(Rimini) Medici e infermieri dall’estero per rinforzare la schiera di personale impegnato a fronteggiare, in Emilia-Romagna, l’emergenza Coronavirus. La chiamata giunge dalla Regione, che ha aperto oggi un bando per reclutare operatori sanitari da destinare subito e temporaneamente alle strutture ospedaliere di tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini. La manifestazione di interesse è rivolta a medici chirurghi e infermieri iscritti all’albo del Paese di provenienza (da qualsiasi parte del mondo), interessati ad esercitare sul territorio regionale la professione conseguita all’estero e regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea.

Le Aziende sanitarie e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico regionali che ne hanno necessità, potranno selezionare, tra i professionisti che manifesteranno interesse, quelli più idonei alle esigenze di cura della popolazione nell’attuale fase emergenziale Covid-19. “Con questo nuovo bando si rafforza il piano straordinario di assunzioni, che come Regione abbiamo varato dall’inizio dell’emergenza sanitaria e che ci ha permesso di assumere già più di duemila operatori- sottolinea l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffele Donini-.  Le Aziende sanitarie e gli Irccs, a partire dalle province più colpite, potranno avvalersi di professionalità provenienti da tutto il mondo, per affiancare e dare sollievo al nostro personale sanitario, già tanto provato in questo periodo critico. Si tratta di un arruolamento di medici temporaneamente in organico al nostro sistema sanitario- prosegue Donini- fermo restando il rapporto con la propria organizzazione di provenienza”.

Le assunzioni in Emilia-Romagna da inizio emergenza. Sono complessivamente 2.056 gli operatori assunti in Emilia-Romagna dall’inizio dell’emergenza: 421 medici, 1.032 infermieri, 464 operatori socio-sanitari e 148 altre figure professionali. Di questi, a Piacenza ne sono andati 266 (60 medici, 131 infermieri, 39 operatori sociosanitari, 36 altri profili), all’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma 234 (83 medici, 71 infermieri, 65 operatori sociosanitari, 15 altri profili) e all’Ausl di Parma 124 (41 medici, 43 infermieri, 19 operatori sociosanitari, 21 altri profili).  

Martedì, 07 Aprile 2020 17:00

Diocesi, il calendario della settimana santa

(Rimini) La Settimana Santa 2020 si è aperta con la Domenica delle Palme, commemorazione dell'ingresso del Signore in Gerusalemme e la Processione seguita dalla S. Messa in Cattedrale.
La Settimana Santa (il periodo che va dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Risurrezione) celebra gli eventi di fede correlati agli ultimi giorni terreni di
Gesù, comprendenti in particolare la sua passione, morte e risurrezione. La

Pasqua in particolare è la massima solennità della fede cristiana.

Mercoledì santo, 8 aprile, alle ore 10.00, il Vescovo di Rimini terrà una meditazione sulla Pasqua per il presbiterio. Tale meditazione, della durata di 60 minuti circa, e comprendente due testimonianze (don Adamo Affri e Stefano Vitali), sarà trasmessa in diretta da IcaroTV (canale 91 del digitale terrestre), e in streaming (IcaroTV, newsrimini e relative pagine FB).

Giovedì santo, 9 aprile, alle ore 20.30, in Basilica Cattedrale (senza popolo) il Vescovo celebra la Messa in "Coena Domini", nella Cena del Signore, memoriale dell'Ultima Cena e dell'istituzione dell'Eucaristia e del sacerdozio.
La Messa in "Coena Domini" sarà trasmessa in diretta da IcaroTV (canale 91 del digitale terrestre), e in streaming (IcaroTV, newsrimini e relative pagine FB).

Venerdì santo, 10 aprile, è giorno di contemplazione del mistero della passione di Gesù; i fedeli sono invitati al digiuno e all'astinenza dalle carni. Non si celebra la Messa. La Diocesi propone una "Via Crucis" (da celebrarsi a casa) che aiuta a mettersi nei panni dei vari personaggi della Passione, collegando le tappe con il modo di pensare e di vivere oggi.
L'Azione Cattolica Giovani offre agli adolescenti (non solo gli associati) la proposta: "Contrasti", Via Crucis multimediale. Un modo accattivante per prepararsi alla Pasqua, da utilizzare sia personalmente che nei gruppi giovanili. Vedi il link: https://www.aci.rimini.it/contrasti/

Alle ore 20.00 il Vescovo presiede in Basilica Cattedrale (a porte chiuse, senza popolo) la liturgia della Passione del Signore. Dopo la lettura solenne della Passione dal Vangelo di S. Giovanni, si svolge la grande preghiera per le intenzioni della Chiesa. Segue la presentazione e l'adorazione della Croce.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta da IcaroTV (canale 91 del digitale terrestre), su RadioIcaro, e in streaming (IcaroTV, newsrimini e pagine FB).
 
