(Rimini) La casa di cura Villa Maria di Rimini è scesa in campo a supporto dell’emergenza sanitaria da covid19, mettendo la propria struttura a disposizione del sistema sanitario regionale. “Non potevamo in alcun modo – ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione di Villa Maria, Silvana Carloni – esimerci dall’impegno. E’ nella nostra natura essere di supporto al sistema sanitario pubblico e da sempre a fianco dell’Ausl della Romagna. Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria senza precedenti, l’affronteremo con spirito di servizio, etica e la professionalità. L’integrità del sistema e la tutela della salute pubblica in questo momento sono priorità assolute”.
Già dal 12 marzo con un protocollo specifico denominato “Emergenza Covid-19” Villa Maria sta accogliendo nei propri reparti pazienti trasferiti dal Pronto Soccorso e dalla Medicina d’Urgenza.
“Dopo l’accordo quadro del 20 marzo scorso tra Regione Emilia Romagna e l’Associazione italiana di ospedalità privata (Aiop - Sezione Emilia Romagna) – spiega il direttore generale di Villa Maria, Gualtiero Antola – Villa Maria ha messo a disposizione la propria organizzazione medico-assistenziale e le nuove sale operatorie per consentire ai chirurghi dell’Ospedale “Infermi” di Rimini e di Santarcangelo di effettuare in sicurezza gli interventi di chirurgia tumorale ed urgenza “no COVID-19” nelle branche di Chirurgia generale, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Senologia e Urologia”.
Da quando è entrato in vigore il primo decreto legge del 23 febbraio 2020, dichiara il direttore sanitario di Villa Maria Rimini,Giuliana Vandi, la clinica si è “subito attivata ed ha immediatamente adottato tutte le misure precauzionali richieste dalle autorità competenti per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da covid19, fornendo adeguata comunicazione agli utenti con tutti i nostri mezzi di comunicazione, interni ed esterni. Nei giorni scorsi, in particolare, abbiamo coinvolto tutto il personale in una riorganizzazione interna per dare adeguate risposte alle richieste che ci sono giunte dalla Ausl della Romagna, nostro interlocutore di riferimento”.
Attualmente, quindi, tutte le altre attività, a Villa Maria sono temporaneamente sospese le prestazioni ambulatoriali ordinarie per conto della sanità regionale, mentre rimangono garantite le prestazioni ambulatoriali prioritarie. E’ temporaneamente sospesa anche l’attività diagnostica e le visite a pagamento. Prosegue regolarmente la sola attività di ricovero nei Reparti di Medicina Generale e Lungodegenza Medica e la Chirurgia delegata dagli Ospedali Infermi di Rimini e di Santarcangelo.
Per quanto riguarda l'accesso alla struttura, si ricorda che è regolamentato dalle precise norme. E’ vietato l’accesso a Villa Maria in caso di sintomi influenzali (tosse febbre, difficoltà respiratorie) e se si è venuti a contatto con un caso sospetto o accertato di coronavirus; è severamente vietato entrare nella struttura senza disinfezione delle mani e senza avere con sè una propria mascherina che dovrà essere indossata continuativamente e per tutta la durata di permanenza della persona. In assenza di questi accorgimenti per la tutela della Salute pubblica l'ingresso non sarà consentito.
Permangono le seguenti limitazioni: accesso dei visitatori alle aree di degenza nel numero di una persona per paziente ricoverato; limitazione all’accesso al Poliambulatorio, ai servizi di Diagnostica per Immagini ed Endoscopia ai soli pazienti che devono effettuare una prestazione prioritaria evitando la permanenza, quando non indispensabile, di accompagnatori. Per qualunque altra necessità o chiarimento, è a disposizione il Centralino della Casa di Cura al numero: 0541-58411.

