Coronavirus, Indino: oggi salviamo le vite, domani penseremo all’economia
(Rimini) “Finalmente sembra che tutti abbiamo capito che in questo momento in ballo c’è la salute – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - e che si deve combattere per tutelarla. Si tratta della salute di tutti noi e delle nostre famiglie, della cosa più preziosa che abbiamo. Questa è la vera emergenza e per questo ribadisco l’assoluta necessità di rimanere tutti a casa per non dare gambe al virus e aiutarlo a circolare. I provvedimenti adottati in queste settimane sono pesanti, pesantissimi, ma non se ne poteva fare a meno. Concediamo la nostra libertà personale per un bene ancora più prezioso, la vita di ogni persona”.
“Dobbiamo ascoltare i medici, ai quali va la nostra eterna gratitudine per quello che fanno. Persone che rischiano ogni giorno, che si adoperano per noi, per curarci tutti, evitando allo stesso tempo che le strutture ospedaliere collassino. Ora è il momento di ringraziare chi sta al fronte di questa guerra: dottori, infermieri, tutto il personale sanitario e alla fine dell’emergenza, che di certo arriverà, non dovremo dimenticarci di loro. Insieme a loro ci sono altre figure in prima linea: penso agli addetti ai negozi di alimentari e ai supermercati, ai macellai, agli ortofrutta, ai distributori di carburanti, ma anche agli operatori ecologici e a chi continua a farsi trovare per ripararci l’auto o il lavandino di casa. Questo è il momento dell’emergenza e della solidarietà, della vicinanza anche se non in senso fisico. Anche chi non è in prima linea può fare qualcosa di fondamentale per combattere questa emergenza: restare a casa”.
“Da domani invece cercheremo risposte. Un domani che è già dietro l’angolo. Le istituzioni ci hanno detto che non avrebbero lasciato indietro nessuno. Al momento invece hanno pensato a tanti, ma non a noi. A meno che non abbiano davvero ritenuto che 600 euro a marzo sarebbero stati sufficienti per indennizzare le categorie economiche, e nemmeno tutte, che ormai da settimane non incassano. Ma a questa ipotesi non ci voglio credere. Se l’Italia vuole ripartire, dovrà farlo ancora una volta grazie all’apporto delle centinaia di migliaia di piccole imprese che da sempre ne formano l’ossatura sociale ed economica. L’Italia ripartirà solo se metterà nelle condizioni di farlo i piccoli imprenditori e le partite Iva. Ma questo è domani. Ora aiutiamo i medici ad aiutarci ed evitiamo tutti i contatti. Noi come Associazione intanto giochiamo il nostro ruolo a guardia, tutela e supporto delle imprese in modo che da domani, tutti insieme, si possa ripartire per un nuovo percorso”.
Coronavirus: Tosi, con sindacati e Confindustria, chiede restrizioni più dure
(Rimini) Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, si schiera al fianco dei sindacati Cgil Cisl e Uil che hanno chiesto al Presidente del Consiglio misure più rigorose di sospensione delle attività non essenziali alla luce della consistente progressione dei contagi. Il Dpcm e lo schema allegato firmato ieri, secondo i sindacati "non tiene conto se non in modo molto parziale delle istanze e delle necessità poste all'attenzione dell'Esecutivo, prevedendo una serie molto consistente di attività industriali e commerciali aggiuntive rispetto allo schema iniziale per gran parte delle quali riteniamo non sussistere la caratteristica di attività indispensabile o essenziale".