Sabato santo, 11 aprile.
Alle ore 11 IcaroTv e radioIcaro trasmetterà una replica de "L'ora della Madre". Si tratta della preghiera in canto, della tradizione cristiana orientale, in cui si rivive la speranza della Madonna in trepida attesa della risurrezione del Figlio, che ogni anno viene recitata nella Chiesa di S. Bernardino, a Rimini, dalle suore clarisse.

La Pastorale Giovanile Vocazionale rivolge una proposta ai giovani 19-30: "Navigando con Pietro", un ritiro multimediale per Sabato 11 aprile ore 9-11 (clicca sul link: https://chiesa.rimini.it/giovani/2020/03/25/navigando-con-pietro).

Alle 22.00, di sabato, in Basilica Cattedrale, il Vescovo presiede la solenne Veglia Pasquale nella notte santa (a porte chiuse, senza popolo).
La Veglia Pasquale sarà trasmessa in diretta da IcaroTV (canale 91 del digitale terrestre), e in streaming (IcaroTV, newsrimini e relative pagine FB).

Alla Domenica della Santa Pasqua, 12 aprile, il Vescovo presiede in Basilica
Cattedrale (senza popolo) la Messa Solenne di Pasqua di Risurrezione alle ore 11.
La Messa di Pasqua sarà trasmessa in diretta da IcaroTV (canale 91 del digitale terrestre), in streaming (IcaroTV, newsrimini e relative pagine FB) e RadioIcaro.

(Rimini) E’ tornata questa mattina a riunirsi la Commissione bilancio del comune di Rimini. A tema il progetto, che ha incassato il parere favorevole, dell'ampliamento del parco clienti di Anthea, la società in house interamente partecipata da soci pubblici (Comuni di Rimini, di Bellaria-Igea Marina, di Santarcangelo) e che andrebbe così a estendere i suoi servizi anche ad altri soggetti pubblici del territorio provinciale. Un percorso che sarà attuato da Rimini Holding e che consentirebbe ad Anthea di conseguire importanti economie di scala, aumentando la già positiva redditività̀ della società̀ e allo stesso tempo di rispondere all'interesse di diversi comuni della provincia di Rimini all'affidamento ad Anthea, parziale o integrale, dei servizi. L'individuazione del nuovo ente locale socio-cliente di Anthea avverrà, come previsto dalle normative, attraverso la vendita di una quota di minoranza con procedura ad evidenza pubblica di tipo aperto, riservata ai comuni con sede legale nella provincia di Rimini e alla stessa Provincia di Rimini. La commissione ha inoltre dato il via libera alla permuta di una piccola area di proprietà privata di via Clodia funzionale alla riorganizzazione del traffico a doppio senso di marcia di Via Bastioni Settentrionali. La porzione di terreno servirà all'ampliamento della carreggiata. 
Infine la commissione ha dato parere favorevole alla conferma del "Documento unitario 2019" e riscontro al parere dell'AGCM. Attraverso la delibera l'ente confermerà quindi un fondamentale "documento guida" in materia di partecipazioni societarie comunali.

(Rimini) Non si tratta di un semplice 'modulo lasciapassare' oppure di una dichiarazione resa su un foglio che nessuno controlla: l'autocertificazione resa agli agenti di polizia, voluta dai decreti governativi anti coronavirus, che viene fatta per giustificare in maniera formale le motivazioni per le quali si esce di casa, non è una cosa da sottovalutare o da prendere con leggerezza.
Oltre 250 sono state le telefonate e i contatti fatti dal nuovo ufficio della Polizia Locale attivo da ieri, per la verifica dei dati e le informazioni rese dai cittadini nelle oltre 3500 autodichiarazioni acquisite fin ora durante i controlli per contenere e gestire l'emergenza epidemiologica e per limitare il contagio, nel rispetto degli obblighi previsti dalle disposizioni ministeriali e regionali. 

