(Rimini) Non ha mai smesso di aiutare le famiglie in difficoltà, nonostante l’emergenza Covid-19. L’#Emporiorimini, il mercato solidale della provincia di Rimini (www.emporiorimini.it), ha continuato a svolgere il suo servizio di assistenza alimentare, “pur riorganizzando le modalità di distribuzione degli alimenti in funzione delle disposizioni di legge, spiega Maurizio Ermeti del Piano strategico. 
“In particolare, le operatrici preparano i pacchi viveri sulla base dei punti di ogni singolo nucleo familiare per consentire alle persone il ritiro fuori dalla sede della spesa ed evitare il contatto e l’affollamento. E’ stato inoltre attivato, in casi rari, il pacco a domicilio per coloro che sono beneficiari dell’emporio ed impossibilitati ad usare mezzi pubblici o altro. Le operatrici hanno, inoltre, contattato telefonicamente ogni nucleo familiare, sostenendo le famiglie con vicinanza e prossimità e cercando di usare cura e precauzione e raccogliendo le loro necessità. La flessibilità del progetto ha consentito di far sentire le persone meno sole e isolate”, racconta Ermeti. 
 
“Purtroppo, in questo momento di grande difficoltà e di difficili approvvigionamenti, stanno terminando le scorte alimentari in magazzino. Per questo vi ricordiamo la possibilità sostenere #Emporiorimini con una donazione, qualora vi sia possibile. Il vostro contributo, anche piccolo, potrà essere certamente di grande aiuto concreto e immediato. Permetterete ad Emporio, infatti, di acquistare direttamente i prodotti da distribuire alle famiglie”, sottolinea Ermeti. 
 Si può effettuare un bonifico bancario utilizzando i seguenti estremi: IT 75 V 03359 01600 100000103439; Banca Prossima; Conto intestato a: Caritas Rimini ODV; Causale: donazione a favore emporio. Le donazioni effettuate a mezzo carta di credito e bonifico bancario sono detraibili (D.P.R. 917/1986) o deducibili (L. 80/2005) fiscalmente. Per usufruire di tale possibilità è necessario conservare la ricevuta del pagamento rilasciata dalla banca. Per procedere all’emissione della ricevuta è indispensabile che l’indirizzo sia indicato nella contabile di accredito o inserito nella causale di versamento.

Mercoledì, 08 Aprile 2020 12:21

Fellini100 diventa mostra “virtuale”

(Rimini) Chiusa dalle restrizioni anti coronavirus, la mostra ‘Fellini100. Genio immortale’ apre virtualmente le sue porte e acconsente, online, a una passeggiata all’interno di alcune delle sale storiche di Castel Sismondo. A fare da guida è Marco Bertozzi, uno dei due curatori, assieme ad Anna Villari, dell’esposizione ideata da Studio Azzurro, nell’ambito del progetto del Museo Internazionale Federico Fellini del Comune di Rimini.
Ad accogliere il visitatore on line, una Silvia-Anita con alle spalle la cascata d’acqua della fontana di Trevi, che invita ad attraversare lo schermo dove viene proiettata la mitica scena della Dolce vita per entrare virtualmente in una esplorazione ravvicinata dell'immaginario di Federico Fellini. Il racconto prosegue all’interno della sala dedicata al Cinema Fulgor, con protagonista la storia d’Italia raccontata in una sala cinematografica che diventa macchina del tempo e mostra, attraverso immagini dei decenni emblematici del ‘900, come Fellini si nutrisse di cinegiornali, pubblicità, documentari per mettere in scena i suoi film e come a sua volta il paesaggio televisivo del Paese fosse influenzato dalla forza creativa di Fellini. La passeggiata prosegue nella ‘Fortezza delle emozioni’ dove si incontrano i volti e i primi piani di alcuni attori che hanno accompagnato il regista nella sua opera, in una esplorazione della fotogenia del cinema felliniano. Una carrellata fra i primi piani di Anita Ekberg, Claudia Cardinale, Paolo Villaggio, Leopoldo Trieste, Roberto Benigni … che ci accompagna nella costruzione della grande mitologia del cinema del ‘900 e che si conclude con lo sguardo di Giulietta Masina al termine delle Notti di Cabiria. La passeggiata virtuale prosegue fra i materiali originali costituiti da disegni, costumi, documenti, manoscritti, come il quaderno di appunti su cui Nino Rota annotava le intuizioni e le idee che venivano dalla sua collaborazione con Fellini. Si entra così nella sala dove sono esposti gli abiti della sfilata della moda ecclesiastica del film Roma e i costumi del film Il Casanova, per i quali il costumista e scenografo Danilo Donati ha ottenuto il premio Oscar. Infine si entra nella sala dedicata a uno dei più grandi libri d’artista del ‘900, la stanza dedicata al Libro dei Sogni, dove il regista annotava la sua attività onirica attraverso disegni e appunti, un libro che inizia a patire dal suo incontro con lo psicoanalista junghiano Ernst Bernhard.

