(Rimini) L’economia subirà una forte frenata per l'emergenza sanitaria legata al Covid-19, e andrà in sofferenza anche il comparto delle costruzioni che stava vivendo una fase positiva. Rischiano lo stop i cantieri edili, e questo aumenta il rammarico nel momento in cui anche le vendite immobiliari collegate alle costruzioni, sono in costante crescita.
I risultati dell'indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna attestano come nel trimestre tra ottobre e dicembre 2019 si confermi la nuova tendenza positiva del settore: l'incremento è dello 0,8 per cento del volume d'affari a prezzi correnti rispetto all'analogo periodo del 2018.
L'andamento risente della dimensione delle imprese: ritorna a crescere, ma in misura contenuta, il volume d'affari per le piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti (+0,6 per cento), mentre la dinamica positiva rallenta per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+0,5 per cento). Infine, la tendenza rallenta, ma resta più solida, per le grandi imprese da 50 a 500 dipendenti (+2,1 per cento).
Il 2019 si è chiuso con una crescita del volume d'affari rispetto al 2018 solo dello 0,3 per cento. E' il quinto anno di crescita, indebolita se la si confronta con il +1,7 per cento riferito al 2018.
Il registro delle imprese. A fine dicembre 2019 la consistenza delle imprese attive nelle costruzioni si è ridotta a 65.023 unità, vale a dire 265 in meno (-0,4 per cento) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Continua a ridursi l'intensità della tendenza negativa, tradottasi nella più contenuta variazione tendenziale annuale dal 2011. La riduzione della base imprenditoriale è stata determinata dalle imprese operanti nella costruzione di edifici (-227 unità, -1,4 per cento), ma appare sostanzialmente nulla per quelle attive nei lavori di costruzione specializzati (-15 unità). L'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata determina l'aumento delle società di capitali (600 unità), con un ritmo mai toccato dal 2010, e contribuisce alla diminuzione delle ditte individuali (-587 unità) e delle società di persone (-240 unità). Anche i consorzi e le cooperative sono risultati in rapida flessione (-2,6 per cento).

(Rimini) I Carabinieri del Nas di Parma hanno consegnato questa mattina al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, cinque ventilatori polmonari automatici con i relativi accessori, originariamente destinati all’esportazione negli Emirati Arabi Uniti. Destinazione finale che sarebbe stata raggiunta attraverso un’operazione triangolare che partiva dall’azienda produttrice, del parmense, passando per una ditta polacca.
I dispositivi, requisiti dai Nas di Parma in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, sulla base del decreto disposto dal Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, vengono invece ora messi immediatamente a disposizione degli operatori sanitari dell’Emilia-Romagna e per questo sono stati consegnati al presidente della Regione. Andranno subito ad aumentare la dotazione tecnica necessaria per rispondere in maniera sempre più efficace alla gestione dell’emergenza coronavirus.
Il presidente della Regione, accogliendo la delegazione dei Nas, guidata dal Maggiore Gianfranco Di Sario, ha ringraziato i militari e l’Arma dei Carabinieri per il loro supporto: “La nostra sanità sta affrontando il momento più difficile di sempre, con grande professionalità e con uno spirito di abnegazione che ci rende orgogliosi del lavoro dei nostri sanitari. Assicurare la piena disponibilità delle dotazioni tecnologiche necessarie è per noi indispensabile, anche attraverso operazioni come quella di oggi, che contribuirà a dare ai nostri operatori migliori condizioni in cui lavorare. Un’operazione- ha concluso- perfettamente in linea con l’auspicio che avevo avanzato già all’inizio dell’emergenza sanitaria, quando insieme ai miei colleghi presidenti di Regione avevo chiesto, in quel caso riferito ai dispositivi di protezione individuale, che quelli prodotti in Italia rimanessero nel nostro Paese, arrivando, se necessario, alla loro requisizione”.

(Rimini) L’emergenza sanitaria ha rivoluzionato le modalità di accesso e gli orari dei servizi comunali aperti al pubblico. In base alla tipologia di servizio sono state adottate diverse modalità organizzative in grado di coniugare le necessarie garanzie di prevenzione sanitaria per lavoratori e cittadini, con quelle di servizio. “Si tratta di una situazione fluida – in continuo e rapido aggiornamento -che ogni settore sta gestendo al meglio, dando priorità alle urgenze e cercando di convogliare sul web o sul telefono, laddove possibile, i servizi non disponibili momentaneamente allo sportello. Questa a situazione attuale dei principali servizi aperti al pubblico del Comune di Rimini”, spiega l’amministrazione comunale.

