Confini blindati tra Rimini e le province di Forlì-Cesena e Pesaro-Urbino
(Rimini) Chiuse le strade secondarie ai confini tra la provincia di Rimini e quelle di Pesaro-Urbino e Forlì-Cesena. L’obiettivo è quello di dirottare il traffico di chi ha bisogno di muoversi escusivamente sulla statale Adriatica e sulla via Emilia affinché sia più semplice controllare ogni movimento
Nel dettaglio le strade bloccate al confine con Pesaro e Urbino sono nel comune di Cattolica (Ponte via Irma Bandiera e Ponte Romagna), nel Comune di San Giovanni in Marignano (via San Giovanni in Marignano, Strada del Tesoro), nel Comune di Saludecio (Sp59-Sp 65), nel Comune di Montegridolfo (Via Ca’ Baldi – incrocio Sp17, Via Pozzi da Sp17, Sp 17- incrocio con SP Carrate), nel Comune di Mondaino (via Belvedere Fogliense, via Amadoli – incrocio SP3, SP 64, via Calbillo, via Caselle, via Montespino), nel Comune di Montefiore Conca (Sp 80, via Tavoleto, Via Cannello, via Castelnuovo, via Celle Bonora, Comune di Gemmano, via Ca’ Bernardo, SP 132), nel Comune di Montescudo – Montecolombo (SP71).
Per quanto riguarda i confini con Forlì e Cesena strade bloccate a: Comune di Poggio Torriana (SP 119, via Canella – Ponte sull’Uso), Comune di Santarcangelo (Strada provinciale bionda – verso Canonica, via Montalbano – verso Canonica, via Poggetto – verso Canonica, via San Bartolo comunale – incrocio SP 92 – verso Santarangelo, via Emilia Antica – incrocio SP 13bis), Comune di Rimini (Ponte pedonale via due Martiri), Comune di Bellaria (SP 13 bis via San Matteo verso mare, via San Giuseppe – via San Giovanni XXIII lato ovest, via Santa Apollonia – via San Giuseppe verso mare, via Ravenna – ponte sull’Uso, via Morigi, via Panzini, via Vincenzi).
Coronavirus, le strade chiuse a Bellaria (confine Forlì Cesena)
(Rimini) Il sindaco di Bellaria Igea Marina ha firmato oggi l’ordinanza di chiusura degli accessi da e per la provincia di forlì Cesena. Dalle 16 sono state poste transenne a chiusura delle strade: Panzini-Minore, Levante-Laterale verso Minore, Ravenna-rotatoria San Mauro, Savio-Busento, San Giuseppe-Sant’Apollonia, San Mauro-San Matteo, San Matteo-confine via Selve, Selve-San Giuseppe. “L'uscita e l'accesso al territorio comunale da e verso i comuni della provincia di Forlì Cesena può ora avvenire solo lungo la SS16 Adriatica su cui verrà posto un varco presidiato.
“Ricordo a coloro che si sposteranno (solo per reali necessità come previsto dal decreto del presidente del consigio dei ministri dell'08/03 e dall'ordinanza regionele del 20/03) dall’abitazione di residenza, domicilio o dimora di autocertificare, a richiesta degli organi di vigilanza, le ragioni dello spostamento”, precisa il sindaco che avverte “l’inottemperanza al presente provvedimento comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento in misura ridotta di una somma di euro 400, prevista per le violazioni delle disposizioni delle ordinanze. Sono certo che saprete comprendere e rispettare anche questa ulteriore misura di contenimento”.
Aggiornamento coronavirus: 7.555 casi in Regione (+116 in più oggi nel riminese)
(Rimini) Sono 7.555 i casi di positività al Coronavirus rilevati in Regione ad oggi, 850 in più di ieri, su un totale di 28.022 di campioni refertati, con 3.402 test in più sempre rispetto a ieri. I dati sono accertati alle ore 12 di oggi, domenica 22 marzo. Complessivamente, sono 3.226 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (363 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 269, 4 in più rispetto a ieri. Crescono purtroppo i decessi, passati da 715 a 816: 101, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 65 uomini.
