Lunedì, 06 Aprile 2020 13:14

Buoni spesa, a Rimini già 3mila domande

(Rimini) Si stanno avvicinando a tremila le domande per l’acquisto di beni di prima necessità e da utilizzare in un negozio vicino a casa messi a disposizione dal Comune di Rimini grazie al fondo previsto dall’ordinanza della Protezione Civile che ha destinato 400 milioni ai Comuni italiani per supportare le famiglie oggi più vulnerabili a causa della pandemia del Covid-19.

Aperte nella mattinata di venerdì 3 aprile, alle ore 12 di quest’oggi sono state 2748 le domande ricevute attraverso il form predisposto dai Servizi sociali e dal Sistema informatico del Comune di Rimini per richiedere i buoni spesa. Ricordando che il termine di presentazione delle domande è fissato per mercoledì 8 aprile alle ore 12, si precisa che il vaglio delle domande seguirà esclusivamente i criteri richiesti e non la cronologia della presentazione della domanda.

Possono richiedere il buono spesa i residenti del Comune di Rimini oppure coloro che si trovano nel Comune di Rimini perché hanno avuto, o hanno tuttora in atto, un contratto di lavoro con una impresa del territorio comunale, indicando, al momento della domanda la composizione del nucleo famigliare, dichiarando il possesso dei requisiti economici e specificando le eventuali condizioni di precedenza. Sarà infatti data la precedenza a coloro che non hanno goduto di reddito o pensione di cittadinanza, o altri ammortizzatori sociali; priorità anche ai nuclei familiari monoreddito il cui titolare abbia richiesto trattamento di sostegno al reddito oppure il datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostegno del reddito o abbia sospeso o ridotto l’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore. Infine si terrà conto del numero di componenti del nucleo famigliare con età superiore a 70 anni, minori o portatori di handicap.

Tutte le domande saranno velocemente istruite per una prima verifica delle condizioni necessarie con l’incrocio ai database già in possesso del Comune di Rimini, per poi procedere ad una celere elargizione del buono spesa col pagamento in tempi rapidi. Successivamente alla erogazione del beneficio l’Amministrazione si riserva di verificare la correttezza e veridicità di quanto dichiarato.

Tutte le informazioni sulle pagine web https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/citta/arengo-online/coronavirus-tutto-quello-che-ce-da-sapere/emergenza-alimentare in cui sarà possibile aver risposta in merito a requisiti base necessari, requisiti economici, condizioni di precedenza, modalità di presentazione, criteri d’assegnazione. Ai numeri telefonici presidiati dagli operatori comunali (0541 704689 - 0541 704665 - 0541 793950 - 0541 704654), da lunedì a venerdì, con orario dalle ore 9 alle 15, è attivo il servizio per supportare i cittadini nella presentazione delle domande.

(Rimini) Il 7 aprile uscirà in ebook l'antologia 10 piccole indagini con i racconti vincitori degli ultimi 10 anni del Premio Gran Giallo Città di Cattolica, i cui proventi sosterranno la Caritas Parrocchiale San Pio V di Cattolica durante l'emergenza Covid-19 (per acquistare l’ebook: www.mystfest.com).

La prossima edizione del ‘Premio Gran Giallo Città di Cattolica – Mystfest 2020’ è alle porte e anche in questa occasione la cultura non si ferma, giocando un ruolo fondamentale e accompagnandoci in questo difficile periodo. La Direzione del Festival con il contributo del direttore de ‘Il Giallo Mondadori, Franco Forte’, ha pensato di scendere in campo e rispondere all'emergenza sanitaria in corso, riscoprendo i racconti vincitori delle ultime dieci edizioni del Premio. L'antologia, dal titolo “10 piccole indagini”, sarà disponibile in versione ebook a partire dal 7 aprile 2020 sugli store on line e su www.delosstore.it, e successivamente in vendita anche in edizione cartacea.
L'iniziativa non solo terrà compagnia agli affezionati lettori, ma contribuirà attivamente all'emergenza poiché il 50% dei proventi derivati dalla vendita del libro saranno devoluti alla Caritas Parrocchiale San Pio V di Cattolica, impegnata contro il Covid-19 ad assistere le persone attualmente in difficoltà, confermando il proprio, indispensabile impegno verso la nostra città.
 
