(Rimini) L’emergenza Coronavirus che purtroppo si protrae, per alcune fasce di persone, più fragili, è ancora più complessa. Restare a casa, com'è giustamente richiesto dalle autorità civili e dalla responsabilità personale, per chi una casa non ce l'ha, e per chi da anni vive per strada e per tanti motivi, comporta difficoltà ancora maggiori.
“Purtroppo a Rimini ci sono ancora molte persone senza dimora”, avvisano dalla rete delle Unità di Strada. “Si tratta di persone abituate da anni a vivere per strada ma anche di tanti migranti fuoriusciti recentemente dai centri di accoglienza straordinaria, e con situazioni diverse alle spalle”.


Per queste persone, “le associazioni intendono garantire un'accoglienza, in tutta sicurezza, per sé, per gli operatori e per gli altri”. Da qui l’appello di Caritas diocesana, associazione Papa Giovanni XXIII, Croce Rossa e associazione Rumori Sinistri. “Si chiede la disponibilità, temporanea, in questo momento di chiusura dell'attività, di un albergo o hotel, in seconda o terza linea, se possibile non eccessivamente lontano dal centro per favorire la logistica”.

"Una struttura del genere potrebbe aiutarci ad accogliere le persone senza fissa dimora in tutta sicurezza, evitando al massimo il rischio contagio, garantendo la distanza minima tra di esse, e qualsiasi tipo di assembramento. Una struttura del genere ci aiuterebbe a dare un sostegno in questo momento di emergenza anche a persone fragili che rischiano di pagare più di altri la situazione generata dal Covid-19”, dicono in coro le realtà della Rete.

Tutte le soluzioni finora valutate insieme al Comune di Rimini, in questa operazione di rete dell'Unità di Strada, inevitabilmente producevano la concentrazione in pochi ambienti delle persone senza dimora da ospitare che, in questa fase, comporta rischi troppo elevati per ospiti e operatori. “Sarebbe dunque opportuno trovare una soluzione che consenta di mettere ciascuna persona in una stanza con bagno”. Chi fosse interessato a rispondere a questo accorato appello, può contattare:
il centralino di Caritas Diocesana al numero 0541.26040 o le altre realtà delle rete delle Unità di strada.

(Rimini) "Penso che ognuno debba fare la sua parte. E' un momento che non abbiamo mai vissuto prima, e in cui sono necessari provvedimenti eccezionali che vanno presi da Governo, Regione, Comuni e privati. Le tre regioni più colpite, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna rappresentano il 40% del Pil del Paese; la Lombardia con 390 mld di euro di Pil, il Veneto 163, l'Emilia-Romagna 161. Occorre prendere provvedimenti a livello di governo centrale, come le sospensioni e cancellazioni dei pagamenti di tutti i tipi di utenze, e questo vale per le attività commerciali così come per le famiglie”. Così Fabrizio Vagnini, presidente provinciale della Confesercenti.
“A livello locale va fatto analogamente tutto ciò che compete ai Comuni. A livello di privati, è una bella notizia che alcuni proprietari, dopo l'appello della Confesercenti di Santarcangelo, abbiano deciso di rinunciare agli affitti per i mesi in cui le attività non lavorano. Quella che è partita come una richiesta di "buon cuore" deve ora diventare una regola per tutti: se le attività sono chiuse è chiaro che non possono pagare gli affitti. Dovrebbe quindi diventare la regola fare in modo che queste attività poi, una volta finita l'epidemia e l'emergenza, possano portare avanti il loro lavoro, o diventerà complicato ripartire”.
Devono poi “fare la loro parte i fornitori, facendo slittare i pagamenti in essere fino a quando non passerà questo periodo. Allo stesso modo gli istituti di credito devono fare la loro parte a sostegno di imprese e famiglie. Lo sforzo va fatto su tutti i fronti. Se ognuno penserà egoisticamente solo al proprio interesse, molte attività non reggeranno. Mi auguro che vengano presi adeguati provvedimenti, in modo che se ognuno farà la sua parte si potrà ripartire più velocemente. Nessuno si ritenga esente”.

