Bus Rimini-San Marino, stop al collegamento fino al 5 aprile
(Rimini) Le aziende di trasporto su gomma "Bonelli Bus" e "Fratelli Benedettini Spa", comunicano il prolungamento dell'interruzione - fino alla giornata di domenica 5 aprile - delle corse quotidiane su bus della linea internazionale "Rimini – San Marino".
"Bonelli Bus" e "Fratelli Benedettini Spa" invitano i passeggeri a seguire su siti e pagine social delle due aziende, aggiornamenti e indicazioni su prossima riapertura del servizio e i suoi nuovi orari.
Controlli coronavirus, 12 denunce a Riccione
(Rimini) Sono 12 le denunce effettuate dalla Polizia locale di Riccione dal 14 marzo ad oggi per cittadini che non hanno rispettato i divieti di assembramento, derivanti dal Dpcm e dalle ordinanze comunali. Si tratta di denunce penali ex art. 650 c.p. e misure di contenimento al fine di evitare la diffusione del coronavirus.
Proprio la sera del 14 marzo scorso, ad esempio, è scattata una denuncia per 3 ragazzi, due maggiorenni e un minorenne, trovati in zona Fontanelle mentre fumavano hashish seduti insieme su una panchina. Per i due maggiorenni è scattata anche la segnalazione alla Prefettura come assuntori e, per tutti e tre, la denuncia per mancato rispetto alle disposizioni dell'autorità. Un'altra denuncia è scattata invece domenica scorsa, per un uomo di 50 anni residente a Riccione che dopo essere passato con il semaforo rosso, tra viale Verdi e viale Portofino, si è giustificato con la pattuglia che notata l'infrazione l'aveva inseguito e fermato dicendo: "Sto andando a dare da mangiare ad un cane legato in un campo". Immediata è scattata la multa per essere passato con il rosso e ora la polizia sta verificando la reale esistenza del cane, in caso contrario scatterà anche la denuncia per il 650 c,p. Nei giorni scorsi è stata poi denunciata una coppia di 80enni che si era giustificata dicendo di andare a compare i ricambi per la lavastoviglie. Il 21 marzo scorso è stato denunciato un 44enne che correva in spiaggia all'altezza di piazzale Roma. L'uomo residente a Misano Adriatico era anche fuori dai confini del proprio Comune. Un'altra coppia di 80enni, marito e moglie, è stata denunciata, mentre a bordo un'Ape percorreva una strada secondaria lungo il Marano tra Riccione e Coriano. La ragione dello spostamento secondo i due ottantenni era l'esigenza di andare nel campo a legale i cavoli.
In totale a Riccione i controlli effettuati sulle attività, dall'inizio di marzo ad oggi, sono stati 383. Tra questi, bar, ristoranti, rosticcerie e negli ultimi giorni supermercati. "Sui supermercati da questa mattina stiamo facendo un gran lavoro di monitoraggio - ha spiegato il vice comandante della polizia locale, Isotta Macini -. L'obiettivo è quello di far rispettare le distanze di sicurezza e l'ingresso individuale nei negozi. Bisogna far comprendere ai cittadini che stiamo lavorando per tutelare la loro salute. Il nostro impegno in questo ultimo mese è costante. Molte le chiamate ai centralini di cittadini che chiedono informazioni su come comportarsi tanto che abbiamo raddoppiato i turni al telefono. Stiamo cercando di dare una risposta alle persone come comunità, nessuno viene lasciato da solo in questo momento. E devo dire che spesso siamo ringraziati proprio dai cittadini. Questa mattina hanno mandato in comando un vassoio di paste"
"Un grazie, va a tutti gli operatori della sicurezza, alla nostra polizia locale, agli uomini della Questura, ai Carabinieri e alla prefettura - ha detto l'assessore alla Sicurezza, Elena Raffaelli - che in questi giorni difficili stanno dando il massimo. C'è un'attenzione per tutti i settori, ad esempio, abbiamo cercare di dare una risposta anche alle esigenze dei bagnini che in questo periodo dell'anno non possono essere in spiaggia per iniziare i lavori di sistemazione. Per le spiagge c'è un servizio di monitoraggio a piedi della polizia locale per dare un occhio particolare anche alla tenuta delle attrezzature. Un servizio che so ha già ricevuto il ringraziamento dei bagnini".
