(Rimini) Complice il maltempo che trasforma in grigio i colori, è una città insolita quella che emerge dalle immagini in 4K riprese dal drone che, per conto della Polizia locale di Rimini, ha sorvolato nella giornata di ieri i grandi spazi urbani, come i parchi e l’arenile, di una città pressoché deserta che solo qualche auto in lontananza sembra rendere attiva.

E’ il risultato visivo della prima uscita sperimentale del drone che proprio ieri ha fatto la propria comparsa ufficiale in ausilio all’opera di controllo a terra della Polizia locale, sfruttando l’opportunità normativa offerta da Enac nei giorni scorsi che ha reso possibile, nel quadro delle azioni di contrasto al Civid-19, “derogare ad alcune disposizioni del Regolamento per le operazioni condotte con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto nella disponibilità dei Comandi di Polizia Locale ed impiegati per le attività di monitoraggio, anche su aree urbane.”

Un ausilio dall’alto che amplia, in coordinamento e sinergia con le pattuglie operanti fisicamente a terra, la visione del territorio e dunque l’efficacia dell’azione di controllo e di contrasto alle violazioni delle misure adottate per il contenimento della diffusione del Covid-19. Un’attività su cui, con l’aggravarsi della crisi italiana e mondiale, la Polizia locale di Rimini è impegnata sin dalla prima settimana di marzo.

Con la giornata di ieri sono infatti arrivati a 2936 i controlli effettuati dall’8 marzo che hanno portato alla denuncia di 31 cittadini ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale per violazione di quanto disposto; 2775, sempre dall’8 al 25 marzo, gli esercizi sia pubblici che commerciali controllati con la denuncia per 3 titolari. 1707 i moduli di autocertificazione ritirati, al vaglio poi della veridicità. Un’attività pressante e costante che vede impegnati sulla strada quotidianamente una trentina di agenti sui diversi turni di lavoro, ai quali oltre ai tre normali si aggiunge quello notturno, previsto dall’una di notte fino alle 7 del mattino nei fine settimana, e che continuerà in coordinamento con le altre forze di polizia operanti sul territorio nelle prossime settimane.

(Rimini) Una ragazza 31enne di Rimini, già pregiudicata per altri reati, aveva organizzato nei giorni scorsi un gruppo sul noto social media WhatsApp, nel quale dispensava consigli su come evitare i controlli, sempre più serrati, che le Forze di Polizia della provincia di Rimini, ormai da oltre 2 settimane, stanno effettuando su tutto il territorio per fronteggiare l’emergenza Covid-19. A denunciare la presenza della chat era stato l’assessore per la sicurezza del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad.

Sul gruppo, denominato “SuxeroiControLeForzeDell’ordine”, la ragazza forniva suggerimenti che andavano da come evitare i posti di controllo, segnalando il loro posizionamento, a come inventare delle scuse plausibili per evitare le sanzioni, e, più in generale, a come violare il divieto di stare in casa.
La donna aveva aggiunto al gruppo, ponendosi come “amministratrice”, oltre 200 contatti, molti dei quali, la stragrande maggioranza, a loro insaputa.

Sono stati proprio alcuni degli ignari utenti del gruppo che, resisi conto degli argomenti trattati, dopo aver immediatamente abbandonato il gruppo, hanno allertato gli uomini della Polizia di Stato che hanno identificato la giovane, denunciandola per “interruzione di pubblico servizio”.
Sarà tuttavia la Procura della Repubblica di Rimini a valutare se la condotta posta in essere dalla ragazza non integri anche ipotesi di reato più gravi, afferenti alla situazione emergenziale in atto.

"Ringrazio pubblicamente - è il commento dell'assessore Sadegholvaad - la Questura di Rimini e il personale della Polizia di Stato che con un'azione immediata sono risaliti all'autrice della chat organizzata su whatsapp per avvisare, e quindi aggirare, i controlli su strada che tutte le forze dell'ordine, con grande abnegazione e non senza rischi, stanno conducendo da due settimane a contrasto della diffusione del coronavirus e quindi a tutela della salute di noi tutti. Un gesto irresponsabile e insensato, che rappresenta uno schiaffo alle donne e agli uomini impegnati quotidianamente tra sacrifici e restrizioni a far fronte a questa emergenza e che soprattutto mette in pericolo la collettività stessa. Spetterà agli organi competenti valutare la gravità della condotta della donna, ma mi auguro che arrivi forte e chiaro il messaggio che anche solo una semplice 'furbata' per eludere i controlli è un vero e proprio reato ai danni della comunità e che tali comportamenti non resteranno impuniti".