(Rimini) Colpito anche lui dalle dure immagini delle guerra sanitaria che si combatte contro la diffusione del coronavirus, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi propone una poesia di Sergio Zavoli e chiede di onorare le vittime.

"Onoriamo i nostri morti, perché - scrive Gnassi - poi un giorno dovremo dare un nome, e non solo un numero, ai morti di queste settimane. Da oggi magari, a partire da oggi. Ci sono città più colpite della nostra. L'immagine dei camion dell'esercito di notte che porta via bare e salme da cremare. Anche noi, con un gesto minimo e dovuto di fratellanza, ospitiamo quelle salme. Ma non dobbiamo perdere l’orizzonte”, avvisa Gnassi. “E un orizzonte è fatto di una comunità che si rinsalda, si ritrova. Una comunità è nomi e cognomi. Anche quando si muore. Che poi sono anche amici, parenti, gente che nella tua città sapevi chi era. Maria, Antonio, Marta, Giuseppe. Non basta numero contagiati, numero terapia intensiva, numero decessi. Il conteggio quotidiano delle vittime, a cui sono appese anche le Istituzioni per le loro decisioni e che ci chiama alla più alta delle responsabilità nei comportamenti individuali, non cancella il nostro bisogno di conoscere le storie di quelle persone. E di ricordarle e onorarle quando finalmente tornerà il tempo”.

“Ho riletto ancora ,in questi giorni duri Sergio Zavoli, e ancora quella poesia che ti spacca l'anima riferita ai tempi della guerra appena finita in una rimini, colpita a morte . Chi immaginava mai di viverla quella poesia ? ‘La vita ritornava/con la recisa nudità dei segni/sparsi ovunque,/le case non avevano più le loro tinte/tutto pareva conservasse/l'odore dei luoghi abbandonati,/come l'ultima brace spenta nei camini/. Sul muraglione della ferrovia/vedemmo il primo manifesto: Gasperoni Elvira,/diplomata ostetrica, una prece,/si tornava a morire uno alla volta,/riapparivano i nomi del tempo dissepolto’”.

“Il ritorno alla vita dopo la tragedia della guerra diventa evidente nella quotidianità, quando sui muri tornano ad apparire i manifesti funebri con un nome e non più solo numeri anonimi. Gasperoni Elvira. Potere piangere i nostri morti, con nomi e cognomi , senza numeri è il primo passo per ritrovare il senso di una comunità. Per non far sentire soli parenti. famigliari e amici, oggi vogliamo dedicare un pensiero di grande bene e di vicinanza , di un intera città. Va fatto con volontà e cuore . A loro e al loro dolore che non ha potuto trovare neanche il conforto di un abbraccio o di un funerale, la città tutta oggi si stringe . E da oggi e ancora di più lotterà per ritrovare l’orizzonte".

(Rimini) Ridurre il più possibile tutti gli spostamenti, anche quelli da casa all’ambulatorio medico, per scongiurare eventuali occasioni di contatto e contagio.
Con questo scopo, e per venire incontro alle esigenze dei cittadini, la Regione Emilia-Romagna, prima a farlo a livello nazionale, ha attivato già da alcuni giorni la ricetta dematerializzata anche per molti farmaci per i quali era prevista sinora quella rossa cartacea.
Parliamo dei farmaci “in distribuzione per conto” come, ad esempio, gli anticoagulanti orali prescritti dai medici di medicina generale in base al piano terapeutico dello specialista.
“Una misura in più a salvaguardia dei cittadini- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- che rientra nelle disposizioni urgenti della Regione per ridurre la necessità di spostarsi dal proprio domicilio per ritirare medicinali. Con questo provvedimento abbiamo anticipato quanto è stato definito a livello nazionale e reso applicabile in tutte le Regioni. La priorità, infatti, è quella di limitare al massimo tutti gli spostamenti, riservandoli ai casi di assoluta necessità”.

