Parkinson, assistenza psicologica via Skype o Whatsapp
(Rimini) Per accorciare le distanze e farvi sentire la nostra vicinanza e il nostro supporto l'associazione ‘Parkinson in rete’ con la collaborazione delle psicoterapeute Chiara e Francesca ha deciso di attivare il servizio di consulenza psicologica telefonica o via internet aperto e gratuito per tutte le persone, pazienti e famigliari, iscritti all'Associazione Parkinson in Rete. “In questo periodo di difficoltà collettiva, vorremmo infatti garantire un supporto professionale attraverso una consulenza telefonica o una chiamata via #Skype o #Whatsapp, al fine di continuare a promuovere il benessere psicologico e la salute di tutti gli associati e delle loro famiglie in primis, ma anche ad altri con diagnosi di malattia di Parkinson! Prenotate al n 3386025046. Inoltre, una iniziativa per tutti coloro che volessero partecipare:
In questo momento di crisi nazionale a causa del Coronavirus, noi organizzazione Parkinson di Riccione e Rimini ci sentiamo in dovere di spronare i nostri concittadini e italiani ad avere fiducia nelle istituzioni e nella riscossa del nostro paese. Ce la faremo a superare questo momento. Ve lo dice la presidente di un' associazione composta di persone che quotidianamente soffrono le ansietà le preoccupazioni, i dolori fisici e le paure per la perdita del benessere sociale conquistato in una vita. Cio' nonostante, noi uniti ci facciamo coraggio, ci stimiamo, resistiamo, annulliamo le sofferenze e riviviamo un'altra vita. Raggiungiamo dei traguardi che da soli non riusciremmo a conseguire. Pertanto, invitiamo, seguendo il nostro esempio, i nostri concittadini e gli italiani a farsi forti e ottimisti, a cantare, a far data da mercoledì 18 p.v. le sere del mercoledì alle 18:30, dai balconi o dalle finestre, il bellissimo nostro inno nazionale e ad esporre la bandiera tricolore. Si ringrazia vivamente per la condivisione di questo mantra”, spiega il presidente di Parkinson in rete Claudia Giacobbi.
Coronavirus, Myers fermato in un parco chiede scusa ai carabinieri
(Rimini) “Vi avevo invitato a stare a casa e io ho pensato bene di uscire qui davanti a casa mia per fare un po’ di attività in un parco attrezzato con strutture, non sapendo che non si poteva andare". Sono le scuse pubbliche sui social dell’ex azzurro di basket Carlton Myers fermato dai carabinieri di Rimini mentre correva in compagnia di alcuni amici in un parco cittadino utilizzando alcuni attrezzi nello spazio verde della struttura (Adnkronos).
“Eravamo in quattro -prosegue il racconto Myers in un videomessaggio su Instagram- con distanze ampie, ma è vietato utilizzare le strutture del parco. Inconsapevole di questo, sono stato pizzicato dai carabinieri che giustamente e professionalmente hanno preso nota. Mi è dispiaciuto ma devo fare i complimenti e chiedere scusa ai carabinieri di Rimini. Non era mia intenzione non rispettare le regole. Complimenti, perché sono fermi ma hanno tatto e professionalità. Scusate ancora" (Adnkronos).
16 marzo
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti | Sta bene il parroco contagiato | Spiaggia deserta
Coronavirus, aggiornamento: 28 nuovi positivi a Rimini, nessun decesso
(Rimini) In Emilia-Romagna sono complessivamente 3.093 i casi di positività al Coronavirus, 449 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 10.043 a 12.054 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente, sono 1.200 le persone in isolamento a casa (+145) perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 169 (17 in più rispetto a ieri). E salgono a 68 (+14) le guarigioni, 65 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 3 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 241 a 284: 43, quindi, quelli nuovi, che riguardano 29 uomini e 14 donne. Per 6 delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici. I nuovi decessi registrati riguardano 24 residenti in provincia di Piacenza, 9 in quella di Parma, 4 in quella di Modena, 2 in quella di Bologna, 1 in quella di Reggio Emilia, 1 in quella di Ravenna, 1 in quella di Forlì-Cesena, e 1 del lodigiano.