(Rimini) “Noi commercianti, imprenditori, dettaglianti, come la gran parte della popolazione, siamo tutti nella stessa situazione. Fermi, bloccati, spiazzati, obbligati a tenere abbassate le nostre serrande. I problemi sono tanti, li ascolto ogni giorno in decine di telefonate e messaggi di colleghi, soci, amici”, spiega Giammaria Zanzini, che rappresenta Federmoda Confcommercio a livello provinciale, ma anche come vicepresidente regionale e consigliere nazionale.

Tra le spese, affitto da corrispondere, collaboratori da stipendiare, utenze da saldare, titoli di credito, adempimenti fiscali e rate dei mutui da pagare. “Per noi dettaglianti del settore tessile, dall’abbigliamento alla pelletteria, dalle calzature all’intimo, a tutto questo si aggiunge il pagamento della merce delle nuove collezioni primavera/estate che è già arrivata (e che si somma al tanto invenduto dell’autunno/inverno appena passato): acquisti che abbiamo già fatto firmando copie commissioni con clausole stringenti”, precisa Zanzini.

“Adesso dobbiamo stare a casa e cercare innanzitutto di resistere. Ma le cose di cui abbiamo bisogno a noi sono già chiarissime e i 1.800 miliardi di euro annunciati in arrivo dalla BCE, seppur in ritardo, ci possono aiutare. A patto che realmente arrivino sui territori e vadano a sostegno dell’economia reale. I soldi devono essere dirottati immediatamente alle micro, piccole e medie imprese. Venga dunque lasciata da parte la burocrazia, almeno per una volta: il sistema bancario si deve assumere subito questa responsabilità, anche sospendendo mutui a chi ha indietro alcune rate scadute, cosa che adesso non sta facendo. Ci serve liquidità perché questo settore vive del circolante giornaliero che ora non esiste più. Sui 600 euro di marzo per i lavoratori autonomi non mi soffermo nemmeno, perché lo ritengo vergognoso e offensivo”.

Uno staff di esperti per modificare il Cura Italia. “Vogliamo parlare dello slittamento delle imposte di un paio di mesi, e nemmeno di tutte? Qualcuno forse pensa che fra due mesi avremo soldi per saldare le imposte? Se non si vuole scrivere il de profundis del commercio al dettaglio delle nostre città, bisogna istituire una sorta di “anno bianco” facendo slittare tutte le scadenze al 2021. Se vengono a meno i negozi di vicinato, saltano tutte le filiere del tessile, del calzaturiero, della pelletteria. Dai produttori di filati e tessuti a quelli di macchine per cucire, dalle case di moda alle fabbriche di bottoni, dai grossisti agli agenti di commercio, fino ad arrivare ai corrieri. Siamo l’anello portante della catena: le istituzioni devono capirlo prima che si spezzi”.

Nessuno è solo. “Insomma, siamo in un momento difficile, in cui purtroppo non esiste una bacchetta magica che possa risolve i problemi. Eppure, nonostante tutto, nessuno è solo. Federazione Moda Italia - Confcommercio, che rappresento non solo a livello locale, è una federazione composta da 114.813 punti vendita attivi, che dà occupazione a 313.074 addetti in tutto il Paese. Dietro agli associati c’è un esercito di esperti, fiscalisti, commercialisti, legali, che stanno lavorando per tutti noi in punta di diritto, giorno e notte, per correggere il Decreto Cura Italia che riteniamo a dir poco insufficiente e che, se andiamo avanti così, sarà ricordato come Decreto Chiudi Italia”.