(Rimini) “Abbiamo aderito come Fondazione Gigi Tadei all'invito di Confindustria Romagna, perché vogliamo fare la nostra parte, vogliamo aiutare a superare questa emergenza, perché mai come in questo momento non possiamo smettere di interessarci agli altri", dichiara Emma Tadei, presidente della Fondazione Gigi Tadei e azionista del Gruppo Teddy. 
I fondi devoluti, attraverso la raccolta fondi di Confindustria Romagna, serviranno per contribuire all'allestimento del quinto e sesto piano del reparto Dea/ Malattie infettive dell’ospedale Infermi di Rimini, che accoglie persone malate di covid19. La Fondazione Gigi Tadei, voluta da Vittorio Tadei in memoria del figlio Luigi, sostiene realtà sociali nel territorio riminese e all'estero, proseguendo il sogno di Vittorio di impiegare ogni anno un parte degli utili netti di Teddy per aiutare i più deboli attraverso opere sociali sia in Italia che all'estero. 
"Ringrazio tutte le migliaia di collaboratori della Teddy e della Fondazione, senza di loro questa donazione, come l'aiuto a tante altre realtà sociali, non sarebbe possibile. E spero che sia per loro, come lo è per me, l'occasione per ricordarci quanto vale interessarci agli altri come ci ha insegnato nostro padre Vittorio. I reportage continui che raccontano come medici, infermieri, personale sanitario stanno affrontando questa emergenza, sono qualcosa di eroico, una grande testimonianza di come la dimensione dell'interesse verso l'altro sia la dimensione più vera in cui vivere tutto, dalle relazioni familiari fino al lavoro. E di questo ce ne sarà ancora bisogno una volta passata l'emergenza: verso di noi che saremo costretti un po' di più all'essenziale, ma anche verso chi più debole lo è sempre stato: i giovani che cercano il loro posto nel mondo, le persone con handicap tante volte abbandonate oppure i bambini malnutriti e orfani dell'Aids in Zambia".

(Rimini) Oggi il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, si è recato in pellegrinaggio al cimitero monumentale di Rimini per un momento di raccoglimento, di preghiera e benedizione. “Lambiasi ha affidato alla misericordia del Padre tutti i defunti della pandemia e i morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti. In questo modo il vescovo Francesco ha espresso la vicinanza della Chiesa riminese a quanti sono nel pianto e nel dolore”, spiegano dalla Diocesi.

E’ stata la Conferenza episcopale a proporre questo segno di suffragio e di consolazione a tutti i vescovi che, avendone le possibilità, potessero accogliere l'iniziativa di preghiera per le persone morte a causa del coronavirus in un "Venerdì della Misericordia" della Chiesa italiana, "un venerdì di Quaresima, nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione”. "L'attesa è per la fine dell'emergenza, – ha detto la presidenza della Cei – quando si potrà tornare a celebrare l'Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli".
Successivamente, il vescovo Lambiasi, sempre nel rispetto delle norme sanitarie, si è recato al santuario Madonna della Misericordia (meglio conosciuta dai riminesi come Santa Chiara), a Rimini, noto per l’immagine miracolosa della MAdonna che vi è conservata ed esposta. Nella preghiera personale, Lambiasi ha affidato a Maria, madre della Misericordia, la salute di don Alessio Alasia, parroco di San Martino di Riccione, ricoverato in gravi condizioni all'ospedale "Infermi" di Rimini, la salute di di tutto il presbiterio riminese nonché della città di Rimini e dell'intera Diocesi.
La preghiera del Vescovo proseguirà venerdì 27 marzo, alle ore 20, dopo il suono delle campane, con l'Ave Maria. Alle ore 20.30 è in programma il Santo Rosario che sarà trasmesso in diretta da Icaro Tv (canale 91 digitale terrestre) e in streaming.

Sabato 28 marzo, il Vescovo sarà in diretta su IcaroTv e in streaming su www.icaro.tv alle 10.30 per il ritiro ai religiosi della Diocesi.