Coronavirus, al via l’utilizzo dei droni nei controlli
(Rimini) “Si va via via adeguando alle esigenze che la difficile situazione del momento richiede il comportamento dei riminesi che nei fatti, col rispetto sostanziale delle disposizioni governative e regionali per il contrasto alla diffusione del coronavirus, dimostrano di aver compreso come sia necessario un comportamento omogeneo di tutta la comunità chiamata a questa terribile prova se si vuol uscire da questo stato e pensare a un ritorno alla normalità nella vita quotidiana, nel lavoro, nello studio, nei propri interessi e affetti”. E’ quanto emerge dai dati dei controlli della Polizia locale, che quotidianamente, ormai da tre settimane, è sulla strada coi propri operatori per il rispetto delle normative adottate a contenere l’espandersi della pandemia che, come noto, puntano sull’adozione di misure che possano garantire il contenimento e il distanziamento sociale.
La fotografia di un lungomare completamente deserto nel pomeriggio di ieri, che si affianca a un dato di denunce in discesa, è un segno importante a conferma che, dopo i primi momenti di incertezza e sottovalutazione dell’evolversi del pericolo covid, “i riminesi hanno capito adeguando i propri comportamenti e riorganizzando la propria quotidianità, con l’adozione di stili di vita diversi quanto non semplici. Un percorso in cui sono presenti le istituzioni e associazioni di volontariato che sui diversi piani, dalla spesa alle medicine, al soddisfacimento dei bisogni degli animali d’affezione, sono pronte a intervenire là dove si presenti la necessità specie per l’aiuto alle persone più fragili. Sarà però necessario mantenere questa unitarietà di comportamenti collettivi ancora per diverso tempo perché la lotta al coronavirus non si esaurirà in un giorno, così come sul fronte dei controlli non vi potrà essere pausa”, sottolineano dal comune.
Per questo il Comando della Polizia locale di Rimini, proseguendo nell’attività di controllo nei punti nevralgici e strategici del territorio comunale attraverso le proprie pattuglie, raccoglierà già nei prossimi giorni l’occasione offerta da Enac sulla possibilità di uso dei droni nel controllo delle città, usando le potenzialità tecniche dei piccoli aerei a pilotaggio remoto per controllare dall’alto le strade e i grandi spazi della città ampliando così l’efficacia dei controlli.
“Un impegno a tuttotondo – è il commento del Comandante della Polizia locale riminese Andrea Rossi – che non potremmo mettere in campo se non ci fosse la convinta adesione di tutto il personale che, con abnegazione e senza risparmiarsi, si sta prodigando sulla strada quotidianamente. A tutti loro, ufficiali, sottoufficiali, agenti, personale amministrativo, un grazie sentito anche a nome di tutta l’Amministrazione per questo loro impegno e coraggio che li vede costantemente in prima linea.”
Coronavirus, scarica la nuova autocertificazione per gli spostamenti
(Rimini) È disponibile on line il nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti, modificato sulla base delle nuove disposizioni introdotte dal decreto del presidente del consiglio dei ministri 22 marzo 2020. Si può scaricare dal sito del Ministero dell’interno (https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/nuovo_modello_autodichiarazione_23.03.2020_compilabile.pdf), e recepisce le ultime prescrizioni introdotte per la lotta alla diffusione del coronavirus.
“Ho ricevuto tanto, è il momento di restituire”. La storia del tunisino Khaled, volontario della Caritas contro il coronavirus
(Rimini) “Ho ricevuto tanto quando avevo bisogno e ora, semplicemente, e venuto il momento di restituire il favore a chi ne ha bisogno". A parlare è Khaled Bejaoui, classe'73, Tunisino di nascita ma ormai cittadino italiano da 26 anni e impegnato in questi giorni di emergenza nazionale come volontario della Caritas per preparare i pasti da consegnare ai più anziani che non riescono ad essere autonomi. "Ho letto l'appello su facebook – continua Khaled - del Vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, e non ci ho pensato su due volte. Ecco il momento giusto, ecco l'occasione per ridare alla comunità riminese almeno una parte di ciò che mi ha dato. Ho chiamato in Caritas, ed eccomi. Ho dato una disponibilità totale, anche se al momento sono di turno uno o due giorni a settimana. Ho lavorato per tanti anni come stagionale, in Romagna ho imparato a fare tutti i lavori, per tanto tempo ho fatto il tuttofare negli alberghi ed ora lavoro come magazziniere. In questi anni ho lavorato anche in cucina ed è in questo ambito che sto dando una mano alla Caritas di Rimini, come aiuto cuoco. Preparo i pasti per il "Giro nonni", e ho dato anche la disponibilità per portare io stesso a domicilio il mangiare. Sono in disoccupazione e non è facile in questo periodo, ma andrei anche a Roma di tasca mia se ce ne fosse bisogno. Perchè faccio questo, vi chiederete? Perché quando tutto sembrava perduto, la Caritas mi ha dato quello di cui avevo bisogno per uscire da un momento di grande difficoltà. Erano appena nati i miei due figli, un parto gemellare e mia moglie non aveva il latte. All'improvviso ci siamo accorti che da soli, questa volta, non ce l'avremmo fatta. E' arrivata la disperazione, avevamo bisogno di tutto, dai pannolini al latte in polvere, non sapevamo come fare. Nel momento più buio ho deciso di rivolgermi alla Caritas, e loro ci hanno aperto le porte. Con quegli aiuti siamo riusciti a ripartire; oggi i miei figli – Omar e Miriam – hanno sei anni e vanno a scuola, in prima elementare. Ecco perché, anche con quel poco che posso, sono felice di aiutare gli altri e dare una mano a chi mi è stato vicino. Io che ci sono passato so quanto vale una parola di conforto e un gesto di solidarietà. Oggi, che sta a me, non sono solo contento, ma anche orgoglioso, di poter dire io ci sono, contate su di me".