"Finché non finirà la conta dei morti - ha detto il sindaco Tosi - non possiamo cedere salute in cambio di economia. La crisi più evidente è quella generata dalla confusione che ha preceduto e che ha seguito l'emanazione dell'ultimo Dpcm. La politica tirata per la giacchetta non fa un buon servizio a nessuno perché non sempre si può trovare il giusto equilibrio tra le posizioni. Abbiamo visto che con le chiusure anche se forse minimo un risultato ieri è arrivato con il calo dei morti a 651 (sabato erano 793), che portano il totale a 5476. Oltre cinquemila morti in Italia! Dobbiamo avere il coraggio di puntare su due settimane di stop totale, poi si potrà pensare al dopo. Un dopo che comunque per cinquemila italiani non ci sarà mai più. Secondo me cuore e testa, oggi devono dire insieme la stessa cosa, <> poi su quello che verrà, sul rilancio dell'economia sapremo trovare il giusto equilibrio. Oggi purtroppo restano comunque degli interrogativi a livello Regionale e Nazionale sull'applicazione puntuale del decreto Conte e dell'ordinanza Bonaccini. Spero che per la nostra provincia si faccia prevalere la linea più rigida come ha detto il prefetto, Alessandra Camporota, alla quale va il mio ringraziamento come sindaco per il costante lavoro fatto. Sulla linea della salute prima di tutto, si è espresso d'altro canto anche il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli, che ringrazio".
Blocchi coronavirus, Riccione chiude altre 4 strade
(Rimini) Decise oggi con atto sindacale ulteriori chiusure di strade secondarie, al fine di prevenire il rischio di diffusione del Covid-19 e tutelare la popolazione. Saranno soggette a divieto di accesso i veicoli provenienti da Viale Angeloni all'incrocio con il Gozzano. Divieto di accesso ai veicoli provenienti da Viale Vercelli all'incrocio con il Viale Biella. Divieto di accesso ai veicoli provenienti da Viale Vercelli all'incrocio con il Viale Novara. Divieto di accesso ai veicoli provenienti da Viale Vercelli all'incrocio con il Viale Asti. Inoltre si ricorda ai cittadini che coloro che si sposteranno dall'abitazione di residenza, domicilio o dimora di esibire, a richiesta degli organi di vigilanza, l'auto-certificazione delle comprovate ragioni dello spostamento. Infine è fatto divieto di spostamento dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti a quarantena o a isolamento domiciliare, per tutto il periodo disposto dal Dipartimento di Sanità Pubblica competente per territorio.
Coronavirus, posticipati i bolli auto in scadenza
(Rimini) La Giunta Regionale ha deciso, nella seduta odierna, che la tassa auto in scadenza nei mesi di marzo e aprile 2020 possa essere pagata entro il prossimo 30 giugno, senza alcun aggravio di costi per ritardato pagamento. “La Regione Emilia-Romagna ha la possibilità di agire direttamente su questa tassa– ha commentato l’assessore al Bilancio Paolo Calvano- e dunque abbiamo deciso di procrastinarne il pagamento per risparmiare ai contribuenti un ulteriore motivo di difficoltà, soprattutto in considerazione delle ripercussioni che stanno già subendo non solo sotto l’aspetto sanitario ma anche dal punto di vista economico e sociale”.
“Sono giorni e settimane difficili. Questa misura agevola cittadini e imprese coinvolti nell’emergenza Covid-19, in analogia con le norme nazionali che hanno prorogato i pagamenti delle imposte statali al 31 maggio”, ha concluso Calvano.
Polizia municipale, controlli coronavirus: 8 denunce nel week end
(Rimini) Prosegue l'attività dei controlli fatti dalla Polizia Locale di Rimini, che nel fine settimana ha fermato altre 290 persone e acquisito 190 autocertificazioni, dalle quali sono emerse 8 denunce per la violazione dell'art. 650 del Codice Penale. Numeri in cui si legge un segnale positivo nel senso che sembra aumentare la consapevolezza dell'importanza di stare a casa, anche se, tra gli 8 denunciati, c'é ancora chi esce fuori comune per fare la spesa o per potare il cane a passeggio, oppure per fare attività fisica decisamente lontano dalla propria abitazione come prevede la norma e anche chi, a notte fonda, va ancora in auto insieme, solo per "accompagnare un amico" oppure per "andare a prendere le sigarette".
