Parcheggio Repubblica, il tribunale dà ragione al comune di Riccione
(Rimini) Il tribunale di Rimini, sezione unica civile ha dato ragione al Comune di Riccione nella causa intentata nel 2015 dalla società Sud Parking Gest srl che chiedeva la risoluzione del contratto di convenzione stipulata nel 2008 con l'Ente pubblico per il parcheggio interrato sul Lungomare della Repubblica. Il giudice civile ha stabilito con sentenza pubblicata il 24 marzo, che non vi sono i presupposti per la risoluzione del contratto. "Dal complesso delle considerazioni che precedono discende che tutte le domande azionate dalla Lungomare Parking Gest S.r.l. devono essere respinte", si legge in sentenza. "La sentenza è stata così favorevole grazie all'ottimo lavoro fatto dall'attuale ufficio legale del Comune di Riccione al quale va un sentito ringraziamento per aver saputo rappresentare davanti al giudice in maniera puntuale gli interessi dell'Ente chiamato in giudizio", ha detto il sindaco Renata Tosi.
La vicenda giudiziaria parte nel 2015, quando la società Sud Parking Gest srl intenta causa nei confronti del Comune di Riccione chiedendone la condanna a pagare 22.818,673,31 di euro oltre IVA a titolo di danno emergente del valore delle opere realizzate, 6.822.912,70 di euro oltre IVA ed interessi a titolo di indennizzo per il mancato guadagno e in subordine a pagare la somma di 825.838 per risarcimento del danno di immagine. Secondo la società il Comune non aveva rispettato il contratto di project financing nel quale veniva esplicitamente richiamato quale parte essenziale e sostanziale il Piano Economico Finanziario (PEF) della Sud Parking Gest srl.
Secondo la società che aveva partecipato nel 2008 all'avviso pubblico per la realizzazione di un parcheggio interrato sul Lungomare della Repubblica con relativa gestione dell'opera per la durata della concessione di 55 anni (compresi i 201 posti auto interrati da adibire alla rotazione pubblica) oltre al diritto di superficie di 406 posti auto cedibili a terzi e sulle parti comuni all'intera opera della durata di 89 anni, il Comune aveva applicato tariffe agevolate per i parcheggi pubblici, i cosiddetti "grattini", con conseguente concorrenza di prezzo nei confronti della società. Inoltre rendendo fruibili i parcheggi del Grand Hotel e dell'Hotel Royal aveva favorito l'alternativa al parcheggio della Gest. Nel 2017, il giudice ha rimesso in istruttoria la causa nominando un CTU e il 26 giugno dello scorso anno si è tenuta l'ultima udienza. Il giudice ha quindi sciolto la riserva asserendo che "la parte relativa agli obblighi gravanti sul Comune convenuto (ossia la costituzione del diritto di superficie per la durata rispettivamente di 55 e 89 anni) risultano integralmente soddisfatte sulla base di quanto espressamente previsto nell'art. 5 della Convenzione stessa". Per quanto riguarda inoltre il "Parcheggio Grand Hotel" si rileva che dalla C.T.U. - scrive il giudice - è emerso, ciò che d'altronde risultava sostanzialmente pacifico fra le parti, che tale area privata destinata a parcheggio pubblico era esistente già al momento della stipula della Convenzione (...) ne discende che tale parcheggio, in quanto preesistente, non costituisce un "intervento concorrente" autorizzato dal Comune". "Per quanto riguarda invece il "Parcheggio Hotel Royal", si tratta di un'area privata destinata ad uso privato, quindi estranea agli obblighi assunti dal Comune".
