(Rimini) Sostegno alle famiglie in difficoltà per pagare l’affitto, prorogando a giugno i termini del bando regionale e lasciando ai Comuni la possibilità di andare a esaurimento delle graduatorie comunali, oltre a mettersi subito al lavoro per quello nuovo, potendo anticipare il ricorso alle risorse stanziate per il 2020: 12 milioni di euro. Garantire a tutti i ragazzi il diritto alle lezioni a distanza, stando a casa, con lo stanziamento di 5 milioni di euro destinati alle scuole per fornire le famiglie che ne sono sprovviste di ciò che serve, schede prepagate per connettersi a Internet e gli strumenti necessari (Pc o tablet), con le prime 2mila schede Sim già acquistate e consegnate all’Ufficio scolastico regionale entro la settimana. Ancora: 7 milioni di euro per assicurare un sostegno economico a coloro che hanno dovuto interrompere i tirocini, a partire dalle persone con disabilità e alle categorie svantaggiate, e che vada a coprire il mancato compenso mensile. Oltre all’apertura del confronto con le parti sociali e le associazioni dei comparti turismo e agricoltura sui lavoratori stagionali, per definire possibili interventi di sostegno sulla base delle eventuali misure nazionali, anche con la disponibilità regionale a intervenire. 
E’ il nuovo pacchetto di misure deciso dalla Giunta regionale nella seduta di ieri pomeriggio per fronteggiare le conseguenze socioeconomiche dell’emergenza coronavirus in Emilia-Romagna.
“Affrontiamo la situazione sanitaria mettendo la salute al primo posto e, contemporaneamente, pensiamo a come ripartire non appena sarà possibile farlo- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Insieme alla Giunta, cerchiamo di adottare misure che diano un aiuto concreto alle persone in questo momento difficile, nel quale tutti dobbiamo tenere duro rispettando le misure restrittive, ma che allo stesso abbiano anche una prospettiva tale da guardare al dopo. Alla luce delle risorse stanziate dal Governo per la solidarietà alimentare e per l’eccesso ai beni di prima necessità, di concerto con Comuni e Province abbiamo convenuto di impiegare in questa fase gli ulteriori stanziamenti ragionali per ampliare la platea dei beneficiari e per rispondere ad altre necessità essenziali. Penso alla scuola, per creare condizioni stabili e per tutti di accesso all’utilizzo delle nuove tecnologie, all’impegno sugli stagionali o a chi vede interrotti percorsi formativi. Ma stiamo già lavorando a quella che dovrà essere la ripartenza, puntando su accesso al credito, ammortizzatori sociali, investimenti pubblici e innovazione digitale”.

Sostegno al pagamento dell’affitto – La Giunta ha prorogato a giugno i termini del bando regionale sul Fondo Affitto per quei Comuni che non l’avessero concluso perché nel 2019 avevano già previsto un proprio bando. La delibera prevede eccezionalmente la possibilità, per erogare più velocemente i contributi alle persone, anche vista l'emergenza, di utilizzare il contributo regionale per andare ad esaurimento delle graduatorie comunali purché entro i requisiti del bando regionale. Inoltre, ha deciso di mettersi subito al lavoro per predisporre un nuovo bando per l'affitto, cercando di andare incontro alle difficoltà che molti potrebbero avere per effetto della diminuzione di reddito conseguente alle misure restrittive adottate per contenere il virus, con l'obiettivo di poter anticipare rispetto all'autunno la concessione agli enti locali dei 12 milioni di euro stanziati per il 2020.
Cinque milioni di euro per la scuola – I fondi vengono stanziati per garantire alle famiglie che ne sono sprovviste ciò che serve per far partecipare i figli alle lezioni a distanza nelle classi virtuali, che siano schede prepagate per connettersi a Internet o gli strumenti per farlo, computer o tablet. Una platea da individuare attraverso i Comuni, e quindi i servizi sociali, e le scuole. Una scelta che guarda all’immediato ma anche ai prossimi mesi, per rafforzare da subito una infrastruttura tecnologica che sia disponibile ovunque già a partire dal prossimo anno scolastico.
Intanto, la Regione, attraverso l’agenzia per il diritto allo studio in Emilia-Romagna (ERGO), ha già acquistato 2mila schede prepagate che saranno distribuite direttamente alle scuole dall’Ufficio scolastico regionale, da mettere a disposizione delle famiglie che ne hanno bisogno.
Sette milioni di euro per il sostegno economico ai tirocinanti - I fondi servono a garantire la quota mensile che viene a mancare a chi ha interrotto il tirocinio nell’ambito dei percorsi avviati attraverso i Centri di formazioni accreditati a causa dell’emergenza Coronavirus e le misure restrittive introdotte per fermare il contagio. Lo stanziamento regionale è destinato alle persone con disabilità e alle categorie svantaggiare – circa 2mila soggetti – e a coloro che svolgevano il tirocinio in aziende private. Non a coloro che stanno continuando il loro tirocinio in smart working e che percepiscono quindi regolarmente la cifra prevista.