“È positivo il fatto che, con gli ulteriori 850 casi positivi, abbiamo ‘consumato’ solo 4 posti letto in terapia intensiva in più”, commenta il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi. “Significa che i casi sono meno gravi. Per i prossimi giorni ci aspettiamo dati più positivi. Anche oggi, purtroppo - ha aggiunto Venturi - c’è l’immenso dolore per i decessi: i numeri rispecchiano l’evoluzione della malattia, fotografano la situazione passata e non il presente, esattamente come i tamponi”.
Il commissario ha poi espresso soddisfazione per il provvedimento su Rimini, “il primo preso da una Regione, che ha rappresentato la base per il nuovo decreto governativo. Stiamo anche stringendo - ha concluso Venturi - sui dispositivi di protezione individuali: abbiamo bisogno di tutelare i nostri operatori, che sono a fianco dei pazienti ogni giorno”.
Le guarigioni raggiungono quota 349 (20 in più rispetto a ieri), 323 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 26 sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 33 residenti nella provincia di Piacenza, 22 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 3 in quella di Ravenna, 1 a Forlì, 7 in quella di Rimini. Una vittima era residente fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.765 (72 in più rispetto a ieri), Parma 1.209 (195 in più), Reggio Emilia 1.167 (190 in più), Modena 1.010 (104 in più), Bologna 674, con 64 casi in più (di questi 496 a Bologna, +49, e 178 a Imola, + 15), Ferrara 150 (27 in più rispetto a ieri), Ravenna 309 (22 in più), Forlì-Cesena 329 (di cui 155 a Forlì, 29 in più rispetto a ieri, e 174 a Cesena, +31), Rimini 942 (116 in più). Dei 116 nuovi pazienti risultati positivi a Coronavirus 109 sono residenti in provincia di Rimini e gli altri 7 sono fuori provincia. In un quadro complessivo si registrano 942 casi diagnosticati a Rimini, che riguardano 892 residenti in provincia e 50 cittadini di fuori provincia. Per quanto riguarda i residenti in provincia, 52 sono maschi e 57 femmine. Sempre di questi pazienti, mentre 85 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi, invece, 24 sono ricoverati di cui uno in Terapia intensiva. La Autorità sanitaria ha comunicato 5 decessi: 4 pazienti di sesso femminile, di cui una residente fuori regione di 68 anni, 2 di 84 anni, una di 77 e 3 pazienti di sesso maschile, uno di 97 anni, uno di 78 e uno di 74 anni. Ulteriori 20 persone circa sono uscite dalla quarantena, per un totale di circa 180. Restano attualmente in isolamento domiciliare oltre 1.600 unità, comprendenti sia le persone ammalate sia quelle che hanno avuto contatti stretti con casi positivi accertati.
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.454, 149 in più di ieri. Da Piacenza a Rimini, continua il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Nella giornata di oggi sono stati infatti allestiti altri 149 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.305 a 3.454, tra ordinari (2.987, +116) e di terapia intensiva (467, +33).
Nel dettaglio, rimane costante il dato della provincia di Piacenza (589, con 40 posti in terapia intensiva; restano confermate la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo con 120 posti letto attivati complessivamente). Gli aumenti riguardano quella di Parma, con 801 posti letto attivati ad oggi (61 di terapia intensiva), 547 a Reggio Emilia (51 di terapia intensiva), 393 a Modena (98 terapia intensiva). 534 i posti nell’area metropolitana di Bologna e Imola, sostanzialmente invariati (di cui 111 terapia intensiva), così come a Ferrara con 100 (28 terapia intensiva). In aumento anche quelli attivati in Romagna, che raggiungono quota 490 (in particolare: 229 Rimini, di cui 35 per terapia intensiva; 100 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 24 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).
