(Rimini) Sono 11.588 i casi di positività al Coronavirus, 772 in più di ieri. 47.798 i test refertati, 5.403 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna.
Complessivamente, sono 5.057 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (377 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni - quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 308, 7 in più rispetto a ieri. I decessi sono passati da 1.174 a 1.267: 93, quindi, quelli nuovi, di cui 59 uomini e 34 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 960 (168 in più rispetto a ieri), 806 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 154 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi (+30 rispetto a ieri).
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 25 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 16 in quella di Reggio Emilia, 15 in quella di Modena, 13 in quella di Bologna (di cui 2 nel territorio imolese), 2 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 3 in quella di Forlì-Cesena (2 nel territorio di Forlì), 5 in quella di Rimini.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.276 (63 in più rispetto a ieri), Parma 1.690 (79 in più), Reggio Emilia 1.861 (163 in più), Modena 1.772 (96 in più), Bologna 1.185 (+151più rispetto a ieri, e 228  Imola, 9 in più), Ferrara 244 (32 in più rispetto a ieri), Ravenna 488 (37 in più), Forlì-Cesena 580 (di cui 278 a Forlì, 37 in più rispetto a ieri, e 302 a Cesena, 30 in più), Rimini 1.264 (75 in più).

(Rimini) Si chiama Edoardo. È nato dieci giorni fa e portato nella terapia intensiva neonatale (Tin) di Rimini. "La mamma è arrivata a 6 mesi di gravidanza con una situazione di rottura prematura delle membrane. In Tin abbiamo subito fatto l'assistenza respiratoria, la nutrizione artificiale, la terapia per sostenere il cuoricino e quella contro le infezioni – spiega la primaria del reparto Gina Ancora – oggi questo piccolo guerriero sta meglio, è nella sua incubatrice, lo aiutiamo ancora a respirare con le macchine e tra qualche giorno potrà mangiare, in piena sicurezza, un po' di latte della sua mamma".
La sua foto mentre dorme nella sua culla è accompagnata dal disegno dell’arcobaleno, con la scritta "tutto andrà bene". Saranno i suoi genitori, tra qualche anno, a raccontargli i giorni in cui è nato e cosa accadeva intorno a lui. E questo è quanto continua ad accadere ogni giorno in tutti gli ospedali italiani: anche ai tempi dell'epidemia medici, paramedici, infermieri, volontari del soccorso curano tutti. I nostri ospedali non lasciano indietro nessuno. Neppure oggi.
Per l'ospedale di Rimini, per i suoi 250 operatori, Marlù Gioielli insieme ai volontari de "La Prima Coccola" OdV, da 5 anni all'opera nella Tin di Rimini, ha organizzato 4 ore di diretta web (domenica 29, marzo- h.15.00 –h.19.00), "Io resto a casa, tu resti a casa, lei, lui, loro restano a casa",trasmesse sulla pagina Facebook del marchio creato dalle tre sorelle Morena, Monica e Marta Fabbri. L'obiettivo è chiamare tutte le persone che la seguiranno a sostenere la rianimazione e la terapia intensiva generale del centro di cura riminese. Quello oggi in prima linea contro l'epidemia da Coronavirus.

"Noi siamo da anni al fianco delle Tin grazie alle risorse che abbiamo raccolto o a donazioni come quelle fatte ogni anno da Marlù. E' stato ultimato e inaugurato questo gennaio un nuovo reparto all'avanguardia, un centro d'eccellenza in Italia e a livello internazionale, che attende di essere messo in funzione – spiega Alessandro Marchi, presidente di La Prima Coccola  –. Oggi di fronte all'emergenza vogliamo aiutare subito anche la rianimazione e terapia intensiva generale, quelle che è oggi sono in prima linea contro l'epidemia".
"Tutti i medici e gli infermieri stanno facendo qualcosa di straordinario. Un nostra amica, la primaria della Rianimazione Neonatale-Tin, Gina Ancora e il suo personale, curano i bimbi nati pre-termine e fanno i turni per aiutare i loro colleghi dei reparti Covid. È qualcosa d'incredibile – continua Marta Fabbri, responsabile comunicazione Marlù – dobbiamo ricordare come grazie a medici, infermieri, volontari dell'autoambulanze, le porte degli ospedali sono aperte anche se nasci prematuro, hai un'incidente o bisogno di una cura urgente. Dobbiamo ricordacelo tutti e aiutarli".
E per la diretta di domenica l'elenco dei partecipanti si sta facendo lungo. Tra loro i cantanti Francesco Baccini, Silvia Mezzanotte, Duo Bucolico, Carletto dei Gem Boy e JJ Vianello. I comici ed attori Beppe Braida, Claudio Lauretta, Andrea Fratellini, Marco Marzocca, Andrea Paris, Bruce Ketta, Andrea di Marco, Andrea Poltronieri, Pistillo, Gianluca Impastato, Andrea Vasumi Paola Gianotti (ciclista con 3 Guinnes Word Record). E poi gli Youtubers Giulia Zoccali e i Dinsieme.  Guest star magica dell'evento il maestro dell'arte dell'illusione Walter Rolfo, che con Masters of Magic portò a Rimini i migliori 5mila maghi del mondo con FISM Italy 2015. Collegamenti anche con le redazioni di Il Resto del Carlino, Corriere di Romagna e San Marino Rtv.