Un quadro d'attività, quello degli agenti della Polizia locale, che si unisce all'azione interforze portata avanti da tutte le forze dell'ordine in coordinamento tra loro per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica derivante da Covid-19 e per far rispettare gli obblighi previsti dalle disposizioni ministeriali e regionali. Sul fronte dei controlli agli esercizi pubblici il risultato, dal punto di vista del rispetto delle direttive, è positivo: vengono rispettate tutte le chiusure così come le distanze tra le pressione da mantenere all'interno delle poche attività commerciali aperte.
I controlli dell'organo di polizia comunale, fatti nel week end, concludono un'attività settimanale cha ha permesso il controllo di 917 situazioni, acquisire 432 autocertificazioni, da cui sono emerse, in 7 giorni, 25 denunce. Constatato anche il rispetto delle direttive su 874 esercizi pubblici e attività commerciali. Numeri che sono stati raggiunti grazie all'impegno di 30 agenti messi in campo ogni giorno, di cui una dozzina, divisi in 5 pattuglie, esclusivamente dedicati alle verifiche della sicurezza per la limitazione del contagio. Tre turni di lavoro a cui si aggiunge anche quello notturno, previsto fino alle 7 del mattino nei fine settimana, nel corso del quale gli agenti adesso devono provvedere anche a far rispettare le nuove disposizioni di chiusura della circolazione ai confini del territorio comunale da ieri in vigore sulla via Piemonte dalla via Panzano alla via Trebbiano al confine col Comune di Riccione. Le nuove restrizioni sono finalizzate infatti all'ulteriore rafforzamento delle misure di sorveglianza sanitaria, adottate a seguito dell'ordinanza 44 del 20 marzo del Presidente della Giunta regionale, che ha previsto ulteriori misure restrittive relative al territorio della Provincia di Rimini.
Consiglio comunale in videoconferenza per rinviare tari e cosap
(Rimini) La prossima seduta del consiglio comunale sarà in videconferenza per rispondere all’impegno preso con i cittadini di posticipare il pagamento dei tributi locali, quale forma di sostegno in questa travagliata fase. L’Amministrazione e la Presidenza del Consiglio Comunale sono al lavoro in queste ore per definire le procedure amministrative e gli accorgimenti strumentali per poter convocare a breve termine la prima seduta consigliare da remoto, possibilità prevista dal decreto Cura Italia emesso dal Governo la scorsa settimana e che chiarisce come, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, le assemblee dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali possano riunirsi attraverso questa modalità, “nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità”.
Il Consiglio Comunale quindi, non appena condivisa prassi e dettagli della nuova modalità di convocazione, sarà chiamato a “riunirsi” anche se solo virtualmente per deliberare sulla sospensione e conseguente proroga del versamento della Tari, il tributo sui rifiuti, e della Cosap, il Canone occupazione spazi e aree pubbliche. Per la Tari l’attuale scadenza è fissata al 31 maggio, mentre il termine per il versamento della Cosap annuale (quella versata ad esempio da ch occupa uno stallo nell’area mercatale permanente) è il 31 marzo. “Per quanto riguarda l’imposta di soggiorno servirà il solo passaggio in Giunta – spiega l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini - e già nella prossima seduta sospenderemo il riversamento fissato per l’inizio di aprile facendolo slittare a luglio, quando ci auguriamo saremo in grado di esserci lasciati tutto il più possibile alle spalle, mentre le rateizzazioni in corso sono già state sospese fino al 31 maggio, con provvedimento a parte. Siamo consapevoli che si tratta di misure tampone ed emergenziali, ma gli enti locali in questo contesto emergenziale stanno vagliando tutte le azioni possibili ad integrazione delle misure previste dal governo centrale per alleggerire il carico di cittadini e imprese”.