Giovedì, 26 Marzo 2020 17:07

Rimborsi tari, online i 920 beneficiari

(Rimini) Sono 920 i beneficiari dei rimborsi Tari relativi all'annualità 2019 che usufruiranno dei 185 mila euro complessivamente messi a disposizione dal Comune di Rimini.Le graduatorie provvisorie, suddivisi per le tre categorie previste, sono pubblicate sul sito del Comune di Rimini all'indirizzo https://bit.ly/2UA6JmJ. Le graduatorie provvisorie diventeranno definitive dopo il giorno 15 aprile, così come comunicato nel Bando, con possibili modificazioni in caso di eventuali modifiche dovute ad errori di inserimento contestati in fase di opportuno ricorso.
Si ricorda che, da quest'anno, la Giunta del Comune di Rimini ha cambiato il regolamento per il rimborso della Tari, con alcune importanti novità. La principale è quella per cui, dal 2020, gli utenti dichiarati idonei sulla base dei requisiti previsti dal bando, si vedranno ridurre la tari direttamente sul modulo F24 piuttosto che doverla pagare interamente per l'anno di competenza per poi essere rimborsati nell'anno successivo.

Sono tre le tipologie di categorie beneficiarie: nuclei famigliari in cui sono presenti pensionati ultrasessantenni oppure invalidi dal 74% con un valore ISEE fino ad euro 13.000; nuclei famigliari con un valore ISEE fino a Euro 9.000,00 i cui redditi da lavoro derivino da esclusivo lavoro dipendente o i cui componenti siano nella condizione di disoccupazione;; nuclei famigliari in cui è presente almeno una delle seguenti categorie di lavoratori con un valore Isee fino a 25.000,00 euro.
Le graduatorie sono ordinate per numero di ticket crescente (rilasciato in forma univoca a ciascun utente alla presentazione della domanda), al fine di facilitare l'individuazione della propria posizione. Nella graduatoria della Categoria n. 2, l'ultima posizione beneficiaria risulta la n. 434.

"Un aiuto concreto – spiega l'Amministrazione comunale di Rimini – in grado di incidere nelle economie delle famiglie riminesi in un momento di particolare criticità. A partire da quest'anno c'è inoltre una novità di grande impatto pratico; per venire incontro alle richieste dei cittadini – e delle Organizzazioni Sindacali - e per evitare spostamenti da casa, sarà direttamente il Comune a praticare direttamente il rimborso. La seconda è di tipo economico, visto che ci sono 50 mila euro di risorse in più rispetto l'anno scorso, il che permette di allargare la platea dei beneficiari sia per questo bando che per il successivo".

(Rimini) La Gambalunga corre sul web. Pur dovendo chiudere già da settimane le sue porte alle migliaia di utenti di ogni età che la frequentano, la centenaria biblioteca di Rimini vive on line grazie alle molteplici opportunità offerte dai social network e dalle tecnologie della rete. I bibliotecari gambalunghiani, che operano in smart working, hanno messo a punto un fitto calendario di appuntamenti quotidiani, a partire dai tutorial per leggere gli ebook, i giornali, ascoltare e vedere audiolibri, musiche e film, che si possono scaricare su Mlol con la tessera della Biblioteca, oppure per cercare nei cataloghi suoi e delle altre biblioteche.

A oggi, nelle due settimane di chiusura della Biblioteca i 34 post pubblicati sulla pagina facebook della Gambalunga  - dedicati alle letture ad alta voce per bambini e ragazzi, ai consigli di lettura, alla presentazione delle rarità e meraviglie bibliografiche gambalunghiane e tanto altro ancora - hanno ottenuto una copertura di 23.147 utenti. Le interazioni dei post invece sono state 6.389 con un aumento del 63% rispetto al periodo precedente. I like sulla pagina FB della Gambalunga sono arrivati a 6.002 con un aumento del 42% rispetto al periodo precedente al blocco. Grande apprezzamento stanno raccogliendo i quattro video sulle collezioni fotografiche e i manoscritti gambalunghiani, che sono stati visualizzati finora 9.978 volte. Ben 3.000 gli utenti che hanno visitato il sito, principalmente per ascoltare i podcast delle decine di conferenze organizzate negli anni e caricate nel ricco archivio on line e anche le letture per i bambini.