(Rimini) Il ringraziamento da parte dell'Amministrazione comunale e del sindaco di Riccione, Renata Tosi, va oggi agli albergatori che si sono messi a disposizione per ospitare medici e infermieri che hanno l'esigenza a fine turno di poter avere un alloggio dove riposare. Da qui l’appello da parte dell'amministrazione comunale, è esteso a tutta la categoria per poter offrire una sistemazione a quanti in questi giorni di emergenza sanitaria si stanno adoperando per il buon funzionamento della struttura ospedaliera "Ceccarini" e la cura dei malati Covid-19. 
"Una richiesta in tal senso - ha detto il sindaco Renata Tosi - è arrivata dalla direzione dell'Ospedale che ci ha rappresentato la situazione di alcuni medici e infermieri provenienti da un'altra provincia, che hanno la necessità di un alloggio su Riccione. Il mio ringraziamento va al gruppo Leardini che ha messo a disposizione due appartamenti per ospitare due medici giunti da Forlì a coprire i turni di due chirurghi locali in malattia. Sappiamo però che ci sono richieste anche dal corpo infermieristico. In tal senso ci siamo resi disponibili, per ospitare più infermieri possibili, anche a riaprire un hotel, qualora ce ne fosse la necessità". 

(Rimini) Ascolto della comunità scientifica; stretto raccordo con il Governo e le Istituzioni, insieme a un ampio coinvolgimento dei territori e di tutte le forze politiche in Regione, maggioranza e opposizione. E un obiettivo che davanti a una pandemia di queste proporzioni, deve necessariamente essere al primo posto: “La tutela della salute individuale e collettiva e l’uscita dall’emergenza sanitaria”. 

Intervenendo questa mattina in Assemblea legislativa, con l’Aula riunita in sede telematica, il presidente Stefano Bonaccini ha fatto il punto della situazione in Emilia-Romagna, ripercorrendo la direzione di marcia seguita per fronteggiare la pandemia Covid-19.  Sottolineando la tempestività di un’azione, fin dalla prima ordinanza del 23 febbraio sulla chiusura delle scuole, che si è trovata spesso ad “anticipare analoghe misure nazionali, ma sempre in una logica cooperativa e mai di differenziazione”.  

Dopo aver rivolto il proprio pensiero “a chi sta soffrendo in un letto d’ospedale, o nella propria abitazione”, e, soprattutto, a chi non ce l’ha fatta, con un caloroso abbraccio inviato ai famigliari delle persone decedute, Bonaccini ha illustrato ai consiglieri regionali riuniti sulla piattaforma digitale i principali provvedimenti assunti in queste settimane. Da quelli sanitari – con il piano di potenziamento dei posti letto e degli organici di medici e infermieri - a quelli sul fronte economico e sociale. Con l’attivazione immediata degli ammortizzatori in deroga, le misure per l’accesso al credito a tasso zero per le il sistema impresa, i provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle persone fragili, con fondi straordinari e anticipati per i Comuni, oltre a contributi liquidati e scadenze prorogate in tuti i settori, dalla cultura allo sport, fino alla ricostruzione post sisma.

Dopo “una fase iniziale inevitabilmente difensiva”, il presidente ha poi illustrato la nuova strategia della Regione per uscire dall’emergenza sanitaria. Da un lato la “controffensiva al virus” avviata a Medicina, nel bolognese, con la sperimentazione farmacologica per curare i pazienti positivi direttamente a casa loro per prevenire il peggioramento e quindi l’arrivo in ospedale in condizioni spesso irrecuperabili, che potrà essere estesa al resto dell’Emilia-Romagna. Dall’altro, un piano che prevede 5mila tamponi al giorno per estendere il monitoraggio sulle categorie a rischio, a partire dagli operatori sanitari e sociosanitari, al quale potranno a breve essere affiancati test sierologici, in modo complementare e più diffuso, sugli asintomatici.