“Coniugare una proposta letteraria di qualità e un fine solidaristico appare dunque in linea con le iniziative promosse dall'amministrazione, che si è immediatamente attivata per garantire assistenza e continuità dei servizi. E proprio il lungo sodalizio che lega il MystFest alla città di Cattolica ha dato l'idea per una iniziativa che vuole concedere una piccola evasione (ovviamente d'immaginazione) e accompagnare questi giorni di permanenza presso le proprie abitazioni” affermano il Sindaco Mariano Gennari con il Vice Sindaco Valeria Antonioli.
Perché il Gran Giallo, come ci ricorda Carlo Lucarelli, “è sempre stato uno specchio, di più, un termometro, ancora di più un indicatore dello stato di salute, di vitalità e di speranza del giallo italiano”.
 
“La risposta degli scrittori è stata veloce ed emozionante,” prosegue la direttrice del Festival Simonetta Salvetti - un segno forte del loro legame con la nostra città e con un Concorso che segna la storia della letteratura di genere. Perchè la cultura è forza e resistenza, perchè sapremo che è tutto finito quando vedremo di nuovo le persone nelle biblioteche, nei musei, nei teatri e nei festival.”
 L'antologia consente inoltre di prepararsi alla nuova edizione del Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Sul sito www.mystfest.com è infatti online il regolamento completo del concorso che scadrà il 18 maggio 2020. Il racconto inedito di ambientazione gialla e noir inviato sarà valutato da una giuria unica nel panorama nazionale, composta da alcuni tra i più grandi giallisti italiani: Barbara Baraldi, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Ilaria Tuti, il direttore de Il Giallo Mondadori Franco Forte e la direttrice del MystFest Simonetta Salvetti.

Lunedì, 06 Aprile 2020 13:01

Coriano, 20mila euro per l’economia

(Rimini) La giunta comunale di Coriano ha approvato il progetto #CorianoRiparte, costituendo un fondo, con una dotazione iniziale di risorse comunali di euro 20.000, a ssotegno del rilancio dell’economia. “Il nostro territorio conta infatti tre importanti zone industriali, Raibano, Cerasolo e Coriano, oltre a innumerevoli piccolissime imprese, bar, ristoranti, piccole attività agricole, che avranno bisogno di un importante aiuto pubblico per poter ripartire”, spiegano dal comune.

Questo fondo, che verrà implementato con ulteriori risorse pubbliche, può essere un'occasione anche per imprenditori privati del territorio che vogliono contribuire alla #Rinascita della nostra economia locale. “Già alcuni di loro ci hanno contattato per mettere a disposizione risorse così finalizzate. Può diventare quindi un modello di collaborazione pubblica e privata, non solo per recuperare risorse, ma anche per definire insieme i criteri per la loro assegnazione”. E' possibile contribuire a questa iniziativa effettuando una donazione sul Conto Corrente Bancario dedicato: IT16U 02008 67771 000103512011 Causale: Emergenza Coronavirus.

"Dobbiamo ripartire insieme e più forti, consapevoli delle difficoltà che ci attendono, ma fiduciosi. Stiamo preparando una proposta con le linee guida da condividere con le associazioni di categoria. Sin dal primo giorno dell'emergenza sanitaria abbiamo fatto una analisi attenta degli spazi all'interno del bilancio comunale per creare un primo sostegno alle attività economiche di Coriano. La strada è stata condivisa con assessori e consiglieri di maggioranza con forza. adesso avanti tutta!”, commenta il sindaco Domenica Spinelli.

"Nonostante come assessore al bilancio sia fortemente preoccupato per il nostro comune sono soddisfatto che tutta la giunta sia coesa nel ricercare il massimo delle disponibilità a vantaggio dell'aiuto nei confronti di cittadini ed imprese.  Lo stato di fermo, anche se temporaneo, di gran parte delle attività e quindi del sistema produttivo, sta generando un effetto domino estremamente pericoloso, riteniamo per questo che prioritaria sia l'attenzione all'economia del nostro territorio”, sottlinea il vicesindaco e assessore al bilancio Gianluca Ugolini.

(Rimini) E’ attivo da questa mattina alle 9, e lo rimarrà fino al 21 aprile alle 12, sul sito del comune di Riccione, il link da compilare per i buoni spesa. Prima bisogna collegarsi all'indirizzo del Comune di Riccione  https://www.comune.riccione.rn.it, poi cliccare il bottone rosso con la scritta "buoni spesa" che compare in basso a sinistra. Si aprirà così una finestra in cui vengono spiegati i requisiti per accedere ai buoni spesa, sulla destra un altro bottone rosso invierà l'utente ai moduli da compilare. Prima però bisognerà autenticarsi con mail e password sul sito del Comune. Nel caso di nuovo utente bisognerà cliccare su registrati e seguire le istruzioni, dopodiché il sistema in automatico invierà una mail a conferma della registrazione che andrà confermata. Una volta così create le credenziali si potrà presentare la domanda per i buoni pasto. Questa mattina in due ore e mezza erano già state caricate oltre 850 richieste. Il sito potrebbe in alcuni momenti dare delle risposte un po' più lente. 