In un momento così difficile come quello dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, Rimini ha reso accessibile virtualmente la mostra FELLINI 100. GENIO IMMORTALE, che aveva aperto lo scorso 14 dicembre a Castel Sismondo le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Federico Fellini, ora chiusa in ottemperanza ai decreti per il contrasto al coronavirus, per consentire al pubblico di visitare, anche a distanza, le sue sale.
La passeggiata virtuale, realizzata da Visit Rimini, rientra all’interno del palinsesto di attività online stRIMINIng proposte dal Comune di Rimini per raccogliere e condividere in rete contenuti culturali e artistici della città in questo periodo di ‘ritiro’ forzato ma necessario

Mercoledì, 08 Aprile 2020 09:25

8 aprile

Si può ben sperare | Autocertificazioni false | I bagnini fanno la ronda

Mercoledì, 08 Aprile 2020 08:25

Fiera, bilancio 2019: ricavi superano 178 mln

(Rimini) Il presidente di Italian Exhibition Group Lorenzo Cagnoni e l’amministratore delegato Corrado Peraboni annunciano che il Consiglio di Amministrazione della Società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata dallo scorso giugno su MTA di Borsa Italiana S.p.A., ha approvato in data odierna il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio che verrà poi sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti nel prossimo mese di giugno.

Principali risultati consolidati dell’esercizio 2019. I ricavi totali dell’esercizio 2019 del Gruppo ammontano a 178,6 milioni di euro, mostrando una crescita double digit, +11,8%, rispetto ai 159,7 milioni del 2018. Questi risultati, nonostante il calendario fieristico meno favorevole, che negli anni dispari si caratterizza per l’assenza delle manifestazioni “Tecnargilla” e “IBE”, proseguono nel trend di crescita già registrato a fine 2018 (+22% sull’anno precedente) e testimoniano l’efficacia delle strategie messe in atto sul duplice fronte dello sviluppo dei prodotti in portafoglio e della crescita per linee esterne.
L’EBITDA1 e l’EBIT, impattati positivamente rispettivamente per 3,7 e 0,3 milioni di euro a seguito dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, raggiungono rispettivamente 41,9 milioni di euro e 24,0 milioni di euro, evidenziando una forte crescita rispetto all’esercizio 2018 (rispettivamente +35,7% e 25,9%) che non scontava gli effetti IFRS 16.
Considerando sempre gli effetti dell’IFRS 16, il risultato netto del Gruppo è di 12,6 milioni di euro, in aumento del 16,1% rispetto allo scorso esercizio.
Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019 ammonta a circa 106,1 milioni di euro rispetto ai 101,5 milioni del 31 dicembre 2018.

Risultati per area di attività dell’esercizio 2019. Il “core business” del Gruppo, costituito dall’organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche, ha rappresentato il 54,7% dei ricavi complessivi dell’esercizio con una crescita organica che ha interessato i principali prodotti leader nelle categorie “Food & Beverage”, “Jewellery & Fashion”, Green & Techonology” e “Tourism & Hospitality”, consentendo un incremento dei ricavi del 6,7% (circa +6,6 milioni di euro). Nel 2019, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, la linea di business degli Eventi Congressuali, che rappresenta l’8,7% dei ricavi complessivi, evidenzia una significativa crescita, +19,1%, rispetto al 2018. Grazie soprattutto a congressi di maggiori dimensioni quanto a numero di partecipanti, superfici congressuali utilizzate e servizi aggiuntivi richiesti. I ricavi dalla linea di business Servizi Correlati, rappresentati da allestimenti, ristorazione e pulizie, rappresentano il 32,4% del totale dei ricavi del Gruppo ed evidenziano un incremento del 39,2% rispetto al 2018.