Polizia locale e controlli “antivirus”: 27 sanzioni nel week end
(Rimini) Non si ferma la macchina dei controlli, messa in atto da tutte le forze dell'ordine, in coordinamento tra loro, per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica derivante da Covid-19 e per far rispettare gli obblighi previsti dalle disposizioni ministeriali e regionali. Un'intensa attività che, anche la Polizia Locale di Rimini ha continuato in questi giorni e che ha visto in questo ultimo fine settimana il coinvolgimento di quasi 60 agenti che in pattuglie differenti hanno coperto l'intero arco delle 24 ore, con turni diurni e notturni. Verifiche della sicurezza, disposte per la limitazione del contagio, estese anche con i blocchi delle strade al confine con il Comune di Riccione e con i varchi disposti sulla statale 16, dove il passaggio delle auto e scrupolosamente sotto controllo.
Due giorni di controlli da cui è emerso un quadro sommariamente positivo, ma dove si sono registrati ancora casi di palese violazione all'isolamento imposto e giustificato per ragioni futili o quanto meno non necessarie. Sono 777 in tutto le persone controllate di cui 459 nella giornata di sabato e 318 in quella di domenica; 542 in tutto le autocertificazioni acquisite e 1219 le attività commerciali o gli esercizi pubblici presso cui gli agenti hanno accertato la chiusura, oppure, per le poche attività legittimate ad aprire, il rispetto delle distanze e l'uso dei dispositivi di sicurezza. Numeri importanti a cui si aggiungono le sanzioni amministrative fatte nel fine settimana, arrivate in tutto a 27, di cui 21 nella giornata di sabato e 6 in quella di domenica. Tra queste ultime, 3 sono denunce all'ex articolo 495 del Codice Penale, fatte dalla Polizia Locale per falsa attestazione o dichiarazione sulla propria identità personali; com'è accaduto al giovane di origini straniere che passeggiava in spiaggia, deferito all'Autorità Giudiziaria anche perché risultava irregolare sul territorio italiano in quanto aveva un ordine a lasciare territorio italiano, notificatogli dalla Questura nel mese di gennaio.
Svariate e futili le ragioni che i sanzionati hanno dichiarato per giustificare la propria uscita di casa. Tra queste c'è ancora chi viene fermato in auto insieme ad altre persone solo "per farsi un giro con amici", oppure per fare la spesa, molto lontano dalla propria abitazione e ancora chi tornava a casa dopo una cena fatta a casa di amici e chi, da Riccone, si trovava a Rimini in cerca di Farmacie aperte. Ad eccezione delle 3 denunce per false dichiarazioni d'identità, i verbali fatti dalla Polizia Locale, come dispongono le ultime disposizione ministeriali, sono solo di carattere amministrativo e non più penale. Il recente aggiornamento, diposto dall'ultimo DPCM prevede anche la trasformazione in maniera retroattiva, a semplice sanzione di tutte le denunce fatte fino ad oggi.
Fondo spesa: 866mila euro per le famiglie in difficoltà a Rimini
(Rimini) “In queste ore dirigenti e tecnici del Comune di Rimini sono al lavoro per dare seguito allo stanziamento previsto dall'ordinanza della Protezione Civile per finanziare la 'solidarietà alimentare' e che prevede per il territorio del capoluogo un fondo di circa 866mila euro da destinare in via esclusiva al supporto per la spesa per le famiglie maggiormente in difficoltà. Un provvedimento che dunque affida alle amministrazioni locali la responsabilità di andare ad individuare i soggetti che più di altri stanno subendo il contraccolpo provocato dallo stop imposto dal Covid19, andando ad incrociare la fotografia già nota ai servizi sociali del Comune, alle situazioni di disagio economiche insorte con l'improvvisa emergenza epidemiologica”. Così l’amministrazione comunale di Rimini circa il fondo stanziato nel week end dalla protezione civile.
