(Rimini) “Ho dato la disponibilità al collega sindaco di Bergamo, Giorgio Gori affinché, se sarà necessario, anche il forno crematorio di Rimini sia nelle rete di strutture a servizio delle vittime di coronavirus del comune lombardo”. Lo rende noto dal suo profilo Facebook il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.
“Da settimane e più volte al giorno sono in contatto con Gori e molti altri sindaci in questa vera e propria emergenza nazionale e internazionale. Bergamo è forse la città italiana più duramente colpita. Nel giro di una settimana 385 persone sono scomparse. Questo è il dramma vero e crudo: la morte che irrompe nella vita di città fino all’altro ieri moderne e tranquille. Credo che in questo momento si debba parlare solo di solidarietà tra uomini e tra istituzioni. Una vera rete di solidarietà tra città. Per questo ho subito accolto l’appello dell’amico Gori”.

(Rimini) La comunità dei cinesi residenti a Rimini ha donato mascherine e tute ai medici dell’ospedale Infermi impegnati della cura dei pazienti affetti da covid19. Ne dà notizia attraverso il suo profilo Facebook l’assessore per la sicurezza del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad, che pubblica le fotografie della consegna e scrive: “Oggi gli amici cinesi residenti a Rimini dell'associazione Italia-Cina hanno fatto un piccolo-grande gesto di solidarietà donando all'Ospedale di Rimini 1000 mascherine FFP2 e 250 tute asettiche. Uniti ne usciremo prima!”.

“L'Associazione Generale di commercio italo cinese - Sezione Adriatica guidata dal Presidente Zhou Zhongxing Angelo e dal Presidente onorario avv. Angelo Raffaele Beatrice, ha portato all'ospedale Infermi di Rimini degli scatoloni con uno stock di 1000 mascherine, 250 tute asettiche, nonché 72 flaconi di gel igienizzante per il personale sanitario che in queste settimane sta operando notte e giorno per aiutare i pazienti affetti da Coronavirus”, conferma anche il presidente del consiglio regionale Emma Petitti.

“Una donazione importante che denota la grande genorosità della comunità cinese di Rimini e la sua partecipazione ed integrazione nel tessuto sociale. La consegna dei dispositivi di protezione individuale é avvenuta questa mattina tra le 10 e le 11 per venire incontro alla copertura del materiale necessario agli operatori sanitari per tutelarsi dal virus e svolgere la propria professione in maniera sicura. Un regalo reso possibile anche grazie a un dialogo con la Presidente dell'Assemblea della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti che in questi giorni sta tenendo i rapporti con i rappresentati dell'Associazione Generale di commercio italo cinese - Sezione Adriatica”, spiega Petitti.

"Ci tengo a ringraziare di cuore l'Associazione per il grande regalo all'ospedale Infermi e dunque a tutta la comunità riminese - dichiara Emma Petitti - Una donazione che testimonia la vicinanza delle persone di nazionalità cinese che vivono nel nostro territorio, segnale di grande solidarietà.  Si tratta di dispositivi fondamentali per i professionisti e gli operatori sanitari che stanno lavorando incessantemente per fornire assistenza alle persone contagiate e contenere l'emergenza. La salvezza passa attraverso il grandissimo sforzo dei medici e infermieri, i quali vanno più che mai protetti e tutelati. Solo attraverso un lavoro collettivo possiamo uscire da questa situazione e sconfiggere il virus".

(Rimini) Confartigianato e ANCoSa, l’Associazione del Sistema Confartigianato che si occupa di progetti solidali, mettono a disposizione delle strutture ospedaliere italiane impegnate in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti da coronavirus, 20 Ventilatori Polmonari Pressometrici.
I primi sei respiratori saranno consegnati entro il fine settimana in Lombardia: tre verranno donati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e altri tre all’Ospedale Luigi Sacco di Milano.
 
Nei giorni a seguire le apparecchiature saranno consegnate agli altri ospedali maggiormente congestionati e in difficoltà per la carenza della strumentazione indispensabile alla cura dei pazienti.
Con questa iniziativa gli artigiani di Confartigianato fanno un gesto concreto di aiuto alle situazioni più drammatiche con la caratteristica che li contraddistingue: fatti e non parole.
 