(Rimini) Ok l’hashtag #restiamoincasa, ma se poi si trasforma tutto in un ‘2020: odissea sul divano’? Sarà online da domani la nuova serie de ‘I Photogenici’, due attori e uno sceneggiatore con base a Rimini e diverse produzioni alle spalle tra cinema, teatro, televisione e mobile media vari. Protagonisti della serie, il cui titolo è un omaggio a Stanley Kubrick, sono i comici riminesi  Michele Abbondanza e  Marco Iannitello, agguerriti in prima linea contro il Covid19. Con un'arma che di questi tempi farebbe piuttosto comodo a tutti: il buon umore.

"Speriamo di portare un po' di buon umore in questo periodo di grande incertezza, da cui si può evadere con la forza dell'immaginazione", ha spiegato Simone Bertozzi, lo sceneggiatore del duo comico. "Noi faremo il nostro, come abbiamo sempre fatto: proveremo a raccontare la realtà partendo da tutte quelle piccole abitudini quotidiane che questo domicilio forzato ha stravolto e lo faremo utilizzando i meccanismi più classici della comicità. L'autoironia è una medicina per l'anima".

Il racconto, sottolinea Bertozzi, “parte da un’osservazione sì dei riminesi, ma anche più globale, perché mi pare stiamo vivendo questo tempo un po’ tutti allo stesso modo”. In assenza di piazze reali, Bertozzi si è messo ad osservare quelle virtuali offerte dai social media, con “i challenge in cui metti una foto di come eri 15 anni fa, le dirette in cui ci si inventa cuochi. Mi pare che gli italiani abbiano risposto tutto più o meno nello stesso modo, mettendoci anche della creatività”. Oggetto dei Photogenici saranno quei “piccoli cambi di abitudini, per cui rimanere un minuto in più fuori per buttare la spazzatura sembra una vincita al Superenalotto” e lo sguardo benevolo su come “stiamo cambiando, e non con poche difficoltà, le nostre abitudini”.

Il nuovo format de I Photogenici sarà realizzato con un carattere molto minimal, ovvero simulando una video chiamata tra i due protagonisti, già famosissimi sul web grazie ad una serie di sketch sulla chiusura dei locali storici della riviera romagnola. “Le riprese gli attori, in isolamento, le hanno fatte ognuno con il suo cellulare. Una modalità insolita per noi che siamo abituati ad usare strumentazioni professionali”.

I video saranno pubblicati a partire da questo giovedì ogni martedì, giovedì e sabato, alle ore 17, sulla pagina de I Photogenici. In totale saranno dieci puntate prodotte insieme alla  Filmintuscany di  Michela Scolari, e in collaborazione con il  Comune di Castiglion Fiorentino, per un'inedita web series che, utilizzando la leva della satira, si pone come obiettivo quello di raccontare la nuova quotidianità al tempo del Covid19.

 

Martedì, 31 Marzo 2020 12:02

31 marzo

Per chi sono e a cosa servono i buoni spesa | Bollettini coronavirus | Volantino complottista

