27 gennaio
Terremoto | In Valmarecchia anche le frane | Preoccupati per l’eolico
Terremoto nel cesenate, chiuse scuole a Rimini
(Rimini) A seguito della forte scossa di terremoto con magnitudo 4,1 registrata questa mattina alle 11,45 con epicentro nel cesenate e avvertita anche nel riminese, è stata attivata immediatamente l’attività dei controlli ad opera dei tecnici comunali e di Anthea specificatamente focalizzati sul patrimonio edilizio scolastico. Il programma delle verifiche prevede nell’immediato sopralluoghi nei plessi scolastici a cui faranno seguito le ricognizioni programmate da parte delle squadre già predisposte dei tecnici.
26 gennaio
Lavori sulla statale: mesi di disagi | Valmarecchia torna la luce | Le cipolle 2023, “anno piovoso”
Concessioni demaniali, Croatti: il governo allunga i tempi
(Rimini) Cocnessioni demaniali, il senatore 5Stelle Croatti commenta le ultime decisioni del governo. "Ogni giorno arriva una nuova capriola sul tema delle concessioni demaniali. Con le località balneari, i comuni e gli operatori sempre più preoccupati dall’incertezza che inchioda il settore e il rischio, all’orizzonte, di una pioggia di ricorsi e contenziosi". Le ultime notizie parlano di una trasformazione della proroga delle concessioni in una proroga della delega. "Il governo Meloni dunque continua a prendere tempo, la proroga diventa ‘mini’ passando da due anni a quattro mesi ma l’atteggiamento rimane lo stesso: quello di uno struzzo che mette la testa sotto la sabbia. Inadatti, incapaci e pavidi. Non sono in grado di scrivere i decreti attuativi e dare un futuro ad un comparto strategico del nostro Paese; il tempo sta scadendo e come M5S lanciamo un appello al governo affinché riprenda immediatamente il percorso sui decreti attuativi iniziato durante il governo Draghi, frutto del lavoro del nostro gruppo, che garantisce maggiori diritti, certezze ai concessionari e maggiori investimenti e occupazione".
Sfruttare il Marecchia contro la siccità
(Rimini) Dalle falde della conoide del Marecchia arriva un contributo importante all’approvvigionamento di acqua potabile per il territorio, anche in caso di perduranti periodi di siccità. Un risultato possibile grazie ad un progetto, avviato in via sperimentale nel 2014 e riproposto in via strutturale del 2017, che interessa uno dei due laghi della ex cava In.Cal System e che è oggetto di un protocollo di intesa tra Amministrazione, Regione Emilia-Romagna, Ente Parchi e Biodiversità della Romagna e Consorzio di Bonifica della Romagna, di cui la Giunta comunale ha approvato ieri lo schema di intesa.
Oggetto del protocollo è l’impianto di “ricarica in condizioni controllate nella conoide alluvionale del fiume Marecchia”, realizzazione che è frutto di un progetto avviato la prima volta dalla Regione Emilia Romagna tra febbraio 2014 e gennaio 2016, come risposta alle conseguenze del ripetersi di lunghi periodi senza piogge, con la conseguente maggiore difficoltà. Siccità che rischia di compromettere la capacità di garantire un adeguato approvvigionamento idrico potabile, che ha nelle acque superficiali della Diga di Ridracoli e proprio nelle falde acquifere della conoide del Marecchia le fonti principali. Essendo le acque superficiali di Ridracoli correlazionate alla scarsità di precipitazioni, sono le falde acquifere del Marecchia a costituire la fonte più significativa per fronteggiare la carenza idrica nei periodi particolarmente siccitosi.
La sperimentazione condotta tra 2014 e 2016 ha consentito di rimpinguare le falde della conoide aumentando il volume idrico in ingresso nel lago della ex cava In.Cal System, di proprietà del Comune di Rimini. Come effetti, oltre all’aumento idrico, il test ha certificato come una bassissima concentrazione di nitrati nell’acqua e l’incremento della biodiversità avifaunistica del sito, oltre a rappresentare anche un' azione di contrasto al fenomeno della subsidenza.