“Sono numeri che sostanzialmente replicano la situazione di ieri- spiega il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus, Sergio Venturi-. Seguiamo la situazione costantemente e siamo pronti ad attivare ulteriori risorse, posti letto in terapia intensiva e non. Questi sono giorni decisivi: da qui a tutta la prossima settimana dobbiamo aspettare l’effetto delle misure attivate tre giorni fa dal Governo e che hanno bisogno almeno di 10 giorni ancora per dispiegare i propri effetti”.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.012 (159 in più rispetto a ieri), Parma 662 (92 in più), Rimini 425 (28 in più), Modena 367 (60 in più), Reggio Emilia 185 (32 in più), Bologna 230, di cui 72 del circondario imolese (complessivamente 35 in più, di cui 9 a Imola e 26 a Bologna), Ravenna 100 (22 in più), Forlì-Cesena 78 (di cui 44 a Forlì, 6 in più rispetto a ieri, e 34 a Cesena, 10 in più rispetto a ieri), Ferrara 34 (5 in più rispetto a ieri).
“Purtroppo, abbiamo ancora un numero elevato di decessi a Piacenza: a loro e ai famigliari va il nostro pensiero- prosegue Venturi-. Più in generale, i dati rispecchiano l’evoluzione del contagio, ma dalle chiamate al 118 vediamo segni di flessione costanti negli ultimi due giorni. Devo però rinnovare l’appello ai cittadini a restare in casa, perché c’è ancora troppa gente nelle strade. Anche se il tempo primaverile sembra da scampagnata, questa è una situazione seria e difficile, che richiede il massimo rispetto delle regole da parte di tutti. Ricordo il divieto tassativo di assembramento che vale nelle strade, nei giardini, nei parchi e nelle case. Dobbiamo rispettarlo e stare distanti perché non abbiamo altro mezzo per ridurre la diffusione del virus. Stiamo a casa, per la nostra salute e per quella dei nostri affetti più cari”.
Ospedali. Sono 2.097 i posti letto già allestiti nell’intero territorio regionale per i pazienti colpiti da Coronavirus: 526 in più rispetto a ieri. È questo lo straordinario impegno messo in campo dalla rete ospedaliera dell’Emilia-Romagna in risposta al Piano regionale illustrato nei giorni scorsi dal presidente Stefano Bonaccini e dal commissario ad acta all’emergenza, Sergio Venturi, per far fronte all’espansione del virus.
In particolare, a Piacenza sono già 5 i Covid hospital in funzione e grazie anche all’accordo con le strutture private accreditate del territorio: la Casa di Cura Sant’Antonino in città, il San Giacomo a Ponte dell’Olio, l’Ospedale di Bobbio e le strutture di Castel San Giovanni e Fiorenzuola.
A Parma, il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.
Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nova Nuova) c’è Guastalla (ospedale Covid).
A Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto per l’area intensiva). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi, Mirandola e Sassuolo.
A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese.
Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.
Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital da Lugo e Riccione.
Punti triage.
Sono 21 i punti triage attivati in Emilia-Romagna dalla Protezione civile regionale davanti ai presidi sanitari per la sicurezza degli operatori impegnati a gestire l’emergenza Coronavirus: 3 nella città metropolitana di Bologna (2 nel capoluogo, davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, ed 1 a Imola); 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena città, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori e dove ieri è stata allestita una ulteriore tenda con funzioni di magazzino); 2 in provincia di Ferrara (ad Argenta ed a Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (a Meldola davanti all’Irst Centro oncologico); 1 nella Repubblica di San Marino.
Dispostivi di protezione individuale.
Sono 33.000 le mascherine consegnate ieri, da parte dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile al magazzino centrale della Sanità regionale e altre 100 mila sono attese per la serata di oggi.
Ieri sono state inoltre fornite 15 mila mascherine a ciascuna prefettura per la distribuzione alle forze dello Stato - Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia penitenziaria, Carabinieri, ecc. – mentre una ulteriore quota di 2 mila mascherine per provincia è stata distribuita forze di polizia locali (polizia municipale).