(Riccione) Questa mattina la riunione dei dirigenti dei settori coinvolti, in primis servizi sociali e finanziari, questo pomeriggio una video conferenza con sindaco Renata Tosi, assessore ai servizi alla persona, Laura Galli, e assessore al Bilancio, Luigi Santi, per approfondire l'oggetto dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile italiana, che dispone l'anticipazione ai comuni di 400 milioni di euro per di misure urgenti di solidarietà alimentare. Di questi al Comune di Riccione arriveranno, in data da stabilire che probabilmente sarà intorno al 15 aprile, 200 mila euro. Quota che la stessa ordinanza dice stabilita in proporzione alla popolazione residente del comune per un 80%, mentre l'altro 20% è stato calcolato sulla base della distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale. Come distribuire poi queste cifre, sotto forma di buoni spesa, è stato demandato ai comuni. Il Comune di Riccione quindi sta valutando le procedure da seguire. "Stiamo considerando la possibilità di creare un protocollo, delle linee guida da seguire sia per la distribuzioni dei buoni che per la loro entità - ha spiegato l'assessore Laura Galli -. Da questa mattina i centralini dei servizi sociali sono stati subissati di telefonate di persone che chiedono come poter accedere ai buoni spesa. La sensazione iniziale è stata che i soldi fossero già nelle casse dei comuni e invece bisognerà attendere che questi vengano inviati dalla protezione civile nazionale". "Il nostro obiettivo è quello di arrivare a tutti - conclude l'assessore Galli - non solo a quelli che sono già negli elenchi dei servizi sociali, ma anche a chi non ha mai avuto accesso ad aiuti, categorie di lavoratori che magari prima non rientravano nelle liste di aiuti che noi già diamo come Comuni sotto forma di rimborsi o assistenza. Sicuramente tra le telefonate più numerose quelle di cittadini che chiedono un aiuto non solo ora, ma anche per le settimane future perché magari stagionali hanno paura di non poter riprendere a lavorare e quindi hanno paura di non poter andare avanti nei mesi a venire".  

(Rimini) “I buoni spesa sono una forma di sostegno alle famiglie più esposte agli effetti economici derivanti dall'emergenza coronavirus”. Lo ha precisato ieri dalla suo profilo Facebook il presidente della provincia Riziero Santi. “Non è una forma sostitutiva o integrativa del reddito, non ha nemmeno lo scopo di sostenere economicamente la famiglia, non è nemmeno una sorta di reddito di cittadinanza o di reddito di emergenza, che saranno eventualmente oggetto di altri provvedimenti da parte del governo”, ha detto. “E’ una opportunità che è stata data ai comuni per poter garantire due pasti al giorno a chi non ne ha per causa emergenza covid-19”.

La ripartizione dei fondi comune per comune: Bellaria-Igea Marina: 131.205,79; Casteldelci: 3.169,44; Cattolica: 101.758,38; Coriano: 72.379,08; Gemmano: 9.196,08; Maiolo: 5.917,08; Misano Adriatico: 88.718,64; Mondaino: 9.200,77; Montefiore Conca: 15.524,19; Montegridolfo: 6.407,55; Montescudo-Monte Colombo: 52.680,93; Morciano di Romagna: 48.311,20; Novafeltria: 46.088,93; Pennabilli: 19.534,63; Poggio Torriana: 35.562,26; Riccione: 203.299,74; Rimini: 866.501,25; Saludecio: 23.013,35; San Clemente: 38.844,49; San Giovanni in Marignano: 55.881,86; San Leo: 21.988,40; Sant'Agata Feltria: 13.043,78; Santarcangelo di Romagna: 136.393,99; Talamello: 7.238,67; Verucchio: 66.362,70.

(Rimini) Il Rimini Innovation Square, di palazzo Buonadrata, ha deciso di mettere a disposizione la propria stampante 3d per la realizzazione di dispositivi sanitari. L’invito è quindi a farsi avanti per tutti i “maker del territorio che, in queste ore, vogliono mettere a frutto conoscenze e creatività per far fronte all'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del covid19”.

(Rimini) Sono 6 le nuove guarigioni cliniche di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus. Sono tre pazienti di sesso maschile e altrettante donne. I pazienti attualmente guariti risultano essere nel complesso 46. A questa notizia si aggiungono altre 20 persone uscite dalla quarantena, che portano il totale complessivo a oltre 320. Restano attualmente in isolamento domiciliare circa 1.950 persone, comprendenti sia gli ammalati sia chi ha avuto contatti stretti con casi positivi accertati.

Per ciò che riguarda l’evoluzione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 25, uno di quali residente fuori provincia, comunicati dalla Regione, con un trend dunque ancora positivo. Il totale si attesta su 1.382 casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, 1.314 residenti in provincia e 68 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. Per quanto riguarda il dato odierno, dei 24 residenti in provincia, 12 sono maschi e altrettante femmine. Sempre di questi pazienti, 14 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 10 ricoverati, di cui nessuno in Terapia intensiva.

Quattro purtroppo i decessi, cui si aggiunge un residente fuori regione. I quattro residenti sono tre pazienti di sesso maschile di 58, 79 e 84 anni ed una di sesso femminile di 95 anni.