"Arrivano sempre più richieste – è il commento di Gloria Lisi,Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini -di cittadini che vogliono dare una mano, amici o anche sconosciuti, persone già impegnate in altri ambiti ma anche chi per la priva volta decide di mettersi in gioco e a disposizione per gli altri, per aiutare le persone più fragili. Sono loro che voglio ringraziare a nome della comunità intera, così come l'Auser, Caritas e Croce Rossa che ogni giorno si fanno in quattro per rispondere al telefono, coordinare i volontari e garantire i serivizi. Tra questi volontari oggi è bello citare Khaled, il cui esempio vale più di tante parole. Quando ho saputo che ti sei attivato grazie al mio appello mi sono commossa. Non speravo tanto ma, se il bene genera altro bene, come ho imparato sia nel mio impegno nel volontariato che in quello attuale nelle Istituzioni, tu ne sei l'esempio più lampante. Non doni il superfluo -che non hai - ma te stesso. Pur in un momento difficile per tutti decidi di metterti in gioco senza calcoli. Il tuo, Khaled, non è solo un aiuto concreto ma anche e soprattutto un gesto di speranza, che è quello di cui abbiamo abbiamo bisogno e per cui la comunità riminese oggi, ti dice grazie".
24 marzo
Mille contagi | I bambini stanno bene | La produttività si ferma, ma c’è chi rischia penali
Aggiornamento coronavirus: oggi 980 positivi in più in Regione, 93 a Rimini
(Rimini) Sono 8.535 i casi di positività al Coronavirus ad oggi in Regione Emilia Romagna, 980 in più di ieri, su un totale di 31.200 test refertati, 3.178 in più sempre rispetto a ieri. Complessivamente, sono 3.669 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, chesono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 423 (74 in più rispetto a ieri), 365 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 58 (più del doppio, rispetto a ieri quando erano 26) sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 21 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno del territorio imolese), 2 in quella di Ferrara e 1 in quella di Ravenna.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.885 (120 in più rispetto a ieri), Parma 1.364 (155 in più), Reggio Emilia 1.369 (202 in più), Modena 1.155 (145 in più), Bologna 833 (di cui 652 Bologna,156 in più rispetto a ieri, e 181 Imola, 3 in più), Ferrara 172 (22 in più rispetto a ieri), Ravenna 342 (33 in più), Forlì-Cesena 380 (di cui 176 a Forlì, 21 in più rispetto a ieri, e 204 a Cesena, 30 in più), Rimini 1.035 (93 in più).
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.761, 307 in più di ieri. Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da ieri a oggi, sono 307 i posti letto aggiuntivi allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.454 a 3.761, tra ordinari (3.287, +300) e di terapia intensiva (474, +7).
Nel dettaglio: 593 posti letto a Piacenza (di cui 44 per terapia intensiva), 804 a Parma (63 terapia intensiva), 552 a Reggio (51 terapia intensiva), 435 a Modena (98 terapia intensiva), 567 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (112 terapia intensiva), 242 a Ferrara (28 terapia intensiva), 568 in Romagna (in particolare: 229 Rimini, di cui 35 per terapia intensiva; 41 Riccione;105 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 56 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 Faenza; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva.