“Tra le cose che questa emergenza ci insegna è che un grande sistema sanitario, pubblico e universalistico, è un bene essenziale, tanto più in una società globale esposta a maggiori rischi di diffusione delle malattie”, ha ricordato il presidente della Regione, che ha rivolto un ringraziamento a medici e infermieri, volontari e operatori di Protezione civile, forze dell’ordine, Polizie locali, lavoratrici e lavoratori dei servizi essenziali e a tutti coloro che sono attivi nell’emergenza a sostegno della comunità.

(Rimini) La casa di cura Villa Maria di Rimini è scesa in campo a supporto dell’emergenza sanitaria da covid19, mettendo la propria struttura a disposizione del sistema sanitario regionale. “Non potevamo in alcun modo – ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione di Villa Maria, Silvana Carloni – esimerci dall’impegno. E’ nella nostra natura essere di supporto al sistema sanitario pubblico e da sempre a fianco dell’Ausl della Romagna. Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria senza precedenti, l’affronteremo con spirito di servizio, etica e la professionalità. L’integrità del sistema e la tutela della salute pubblica in questo momento sono priorità assolute”.
Già dal 12 marzo con un protocollo specifico denominato “Emergenza Covid-19” Villa Maria sta accogliendo nei propri reparti pazienti trasferiti dal Pronto Soccorso e dalla Medicina d’Urgenza.
“Dopo l’accordo quadro del 20 marzo scorso tra Regione Emilia Romagna e l’Associazione italiana di ospedalità privata (Aiop - Sezione Emilia Romagna) – spiega il direttore generale di Villa Maria, Gualtiero Antola – Villa Maria ha messo a disposizione la propria organizzazione medico-assistenziale e le nuove sale operatorie per consentire ai chirurghi dell’Ospedale “Infermi” di Rimini e di Santarcangelo di effettuare in sicurezza gli interventi di chirurgia tumorale ed urgenza “no COVID-19” nelle branche di Chirurgia generale, Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Senologia e Urologia”.
Da quando è entrato in vigore il primo decreto legge del 23 febbraio 2020, dichiara il direttore sanitario di Villa Maria Rimini,Giuliana Vandi, la clinica si è “subito attivata ed ha immediatamente adottato tutte le misure precauzionali richieste dalle autorità competenti per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da covid19, fornendo adeguata comunicazione agli utenti con tutti i nostri mezzi di comunicazione, interni ed esterni. Nei giorni scorsi, in particolare, abbiamo coinvolto tutto il personale in una riorganizzazione interna per dare adeguate risposte alle richieste che ci sono giunte dalla Ausl della Romagna, nostro interlocutore di riferimento”.
Attualmente, quindi, tutte le altre attività, a Villa Maria sono temporaneamente sospese le prestazioni ambulatoriali ordinarie per conto della sanità regionale, mentre rimangono garantite le prestazioni ambulatoriali prioritarie. E’ temporaneamente sospesa anche l’attività diagnostica e le visite a pagamento. Prosegue regolarmente la sola attività di ricovero nei Reparti di Medicina Generale e Lungodegenza Medica e la Chirurgia delegata dagli Ospedali Infermi di Rimini e di Santarcangelo.
Per quanto riguarda l'accesso alla struttura, si ricorda che è regolamentato dalle precise norme. E’ vietato l’accesso a Villa Maria in caso di sintomi influenzali (tosse febbre, difficoltà respiratorie) e se si è venuti a contatto con un caso sospetto o accertato di coronavirus; è severamente vietato entrare nella struttura senza disinfezione delle mani e senza avere con sè una propria mascherina che dovrà essere indossata continuativamente e per tutta la durata di permanenza della persona. In assenza di questi accorgimenti per la tutela della Salute pubblica l'ingresso non sarà consentito.
Permangono le seguenti limitazioni: accesso dei visitatori alle aree di degenza nel numero di una persona per paziente ricoverato; limitazione all’accesso al Poliambulatorio, ai servizi di Diagnostica per Immagini ed Endoscopia ai soli pazienti che devono effettuare una prestazione prioritaria evitando la permanenza, quando non indispensabile, di accompagnatori. Per qualunque altra necessità o chiarimento, è a disposizione il Centralino della Casa di Cura al numero: 0541-58411.

