Mercoledì, 01 Febbraio 2023 19:11

Pnrr, il piano del comune contro la corruzione

(Rimini) Si chiama Piao (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) il nuovo documento di programma di durata triennale, approvato nella seduta di ieri dalla Giunta Comunale. Si tratta di uno strumento introdotto da un decreto legge (9 giugno 2021, n. 80) che contiene misure per il “rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni” funzionale in particolare all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia.

“Misure – commenta l’assessore alle Politiche per lo Sviluppo delle Risorse Umane e alla Legalità, Francesco Bragagni - che crediamo possano essere utili a offrire ancora maggiori garanzie affinché l’enorme mole di lavoro legata ai tanti progetti che l’Amministrazione sta portando avanti in tempi strettissimi attraverso i fondi del Pnrr si svolgano attraverso un meccanismo snello e senza ombre, nella massima trasparenza e allontanando il più possibile il rischio che si possano creare le condizioni in grado di facilitare episodi di disonestà e illegalità. Si tratta di azioni che si integrano a quelle già introdotte da anni per migliorare la macchina amministrativa e innalzare le difese contro la corruzione”.

La novità costituita dal PIAO è che questo strumento assorbe numerosi documenti di programmazione e pianificazione che in passato venivano approvati in modo autonomo e che oggi, confluendo in un documento unitario, devono essere tra loro integrati e coerenti. Nel PIAO sono confluiti ad esempio il Piano della Performance, il Piano del fabbisogno di personale, il Piano per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, il Piano per le azioni positive (contro la disparità di genere), il Piano della Formazione del personale, il Piano organizzativo del lavoro agile (smartworking).

Tra i contenuti più significativi del PIAO per la sezione della “performance” possono essere segnalati i numerosi progetti di opere pubbliche finanziati per quasi 109 di milioni di euro con i fondi del PNRR. Si tratta di progetti di varia natura, che vanno dalla realizzazione di tre nuovi asili nido, al completamento del Parco del Mare, fino al prolungamento del Metromare, il rinnovo del parco veicoli per il trasporto pubblici, la digitalizzazione della Pa.

La mole di risorse pubbliche destinate alla realizzazione dei progetti PNRR e l'introduzione da parte del legislatore di procedure amministrative semplificate e accelerate per centrare gli obiettivi correlati agli impegni che lo Stato Italiano ha preso con l'Unione europea nell'ambito del Programma Next generation EU, hanno indotto l'Amministrazione a prevedere apposite misure di prevenzione della corruzione nell'ambito della sezione del piano dedicata ai rischi corruttivi (quella che ha sostituito ed assorbito il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza).

Il Comune di Rimini ha quindi recepito le raccomandazioni di ANAC (Autorità nazionale Anti Corruzione) che con il Piano Nazione al Anticorruzione 2022 ha individuato i principali fattori di rischio nell’ambito delle procedure di realizzazione dei progetti finanziati attraverso i fondi europei del PNRR, legati sia all’urgenza di procedere nel serrato programma di attività amministrative e tecniche sia alla possibilità degli Enti di applicare alle procedure di progettazione, di scelta del contraente e di realizzazione dei lavori disposizioni legislative speciali o comunque semplificate rispetto a quelle previste abitualmente dal Codice dei Contratti pubblici.

L’Amministrazione ha prima costituito un gruppo di lavoro incaricato di approfondire le nuove misure di prevenzione e ha poi introdotto una serie di accorgimenti finalizzati a ridurre la possibile incidenza dei predetti rischi, introducendo apposite misure prevenzione specificamente dedicate agli interventi del Pnrr. Ad esempio nei controlli sulle gare d'appalto, si verifica l'assenza di situazioni di conflitto di interessi per tutti i soggetti che partecipano alle procedure di affidamento anche al di fuori della commissione aggiudicatrice e di quelli che partecipano alla fase di esecuzione dei contratti. Altro aspetto prioritario nel piano riguarda la trasparenza, con la sistematica pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli atti dei progetti e delle diverse fasi di realizzazione, in modo da favorire il controllo diffuso dei cittadini sull’azione amministrativa.

 

Mercoledì, 01 Febbraio 2023 19:10

1 febbraio

Bollette in calo | Passaporto, mesi per ottenerlo | Una strada per la Valmarecchia

Martedì, 31 Gennaio 2023 10:30

31 gennaio

Statale 16, code e disagi per il maxi cantiere | Piano spiaggia in primavera | Alpini contro le molestie

(Rimini) Sono partite questa mattina le modifiche alla viabilità sulla Statale 16 con l'entrata in esercizio del nuovo bypass all'altezza del tratto della Statale 16 con via della Fiera e della nuova viabilità in corrispondenza dei lavori di ampliamento di Via Coriano, da via Rodriguez a via Metauro.