“Si tratta di una prima misura che evidentemente non ha la pretesa di essere risolutiva, ma assume una rilevanza particolare perché per la prima volta è lo Stato che agisce direttamente con i Comuni, riconoscendone il ruolo di primo interfaccia tra istituzioni e comunità. Con queste risorse si ha la possibilità di dare un immediato supporto alle famiglie più esposte, che per Rimini possono essere stimate in circa un migliaio. L'obiettivo dell'Amministrazione è quello di allargare lo sguardo anche verso una platea di persone che non rientrano tra quelle che già ricorrono a misure di protezione economica, sulla base della specificità delle esigenze della nostra comunità, così duramente colpite dal virus. A solo titolo esemplificativo, pensiamo ai lavoratori stagionali del turismo, tra i più penalizzati dal contesto attuale. L'Amministrazione dunque in queste ore sta mettendo a punto il meccanismo più agile e immediato possibile per assegnare i 'buoni spesa' destinati alle famiglie individuate”.
Allo stato attuale “ogni risorsa aggiuntiva utile ad affrontare questa situazione va accolta con favore, a fronte di amministrazioni locali che si ritroveranno a dover sopperire ad un calo considerevole di entrate dovuto alla mancata riscossione di canoni e tributi, sospesi proprio alla luce della straordinarietà del momento che si sta attraversando. Anche l'anticipo deciso da Palazzo Chigi del Fondo di solidarietà comunale – cioè le risorse che vengono redistribuite ogni anno fra i comuni come restituzione di precedenti tagli e che per Rimini si traduce in un beneficio reale di circa 600mila euro –rappresenta un'iniezione di liquidità utile per gli enti. Oggi si sta lavorando con Anci e Regione in una interlocuzione col governo per indispensabili manovre straordinarie in previsione della complicata fase di ripresa che attende il Paese quando finalmente l'emergenza sanitaria sarà alle spalle. E da questo punto di vista l'Italia, anche per le sue peculiarità, dovrà essere il paese che traina e induce l'Europa a misure straordinarie di sistema che rivedano i meccanismi di erogazione di risorse legate al debito pubblico. Siamo in una fase nuova e drammatica della storia, e l'Europa e i suoi stati per avere un futuro dovranno muoversi diversamente dal passato o ci sarà un futuro debole e incerto".
La ripartizione dei fondi in tutta la provincia, comune per comune: Bellaria-Igea Marina: 131.205,79; Casteldelci: 3.169,44; Cattolica: 101.758,38; Coriano: 72.379,08; Gemmano: 9.196,08; Maiolo: 5.917,08; Misano Adriatico: 88.718,64; Mondaino: 9.200,77; Montefiore Conca: 15.524,19; Montegridolfo: 6.407,55; Montescudo-Monte Colombo: 52.680,93; Morciano di Romagna: 48.311,20; Novafeltria: 46.088,93; Pennabilli: 19.534,63; Poggio Torriana: 35.562,26; Riccione: 203.299,74; Rimini: 866.501,25; Saludecio: 23.013,35; San Clemente: 38.844,49; San Giovanni in Marignano: 55.881,86; San Leo: 21.988,40; Sant'Agata Feltria: 13.043,78; Santarcangelo di Romagna: 136.393,99; Talamello: 7.238,67; Verucchio: 66.362,70.