Servizi demografici
Anagrafe: gli uffici rimangono aperti solo per pratiche urgenti o sottoposte a termine perentorio, tra cui:
1. Carte di identità solo se scaduta o rubata e solo se il titolare non sia in possesso di altro documento di riconoscimento (tipo passaporto, patente di guida)
2. Autentica di firma su dichiarazione per assegni insoluti;
3. Dichiarazione sostitutiva eredi per successione;
4. Compilazione moduli per pensioni estere.
Per informazioni e per l'apertura della porta telefonare: 0541 793922
info:https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/anagrafe

Stato civile: l'ufficio è aperto solo ed esclusivamente per le denunce di nascita e morte. Per informazioni, 0541 793962

Elettorale: l'ufficio archivio anagrafe storica riceve le richieste di certificazione unicamente via mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,

Servizi cimiteriali: si riceve su appuntamento, via mail o telefono, ai seguenti contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0541 793800 – 0541 793801 – 0541 793803 – 0541 793808

Anagrafe Canina: accesso solamente via telematica trasmettendo le comunicazioni di iscrizione / cessione / decesso alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio relazioni con il pubblico (URP): servizio attivo telefonicamente 0541/704704-704112, whatsapp 3316432314 e via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio casa: attivo in smartworking. Contatti_Tel. 0541 704721 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Qualità ambientale: Aperto in modalità smartworking tramite telefono o mezzi telematici. Accesso solo in caso di urgenza previo appuntamento: telefono 0541.704707 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Contratti e Gare: aperto in modalità smartworking. Contatti: 0541 704253/704246 chiamata per i telefoni - per accesso agli uffici tel. dirigente 335 1480664

Protocollo generale e Casa Comunale Ufficio Protocollo Solo mattina da LU a VE ore 8-13 (uno alla volta)

(Rimini) Considerato il protrarsi dell'emergenza sanitaria e il conseguente periodo di attivazione delle misure governative di contenimento e contrasto del diffondersi del virus Covid-19, il Rimini F. C. rende noto che gli uffici della sede di via XX Settembre 122 resteranno chiusi sino al prossimo 3 aprile. In caso di necessità è comunque possibile scrivere all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Rimini) La Fiom territoriale ha proclamato uno sciopero di otto ore per la giornata di oggi in tutti gli stabilimenti del gruppo Scm della provincia di Rimini. “La decisione - spiega Stefano Baiesi della Fiom - segue un’intensa giornata che doveva risolvere le varie questioni sul tavolo già da venerdì scorso, attraverso il confronto con i delegati di tutti i siti produttivi. Tuttavia è emersa l’impossibilità di ottemperare al Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contenimento del Covid-19 negli ambienti di lavoro da parte dell’azienda. Si era chiesto all’azienda l’impegno ad attivare l’ammortizzatore nell’attesa di risolvere le criticità emerse. Le discussioni sono procedute per tutto il giorno con punti più o meno avanzati ma tali da non garantire il presupposto della sicurezza. Per tale motivo e vista l’indisponibilità a concordare una sospensione dell’attività produttiva, abbiamo proclamato 8 ore di sciopero”.

Martedì, 17 Marzo 2020 13:24

Coronavirus, nuova stretta alla mobilità

(Rimini) Arrivano ulteriori riduzioni al servizio ferroviario e pubblico su bus in Emilia-Romagna. È stata emanata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, una nuova ordinanza per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus che interviene sul numero dei treni in circolazione e degli autobus in orario serale e notturno dal 18 al 25 marzo prossimi.
Il testo dell’ordinanza è stato diffuso a tutte le agenzie di trasporto pubblico locale della regione dall’assessore alla Mobilità, Andrea Corsini.
“Siamo di fronte a giorni decisivi per cercare di ridurre il contagio del virus nei nostri territori- ha spiegato l’assessore-, per questo dobbiamo prendere tutte le misure necessarie e fare uno sforzo comune per rispondere a pieno alle indicazioni del Governo e dell’Istituto superiore della sanità. Ferma restando la disponibilità dei mezzi per le persone che devono recarsi sul luogo di lavoro, è necessario riprogrammare l’intero trasporto regionale per ridurre al massimo gli spostamenti. L’impegno che abbiamo chiesto alle Agenzie di trasporto è di monitorare costantemente la situazione per verificare l’efficacia delle misure”.