Per i farmaci “in distribuzione per conto” e per tutti gli altri prescritti dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta su ricetta dematerializzata, inoltre, non è più necessario che il cittadino ritiri presso gli ambulatori medici il “promemoria” cartaceo della prescrizione.
La Regione ha infatti confermato che i pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) con la sola trasmissione da parte del medico al cittadino, secondo modalità tra loro concordate, del “Numero ricetta elettronica” (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale.
Per i pazienti che hanno già attivato, invece, il Fascicolo sanitario elettronico è sufficiente mostrare in farmacia, direttamente dal proprio smartphone, il simbolo del bar code della ricetta.

Proroga dei piani terapeutici e delle esenzioni. La Regione ha deciso inoltre di prorogare la validità dei Piani terapeutici dei farmaci e dei dispositivi medici rispettivamente di 3 e 6 mesi, evitando quindi ai cittadini, in questa fase di emergenza, di recarsi negli ambulatori medici per il rinnovo dei documenti, ad eccezione della necessità espressa dai professionisti di rivalutare le terapie in corso.
Infine, anche le esenzioni a validità limitata (ad esempio quelle per asma o neoplasia) in scadenza tra il 24 febbraio e il 30 giugno 2020 sono prorogate d’ufficio di 120 giorni, mentre quelle per disoccupazione e per lavoratori colpiti dalla crisi sono prorogate tutte al 30 giugno 2020.
 

(Rimini) “Da quando è iniziata la fase più difficile di questa emergenza sanitaria - dichiara il sindaco di Riccione, Renata Tosi - abbiamo subito capito che dovevano adoperarci per dare una mano ai sanitari in difficoltà anche per cose semplici come reperire un pasto per pausa pranzo. Ai medici, agli infermieri, agli operatori del 118 a tutto il personale dell’Ospedale “Ceccarini”, costantemente in prima linea per aiutare i cittadini in difficoltà e bisognosi di cure mediche a loro va il nostro ringraziamento che non vuole rimanere solo a parole. La prima esigenza quella più semplice ma anche quella più urgente è stata quella di garantire i pasti al personale medico e infermieristico. Con la chiusura dei ristoranti, dei bar e delle rosticcerie è venuto meno un elemento essenziale, tutto il personale è costretto a turni massacranti e non sempre è agevole trovare un pasto decente. A quel punto, con l’aiuto di amici imprenditori come Gabriele Urbinati del Kalamaro Fritto e Ivan Neri dell’Hotel Atlantic, solo per citarne alcuni, abbiamo organizzato la consegna di piatti caldi e freddi al personale sanitario. Lancio un appello a quanti volessero partecipare con spirito di volontariato e dare una mano alla comunità sanitaria di Riccione: rivolgetevi a me scrivendo messaggi privati anche sui social o telefonicamente perché è evidente, il servizio deve essere coordinato e deve seguire regole di sicurezza. Un mio ringraziamento va a tutti quelli che in questi giorni stanno dando il massimo, a tutti medici e infermieri, al personale del Ceccarini alle Forze dell’Ordine. Da parte nostra cercheremo di starvi vicino il più possibile”. 
“Fritti di pesce, spiedini di calamari e gamberi, risotti, insomma quelle che sono le nostre specialità”, racconta Urbinati che spiega come anche se il noto ristorante sul porto canale di Riccione è chiuso al pubblico “per continuare a dare un servizio ai cittadini abbiamo mantenuto il servizio di delivery”. 
Per domenica prossima sono già in preparazione le famose lasagne della Pieda del Paese. 