Aggiornando i dati precedentemente forniti, sulle persone con residenza o domicilio in provincia di Rimini che risultano positive, va ricordato che tali dati ricomprendono anche residenti che, per vari motivi, possono essere stati diagnosticati fuori provincia. Tali dati divisi per comune di residenza/domicilio sono: Rimini 473, Cattolica 180, Riccione 179, San Giovanni in Marignano 105, Misano Adriatico 97, Coriano 44, Santarcangelo di Romagna 42, San Clemente 33, Montescudo Monte Colombo 27, Morciano di Romagna 27, Novafeltria 23, Bellaria Igea Marina 23, Verucchio 16, Saludecio 13, Pennabilli 9, Mondaino 8, San Leo 7, Mntefiore Conca 5, Montegridolfo 5, Gemmano 4, Poggio Torriana 4, Talamello 3, Maioli 2, Sant’Agata Feltria.

(Rimini) Sono 322 le richieste di deroga ricevute dal team guidato dal prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, che con Camera di commercio, Confindustria e associazioni di categoria è al lavoro da giorni per definire l’elenco delle attività produttive che possono continuare a lavorare, secondo le restrizioni dell’ordinanza regionale contro la diffusione del coronavirus. “La Prefettura è impegnata, con l’ausilio degli elenchi ricevuti dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura della Romagna, nell’attività di verifica delle Comunicazioni trasmesse dalle aziende ed imprese ai sensi del Punto 14 dell’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 48 del 24 marzo. In particolare, ad oggi, sono 322 le Comunicazioni ricevute, di cui 10 sospese per mancanza dei requisiti e 15 in istruttoria con richiesta di invio di ulteriori elementi ai fini della valutazione. Al riguardo, si invitano le Imprese/Aziende ad utilizzare il modello di Comunicazione allegato al Vademecum, pubblicato sul sito della Prefettura”, sottolinea il prefetto.

(Rimini) Sono 13.531 i casi di positività al Coronavirus, 412 in più di ieri. 50.990 i test refertati, 1.551 in più rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna.

Complessivamente, sono 5.896 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (170 in più rispetto a ieri); relativamente contenuto – come si sta verificando negli ultimi giorni – l’aumento di quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 351, 18 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.443 a 1.538: 95, quindi, quelli nuovi, di cui 69 uomini e 26 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.227 (86 in più rispetto a ieri), 926 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 301 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 21 residenti nella provincia di Piacenza, 25 in quella di Parma, 12 in quella di Reggio Emilia, 14 in quella di Modena, 16 in quella di Bologna, 2 in quella di Ravenna, 4 in quella di Rimini, 1 decesso si riferisce a un residente fuori regione. Pertanto, nessun nuovo decesso si registra nel territorio imolese, nella provincia di Ferrara né in quella di Forlì-Cesena.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.516 (41 in più rispetto a ieri), Parma 1.859 (50 in più), Reggio Emilia 2.208 (62 in più), Modena 2.137 (43 in più), Bologna 1.619 (115 in più), Imola 253 (14 in più), Ferrara 306 (6 in più), Ravenna 568 (15 in più), Forlì-Cesena 683 (di cui 343 a Forlì, 25 in più rispetto a ieri, e 340 a Cesena, 16 in più), Rimini 1.382 (25 in più).