Per quanto riguarda gli ospedali Covid, si conferma su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie e della casa di cura Val Parma Hospital di 15 posti letto Covid ciascuno, estendibili. Sempre in provincia di Parma è prevista la prossima attivazione di 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma. Già pronti come Covid hospital quello del Delta di Ferrara (92 posti letto aggiuntivi per acuti, 4 subintensivi e 6 intensivi), che si affianca all’hub del Sant’Anna, e -per la Romagna - l’ospedale di Lugo, con 32 posti letto aggiuntivi per acuti (al momento), a cui si aggiungerà quello di Riccione; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena
Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese.
Piacenza: completato l’ospedale da campo da 40 posti letto. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con i propri tecnici e grazie al coordinamento provinciale del volontariato, ha fornito all’Esercito continua assistenza per la realizzazione dell’ospedale da campo militare a Piacenza (fra le vie Malta, XXIV Maggio e Piazzale Torino). Innalzata a tempo di record, la struttura ospedaliera è interamente dedicata a fronteggiare l’emergenza Coronavirus e potrà ospitare 40 posti letto; si è lavorato giorno e notte, per rendere operativo l’ospedale, che comprende anche 3 posti di terapia subintensiva.
Dispositivi di protezione individuale. Nella serata di ieri, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha ricevuto dal Dipartimento nazionale 280.000 mascherine Montrasio. Oggi, dal Dipartimento sono arrivati: 2.600 camici, 22.000 guanti sterili, 2.000 copricapo, 3.000 copriscarpe, 1.000 mascherine N95 (ffp2). Inoltre, da donazione con volo militare della Turchia, sempre tramite il Dipartimento, sono pervenute 396.000 mascherine chirurgiche.
Sono già state assegnate, per ogni ambito provinciale, 85.000 mascherine Montrasio (in totale 765.000) da distribuire sul territorio, principalmente a Prefetture e Comuni, per le rispettive competenze sui Corpi dello Stato, e sulle Polizie locali.
Volontariato. In totale, sono stati 311 i volontari di protezione civile impegnati ieri, domenica 22 marzo. Dall’inizio dell’emergenza, si è raggiunta quota 3.375. Queste le principali attività svolte: nella sanificazione e disinfezione delle ambulanze sono stati attivi 24 volontari, fra Piacenza e Parma; supporto al trasporto dei degenti in ambulanza da parte di Anpas e Cri dell’Emilia-Romagna (94 volontari ieri); trasporto dei campioni sanitari nel Ferrarese (4), funzioni di segreteria logistica e amministrativa presso i triage (14), senza dimenticare 2 volontari di Anpas adibiti alla sorveglianza all’aeroporto Marconi. Ieri sono stati attivi 173 volontari a supporto dei Comuni in attività di telecomunicazioni, logistica, consegne a domicilio e attività di assistenza alla popolazione; in questo ambito, i coordinamenti provinciali più impegnati risultano quelli di Modena (40), Ferrara (18), Rimini (16) e Forlì-Cesena (12).
Coronavirus, Indino: oggi salviamo le vite, domani penseremo all’economia
(Rimini) “Finalmente sembra che tutti abbiamo capito che in questo momento in ballo c’è la salute – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - e che si deve combattere per tutelarla. Si tratta della salute di tutti noi e delle nostre famiglie, della cosa più preziosa che abbiamo. Questa è la vera emergenza e per questo ribadisco l’assoluta necessità di rimanere tutti a casa per non dare gambe al virus e aiutarlo a circolare. I provvedimenti adottati in queste settimane sono pesanti, pesantissimi, ma non se ne poteva fare a meno. Concediamo la nostra libertà personale per un bene ancora più prezioso, la vita di ogni persona”.
“Dobbiamo ascoltare i medici, ai quali va la nostra eterna gratitudine per quello che fanno. Persone che rischiano ogni giorno, che si adoperano per noi, per curarci tutti, evitando allo stesso tempo che le strutture ospedaliere collassino. Ora è il momento di ringraziare chi sta al fronte di questa guerra: dottori, infermieri, tutto il personale sanitario e alla fine dell’emergenza, che di certo arriverà, non dovremo dimenticarci di loro. Insieme a loro ci sono altre figure in prima linea: penso agli addetti ai negozi di alimentari e ai supermercati, ai macellai, agli ortofrutta, ai distributori di carburanti, ma anche agli operatori ecologici e a chi continua a farsi trovare per ripararci l’auto o il lavandino di casa. Questo è il momento dell’emergenza e della solidarietà, della vicinanza anche se non in senso fisico. Anche chi non è in prima linea può fare qualcosa di fondamentale per combattere questa emergenza: restare a casa”.