“Una mano dobbiamo darla e spero che a noi si aggiungano altri - dice Anna Maria Assirelli, titolare dell’Hotel Atlatic di Riccione - con i miei ragazzi, il direttore Ivan Neri abbiamo pensato a questo piccolo gesto. La merce c’è, la cucina pure quindi ho chiamato il cuoco e abbiamo organizzato i pasti. Dobbiamo darci una mano sperando che tutto ritorni al più presto alla normalità”. 
“E’ un segno di vicinanza - commenta Ivan Neri - il personale ne abbiamo tanto e fermo e quindi abbiamo pensato di cucinare per loro. Siamo stati lì ieri, torniamo domani nella speranza di dare una mano”. 
Un ringraziamento all’amministrazione comunale di Riccione e al sindaco Tosi è arrivato in questi giorni dalla direttrice sanitaria dell’Ospedale Ceccarini, Bianca Caruso. “Le mie parole d’ordine di questi giorni nella comunicazione con tutti i colleghi di Rimini e Riccione - ha detto la dottoressa Caruso - sono: responsabilità reciprocità resilienza equilibrio e forza interiore. Stiamo affrontando un’emergenza mai vista, siamo tutti impegnati al massimo delle nostre possibilità come operatori sanitari speriamo nell’ottimismo della ragione e della conoscenza”.

(Rimini) Il Riccione Chapter, Club Ufficiale Harley-Davidson del territorio con sede a Riccione, presso la concessionaria H-D Motorfan,
Venerdì 20 marzo, ha provveduto a bonificare direttamente alla sede USL competente di riferimento, Tesoreria - Azienda USL della Romagna, la somma di 1.500,00 per "l'Emergenza sanitaria coronavirus per l'ospedale Ceccarini di Riccione". L'ufficio donazioni, gestirà quindi direttamente la somma, compatibilmente alle priorità e alle necessità utili ai reparti dell'ospedale Riccionese, interessati dall'emergenza sanitaria in corso.  Una donazione, frutto del contributo di tutti i Soci del Riccione Chapter. 

Il Riccione Chapter Italy, nato nel 2002, conta circa cento associati, uomini e donne, tutti affiliati alla grande famiglia Harley Owners Group® (HOG®), appassionati e possessori di Harley-Davidson®. 
L'associazione, oltre ad intraprendere viaggi in moto in tutta Italia e verso le tante mete internazionali che accolgono i mitici eventi H-D®, con il supporto di tutti i soci, organizza eventi, senza fini di lucro, volti e dedicati anche ad obiettivi e progetti di beneficenza. Ciò, viene realizzato in collaborazione con le Amministrazioni locali del territorio, come con il Comune di Riccione.

Recentemente infatti, prima di quest'ultima donazione, grazie all'attività mirata durante le ultime feste natalizie nella Perla Verde, il Riccione Chapter ha finalizzato anche l'acquisto, di un "monitor multi parametrico" (del valore di oltre tremila euro) per lo stesso Ceccarini - per il reparto di Pronto Soccorso e Medicina D'urgenza, coordinandosi con il Direttore di Reparto Dr. Mauro Fallani. Uno strumento, quest'ultimo, estremamente utile ed appropriato nel setting dell'urgenza. Di fatto permette contemporaneamente di seguire una serie di dati del paziente (saturazione di ossigeno, pressione arteriosa e ritmo cardiaco) che forniscono al personale un quadro preciso della situazione respiratoria e cardiovascolare. Trova indicazione nei soggetti interessati a medio rischio e permette di ottenere dati in maniera obbiettiva e ripetibile, senza impegnare gli operatori; tutto ciò assume maggiore rilievo in un reparto di Medicina d'Urgenza ove buona parte dei pazienti vengono ricoverati o per una instabilità del quadro o nella possibilità di una degenerazione del quadro clinico. Certamente, detto strumento aumenta la qualità del servizio predisposto, fruibile da tutto il pubblico del territorio che si rivolgono alla struttura.
La drammatica circostanza imprevista, che vede tutta la comunità coinvolta, ha spinto gli associati del Riccione Chapter, a coordinare e compiere un ulteriore sforzo, anche per dimostrare concretamente la vicinanza a tutti gli eccezionali operatori dell'ospedale Ceccarini schierati in prima linea.