Per quanti avessero necessità di un aiuto per la compilazione delle domande il Comune ha messo a disposizione 6 linee telefoniche (dalle 8.30 alle 14.30) e un casella di posta elettronica dedicata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Operativi anche sei linee telefoniche (0541 428901 - 428903; 0541 428911 - 428915; 0541 428919 - 428816). 
Si ricorda ai cittadini che non c'è alcuna necessità di affrettare le domande perché vi sono dei criteri di assegnazione chiari: avranno la priorità i nuclei famigliari che non percepiscono benefici economici erogati dalla Pubblica Amministrazione (Reddito di cittadinanza, Rei, Naspi, Indennità di mobilità, Cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello regionale, sostegni alimentari e/o economici ricevuti nell'ambito di accordi/convenzioni che il Comune ha stipulato con il Terzo Settore sono esclusi i benefici riconducibili alla situazione di disabilità).

Solo in subordine e fino ad esaurimento delle risorse disponibili quindi i nuclei famigliari che percepiscono benefici economici erogati dalla Pubblica Amministrazione (reddito di cittadinanza, Naspi, indennità di mobilità, contributi comunali, pacchi alimentari). Il valore del Buono spesa è commisurato al numero dei componenti del nucleo famigliare (a partire da  150 euro e aumentato di 90 euro per ogni componente della famiglia) ed è maggiorato del 10% in presenza di minori fino a 3 anni. Famiglia con un solo componente 150 euro, 2 componenti 240 euro; 3 componenti 330 euro; 4 componenti 420 euro; 5 e oltre 510 euro. Sul sito è poi possibile visualizzare l'elenco dei punti vendita convenzionati: Superstore Boschetto viale Veneto 43; Tuodì via Flaminia 73, Despar piazza Igino Righetti 5.

(Rimini) “Il mondo della scuola è sicuramente tra quelli più colpiti dall'emergenza virus”. Lo sostiene l’assessore ai servizi educativi del comune di Rimini, Mattia Morolli, alle prese in questi giorni con diverse segnalazioni di situazioni di disagio da parte delle scuole, alle prese con le lezioni sulle piattaforme online.
“Sono casi di particolare necessità che ci vengono segnalati dai direttori didattici e sui quali stiamo intervenendo con aiuti mirati, cercando di portare a casa di chi ha più bisogno materiale tecnologico, come pc (recuperandoli tra quelli non utilizzati, consegnandoli in comodato d'uso per il periodo dell'emergenza), o didattico, come fotocopie o cancelleria, mettendo a disposizione risorse e personale comunale. Attenzione, non stiamo parlando delle normali difficoltà che ogni famiglia sta vivendo in questo momento, ma di particolare casi di emergenza segnalati dalle scuole. Come quello che ci arrivato dalla zona sud proprio in questo fine settimana. Un solo genitore, rimasto improvvisamente in cassa integrazione, con due figli da mantenere e seguire, anche per i compiti, quando la priorità è diventata cercare un lavoro o un aiuto per mettere insieme pranzo e cena. Oppure una famiglia numerosa della zona nord con il padre che lavora da casa, e un solo computer da dover condividere con i figli, mentre la madre sta seguendo a domicilio la nonna anziana. Sono tutti casi segnalati dalle scuole, che ci chiamano su segnalazione degli insegnanti o degli altri genitori della classe, preoccupati per le mancate connessioni di compagni. Come un'altra famiglia numerosa, già nota, i cui figli non stanno seguendo le lezioni programmate online, perché i genitori non sono nelle condizioni di seguirli, non solo a livello tecnologico”.