(Rimini) “Abbiamo aderito come Fondazione Gigi Tadei all'invito di Confindustria Romagna, perché vogliamo fare la nostra parte, vogliamo aiutare a superare questa emergenza, perché mai come in questo momento non possiamo smettere di interessarci agli altri", dichiara Emma Tadei, presidente della Fondazione Gigi Tadei e azionista del Gruppo Teddy. 
I fondi devoluti, attraverso la raccolta fondi di Confindustria Romagna, serviranno per contribuire all'allestimento del quinto e sesto piano del reparto Dea/ Malattie infettive dell’ospedale Infermi di Rimini, che accoglie persone malate di covid19. La Fondazione Gigi Tadei, voluta da Vittorio Tadei in memoria del figlio Luigi, sostiene realtà sociali nel territorio riminese e all'estero, proseguendo il sogno di Vittorio di impiegare ogni anno un parte degli utili netti di Teddy per aiutare i più deboli attraverso opere sociali sia in Italia che all'estero. 
"Ringrazio tutte le migliaia di collaboratori della Teddy e della Fondazione, senza di loro questa donazione, come l'aiuto a tante altre realtà sociali, non sarebbe possibile. E spero che sia per loro, come lo è per me, l'occasione per ricordarci quanto vale interessarci agli altri come ci ha insegnato nostro padre Vittorio. I reportage continui che raccontano come medici, infermieri, personale sanitario stanno affrontando questa emergenza, sono qualcosa di eroico, una grande testimonianza di come la dimensione dell'interesse verso l'altro sia la dimensione più vera in cui vivere tutto, dalle relazioni familiari fino al lavoro. E di questo ce ne sarà ancora bisogno una volta passata l'emergenza: verso di noi che saremo costretti un po' di più all'essenziale, ma anche verso chi più debole lo è sempre stato: i giovani che cercano il loro posto nel mondo, le persone con handicap tante volte abbandonate oppure i bambini malnutriti e orfani dell'Aids in Zambia".

(Rimini) Oggi il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, si è recato in pellegrinaggio al cimitero monumentale di Rimini per un momento di raccoglimento, di preghiera e benedizione. “Lambiasi ha affidato alla misericordia del Padre tutti i defunti della pandemia e i morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti. In questo modo il vescovo Francesco ha espresso la vicinanza della Chiesa riminese a quanti sono nel pianto e nel dolore”, spiegano dalla Diocesi.

E’ stata la Conferenza episcopale a proporre questo segno di suffragio e di consolazione a tutti i vescovi che, avendone le possibilità, potessero accogliere l'iniziativa di preghiera per le persone morte a causa del coronavirus in un "Venerdì della Misericordia" della Chiesa italiana, "un venerdì di Quaresima, nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione”. "L'attesa è per la fine dell'emergenza, – ha detto la presidenza della Cei – quando si potrà tornare a celebrare l'Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli".
Successivamente, il vescovo Lambiasi, sempre nel rispetto delle norme sanitarie, si è recato al santuario Madonna della Misericordia (meglio conosciuta dai riminesi come Santa Chiara), a Rimini, noto per l’immagine miracolosa della MAdonna che vi è conservata ed esposta. Nella preghiera personale, Lambiasi ha affidato a Maria, madre della Misericordia, la salute di don Alessio Alasia, parroco di San Martino di Riccione, ricoverato in gravi condizioni all'ospedale "Infermi" di Rimini, la salute di di tutto il presbiterio riminese nonché della città di Rimini e dell'intera Diocesi.
La preghiera del Vescovo proseguirà venerdì 27 marzo, alle ore 20, dopo il suono delle campane, con l'Ave Maria. Alle ore 20.30 è in programma il Santo Rosario che sarà trasmesso in diretta da Icaro Tv (canale 91 digitale terrestre) e in streaming.

Sabato 28 marzo, il Vescovo sarà in diretta su IcaroTv e in streaming su www.icaro.tv alle 10.30 per il ritiro ai religiosi della Diocesi.

Domenica 28 marzo, mons. Lambiasi celebrerà dalla Cappellina dell'Episcopio l'Eucarestia domenicale della V domenica di Quaresima, trasmessa in diretta dalle ore 11 da Icaro Tv, Radio Icaro (92.0 FM), in streaming e su Facebook.