23 marzo
Boom di contagi a Rimini | C'è anche chi guarisce | Confini blindati
Confini blindati tra Rimini e le province di Forlì-Cesena e Pesaro-Urbino
(Rimini) Chiuse le strade secondarie ai confini tra la provincia di Rimini e quelle di Pesaro-Urbino e Forlì-Cesena. L’obiettivo è quello di dirottare il traffico di chi ha bisogno di muoversi escusivamente sulla statale Adriatica e sulla via Emilia affinché sia più semplice controllare ogni movimento
Nel dettaglio le strade bloccate al confine con Pesaro e Urbino sono nel comune di Cattolica (Ponte via Irma Bandiera e Ponte Romagna), nel Comune di San Giovanni in Marignano (via San Giovanni in Marignano, Strada del Tesoro), nel Comune di Saludecio (Sp59-Sp 65), nel Comune di Montegridolfo (Via Ca’ Baldi – incrocio Sp17, Via Pozzi da Sp17, Sp 17- incrocio con SP Carrate), nel Comune di Mondaino (via Belvedere Fogliense, via Amadoli – incrocio SP3, SP 64, via Calbillo, via Caselle, via Montespino), nel Comune di Montefiore Conca (Sp 80, via Tavoleto, Via Cannello, via Castelnuovo, via Celle Bonora, Comune di Gemmano, via Ca’ Bernardo, SP 132), nel Comune di Montescudo – Montecolombo (SP71).
Per quanto riguarda i confini con Forlì e Cesena strade bloccate a: Comune di Poggio Torriana (SP 119, via Canella – Ponte sull’Uso), Comune di Santarcangelo (Strada provinciale bionda – verso Canonica, via Montalbano – verso Canonica, via Poggetto – verso Canonica, via San Bartolo comunale – incrocio SP 92 – verso Santarangelo, via Emilia Antica – incrocio SP 13bis), Comune di Rimini (Ponte pedonale via due Martiri), Comune di Bellaria (SP 13 bis via San Matteo verso mare, via San Giuseppe – via San Giovanni XXIII lato ovest, via Santa Apollonia – via San Giuseppe verso mare, via Ravenna – ponte sull’Uso, via Morigi, via Panzini, via Vincenzi).
Coronavirus, le strade chiuse a Bellaria (confine Forlì Cesena)
(Rimini) Il sindaco di Bellaria Igea Marina ha firmato oggi l’ordinanza di chiusura degli accessi da e per la provincia di forlì Cesena. Dalle 16 sono state poste transenne a chiusura delle strade: Panzini-Minore, Levante-Laterale verso Minore, Ravenna-rotatoria San Mauro, Savio-Busento, San Giuseppe-Sant’Apollonia, San Mauro-San Matteo, San Matteo-confine via Selve, Selve-San Giuseppe. “L'uscita e l'accesso al territorio comunale da e verso i comuni della provincia di Forlì Cesena può ora avvenire solo lungo la SS16 Adriatica su cui verrà posto un varco presidiato.
“Ricordo a coloro che si sposteranno (solo per reali necessità come previsto dal decreto del presidente del consigio dei ministri dell'08/03 e dall'ordinanza regionele del 20/03) dall’abitazione di residenza, domicilio o dimora di autocertificare, a richiesta degli organi di vigilanza, le ragioni dello spostamento”, precisa il sindaco che avverte “l’inottemperanza al presente provvedimento comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento in misura ridotta di una somma di euro 400, prevista per le violazioni delle disposizioni delle ordinanze. Sono certo che saprete comprendere e rispettare anche questa ulteriore misura di contenimento”.
Aggiornamento coronavirus: 7.555 casi in Regione (+116 in più oggi nel riminese)
(Rimini) Sono 7.555 i casi di positività al Coronavirus rilevati in Regione ad oggi, 850 in più di ieri, su un totale di 28.022 di campioni refertati, con 3.402 test in più sempre rispetto a ieri. I dati sono accertati alle ore 12 di oggi, domenica 22 marzo. Complessivamente, sono 3.226 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (363 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 269, 4 in più rispetto a ieri. Crescono purtroppo i decessi, passati da 715 a 816: 101, quindi, quelli nuovi, di cui 36 donne e 65 uomini.