Da domani, lunedì 23 marzo, fino alla fine dell’emergenza sanitaria, sarà in vigore il divieto di bruciare residui di lavori agricoli e forestali, su tutto il territorio regionale, senza deroghe. Il provvedimento rientra nell’Ordinanza 43 del Presidente della Regione (20 marzo 2020) sulla gestione dei rifiuti durante l'emergenza epidemiologica.
Coronavirus, le strade chiuse a Rimini
(Rimini) Da oggi Rimini chiude la circolazione sulla via Piemonte dalla via Panzano alla via Trebbiano al confine col Comune di Riccione. È stata firmata questa mattina dal Sindaco di Rimini Andrea Gnassi l’ordinanza finalizzata all’ulteriore rafforzamento delle misure di sorveglianza sanitaria a seguito dell’ordinanza 44 del 20 marzo scorso del Presidente della Giunta regionale con cui sono state disposte ulteriori misure restrittive relative al territorio della Provincia di Rimini, finalizzate ad un rafforzamento delle misure restrittive attualmente in vigore al fine di contenere la diffusione del coronavirus.
L’ evoluzione epidemiologica del covid19 rischia di mettere infatti in gravissima difficoltà i presidi ospedalieri dell’intera area riminese, dove rimane forte la “preoccupazione sulla capacità, nelle prossime settimane, di dare adeguata risposta sanitaria ad un flusso di patologia così rilevante” come ha dichiarato lo stesso Direttore Generale della Asl, Marcello Tonini, considerato che alcuni territori della Provincia (Cattolica, San Giovanni in Marignano, Riccione, San Clemente, Morciano di Romagna, Misano Adriatico), sono caratterizzati da una particolare incidenza di contagio calcolata nel rapporto tra popolazione e positivi al virus. Territori che sono inoltre confinanti con il territorio della provincia di Pesaro e Urbino con il quale, per ragioni lavorative, esiste una assidua mobilità di interscambio e che tale provincia presenta un numero di positivi al virus altrettanto importante ed in costante aumento. “Diventa così importante garantire, attraverso uomini e mezzi, il più rigoroso controllo della mobilità delle persone tra i comuni della provincia e nondimeno verso i territori di confine con la provincia di Pesaro – Urbino e della Repubblica di San Marino, anch’essi pesantemente colpiti dal coronavirus”, spiegano dal comune.
Dopo essere state individuati dalla Regione Emilia-Romagna – Agenzia Regionale Sicurezza territoriale e Protezione Civile –Servizio Area Romagna - Ambito di Rimini i varchi di controllo che dovranno essere presidiati dalle forze di polizia ed i punti di blocco stradali ove dovrà essere interdetta la circolazione, della cintura provinciale e interna, col provvedimento odierno del Sindaco di Rimini vieta la circolazione sulle seguenti aree di circolazione del proprio territorio comunale al confine col Comune di Riccione. Dal 22 marzo fino al 3 aprile 2020 è quindi disposta l’istituzione di blocchi stradali, con interdizione totale alla circolazione sulla Via Piemonte dall’intersezione con la Via Trebbiano (Comune di Riccione) all’intersezione con Via Panzano. Un provvedimento che esplicita per competenza i suoi effetti sul territorio riminese ma che trova la sua organicità insieme agli altri dispositivi che tutti i comuni della Provincia di Rimini, col coordinamento della Prefettura, hanno assunto o stanno assumendo in sinergia tra loro in queste ore.