Si tratta di un'attività controllo seria che si sta facendo in maniera incrociata con tutti gli uffici territoriali, un'impegno condiviso con tutte le forze dell'ordine che  mette in luce l'importanza di quel modulo che spesso viene compilato velocemente senza pensare al suo contenuto, oppure indicando genericamente una motivazione che non corrisponde al vero. Stiamo parlando di una dichiarazione formale, resa ad un publico ufficiale,  pertanto è necessario assumersi tutte le responsabilità delle informazioni che in quel semplice foglio, vengono inserite. 
Dal matching dei dati, solo nella giornata di ieri, sono state fatte combaciare le informazioni  contenute in 1050 autocertificazioni con  le  banche dati messe a disposizione dagli uffici dell'AUSL, da tutti gli altri enti pubblici del territorio regionale e dai datori di lavoro. Un confronto da cui sono emerse oltre 30 violazioni amministrative: sanzioni fatte a persone che hanno dichiarato di uscire per fare la spesa ma si trovavano molto lontano da casa, fuori dal proprio comune, oppure adducendo motivazioni poi rivelatesi non ammissibili. In più è stata fatta anche una denuncia all'art 650 del Codice Penale, che ha comportato anche le prescritte segnalazioni all'AUSL in quanto due persone, appena rientrate dall'estero, non si erano messe nella prescritta  quarantena, come disposto dalle direttive ministeriali di questi giorni. 

Ricordiamo che è fondamentale, per limitare il contagio della pandemia e garantire ai reparti intensivi di gestire gli ammalati di COVID, rispettare tutte le disposizioni ministeriali che invitano i cittadini a rimanere nel proprio domicilio e nel caso sia necessario uscire,  compilare il modulo di autocertificazione in maniera responsabile e coerente con le urgenze previste nelle motivazioni. Il rischio è una sanzione amministrativa, quando si dichiarano motivazioni futili o non previste dalla casistica elencata nel modulo,  o peggio, una denuncia penale nel caso si indichino informazioni false sia in riferimento alle motivazioni,  che per quanto riguarda le proprie generalità . 
"Questi controlli sono un'attività necessaria e doverosa - ribadisce Sadegholvaad Jamil, Assessore alla sicurezza e igiene pubblica - che intensificheremo nei prossimi giorni, parallelamente all'incremento dei controlli su strada previsti per la settimana di Pasqua,  con tutte le altre Forze dell'Ordine." 

(Rimini) Dopo una prima fase di contatti e di "ascolto", che ha visto impegnati gli Organi camerali, le Istituzioni locali, le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali, è emerso chiaramente che la mancanza di liquidità è il primo dei problemi determinati dal blocco delle attività economiche (cosiddette non essenziali), che ha fatto seguito all'emergenza sanitaria generata dai gravissimi effetti del Covid-19. Nell'ambito della "cabina di regia", che è stata attivata dalla Camera di commercio della Romagna, unanime è stata la richiesta di intervenire con tempestività e concretezza, proprio sul problema della mancanza di liquidità.

Moltissime aziende non hanno fatturato, ma devono far fronte ad oneri vari, devono pagare i fornitori e si moltiplicheranno anche le "domande di anticipo" della cassa integrazione. A fronte di tutto ciò, servono urgentemente prestiti attivabili con facilità e condizioni e tempi di restituzione sostenibili. Proprio in questa direzione, la Camera di commercio della Romagna, anche in collaborazione con le Istituzioni territoriali, sta elaborando iniziative che interagiscano in maniera sinergica con le provvidenze che verranno dai livelli nazionale e regionale ed anche attraverso il network del Sistema camerale.