Il passaggio alla didattica online “ha riproposto in tutta la sua evidenza il tema del divario digitale, con alcune famiglie rimaste più indietro di altre. Pc, tablet, smartphone sono in questi giorni teatro di contesa tra genitori che lavorano da casa e figli impegnati in lezioni sulle diverse piattaforme web. Una situazione già critica di suo che, in particolare contesti sociali e famigliari, rischia di diventare insostenibile”, sottolinea Morolli.
“Si tratta, lo ribadisco, di interventi su singole situazioni di emergenza. Storie al limite, certo, e numeri fortunatamente ridotti, su cui però non potevamo voltarci dall'altra parte. Anzi, è sopratutto in momenti come questi che il diritto allo studio deve intervenire per colmare gap antichi e nuovi, come il digital divide, garantendo a tutti la stessa possibilità di studio e preparazione scolastica. Un diritto che passa dalla soddisfazione di bisogni basilari, come il possesso degli strumenti tecnologici adeguati, ma anche da quelli intellettuali e didattici, come supporti e formazione alle insegnanti, sui quali stiamo già ragionando insieme a responsabili didattici e coordinatori pedagogici. Un passaggio non facile che può contare però sulla grande disponibilità di direttori didattici,docenti, personale, famiglie ed alunni, a cui va il mio ringraziamento”.

(Rimini) Al pari delle altre fiere italiane e nel contesto dell’emergenza covid19, Italian Exhibition Group SpA ha deciso di fare ricorso al Fondo d’integrazione salariale (Fis). L’ammortizzatore sociale sarà attivo dalla giornata di oggi, lunedì 6 aprile, e si applicherà per le successive nove settimane su tutte le sedi di Ieg, Rimini, Vicenza, Milano e Arezzo. Ieg si è impegnata, a ulteriore garanzia delle risorse umane, ad anticipare l’erogazione del Fondo a tutti i lavoratori. Sul tema Fis, Ieg ha inoltre sottoscritto accordi con i sindacati delle sue diverse sedi societarie.
“La decisione del ricorso al Fis per i prossimi due mesi è stata determinata dallo spostamento della maggior parte degli eventi in precedenza in programma tra aprile e inizio maggio. Saranno coinvolti tutti i 300 dipendenti della società con percentuali e rotazioni programmate per garantire il pieno svolgimento delle attività di organizzazione degli appuntamenti in calendario a venire, a garanzia di sicurezza nelle relazioni con i clienti, della qualità dei prossimi eventi e di quella del business aziendale”.
Inoltre, il presidente, l’amministratore delegato e l’intero gruppo dirigente di Ieg hanno deciso di autoridursi lo stipendio. Ricordiamo che Ieg aveva attivato fino dalla metà dello scorso marzo, ed ha tutt’ora in corso, lo smartworking per l’intero corpo dipendente con ottime risultanze.
 

 

Lunedì, 06 Aprile 2020 10:29

6 aprile

Aggiornamento coronavirus | Multe a raffica | “Angeli” nell’epidemia

(Rimini) Alla luce di quanto preannunciato dagli esperti, secondo cui la seconda fase della 'lotta al coronavirus' sarà contrassegnata dall'obbligo di indossare delle mascherine protettive, “occorre segnalare che le stesse, ad oggi, risultano introvabili oppure vendute a prezzi esorbitanti. Ci risulta, ad esempio, che le confezioni da 5 pezzi di mascherine tipo FFP2 siano vendute a 50/60 euro, mentre quelle chirurgiche usa e getta hanno un costo che si aggira intorno ai 3 euro l'una. E parliamo di casi 'nella media', mentre si sono registrati anche degli ulteriori eccessi”. La segnalazione arriva da Federconsumatori Rimini.
“Tali prezzi sono immotivati ed ingiustificati; pertanto, chiediamo ai gestori di farmacie di esporre una nota di acquisto,per consentire di individuare quale soggetto sia effettivamente responsabile dell'aumento del prezzo (produttore,distributore,esercente). Chiediamo che le autorità preposte oltre ad esercitare la loro necessaria funzione di monitoraggio delle persone in circolazione verifichino anche tali situazioni”, sottolinea il presidente Graziano Urbinati.
“Le mascherine per tutti a prezzi consoni è un diritto collettivo alla salute di tutti i cittadini. Chiediamo altresì alla cittadinanza di segnalarci i casi di aumenti immotivati di mascherine per provvedere alle opportune segnalazioni.  Infatti non c'è bisogno di nuove norme, perché la normativa c'è già. Si tratta dell'art. 501 bis del Codice Penale che, in grande sintesi, punisce chiunque compia manovre speculative per procurare un lucro dovuto ad un aumento anomalo dei prezzi”, ribadisce Urbinati.