Riccione, il sindaco Tosi in visita all’ospedale
(Rimini) Invitata dal direttore sanitario dell'Ospedale Ceccarini di Riccione, la dottoressa Bianca Caruso, il sindaco Renata Tosi, ha visitato questa mattina la struttura ospedaliera cittadina portando un segno di vicinanza a tutti, medici, infermieri e operatori Oss che in questo momento stanno affrontando uno sforzo eccezionale sia in termini organizzativi che operativi per la cura dei malati Covid-19. "Ho colto l'invito della dottoressa Caruso con molto piacere perché è importante testimoniare la nostra gratitudine a chi si sta battendo per la salute dei cittadini, con senso di sacrificio oltre ogni immaginazione. Volevo manifestare loro la nostra comprensione, la nostra amicizia e vicinanza, dimostrando con coraggio e orgoglio che la città c'è". Il sindaco accompagnata dalla direttrice sanitaria ha visitato il Pronto Soccorso del Ceccarini dove sono state organizzate due diverse corsie per permettere un accesso ai servizi ospedalieri separato ai pazienti Covid-19 dagli altri utenti. I reparti di Medicina, di Oculistica e di Ortopedia presso l'Ospedale Ceccarini sono stati trasformati in reparti Covid-19 dove attualmente sono in degenza pazienti con sintomi che non richiedono il ricovero in Terapia Intensiva, che nel caso invece vengono trasferiti agli Infermi di Rimini. Resta operativa al Ceccarini infatti l'Intensiva per i malati non affetti da Covid-19. "La sensazione generale è che la situazione, grazie alle misure di contenimento rigide, stia migliorando - ha commentato il sindaco Tosi -, nonostante rimanga la preoccupazione per la mancanza di presidi. Tutti i medici e ancora più infermieri e personale di assistenza sanitaria ausiliare, si stanno sottoponendo a turni massacranti per darsi il cambio soprattutto per le notti nei reparti Covid".
Due i chirurghi del Ceccarini si sono ammalati e sostituiti da colleghi provenienti dalle strutture di Forlì. "Vorrei esprimere il nostro grazie, il grazie della nostra comunità ai medici e a tutti questi professionisti che rischiano per noi anche la salute - ha detto il sindaco -. Non bastano più le parole, oggi, per dimostrare la nostra gratitudine nei loro confronti. Sono sicura che nessuno di noi riccionesi, quando l'emergenza sarà finita dimenticherà il loro impegno e quando sarà finalmente possibile la nostra comunità saprà rendere merito e riconoscimento al lavoro svolto".
"Grazie al Sindaco per la gradita visita al Ceccarini. Grazie soprattutto per il supporto fondamentale della Città di Riccione in questi difficili momenti. Ce la faremo anzi in Romagnolo #ailafasem". Ha scritto su Facebook pubblicando la foto della visita di questa mattina, il dottor Andrea Lucchi.
Reparto covid: all’Infermi arriva il dottore robot
(Rimini) Un 'robottino' che permette di effettuare televisite di pazienti ricoverati e affetti da Covid-19, limitando in maniera sensibile i rischi per il personale medico e sanitario dell'Ospedale 'Infermi' di Rimini. Lo strumento, prodotto dall'americana InTouch Health, si chiama 'InTouch Vita'ed è un piccolo robot, composto da un "corpo" su ruote ed una "testa" costituita da monitor e telecamere, entrambi comandabili a distanza da un operatore che si trova in una stazione di controllo remota, ed è in grado di realizzare una vera e propria “telepresenza". In questo modo, - viene spiegato sul sito dell'Ausl Romagna - grazie all'utilizzo di un computer dotato di webcam e microfono, il medico è in grado di guidare il robot attraverso i corridoi fino al letto del paziente, mostrandosi a quest'ultimo attraverso il monitor. L'introduzione del robot è frutto di un progetto pilota proposto e gestito dall'Ausl della Romagna reso possibile grazie alla donazione di circa 35.000 euro da parte di RivieraBanca (Ansa).
Polveri sottili: con il traffico fermo, arrivano dall’est
(Rimini) Dopo alcuni giorni di calo, dovuti anche alla riduzione delle auto circolanti, ieri sono esplosi in Emilia-Romagna i valori delle Pm10. Sono stati registrati 140 microgrammi per metro cubo a Rimini, 133 a Savignano sul Rubicone, 117 a Ravenna, 112 a Imola, 110 a Faenza e Ferrara, 101 a Parma e 98 a Bologna. Dati che risultano ben oltre la soglia tollerata. Giovedì 26 marzo, i valori erano compresi tra 3 e 25. Secondo l'Arpa Emilia Romagna, la causa più probabile dell'impennata dei valori, registrata anche nelle altre regione del Nord, sembra essere un trasporto a grande scala proveniente da Est. Da sabato, infatti, grandi masse d'aria ricche di polveri sono arrivate sull'Emilia-Romagna dal Mar Caspio (Ansa).