"In particolare – sottolinea il presidente Alberto Zambianchi – è di importanza cruciale che tutta la filiera della liquidità sia preservata. Perché ciò avvenga, è necessario un impegno forte ed etico, che deve vedere coinvolti in prima persona e con grande senso di responsabilità tutti i soggetti, a partire dalle imprese stesse: è indispensabile che le risorse recuperate e stanziate arrivino in maniera mirata alle imprese che ne hanno concretamente urgenza e necessità. Nella situazione attuale è più che mai doveroso che tutti i soggetti, che non si trovano in concrete e immediate difficoltà nel proprio ciclo di cassa, continuino a onorare regolarmente i propri impegni, a partire dai fornitori. Tutto ciò vale certamente, oltre che per le imprese, anche per gli Enti Pubblici dei nostri Territori, che spesso ricoprono ruoli importanti nel ciclo della liquidità di tante imprese. La stessa Camera di commercio della Romagna fa parte di questi Enti Pubblici e ci tengo a evidenziare come sia stata sempre prestata la massima attenzione a questi aspetti, per esempio pagando nel 2019 i fornitori mediamente 8,2 giorni(*) prima della scadenza. Chiudo con un'esortazione che rivolgo a tutti: dobbiamo considerare il nostro intero sistema economico come un vero e proprio "ecosistema", nel quale ciascuno (Istituzioni, Banche, Imprese, ecc.) deve fare fino in fondo la propria parte, perché è suo interesse che tutto il sistema nel suo insieme superi questa emergenza terribile e riparta e funzioni come prima e meglio di prima."

 

(Rimini) Ripartire, quando l'emergenza sanitaria sarà alle spalle, con la consapevolezza che lo scenario sarà completamente diverso da quello a cui si era abituati e con la necessità di ripensare servizi, attività, azioni. E' stato un confronto tra lo stato di fatto della situazione sanitaria odierna e le prospettive per l'immediato futuro dell'economia del territorio quello tenuto ieri pomeriggio in videoconferenza tra il sindaco Andrea Gnassi e i rappresentanti di Cna dell'Emilia Romagna, con la partecipazione del presidente regionale Dario Costantini e del presidente provinciale Mirco Galeazzi.

Un'occasione per il sindaco, spiegano dal comune, per riepilogare il percorso intrapreso da un mese a questa parte, con l'applicazione sul territorio provinciale di misure più restrittive rispetto a quelle applicate nel resto della Regione, allo scopo prioritario di arginare la diffusione del Coronavirus, consentendo al sistema sanitario di reggere l'urto di un fenomeno che rischiava di avere conseguenze ancora più drammatiche. Misure che hanno comportato sacrifici per la collettività, per i cittadini e per le imprese, ma che si sono rilevate decisive.
"Il primo indicatore economico attuale è la riduzione dei contagi da Covid-19 – spiega il sindaco Andrea Gnassi – prima presidiamo questo fronte, prima possiamo passare alla fase due, quella della ripartenza economica. Fatta questa imprescindibile premessa, come Anci Emilia Romagna abbiamo formulato una serie di proposte sul breve e medio periodo che mirano a dare un sostegno immediato alle imprese e ai lavoratori, che vanno ad affiancarsi ad una serie di misure applicate sin da subito dall'Amministrazione, come ad esempio la sospensione delle scadenze tributarie. Serve però una riflessione di scenario, ma immediata, per ripartire consapevoli che affronteremo un cambiamento delle dinamiche di erogazione e di consumo dei servizi. Penso ad esempio alla rete di servizi diffusi, alle botteghe di vicinato, agli esercizi nei borghi, alle attività artigiane. Non possiamo ripartire gestendo la situazione come normale amministrazione, serve un salto di pensiero. Per questo ho chiesto anche a Cna di contribuire anche alle proposte che con Anci Emilia Romagna abbiamo avanzato alla Regione e ad Anci nazionale, per compiere davvero questo cambiamento". Una volontà di sinergia e collaborazione ribadita e confermata dai vertici di Cna regionale e provinciale, in prospettiva delle fasi post-emergenziali.

L'incontro è servito per fare il punto sulle misure introdotte dall'Amministrazione a sostegno delle imprese a seguito del blocco imposto dall'emergenza sanitaria esplosa nel Paese. Sono infatti già stati approvati il differimento al 30 giugno per le rate in scadenza fino al 31 maggio di carichi tributari arretrati, così come lo spostamento della scadenza del riversamento dell'imposta di Soggiorno fino al 16 luglio.
Sono invece in fase di approvazione dal Consiglio Comunale (con efficacia retroattiva): la sospensione del versamento della Tari al 31 luglio; il differimento dei pagamenti e la non applicazione delle sanzioni per ICP e canoni impianti pubblicitari, COSAP fino al 31 luglio; in fase di definizione anche l'introduzione nel Regolamento Tari di riduzione per rifiuti da bio gas, per le aziende che conferiscono cibo ancora edibile alle Onlus, per gli agriturismi, per le aree scoperte operative e lo spostamento della terza rata al 16 dicembre.
Sono in fase di approvazione anche modifiche al regolamento generale delle Entrate e delle entrate Tributarie, per l'ampliamento delle rateizzazioni per atti emessi dal 1 gennaio 2020.