"Vogliamo offrire un contributo concreto alla battaglia che tutto il Paese sta combattendo contro il virus, a cominciare dalle strutture sanitarie che sono in prima linea a fronteggiare l’emergenza. Siamo convinti che facendo tutti la nostra parte, uniti, responsabili e solidali al fianco delle persone e degli imprenditori, potremo superare l'emergenza sanitaria e costruire le condizioni della ripresa economica. In questo drammatico momento abbiamo sentito il dovere di aiutare il personale medico e infermieristico che senza sosta sta lavorando per garantire assistenza ai malati. Mai come ora sentiamo forte il richiamo alla solidarietà, per la quale ci adoperiamo da sempre: ogni gesto che serva a salvare vite umane noi lo faremo, nei limiti delle nostre possibilità”.

(Rimini) Anche in questi giorni, l’amministrazione del comune di Bellaria è al lavoro. Ai sensi del Decreto Legge Covid Ter approvato ieri dal Governo, già oggi la Giunta ha svolto infatti la prima seduta in videoconferenza, tramite piattaforma comunale. Tra i temi sul tavolo, il progetto organizzativo che ruoterà attorno all’esibizione delle Frecce Tricolori di luglio e la convenzione legata al nuovo lungomare in zona Cagnona.

(Rimini) L’economia subirà una forte frenata per l'emergenza sanitaria legata al Covid-19, e andrà in sofferenza anche il comparto delle costruzioni che stava vivendo una fase positiva. Rischiano lo stop i cantieri edili, e questo aumenta il rammarico nel momento in cui anche le vendite immobiliari collegate alle costruzioni, sono in costante crescita.
I risultati dell'indagine sulla congiuntura di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna attestano come nel trimestre tra ottobre e dicembre 2019 si confermi la nuova tendenza positiva del settore: l'incremento è dello 0,8 per cento del volume d'affari a prezzi correnti rispetto all'analogo periodo del 2018.
L'andamento risente della dimensione delle imprese: ritorna a crescere, ma in misura contenuta, il volume d'affari per le piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti (+0,6 per cento), mentre la dinamica positiva rallenta per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+0,5 per cento). Infine, la tendenza rallenta, ma resta più solida, per le grandi imprese da 50 a 500 dipendenti (+2,1 per cento).
Il 2019 si è chiuso con una crescita del volume d'affari rispetto al 2018 solo dello 0,3 per cento. E' il quinto anno di crescita, indebolita se la si confronta con il +1,7 per cento riferito al 2018.
Il registro delle imprese. A fine dicembre 2019 la consistenza delle imprese attive nelle costruzioni si è ridotta a 65.023 unità, vale a dire 265 in meno (-0,4 per cento) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Continua a ridursi l'intensità della tendenza negativa, tradottasi nella più contenuta variazione tendenziale annuale dal 2011. La riduzione della base imprenditoriale è stata determinata dalle imprese operanti nella costruzione di edifici (-227 unità, -1,4 per cento), ma appare sostanzialmente nulla per quelle attive nei lavori di costruzione specializzati (-15 unità). L'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata determina l'aumento delle società di capitali (600 unità), con un ritmo mai toccato dal 2010, e contribuisce alla diminuzione delle ditte individuali (-587 unità) e delle società di persone (-240 unità). Anche i consorzi e le cooperative sono risultati in rapida flessione (-2,6 per cento).