 

(Rimini) Sono numerosi i cantieri strategici della città che riprenderanno la propria attività già da lunedì prossimo o – condizioni meteo permettendo - nei giorni seguenti, dopo che le ditte impegnate nella loro realizzazione, come la Cooperativa Braccianti Riminese tra tutte, hanno riorganizzato le proprie modalità operative conformandosi a tutte le disposizioni e misure precauzionali stabilite dai decreti e dalle ordinanze nazionali e regionali adottate nei giorni scorsi per il contrasto alla diffusione del Covid-19 adatte a garantire in primo luogo le proprie maestranze.

In particolare lunedì 30 aprile è prevista prosecuzione dei lavori di “Connessioni Urbane”, lo stralcio del progetto per la realizzazione del nuovo Museo Fellini che sta operando su piazzetta San Martino, via Verdi, vicolo Valloni, mentre si è conclusa la prima fase dei sondaggi archeologici su piazza Malatesta realizzati nello spazio antistante l’antico campanile della Cattedrale di Santa Colomba i cui risultati sono al vaglio della Soprintendenza. Sempre in tema Museo Fellini è ormai giunta alla conclusione la procedura amministrativa della fase d’aggiudicazione degli interventi previsti per la realizzazione degli allestimenti e delle installazioni che saranno ospitati in Palazzo Valloni previste dal gruppo di progettazione per questo spazio museale che si snoderà attraverso i tre piani superiori dell’immobile.

Ma i cantieri che riprenderanno l’attività lunedì – sempre condizioni meteo permettendo - riguardano anche altre opere pubbliche strategiche come il Parco del Mare sia nel tratto Nord che nel tratto Sud. In particolare le squadre della Cbr saranno impegnate nel tratto Viserba – Rivabella, mentre più a Nord, a Torre Pedrera, l’intervento non ha mai visto sostanzialmente la sospensione dei lavori. Sempre a Nord anche l’intervento in fase avanzata di realizzazione, che sta potenziando dell’asse viario Mazzini, Caprara, Serpieri e Domeniconi, riprenderà per avviarsi verso la sua conclusione. Sul fronte opposto lunedì in programma anche il tratto 8 per la realizzazione dell’infrastruttura verde urbana del Parco del Mare, quello che sta interessando il lungomare Spadazzi a Miramare sulla base delle linee di indirizzo progettuali elaborate per il Comune dallo studio Miralles Tagliabue.

Anche i lavori per la conclusione della nuova rotatoria sulla Statale 16 nella zona Padulli, all’altezza degli stabilimenti Valentini potranno riprendere lunedì. Entrata pienamente in funzione sulla sua parte principale sulla SS16 e verso monte sulla via Cerasolo, nelle prossime settimane si procederà ai lavori necessari al collegamento sul nuovo ponticello, che consente di accedere alla nuova rotatoria nell’intersezione tra la Via Di Mezzo e la Via A. Moro.

Programmato per lunedì 6 aprile, con l’entrata in campo della ditta Pesaresi, la ripresa del nutrito programma di asfaltature su oltre una ventina di strade dei quartieri a monte della statale 16 Adriatica, parte del piano delle opere di ‘Città Diffusa’.

“La ripresa dei lavori nonostante il difficile momento che tutto il Paese sta attraversando – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – è un segno che, oltre al significato materiale per opere attese e importanti per lo sviluppo della città, incoraggia e dà prospettiva e speranza. E’ anche per questo che vogliamo ringraziare i nostri tecnici che stanno seguendo giorno dopo giorno, cantiere per cantiere, l’evoluzione dei lavori così come i tecnici e le maestranze delle ditte partner, che non dubito avranno un ruolo importantissimo quando ci affacceremo al di là del tunnel.”

(Rimini) Le scuole sono chiuse ma le attività didattiche proseguono, anche per gli alunni con handicap seguiti da insegnanti ed educatori delle scuole comunali di Rimini. “Grazie al nuovo progetto riminese di inclusione scolastica sono in media il 90% gli alunni seguiti delle scuole elementari, medie, superiori. Nello specifico sono il 94% quelli seguiti nelle scuole superiori e l'87% nelle elementari e medie. Un impegno che si svolge in modalità frontale (mediante il collegamento "live") e che ogni settimana significa 1.627 ore di assistenza ed un investimento settimanale di 36 mila e 600 euro. Tutte gli istituti didattici hanno aderito alla progettazione che comporta un massimo di 6 ore settimanali in cui l'educatore si coordina con l'insegnante di sostegno garantendo così la continuità didattica degli interventi proposti, utilizzando anche le piattaforme educative già presenti ed utilizzate dalla classe. Il progetto è stato praticamente attivato per tutti coloro per cui è stato possibile; non è attivabile infatti quando il lavoro in presenza è indispensabile, come nel caso dei disturbi più gravi. L'intervento educativo, che si svolge in modalità frontale (mediante il collegamento "live") ha la durata di un’ora”, spiegano dal comune di Rimini.
"Una sperimentazione tutta riminese – sottolinea Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – che in una sola settimana è già arrivata ad una adesione praticamente totale. In tempi di emergenza abbiamo puntato decisi sul tema della innovazione, tenendo insieme le potenzialità del digitale con l'esperienza e la professionalità dei nostri educatori e insegnanti. Non si tratta di un obbligo previsto, ma della nostra volontà di garantire un supporto ai ragazzi e alle famiglie sfruttando le tecnologie. Parliamo infatti didattica a tutti gli effetti, portata avanti insieme al contributo fondamentale di dirigenti scolastici e delle insegnanti che, insieme alle famiglie, ringraziamo per la grande disponibilità e professionalità con qui stanno interpretando quelle che, anche per loro, sono sfide inedite".