Riscontri positivi che, in considerazione dell’alto interesse pubblico, nel 2018 hanno spinto a trasformare questa sperimentazione in un intervento strutturale definitivo. Nel 2018 è stato quindi sottoscritto il primo protocollo tra Regione, Comune di Rimini, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità della Romagna e Agenzia Regionale per la Prevenzione, l'Ambiente e l'Energia dell'Emilia-Romagna per la realizzazione di “un impianto di ricarica in condizioni controllate nella conoide alluvionale del fiume Marecchia”, scaduto il 31 dicembre 2021. Con l’atto approvato ieri dalla Giunta si è proceduto al rinnovo dello schema di intesa, che avrà scadenza 2027.
“Questo progetto ha dimostrato di avere una valenza strategica fondamentale al fine di continuare a garantire la disponibilità idrica nel nostro territorio e lo sarà ancora nell’evenienza, affatto remota, di dove far fronte a lunghi periodi siccitosi – commenta l’assessora all’Ambiente Anna Montini – Nonostante l’assenza di piogge che durante lo scorso anno ha portato la Regione a dichiarare lo stato di crisi, a Rimini non abbiamo avuto situazione di emergenza e sotto il profilo dell’approvvigionamento idrico potabile. Credo che la realizzazione di questo intervento di ricarica, combinato all’attenzione sia da parte pubblica sia da parte dei singoli cittadino, alla riduzione dei consumi, possa aver contribuito a ridurre gli effetti negativi di un fenomeno come quello della siccità, che dovremo imparare sempre meglio ad affrontare e gestire”.
Statale 16, dal 30 gennaio 3 cantieri in contemporanea
(Rimini) Terminato il Sigep entrano nel vivo le opere dei maxi cantieri avviati nel marzo scorso per il superamento dei ‘buchi neri’ della statale 16 con l’obiettivo di ricucire le fratture tra la città a mare e a monte dell’Adriatica. “Entra nella seconda fase, quella decisiva, questo ampio intervento su un’arteria stradale fondamentale per l’accessibilità e gli spostamenti sul territorio, che permetterà finalmente di rimuovere i punti critici della viabilità lungo la Statale. Si tratta di una fase complessa, con cantieri che avranno inevitabili effetti sulla viabilità, ma si tratta di opere necessarie, attese sin dagli anni ’70, che certamente avranno l’effetto, una volta ultimate, di decongestionare il traffico su una delle strade più importanti e affollate d'Italia e consentiranno finalmente di abbattere la storica frattura della città storica e balneare con quella più interna, sopra la Statale. Ci aspettano mesi difficili ma nella consapevolezza che i lavori sulla Statale 16, una volta completati, faranno di questa strada di fatto una sorta di grande tangenziale, da cui penetrare nelle varie zone della città in maniera omogenea e razionale. E questo anche grazie agli interventi già realizzati (come la rotonda tra via Flaminia e via della Repubblica) pianificati sugli assi interni, come la rotatoria Bigno sulla Flaminia, che consentiranno di fluidificare il traffico che dalla nuova Statale si muoverà verso il centro e il mare”, commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad.
A partire dal 30 gennaio, come condiviso nel tavolo tecnico in sinergia con gli altri organismi competenti, le opere in carico ad Autostrade per l’Italia sulla Statale 16 entreranno in una nuova e più importante fase, che si concentrerà contemporaneamente su tre cantieri: quello per la realizzazione dell’attraverso ciclopedonale tra la Statale 16 e via della Fiera, quello per la realizzazione della nuova rotatoria SS16/SS72 e quello per il completamento del sottopasso all’incrocio via Montescudo/Coriano - con una nuova viabilità per via Metauro e via Coriano - opera già in fase di esecuzione e decisiva per migliorare l’accessibilità verso il centro di chi vive e lavora nelle zone a monte della statale.
Gli interventi di Autostrade per l’Italia rientrano nel piano di opere a beneficio del territorio, previste nell’ambito del progetto di ampliamento dell’A14. In particolare, per il territorio di Rimini, prevede 6 interventi, del valore di circa 10 milioni di euro, individuati con l’obiettivo di migliorare la viabilità urbana, i collegamenti con l’autostrada e incentivare lo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile. Si tratta nel dettaglio della realizzazione di cinque sottopassi ciclopedonali (all’altezza di Via della Fiera; Via Covignano; via Coriano; SS72, via Euterpe), un percorso ciclabile e due rotatorie (con via Montescudo e la SS72 San Marino), una delle quali (via Montescudo) è già stata completata nella prima fase di interventi.
