Gnassi: moltiplicare lo sforzo fino a Pasqua
(Rimini) “Sinora è stata dura, durissima”. Inizia così l’intervento di oggi del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, per chiedere di andare avanti come le misure restrittive anti coronavirus. “Abbiamo cambiato le nostre vite, abbiamo chiesto a tutti di restare a casa e alle imprese di chiudere. Ma non è finita qui”.
Rimini, i sindaci della provincia di Rimini, il Prefetto, “già da settimane ormai hanno deciso di intraprendere la via più ripida per tutelare la salute e salvaguardare il sistema sanitario al limite. Una serie di prescrizioni e di limitazioni molto rigorose che la Regione Emilia Romagna ha accettato, quindi esteso alla provincia di Piacenza, e infine quel modello è stato fatto proprio dall'ultimo decreto governativo”. Su questa stessa strada, dobbiamo procedere ancora almeno fino al 13 aprile. “Questo non è il momento di tirare il fiato, né un sospiro di sollievo. Al contrario. Adesso e ancora serve proseguire questo nostro sforzo. Per questo stamane ho inviato, insieme al Presidente della Provincia Santi e concordando con il presidente della Regione Bonaccini, una lettera al Presidente Giuseppe Conte chiedendo espressamente che l'ordinanza 'Rimini' venga reiterata fino al 13 aprile. Perché proprio l'ordinanza 'Rimini' fa parte di una strategia aggressiva verso il Coronavirus, cominciata proprio qui sul territorio riminese, che proprio in questi giorni nell'intera Emilia Romagna viene agganciata alla nuova serie di test sierologici per incrementare il numero e la precisazione dei test”.
Guardare alle curve statistiche, alla cauta discesa delle ultime giornate “ha un valore empirico. Dobbiamo stare invece ai dati scientifici, alle valutazioni prettamente sanitarie. E tutte queste ci indicano la necessità di prorogare le misure restrittive. Proprio ieri l'assessore regionale alla Sanità ha messo in evidenza come, se ancora due settimane fa l'incremento medio giornaliero del contagio nella nostra provincia superava anche il 15 per cento, adesso si attesta sullo 0,7 per cento, sotto la media regionale del 3,5 per cento. Le misure di distanziamento sociale a cui abbiamo deciso con responsabilità di attenerci evidentemente funzionano. E allora dobbiamo proseguire, e non fermarci”.
Per Gnassi, “dobbiamo ribaltare il concetto: proprio rispettare un'ordinanza così rigorosa ha l'esclusivo scopo di farci tornare prima alla vita libera di esprimersi. Il professor Ricciardi (Walter, dell’Oms, ndr) parlando dell'epidemia, dei contagi e dei decessi ha correlato questi, il loro numero maggiore o minore, proprio in relazione alle misure di contenimento sociale. In assenza di queste misure, secondo il professor Ricciardi, sicuramente i decessi sarebbero stati tre o quattro volte tanto”.
Nella nostra provincia, “sinora, sono stati purtroppo un centinaio. Fare sacrifici, stare a casa, chiudere le attività produttive, le scelte che abbiamo preso qua, questo lavoro enorme e di un intera comunità, la nostra riminese, ha salvato centinaia di persone. Ha permesso sin qui alle strutture ospedaliere di reggere un urto enorme. Non è scontato che ciò sia automatico. Se i medici gli operatori sanitari gli infermieri sono al fronte , la nostra comunità ognuno di noi è la retrovia che li deve supportare. Stando insieme e compatti salviamo vite e contribuiamo a uscirne prima. Che è la vera cosa che conta anche per il lavoro e l'economia. Un orizzonte c'è. E noi lo conquisteremo”. Ribadisce Gnassi, “il dopo dipende da come affrontiamo questo durante. Per martedì 7 convocherò associazioni e sindacati per il Forum straordinario della Ripartenza, dentro al piano strategico. Il giorno prima, con l'assessore Corsini si farà il punto sul turismo presente e che verrà. Ci siamo ma prima di rivedere la luce che attendiamo dobbiamo moltiplicare lo sforzo fino a Pasqua”.