A partire dalle ore 7 di questa mattina, 26 agenti della Polizia municipale, coadiuvati da due pattuglie in motocicletta di pronto impiego che hanno il compito di intervenire in caso di congestione del traffico lungo il percorso, hanno presidiato tutto il reticolo viario in corrispondenza dei due cantieri per limitare al massimo i disagi e, a parte qualche rallentamento in corrispondenza dell'incrocio con via della Fiera, la circolazione nel suo complesso è stata fluida.

Il punto più critico è stato quello rilevato in corrispondenza con il restringimento degli ultimi 100 metri prima della rotonda con via della Fiera nella corsia dedicata al traffico veicolare in direzione Ravenna, dove si sono registrati alcuni rallentamenti negli orari di punta - dalle ore 8 alle ore 9 - all'altezza della nuova bretella distribuita su tre corsie totali di cui 2 dedicate al traffico veicolare in direzione Riccione e 1 corsia dedicata al traffico veicolare in direzione Ravenna.

Una configurazione che resterà in esercizio fino alla fine di giungo per consentire la costruzione del nuovo sottopasso ciclopedonale che manderà in pensione il semaforo attuale a servizio dell'attraversamento pedonale a raso. Successivamente, con il procedere delle lavorazioni, verrà attivata una nuova corsia ripristinando due flussi veicolari per senso di marcia (2 direzione Ravenna – 2 direzione Riccione).

Senza particolari criticità l'altro cantiere interessato a partire da questa mattina dalle modifiche alla viabilità, quello all'altezza dei lavori per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale che collega il parco di via Santerno con il percorso ciclopedonale previsto lungo via Coriano, dove sono in corso lavori di adeguamento della viabilità di via Coriano in corrispondenza dell'incrocio con Via Metauro che consentiranno di dare maggiore sicurezza alla circolazione. Criticità contenute dunque per la prima fase di questo intervento che sarà caratterizzato da 4 fasi con modifiche temporanee della viabilità in base allo stato di avanzamento dei lavori. Durante le prime tre fasi l'accesso alla via Coriano dalla rotatoria Ss16 sarà interdetto al traffico. La Polizia municipale terrà monitorato il traffico durante tutte le fasi, con punti di presidi che varieranno in base all'avanzamento del cantiere.

L'attività di monitoraggio da parte della polizia municipale prosegue anche oggi pomeriggio con l'impiego di una squadra di 28 agenti impegnati in prima linea per la gestione della viabilità. Il presidio continuerà anche nelle prossime settimana e nei prossimi mesi, affiancando i lavori dei maxi cantieri avviati nel marzo scorso per il superamento dei 'buchi neri' della Statale 16.

(Rimini) Una corona di fiori, un minuto di silenzio e poche ma intense parole, hanno ricordato questa mattina il sanguinoso assalto alla coop Celle della "banda della uno bianca", in cui 35 anni fa perse la vita Giampiero Picello. Con lui, sono state ricordate tutte le vittime della "banda della uno bianca", tra cui la prima di questa lunga serie di sangue, il sovrintendente della Polizia Antonio Mosca. Sono state proprio la moglie di Mosca e la collega Ada Di Campi, poliziotta che aveva 22 anni quando fu vittima dell'agguato, riuscendo a salvarsi nonostante le numerose ferite, a ricordare anche il ruolo dei famigliari che, proprio a Rimini, fondarono l'Associazione "vittime della uno bianca", poi trasferitasi a Bologna. Con loro era presente anche Maurizio Gengotti, che quel giorno di 35 anni fa si trovava all'esterno della Coop e fu ferito insieme ai suoi famigliari dai colpi esplosi dai fratelli Savi.

"Il ricordo – ha detto la vicesindaca di Rimini, Chiara Bellini, presente alla cerimonia in rappresentanza dell'Amministrazione comunale – non è importante solo per chi ha stato colpito nei suoi affetti più cari, come ci ha testimoniato la vedova Mosca, che racconta ancora ai suoi nipoti la storia del loro nonno, ma per tutta la comunità riminese. Per questo è importante il monumento dove siamo oggi, posto in un luogo dove ogni giorno transitano centinaia di cittadini. Siamo grati, come Amministrazione, per la presenza e le parole della signora Mosca e Ada Di Campi, per il coraggio dimostrato e la forza di volontà con cui sono riuscite ad affrontate ferite fisiche e psicologiche così difficili, condividendo con la città ricordi, emozioni, ma anche la necessità di non dimentica le vittime della banda della Uno Bianca e continuare a chiedere piena verità e giustizia".