> Sottopasso via della Fiera
Dal 30 gennaio entrano nel vivo i lavori all’altezza del tratto della Statale 16 in corrispondenza di via della Fiera per la costruzione del nuovo sottopasso ciclopedonale che manderà in pensione il semaforo attuale a servizio dell’attraversamento pedonale a raso, che genera frequenti rallentamenti al traffico veicolare sulla strada statale Adriatica.
La costruzione del nuovo sottopasso ciclopedonale prevede un cronoprogramma suddiviso in tre diverse fasi temporali, individuato in collaborazione con la Polizia Municipale per garantire una più funzionale gestione dei flussi, anche grazie all’entrata in esercizio del nuovo bypass che devia parte del traffico in transito in quel punto sulla Statale 16.
Completate le lavorazioni sul bypass provvisorio nell’area verde - una bretella capace di contenere 3 corsie di traffico - dal 30 gennaio inizieranno le operazioni per spostare il traffico alla nuova configurazione, che sarà distribuito su tre corsie totali di cui 2 dedicate al traffico veicolare in direzione Ravenna e 1 corsia dedicata al traffico veicolare in direzione Riccione.
Con il procedere delle lavorazioni verrà poi attivata una nuova corsia in direzione sud ripristinando due flussi veicolari per senso di marcia (2 direzione Ravenna – 2 direzione Riccione) in variante. Una volta completate le rampe lato monte, sarà dismesso il bypass ed il traffico sulla Statale Adriatica verrà ripristinato come prima dell’opera, cioè con 2 + 2 flussi per senso di marcia. Una volta attivato il sottopasso ciclopedonale verrà rimosso l’attraversamento pedonale provvisorio posto ora a nord della rotatoria di via della Fiera.
> Sottopasso incrocio via Montescudo con nuova viabilità per via Metauro e via Coriano
Dal 30 gennaio in corrispondenza dei lavori per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale che collega il parco di via Santerno con il percorso ciclopedonale previsto lungo via Coriano, verranno realizzati lavori di adeguamento della viabilità di Via Coriano in corrispondenza dell’incrocio con Via Metauro che consentirà di dare maggiore sicurezza alla circolazione stradale inibendo la svolta a sinistra da via Metauro su via Coriano.
I lavori per la nuova viabilità si svolgeranno in 4 fasi con modifiche della viabilità in base allo stato di avanzamento dei lavori.
> La nuova rotatoria all’incrocio fra la Statale 16 e la SS72 San Marino
Avanzano parallelamente i lavori per la realizzazione della nuova rotatoria all'intersezione tra SS16 e SS72 (Consolare di San Marino): si tratta dell’intervento più importante, che agevolerà il collegamento verso il centro e verso San Marino. Oltre alla rotatoria, l’intervento comprende la realizzazione di un sottovia stradale lungo la direttrice di Via Euterpe - Via della Repubblica con eliminazione dell'attuale intersezione a raso semaforizzata con i flussi in direzione mare-monte verso la Consolare di San Marino e la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale con tre sottopassi, in grado di collegare il Parco della Cava con il comparto residenziale di via Montescudo.
Dal 6 febbraio è previso l’inizio delle prime fasi impattanti sul traffico che interessano l’intersezione con la S.S. 72. Nella fase preliminare viene impedita la svolta a sinistra per chi arriva da San Marino, con durata di circa 5gg dopo di che il traffico viene ripristinato nella configurazione attuale.
Dalla fine del mese di febbraio iniziano le attività di costruzione della rotatoria sull’attuale sedime della S.S.72. In questa fase è prevista la rimozione dell’impianto semaforico, viene pertanto impedito il collegamento «monte-mare» attraverso la S.S. 16 e viale della Repubblica. Contestualmente vengono impedite le svolte a sinistra dalla S.S. 16 sia in direzione San Marino, sia in direzione mare. Il collegamento per le due direzioni citate è garantito attraverso le rotatorie di via della Fiera e di via Montescudo, poste a nord e a sud dell’intervento. Resta aperta la bretella di collegamento della S.S.16 verso la S.S.72 per chi proviene lato Ravenna, viceversa tutto il traffico proveniente dalla S.S.72 direzione monte-mare viene deviato su una porzione della futura rotatoria direzione sud verso la rotatoria Montescudo. Da qui potranno tornare indietro per andare verso Ravenna o andare diritto per andare verso Ancona. Il traffico proveniente da Via della Repubblica direzione mare-monte sarà deviato sulla Via Euterpe.