3 aprile
Il virus allenta la presa | Tamponi sulle auto | L’Istat sui decessi
Confcommercio: aziende chiuse non producono rifiuti, tari dovrà eslcudere i mesi dell’emergenza
“Le tante aziende del territorio chiuse per Decreto o per Ordinanza regionale sono concentrate su come fare fronte alle imminenti scadenze. Uno dei tributi che pesa di più nell’economia delle attività legate ai pubblici esercizi e al commercio e è la Tari, la tassa sui rifiuti di cui più e più volte abbiamo parlato per la sua grandissima incidenza sui costi di gestione delle attività. Per molti piccoli imprenditori è un autentico incubo, per tutti una tassa difficile da sostenere perché il servizio ha un costo notevole e in costante aumento nel tempo”, –spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino .
“Ora che i nostri ristoranti, i nostri bar, i nostri negozi e moltissime altre tipologie di imprese sono completamente chiuse, e non per scelta personale del gestore, sono stati di fatto azzerati i quantitativi di rifiuti prodotti. Chiediamo dunque a gran voce che quando arriverà il momento dei prossimi conteggi, per le utenze non domestiche venga tenuto conto di questa mancanza totale di passaggi da parte del gestore per la raccolta e lo smaltimento di ogni tipo di rifiuto. Diamo per scontato che per questo periodo di inattività delle imprese non vengano loro conteggiati oneri, non essendoci di fatto stato un servizio per la mancanza di produzione dei rifiuti stessi. Ci aspettiamo comunque una ridefinizione del “quantum”, la possibilità di dilazioni e uno spostamento delle scadenze. Ben vengano intanto le iniziative dei Comuni che man mano si stanno adoperando per procrastinare le scadenze delle imposte, ma anche la partita della Tari non è fuori dal contesto, in questo momento in cui agli imprenditori manca la liquidità per fare fronte a questa e alle altre imposizioni, per di più con un futuro impossibile da prevedere”.
Santarcangelo Festival si riorganizza e lancia il ‘suq dei sogni’
(Rimini) “Stiamo lavorando per immaginare cosa e come sarà Santarcangelo Festival 2020 e ne daremo notizia entro la fine di aprile. Intanto abbiamo disegnato un progetto per questo tempo sospeso e difficile per restare uniti nella distanza”. Lo ha spiegato ieri ai giornali il team di Santarcangelo Festival.
"Avevamo deciso da tempo che ‘Futuro fantastico’ (il titolo di un breve racconto che Isaac Asimov scrisse nel 1990 prefigurando – ottimisticamente – i giorni nostri) sarebbe stato il claim di questa "far-out" edizione, che guarda ai cinquant'anni trascorsi per immaginare il 2050. Poi è arrivata la pandemia a rendere ancora più infetti i pallidi tentativi di prefigurare futuri migliori. Dopo il debito smarrimento e infiniti ripensamenti sui colori, le striature, le derive semantiche in cui immergere questa fatidica edizione 2020 – che inevitabilmente, date le incertezze attuali, avrà una nuova veste d'emergenza – abbiamo deciso che sì, avremmo continuato a usare Futuro fatastico per nominarla”, spiegano gli organizzatori.
Perché, infatti, proprio ora rinunciare ai rilanci fantastici e alle visioni utopiche?
“Questo inquietante scenario era già stato incredibilmente predetto da innumerevoli film e romanzi di fantascienza (nonché da molti scienziati) tanto che al momento, immersi nella sindrome distopica, abbiamo sentito un inspiegabile senso di déjà-vu... e la crudezza del reale si è tinta, almeno per noi cresciuti a cyber-visioni, dei colori acidi di tante illustrazioni fantascientifiche, come questa immagine, anch'essa prodotta in tempi non sospetti, che avevamo scelto per il Festival. Usiamo il passato perché oramai c'è inevitabilmente un prima e un dopo il virus e questo spartiacque ce lo porteremo tatuato in corpo. Avevamo immaginato questa invasion della piazza santarcangiolese, ricorrendo alla mano di un noto e brillante illustratore che ora ha sostituito il mitico Karel Thole nel disegno delle copertine della serie "Urania": Franco Brambilla; a lui avevamo affidato questa illustrazione retro-futuristica. Ed è molto leggibile: un intervento su una cartolina vintage di Santarcangelo, con l'arrivo di alieni "amichevoli" e di una piovra gigante mono-oculare non così terrorizzante, ma anzi dolcemente adagiata sul lastricato della piazza con i tentacoli a esplorare il vicinato... questa era l’immagine".
