(Rimini) Sono 6 le nuove guarigioni cliniche di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus. Si tratta di 5 pazienti di sesso maschile e di una donna. I pazienti attualmente guariti risultano essere nel complesso 52. Inoltre, altre 25 persone circa sono uscite dalla quarantena, per cui il totale complessivo è di circa 350. Restano attualmente in isolamento domiciliare circa 1.950 persone, comprendenti sia gli ammalati sia chi ha avuto contatti stretti con casi positivi accertati.

Per ciò che riguarda i nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 25, comunicati dalla Regione. Il totale si attesta su 1.407 casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.339 residenti in provincia e 68 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. Per quanto riguarda il dato odierno, 14 pazienti sono maschi e 11 femmine. Di questi ultimi pazienti 15 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 10 ricoverati, di cui nessuno in Terapia intensiva.
Purtroppo è stato segnalato un ulteriore decesso: un uomo di 76 anni.

Il contagio comune per comune: Rimini 481, Cattolica 183, Riccione 183, San Giovanni in Marignano 109, Misano 100, Coriano 44, Santarcangelo 42, San Clemente 33, Montescudo Monte Colombo 27, Morciano 27, Bellaria Igea 24, Novafeltria 23, Verucchio 16, Saludecio 13, Pennabilli 9, Mondaino 8, San Leo 7, Montefiore 5, Montegridolfo 5, Poggio Torriana 5, Gemmano 4, Talamello 3, Maiolo 2, Sant’Agata 1.

(Rimini) Bandiere a mezz'asta e minuto di raccoglimento questa mattina a mezzogiorno per il sindaco di Riccione, Renata Tosi, il comandante dei carabinieri della compagnia di Riccione, Luca Colombari, il responsabile del servizio di protezione civile, Mario Sala,  il vice comandante sostituto Commissario della Polizia Locale, Isotta Macini, il presidente del Consiglio comunale, Gabriele Galassi. Le foto del minuto di silenzio dedicato alle vittime del coronavirus.

(Rimini) Quella Senegalese è una delle comunità più antiche e radicate nel riminese, con più di mille persone che vivono in tutto il territorio provinciale. "anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte – afferma Seck Papa Modou, coordinatore delle comunità Senegalesi della provincia di Rimini – perché ci sen tiamo parte integrante del territorio di Rimini, che per noi è una vera e propria casa dove ormai da tanti anni viviamo, lavoriamo e partecipiamo alla vita sociale. Ci siamo subito attivati e, grazie in particolare al ruolo di Ndiaye Harona ,presidente Associazione senegalese della Provincia di Rimini, ognuno ha fatto la sua parte. È stato naturale, visto che anche alcuni di noi si sono ammalati, pensare di fare la nostra parte e partecipare con la raccolta fondi tra le diverse comunità della Provincia. Da settimane – continua Seck – ci arrivano ogni giorno telefonate da casa, in Senegal, dei nostri famigliari preoccupati, che chiedono continui aggiornamenti. Ora anche in Senegal ci sono i primi casi e stanno seguendo l'esempio dell'Italia con le limitazioni agli spostamenti e la chiusura dei luoghi di aggregazione. Ci guardano non solo con preoccupazione, come all'inizio, ma anche come esempio da seguire, visto che le cose cominciano ad andare meglio "
"Un gesto– è il commento di Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – la cui valenza va oltre alla donazione e ci da forza e speranza. È in questi momenti di difficoltà che una comunità si stringe e dimostra i suoi legami profondi. A loro va il mio ringraziamento personale e a nome di tutta la comunità riminese. Quella senegalese è una delle comunità più antiche e radicate a Rimini, con cui abbiamo sempre collaborato in tanti progetti. Il loro è sia un aiuto concreto, con la donazione all'Ausl Romagna per la gestione dell'emergenza sanitaria. Sia un gesto simbolico che cementifica il nostro rapporto di amicizia e ci ricorda l'importanza del sentirsi uniti per superare insieme i momenti di difficoltà come quello attuale".