Contestualmente (per circa 100 giorni) iniziano le attività di costruzione della rotatoria anche sull’attuale sedime della Ss16. Restano invariate le altre limitazioni.
Dalla metà luglio la Statale 16, verrà deviata su una porzione della futura rotatoria, in modo da avviare il completamento dell’anello e del percorso ciclopedonale.
La Polizia Locale sarà impegnata in prima linea per la gestione della viabilità che accompagnerà questa fase di cantieri, in sinergia con gli altri organismi competenti e sotto il coordinamento della Prefettura. Per tutta la durata dei lavori, sia sul tracciato della SS16 sia sul reticolo urbano a ridosso dei cantieri, sarà garantita la presenza di più pattuglie della Polizia Locale sia in orario mattutino sia pomeridiano e, nel caso l'avanzamento dei cantieri lo richiedesse, anche durante il turno serale. Il presidio sarà valutato in base all’impatto delle diverse lavorazioni sul traffico, ma già in questa seconda fase delle opere è previsto l’impiego di almeno una trentina di agenti ogni giorno a copertura dei due turni di servizio. Sarà posizionata segnaletica informativa sulle strade in avvicinamento ai cantieri interessati con percorsi consigliati.
Giorno della memoria, a Rimini un consiglio comunale speciale
(Rimini) “Le parole che escono dal cuore entrano nel cuore”. Con questa massima, pronunciata in lingua ebraica, il Rabbino Capo di Ferrara Rav. Luciano Caro, ha voluto fare la premessa al suo intervento di ieri pomeriggio, dopo aver ascoltato attentamente le commoventi testimonianze dei ragazzi, che hanno animato con grande efficacia l’assemblea pubblica svolta ieri pomeriggio nella sala del Consiglio comunale.
“Le parole che ho sentito questa sera da parte di tutti, in particolare dai ragazzi, mi danno molta speranza e sono penetrate nel mio cuore”, ha proseguito il Rabbino Luciano Caro, che ha poi deciso di condividere una parte della sua storia personale con la persecuzione fatta ai danni della propria famiglia e i ricordi delle fughe fra le cascine. Immagini che in quel momento, da bambino, non riusciva a capire, ma che poi si sono palesate con la deportazione ad Auschwitz di suo padre. “Sono stato protetto dai miei genitori affinché non capissi ciò che accadeva, sofferenze che mi sono calate addosso dopo e mi perseguitano tuttora. Le malefatte compiute in quel periodo - ha precisato il Rabbino - non si sono esaurite nel 1945, ma si protraggono nelle generazioni successive, fino a un tempo che non sappiamo definire. ‘Zachor’ è una parola ebraica che significa ‘ricorda’. Un imperativo che ricorre nel testo biblico per ben 222 volte. Una parola che non è solo rievocazione di quello che è successo, ma ci chiede di attualizzare quello che è capitato nel passato e rimetterlo sempre in discussione. Questa continuità tra le generazioni è un antidoto contro la morte.”
Oltre al prezioso contributo degli studenti ,per le testimonianze che hanno animato l’assemblea pubblica del Consiglio comunale straordinario svolto ieri pomeriggio, a emozionare i tanti partecipanti presenti e i cittadini collegati in streaming da casa, sono stati anche gli approfondimenti storici dei relatori e la successiva condivisione espressa dai consiglieri di maggioranza e minoranza. Contribuiti che hanno reso l’evento, organizzato per il “Giorno della Memoria”, ancora più significativo e particolare.
Tra questi hanno catturato l’attenzione del pubblico anche le 4 storie italiane raccontate dalla storica Laura Fontana: Sara Gesses, morta ad Auschwitz nel 1944 all’età di 7 anni, Franco Cetrelli, morto a Mauthausen nel 1945 all’età di 15 anni; Ines Figini, operaia di Como perseguita, deportata per uno sciopero ad Auschwitz e poi sopravvissuta, e Lorenzo Perrone muratore che si trovava nella zona di Aushwitz per motivi di lavoro. Racconti che - sostiene la storica Responsabile dell’Attività di Educazione alla Memoria - “in qualche modo non fanno pari con la storia, nel senso che su 740 mila vittime italiane delle deportazioni, solo circa lo 0,1 % rappresenta, come sostiene Primo Levi, ‘una remota possibilità di bene’. Ma è proprio su quello 0,1 che è concentrata l’azione formativa dell’Attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini.”