Questa è l'immagine oggi. “La lettura si rifrange inevitabilmente sui fatti del momento e forse ora potremmo intenderla come un invito, netto, ad imparare a convivere con il mostro che è entrato nelle nostre vite, e che non se ne andrà più. L'intruso è parte di noi e dovremo appunto imparare a conoscere "le virtù del virus" come scrive Rocco Ronchi nell'omonimo articolo: "Il virus è il segno dell'eterna condizione umana. Casomai ci fossimo colpevolmente scordati della nostra mortalità, finitezza, contingenza, mancanza, ontologica deficienza ecc. ecc., ecco che il virus ce le rammenta, coartandoci alla meditazione e rimediando così alla nostra distrazione di consumatori compulsivi (...) Per l'intelligenza critica che si esercita sul fenomeno virus, Covid 19 è per lo più il nome da film di fantascienza con cui si certifica un sapere pregresso."
Cosa si sogna in tempo di pandemia, cosa si desidera? “Mettiamoli in piazza, raccontiamoli, scambiamoli, facciamoli diventare collante e carburante per ripartire! L'opposto del panopticon è il SUQ, spazio impossibile da controllare nella sua concentrica conformazione e per il caos innato che lo compone.
Nasce per questi giorni di attesa e preparazione della virtuale edizione 2020 il ‘Dream suq’ di Santarcangelo Festival. "Il suq è il luogo deputato allo scambio delle merci. Si sviluppa all'interno di piazze con andamento a cerchi concentrici". Assumiamo la connotazione a spirale che hanno questi caotici e colorati mercati del mondo arabo per costruire una piattaforma aperta e plurigestita che accolga voci e proposte "da mettere in piazza" ora che non si può. È un gruppo Facebook, collettore aperto di proposte-sogni-visioni culturali/artigianali, locali e internazionali. Un labirinto informale in cui condividere, scambiare, suggerire, mettere in campo saperi e pratiche: un mercato senza moneta, o meglio la cui unica moneta è la solidarietà nella solitarietà di questo momento”.
Coronavirus, la mappa del contagio in provincia: undici nuovi positivi
(Rimini) In merito agli aggiornamenti sul quadro sanitario della provincia di Rimini, oggi sono sei le nuove guarigioni cliniche di pazienti precedentemente risultati positivi a coronavirus, sono tutti uomini. I pazienti attualmente guariti risultano essere nel complesso 65. Altre trenta persone circa sono uscite dalla quarantena, per cui il relativo totale complessivo è di oltre quattrocento. Restano attualmente in isolamento domiciliare circa 2mila persone, comprendenti sia gli ammalati sia chi ha avuto contatti stretti con casi positivi accertati.
Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano undici, comunicati dalla Regione. Il totale si attesta su 1.456 casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.386 residenti in provincia e 70 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. Per quanto riguarda il dato odierno, 5 pazienti sono maschi e 6 femmine. Di questi pazienti 6 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 5 ricoverati, e nessuno in Terapia intensiva.
Purtroppo sono stati segnalati 4 ulteriori decessi di residenti in provincia: 3 uomini, 2 di 82 e 1 di 94 anni e una donna di 81 anni.
Coronavirus, tamponi ‘drive through’ per i pazienti guariti dal covid
(Rimini) Partirà da domani anche a Rimini la modalità del ‘drive through’ per effettuare tamponi in modo più rapido e ottimizzando le risorse umane a disposizione. All’operazione è stata destinata la vecchia “camera calda” dell’ospedale Infermi, sulla salita che conduceva al Pronto soccorso (prima del trasferimento nel nuovo Dea alcuni anni fa) e che al momento non era utilizzata con continuità. “Tali locali, molto ampi e facilmente arieggiabili, ben si prestano all’effettuazione dei tamponi dall’auto ed allo stesso tempo garantiscono protezione agli operatori che eseguono i tamponi anche in caso di intemperie”, sottolineano dalla Prefettura.