(Rimini) A Coriano il minuto di silenzio unito agli altri comuni d'italia per ricordare le vittime del coronavirus e onorare chi si sta impegnando in questa battaglia. Domenica Spinelli: "Coriano si unisce al dolore di tutte le famiglie di Bergamo e del Mondo. Difficile aggiungere altro in un momento così terribile se non l'invito  da parte di tutta l'Amministrazione al rispetto delle regole. Impegniamoci a ridurre il contagio per salvare ogni vita umana, ognuno deve fare la propria parte."

(Rimini) Alle ore 12 di oggi 31 marzo 2020, il Sindaco di Montegridolfo Lorenzo Grilli ha partecipato al momento di commemorazione nazionale per le Vittime del virus Covid-19.

Purtroppo anche a Montegridolfo c'è stata una persona che ha perso la vita a causa del contagio.
Nei giorni scorsi, il Sindaco si era fatto portatore del cordoglio dell'intera Comunità verso i suoi familiari stringendosi in un simbolico abbraccio.

Il Sindaco Grilli con le parole del discorso odierno, ha voluto unire in un'unica visione l'Italia al resto del mondo, richiamando l'attenzione al rispetto delle regole per il contenimento della pandemia.
Si ricorda che l'Amministrazione Comunale ha rilasciato l'applicazione gratuita per smartphone - MyCity - per tenere sempre informati i concittadini e, sono in costante aggiornamento le pagine del sito istituzionale montegridolfo.eu

Il Comune di Montegridolfo è un piccolo Comune, ma come in un grande mosaico chiamato Italia, ne costituisce una tessera importante, che si è manifestata oggi con un significativo gesto istituzionale e con il sentito ricordo verso le Vittime da coronavirus.

(Rimini) Alle 12 le bandiere a mezz'asta davanti al Comune di Misano Adriatico hanno idealmente riunito intorno a loro tutti i 13.500 cittadini. Un minuto di silenzio che ha connesso i comuni italiani con l'iniziativa lanciata da Gianfranco Gafforelli, presidente della provincia di Bergamo.
A Misano il minuto di raccoglimento davanti al Municipio ha visto la presenza della Vicesindaca Maria Elena Malpassi.
"Un silenzio interiore che s'è aggiunto a quello irreale che ci circonda in queste settimane durissime – il commento della Malpassi – ma che al tempo stesso ci fortifica e ci unisce. Come tutto il territorio, anche Misano sta pagando un tributo pesantissimo, di fronte al quale la gente sta reagendo con responsabilità e solidarietà. Ci sarà poi un lungo cammino da compiere insieme per uscire dall'emergenza, ma al tempo stesso dovremo costruire un assetto economico e sociale che sarà determinato da ciò che stiamo attraversando a causa COVID-19. Solidarietà, determinazione, sacrificio e fantasia ci guideranno come sempre in passato".

(Rimini) “Non stiamo con le mani in mano aspettando un qualche miracolo che arrivi a tirarci fuori dai pensieri, stiamo lavorando senza trascurare nulla, ma neanche ci illudiamo che tutto torni ad essere come prima". Da questo presupposto parte il lavoro che l'assessorato al Turismo, guidato da Stefano Caldari, sta facendo da qualche settimana per poter impostare al meglio la stagione che è alle porte e che tutti sperano dia comunque buone possibilità di lavoro.
"Il 3 aprile scadrà il primo decreto del Governo che stabiliva la chiusura delle scuole e lo stop ai movimenti, ma anticipazioni sulle future mosse dell'Esecutivo, stando almeno a quanto dice il ministro Speranza, parlano già di un prolungamento dei blocchi almeno fino al 18 aprile. E' certo non siamo ancora fuori dall'emergenza, ma ne usciremo e quando sarà noi saremo pronti. Con i grafici nell'incontro avuto ieri via internet abbiamo ragionato proprio su questo. Nulla è perduto, noi come abbiamo sempre fatto a Riccione, dobbiamo mostrare "resilienza" una parola molto di moda in questi giorni ma se ci sono persone che hanno la capacità di adattarsi, resistere e sopravvivere nonostante tutto sono i riccionesi, romagnoli doc. Sappiamo capire che le cose sono cambiate e noi cambiamo con loro, quindi partiamo dalle nostre qualità, dalla nostra tradizione. Cose che non ci porteranno mai via. Il sole, la spiaggia le più belle d'Italia, il mare. Non sono da dare per scontati perché sono la base sulle quali la nostra economia ricca è cresciuta. Non vorrei anticipare troppo della campagna di promozione e programmazione turistica in questo momento perché siamo abituati a delle presentazioni in grande stile, ma mi rendo conto che oggi c'è bisogno di rassicurare i nostri albergatori, ristoratori, imprenditori dello spettacolo e dell'intrattenimento che "Sotto il sole di Riccione" si brillerà ancora, noi dell'amministrazione ci siamo, siamo al fianco delle categorie economiche non abbiamo dato nulla per perso, stiamo solo aggiustando il tiro e mi appello a tutti gli operatori di Riccione: lavoriamo insieme per la Riccione 2020, perché l'unica soluzione è fare sistema, noi siamo pronti a fare la nostra parte come amministratori non molleremo neanche un attimo". 