Interessante anche la lezione dello storico Riccardo Brizzi dell’università di Bologna, collegato in video da Lione, che ha fornito approfondimenti e spunti di riflessioni sulla “nuova categoria sociale” con cui voleva definirsi il fascismo, come tipo di totalitarismo. “Una rivoluzione antropologica in cui si è potuto formare il contesto storico culturale delle leggi razziali”. Il professore ha poi voluto toccare anche l’importante ruolo delle donne nelle guerre per le conquiste sociali di genere e il significato dello sport, inteso come leva di comunicazione del regime con un ruolo rilevante, funzionale alla propaganda e alla politica della razza.
Le attività organizzate per il”Giorno della Memoria continuano anche venerdì 27 gennaio 2023 alle ore 10.30, nel parco intitolato “Ai Caduti nei lager 1943-1945” sito lungo via Madrid (nei pressi di Fiabilandia), dove si svolgerà la commemorazione “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”. Per commemorare questo tragico avvenimento l'Amministrazione Comunale di Rimini ha organizzato una cerimonia alla quale parteciperanno i rappresentanti dell'A.n.e.i. (associazione nazionale ex-militari internati) e delle associazioni combattentistiche e d'arma con le loro insegne e una rappresentanza del mondo scolastico riminese, rappresentata dagli studenti di due quinte della scuola primaria “Villaggio Nuovo”. Un momento solenne in cui sarà deposta una corona di alloro al monumento dedicato alle vittime dei Lager nazisti e di tutte le prigionie, alla presenza delle autorità civili e militari.
25 gennaio
Dispersa nella neve | Mille case al gelo e senza luce | Avanti col pronto soccorso degli infermieri
Sfratti, Gianfreda: agire subito con case sfitte
(Rimini) "Nei giorni scorsi, con il supporto di Tiziano Arlotti, Presidente di Acer e la consulente Daniela Montagnoli,ho voluto incontrare i rappresentanti delle Agenzie Immobiliari, per confrontarmi con loro e condividere un progetto che possa aiutare ad aprire il mercato immobiliare, a partire da una riflessione che deve trovare sviluppi amministrativi e non solo; occorre un cambiamento culturale che, a mio parere, è necessario per le città d'Italia e anche per la nostra città, al fine di capire come agire per il bene della comunità e quali siano i reali benefici di certe scelte", annuncia l'assessore per la protezione sociale del comune di Rimini Kristian Gianfreda.
"Dobbiamo coinvolgere l’intera comunità, il Terzo Settore, le Agenzie Immobiliari, i proprietari di immobili per dare il via a questo percorso condiviso, imprimendo un cambio di rotta, attraverso un vero e proprio Patto con i Proprietari in grado di rispondere sia alle necessità di chi affitta sia di chi cerca casa. Misure concrete e agevolazioni ad hoc per incentivare i proprietari a destinare all’affitto medio-lungo e a canone contenuto gli immobili oggi vuoti o pensati per gli affitti brevi, in modo tale da ristabilire una maggiore disponibilità di appartamenti. In questo senso l'Istituzione potrebbe fare da sigillo e contemporaneamente garanzia di questo nuovo 'patto di comunità'", ribadisce Gianfreda.
"Questo lavoro, che capisco bene sia per molti versi inedito e persino 'scivoloso', deve accompagnare il lavoro sul fronte della casa più tradizionale. Dalla costruzione di nuovi alloggi, (ad esempio l'imminente avvio dei lavori di nuova Edilizia Popolare nell'area di via Roma, con il contributo regionale) alle misure di incentivo/disincentivo messe nel bilancio 2023, con la somma stanziata di 500mila euro per gli affitti concordati e, insieme, l'incremento dell'imposta di soggiorno per gli affitti brevi. Sul piano delle azioni immediate, siamo in dirittura di arrivo con il Patto per la Casa, uno strumento importante messo in campo dalla Regione Emilia-Romagna progettato insieme ad Acer, che prevede l'introduzione di garanzie per il proprietario che non riceve l'affitto, supporto legale e un aiuto per la ristrutturazione di fine locazione”.
24 gennaio
Danni e paura per il maltempo | L’ambulatorio degli infermieri, pro e contro | Sigep, traffico in tilt