(Rimini) “Noi sindaci della Provincia di Rimini respingiamo il senso e la logica della circolare ministeriale del 31 marzo in cui pare si consentano le passeggiate dei bambini accompagnati dai genitori”. Perentoreo il messaggioinviato oggi da tutti i sindaci guidati dal presidente della Provincia Riziero Santi. “E’ una indicazione che non può trovare applicazione in un territorio come il nostro, oggetto a livello provinciale di rigorose prescrizioni in materia di tutela della salute pubblica contro la diffusione del Coronavirus”.

Su questo punto “è necessaria la massima chiarezza visto che le limitazioni ferree a cui ha chiesto volontariamente e responsabilmente di essere sottoposta la provincia di Rimini per salvaguardare i propri ospedali, il personale sanitario, la rete sociosanitaria, adesso non può essere vanificata da circolari confuse, la cui interpretazione errata rischia addirittura di intaccare i risultati ottenuti finora con il sacrificio della comunità intera.Rimini per il contenimento dell’epidemia di Covid-19”.  I sindaci ritengono “obbligatorio fare chiarezza, perché non possiamo permettere che i sacrifici fatti sinora dalla nostra comunità vengano vanificati da interpretazioni errate, che rischiano di mettere a repentaglio i risultati ottenuti sinora. E’ evidente che il provvedimento ministeriale di ieri non possa essere attuato sul territorio riminese il quale, per ordinanza regionale, limita gli spostamenti in bicicletta o a piedi esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari). Le restanti attività motorie sono subordinate alla ricorrenza di motivi di salute, e devono essere come tali provate”.

In estrema sintesi, “nella Provincia di Rimini non trova effetto la Circolare del Ministero dell'Interno del 31 marzo 2020. In questo senso cogliamo anche  la precisazione di stamane del ministro Lamorgese. Diciamo questo aggiungendo un sincero ‘purtroppo’. Senza voler eccedere in esempi che possono sembrare forzati è chiaro a tutti come l'attività motoria all aperto sia utile per la salute psicofisica  anche dei bambini . Ma così come in caso di guerra non si esce sotto le bombe così in questa “guerra al virus” ogni azione e atto che lo contrasti e lo eviti va sostenuta, anche per la tutela degli stessi bambini .  D’altro canto si tratta di uno sforzo e un sacrificio che non possiamo abbandonare proprio adesso. I dati degli ultimi giorni cominciano a darci qualche  speranza ma non ci dicono assolutamente che bisogna smettere di lottare, con la stessa forza, con la medesima determinazione. Soprattutto in questi giorni in cui si sta decidendo ogni cosa”

(Rimini) Giovedì 2 aprile, alle ore 18,30, il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi celebrerà nella cappella dell'episcopio la Messa per il cinquantesimo anniversario della salita al cielo della venerabile Carla Ronci. La Messa, che avrebbe dovuto essere celebrata nella parrocchia Beata Vergine del Carmine di Torre Pedrera, la parrocchia dove Carla è stata battezzata e ha vissuto tutta la sua vita, e dove sono ospitate le sue spoglie mortali, sarà trasmessa su Icaro Tv (91 digitale terrestre) e in diretta streaming sui canali social del Gruppo Icaro.
È stata concessa l'indulgenza plenaria anche a coloro che possono seguire la messa solo da casa (l'indulgenza era stata originariamente concessa a quanti avrebbero partecipato alle messe nella parrocchia di Torre Pedrera).