(Rimini) Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio osservato dal sindaco davanti al municipio in tutti i Comuni italiani in omaggio alle vittime del Covid-19. E’ stato un omaggio comune e commosso quello che attraverso i propri sindaci i Comuni d’Italia hanno rivolto alle vittime del Covid-19, uniti comunemente nell’iniziativa lanciata dal presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli e fatta propria attraverso l’Anci da tutti i sindaci dei comuni italiani.

E’ stato in Sindaco di Rimini Andrea Gnassi che alle 12 di questa mattina, con un minuto di silenzio davanti alla bandiera nazionale di Palazzo Garampi posta a mezz’asta in segno di lutto, a manifestare a nome di tutta la collettività riminese il cordoglio di Rimini per tutte le vittime di questa immane tragedia, la vicinanza ai loro cari e a quanti col loro impegno ogni giorno ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani, dagli operatori sanitari, alle forze di polizia, a tutti coloro che con abnegazione stanno consentendo al Paese di avviare l’uscita dalla crisi. “E’ una comunità che con questo gesto simbolico si stringe intorno alle persone che non ci sono più ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi - alle loro storie, alle loro relazioni lungo vite intere. Sono donne e uomini che vogliamo ricordare e onorare con il loro nome, e non con un numero. A queste persone dobbiamo rispetto e memoria."

Le bandiere a mezz’asta e il minuto di silenzio davanti ai propri municipi dei primi cittadini di tutt’Italia – nel loro ruolo di destinatari e custodi delle preoccupazioni delle comunità che amministrano - ha significato proprio questo, la volontà di stare uniti sia nel gravissimo lutto che colpisce più duramente alcune aree del Paese, sia nella solidarietà che deve tenere uniti tutti insieme, con un messaggio che, senza dimenticare, rappresenti la fiducia e la speranza per l’intera

(Rimini) Il Silb, Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo che aderisce a Confcommercio, fa appello al popolo della notte, dei concerti e dei grandi eventi formato da centinaia di migliaia di persone lanciando l’iniziativa “Un biglietto per gli eroi”. Una raccolta fondi che parte da una cifra simbolica per ognuno, l’equivalente di un ingresso nei locali o di un aperitivo, da devolvere alla Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza (Coordinate Bancarie Protezione Civile. Intestatario: Pres. Cons. Min. Dip. Prot. Civ. IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387 Causale: SILB Un biglietto per gli eroi).
“Ora in prima linea ci sono loro e per fare sentire concretamente il nostro ringraziamento – spiega il presidente del SILB di Rimini e dell’Emilia Romagna, Gianni Indino - anche i locali della provincia di Rimini hanno deciso di aderire a questa iniziativa, sensibilizzando a fare piccole donazioni anche tutti coloro che frequentano il mondo dell’intrattenimento sulla nostra Riviera. Chiediamo al circuito della nightlife di versare la simbolica cifra di un biglietto in discoteca, di un aperitivo, di un’uscita, all’Iban della Protezione Civile. Insieme significa questo. Divertirsi insieme, reagire insieme, fare sentire la propria voce insieme. Iniziamo da un piccolo gesto, ma significativo. Chiunque lo farà, conservi la ricevuta di bonifico: a emergenza finita, quando torneremo alla vita normale, avrà diritto a un ingresso gratuito in uno dei migliaia di locali affiliati Silb al momento della riapertura. Confidiamo di staccare tantissimi biglietti omaggio, vorrà dire che il senso di solidarietà è profondo.