A queste misure immediate si aggiungono le proposte di Anci Emilia Romagna e che prevedono anche provvedimenti per le imprese mirate in particolare ad agevolare l'accesso al credito attraverso il gruppo Cassa deposito e prestiti, favorire la cassa integrazione in deroga per tutti i settori produttivi, interventi immediati a favore delle attività commerciali e dei pubblici esercizi. Un'attenzione particolare ovviamente per il settore turistico, "sul quale grazie al confronto con il ministro Franceschini confidiamo di poter contare su provvedimenti che consentiranno di immettere liquidità nell'immediato – aggiunge il sindaco Gnassi – Non dobbiamo  cadere nella tentazione di approcciarci alla ripresa con dinamiche di vecchi modelli, ma ripartire ad esempio dal favorire le opere pubbliche e i progetti di riqualificazione".

(Rimini) “Nel territorio provinciale di Rimini circa 3.500 lavoratori edili, da circa un mese, hanno lasciato l’elmetto al chiodo, ma sono pronti a riprenderlo per ritornare in cantiere a lavorare in totale sicurezza”. Lo conferma Renzo Crociati, segretario generale della Fillea Cgil di Rimini. “Come Federazione sindacale dei lavoratori delle costruzioni stiamo discutendo e firmando tantissimi accordi di cassa integrazione, insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria di Cisl e Uil”.

In questo momento “hanno attivato la consultazione sindacale quasi la metà delle imprese edili. Sono arrivate nelle ultime due settimane oltre 250 richieste da parte di aziende del settore che chiedono di utilizzare gli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti e tante altre sappiamo che le riceveremo”. La discussione “più complicata che abbiamo con alcune aziende è convincerle ad anticipare l’indennità di cassa integrazione in busta paga ai lavoratori. Per questo motivo vogliamo fare un appello al senso di responsabilità sociale delle imprese che, accogliendo la richiesta sindacale, permetterebbero ai lavoratori di continuare a vivere in condizioni dignitose”.

Per Crociati, “sorprende che alcune aziende edili, solide finanziariamente, del nostro territorio abbiano deciso di non anticipare l’indennità economica lasciando che sia l’Inps, con tempi ben più lunghi, a pagare direttamente la cassa integrazione per ‘coronavirus’ ai loro dipendenti. La nuova normativa prevede che le aziende siano esentate dal fornire dichiarazioni sull’aspetto finanziario e perciò alcune imprese hanno deciso la strada più semplice. Fortunatamente, grazie all’accordo siglato con la Regione Emilia Romagna, alcune banche anticiperanno la liquidazione degli ammortizzatori sociali, pertanto restiamo in attesa”.

La fillea auspica, “come tutti, che la situazione migliori e che a breve il comparto dell’edilizia riparta. Alcuni lavori per il ripristino dei luoghi pubblici sono ripresi, ma rimane il nodo dei lavori privati che, essendo prevalentemente di ristrutturazioni edilizie, saranno ancora temporaneamente sospesi per ovvii motivi. Noi diciamo però che per rinascere l’edilizia ha bisogno di più ambiente e più diritti. Infatti, nella proposta che la FILLEA CGIL ha presentato a livello nazionale insieme a Legambiente, si punta in massima parte sulla riconversione dal punto di vista energetico e sismico degli edifici esistenti garantendo salute e diritti a lavoratori e cittadini”.

 

 

(Rimini) Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria la Giunta comunale di Coriano il primo di aprile ha adottato tutta una serie di misure finalizzate a ridurre il rischio di contagio e contestualmente sostenere le fasce deboli. Tra gli interventi approvati c’è la consegna della spesa a domicilio, effettuata dall'associazione di volontariato "Gaiofana Pronto intervento (G.P.I.), autorizzata ad operare sul territorio del Comune di Coriano dal C.O.I. intercomunale di Riccione, la quale si è resa disponibile alla collaborazione con i supermercati presenti nel Comune di Coriano per la consegna gratuita della spesa ai cittadini.