Tamponi ‘drive through’
La metodologia ‘drive through’ - che prevede l’esecuzione del tampone, in maniera veloce e sicura, sulla persona a bordo della propria automobile - affianca l’attività dei tamponi a domicilio. Due gli obiettivi: valutare in tempi più rapidi persone clinicamente guarite (prive dei sintomi dell’infezione) che necessitano di effettuare il tampone due volte a distanza di almeno 24 ore uno dall’altro, prima di essere dichiarate guarite a tutti gli effetti; e al tempo stesso, eseguire i tamponi anche su persone che presentano sintomi lievi.
La prima apertura è avvenuta il 14 marzo a cura dell’Azienda sanitaria di Bologna presso la sede del Dipartimento a San Lazzaro di Savena. Ma anche questa attività sta progressivamente estendendosi a tutto il territorio regionale.
A Reggio, dopo la prima struttura nella camera calda del vecchio Pronto Soccorso, sono state attivate oggi le strutture ‘Drive in’ per l’esecuzione di tamponi su appuntamento a Castelnovo ne’ Monti e Guastalla, nelle tende fornite dalla Protezione Civile. Domani saranno attivati i punti Drive in a Correggio, Montecchio e Scandiano. I tamponi vengono effettuati alle persone a fine quarantena, in alternativa alle visite a domicilio che richiedono tempi più lunghi, con risparmio di numero di operatori e dispositivi di protezione personale.
A Parma è partita la modalità drive through per l'esecuzione dei tamponi per i sintomatici lievi e gli asintomatici. Le persone vengono chiamate dall’Azienda e, con la propria auto, si recano nella sede del Dipartimento di sanità pubblica a Parma, dove è stata installata la tenda, e alle due postazioni presenti all'Ospedale di Vaio a Fidenza (tenda) e all’Ospedale di Borgotaro, dove viene utilizzata l'ex-camera calda del Punto di primo intervento ora chiuso temporaneamente.
Anche a Modena dal 23 marzo si effettua il test in auto, non solo per accertare la guarigione di chi non ha più sintomatologia, ma anche per i casi di sospetto Coronavirus che, presentando solo sintomi lievi, riescono a spostarsi in auto. Questa modalità, già applicata con successo da alcune settimane per gli operatori sanitari Ausl, rende possibile razionalizzare sia l’utilizzo delle risorse professionali sia quello dei dispositivi di protezione degli operatori sanitari coinvolti. In aggiunta, riduce il carico sugli dell’Assistenza Domiciliare e dell’Igiene Pubblica permettendo così una risposta alla cittadinanza più rapida e modulata sulle diverse condizioni cliniche.
A Cesena la modalità drive through è partita oggi pomeriggio ed è finalizzata all'esecuzione dei tamponi per la verifica di avvenuta guarigione degli asintomatici dichiarati guariti clinicamente. Le persone, convocate dal Dipartimento di Sanità Pubblica, si recano con la propria auto presso il parcheggio dell'ospedale Bufalini, adiacente alla Piastra Servizi, dove è stata allestita la tenda dalla Protezione civile. A Forlì è stata aperta, sempre ad opera della Protezione civile regionale, una struttura - non ancora operativa - dove si effettueranno i tamponi in auto non appena sarà avviata l'attività.

Oltre 5.000 (5.016) i posti letto aggiuntivi già allestiti su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini

Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da ieri a oggi, sono stati allestiti altri 21 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 4.995 a 5.016, tra ordinari (4.475) e di terapia intensiva (541).
Nel dettaglio: 735 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 1.136 a Parma (65 terapia intensiva), 730 a Reggio (55 terapia intensiva), 536 a Modena (90 terapia intensiva), 907 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (158 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 272 a Ferrara (32 terapia intensiva), 700 in Romagna (in particolare: 258 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 113 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 71 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva; 120 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva).
Per quanto riguarda gli ospedali Covid, si conferma su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie (ad oggi 25 posti letto Covid attivati sui 30 messi a disposizione) e della casa di cura Val Parma Hospital (ad oggi attivati tutti i 40 messi a disposizione). Sempre in provincia di Parma sono stati attivati ulteriori 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma.
Per la provincia di Modena è attivo l’Ospedale di Comunità di Fanano, riconvertito a struttura Covid.
Già pronti come Covid hospital quello del Delta di Ferrara (92 posti letto aggiuntivi per acuti, 4 subintensivi e 6 intensivi), che si affianca all’hub del Sant’Anna, e - per la Romagna - l’ospedale di Lugo, con 44 posti letto Covid attivati a cui si aggiungerà quello di Riccione che al momento ha attivato 41 posti letto per acuti; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena.
Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano e la struttura Villa Verde con 40 nuovi posti letto; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid anche la Terapia Intensiva con 15 posti letto), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese.
Sempre a Bologna, nell’ambito del nuovo accordo con l’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) si sono aggiunte le case di cura Villalba e Villa Erbosa, entrambe dotate di posti letto per la Terapia Intensiva e Villa Laura con 32 nuovi posti letto attivati. Infine, in provincia di Bologna sono attivi posti letto per pazienti Covid anche presso l’ospedale di S. Giovanni in Persiceto (52 letti) e Bentivoglio (14 per acuti e 11 letti di terapia intensiva)

Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Proprio in queste ore, dal Dipartimento nazionale della protezione civile sta arrivando un significativo quantitativo di dispositivi di protezione individuale di vario tipo; sono attualmente in corso l’inventariazione e la distribuzione, che sarà rendicontata domani nel consueto aggiornamento pomeridiano.
Dall’inizio dell’emergenza a ieri, tra Dipartimento nazionale e donazioni sono pervenute in Emilia-Romagna 555.000 mascherine ffp2, 95.430 ffp3, 12.800 occhiali protettivi, 31.168 tute, 1.888.300 mascherine chirurgiche, 718.00 guanti, 2.600 camici, 3.000 copri scarpe, 2.000 copricapo; 3.597.000 mascherine del tipo Montrasio.