(Rimini) “L’incoraggiamento è fondamentale, ma alle imprese non basta”. Lo ricorda il presidente di Confidi.net, Alduino di Angelo nel mostrare la facciata della sede riminese dove campeggia da qualche giorno la scritta “#ANDRÀ TUTTO BENE”. “Il motto che accompagna gli italiani dall’inizio dell’emergenza sanitaria vuole essere uno stimolo e un incoraggiamento per tutti: per chi combatte in prima linea come i malati e gli operatori sanitari, ma anche per le tantissime piccole e medie imprese del territorio che, costrette a chiudere le proprie attività per limitare i contagi da Covid-19, si stanno ritrovando in grande difficoltà economica. L’incoraggiamento è fondamentale, ma alle imprese non basta”.
Per questo, “in queste settimane i rappresentanti Confidi.net e Confcommercio sono stati a lungo ai tavoli della Regione Emilia Romagna per trovare soluzioni in grado di aiutare le imprese in questo complicatissimo momento. Dall’incontro in videoconferenza con gli assessori regionali Colla e Corsini è scaturito un importante bando, approvato dalla Giunta Regionale, a sostegno di una maggiore liquidità per piccole e medie imprese e professionisti dell’Emilia-Romagna. La Regione mette a disposizione 10 milioni di euro attraverso il sistema dei Confidi; risorse che sosterranno finanziamenti a favore del sistema produttivo emiliano-romagnolo, destinati a superare questo difficile momento. Il contributo messo a disposizione dalla Regione sarà distribuito tramite i Confidi selezionati tra cui Confidi.net che garantirà con l’80% le operazioni creditizie a supporto delle imprese, che potranno richiedere finanziamenti al massimo di 150.000 euro con durata fino a 36 mesi. Il contributo regionale sarà a copertura dei costi bancari e di quelli del confidi con un intervento massimo di 15mila per singola impresa. Un’operazione totalmente vantaggiosa per il cliente finale con condizioni di grande agevolazione che tendono a far concedere finanziamenti a costo zero, cosa che senza questo accordo sarebbe stata impossibile da attuare”.

Confidi.Net “ha sempre assistito le imprese per fare crescere l’economia Italia, sostenendo i progetti, appoggiando i nuovi imprenditori, aiutando le aziende in difficoltà, perché siamo ottimisti e abbiamo sempre creduto nella capacità imprenditoriale dell’Italia. E ci crediamo ancor di più adesso: forse siamo in ginocchio di fronte a questo maledetto virus, ma non possiamo arrenderci come non si arrende il personale sanitario che combatte una guerra strenuamente; ci rialzeremo e , dopo una battaglia da combattere insieme, andrà tutto bene. Il forte appoggio della Regione Emilia Romagna con questa iniziativa di grande valenza è fondamentale per rispondere concretamente su uno dei due fronti sui quali si combatte la guerra contro il Covid-19: quello economico/finanziario a sostegno di un sistema imprenditoriale che faticosamente cerca di resistere e dovrà ripartire.”
“In questo momento di difficoltà enorme e mai visto prima – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - servono strumenti a sostegno alle imprese. Questo importante contributo della Regione per l’accesso al credito, che sostiene la liquidità delle piccole e medie imprese attraverso i Confidi, è di grande importanza e impatto. Un segno tangibile della vicinanza alle nostre aziende, ai nostri associati e a tutte quelle attività che attraverso Confidi potranno utilizzare questo fondamentale strumento che può contribuire alla liquidità e ad una più veloce ripartenza”.

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