In particolare, per quanto riguarda i treni, l’ordinanza dispone che dal 18 al 25 marzo 2020 il servizio ferroviario sia riprogrammato con ulteriori riduzioni rispetto a quanto previsto dall’ordinanza 12 marzo - in base a un programma proposto dall’operatore ferroviario e condiviso con la Regione -, che tenga conto delle esigenze di spostamento dei lavoratori negli orari di maggior afflusso, e l’accessibilità ai turnisti e coloro che operano in attività ritenute essenziali dalle disposizioni vigenti. Nello stesso tempo, per evitare iniziative ancora più drastiche, la riprogrammazione dovrà garantire la continuità di esercizio e l’operatività degli impianti tutelando la salute dei lavoratori. Resta inteso, comunque, che allo scopo di garantire adeguati livelli di servizio proporzionati alla domanda e alle necessità di accessibilità, durante il periodo di attuazione il servizio verrà costantemente monitorato. La comunicazione della nuova programmazione del servizio sarà a cura del gestore o delle infrastrutture, che dovranno dare la massima informazione possibile agli utenti attraverso i loro canali.
Per quanto riguarda gli autobus, l’ordinanza dispone che dal 18 al 25 marzo 2020, il servizio di trasporto pubblico potrà essere ulteriormente ridotto fino alle ore 20 con garanzia degli spostamenti dei lavoratori nelle ore di punta e di maggior afflusso e che ci potranno essere maggiori riduzioni nella fascia serale e notturna (dalle ore 20,00 in poi) fermo restando la garanzia di spostamento (in uscita e in entrata) ai lavoratori, quali turnisti e coloro che operano in attività ritenute essenziali dalle disposizioni vigenti.
Inoltre, sono ribadite le modalità di accesso ai mezzi, già previste nell’ordinanza del 12 marzo, quali la salita dalla porta posteriore del bus e la garanzia della distanza di sicurezza a bordo. Nel caso i mezzi impiegati non lo consentano (ad es. per servizi a chiamata), occorre dove possibile, procedere con la sostituzione di un mezzo idoneo o in assenza di alternativa è consentita la soppressione del servizio. Le Agenzie locali per la mobilità e le Società di trasporto sono tenute a monitorare il servizio che potrà venire aggiornato qualora si manifestassero particolari criticità

(Rimini) Il Comune di Riccione chiude le casette dell'acqua su tutto il territorio comunale. Lo ha stabilito un atto del sindaco di Riccione, Renata Tosi. "Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale ed in modo significativo nell'ambito della provincia di Rimini per cui è necessario porre in essere le misure di contenimento e di gestione epidemiologica - si legge nell'atto che elenca tutte le disposizioni ministeriali avute fino ad oggi e anche in maniera più specifica l'Ordinanza della Regione Emilia Romagna (n. 34 del 10.03.2020) in tema di programmazione del servizio erogato dalle Aziende del trasporto pubblico locale - considerato che tali casette dell'acqua, rappresentando una forma di commercio effettuato per mezzo di distributori automatici, ma per la particolare tipologia di prodotto non possono rispondere con efficacia alle norme comportamentali igienico-sanitarie imposte dal DPCM del 04.03.2020, in quanto non garantiscono il rispetto del lavaggio delle mani, l'uso promiscuo di bottiglie ed in particolare le distanze tra le persone e il divieto di assembramento".
"Ritenuto di dover adottare ulteriori misure di natura precauzionale tese a prevenire una potenziale trasmissione del virus e ad evitare assembramenti di persone - scrive il sindaco - si ordina in via precauzionale, con effetto immediato e fino a revoca, per prevenire il rischio di diffusione del COVID-19 e tutelare la popolazione, la chiusura di tutte le casette dell'acqua presenti sul territorio comunale". 

(Rimini) Enada Primavera si terrà alla Fiera di Rimini da mercoledì 30 settembre a venerdì 2 ottobre. Il protrarsi dell'emergenza COVID-19 con i provvedimenti nazionali e locali adottati per contrastarne la diffusione hanno imposto a Italian Exhibition Group una nuova decisione sulle date di svolgimento della manifestazione, inizialmente riprogrammata su aprile 2020. 
Oggi, in accordo con Sapar (Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative) e dopo un attento confronto con il mercato, si è definita la nuova data di ENADA Primavera: la grande fiera del gaming si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre 2020, sempre nel quartiere fieristico riminese.
Confermata anche la contemporaneità con la terza edizione di Rimini Amusement Show, l´evento leader del divertimento senza vincita in denaro.

(Rimini) “La situazione viene seguita e monitorata accuratamente nel suo evolversi”, spiegano i gestori di Casa Valloni di Rimini, vale a dire Elleuno e Asp Valloni Marecchia, sollecitati dalla preoccupazione di alcuni dei parenti degli ospiti a seguito della diffusione della notizia che un operatore e un ospite del centro diurno sono risultati positivi al coronavirus.
 