(Rimini) Per rispondere concretamente all’emergenza nazionale causata dall’epidemia Covid-19 Valpharma Group, da quarant’anni impegnato a tutelare la salute e il benessere di milioni di persone nel mondo producendo farmaci altamente tecnologici, nutraceutici e integratori alimentari, in sole due settimane ha avviato la produzione di un nuovo gel mani igienizzante, prodotto ancora difficile da reperire da strutture sanitarie, attività commerciali di prima necessità, strutture pubbliche e dalla popolazione. L’utilizzo del gel mani igienizzante è suggerito anche dal Ministero della Salute tra le raccomandazioni per contrastare la trasmissione dell’infezione da Coronavirus. Valpharma Group, con due sedi produttive a San Marino e una in Italia a Pennabilli in provincia di Rimini, ha realizzato in tempi record il nuovo progetto all’interno dell’azienda Erba Vita, leader in Italia nella produzione di cosmetici e integratori alimentari a base vegetale. Uno sforzo considerevole per l’impianto produttivo e per i laboratori interni di ricerca e sviluppo, già impegnati ad incrementare la produzione di integratori alimentari utili al sostegno delle difese naturali dell’organismo sempre più richiesti da farmacie, parafarmacie ed erboristerie. Grazie all’elevata percentuale di Alcool pari al 65% il Gel Mani deterge senza necessità di risciacquo, mentre gli ingredienti aggiunti come olio essenziale di limone e glicerina vegetale aiutano a pulire e profumare le mani mantenendole morbide, senza ungere e garantendone il rapido assorbimento. Sono stati realizzati due pratici formati, pensati appositamente per veloci utilizzi: un flacone da 250 ml con tappo dosatore e una confezione tascabile richiudibile da 50 ml. Sono stati realizzati anche formati extra large in tanica per strutture sanitarie, pubbliche e aziende. Il gel è già disponibile sul mercato italiano da questa settimana. Consapevoli che l’emergenza possa essere superata solo unendo le forze di tutti, Valpharma Group da sempre sensibile alle esigenze del territorio, ha donato le prime taniche di gel igienizzante agli operatori sanitari in prima linea contro Covid-19, in segno di ringraziamento e stima per il grande impegno messo al servizio dell’intera popolazione. Le prime taniche sono state donate all’Ospedale Infermi di Rimini e all’Ospedale di Stato di San Marino, alla Casa di Riposo residenza sanitaria La Fiorina di San Marino e agli ambulatori di Medicina di base e pediatria di Pennabilli, che sono presidi sanitari di riferimento nell’alta Valmarecchia per circa 3.000 pazienti in un raggio di almeno 70 chilometri quadrati: da San Leo a Novafeltria, da Casteldelci a Badia Tedalda in Toscana. Ai medici di medicina di base sono state donate anche le utilissime mascherine per la protezione delle vie respiratorie di tipo ffp3. Un valido aiuto è andato anche ai medici e agli infermieri del Reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale di Stato di San Marino, che necessitavano urgentemente di ricambi per i loro dispositivi di ventilazione assistita a batteria 3M, per lavorare in sicurezza. In poche ore dall’arrivo della richiesta d’aiuto si sono attivati i magazzini delle due sedi produttive di Valpharma International di Pennabilli e Valpharma San Marino da cui sono stati messi a disposizione 4 respiratori elettroventilati ad aria compressa di altissima protezione. Da Pennabilli sono stati inviati 2 dispositivi completi TR302, filtri di ricambio, 14 caschi di diverse taglie e 4 batterie dalla durata di 9 ore ciascuna, affinché sia garantito l’utilizzo del ventilatore h24. Da Valpharma San Marino sono stati messi a disposizione altri 2 dispositivi di ventilazione assistita a batteria 3 M ‘Jupiter’. Si tratta di apparecchiature altamente tecnologiche in uso nei reparti produttivi delle due aziende farmaceutiche, capaci di garantire la massima protezione verso l’esterno grazie al continuo approvvigionamento di aria pulita inviata all’interno di un casco morbido collegato da un tubo al sistema ventilante che, grazie a una batteria, pompa l’aria esterna attraverso due sistemi di filtraggio racchiusi in un piccolo contenitore posto su una cintura da legare ai fianchi dell’operatore. I dispositivi sono leggeri e compatti, permettendo un’alta mobilità. Sono inoltre dotati di visiera a protezione dell’intero viso. Nonostante le grandi difficoltà del momento, Valpharma Group garantisce la produzione di farmaci e integratori alimentari necessari alle esigenze sanitarie di persone in tutto il mondo. Per questo motivo sono state avviate iniziative a tutela della sicurezza e della salute di tutti i 400 dipendenti, presenti nei tre stabilimenti produttivi. Prima ancora dell’attivazione delle normative governative, dove possibile è stato incentivato il lavoro da remoto consentendo a 120 dipendenti di lavorare da casa, sia per ridurre le probabilità di contagio, sia per accudire più agevolmente i propri famigliari. In tempi da record sono state attivate reti VPN e acquisti nuovi Pc per garantire sicurezza informatica e la piena operatività. Negli uffici e nei reparti produttivi dove è indispensabile la presenza di personale, sono stati distribuiti sistemi di protezione e adottati turni flessibili per garantire adeguata distanza tra i lavoratori. “In Valpharma Group mettiamo la persona al centro, dentro e fuori l’azienda – ha affermato Alessia Valducci, CEO Valpharma Group – dobbiamo restare uniti, specialmente in questo momento difficile. In poco tempo ci siamo riorganizzati e abbiamo avviato nuovi progetti industriali per dare risposte alle emergenze di questo tempo. Le aziende farmaceutiche devono offrire un contributo concreto ai bisogni della popolazione. Per questo motivo abbiamo voluto porgere il nostro aiuto al personale sanitario locale in prima linea contro il Coronavirus. A loro va tutta la nostra gratitudine. Il veloce scambio di battute con i medici di Ausl Romagna e dell’Ospedale di San Marino ci hanno fatto vivere momenti intensi e di commozione. Ancora una volta il volto umano di ciascuno di noi, unito alla professionalità, farà la differenza. Ringrazio anche tutti i nostri collaboratori che con grande spirito di responsabilità svolgono ogni giorno il proprio lavoro, nonostante le difficoltà che questa emergenza ha creato in ogni settore. Insieme ce la faremo”.