(Rimini) I Carabinieri del Nas di Parma hanno consegnato questa mattina al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, cinque ventilatori polmonari automatici con i relativi accessori, originariamente destinati all’esportazione negli Emirati Arabi Uniti. Destinazione finale che sarebbe stata raggiunta attraverso un’operazione triangolare che partiva dall’azienda produttrice, del parmense, passando per una ditta polacca.
I dispositivi, requisiti dai Nas di Parma in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, sulla base del decreto disposto dal Prefetto di Parma, Giuseppe Forlani, vengono invece ora messi immediatamente a disposizione degli operatori sanitari dell’Emilia-Romagna e per questo sono stati consegnati al presidente della Regione. Andranno subito ad aumentare la dotazione tecnica necessaria per rispondere in maniera sempre più efficace alla gestione dell’emergenza coronavirus.
Il presidente della Regione, accogliendo la delegazione dei Nas, guidata dal Maggiore Gianfranco Di Sario, ha ringraziato i militari e l’Arma dei Carabinieri per il loro supporto: “La nostra sanità sta affrontando il momento più difficile di sempre, con grande professionalità e con uno spirito di abnegazione che ci rende orgogliosi del lavoro dei nostri sanitari. Assicurare la piena disponibilità delle dotazioni tecnologiche necessarie è per noi indispensabile, anche attraverso operazioni come quella di oggi, che contribuirà a dare ai nostri operatori migliori condizioni in cui lavorare. Un’operazione- ha concluso- perfettamente in linea con l’auspicio che avevo avanzato già all’inizio dell’emergenza sanitaria, quando insieme ai miei colleghi presidenti di Regione avevo chiesto, in quel caso riferito ai dispositivi di protezione individuale, che quelli prodotti in Italia rimanessero nel nostro Paese, arrivando, se necessario, alla loro requisizione”.

(Rimini) L’emergenza sanitaria ha rivoluzionato le modalità di accesso e gli orari dei servizi comunali aperti al pubblico. In base alla tipologia di servizio sono state adottate diverse modalità organizzative in grado di coniugare le necessarie garanzie di prevenzione sanitaria per lavoratori e cittadini, con quelle di servizio. “Si tratta di una situazione fluida – in continuo e rapido aggiornamento -che ogni settore sta gestendo al meglio, dando priorità alle urgenze e cercando di convogliare sul web o sul telefono, laddove possibile, i servizi non disponibili momentaneamente allo sportello. Questa a situazione attuale dei principali servizi aperti al pubblico del Comune di Rimini”, spiega l’amministrazione comunale.

Servizi demografici
Anagrafe: gli uffici rimangono aperti solo per pratiche urgenti o sottoposte a termine perentorio, tra cui:
1. Carte di identità solo se scaduta o rubata e solo se il titolare non sia in possesso di altro documento di riconoscimento (tipo passaporto, patente di guida)
2. Autentica di firma su dichiarazione per assegni insoluti;
3. Dichiarazione sostitutiva eredi per successione;
4. Compilazione moduli per pensioni estere.
Per informazioni e per l'apertura della porta telefonare: 0541 793922
info:https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/anagrafe

Stato civile: l'ufficio è aperto solo ed esclusivamente per le denunce di nascita e morte. Per informazioni, 0541 793962

Elettorale: l'ufficio archivio anagrafe storica riceve le richieste di certificazione unicamente via mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,

Servizi cimiteriali: si riceve su appuntamento, via mail o telefono, ai seguenti contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0541 793800 – 0541 793801 – 0541 793803 – 0541 793808

Anagrafe Canina: accesso solamente via telematica trasmettendo le comunicazioni di iscrizione / cessione / decesso alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio relazioni con il pubblico (URP): servizio attivo telefonicamente 0541/704704-704112, whatsapp 3316432314 e via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio casa: attivo in smartworking. Contatti_Tel. 0541 704721 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Qualità ambientale: Aperto in modalità smartworking tramite telefono o mezzi telematici. Accesso solo in caso di urgenza previo appuntamento: telefono 0541.704707 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Contratti e Gare: aperto in modalità smartworking. Contatti: 0541 704253/704246 chiamata per i telefoni - per accesso agli uffici tel. dirigente 335 1480664

Protocollo generale e Casa Comunale Ufficio Protocollo Solo mattina da LU a VE ore 8-13 (uno alla volta)

