rivolte ad un pubblico più adulto. Con l'hashtag #QualcosaDiNoi pubblicherà alcuni testi di autori locali. (https://www.facebook.com/RosellaSeveriCounselor) E’ gradita la condivisione!
Sul profilo Facebook dell’assessore ai Servizi Educativi e Cultura, Alessandra Battarra, qualche giorno fa è anche apparso un video divertente e “animato” che spiega ai bambini come affrontare la lunga permanenza a casa. L’assessore Battarra con l’aiuto delle figlie ha creato dei cartelli “animati” che suggeriscono ai più piccoli semplici attività da fare a casa con la famiglia. Il video ha avuto 2799 visualizzazioni, una cinquantina di condivisioni e tanti messaggi di apprezzamento.
Emergenza coronavirus, estendere convenzioni scuola anche a paritarie
(Rimini) “Sostegno anche per le scuole paritarie di ogni ordine e grado presenti sul territorio, bonus per il baby-sitting per quelle famiglie che, a causa dell'emergenza Covid 19, si sono sobbarcate ulteriori spese, cassa integrazione in deroga anche per tutti i lavoratori degli istituti scolastici non convenzionati”. E' quanto chiede in un'interrogazione alla Giunta di viale Aldo Moro, il gruppo Lega Emilia-Romagna.
"Dal Governo e da alcuni presidenti di Regione delle aree maggiormente colpite dal virus sono state attuate misure urgenti per fronteggiare l'emergenza, tra cui la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e molte famiglie si sono ritrovate a dover pagare la retta nonostante la sospensione delle attività" spiega il gruppo del Carroccio, che sottolinea: "in tanti casi l'emergenza è costata il doppio, poiché le famiglie si sono dovute sobbarcare sia l'ulteriore spesa per il baby-sitting che per le richieste di permessi lavorativi".
Poiché “anche le scuole dell'infanzia sia paritarie che private svolgono un ruolo fondamentale” nel nostro paese e nella nostra regione, anch'esse necessitano di un sostegno, pertanto – chiedono i leghisti: "La Regione Emilia-Romagna intende riconoscere contributi straordinari ai Comuni affinché possano essere integrate le convenzioni già riconosciute ed esistenti con tutti gli istituti (statali, comunali, paritari, privati) al fine di consentire un rimborso totale delle rette in rapporto ai giorni di chiusura e sospensione di frequenza, riferite a tutte le famiglie?"
"Intende la Regione estendere il contributo – straordinario ed una tantum - anche agli istituti non convenzionati, nonché alle paritarie di ogni ordine e grado presenti sul territorio?" Intende la Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini prevedere un bonus baby sitter (ovviamente in presenza della necessaria certificazione), per quelle famiglie che a causa di questa emergenza, si sono sobbarcate ulteriori spese?" "Intende riconoscere – anche con formula retroattiva – la cassa integrazione in deroga per tutti i lavori impiegati negli istituti scolastici?" conclude l'atto ispettivo.
Rimozione amianto, operativo bando per contributi
(Rimini) Diventa operativo anche per l'anno 2020 il bando con cui il Comune di Rimini eroga contributi economici a fondo perduto, per un totale di 20.000 euro, ai privati cittadini che rimuovono e smaltiscono manufatti contenenti amianto quali lastre o pannelli piani o ondulati, utilizzati per la copertura di edifici e come pareti divisorie non portanti, tubi per acquedotti o fognature, tegole, canne fumarie e di esalazione, serbatoi per contenere acqua, o elementi contenenti amianto utilizzati in ambito domestico come forni, stufe, pannelli di protezione caloriferi o condominiale, fioriere ecc.
Sono stati 694 i contributi erogati negli ultimi dieci anni che hanno portato ad uno smaltimento complessivo di circa 900 tonnellate di amianto rimosso e smaltito grazie a questa opportunità.
Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni pertanto il beneficiario non deve ricevere per lo stesso intervento altri tipi di finanziamento siano essi europei, statali, regionali o di altra natura. Tra le agevolazioni di cui sopra si intendono compresi anche gli incentivi erogati dal Gestore Servizi Elettrici nazionale (GSE) per l'installazione di impianti fotovoltaici con sostituzione di coperture di fabbricati realizzate con elementi edilizi contenenti amianto, nonché le detrazioni fiscali riguardanti la ristrutturazione edilizia ed il miglioramento energetico dei fabbricati o di altra natura analoga o similare.
ll contributo coprirà il 50% della spesa effettivamente sostenuta e documentata, sino ad un massimo di 1.200 euro, Iva inclusa, per ogni singolo intervento, con divieto di suddivisione artificiosa di bonifica in stralci. Il contributo non include l'eventuale costo di manufatti sostitutivi e la loro messa in opera e sarà erogato in ordine di precedenza di prenotazione fino all'esaurimento del fondo disponibile.