Domenica 28 marzo, mons. Lambiasi celebrerà dalla Cappellina dell'Episcopio l'Eucarestia domenicale della V domenica di Quaresima, trasmessa in diretta dalle ore 11 da Icaro Tv, Radio Icaro (92.0 FM), in streaming e su Facebook.

 

(Rimini) Sono numerosi i cantieri strategici della città che riprenderanno la propria attività già da lunedì prossimo o – condizioni meteo permettendo - nei giorni seguenti, dopo che le ditte impegnate nella loro realizzazione, come la Cooperativa Braccianti Riminese tra tutte, hanno riorganizzato le proprie modalità operative conformandosi a tutte le disposizioni e misure precauzionali stabilite dai decreti e dalle ordinanze nazionali e regionali adottate nei giorni scorsi per il contrasto alla diffusione del Covid-19 adatte a garantire in primo luogo le proprie maestranze.

In particolare lunedì 30 aprile è prevista prosecuzione dei lavori di “Connessioni Urbane”, lo stralcio del progetto per la realizzazione del nuovo Museo Fellini che sta operando su piazzetta San Martino, via Verdi, vicolo Valloni, mentre si è conclusa la prima fase dei sondaggi archeologici su piazza Malatesta realizzati nello spazio antistante l’antico campanile della Cattedrale di Santa Colomba i cui risultati sono al vaglio della Soprintendenza. Sempre in tema Museo Fellini è ormai giunta alla conclusione la procedura amministrativa della fase d’aggiudicazione degli interventi previsti per la realizzazione degli allestimenti e delle installazioni che saranno ospitati in Palazzo Valloni previste dal gruppo di progettazione per questo spazio museale che si snoderà attraverso i tre piani superiori dell’immobile.

Ma i cantieri che riprenderanno l’attività lunedì – sempre condizioni meteo permettendo - riguardano anche altre opere pubbliche strategiche come il Parco del Mare sia nel tratto Nord che nel tratto Sud. In particolare le squadre della Cbr saranno impegnate nel tratto Viserba – Rivabella, mentre più a Nord, a Torre Pedrera, l’intervento non ha mai visto sostanzialmente la sospensione dei lavori. Sempre a Nord anche l’intervento in fase avanzata di realizzazione, che sta potenziando dell’asse viario Mazzini, Caprara, Serpieri e Domeniconi, riprenderà per avviarsi verso la sua conclusione. Sul fronte opposto lunedì in programma anche il tratto 8 per la realizzazione dell’infrastruttura verde urbana del Parco del Mare, quello che sta interessando il lungomare Spadazzi a Miramare sulla base delle linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue.

Anche i lavori per la conclusione della nuova rotatoria sulla Statale 16 nella zona Padulli, all’altezza degli stabilimenti Valentini potranno riprendere lunedì. Entrata pienamente in funzione sulla sua parte principale sulla SS16 e verso monte sulla via Cerasolo, nelle prossime settimane si procederà ai lavori necessari al collegamento sul nuovo ponticello, che consente di accedere alla nuova rotatoria nell’intersezione tra la Via Di Mezzo e la Via A. Moro.

Programmato per lunedì 6 aprile, con l’entrata in campo della ditta Pesaresi, la ripresa del nutrito programma di asfaltature su oltre una ventina di strade dei quartieri a monte della statale 16 Adriatica, parte del piano delle opere di ‘Città Diffusa’.

“La ripresa dei lavori nonostante il difficile momento che tutto il Paese sta attraversando – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – è un segno che, oltre al significato materiale per opere attese e importanti per lo sviluppo della città, incoraggia e dà prospettiva e speranza. E’ anche per questo che vogliamo ringraziare i nostri tecnici che stanno seguendo giorno dopo giorno, cantiere per cantiere, l’evoluzione dei lavori così come i tecnici e le maestranze delle ditte partner, che non dubito avranno un ruolo importantissimo quando ci affacceremo al di là del tunnel.”