Carceri. Sono in totale 11 le tende di pre-filtro allestite davanti alle 10 strutture penitenziarie nelle province emiliano romagnole (le ultime 2 sono state posizionate ieri davanti al carcere della Dozza a Bologna).
Volontariato. Nella giornata del 14 marzo sono stati 165 i volontari operativi in Emilia-Romagna; 1235, in totale, a partire dal 23 febbraio scorso
Misano, sindaco con il coronavirus: non sarà questo a fermarmi
(Rimini) Da una settimana lavorava da casa perché aveva febbre e tosse, oggi il sindaco di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni, ha avuto l’esito del test per il coronavirus, che è risultato positivo. “Ma non sarà questo a fermarmi”, sottolinea Piccioni. “I provvedimenti adottati in questi giorni hanno limitato fortemente gli spostamenti delle persone, ma questo è l’unico modo per contenere al massimo i contagi. Più saremo bravi e rigorosi a rispettare queste restrizioni, prima ne usciremo tutti, tanto è vero che oggi a Misano c'è solo un positivo in più rispetto a ieri”.
Il sindaco, continuando a parlare ai suoi concittadini, si dichiara “orgoglioso di voi, ma dobbiamo tenere duro per un altro po'. Oggi a Misano abbiamo 43 pazienti positivi e diverse persone in quarantena, ma i nostri comportamenti sono determinanti per contenerli ancora di più. Questo è un periodo dove occorre una grande responsabilità, ci stiamo comportando bene ma bisogna fare in modo di limitare al massimo gli spostamenti, fare solo quelli assolutamente indispensabili”.
La macchina comunale “è ricca di competenze, la giunta sta lavorando per le emergenze di questi giorni e tutto sta andando avanti regolarmente. E poi io son qui e da casa, come in questi giorni, continuerò ad impegnarmi per combattere e vincere questa battaglia insieme a tutti voi. Misano tornerà ad essere la Misano di sempre: allegra, ospitale e colorata”.
Aggiornamento coronavirus: 35 nuovi casi nel riminese e nessun decesso. Venturi: restrizioni danno effetti
(Rimini) “A Rimini le misure restrittive adottate dal sindaco e, in particolare, l’invito di restare a casa diffuso per le strade, cominciano a dare i loro effetti”. Lo dice il commissario regionale Sergio Venturi. Secondo i dati forniti in serata dalla Asl alla Prefettura, infatti, sono 398 pazienti positivi a coronavirus, dei quali 380 residenti in provincia di Rimini e 18 hanno, invece, residenti fuori provincia.
Rispetto a ieri si è registrato, dunque, un incremento di 31 casi di residenti in provincia di Rimini, di cui 20 uomini e 11 donne, cui si aggiungono altri 4 residenti fuori provincia per un totale di 35 nuovi casi, come comunicato dalla Regione.
Per quanto riguarda i cittadini residenti, 10 sono ricoverati in ospedale e 21 risultano a domicilio in quanto privi di sintomi o con sintomi leggeri. Nessun nuovo decesso è stato registrato.
In un quadro complessivo, secondo i dati dell’Azienda Sanitaria, risultano circa 90 persone ricoverate con coronavirus, di cui 18 in terapia intensiva. Altre 20 le persone che hanno terminato oggi il periodo di quarantena.
Sono oltre 60, in tutto, i cittadini che hanno terminato il regime di osservazione e isolamento senza contrarre malattia. In tale condizione permangono circa mille persone.
La Asl ha anche comunicato che presso la casa residenza per anziani di Montescudo, per il trattamento di tali pazienti risultati positivi al coronavirus sono stati creati appositi spazi con l’attivazione di una consulenza medica ed infermieristica appropriata specificamente dedicata. In particolare, è stata creata una equipe costituita da personale dell’assistenza e da medici infettivologi che, in coordinamento col medico di medicina generale che segue la struttura, dedicano una presa in carico appropriata per questi pazienti mantenendoli così nel loro ambiente di vita e con l’attivazione anche di altre consulenze mediche in caso di necessità.