(Rimini) Più di mille interventi realizzati, per mettere in sicurezza il territorio appenninico in tutta la regione. Interventi – per la maggior parte, si è trattato di opere di bonifica a presidio del reticolo idrografico minore (acque pubbliche), consolidamento dei versanti e ripristino della viabilità – effettuati grazie a un investimento di 16,7 milioni di euro, ossia l'83,9% dei contributi riscossi dai Consorzi di bonifica nelle stesse aree montane (la cosiddetta "contribuenza di montagna") e reinvestiti in opere di difesa del suolo.

Un bilancio più che positivo, dunque, quello relativo al 2021 sull'attività dei Consorzi di bonifica dell'Emilia-Romagna che operano nei comprensori montani, su una superficie di circa 12mila chilometri quadrati.

I numeri sono stati illustrati oggi a Reggio Emilia nel corso dei lavori della Conferenza della montagna, l'appuntamento annuale – indetto da Regione, Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) e Uncem (Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani) – per fare il punto sullo stato di attuazione della legge regionale 7/2012. Una norma, questa, che impone agli enti di bonifica di destinare la quasi totalità delle risorse che derivano dalla riscossione dei tributi nelle aree montane alla progettazione, esecuzione, manutenzione ed esercizio di opere e interventi con funzione di presidio idrogeologico. Fa eccezione una piccola quota, rappresentata dalle spese per il funzionamento dei Consorzi stessi.

"Siamo di fronte a un risultato inedito e straordinario per il nostro Appennino- afferma Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Difesa del suolo e Sicurezza territoriale, intervenuta all'appuntamento-. È il frutto del lavoro di squadra fra Regione, Consorzi ed enti locali, e di una legge lungimirante che permette di reinvestire nella sicurezza della montagna la quasi totalità delle risorse del tributo di bonifica raccolto in questo territorio. Nell'arco di soli cinque anni di attuazione della legge regionale, dal 2016 al 2021- prosegue la vicepresidente- abbiamo assistito ad un netto incremento delle risorse investite in cantieri in Appennino, anno dopo anno. Una chiara dimostrazione- conclude Priolo- dell'attenzione crescente posta alla cura del territorio e alla prevenzione del rischio idrogeologico, al centro della strategia della montagna che la Regione sta portando avanti con la collaborazione di tutti gli assessorati competenti, dall'Ambiente alla Montagna, All'agricoltura".

Con Irene Priolo hanno partecipato all'evento Francesco Vincenzi, presidente di Anbi e Anbi Emilia-Romagna, i rappresentanti dei Consorzi di bonifica dell'intera regione e delle associazioni di categoria agricole.

"I numeri degli interventi realizzati in montagna, anche in zone dall'alto valore sociale, economico e ambientale, dimostrano che la lotta al dissesto idrogeologico e la specializzazione nell'azione di contrasto restano un punto fermo tra le mission di ognuno dei nostri Consorzi- spiega Vincenzi-. La collaborazione fattiva con la Regione e i Comuni è diventata sempre più strategica e produttiva, e si misura con i fatti".

I dati sui consuntivi dei Consorzi relativi al 2021 (gli ultimi disponibili, elaborati da Anbi) indicano come in quell'anno la contribuenza di montagna sia stata di circa 19 milioni e 714 mila euro.

L'83,9% – pari a circa 16,7 milioni di euro – è stato impiegato per la progettazione ed esecuzione di 1014 interventi in montagna+2,6% sul 2020, quando si erano attivati 967 cantieri. Se ci si confronta con anni ancora precedenti, si può dire che dal 2016 al 2021 la percentuale delle risorse reinvestite sia cresciuta dal 66,3% all'83,9% dei contributi incassati.

Il 75% dei cantieri è stato completato entro lo stesso anno di programmazione; il 15% nell'anno successivo. Si tratta di opere di bonifica a presidio del reticolo idrografico minore (acque pubbliche) e di consolidamento dei versanti, gestione della vegetazione lungo le ripe, ripristino della viabilità e gestione degli acquedotti di bonifica, interventi per il recupero ambientale e miglioramento della fruizione.

Considerando anche i quasi 14,8 milioni messi a disposizione dei Consorzi da parte dei Comuni e della Regione, ne è scaturito un investimento complessivo di oltre 30 milioni 800mila euro.

Lunedì, 30 Gennaio 2023 10:10

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(Rimini) La sindaca di Riccione Daniela Angelini comunica di avere scelto Fabio Ubaldi come Capo di Gabinetto. Ubaldi, riccionese, 44 anni, entrerà in servizio a partire dai primi giorni del mese di febbraio.