(Rimini) Le scuole sono chiuse ma le attività didattiche proseguono, anche per gli alunni con handicap seguiti da insegnanti ed educatori delle scuole comunali di Rimini. “Grazie al nuovo progetto riminese di inclusione scolastica sono in media il 90% gli alunni seguiti delle scuole elementari, medie, superiori. Nello specifico sono il 94% quelli seguiti nelle scuole superiori e l'87% nelle elementari e medie. Un impegno che si svolge in modalità frontale (mediante il collegamento "live") e che ogni settimana significa 1.627 ore di assistenza ed un investimento settimanale di 36 mila e 600 euro. Tutte gli istituti didattici hanno aderito alla progettazione che comporta un massimo di 6 ore settimanali in cui l'educatore si coordina con l'insegnante di sostegno garantendo così la continuità didattica degli interventi proposti, utilizzando anche le piattaforme educative già presenti ed utilizzate dalla classe. Il progetto è stato praticamente attivato per tutti coloro per cui è stato possibile; non è attivabile infatti quando il lavoro in presenza è indispensabile, come nel caso dei disturbi più gravi. L'intervento educativo, che si svolge in modalità frontale (mediante il collegamento "live") ha la durata di un’ora”, spiegano dal comune di Rimini.
"Una sperimentazione tutta riminese – sottolinea Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – che in una sola settimana è già arrivata ad una adesione praticamente totale. In tempi di emergenza abbiamo puntato decisi sul tema della innovazione, tenendo insieme le potenzialità del digitale con l'esperienza e la professionalità dei nostri educatori e insegnanti. Non si tratta di un obbligo previsto, ma della nostra volontà di garantire un supporto ai ragazzi e alle famiglie sfruttando le tecnologie. Parliamo infatti didattica a tutti gli effetti, portata avanti insieme al contributo fondamentale di dirigenti scolastici e delle insegnanti che, insieme alle famiglie, ringraziamo per la grande disponibilità e professionalità con qui stanno interpretando quelle che, anche per loro, sono sfide inedite".

(Rimini) “L’incoraggiamento è fondamentale, ma alle imprese non basta”. Lo ricorda il presidente di Confidi.net, Alduino di Angelo nel mostrare la facciata della sede riminese dove campeggia da qualche giorno la scritta “#ANDRÀ TUTTO BENE”. “Il motto che accompagna gli italiani dall’inizio dell’emergenza sanitaria vuole essere uno stimolo e un incoraggiamento per tutti: per chi combatte in prima linea come i malati e gli operatori sanitari, ma anche per le tantissime piccole e medie imprese del territorio che, costrette a chiudere le proprie attività per limitare i contagi da Covid-19, si stanno ritrovando in grande difficoltà economica. L’incoraggiamento è fondamentale, ma alle imprese non basta”.
Per questo, “in queste settimane i rappresentanti Confidi.net e Confcommercio sono stati a lungo ai tavoli della Regione Emilia Romagna per trovare soluzioni in grado di aiutare le imprese in questo complicatissimo momento. Dall’incontro in videoconferenza con gli assessori regionali Colla e Corsini è scaturito un importante bando, approvato dalla Giunta Regionale, a sostegno di una maggiore liquidità per piccole e medie imprese e professionisti dell’Emilia-Romagna. La Regione mette a disposizione 10 milioni di euro attraverso il sistema dei Confidi; risorse che sosterranno finanziamenti a favore del sistema produttivo emiliano-romagnolo, destinati a superare questo difficile momento. Il contributo messo a disposizione dalla Regione sarà distribuito tramite i Confidi selezionati tra cui Confidi.net che garantirà con l’80% le operazioni creditizie a supporto delle imprese, che potranno richiedere finanziamenti al massimo di 150.000 euro con durata fino a 36 mesi. Il contributo regionale sarà a copertura dei costi bancari e di quelli del confidi con un intervento massimo di 15mila per singola impresa. Un’operazione totalmente vantaggiosa per il cliente finale con condizioni di grande agevolazione che tendono a far concedere finanziamenti a costo zero, cosa che senza questo accordo sarebbe stata impossibile da attuare”.