Volontariato
Sonostati 355 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati ieri, domenica 29 marzo; dall’inizio dell’emergenza, si contano 8.329 giornate. Le principali attività hanno riguardato: supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze (Cri e Anpas), per un totale di 135 volontari;  supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (196 volontari, con una crescente presenza degli scout Agesci); 24 volontari sono stati impegnati nelladisinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso. Su richiesta pervenuta dall’Ausl Romagna, è stata montata una tensostruttura per la sanificazione delle ambulanze presso la sede riminese della Croce Verde di Novafeltria, con la collaborazione del Coordinamento provinciale del volontariato di Rimini.
32 i punti triage attivi in regione
Sono 32 i punti-triage attivi in Emilia-Romagna (10 davanti alle carceri, 22 davanti agli ospedali): 3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di BO (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola); 2 in provincia di FE (Argenta e Cento); 1 in provincia di FC (Meldola); 1 in provincia di RA (Ravenna città); 1 nella Repubblica di San Marino

(Rimini) Con una lettera aperta del presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, ai sindaci e presidenti di Provincia della Romagna gli agricoltori romagnoli annunciano l'iniziativa online ‘I prodotti dal campo alla tavola’, in virtù della quale danno la propria disponibilità alla consegna a domicilio, nel pieno rispetto delle norme. Così “gli acuirenti possono comprare le migliori produzioni degli associati Cia della propria provincia”.

Di seguito la lettera

Egregio Signor Sindaco
Egregio Presidente della Provincia

Azzerare le distanze tra il campo e la tavola per consentire a tutti, anche in questo momento di grande emergenza per il Paese, di acquistare e consumare i prodotti genuini della terra.  È con questo spirito che le donne e i giovani di Cia-Agricoltori Italiani, sono protagonisti di una importante iniziativa su tutto il territorio nazionale e anche nel nostro territorio.

Nel pieno rispetto delle regole dettate dai decreti governativi, infatti, donne e giovani agricoltori stanno consentendo, soprattutto ad anziani e soggetti a rischio, di non privarsi dei prodotti tipici del territorio, frutto del lavoro incessante delle aziende agricole.

Questo impegno è utile a garantire un corretto grado di sicurezza alimentare, oltre che a offrire la possibilità di acquistare i prodotti della terra.

Stiamo affrontando un momento epocale che è anche una sfida importante da vincere. Attraverso il nostro impegno cerchiamo di rivitalizzare il rapporto di comunità tra cittadini e agricoltori e tra mercato e prodotti di filiera corta: insieme riusciremo a uscire da questa emergenza.

Giovani e donne di Cia sono protagonisti sui social, in queste ore, della campagna #noinonciarrendiamo con centinaia di foto e video postati per dimostrare come gli agricoltori, anche in questo periodo di emergenza, non possono e non vogliono fermarsi.

Consultando questa pagina web è possibile conoscere l'elenco delle aziende disponibili ad effettuare la vendita con consegna a domicilio non solo dei prodotti freschi, ma anche piatti pronti preparati dagli Agrichef delle Aziende Agrituristiche, fiori recisi ed in vaso, piantine aromatiche e piante ornamentali per abbellire e colorare le case ed i balconi in questo inizio di primavera anomalo a causa dell'emergenza Coronavirus.
Consultando questa pagina è possibile trovare le aziende, anche del suo territorio, coinvolte nel progetto:
https://iprodottidalcampoallatavola.cia.it/home-page/emilia-romagna  

I consumatori in questo momento stanno privilegiando l'acquisto di prodotti alimentari come latte, uova, frutta, verdura, legumi, farina, che registrano notevoli incrementi delle vendite. Per questo abbiamo anche chiesto ai protagonisti della Grande Distribuzione Organizzata di sostenere concretamente i nostri produttori acquistando questi e altri prodotti direttamente dalle aziende agricole del nostro Paese, che non stanno lesinando sforzi per garantire a tutti i cittadini, ogni giorno, cibo fresco e sano.
Questo è un momento particolarmente drammatico per le persone e le aziende: solo insieme e sostenendoci potremo superarlo e affrontare il futuro.

RingraziandoLa per la Sua attenzione restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e per possibili iniziative comuni.

Buon lavoro

Il Presidente CIA Romagna
Danilo Misirocchi

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