Coronavirus, le strade chiuse a Riccione
(Rimini) Ieri sera il sindaco Renata Tosi ha firmato l'atto sindacale con cui si dispone la chiusura di alcune strade, al fine di prevenire il rischio di diffusione del Covid-19 e tutelare la popolazione, a seguito dell’ordinanza della Regione Emilia Romagna di sabato 21 marzo, che prevede ulteriori misure per la gestione dell'emergenza sanitaria. Inoltre sempre sabato, i sindaci della Provincia in video conferenza hanno convenuto della necessità di un'ordinanza, Comune per Comune, per la chiusura di alcune strade cittadine. "Considerato - si legge nell'atto sindacale di Riccione - che la situazione di emergenza determinata dal verificarsi di casi di Covid-19 presso il ospedale cittadino, con il possibile diffondersi dell'epidemia e l'assenza di posti letto di terapia intensiva presso lo stesso nosocomio, siano tutte circostanze idonee a legittimare l'adozione del presente provvedimento contingibile e urgente, fatti salvi gli spostamenti nei termini e modalità consentiti dal DPCM dell'8 marzo 2020" e dunque comprovate esigenze lavorative; situazioni di necessità; motivi di salute; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
In pratica si ordina: divieto di accesso ai veicoli provenienti da viale Angeloni all'incrocio con il viale Pullè; divieto di accesso ai veicoli provenienti da viale Pulle-Vercelli all'incrocio con viale Aosta; divieto di accesso ai veicoli provenienti da Nord e da Sud su Viale Piemonte all'incrocio con il Viale Panzano; divieto di accesso ai veicoli provenienti da Nord e da Sud sul viale Piemonte all'incrocio con il viale Trebbiano.Inoltre a coloro che si sposteranno dall'abitazione di residenza, domicilio o dimora dovranno esibire, a richiesta degli organi di vigilanza, l'auto-certificazione delle comprovate ragioni dello spostamento.
Assoluto divieto di spostamento dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti a quarantena o a isolamento domiciliare, per tutto il periodo disposto dal Dipartimento di Sanità Pubblica competente per territorio. L'inottemperanza al presente provvedimento comporta l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento in misura ridotta di una somma di 400 euro, prevista per le violazioni delle disposizioni delle ordinanze sindacali.
La polizia locale di Riccione pattuglierà il confine con San Marino di Riccione e Coriano al parco del Marano e ha provveduto alla sistemazione dei punti di chiusura: sulla Statale 16 prima di via Novara, sulla rotatoria di viale Biella che si congiunge a viale Aosta, sulla rotatoria di viale Trebbiano e all'incrocio tra viale Ponzano e via Piemonte e sulla rotatoria all'uscita dell'A14. Sul territorio comunale di Riccione i punti controllo sono su via Veneto, operato da una pattuglia della Guardia di Finanza, mentre la Compagnia dei carabinieri di Riccione, da questa mattina ha postazioni di controllo fisse su viale D'annunzio e viale Angeloni.
"E' una trincea creata a protezione della vostra salute - ha detto questa mattina il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Finalmente ieri sera, dopo un lavoro immane di organizzazione e di concertazione con le autorità provinciali, con gli altri sindaci, con la Regione, abbiamo avuto il quadro complessivo delle manovre e delle forze da mettere in capo. Grazie a tutti, alle Forze dell'ordine, alla polizia locale che sta lavorando incessantemente, ai carabinieri di Riccione, alla polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e ai carabinieri della Forestale. Sono due settimane che combattiamo a suon di atti sindacali e ordinanze, con una tensione emotiva pesante perché ci rendiamo conto che abbiamo dovuto chiedere a Regione e Governo la linea dura, limitando le libertà dei cittadini. Ma non c'era alternativa, non possiamo rischiare la salute di tutti per prendere il sole al mare. Abbiamo dovuto combattere a suon di ordinanze, anticipando anche quelle del Governo e della Regione, come la chiusura dei parchi, delle spiagge, vietare le corsette, le uscite con i cani, i bar dei distributori. Fino a due giorni fa, c'era troppa gente in giro. Oggi pare che la situazione sia cambiata e speriamo tra un paio di settimane di raccogliere i frutti di questo sacrificio".