“Al di là delle risibili e oltremodo stravaganti teorie sulla presunta dipendenza di Riccione dal Comune di Rimini, di cui mi è capitato ahimé di leggere, ritengo di avere compiuto una scelta in piena e assoluta autonomia, dovendo godere, la figura del Capo di Gabinetto, della mia completa fiducia. Fabio Ubaldi ha l’esperienza, la capacità e la competenza per ricoprire quel ruolo”. Sono le parole della sindaca di Riccione Daniela Angelini, che precisa: “Nei giorni scorsi c’è stato un aperto confronto con le forze che compongono la maggioranza che sostiene questa amministrazione: si è trattato di un dialogo molto franco, a tratti non semplice, ma che ritengo sia stato molto costruttivo”. 

La sindaca Daniela Angelini valuta infatti che, dopo una primissima “fase di legittime fibrillazioni politiche”, si siano create le basi per costruire, insieme alla maggioranza uscita vincitrice alle elezioni del giugno 2022, la Riccione promessa ai cittadini. “Credo fortemente nella coalizione che mi ha sostenuto sin dall’inizio e sono certa che insieme sapremo dare sostanza ai tantissimi progetti per cui abbiamo chiesto la fiducia dei riccionesi, a partire dalle grandi opere che completeremo entro la legislatura, come la riqualificazione di tutta l’area centrale e del porto”. 

(Rimini) L'assessora alla mobilità del comune di Rimini Roberta Frisoni sposa la richiesta del casello fiera sulla A14. “Ci lasciamo alle spalle una straordinaria edizione del Sigep, che ha segnato un record di presenze e soprattutto ha lanciato un messaggio di fiducia di una reale ripresa dopo un biennio tra le difficoltà di cui tutti sappiamo consapevoli. Una manifestazione da grandi numeri che ha avuto un notevole impatto anche sulla circolazione cittadina, in particolare del quadrante nord  esoprattutto nei momenti di ingresso e di uscita dal quartiere fieristico. Un ‘contraccolpo’ temporaneo che vale la pena di sopportare a fronte dell’importante indotto che questo evento porta con sé, ma ciò non toglie che anche l’esperienza appena trascorsa riporta la necessità di accelerare sul fronte degli interventi pensati per favorire l’accessibilità e la raggiungibilità di Rimini Fiera. Sul tavolo infatti ci sono progettualità che potranno dare un nuovo e più funzionale assetto a tutta la rete viaria e trasportistica della zona, a partire dal progetto della circonvallazione di Santa Giustina, pronto a partire, o il prolungamento del Metromare dalla stazione centrale fino alla Fiera", ribadisce Frisoni.  

"Credo però che in questo disegno, così come ricordato anche dal presidente di Confcommercio Gianni Indino, possa avere un peso importante anche la creazione di un casello autostradale proprio in corrispondenza di Rimini Fiera, una proposta che il Comune di Rimini caldeggia già da qualche anno e che è stata recepita nell’ambito del Piano Regionale della mobilità e trasporti dell’Emilia Romagna. Una soluzione, condivisa anche con Ieg, che oggi ancor più di ieri riteniamo di fondamentale importanza proprio nella prospettiva di sgravare gli assi di collegamento principali – come la via Emilia, la Statale 16 – di una parte importante del flusso di veicoli che devono raggiungere la Fiera. A tal proposito è nostra intenzione richiedere l’attivazione di un tavolo di lavoro congiunto con tutti gli attori coinvolti, da Autostrade per l’Italia, il ministero delle infrastrutture, la Regione Emilia Romagna, nel prendere seriamente in considerazione il progetto che potrebbe davvero dare una svolta in positivo all’accessibilità non solo della Fiera, ma dell’intera zona nord della città. Il nuovo casello inoltre rappresenterebbe anche una risposta concreta a fronte del protrarsi dei tempi per la realizzazione della variante alla Statale 16, progetto in capo ad Anas anche questo di valenza strategica per l’intero territorio". 

Avanza invece l’iter della circonvallazione di Santa Giustina , "di cui entro giugno dovrebbero essere aggiudicati i lavori, col cantiere aperto nel 2024, così come il progetto del prolungamento del Metromare, di cui martedì scorso si è aperta la conferenza dei servizi e che nel tracciato prevede non solo il capolinea Fiera, funzionale ai visitatori e operatori, ma anche la fermata “Fiera Rimini est/Teodorico” con la realizzazione di collegamenti funzionali anche e soprattutto ai residenti della zona che circonda il quartiere espositivo, a Viserba Monte, che sarà al centro del complessivo progetto di riqualificazione della mobilità. L’idea che si sta approfondendo è di collegare con precisi ciclopedonali questa nuova fermata prevista su via Teodorico anche con tutto il comparto di via Turchetta”.

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