Oltre trecento infine le telefonate di richieste di informazione da parte degli utenti. Aumenta anche l'accesso ai prestiti on line: nelle ultime due settimane attraverso il portale delle Biblioteche di Romagna Scoprirete sono stati 3.515 le richieste per gli e-book e 3.854 quelle per gli audiolibri, rispondendo quindi alla voglia di lettura riscoperta in queste settimane di vita necessariamente domestica.

Giovedì, 26 Marzo 2020 17:02

Economia, Unioncamere: la recessione avanza

(Rimini) Unioncamere ha diffuso oggi i dati congiunturali relativi all’economia regionale, “a fini statistici per comparazione futura post effetti Covid-19”. In dettaglio, prosegue la fase di recessione in corso dall’inizio del 2019. Il volume della produzione è sceso dell’1,5 per cento nel quarto trimestre 2019. Solo l’industria alimentare vive ancora una fase di crescita. L’attività è in arretramento in tutti gli altri settori e la recessione è particolarmente sensibile per le industrie della moda e per la metallurgia. L’andamento congiunturale è risultato meno grave al crescere della dimensione aziendale..

(Rimini) A seguito della festa di ieri, mercoledì 25 marzo, l’Annunciazione del Signore, la Diocesi di Rimini invita tutti i parroci e le chiese e i santuari che dispongono di campane, di suonarle da questa sera alle ore 20 e fino alla fine dell’emergenza sanitaria, e a recitare - se possibile - un’Ave Maria. Al suono delle campane tutte le persone e i fedeli della Diocesi possono unirsi nella preghiera dell’Ave Maria, quale affidamento alla Madre del Signore in questo tempo di emergenza Coronavirus.

Il segnale del suono delle campane sarà irradiato anche sulle frequenze di Radio Icaro, 92 FM. L’emittente riminese farà risuonare i rintocchi in comunione con tute le parrocchie della Diocesi di Rimini, in segno di unità e di vicinanza in questo momento di emergenza. Seguirà la recita dell’Ave Maria anche in radio.

(Rimini) Consegna di volantini informativi presso le attività di cinque Comuni del distretto Sud, consegna di generi alimentari e di prima necessità, oltre che di farmaci, supporto nell’approntare i blocchi stradali e le chiusure delle vie secondarie di accesso da Nord a Sud, tutto questo è stato il lavoro della svolto dalla Funzione 3 del Centro operativo intercomunale (C.O.I) della Protezione Civile, Riviera del Conca dall’attivazione del 27 febbraio 2020 delle misure di contenimento del diffondersi dell’infezione Covid-19. 
Il sistema di Protezione Civile è un organismo complesso. Fra le strutture operative del sistema nazionale di protezione civile (di cui fanno parte il coordinamento della Presidenza Consiglio dei Ministri, Capo Dipartimento, Prefetture, Presidenza di Regione, Centri Operativi Comunali), Funzione 3 del Centro operativo intercomunale (C.O.I) della Protezione Civile, Riviera del Conca rappresenta l'ultimo anello, quello più a diretto contatto con le persone e il territorio. E’ la struttura operativa in mano all'autorità di Protezione Civile che è il sindaco di Riccione, Renata Tosi. Il responsabile di questa struttura è lo stesso responsabile del settore Ambiente del Comune di Riccione, Mario Sala, che si avvale di funzioni di supporto tra le quali c'è quella ad esempio che gestisce e dirige le attività del volontariato (F3) e quella che gestisce e dirige la funzione sanità (F2) che fa capo al sindaco come autorità sanitaria comunale. Il progetto a supporto delle utenze fragili vede l'impiego del personale dello sportello sociale coordinato da F2 dei 5 comuni (Cattolica, San Giovanni in Marignano, Morciano, Coriano e Riccione) che contatta gli over 65 soli attraverso le banche dati a sua disposizione (anagrafi comunali e dell'AUSL) e chiede loro le necessità (farmaci e beni di prima necessità) le quali vengono trasmesse alla F3 che organizza con i volontari le spese e le consegne. 
Durante la prima settimana di marzo la cosiddetta Funzione 3 del Centro operativo intercomunale (C.O.I) della Protezione Civile, Riviera del Conca ha consegnato alle attività economiche copia delle prime ordinanze emesse (sia sindacali che nazionali). Questa attività è stata svolta tramite le associazioni di volontariato Arcione Riccione, ANC Valconca, CRI Riccione. Il totale delle attività coperte su i 5 comuni associati è di 803 .