30 marzo
Fondi per la spesa: 2mln nel riminese | Raddoppia la produzione dell’ossigeno | Reati a picco
Aggiornamento coronavirus: 13.119 positivi, 1357 nel riminese. Venturi: case protette ormai unici veri focolai
(Bologna) Sono 13.119 i casi di positività al Coronavirus, 736 in più di ieri. Questo il dato - accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali - relativo all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna (oggi, per un problema tecnico, non è disponibile l’aggiornamento sul numero esatto dei test effettuati). Complessivamente, sono 5.726 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (368 in più rispetto a ieri); relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 333, 17 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.344 a 1.443: 99, quindi, quelli nuovi, di cui 67 uomini e 32 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.141 (66 in più rispetto a ieri), 896 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 245 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi (+53 rispetto a ieri).
“Continua il trend osservato nei giorni precedenti- afferma il commissario ad acta all’emergenza, Sergio Venturi- quindi una moderata riduzione dei casi percentuali, confermati dalla riduzione degli accessi in Pronto soccorso e, attraverso il 118, in ospedale per polmonite interstiziale. Purtroppo, è ancora alto il numero dei decessi, ma ci aspettiamo comunque una significativa riduzione sia dei contagi che dei decessi nei prossimi giorni. Stiamo ponendo particolare attenzione alla situazione delle case protette, che ormai restano l’unico vero focolaio d’infezione sul territorio, perché- chiude Venturi- osserviamo come le misure di distanziamento sociale comincino a dare i primi risultati. Ma non è questo il momento di mollare: rispettiamo tutti regole e restrizioni”.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, 21 in quella di Parma, 13 in quella di Reggio Emilia, 17 in quella di Modena, 12 in quella di Bologna (di cui 1 nel territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 2 in quella di Ravenna, 1 in quella di Forlì-Cesena (1 nel cesenate), 5 in quella di Rimini. Un decesso si riferisce a un residente fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.475 (85 in più rispetto a ieri), Parma 1.809 (57 in più), Reggio Emilia 2.146 (150 in più), Modena 2.094 (172 in più), Bologna 1.504 (+157 in più rispetto a ieri, e 239 Imola, nessuno in più), Ferrara 300 (19 in più rispetto a ieri), Ravenna 553 (32 in più), Forlì-Cesena 642 (di cui 318 a Forlì, 18 in più rispetto a ieri, e 324 a Cesena, 12 in più), Rimini 1.357 (34 in più).
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 4.995, 109 in più di ieri.
Aggiornamento coronavirus, 59 positivi in più a Rimini
(Rimini) Sono 12.383 i casi di positività al Coronavirus, 795 in più di ieri. 52.991 i test refertati, 5.193 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Complessivamente, sono 5.358 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (301 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni - quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 316, 8 in più rispetto a ieri. I decessi sono passati da 1.267 a 1.344: 77, quindi, quelli nuovi, di cui 44 uomini e 33 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.075 (115 in più rispetto a ieri), 833 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 192 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi (+38 rispetto a ieri).
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 22 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 12 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 nel territorio imolese), 8 in quella di Ferrara, 6 in quella di Ravenna, 1 in quella di Forlì-Cesena (1 nel territorio di Forlì), 6 in quella di Rimini.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.390 (114 in più rispetto a ieri), Parma 1.752 (62 in più), Reggio Emilia 1.996 (135 in più), Modena 1.922 (150 in più), Bologna 1.347 (+62più rispetto a ieri, e 239 Imola, 11 in più), Ferrara 281 (37 in più rispetto a ieri), Ravenna 521 (33 in più), Forlì-Cesena 621 (di cui 300 a Forlì, 22 in più rispetto a ieri, e 312 a Cesena, 10 in più), Rimini 1.323 (59 in più).