“È positivo il fatto che, con gli ulteriori 850 casi positivi, abbiamo ‘consumato’ solo 4 posti letto in terapia intensiva in più”, commenta il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi. “Significa che i casi sono meno gravi. Per i prossimi giorni ci aspettiamo dati più positivi. Anche oggi, purtroppo - ha aggiunto Venturi - c’è l’immenso dolore per i decessi: i numeri rispecchiano l’evoluzione della malattia, fotografano la situazione passata e non il presente, esattamente come i tamponi”.
Il commissario ha poi espresso soddisfazione per il provvedimento su Rimini, “il primo preso da una Regione, che ha rappresentato la base per il nuovo decreto governativo. Stiamo anche stringendo - ha concluso Venturi - sui dispositivi di protezione individuali: abbiamo bisogno di tutelare i nostri operatori, che sono a fianco dei pazienti ogni giorno”.
Le guarigioni raggiungono quota 349 (20 in più rispetto a ieri), 323 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 26 sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 33 residenti nella provincia di Piacenza, 22 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 3 in quella di Ravenna, 1 a Forlì, 7 in quella di Rimini. Una vittima era residente fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.765 (72 in più rispetto a ieri), Parma 1.209 (195 in più), Reggio Emilia 1.167 (190 in più), Modena 1.010 (104 in più), Bologna 674, con 64 casi in più (di questi 496 a Bologna, +49, e 178 a Imola, + 15), Ferrara 150 (27 in più rispetto a ieri), Ravenna 309 (22 in più), Forlì-Cesena 329 (di cui 155 a Forlì, 29 in più rispetto a ieri, e 174 a Cesena, +31), Rimini 942 (116 in più). Dei 116 nuovi pazienti risultati positivi a Coronavirus 109 sono residenti in provincia di Rimini e gli altri 7 sono fuori provincia. In un quadro complessivo si registrano 942 casi diagnosticati a Rimini, che riguardano 892 residenti in provincia e 50 cittadini di fuori provincia. Per quanto riguarda i residenti in provincia, 52 sono maschi e 57 femmine. Sempre di questi pazienti, mentre 85 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi, invece, 24 sono ricoverati di cui uno in Terapia intensiva. La Autorità sanitaria ha comunicato 5 decessi: 4 pazienti di sesso femminile, di cui una residente fuori regione di 68 anni, 2 di 84 anni, una di 77 e 3 pazienti di sesso maschile, uno di 97 anni, uno di 78 e uno di 74 anni. Ulteriori 20 persone circa sono uscite dalla quarantena, per un totale di circa 180. Restano attualmente in isolamento domiciliare oltre 1.600 unità, comprendenti sia le persone ammalate sia quelle che hanno avuto contatti stretti con casi positivi accertati.
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.454, 149 in più di ieri. Da Piacenza a Rimini, continua il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Nella giornata di oggi sono stati infatti allestiti altri 149 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.305 a 3.454, tra ordinari (2.987, +116) e di terapia intensiva (467, +33).
Nel dettaglio, rimane costante il dato della provincia di Piacenza (589, con 40 posti in terapia intensiva; restano confermate la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo con 120 posti letto attivati complessivamente). Gli aumenti riguardano quella di Parma, con 801 posti letto attivati ad oggi (61 di terapia intensiva), 547 a Reggio Emilia (51 di terapia intensiva), 393 a Modena (98 terapia intensiva). 534 i posti nell’area metropolitana di Bologna e Imola, sostanzialmente invariati (di cui 111 terapia intensiva), così come a Ferrara con 100 (28 terapia intensiva). In aumento anche quelli attivati in Romagna, che raggiungono quota 490 (in particolare: 229 Rimini, di cui 35 per terapia intensiva; 100 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 24 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza).
Da domani, lunedì 23 marzo, fino alla fine dell’emergenza sanitaria, sarà in vigore il divieto di bruciare residui di lavori agricoli e forestali, su tutto il territorio regionale, senza deroghe. Il provvedimento rientra nell’Ordinanza 43 del Presidente della Regione (20 marzo 2020) sulla gestione dei rifiuti durante l'emergenza epidemiologica.