All’accesso della rampa che conduce alla camera calda, che sarà adeguatamente evidenziata con apposita segnaletica, un operatore “regolerà il traffico” delle auto in ingresso, che saliranno in maniera scaglionata ed entreranno nell’ex camera calda. All’interno, gli operatori, dotati di tutte le misure di protezione individuale previste, raccoglieranno il tampone nasofaringeo del paziente senza bisogno che questi scenda dall’auto. Dopodiché il paziente farà il percorso inverso e rientrerà a casa. Coloro che si recheranno al drive through, modalità utilizzata per effettuare i tamponi di verifica su pazienti che non hanno più sintomi, saranno contattati per l’appuntamento dall’Azienda sanitaria e dovranno recarsi sul posto seguendo il percorso più breve e diretto possibile.
Misano, il sindaco Piccioni torna in municipio. Dalla prossima settimana distribuzione dei buoni spesa
“La macchina comunale non s’è mai fermata. Gli uffici che forniscono servizi indifferibili come stato civile e servizi sociali sono sempre presidiati nel rispetto delle regole e diversi dipendenti sono in smart working. Ringrazio tutte le donne e gli uomini che sono al lavoro sul territorio. Alcuni di loro sono stati e sono alle prese con gli effetti del contagio e ‘a distanza’ li abbraccio tutti. So bene che è difficile, ma so anche che ne verremo fuori se saremo disciplinati nel rispetto delle regole ormai ben chiare”. Questo è il primo commento di Fabrizio Piccioni, sindaco di Misano, tornato al lavoro dopo la sua positività coronavirus e la lotta contro la malattia covid.
Già la scorsa settimana Piccioni era guarito e risultato negativo ai tamponi di verifica. Oggi il sindaco, che ha semrpe lavorato da casa, è tornato in ufficio e ha firmato l’ordinanza che prolunga fino al 13 aprile tutte le restrizioni a cui sono tenute imprese e cittadini. Per domani ha convocato la giunta comunale che in videoconferenza “affronterà i temi di stretta attualità e quanto in cantiere relativamente ai progetti in sospeso”.
Rispetto ai buoni spesa per le famiglie che a causa del covid hanno problemi economici per la spesa alimentare, con gli 88.000 euro che saranno resi disponibili dalla protezione Civile, all’inizio della prossima settimana si avvierà la distribuzione. Ad oggi sono circa 200 le richieste. Proprio sul fronte del volontariato,” Misano Adriatico sta esprimendo un’attività davvero importante a sostegno delle persone in difficoltà”. Tanti misanesi si sono messi a disposizione per un aiuto concreto. “Nei disagi che ha comportato il covid19 – commenta Piccioni – se devo trovarci uno spunto positivo è proprio in questa straordinaria risposta di solidarietà. C’è sempre chi preferisce disquisire su ordinanze o ragionare in punta di diritto, oppure cocciutamente passeggiare sfidando i divieti. Se c’è tanta energia, vorrei la si dedicasse al bene comune. Questo è il tempo di aiutare la gente in difficoltà e sostenere i tanti volontari. Sono orgoglioso della risposta dei miei concittadini”.
Buoni spesa, a Rimini 5mila beneficiari. Tutte le info
(Rimini) Buoni spesa fino a 550 euro per l'acquisto di beni di prima necessità e da utilizzare in un negozio o in supermercato vicino a casa. Il Comune di Rimini avvia il piano per la solidarietà alimentare rivolto alle famiglie in difficoltà a causa delle conseguenze dell'emergenza sanitaria in corso: a partire da domani, venerdì 3 aprile, sarà infatti possibile presentare domanda per richiedere i buoni spesa messi a disposizione attraverso il fondo previsto dall'ordinanza della Protezione Civile che ha destinato 400 milioni ai Comuni italiani per supportare le famiglie oggi più vulnerabili.
"Abbiamo cercato di mettere in piedi un meccanismo snello e veloce in modo da rispondere nell'immediato ai bisogni delle famiglie maggiormente in difficoltà – è il commento dell'Amministrazione Comunale – Il buono servirà a dare un supporto concreto anche a chi a causa del coronavirus si è trovato senza lavoro, andando quindi a rispondere in maniera trasversale alle necessità emergenti di quelle famiglie che solitamente non accedono alla rete di aiuti del welfare comunale".