“Tale attività ha il principale fine di contenere le uscite sul territorio e favorire la permanenza a casa delle persone. A tutela della salute pubblica. Riteniamo infatti come amministrazione che se è vero che vanno tutelate in primis le fasce deboli e maggiormente esposte, è altrettanto vero che anche i più giovani possono essere un veicolo inconsapevole di contagio, magari proprio verso i propri familiare più fragili che si volessero tutelare. Pertanto  auspichiamo che i supermercati del territorio aderiscano a questa iniziativa al fine di fornire un servizio aggiuntivo e gratuito ai cittadini e consentire la riduzione degli accessi individuali ai punti vendita per uscire meno possibile da casa”, spiegano dal comune che ha anche individuato Spazi sicuri all'aperto in collaborazione e accordo con la Neuropsichiatria infantile dell'Azienda USL della Romagna, “al fine di consentire ai bimbi disabili con importanti disturbi comportamentali di poter utilizzare uno spazio aperto quale momento di svago, al fine di contenere l'importante disagio e i rischi di regressione che questo lungo periodo di permanenza a casa può comportare. Per quest'ultimo progetto l'amministrazione ha messo disposizione gli spazi, a titolo gratuito, gli spazi esterni dell'immobile destinato ai Laboratori Pinocchio sito in Coriano, lo spazio del Centro Giovani, situato presso il Centro sportivo di Via Piane e, in collaborazione con la Parrocchia di Ospedaletto; il relativo Parco esterno. Ad oggi sono 3 i bimbi disabili gravi del nostro territorio che stanno beneficiando di questa importante iniziativa”.

(Rimini) In questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha reso noti i risultati per il 2018 degli enti destinatari del Cinque per Mille, quota dell’imposta IRPEF che lo stato italiano ripartisce tra le organizzazioni che svolgono attività socialmente rilevanti. La causa della lotta contro il cancro in Romagna ha confermato l’ottimo stato di salute: sia IOR che IRST hanno aumentato sia il numero di sottoscrizioni che l’importo totale dello speciale contributo. In particolare, sono state 40.947 le persone che, nel 2018, hanno scelto l’Istituto Oncologico Romagnolo quale ente destinatario del proprio Cinque per Mille: ben 1.499 in più dell’anno precedente, secondo una crescita di circa il 4%. La causa della ricerca sanitaria e scientifica non è da meno: 18.983 persone hanno scelto l’IRST IRCCS di Meldola quale beneficiario del Cinque per Mille. Il dato sottolinea un incremento di oltre 2.000 sottoscrizioni: la crescita in questo caso è ancora più decisa, ben il 12% in più rispetto all’anno fiscale precedente.
 
Per comprendere appieno l’impulso di cui la ricerca sanitaria e scientifica in Romagna potrà beneficiare, l’importo totale dei contributi che arriveranno all’Istituto di Meldola si attesta sui 812.000 euro, quasi 80.000 euro in più rispetto al 2017 (+11%). Mentre l’Istituto Oncologico Romagnolo, per il secondo anno consecutivo, arriva a superare il milione di euro: più precisamente 1.046.252 euro, 25.000 euro in più rispetto al 2017, secondo un incremento pari a circa +2,5%. Grazie a questo risultato lo IOR si conferma di gran lunga la principale realtà non-profit del territorio, superando realtà ben più conosciute a livello nazionale: secondo questa speciale classifica l’organizzazione fondata dal prof. Dino Amadori è stabile al 39° posto per contributi ricevuti, e al 34° per sottoscrizioni.
 