Possono richiedere il contributo i proprietari di manufatti contenenti amianto che siano presenti nel territorio del Comune di Rimini ed in regola con gli strumenti urbanistici vigenti; abbandonati sul suolo di proprietà del soggetto richiedente già denunciati ad una Pubblica Autorità.
Al bando sono ammessi tutti gli interventi di rimozione effettuati nell'anno 2019, non saranno oggetto di incentivo gli interventi realizzati in data antecedente il 1° Gennaio 2019
Per ottenere il contributo il proprietario del manufatto dovrà essersi avvalso di una ditta specializzata che effettua gli interventi di bonifica di beni contenenti amianto. L'elenco delle ditte abilitate e tutta la modulistica necessaria è disponibile sul sito del Comune di Rimini nella Sezione "Ambiente, Sviluppo Sostenibile e Blue Economy". Il testo integrale sul sito https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/ambiente-sviluppo-sostenibile-blu-economy/contributi-e-agevolazioni/contributi-lo-smaltimento-di
Coronavirus, la regione ha chiuso il comune di Medicina nel bolognese
(Rimini) Dalla mezzanotte scorsa, non è più possibile uscire dal capoluogo Medicina e dalla frazione di Ganzanigo, nel comune bolognese dove ormai da giorni si registra una crescita anomala del contagio da Coronavirus. Una misura straordinaria che sarà in vigore fino al prossimo 3 aprile, dettata dalle indicazioni medico-scientifiche e necessaria per arginare la diffusione del virus, a tutela dei cittadini del Comune di Medicina, del comprensorio imolese e della Città metropolitana di Bologna, che conta un milione di persone.
E’ quanto sancisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nella serata di ieri, d’accordo con il Governo e il Prefetto di Bologna, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna e d’intesa con il sindaco del Comune di Medicina.
Possono entrare i soli residenti ancora fuori dall’area circoscritta e chi lavora nei servizi pubblici e privati essenziali. Si tratta di alcuni servizi comunali e di quelli assistenziali e residenziali per le persone non autosufficienti, di farmacie e alimentari. Al di fuori di questi, tutte le attività commerciali, produttive e di servizio di Medicina e Ganzanigo sono chiuse.
L’estrema criticità della situazione di Medicina è nei numeri inviati in Regione dal Direttore generale dell’Azienda USL di Imola e dall’Ordinario di Malattie Infettive dell’Università di Bologna in una comunicazione di soli due giorni fa. Nel territorio del comune di Medicina e nella frazione di Ganzanigo erano presenti 54 casi accertati di Coronavirus, 8 decessi, 22 ricoveri ospedalieri (5 dei quali in terapia intensiva in condizioni critiche) e 24 casi in isolamento fiduciario domiciliare, oltre a 102 soggetti posti in isolamento fiduciario domiciliare a seguito di contatti stretti di casi accertati. Nella nota, si sottolinea poi come il fenotipo di malattia riscontrato nei pazienti sia contraddistinto “oltre che da una grave e rapida progressione, anche da un’elevata diffusibilità correlata all’alto burden microbico”. Si aggiunge il rischio di rapida diffusione del Covid 19 nel contesto dell’area del comune di Medicina, della conseguente estensione alle aree limitrofe e, potenzialmente, all’intera area metropolitana bolognese, ad alta densità di popolazione.
“È uno degli atti più sofferti che io abbia assunto da presidente della Regione- afferma Bonaccini- ma le informazioni e le indicazioni che ho raccolto dai tecnici non mi hanno permesso altra scelta. E’ infatti doveroso fermare in tutti i modi l’ulteriore diffusione del virus, che già così duramente sta colpendo anche l’Emilia-Romagna. Da diversi giorni il numero dei contagi e dei decessi a Medicina registra una crescita tale da richiedere un intervento drastico per arginare il contagio, a tutela dei residenti dello stesso Comune e di un’area vasta come quella metropolitana di Bologna. Pur col cuore pesante, ritengo di aver agito per il bene comune, col supporto delle indicazioni mediche e scientifiche necessarie, dopo aver riunito l'unità di crisi regionale. Siamo al fianco del sindaco Matteo Montanari e di tutti i cittadini di Medicina- chiude il presidente della Regione- e da oggi lo saremo ancora di più, non facendo mancare loro nulla. Ma soprattutto facendogli capire chiaramente una cosa: non siete soli, la vostra battaglia è la nostra e ne usciremo insieme”.