Il fondo, che per il Comune di Rimini ammonta a circa 866mila euro, risponderà ad una platea stimata di circa 5mila beneficiari, orientativamente suddiviso in maniera omogenea tra buoni spesa e pacchi viveri direttamente assegnati dalla protezione civile. Il buono spesa avrà un valore di 150 euro per ogni componente del nucleo famigliare presente sul territorio; per le famiglie con 4 o più componenti il buono avrà un valore massimo di 550 euro. La distribuzione diretta di pacchi di prodotti di prima necessità sarà seguita dalla Protezione Civile, che individuerà le famiglie attraverso una valutazione coi Servizi Sociali del Comune.
Possono richiedere il buono spesa i residenti del Comune di Rimini oppure coloro che si trovano nel Comune di Rimini perché hanno avuto o hanno tuttora in atto un contratto di lavoro con una impresa del territorio comunale. Il reddito lordo complessivo ai fini Irpef del nucleo deve essere inferiore a 40mila euro; nel caso di famiglia con due o più figli il limite è fissato a 60mila euro.
Non si può richiedere il buono se al 31 marzo il nucleo famigliare aveva una disponibilità finanziaria liquida di 4mila euro (2.500 euro se il nucleo ha un solo componente).
E' necessario inoltre dimostrare di non avere avuto nel mese di marzo entrate effettive da lavoro, pensione, attività professionale e di impresa o da altra fonte di reddito rilevante ai fini Irpef, superiori a 300 euro per componente del nucleo (valore medio).
A questi requisiti di base, si aggiungono ulteriori condizioni che serviranno a definire le priorità di assegnazione dei buoni spesa. Sarà data la precedenza a coloro che non hanno goduto di reddito o pensione di cittadinanza, o altri ammortizzatori sociali; priorità anche ai nuclei familiari monoreddito il cui titolare abbia richiesto trattamento di sostegno al reddito oppure il datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostegno del reddito o abbia sospeso o ridotto l'orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore. Infine si terrà conto del numero di componenti del nucleo famigliare con età superiore a 70 anni, minori o portatori di handicap.
On line l'elenco degli esercizi commerciali dove usare i buoni spesa. A breve sarà pubblicato un avviso pubblico che servirà ad individuare gli esercizi commerciali che intendono aderire all'iniziativa e dove i cittadini potranno utilizzare il buono. L'elenco delle attività aderenti sarà successivamente consultabile on line sul sito istituzionale.
La domanda si potrà presentare a partire dalle 10 di venerdì 3 aprile compilando l'apposito form pubblicato sul sito istituzionale (www.comune.rimini.it) o telefonando a numeri presidiati da operatori comunali (da lunedì a venerdì - dalle ore 9 alle 15): 0541 704689 - 0541 704665 - 0541 793950 - 0541 704654. Al momento della domanda sarà richiesto di indicare la composizione del nucleo famigliare (e quali attualmente si trovano sul territorio del Comune, con indicazione dei minori, ultrasettantenni e disabili), dichiarando il possesso dei requisiti economici e specificando le eventuali condizioni di precedenza. Il termine di presentazione delle domande è fissato per l'8 aprile alle ore 12. Sarà richiesto di indicare il numero di telefono e eventuale indirizzo mail per essere poi contattati da operatori che verificheranno la congruenza dei dati dichiarati all'Amministrazione. Nel caso risultassero dei fondi residui, l'Amministrazione ha già programmato una nuova assegnazione di buoni spesa, ai quali non potrà accedere il nucleo che ne ha già usufruito.
Smart working, 2 milioni alle amministrazioni locali
(Rimini) Accelerare il processo di adozione dello smart working durante l’emergenza Covid 19, per contribuire a garantire la continuità dei servizi e ridurre la mobilità dei dipendenti. Ma ugualmente importante è consolidare questo strumento organizzativo, fondamentale per un cambiamento duraturo e in grado di sostenere il rilancio del territorio. Queste le finalità del bando approvato dalla Giunta regionale che mette a disposizione 2 milioni di euro per gli Enti locali in Emilia-Romagna (Comuni, Unioni, Province e Città Metropolitana).