«Sono dati che fotografano una situazione davvero eccezionale – afferma il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – non esiste infatti in Italia una organizzazione che viva una simbiosi così totale col territorio in cui si trova ad operare. Ci riconfermiamo quindi un popolo speciale, attivo, intraprendente: laddove c’è un problema non attendiamo semplicemente l’aiuto di terzi, ma prendiamo in mano la situazione cercando di risolverla tramite gli enti e gli strumenti di cui disponiamo. Non ci nascondiamo: questo è un periodo complicato per tutti, anche per gli enti del terzo settore. Tuttavia questo dato racconta nuovamente che alle spalle dello IOR c’è un popolo, come amava dire il nostro fondatore, il prof. Dino Amadori: uno zoccolo duro di persone che in tutti questi anni di attività ha riconosciuto la qualità del nostro lavoro e interiorizzato talmente la nostra missione che non esita un istante a supportare la lotta contro il cancro in Romagna. Grazie a tutti quelli che si sono ricordati di noi in sede di dichiarazione dei redditi, e a quanti continueranno a farlo, specificando nel riquadro “sostegno del volontariato” il nostro codice fiscale 00893140400, affinché la visione del prof. Amadori, che questo possa essere il secolo in cui metteremo sotto scacco il numero pubblico numero 1 della nostra salute, possa avverarsi.»
 
Anche Giorgio Martelli, Direttore Generale IRST IRCCS, esprime grande soddisfazione: «Anche quest’anno abbiamo registrato un dato in crescita che ci riempie di orgoglio e ci sprona a far sempre meglio e di più. Dietro le quasi 19.000 persone che, in Romagna ed Italia, hanno liberamente scelto il Nostro Istituto, vediamo altrettanti attestati di fiducia e stima nell’impegno quotidiano che i nostri professionisti, in tutte le nostre sedi, infondono per assicurare sia le migliori cure sia il progresso degli studi sui tumori. Valori che sono la più bella e profonda eredità lasciataci dal nostro amato Prof. Amadori; valori che oggi, in un momento di così grande difficoltà ed emergenza per tutto il Paese a causa della pandemia di Covid-19, sono il più solido e sicuro riferimento per continuare imperterriti lungo la strada che ci porterà a contrastare sempre meglio le patologie oncologiche.»   
 
Sulla stessa lunghezza d’onda il Direttore Scientifico IRST, prof. Giovanni Martinelli: «È straordinariamente bello che la raccolta del 5 per mille abbia dimostrato anche quest’anno la grande generosità e sensibilità della Romagna e del resto d’Italia. È incredibile quanto la gente abbia compreso l’immenso sforzo che il nostro Istituto e i suoi ricercatori fanno ogni giorno per trovare nuove cure a favore dei malati di tumore e delle malattie oncologiche del sangue. Ringrazio personalmente e a nome di IRST tutti coloro che hanno sostenuto la ricerca tramite il 5 per mille e continueranno a farlo. Da parte nostra c’è la responsabilità di non sprecare neanche un centesimo: la credibilità e la fiducia accordateci non verranno a mancare, nemmeno quest’anno, purtroppo così flagellato dal Covid-19. Anche se è giusto e doveroso dare massimo aiuto e sostegno economico a tutte le iniziative meritevoli, tuttavia non dimentichiamo che la lotta contro il cancro non conosce un attimo di tregua, ci richiede e vi richiede impegno costante e assoluta dedizione. Invito tutti perciò a continuare a sostenere questa battaglia attraverso la devoluzione, anche nel 2020, del 5 per mille alla ricerca sanitaria IRST indicando nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 03154520401.»   

(Rimini) La Provincia di Rimini, anche in questo periodo di emergenza, prosegue il lavoro per arrivare nel più breve tempo possibile all’attivazione definitiva della linea filoviaria a trazione elettrica Metromare. Dopo la fase sperimentale e temporanea con mezzi su gomma va infatti avanti la procedura amministrativa che deve condurre al collaudo definitivo dell’infrastruttura e dei mezzi a trazione elettrica Exqui.city 18T. Se i mezzi, causa emergenza Covid-19, sono fermi in Belgio e al momento non è ancora possibile collaudarli, per l’infrastruttura è invece possibile avviare la fase di collaudo, stante anche la temporanea sospensione delle corse.
“Noi continuiamo a lavorare pensando al dopo emergenza – dichiara il presidente della Provincia Riziero Santi - quando le cose gradualmente torneranno ad una nuova normalità. La Provincia, nell’ottica di farsi trovare pronta, mantiene costanti rapporti con i competenti uffici territoriali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti preposti alle autorizzazioni e prosegue nel relativo e necessario lavoro amministrativo. È in tal senso che ho firmato il decreto che istituisce la linea filoviaria a trazione elettrica in sede riservata di trasporto pubblico locale Metromare sul percorso da Rimini Fs - Riccione Fs.”

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