Purtroppo i nostri locali sono serrati da più un mese: sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi ad aprire. Per questo riteniamo che siano più che mai urgenti misure a tutela del settore, che si ritrova praticamente fuori dal DL “Cura Italia” che tante speranze aveva suscitato nella nostra categoria, ma che di fatto si rivelato inadatto a fronteggiare la grave crisi economica e di liquidità che ha colpito le imprese. Abbiamo presentato, attraverso il presidente nazionale Maurizio Pasca, una serie di spunti e richieste: il minimo necessario per non raccogliere solo macerie quando sarà passata la tempesta, per non veder scomparire tutto quello che tante persone hanno costruito nel corso di una vita. Una “pace fiscale” sulla scorta delle esperienze già sperimentate, per tutti i debiti sorti o che sorgeranno nel corso del 2020 nei confronti dell’Agenzia delle Entrate ma, anche, di Inps, enti locali e enti pubblici Economici come la Siae; la sospensione delle utenze e dei distacchi per morosità; la sospensione dei pagamenti dei mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale; il ripristino dei Voucher cartacei per il lavoro occasionale, semplificandone la gestione burocratica; la riduzione dell’Iva dal 22% al 10% o in alternativa lo scorporo della consumazione obbligatoria; l’abolizione dell’imposta sugli intrattenimenti; l’accesso al credito nelle forme previste dall’art. 57 del DL 18 del 17 marzo 2020; l’estensione del credito di imposta previsto dall’art. 56 del suddetto DL anche per gli immobili accatastati in categoria D3 e D8, l’emanazione di una norma che eviti lo sfratto per morosità.
Il ritorno alla vita normale, ci auguriamo il prima possibile, porterà con sé la voglia di svago e di divertimento, la voglia di socialità e di relazioni che giocoforza abbiamo dovuto abbandonare. Quel giorno vogliamo farci trovare pronti alla nuova sfida, pronti ad arricchire nuovamente l’offerta turistica, a favorire relazioni e incontri nel segno della musica e del ballo. Sul territorio italiano ci sono circa tremila aziende, che valgono 1 miliardo di Pil e danno lavoro e sostegno a 250.000 famiglie. Per tutto questo chiediamo che si sostenga il settore con misure concrete, che significa poi sostenere il sistema turistico del Paese”.

(Rimini) Coronavirus, la Regione è pronta a partire con lo screening di massa a tutto il personale sociosanitario dell’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini. Mercoledì arriveranno i primi 50mila test sierologici, e già giovedì si inizia con la prima batteria di prelievi, che saranno effettuati al personale della sanità pubblica e privata convenzionata e a quello dei servizi socioassistenziali dell’intero territorio regionale.Complessivamente, si parla di circa 100mila persone, di cui oltre 60mila solo nel sistema sanitario regionale pubblico.  
E proprio per garantire la copertura di massa, sono già stati ordinati ulteriori 100mila test, con l’obiettivo di arrivare a 200mila complessivi; saranno effettuati attraverso un piano e un calendario programmato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute. 
“La sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti deve avere la priorità su tutto- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. É imprescindibile che il personale in prima linea in questa emergenza lavori nella condizione di massima tutela per sé e per i pazienti, senza rischiare di essere una fonte di contagio, e questi test costituiscono uno strumento importante, validato dalla comunità scientifica, che abbiamo nella lotta contro il Coronavirus. Come annunciato solo alcuni giorni fa- aggiunge Donini- siamo pronti a partire con un piano con cui testeremo a tappeto tutto il personale sociosanitario della nostra regione, sintomatico e asintomatico, in tempi rapidi. E per garantire questi numeri, abbiamo già ordinato tutta la quantità di test necessari, e anche di più. Nei prossimi giorni definiremo i dettagli dell’operazione, ma già giovedì partiamo con le prime verifiche”.
I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di ottenere informazioni molto importanti, a maggior ragione se relative a personale del comparto sociosanitario: se il paziente è venuto in contatto con il virus, se è o è diventato immune. Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma.

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