Dal 12 marzo è stata poi attivata tramite i servizi sociali dei comuni  dell’ambito del COI la consegna di farmaci, alimentari e altro svolta sempre con l'ausilio delle tre associazioni convenzionate con il COI (Arcione, CRI e ANC). Al momento sono state effettuate più di 45 consegne, suddivise in un 50% di farmaci, 40% alimentari e un 10% varie. Tutte persone senza rete familiare. Sono state ovviamente soddisfatte anche le richieste più particolari tipo la riparazione di occhiali.
Dal 16 marzo si è attivato il servizio di informazione alla popolazione, veicolato tramite messaggi radiofonici sia dai veicoli dell’associazione Arcione, sia dal veicolo del COI. 
Dal 22 marzo con i responsabili di COI, Funzione 1 e 3 sono stati attivati  servizi per la chiusura strade con varchi e blocchi come da ordinanza sindacale, insieme al supporto delle partecipata tipo Geat impiegate per il reperimento e  sistemazione dei materiali e dei mezzi.
Dalla Protezione Civile dunque un solo importante appello: "Aiutateci ad aiutarvi, restate a casa”. 

(Rimini) Decise oggi con atto sindacale ulteriori chiusure di strade secondarie, al fine di prevenire il rischio di diffusione del Covid-19 e tutelare la popolazione. Saranno soggette a divieto di accesso ai veicoli provenienti mare e diretti a monte su viale Venezia all’incrocio con il Viale Chioggia eccetto i residenti dal c.n. 60 al c.n. 75 del medesimo viale; Divieto di accesso ai veicoli provenienti da monte e diretti a mare sul viale Venezia all’uscita lato mare della rotatoria dell’Acero; Divieto di transito veicolare sul cavalcavia autostradale di viale Venezia; Divieto di accesso ai veicoli provenienti da viale Dell’Ecologia all’incrocio con il viale Raibano, (strada di collegamento fra il Viale Dell’Ecologia e il Viale A. Piceno); Divieto di accesso ai veicoli provenienti da Viale A. Piceno all’incrocio con il Viale Tirreno.  Coloro che si sposteranno dall’abitazione di residenza, domicilio o dimora dovranno di esibire, a richiesta degli organi di vigilanza, l’auto-certificazione delle comprovate ragioni dello spostamento. Si ricorda che è fatto assoluto divieto di spostamento dalla propria abitazione o dimora ai soggetti sottoposti a quarantena o a isolamento domiciliare, per tutto il periodo disposto dal Dipartimento di Sanità Pubblica competente per territorio. 

(Rimini) Sono 120 i volontari che hanno aderito al progetto della Caritas riminese “Quaresima di carità”, lanciato solo due settimane fa. “Ogni giorno aumentano le persone che si rivolgono alla Caritas per chiedere aiuto. In sole 2 settimane di emergenza, alla mensa i numeri sono passati da 70 a 120 persone circa, mentre il “giro nonni” è aumentato da 30 a oltre 60 anziani soli”, spiegano dalla Caritas.

“Il giro mattutino per il ritiro dell’invenduto o delle cose in scadenza, con le attività economiche chiuse, si è ridotto al lumicino. Il costo dei generi alimentari e il consumo di benzina sta naturalmente aumentando. Caritas Diocesana deve, inoltre, provvedere all'acquisto di mascherine, introvabili, e del materiale per disinfettare e disinfettarsi”.

Questo lievitare di costi e il perdurare di questa situazione “preoccupa veramente molto. Chi è solo, non può esserlo ancora di più in questo momento. Considerata l’emergenza che si sta attraversando, si propone, dunque, l’aiuto alla Caritas Diocesana come Opera di Carità della Quaresima della diocesi”.

La raccolta fondi servirà per acquistare generi alimentari, mascherine, dispositivi di protezione. Le offerte possono essere versate sul conto: IT 21 T 06230 24206 000043130436, intestato a Caritas Rimini – ODV presso Crédit Agricole. Le offerte sono detraibili dalle tasse.

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