Emergenza economica coronavirus, Confesercenti su bozza decreto lavoro: insufficiente
(Rimini) “Un provvedimento che prova a dare qualcosa a tutti, ma che così rischia di essere inefficace per sostenere le imprese in un momento difficile. E mentre presenta sostegni al mondo del lavoro che paiono adeguati, come l'estensione della cassa integrazione alle imprese sotto i sei dipendenti, ci sono misure che è necessario modificare nel testo definitivo, in particolare su credito, affitti e fisco”. Fabrizio Vagnini, presidente Confesercenti provinciale Rimini, condivide le osservazioni dell'associazione nazionale sulla bozza del decreto per fronteggiare l'impatto economico dell'emergenza Coronavirus. "Deludenti, in particolare, sono i mini-rinvii delle scadenze fiscali: il differimento di quelle del 16 marzo sposta il versamento di appena quattro giorni. Anche la sospensione dell'IVA per il solo mese di marzo è insoddisfacente. Nota positiva, invece, il rinvio della lotteria dello scontrino".
Un po' più di ossigeno alle imprese arriva anche dalla sospensione di ritenute e contributi, estesa almeno a marzo ed aprile. "Mancano però ancora i crediti di imposta per lo smart working, e anche le misure per gli affitti dei negozi sono mal calibrate. Il credito di imposta del 60%, oltretutto dedicato solo alle locazioni e non all'affittanza d'azienda, non risolve i problemi delle imprese: serve urgentemente una moratoria, almeno fino a dicembre, con successiva rateizzazione di quanto dovuto. E occorre includere pure misure per l'occupazione del suolo pubblico e per i canoni demaniali".
Da rivedere infine gli interventi per il credito, capitolo su cui pesa come un macigno la soglia 'de minimis' di 200mila euro in tre anni, superata la quale non è possibile accedere alle agevolazioni. "Un limite troppo basso, che rischia di tagliare fuori decine di migliaia di imprese".
“Tenete duro, resistete”, il sindaco Gnassi ringrazia le forze in campo nella lotta al coronavirus
(Rimini) “Ritengo indispensabile rivolgere i ringraziamenti, a nome della comunità riminese, per tutti coloro i quali, in questi giorni incredibili e difficili, stanno garantendo servizi, informazioni, aiuto, sostegno alle persone e alla città di Rimini. Sono gli straordinari medici, infermieri, personale sanitario; sono le forze dell'ordine e le donne e gli uomini della Polizia locale; sono le persone della Protezione civile, i volontari che non si risparmiano né il giorno né la notte per informare e dare supporto alla popolazione; sono i dipendenti pubblici, tra presenza fisica e lavoro agile, che continuano a garantire i servizi principali. E un grosso ringraziamento va speso per le imprese, per le aziende, per gli artigiani, per i lavoratori autonomi: il sacrificio è enorme e la preoccupazione per il dopo altrettanta. Tenere duro, resistere. Perché ancora non sappiamo quando finirà”. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ringrazia, le forze in campo nella lotta alla diffusione del coronavirus, a partire da sanitari, forze dell’ordine, protezione civile. Sono dei ringraziamenti che vogliono ancora essere “un invito a procedere nella tempesta, senza fermarsi. Non è ancora il tempo”.
“Dico questo a 8 giorni di distanza dall'inizio di questa sospensione collettiva perché bisogna affrontare con coraggio la realtà: abbiamo di fronte giorni e settimane altrettanto dure. Se consapevolezza e responsabilità si sono fatte strada progressivamente nella collettività riminese, occorre continuare questo sforzo, addirittura incrementarlo. Tutto comincia e finisce da noi, dai nostri comportamenti responsabili. Non possiamo adesso tirare sospiri di sollievo né rilassarci: la situazione continua a rimanere seria, grave, in primis sul fronte dell'emergenza delle strutture ospedaliere. Quello che conta non è quanto fatto ieri, in una domenica 'lunare', mai vista prima a Rimini, ma quello che verrà fatto allo stesso modo e con il medesimo senso di responsabilità di qui alle prossime due settimane”.