La biografia della Venerabile. Carla Ronci (11 aprile 1935 - 2 aprile 1970) è stata dichiarata Venerabile il 7 luglio 1997.
Primogenita di tre figli, iniziò il suo cammino spirituale nell'Anno Santo 1950: si impegnò nell'apostolato giovanile all'interno dell'Azione Cattolica. Nel 1961 entrò nell'Istituto Secolare delle Ancelle della Madre della Misericordia, nel quale emise la professione dei voti. Continuò come consacrata ad impegnarsi in opere di apostolato nella sua parrocchia di Torre Pedrera.
Morì il 2 aprile 1970 dopo alcuni mesi di dolorosa malattia. «È giunto il momento di salire sulla croce con lui. – disse – Vivo fiduciosa fra le paterne braccia di Dio».
Quella di Carla è stata una limpida testimonianza di santità laicale, vissuta nel mondo, nella fedeltà al "vangelo del quotidiano": nella famiglia, nel lavoro, nel servizio umile e gratuito alla vita della parrocchia. Una santità semplice, ma non banale, che sa coniugare l'amore di Dio con l'amore per il mondo, testimoniando come tutte le realtà terrene e le attività umane, grazie all'azione dello Spirito, possono essere consacrate e divenire strumento di santificazione.
Carla è stata una vera maestra di catechesi e di vita. Il suo metodo, non studiato sui libri, era dettato dal cuore e basato sull'ascolto e sul dialogo. Il suo dinamismo apostolico la portava ad interessarsi dei vari settori della vita parrocchiale: l'animazione liturgica, il coro, la filodrammatica, le gite, l'attività missionaria, l'amministrazione, la carità verso i poveri. È stata un'autentica "contemplativa nell'azione". La conoscenza di Carla, è già molto diffusa in Italia e anche in diversi parti del mondo. Diversi volumi sulla sua figura sono editi dal Centro Documentazione A. Marvelli - Rimini e dalle edizioni ilPonte, oltre alla rivista Amici di Alberto e Carla.

(Rimini) Tornano ad accendersi su Rimini di Linea Verde Life Rai 1, che domani, giovedì 2 aprile alle ore 12,20 sempre su Raiuno replicherà la puntata girata a Rimini nel dicembre scorso per poi andare in onda nel mese di gennaio. Nel racconto dei conduttori di Linea Verde Life Marcello Masi e Daniela Ferolla i temi della sostenibilità e dell'innovazione. Al centro di una puntata che allargherà il proprio sguardo fino a Santarcangelo e Riccione Borgo San Giuliano, Castel Sismondo e il Museo fellini, il Psbo e Metromare, la difesa dei cetacei e il bacino del Ponte di Tiberio come grande scenario di trasformazione urbana, non mancando l’incrocio col food alla Pescheria storica della città.

 

Mercoledì, 01 Aprile 2020 10:55

1 aprile

Il giorno del lutto | Stabile il numero dei contagi | Sensoli lavora per il Pd

(Rimini) Sono 6 le nuove guarigioni cliniche di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus. Si tratta di 5 pazienti di sesso maschile e di una donna. I pazienti attualmente guariti risultano essere nel complesso 52. Inoltre, altre 25 persone circa sono uscite dalla quarantena, per cui il totale complessivo è di circa 350. Restano attualmente in isolamento domiciliare circa 1.950 persone, comprendenti sia gli ammalati sia chi ha avuto contatti stretti con casi positivi accertati.

Per ciò che riguarda i nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 25, comunicati dalla Regione. Il totale si attesta su 1.407 casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.339 residenti in provincia e 68 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. Per quanto riguarda il dato odierno, 14 pazienti sono maschi e 11 femmine. Di questi ultimi pazienti 15 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 10 ricoverati, di cui nessuno in Terapia intensiva.
Purtroppo è stato segnalato un ulteriore decesso: un uomo di 76 anni.

Il contagio comune per comune: Rimini 481, Cattolica 183, Riccione 183, San Giovanni in Marignano 109, Misano 100, Coriano 44, Santarcangelo 42, San Clemente 33, Montescudo Monte Colombo 27, Morciano 27, Bellaria Igea 24, Novafeltria 23, Verucchio 16, Saludecio 13, Pennabilli 9, Mondaino 8, San Leo 7, Montefiore 5, Montegridolfo 5, Poggio Torriana 5, Gemmano 4, Talamello 3, Maiolo 2, Sant’Agata 1.

(Rimini) Bandiere a mezz'asta e minuto di raccoglimento questa mattina a mezzogiorno per il sindaco di Riccione, Renata Tosi, il comandante dei carabinieri della compagnia di Riccione, Luca Colombari, il responsabile del servizio di protezione civile, Mario Sala,  il vice comandante sostituto Commissario della Polizia Locale, Isotta Macini, il presidente del Consiglio comunale, Gabriele Galassi. Le foto del minuto di silenzio dedicato alle vittime del coronavirus.