Più in generale, in Emilia-Romagna sono complessivamente 2.644 i casi di positività al Coronavirus, 381 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 8.787 a 10.043 i campioni refertati. La regione fornisce dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente, sono 1.055 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 152 (24 in più rispetto a ieri). E salgono a 54 (ieri erano 51) le guarigioni, 51 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 3 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 201 a 241: 40, quindi, quelli nuovi, che riguardano 22 uomini e 18 donne. Per 10 delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici. I nuovi decessi registrati riguardano 24 residenti in provincia di Piacenza, 8 in quella di Parma, 1 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Bologna, 2 in quella di Ferrara e 1 del lodigiano.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 853 (143 in più rispetto a ieri), Parma 570 (52 in più), Modena 306 (55 in più), Reggio Emilia 153 (15 in più), Bologna 195, di cui 63 del circondario imolese (complessivamente 40 in più, di cui 16 a Imola e 24 a Bologna), Ravenna 78 (23 in più), Forlì-Cesena 62 (di cui 38 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 24 a Cesena, 5 in più rispetto a ieri), Ferrara 29 (5 in più rispetto a ieri).
Situazione ospedali. Prosegue senza sosta il lavoro della rete ospedaliera dell’Emilia-Romagna in risposta al Piano regionale illustrato nei giorni scorsi dal presidente Bonaccini e dal commissario Venturi per far fronte all’emergenza Covid-19. Ad oggi sono 1.571 i posti letto già allestiti nell’intero territorio regionale per i pazienti colpiti da Coronavirus: 174 in più rispetto a ieri.
14 marzo
La battaglia è all’inizio | Parchi chiusi, controlli serrati | Sabato sera, Romagna mia dai balconi
#iorestoacasa, l’appello del sindaco di Santarcangelo
(Rimini) “Non possiamo abbassare la guardia, non possiamo permetterci nemmeno una distrazione: anche nel fine settimana restiamo a casa”, è l’appello del sindaco di Santarcangelo Alice Parma. “Sono sindaca di una splendida città, che ha fatto del dinamismo, del movimento, della vita vissuta la sua cifra caratteristica. Essere santarcangiolesi significa non fermarsi mai: lavorare, incontrare gli amici, fare un giro in centro, godersi qualche iniziativa o evento culturale”.
Quindi “vi capisco, stare a casa è dura... ma ci dobbiamo fermare, stavolta ci dobbiamo fermare davvero. Non possiamo fare la parte di quelli che si adeguano per obbligo e alla prima occasione agiscono contro le regole. Dobbiamo essere maturi, fare la nostra parte convinti, con attenzione, impegnandoci anche a sensibilizzare chi prende la situazione troppo alla leggera, perché i dati forniti dalla Regione ci dicono che ogni giorno sul territorio provinciale si verificano nuovi casi di contagio”.
È soprattutto “in momenti come questo, di grande difficoltà, che dobbiamo essere lucidi: perché a rischio ci sono le persone più fragili della nostra comunità e la tenuta del nostro sistema sanitario. Ripartiremo, questo è certo, e sarà bellissimo poter tornare a incontrarci in piazza, nei nostri splendidi parchi, a prendere un caffè insieme. Grazie di cuore e a tutti voi, con un pensiero grato ai medici, agli infermieri e a tutti gli operatori sanitari che stanno mettendo in gioco la loro salute per proteggere la nostra. A loro in particolare va un ringraziamento speciale da parte di tutti i santarcangiolesi”.
Coronavirus, Confindustria promuove raccolta fondi per l’ospedale Infermi
(Rimini) Vista l'emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Coronavirus ed in particolare al grande impegno richiesto al nostro sistema sanitario, Confindustria Romagna ha avviato una raccolta fondi fra gli associati della provincia di Rimini con l'obiettivo di dare un apporto concreto.