E' questo il “momento in cui si può contrastare il virus e provare ad evitare di ritrovarsi in situazioni drammatiche come purtroppo accade in altre città d'Italia. Città che sono a pochi chilometri e a poche ore di auto o di treno da qui. Stare a casa. Uscire esclusivamente per necessità vera. Non bastano un paio di giorni per vincere la battaglia. Il virus può colpire chiunque, non è una colpa ammalarsi. Ma si può contrarlo e non avere sintomi e trasmetterlo magari a una persona che si ammala davvero e può avere problemi. Solo ieri purtroppo in Emilia Romagna ci sono stati 43 morti. È un dato enorme, e ancora aumentano ricoveri e terapie intensive. Questa è ancora la realtà. Per cambiarla dobbiamo fare nei prossimi giorni come negli ultimi giorni . Sì, in questi giorni abbiamo reagito, Rimini sta facendo la cosa giusta per sé, per noi che qui viviamo e lavoriamo”.
Parkinson, assistenza psicologica via Skype o Whatsapp
(Rimini) Per accorciare le distanze e farvi sentire la nostra vicinanza e il nostro supporto l'associazione ‘Parkinson in rete’ con la collaborazione delle psicoterapeute Chiara e Francesca ha deciso di attivare il servizio di consulenza psicologica telefonica o via internet aperto e gratuito per tutte le persone, pazienti e famigliari, iscritti all'Associazione Parkinson in Rete. “In questo periodo di difficoltà collettiva, vorremmo infatti garantire un supporto professionale attraverso una consulenza telefonica o una chiamata via #Skype o #Whatsapp, al fine di continuare a promuovere il benessere psicologico e la salute di tutti gli associati e delle loro famiglie in primis, ma anche ad altri con diagnosi di malattia di Parkinson! Prenotate al n 3386025046. Inoltre, una iniziativa per tutti coloro che volessero partecipare:
In questo momento di crisi nazionale a causa del Coronavirus, noi organizzazione Parkinson di Riccione e Rimini ci sentiamo in dovere di spronare i nostri concittadini e italiani ad avere fiducia nelle istituzioni e nella riscossa del nostro paese. Ce la faremo a superare questo momento. Ve lo dice la presidente di un' associazione composta di persone che quotidianamente soffrono le ansietà le preoccupazioni, i dolori fisici e le paure per la perdita del benessere sociale conquistato in una vita. Cio' nonostante, noi uniti ci facciamo coraggio, ci stimiamo, resistiamo, annulliamo le sofferenze e riviviamo un'altra vita. Raggiungiamo dei traguardi che da soli non riusciremmo a conseguire. Pertanto, invitiamo, seguendo il nostro esempio, i nostri concittadini e gli italiani a farsi forti e ottimisti, a cantare, a far data da mercoledì 18 p.v. le sere del mercoledì alle 18:30, dai balconi o dalle finestre, il bellissimo nostro inno nazionale e ad esporre la bandiera tricolore. Si ringrazia vivamente per la condivisione di questo mantra”, spiega il presidente di Parkinson in rete Claudia Giacobbi.
Coronavirus, Myers fermato in un parco chiede scusa ai carabinieri
(Rimini) “Vi avevo invitato a stare a casa e io ho pensato bene di uscire qui davanti a casa mia per fare un po’ di attività in un parco attrezzato con strutture, non sapendo che non si poteva andare". Sono le scuse pubbliche sui social dell’ex azzurro di basket Carlton Myers fermato dai carabinieri di Rimini mentre correva in compagnia di alcuni amici in un parco cittadino utilizzando alcuni attrezzi nello spazio verde della struttura (Adnkronos).
“Eravamo in quattro -prosegue il racconto Myers in un videomessaggio su Instagram- con distanze ampie, ma è vietato utilizzare le strutture del parco. Inconsapevole di questo, sono stato pizzicato dai carabinieri che giustamente e professionalmente hanno preso nota. Mi è dispiaciuto ma devo fare i complimenti e chiedere scusa ai carabinieri di Rimini. Non era mia intenzione non rispettare le regole. Complimenti, perché sono fermi ma hanno tatto e professionalità. Scusate ancora" (Adnkronos).
16 marzo
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti | Sta bene il parroco contagiato | Spiaggia deserta
Coronavirus, aggiornamento: 28 nuovi positivi a Rimini, nessun decesso
(Rimini) In Emilia-Romagna sono complessivamente 3.093 i casi di positività al Coronavirus, 449 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 10.043 a 12.054 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente, sono 1.200 le persone in isolamento a casa (+145) perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 169 (17 in più rispetto a ieri). E salgono a 68 (+14) le guarigioni, 65 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 3 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 241 a 284: 43, quindi, quelli nuovi, che riguardano 29 uomini e 14 donne. Per 6 delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici. I nuovi decessi registrati riguardano 24 residenti in provincia di Piacenza, 9 in quella di Parma, 4 in quella di Modena, 2 in quella di Bologna, 1 in quella di Reggio Emilia, 1 in quella di Ravenna, 1 in quella di Forlì-Cesena, e 1 del lodigiano.