(Rimini) Quella Senegalese è una delle comunità più antiche e radicate nel riminese, con più di mille persone che vivono in tutto il territorio provinciale. "anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte – afferma Seck Papa Modou, coordinatore delle comunità Senegalesi della provincia di Rimini – perché ci sen tiamo parte integrante del territorio di Rimini, che per noi è una vera e propria casa dove ormai da tanti anni viviamo, lavoriamo e partecipiamo alla vita sociale. Ci siamo subito attivati e, grazie in particolare al ruolo di Ndiaye Harona ,presidente Associazione senegalese della Provincia di Rimini, ognuno ha fatto la sua parte. È stato naturale, visto che anche alcuni di noi si sono ammalati, pensare di fare la nostra parte e partecipare con la raccolta fondi tra le diverse comunità della Provincia. Da settimane – continua Seck – ci arrivano ogni giorno telefonate da casa, in Senegal, dei nostri famigliari preoccupati, che chiedono continui aggiornamenti. Ora anche in Senegal ci sono i primi casi e stanno seguendo l'esempio dell'Italia con le limitazioni agli spostamenti e la chiusura dei luoghi di aggregazione. Ci guardano non solo con preoccupazione, come all'inizio, ma anche come esempio da seguire, visto che le cose cominciano ad andare meglio "
"Un gesto– è il commento di Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – la cui valenza va oltre alla donazione e ci da forza e speranza. È in questi momenti di difficoltà che una comunità si stringe e dimostra i suoi legami profondi. A loro va il mio ringraziamento personale e a nome di tutta la comunità riminese. Quella senegalese è una delle comunità più antiche e radicate a Rimini, con cui abbiamo sempre collaborato in tanti progetti. Il loro è sia un aiuto concreto, con la donazione all'Ausl Romagna per la gestione dell'emergenza sanitaria. Sia un gesto simbolico che cementifica il nostro rapporto di amicizia e ci ricorda l'importanza del sentirsi uniti per superare insieme i momenti di difficoltà come quello attuale".

(Rimini) A Coriano il minuto di silenzio unito agli altri comuni d'italia per ricordare le vittime del coronavirus e onorare chi si sta impegnando in questa battaglia. Domenica Spinelli: "Coriano si unisce al dolore di tutte le famiglie di Bergamo e del Mondo. Difficile aggiungere altro in un momento così terribile se non l'invito  da parte di tutta l'Amministrazione al rispetto delle regole. Impegniamoci a ridurre il contagio per salvare ogni vita umana, ognuno deve fare la propria parte."

(Rimini) Alle ore 12 di oggi 31 marzo 2020, il Sindaco di Montegridolfo Lorenzo Grilli ha partecipato al momento di commemorazione nazionale per le Vittime del virus Covid-19.

Purtroppo anche a Montegridolfo c'è stata una persona che ha perso la vita a causa del contagio.
Nei giorni scorsi, il Sindaco si era fatto portatore del cordoglio dell'intera Comunità verso i suoi familiari stringendosi in un simbolico abbraccio.

Il Sindaco Grilli con le parole del discorso odierno, ha voluto unire in un'unica visione l'Italia al resto del mondo, richiamando l'attenzione al rispetto delle regole per il contenimento della pandemia.
Si ricorda che l'Amministrazione Comunale ha rilasciato l'applicazione gratuita per smartphone - MyCity - per tenere sempre informati i concittadini e, sono in costante aggiornamento le pagine del sito istituzionale montegridolfo.eu

Il Comune di Montegridolfo è un piccolo Comune, ma come in un grande mosaico chiamato Italia, ne costituisce una tessera importante, che si è manifestata oggi con un significativo gesto istituzionale e con il sentito ricordo verso le Vittime da coronavirus.

(Rimini) Alle 12 le bandiere a mezz'asta davanti al Comune di Misano Adriatico hanno idealmente riunito intorno a loro tutti i 13.500 cittadini. Un minuto di silenzio che ha connesso i comuni italiani con l'iniziativa lanciata da Gianfranco Gafforelli, presidente della provincia di Bergamo.
A Misano il minuto di raccoglimento davanti al Municipio ha visto la presenza della Vicesindaca Maria Elena Malpassi.
"Un silenzio interiore che s'è aggiunto a quello irreale che ci circonda in queste settimane durissime – il commento della Malpassi – ma che al tempo stesso ci fortifica e ci unisce. Come tutto il territorio, anche Misano sta pagando un tributo pesantissimo, di fronte al quale la gente sta reagendo con responsabilità e solidarietà. Ci sarà poi un lungo cammino da compiere insieme per uscire dall'emergenza, ma al tempo stesso dovremo costruire un assetto economico e sociale che sarà determinato da ciò che stiamo attraversando a causa COVID-19. Solidarietà, determinazione, sacrificio e fantasia ci guideranno come sempre in passato".

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