(Rimini) Una pattuglia della guardia di finanza di Rimini, impegnata nei controlli per garantire il rispetto delle misure per il contenimento della diffusione del corona virus, ha intercettato a Viserba, due cittadini della Repubblica Ceca, a passeggi senza apparenti validi motivi. Uno dei due, inoltre, è risultato gravato da un mandato d’arresto europeo, per un furto commesso nel proprio Paese d’origine. L’uomo, dopo le formalità di rito è stato portato ai Casetti, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Entrambi gli uomini sono stati, inoltre, denunciati a piede libero per aver violato il divieto di allontanamento – senza giustificato motivo – dal proprio domicilio.

Venerdì, 20 Marzo 2020 12:41

20 marzo

Da oggi nuove restrizioni | Impennata dei contagi | Valentini chiede concordato in bianco

(Rimini) “L’intervento previsto non consiste nella istituzione di una zona rossa”. Confermando un inasprimento delle restrioni anti coronavirus, i la cui diffusione per contagio continua a vessare in particolare i comuni a sud della provincia di Rimini, la Prefettura precisa anche che “è in corso di definizione un apposito provvedimento regionale, di cui si prevede l’emanazione nella giornata di domani, previa interlocuzione con il Ministero dell’Interno, per l’adozione di una serie di misure maggiormente restrittive incidenti sulla mobilità e sulle attività produttive e commerciali per la provincia riminese”.

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