Confidi.Net “ha sempre assistito le imprese per fare crescere l’economia Italia, sostenendo i progetti, appoggiando i nuovi imprenditori, aiutando le aziende in difficoltà, perché siamo ottimisti e abbiamo sempre creduto nella capacità imprenditoriale dell’Italia. E ci crediamo ancor di più adesso: forse siamo in ginocchio di fronte a questo maledetto virus, ma non possiamo arrenderci come non si arrende il personale sanitario che combatte una guerra strenuamente; ci rialzeremo e , dopo una battaglia da combattere insieme, andrà tutto bene. Il forte appoggio della Regione Emilia Romagna con questa iniziativa di grande valenza è fondamentale per rispondere concretamente su uno dei due fronti sui quali si combatte la guerra contro il Covid-19: quello economico/finanziario a sostegno di un sistema imprenditoriale che faticosamente cerca di resistere e dovrà ripartire.”
“In questo momento di difficoltà enorme e mai visto prima – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - servono strumenti a sostegno alle imprese. Questo importante contributo della Regione per l’accesso al credito, che sostiene la liquidità delle piccole e medie imprese attraverso i Confidi, è di grande importanza e impatto. Un segno tangibile della vicinanza alle nostre aziende, ai nostri associati e a tutte quelle attività che attraverso Confidi potranno utilizzare questo fondamentale strumento che può contribuire alla liquidità e ad una più veloce ripartenza”.

Venerdì, 27 Marzo 2020 10:10

27 marzo

Trentaquattro medici contagiati | Crescita al 5% | Centenario batte virus

(Rimini) Sono tre le nuove guarigioni cliniche di pazienti (tutte di sesso femminile) precedentemente risultate positive al coronavirus rilevate nella provincia di Rimini oggi. Inoltre, si registrano 20 persone uscite dalla quarantena, per cui il totale complessivo dei guariti è pari a 320. Sono i dati forniti dalla Asl e resi noti in serata dalla Prefettura e riportano anche il dato dei sanitari contagiati ad oggi disponibile: 34. Restano attualmente in isolamento domiciliare circa 1.750 persone, comprendenti sia gli ammalati sia coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti risultati positivi a seguito di accertamento.

Per ciò che riguarda l’evoluzione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano  53 (49 dei quali residenti in provincia di Rimini e gli altri 4 fuori provincia). “E’ un numero che conferma la linea tendenziale degli ultimi tre giorni, dopo i picchi anche superiori alle 100 unità registrati tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di questa”, sottolinea la prefettura. Da una analisi complessiva si ricava il totale di 1.189 casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.129  residenti in provincia e 60 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. Per quanto riguarda il dato odierno, dei 49 residenti in provincia, 31 sono maschi e 18 femmine. Di questi pazienti 34 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 15 ricoverati ed, infine, nessuno risulta in terapia intensiva. Nove sono i nuovi decessi rilevati. Si tratta di 7 pazienti di sesso maschile di 61, 72, 2 di 73, 80, 90 e 91 anni; 2 pazienti di sesso femminile di 67 e 88 anni.

Dati contagiati residenti riminese comune per comune: Rimini 402, Cattolica 159, Riccione 155, Misano 92, San Giovanni 92, Santarcangelo 36 San Clemente 29, Montescudo Monte Colombo 26, Coriano 25, Morciano 24, Novafeltria 21, Bellaria 19, Saludecio 12, Verucchio 11, Pennabilli 8, Mondaino 8, San Leo 5, Montefiore 5, Montegridolfo 5, Gemmano 4, Poggio Torriana 3, Talamello 2, Maiolo 1, Sant’Agata 1.