(Rimini) Considerato il protrarsi dell'emergenza sanitaria e il conseguente periodo di attivazione delle misure governative di contenimento e contrasto del diffondersi del virus Covid-19, il Rimini F. C. rende noto che gli uffici della sede di via XX Settembre 122 resteranno chiusi sino al prossimo 3 aprile. In caso di necessità è comunque possibile scrivere all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Rimini) La Fiom territoriale ha proclamato uno sciopero di otto ore per la giornata di oggi in tutti gli stabilimenti del gruppo Scm della provincia di Rimini. “La decisione - spiega Stefano Baiesi della Fiom - segue un’intensa giornata che doveva risolvere le varie questioni sul tavolo già da venerdì scorso, attraverso il confronto con i delegati di tutti i siti produttivi. Tuttavia è emersa l’impossibilità di ottemperare al Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contenimento del Covid-19 negli ambienti di lavoro da parte dell’azienda. Si era chiesto all’azienda l’impegno ad attivare l’ammortizzatore nell’attesa di risolvere le criticità emerse. Le discussioni sono procedute per tutto il giorno con punti più o meno avanzati ma tali da non garantire il presupposto della sicurezza. Per tale motivo e vista l’indisponibilità a concordare una sospensione dell’attività produttiva, abbiamo proclamato 8 ore di sciopero”.

Martedì, 17 Marzo 2020 13:24

Coronavirus, nuova stretta alla mobilità

(Rimini) Arrivano ulteriori riduzioni al servizio ferroviario e pubblico su bus in Emilia-Romagna. È stata emanata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, una nuova ordinanza per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus che interviene sul numero dei treni in circolazione e degli autobus in orario serale e notturno dal 18 al 25 marzo prossimi.
Il testo dell’ordinanza è stato diffuso a tutte le agenzie di trasporto pubblico locale della regione dall’assessore alla Mobilità, Andrea Corsini.
“Siamo di fronte a giorni decisivi per cercare di ridurre il contagio del virus nei nostri territori- ha spiegato l’assessore-, per questo dobbiamo prendere tutte le misure necessarie e fare uno sforzo comune per rispondere a pieno alle indicazioni del Governo e dell’Istituto superiore della sanità. Ferma restando la disponibilità dei mezzi per le persone che devono recarsi sul luogo di lavoro, è necessario riprogrammare l’intero trasporto regionale per ridurre al massimo gli spostamenti. L’impegno che abbiamo chiesto alle Agenzie di trasporto è di monitorare costantemente la situazione per verificare l’efficacia delle misure”.

In particolare, per quanto riguarda i treni, l’ordinanza dispone che dal 18 al 25 marzo 2020 il servizio ferroviario sia riprogrammato con ulteriori riduzioni rispetto a quanto previsto dall’ordinanza 12 marzo - in base a un programma proposto dall’operatore ferroviario e condiviso con la Regione -, che tenga conto delle esigenze di spostamento dei lavoratori negli orari di maggior afflusso, e l’accessibilità ai turnisti e coloro che operano in attività ritenute essenziali dalle disposizioni vigenti. Nello stesso tempo, per evitare iniziative ancora più drastiche, la riprogrammazione dovrà garantire la continuità di esercizio e l’operatività degli impianti tutelando la salute dei lavoratori. Resta inteso, comunque, che allo scopo di garantire adeguati livelli di servizio proporzionati alla domanda e alle necessità di accessibilità, durante il periodo di attuazione il servizio verrà costantemente monitorato. La comunicazione della nuova programmazione del servizio sarà a cura del gestore o delle infrastrutture, che dovranno dare la massima informazione possibile agli utenti attraverso i loro canali.
Per quanto riguarda gli autobus, l’ordinanza dispone che dal 18 al 25 marzo 2020, il servizio di trasporto pubblico potrà essere ulteriormente ridotto fino alle ore 20 con garanzia degli spostamenti dei lavoratori nelle ore di punta e di maggior afflusso e che ci potranno essere maggiori riduzioni nella fascia serale e notturna (dalle ore 20,00 in poi) fermo restando la garanzia di spostamento (in uscita e in entrata) ai lavoratori, quali turnisti e coloro che operano in attività ritenute essenziali dalle disposizioni vigenti.
Inoltre, sono ribadite le modalità di accesso ai mezzi, già previste nell’ordinanza del 12 marzo, quali la salita dalla porta posteriore del bus e la garanzia della distanza di sicurezza a bordo. Nel caso i mezzi impiegati non lo consentano (ad es. per servizi a chiamata), occorre dove possibile, procedere con la sostituzione di un mezzo idoneo o in assenza di alternativa è consentita la soppressione del servizio. Le Agenzie locali per la mobilità e le Società di trasporto sono tenute a monitorare il servizio che potrà venire aggiornato qualora si manifestassero particolari criticità

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