(Rimini) Sono 17.089 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 549 in più rispetto a ieri;  69.986 i test effettuati, 2.911  in più. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi, domenica 5 aprile, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Complessivamente, sono 7.478 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (312 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 374, 16 in più rispetto a ieri. Si sono invece registrati 43 ricoverati in meno nei reparti non di terapia intensiva (3.816 oggi rispetto ai 3.859 che si contavano ieri). I decessi sono purtroppo passati da 1.977 a 2.051: 74 in più, quindi, di cui 43 uomini e 31 donne.
Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.201 (161 in più rispetto a ieri), 1.371 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 830 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
“Si conferma l’andamento dei giorni scorsi, con una riduzione del numero di positivi, oggi maggiore rispetto a ieri- afferma il commissario all’emergenza, Sergio Venturi-. Questo nonostante le aziende sanitarie abbiano avviato i test dentro le Case protette, dove si concentrano le situazioni più difficili e che possono rappresentare la coda di possibili concentrazioni del contagio. In calo anche oggi i ricoveri nei reparti Covid, così come anche nelle province dove si è registrato il numero più alto di positivi, penso a Reggio Emilia, i ricoverati siano stati non più di quattro. Verificheremo invece il significato dell’incremento dei ricoverati in terapia intensiva, non coerente rispetto all’andamento che abbiamo avuto ormai da diversi giorni addietro. Sono comunque fiducioso sul fatto che, nel complesso, i numeri sulla riduzione del contagio possano rafforzarsi nei prossimi giorni. Indispensabile, per questo, continuare a rispettare tutte le misure restrittive”.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 15 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (dei cui 2 nel territorio imolese), 3 in quella di Ferrara, 6 nella provincia di Forlì-Cesena (5 nel forlivese), 1 nella provincia di Ravenna, 5 in quella di Rimini (si tratta di quattro uomini di 48, 71, 83 e 84 e una donna di 84 anni, con patologie pregresse).
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.892 ( 50 in più rispetto a ieri), Parma 2.275 (74      in più), Reggio Emilia 3.066 (158 in più), Modena  2.609 (58 in più), Bologna 2.207 (80in più), Imola  314  (12 in più), Ferrara  488 (14 in più), Ravenna  708 (20 in più), Forlì-Cesena  977 (di cui  526 Forlì, 41 in più rispetto a ieri, e 451 a Cesena, 12 in più), Rimini 1.553 (30 in più, si cui solo 3 ricoverati, nessuno in terapia intensiva).

(Rimini) Venticinque posti letto di terapia intensiva all’Ospedale Infermi di Rimini e fondi per l’avvio di una ricerca epidemiologica sulle popolazioni a maggior rischio Covid-19, che verrà realizzata a Modena. Sono i due interventi finanziati in Emilia-Romagna grazie a uno stanziamento straordinario della Banca d’Italia pari a 5 milioni di euro, deciso insieme alle Autorità sanitarie regionali per contribuire al contrasto dell’emergenza Coronavirus.
In particolare, all’Infermi di Rimini saranno rafforzati posti letto per pazienti Covid19 col completamento del quarto piano dell’ospedale cittadino che erano stati destinati a inizio anno ai reparti di ginecologia e chirurgia pediatrica. Inoltre, saranno acquistati 25 ventilatori polmonari e altrettanti monitor per aumentare appunto i posti in terapia intensiva.

Per quanto riguarda la ricerca, sarà finanziato il progetto modenese coordinato dalla professoressa Erica Villa (Dipartimento medicine specialistiche) e dal dottor Tommaso Trenti (Università di Modena) sull’analisi sierologica degli anticorpi per determinare l’infezione o l’effettiva  guarigione dei pazienti e l’individuazione di eventuali marcatori associati a un decorso più aggressivo del Covid19, in modo da determinare un approccio terapeutico mirato alla pericolosità potenziale della malattia. 
“Ringrazio la Banca d’Italia per questa donazione- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- che servirà a rafforzare la terapia intensiva di Rimini, provincia fra le più colpite dalla pandemia, oltre a permettere ai nostri ricercatori di studiare l’epidemia e la sua trasmissione nelle popolazioni più a rischio contagio. Un ulteriore riconoscimento per la nostra regione e un grande aiuto per il nostro servizio sanitario in momento così difficile e delicato come quello che stiamo vivendo”. L’intervento della Banca d’Italia ha visto lo stanziamento complessivo di 55 milioni di euro, che serviranno, in particolar modo, a potenziare i reparti di terapia intensiva in tutto il Paese.

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