“Al momento, si sono riscontrati due casi positivi in ospiti che frequentavano il Centro Diurno e un caso positivo tra gli operatori e conseguentemente, come da protocolli, sono stati messi in quarantena gli operatori che avevano avuto contatti stretti con tali ospiti e su questi sono in corso i tamponi”, confermano i gestori.
 
“Dati i contatti tra operatori e ospiti della Casa Residenza e del Centro Diurno, è stata effettuata l'indagine epidemiologica attraverso contatto telefonico con tutti i familiari e sono in corso tamponi su operatori e ospiti. In particolare gli ospiti della residenza con sintomatologie sono stati posti in isolamento funzionale come da linee guida. I familiari degli ospiti interessati, vengono tenuti costantemente aggiornati sull’evoluzione delle condizioni cliniche”, spiegano. “Qualora la situazione dovesse evolvere, saranno prese ulteriori adeguate misure precauzionali”.

(Rimini) Da oggi la storica casa di riposo di via D’Azeglio, nel cuore di Rimini, gestita dal 1900 dalla Congregazione Suore di Carità dette di Maria Bambina, si è posta in 'quarantena preventiva' volontaria. La struttura attualmente ospita 142 anziani suddivisi in sei nuclei di cui uno è totalmente dedicato (Villa Tosi) a 32 religiose anziane ed è sicuramente una delle più grandi strutture nella Provincia di Rimini.

E’ “un tentativo di ridurre a zero i contatti con l'esterno per evitare o procrastinare al massimo l'entrata del Virus che sta attanagliando in maniera più severa l'Italia in questi giorni. Ad oggi non ci sono all'interno casi accertati di Covid-19 tra i pazienti e il personale operante. Il responsabile gestionale ha anche avvisato di tale operazione gli organi competenti (Prefettura, Provincia, Comune di Rimini, Asl) per avviare la procedura”, spiegano dal Maccolini.

L'organizzazione della quarantena vede la partecipazione di quarantacinque volontari tra operatori sociosanitari, infermieri e ausiliarie che saranno affiancati da personale religioso. Da oggi e per tutta la settimana, considerata tra l'altro dalle ultime informazioni disponibili quella 'di picco' della diffusione del virus, il personale rimarrà in struttura 24 ore su 24 senza recarsi a casa, durante le ore di riposo, ed evitare così possibili contaminazioni di tragitto. L'organizzazione ha provveduto alla separazione dei reparti e alla predisposizione di letti di emergenza per gli operatori. Il cibo arriverà in struttura in contenitori di materiale a perdere per evitare contaminazioni.

"Una scelta difficile – dichiara suor Rita Benigni, superiora dell'istituto e gestore pro-tempore – che richiede un grande sforzo organizzativo e professionale. Questo è un tentativo che cerchiamo di mettere in atto per tutelare i nostri ospiti. Il problema per le case di riposo ai tempi del Covid-19 non è solo la possibilità di trasmettere il virus fra gli ospiti – gli anziani sono soggetti deboli che vanno protetti anche da una comune sindrome influenzale che gira nei periodi invernali – ma è soprattutto quella che esso venga trasmesso dall’esterno".

Nei giorni passati, continua Suor Rita, “abbiamo chiuso la casa alle visite dei parenti, posto dispenser in tutta la struttura di igienizzanti e fornito agli operatori mascherine. Ora però è il momento di un ulteriore giro di vite per il bene dei nostri nonni. Le case di riposo per anziani sono appunto delle case e così consideriamo il nostro Maccolini. Tante famiglie ci affidano i loro cari e per questo ci sentiamo responsabili della loro incolumità, essi non sono semplicemente ospiti ma persone deboli e fragili che ci stanno a cuore e che meritano fino all'ultimo la nostra massima attenzione in questo difficile momento. Un ringraziamento particolare va a tutti gli operatori che volontariamente hanno accettato questa nostra proposta e deciso di lasciare le proprie famiglie per dedicarsi agli anziani in questo periodo, non è facile trovare operatori di tale impegno e dedizione e mi ritengo fortunata che siano parte della nostra squadra e condividano il nostro spirito di servizio”.

Alle parole della superiora si aggiungono quelle della responsabile dei servizi socio assistenziali Laura Buscarini. ”Ci siamo sentite subito di rispondere a questa chiamata - siega Buscarini - perché abbiamo a cuore i nostri nonni, ogni giorno ci prendiamo cura di loro e ci sembrava giusto intensificare la nostra cura amorevole in questo difficile momento. Non abbiamo paura di restare qui e daremo il massimo in questa difficile situazione. Abbiamo anche organizzato dei momenti di svago che ci permetteranno di passare serenamente anche le ore di riposo tra un turno e l'altro. Il nostro mantra per tutta la settimana sarà #iorestoalMaccolini".

 

Pagina 650 di 1907