Dato deceduti: Rimini 23, Riccione 16, Cattolica 15, Misano 8, San Giovanni 4, Novafeltria 2, Bellaria 2, Pennabilli 1, Mondaino 1.

 

(Rimini) “E’ nei tempi più cupi che certe storie assumono significati più ampi del semplice racconto dei fatti. Diventano simboli. Di commozione o di sprone ma comunque narrazioni in cui riconoscersi, che si depositano nella memoria collettiva”. Così il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, che questa mattina ha deciso di rendere nota la storia del signor P, un centenario riminese che è guarito dal covid19. “Questa mattina mi è stata data una piccola notizia: il signor P., riminese, positivo al Covid 19, è stato dimesso dall'ospedale Infermi di Rimini ed è tornato a casa, dalla sua famiglia. Visto l'incedere del virus, non potrebbe neanche dirsi 'una storia come tante' se non fosse per un particolare che rende davvero straordinaria la vita della persona tornata dai suoi cari”.

Il signor P. “è nato nel 1919, nel pieno di un'altra tragica pandemia mondiale: 101 anni, il secolo breve vissuto quasi per intero e poi questo primo scorcio del nuovo Millennio. Ha visto tutto, il signor P. Guerre, fame, dolore, progresso, crisi e resurrezioni. Valicata la barriera centenaria il destino gli ha messo davanti questa nuova sfida, invisibile e terribile allo stesso momento. La scorsa settimana il signor P. è stato ricoverato al nosocomio di Rimini, essendo positivo al test Covid 19. In pochi giorni è diventato 'la storia' anche per i medici, gli infermieri, tutto il personale sanitario. Una speranza per il futuro di tutti noi nel corpo di una persona ultracentenaria, quando le cronache tristi di queste settimane raccontano meccanicamente ogni giorno di un virus che si accanisce soprattutto sugli anziani. E ce l'ha fatta. Il signor P. ce l'ha fatta. La famiglia lo ha riportato a casa ieri sera. Ad insegnarci che neanche a 101 anni il futuro è scritto”.

(Rimini) Sono 10.816 i casi di positività al Coronavirus, 762 in più di ieri, su 42.395 i test refertati, 4.350 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati, accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali, relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Complessivamente, sono 4.680 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (415 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni - quelle ricoverate in terapia intensiva, chesono 301, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 1.077 a 1.174: 97, quindi, quelli nuovi, di cui 64 uomini e 33 donne.
 
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 792 (71 in più rispetto a ieri), 668 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 124 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
 
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 29 residenti nella provincia di Piacenza, 16 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 10 in quella di Modena, 13 in quella di Bologna (nessuno nel territorio imolese), 4 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 4 in quella di Forlì-Cesena (2 nel territorio di Forlì), 9 in quella di Rimini e 1 residente fuori regione. 
 
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.213 (91 in più rispetto a ieri), Parma 1.611 (86 in più), Reggio Emilia 1.698 (112 in più), Modena 1.676 (143 in più), Bologna 1.253 (di cui Bologna 1.034, 135 in più rispetto a ieri, e 219  Imola, 11 in più),  Ferrara 212 (8 in più rispetto a ieri), Ravenna 451 (64 in più), Forlì-Cesena 513 (di cui 241 a Forlì, 26 in più rispetto a ieri, e 272 a Cesena, 33 in più),  Rimini 1.189 (53 in più), di cui 15 ricoverati, nessuno risulta in terapia intensiva. Sempre a Rimini sono 3 le nuovi guarigioni cliniche di pazienti (tutte di sesso femminile) precedentemente risultati positivi a Coronavirus. Inoltre, si registrano 20 persone uscite dalla quarantena, per cui il totale complessivo dei guariti è pari a 320. Restano attualmente in isolamento domiciliare circa 1.750 persone, comprendenti sia gli ammalati sia coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti risultati positivi a seguito di accertamento.

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