“Sono numeri che sostanzialmente replicano la situazione di ieri- spiega il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi-. Seguiamo la situazione costantemente e siamo pronti ad attivare ulteriori risorse, posti letto in terapia intensiva e non. Questi sono giorni decisivi: da qui a tutta la prossima settimana dobbiamo aspettare l’effetto delle misure attivate tre giorni fa dal Governo e che hanno bisogno almeno di 10 giorni ancora per dispiegare i propri effetti”.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.012 (159 in più rispetto a ieri), Parma 662 (92 in più), Rimini 425 (28 in più), Modena 367 (60 in più), Reggio Emilia 185 (32 in più), Bologna 230, di cui 72 del circondario imolese (complessivamente 35 in più, di cui 9 a Imola e 26 a Bologna), Ravenna 100 (22 in più), Forlì-Cesena 78 (di cui 44 a Forlì, 6 in più rispetto a ieri, e 34 a Cesena, 10 in più rispetto a ieri), Ferrara 34 (5 in più rispetto a ieri).
“Purtroppo, abbiamo ancora un numero elevato di decessi a Piacenza: a loro e ai famigliari va il nostro pensiero- prosegue Venturi-. Più in generale, i dati rispecchiano l’evoluzione del contagio, ma dalle chiamate al 118 vediamo segni di flessione costanti negli ultimi due giorni. Devo però rinnovare l’appello ai cittadini a restare in casa, perché c’è ancora troppa gente nelle strade. Anche se il tempo primaverile sembra da scampagnata, questa è una situazione seria e difficile, che richiede il massimo rispetto delle regole da parte di tutti. Ricordo il divieto tassativo di assembramento che vale nelle strade, nei giardini, nei parchi e nelle case. Dobbiamo rispettarlo e stare distanti perché non abbiamo altro mezzo per ridurre la diffusione del virus. Stiamo a casa, per la nostra salute e per quella dei nostri affetti più cari”.
Ospedali. Sono 2.097 i posti letto già allestiti nell’intero territorio regionale per i pazienti colpiti da Coronavirus: 526 in più rispetto a ieri. È questo lo straordinario impegno messo in campo dalla rete ospedaliera dell’Emilia-Romagna in risposta al Piano regionale illustrato nei giorni scorsi dal presidente Stefano Bonaccini e dal commissario ad acta all’emergenza, Sergio Venturi, per far fronte all’espansione del virus.
In particolare, a Piacenza sono già 5 i Covid hospital in funzione e grazie anche all’accordo con le strutture private accreditate del territorio: la Casa di Cura Sant’Antonino in città, il San Giacomo a Ponte dell’Olio, l’Ospedale di Bobbio e le strutture di Castel San Giovanni e Fiorenzuola.
A Parma, il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.
Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nova Nuova) c’è Guastalla (ospedale Covid).
A Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto per l’area intensiva). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi, Mirandola e Sassuolo.
A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese.
Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital da Lugo e Riccione.
Punti triage.
Sono 21 i punti triage attivati in Emilia-Romagna dalla Protezione civile regionale davanti ai presidi sanitari per la sicurezza degli operatori impegnati a gestire l’emergenza Coronavirus: 3 nella città metropolitana di Bologna (2 nel capoluogo, davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, ed 1 a Imola); 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena città, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori e dove ieri è stata allestita una ulteriore tenda con funzioni di magazzino); 2 in provincia di Ferrara (ad Argenta ed a Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (a Meldola davanti all’Irst Centro oncologico); 1 nella Repubblica di San Marino.
Dispostivi di protezione individuale.
Sono 33.000 le mascherine consegnate ieri, da parte dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile al magazzino centrale della Sanità regionale e altre 100 mila sono attese per la serata di oggi.
Ieri sono state inoltre fornite 15 mila mascherine a ciascuna prefettura per la distribuzione alle forze dello Stato - Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia penitenziaria, Carabinieri, ecc. – mentre una ulteriore quota di 2 mila mascherine per provincia è stata distribuita forze di polizia locali (polizia municipale).
Carceri. Sono in totale 11 le tende di pre-filtro allestite davanti alle 10 strutture penitenziarie nelle province emiliano romagnole (le ultime 2 sono state posizionate ieri davanti al carcere della Dozza a Bologna).
Volontariato. Nella giornata del 14 marzo sono stati 165 i volontari operativi in Emilia-Romagna; 1235, in totale, a partire dal 23 febbraio scorso