Ad oggi sono stati raccolti 226 mila euro destinati all'Ospedale Infermi di Rimini: saranno utilizzati per il finanziamento di sistemi di monitoraggio multi parametrici (ossigeno, pressione, temperatura e respirazione) per pazienti affetti da Coronavirus e per ulteriori necessità dell'ospedale nelle pratiche messe in campo per questa emergenza. Insieme a Confindustria Romagna hanno fino ad ora dato il loro contributo, dimostrando una grande sensibilità verso i bisogni del territorio, le aziende Aeffe, Aikom, AiRiminum, D - Entity, Focchi, Gruppo Maggioli, GSR, Indel B, Scm Group, Società Italiana Gas Liquidi, Vici & C.
"Stiamo affrontando un momento critico che ci sta mettendo duramente alla prova in una situazione senza precedenti, sia come imprenditori sia come persone e cittadini – spiega Paolo Maggioli Presidente di Confindustria Romagna - In particolare sono gli operatori sanitari ad essere impegnati in prima fila e ad avere il carico maggiore in questa dura lotta senza sosta. Ora più che mai è fondamentale sostenerli e pensare al bene sociale e alla comunità, è quindi doveroso che ognuno faccia la propria parte. Il nostro vuole essere un contributo concreto, per questo abbiamo avviato la raccolta fondi senza esitazione. Le risposte arrivate sono la dimostrazione di una grande sensibilità e di un forte senso di responsabilità delle aziende che hanno deciso di aderire e che ci tengo a ringraziare a nome di tutta l'Associazione. Si tratta di una scelta importante, considerato anche il difficile momento economico in cui ci troviamo, e siamo convinti sarà certamente da esempio per molti altri ancora”. La raccolta fondi prosegue: le aziende che vogliono aderire possono contattare gli uffici di Confindustria Romagna, sede di Rimini, al numero 0541.52041.
Coronavirus, chiusi a Coriano gli uffici comunali
(Rimini) Il sindaco del comune di Coriano Domenica Spinelli ha emesso l’ordinanza per chiudere gli uffici comunali fino al 3 aprile prossimo a causa dell’emergenza coronavirus. In pratica a partire da domani avrà luogo la chiusura al pubblico di tutti gli uffici comunali, ad eccezione dei servizi essenziali effettuati da Polizia Locale e ufficio di Stato Civile, esclusivamente per le dichiarazioni di nascita e di morte.
Previsti anche chiusura ed il divieto di accesso ai parchi e giardini comunali anche non recintati nonché agli sgambatoi, divieto di divulgazione dei quotidiani e delle riviste nei luoghi aperti al pubblico, chiusura delle "casine dell'acqua" e delle "casine dei detersivi" dislocate nelle frazioni di Coriano e Ospedaletto.
Il sindaco ha disposto che per gli uffici comunali aperti al pubblico l'accesso venga garantito in modo individuale, nel rispetto della distanza di un metro l'uno dall'altro e senza assembramenti. Gli uffici comunali chiusi al pubblico potranno essere contattati esclusivamente a mezzo mail, PEC, telefono agli indirizzi ed ai numeri presenti nell'avviso pubblicato sul Sito Istituzionale del Comune, come da provvedimento del Sindaco prot. n 5751 del 09.03.2020; oltre ai suddetti recapiti è possibile contattare il Sindaco al numero 3358111172.
I dipendenti appartenenti agli uffici comunali chiusi al pubblico potranno svolgere la loro attività secondo quanto previsto dal regolamento sulla disciplina transitoria per l'attuazione dello smat working approvato con delibera della Giunta Comunale n. 43 Del 13 marzo 2020.
Inoltre parte la sanificazione straordinaria delle strade lunedì e giovedì , durante la normale pulizia con spazzamento delle strade e piazze più frequentate, le macchine operatrici di Hera utilizzeranno una soluzione a base di ipoclorito così da bagnare il fondo stradale e igienizzarlo, per contrastare la diffusione del virus Covid-19. Ringraziamo il gestore Hera per l'opportunità e la disponibilità dimostrata nell'avviare questo trattamento in questo momento di emergenza sanitaria.