Servizi: i trasporti pubblici fino al 3 aprile, sospese i 70% elle corse
(Rimini) Da lunedì 23 marzo entra in vigore un servizio che coincide con quello abitualmente svolto nei giorni festivi. La riduzione delle corse è del 70%, con l’utilizzo del 20% dei bus normalmente utilizzati. E’ Start Romagna a comunicare le variazioni che in Provincia di Rimini interesseranno il servizio di trasporto pubblico locale. In questo momento la prospettiva di validità di questi provvedimenti è il 3 aprile prossimo (tutte le info su www.startromagna.it, i social media ufficiali Facebook e Telegram).
Domenica 29 il servizio sarà sospeso. Le corse termineranno alle 20.00. Le linee che normalmente non avevano orario festivo, sono soppresse. L’unica fra queste che rimane attiva è la 170. Lungo le linee, i bus non usciranno dalla Provincia di Rimini: la linea 90 avrà capolinea a Santarcangelo e non effettuerà la tratta da e per Savignano; la linea 4 avrà capolinea Bellaria Igea Marina e non effettuerà la tratta da e per San Mauro Mare; la 170 avrà capolinea a Montescudo e non effettuerà la tratta da e per Mercatino Conca, Montegrimano e Monte Licciano.
Tutte le fermate soppresse avranno un avviso apposto che ne comunicherà l’esclusione della linea. E’ sospeso il servizio svolto dal Metromare. Sono garantite, secondo gli orari ‘festivi’, le linee di collegamento con gli Ospedali del territorio. Sono sospesi i servizi a chiamata svolti da Concabus, Concabus Misano e Valma Bass.
Covid19: quattro malati tornano a respirare da soli
(Rimini) Tra i soggetti affetti da Covid 19 ricoverati in Rianimazione presso l'ospedale "Infermi" di Rimini (ad oggi 35 in tutto) si registrano i primi quattro casi di pazienti "estubati", pazienti cioè che erano in ventilazione meccanica e che hanno ripreso a respirare senza l'ausilio della macchina. Per loro si sta valutando il trasferimento in reparto al di fuori della Terapia intensiva, ovviamente sempre in area isolata.
I pazienti affetti da coronavirus le cui condizioni si aggravano in maniera importante e che richiedono di essere collocati in ventilazione meccanica, solitamente restano in tale condizioni per periodi prolungati; i quattro pazienti dell'"Infermi" sono rimasti in respirazione assistita per un periodo compreso tra i 12 e i 15 giorni, dunque relativamente breve, in virtù anche della loro età non particolarmente avanzata. Si tratta di tre pazienti di sesso maschile e di una donna, tutti di età compresa tra i 60 e i 70 anni.
"Il miglioramento clinico di questi quattro pazienti rappresenta per noi un elemento molto importante, sia dal punto di vista clinico sia dal punto di vista psicologico – racconta il dottor Giuseppe Nardi, direttore della Anestesia Rianimazione riminese -. E' intanto un elemento importante sul fronte scientifico, e ci dice che vi sono possibilità di ripresa anche nei casi più gravi, in questa malattia ancora assai poco conosciuta. E poi è servito a darci coraggio. La nostra equipe lavora con grande entusiasmo ed abnegazione, nonostante la fatica di questi giorni, e ora lavorerà anche con più gioia. Questi quattro casi rappresentano una speranza importante anche per gli altri pazienti e soprattutto per i loro famigliari che finalmente hanno una notizia positiva dopo giorni di buio in cui non hanno potuto vedere i loro cari, e che finalmente hanno una notizia positiva".
Coronavirus, le strade chiuse a Santarcangelo
(Sono in funzione dalle ore 16 di oggi (domenica 22 marzo) i blocchi stradali previsti nel Comune di Santarcangelo in seguito al riassetto della viabilità provinciale quale misura di contenimento per l’emergenza da Coronavirus. In seguito all'ordinanza emanata dalla Regione Emilia-Romagna il 20 marzo 2020, infatti, l'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile ha individuato lungo i confini del territorio provinciale e al suo interno i varchi di controllo che devono essere presidiati dalle forze di polizia e i punti di blocco stradali, dove invece viene interdetta la circolazione.