“Nell'immediato, questo bando vuole dare alle amministrazioni locali uno strumento che consenta di operare al servizio dei cittadini in tempi di distanziamento sociale- ha detto Paola Salomoni, assessore all’Agenda Digitale-. In realtà si tratta di un significativo investimento per consentire agli enti di utilizzare il lavoro agile anche in futuro, nella loro normale operatività”. Per l’assessore al Bilancio Paolo Calvano “il Covid ha obbligato le Pubbliche amministrazioni a cambiare le proprie modalità di lavoro. Questo cambiamento avvenuto in emergenza, modificherà anche il futuro della Pa e perciò la Regione ha deciso, con questa importante misura, di accompagnare gli Enti locali in questa transizione. Un’iniziativa che guarda al futuro, nell’interesse di lavoratori e cittadini”.
La procedura telematica. L’apertura del bando è fissata per domani venerdì 3 aprile, alle ore 9.30. La possibilità di presentare domande di contributo sarà possibile fino a esaurimento risorse (e comunque non oltre il 31/7/2020).
Al link http://autonomie.regione.emilia-romagna.it da domattina il bando e la piattaforma per l’invio telematico della domanda.
Le risorse previste nel bando supporteranno gli Enti nell’adottare un efficace piano di avvio e consolidamento dello smart working, realizzarndo iniziative di carattere formativo per dipendenti e dirigenti. La misura consentirà inoltre di reperire tecnologie evolute per supportare questo processo di trasformazione digitale e organizzativa della Pubblica amministrazione.
Riccione, da lunedì i buoni spesa a partire da 150 euro
(Rimini) In arrivo per i riccionesi 150 euro per i nuclei con un solo componente, e una quota di 90 euro per ogni componente aggiuntivo fino ad un massimo 4. Qualora nel nucleo siano presenti minori fino a 3 anni si prevede una ulteriore maggiorazione del 10% del contributo. Lo ha deciso oggi la Giunta comunale di Riccione dopo aver preso atto dell'ordinanza del 30 marzo del Capo della Protezione Civile con cui viene assegnata al Comune di Riccione la somma complessiva di 203.299,74 euro da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare.
"Abbiamo deciso di ampliare al massimo le possibilità di accesso ai buoni spesa, soprattutto dando la priorità a chi non ha mai goduto di alcun aiuto fino a questo momento. I buoni spesa, ce ne rendiamo conto, sono un'esigenza fondamentale e impellente, quindi abbiamo stabilito delle linee guida per non penalizzare nessuno. E' evidente che questo è solo l'inizio perché ci aspettiamo dallo Stato ulteriori risorse”, dichiara l'assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli.
Come da ordinanza del Capo della Protezione Civile, viene demandato all'Ufficio dei servizi sociali l'individuazione della platea dei beneficiari ed "il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall'emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico". La Giunta comunale ha quindi deliberato le linee attuative a cui appunto l'ufficio competente dovrà attenersi nell'individuazione dei cittadini in condizione di necessità.
Le linee guida sono essenzialmente tre: 1) la residenza nel Comune di Riccione, 2) non essere assegnatario di sostegni pubblici nell'anno 2020 come ad esempio Reddito di cittadinanza, Rei, Naspi, Indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello regionale, sostegni alimentari e/o economici ricevuti nell'ambito di accordi/convenzioni che il Comune ha stipulato con il Terzo Settore. Sono esclusi invece benefici riconducibili alla situazione di disabilità. 3) Infine non avere depositi bancari o postali superiori ai 10mila euro. Tutte queste condizioni dovranno essere attestate in un'autocertificazione che dovrà compilare sotto la propria responsabilità il richiedente.
Da lunedì sarà possibile scaricare il modulo per la richiesta direttamente dal sito del comune di Riccione https://www.comune.riccione.rn, oppure mandare una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dove presentare già la richiesta o chiedere assistenza. Sono stati inoltre attivati due numeri telefonici: 0541 428901 e 0541 428902. I buoni spesa saranno caricati sulla tessera sanitaria e saranno spendibili negli esercizi convenzionati. La lista sarà pubblicata sul sito del Comune di Riccione ma intanto hanno già dato adesione i supermercati Conad, Coop e A&O. I buoni saranno spendibili anche per necessità nelle farmacie.