“Da domani invece cercheremo risposte. Un domani che è già dietro l’angolo. Le istituzioni ci hanno detto che non avrebbero lasciato indietro nessuno. Al momento invece hanno pensato a tanti, ma non a noi. A meno che non abbiano davvero ritenuto che 600 euro a marzo sarebbero stati sufficienti per indennizzare le categorie economiche, e nemmeno tutte, che ormai da settimane non incassano. Ma a questa ipotesi non ci voglio credere. Se l’Italia vuole ripartire, dovrà farlo ancora una volta grazie all’apporto delle centinaia di migliaia di piccole imprese che da sempre ne formano l’ossatura sociale ed economica. L’Italia ripartirà solo se metterà nelle condizioni di farlo i piccoli imprenditori e le partite Iva. Ma questo è domani. Ora aiutiamo i medici ad aiutarci ed evitiamo tutti i contatti. Noi come Associazione intanto giochiamo il nostro ruolo a guardia, tutela e supporto delle imprese in modo che da domani, tutti insieme, si possa ripartire per un nuovo percorso”.
Coronavirus: Tosi, con sindacati e Confindustria, chiede restrizioni più dure
(Rimini) Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, si schiera al fianco dei sindacati Cgil Cisl e Uil che hanno chiesto al Presidente del Consiglio misure più rigorose di sospensione delle attività non essenziali alla luce della consistente progressione dei contagi. Il Dpcm e lo schema allegato firmato ieri, secondo i sindacati "non tiene conto se non in modo molto parziale delle istanze e delle necessità poste all'attenzione dell'Esecutivo, prevedendo una serie molto consistente di attività industriali e commerciali aggiuntive rispetto allo schema iniziale per gran parte delle quali riteniamo non sussistere la caratteristica di attività indispensabile o essenziale".
"Finché non finirà la conta dei morti - ha detto il sindaco Tosi - non possiamo cedere salute in cambio di economia. La crisi più evidente è quella generata dalla confusione che ha preceduto e che ha seguito l'emanazione dell'ultimo Dpcm. La politica tirata per la giacchetta non fa un buon servizio a nessuno perché non sempre si può trovare il giusto equilibrio tra le posizioni. Abbiamo visto che con le chiusure anche se forse minimo un risultato ieri è arrivato con il calo dei morti a 651 (sabato erano 793), che portano il totale a 5476. Oltre cinquemila morti in Italia! Dobbiamo avere il coraggio di puntare su due settimane di stop totale, poi si potrà pensare al dopo. Un dopo che comunque per cinquemila italiani non ci sarà mai più. Secondo me cuore e testa, oggi devono dire insieme la stessa cosa, <> poi su quello che verrà, sul rilancio dell'economia sapremo trovare il giusto equilibrio. Oggi purtroppo restano comunque degli interrogativi a livello Regionale e Nazionale sull'applicazione puntuale del decreto Conte e dell'ordinanza Bonaccini. Spero che per la nostra provincia si faccia prevalere la linea più rigida come ha detto il prefetto, Alessandra Camporota, alla quale va il mio ringraziamento come sindaco per il costante lavoro fatto. Sulla linea della salute prima di tutto, si è espresso d'altro canto anche il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli, che ringrazio".
Blocchi coronavirus, Riccione chiude altre 4 strade
(Rimini) Decise oggi con atto sindacale ulteriori chiusure di strade secondarie, al fine di prevenire il rischio di diffusione del Covid-19 e tutelare la popolazione. Saranno soggette a divieto di accesso i veicoli provenienti da Viale Angeloni all'incrocio con il Gozzano. Divieto di accesso ai veicoli provenienti da Viale Vercelli all'incrocio con il Viale Biella. Divieto di accesso ai veicoli provenienti da Viale Vercelli all'incrocio con il Viale Novara. Divieto di accesso ai veicoli provenienti da Viale Vercelli all'incrocio con il Viale Asti. Inoltre si ricorda ai cittadini che coloro che si sposteranno dall'abitazione di residenza, domicilio o dimora di esibire, a richiesta degli organi di vigilanza, l'auto-certificazione delle comprovate ragioni dello spostamento. Infine è fatto divieto di spostamento dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti a quarantena o a isolamento domiciliare, per tutto il periodo disposto dal Dipartimento di Sanità Pubblica competente per territorio.