Più nel dettaglio gli sbarramenti – funzionali a convogliare il traffico sulle strade principali, dove saranno presenti i varchi per i controlli delle forze dell’ordine - riguardano sei strade di Santarcangelo al confine con la provincia di Forlì-Cesena. I blocchi sono stati collocati in via Bionda, all’intersezione con via Ricciardella; in via Montalbano, all’intersezione con via Sogliano (Strada Provinciale 11); in via Poggetto, all’intersezione con via del Colle; in via Balducci all’intersezione con via Rio Salto (Strada Provinciale 92); in via San Bartolo, sul ponticello di confine fra i Comuni di Santarcangelo e Savignano; in via Antica Emilia, all’intersezione con la Strada Provinciale 13 Bis, nel tratto in direzione di San Vito.
Supermercati e mercati chiusi la domenica, nuova ordinanza regionale
(Rimini) Chiusi i supermercati la domenica, così come ogni tipo di mercato e mercatino, compresi i punti vendita di alimentari sia nei primi che nei secondi. E questo già a partire da domani, 22 marzo. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata questa mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, varata per rafforzare le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19. L’atto resterà in vigore fino al prossimo 3 aprile. Il provvedimento prevede anche la chiusura al pubblico dei cimiteri comunali, garantendo, comunque, l’erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione, cremazione delle salme.
Supermercati chiusi la domenica L’ordinanza regionale prevede che, ad esclusione di faramacie e parafarmacie, nei giorni festivi vengano sospese tutte le attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso, comprese le attività di vendita di prodotti alimentari, sia nell’ambito degli esercizi di vicinato che delle medie e grandi strutture di vendita, anche quelli ricompresi nei centri commerciali o nelle gallerie commerciali. Inoltre, sono sospesi i mercati ordinari e straordinari, i mercati a merceologia esclusiva, i mercatini e le fiere, compresi i mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari e più in generale i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari.
“Sulla vendita di alimentari, si tratta di una misura condivisa dalla più parte delle Regioni e che qui in Emilia-Romagna era già stata annunciata autonomamente da alcuni grandi gruppi di distribuzione- afferma il presidente Bonaccini-, che avevano previsto una sospensione per le prossime due domeniche o, in altri casi, una riduzione dell’orario. Le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno operato in queste settimane in condizioni molto difficili e in modo continuativo: mi pare sacrosanto garantire anche a loro il meritato riposo. Anche per quanto riguarda i cimiteri, sappiamo di chiedere alle persone un sacrificio, ma l’obiettivo è ridurre ulteriormente gli spostamenti, le uscite e le occasioni di contatto. Non c’è altro modo per fermare il contagio- chiude- e faccio appello alla responsabilità di tutti”.
Coronavirus, Valloni: pazienti avranno spazi dedicati e assistenza sanitaria appropriata
(Rimini) Alla casa di riposo Valloni di Rimini, dove sono presenti ospiti risultati positivi al Coronavirus, sono state attivate modalità per gestire al meglio tali pazienti, attraverso spazi dedicati e consulenza medica ed infermieristica appropriata e indirizzata. In particolare sono state attivate modalità di consulenza infettivologica e pneumologica che, in coordinamento coi medici di medicina generale che seguono la struttura, attuano una presa in carico appropriata per questi pazienti. Nella struttura è stata eseguita tramite società specializzata la decontaminazione delle aree e dei locali nei quali sono ospitati i pazienti Covid positivi e sono in corso di esecuzione i tamponi a tutti gli operatori e a tutti gli utenti. L'assistenza infermieristica è garantita H24 e i familiari degli ospiti interessati, sono tenuti costantemente aggiornati.
Inoltre la cooperativa Elleuno sta fornendo adeguati Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) e protocolli operativi in grado di garantire l’incolumità dei lavoratori e ridurre ulteriormente il rischio di contagio.