Risultati della Capogruppo Italian Exhibition Group S.p.A. La Capogruppo Italian Exhibition Group S.p.A. chiude l’esercizio 2019 con ricavi complessivi pari a 124,1 milioni di euro, un EBITDA di 36,0 milioni di euro e un utile netto di 13,9 milioni di euro. Nel 2019 IEG, nelle strutture di Rimini e Vicenza, con le sue ulteriori sedi di Milano e Arezzo, ha totalizzato 48 fiere organizzate o ospitate e 190 eventi congressuali.

 

(Rimini) Si registrano oggi nel riminese sei guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, con doppio tampone negativo. Sono quattro pazienti di sesso femminile e due uomini. A questa notizia si aggiungono altre venticinque persone circa uscite dalla quarantena, che portano il totale complessivo a circa cinquecentotrenta.
Restano attualmente in isolamento domiciliare poco meno di 2mila persone, comprendenti sia gli ammalati sia chi ha avuto contatti stretti con casi positivi accertati.

Per ciò che riguarda l’evoluzione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano nove, comunicati dalla Regione. Si attestano su 1.584 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, 1.504 residenti in provincia e ottanta cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. Per quanto riguarda il dato odierno dei residenti, quattro pazienti sono uomini e cinque donne; sei sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e tre ricoverati non in terapia intensiva.
Purtroppo si è verificato un ulteriore decesso: una persona di 73 anni di sesso femminile. Deceduto a Bologna, dove vive da anni, un 92enne residente a Bellaria.

La mappa del contagio comune per comune: Rimini 565, Cattolica 203, Riccione 202, San Giovanni 116, Misano 107, Coriano 55, Santarcangelo 45, San Clemente 34, Morciano 29, Montescudo Monte Colombo 27, Novafeltria 26, Bellaria Igea 26, Saludecio 16, Verucchio 16, Pennabilli 10, Mondaino 8, San Leo 7, Montefiore 6, Poggio Torriana 6, Montegridolfo 5, Gemmano 4, Talamello 3, Maiolo 2, Sant’Agata 1.

(Rimini) Sono 17.825 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 269 in più rispetto a ieri: un aumento tuttavia contenuto se paragonato a quello dei giorni scorsi. E sono 75.191 i test effettuati, 3.028 in più. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Complessivamente, sono 7.861 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (66 in più rispetto a ieri). 366 le persone ricoverate in terapia intensiva: 6 in meno rispetto a ieri. Così come continuano a diminuire anche i ricoverati negli altri reparti Covid: -54 (3.750 rispetto ai 3.804 di ieri).Purtroppo, si registrano 72 nuovi decessi: 34 uomini e 38 donne.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.597 (200 in più rispetto a ieri), delle quali 1.545 riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 1.052 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 13 residenti nella provincia di Piacenza, 14 in quella di Parma, 12 in quella di Reggio Emilia,12 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (nessuno nel territorio imolese), 5 nella provincia di Forlì-Cesena (3 a Forlì), 3 a Ferrara, 2 in quella di Rimini. Nessun decesso a Ravenna e fuori regione. 
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 2.953 Piacenza (17 in più rispetto a ieri),  2.365 Parma (48 in più),  3.215 Reggio Emilia (48 in più), 2.758  Modena ( 67 in più), 2.334  Bologna (34in più), 322 Imola (5 in più),  522 Ferrara (12 in più),  738 Ravenna (10 in più), 1.034  Forlì-Cesena (di cui  564 Forlì, 18 in più rispetto a ieri, e 470 a Cesena,1 in più),  1.584 Rimini  (9 in più).

5.144 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19: 52 in meno di ieri, riconvertiti per altre patologie. Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione: sono complessivamente 5.144 quelli rilevati oggi, tra ordinari (4.571) e di terapia intensiva (573).
Nel dettaglio: 667 posti letto a Piacenza (di cui 46 per terapia intensiva),  1.069 a Parma (68 terapia intensiva), 705 a Reggio Emilia (64 terapia intensiva), 561 a Modena (86 terapia intensiva),  1.124  nell’area metropolitana di Bologna e Imola  (164 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 Ferrara (38 terapia intensiva), 754 in Romagna, di cui 107 per terapia intensiva (nel dettaglio:  234 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 125 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 30 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).

(Rimini) Fondi europei per rispondere all’emergenza Coronavirus da utilizzare subito, semplificando le regole di controllo, e la richiesta di prolungare l’attuale programmazione 2014-2020 di un anno per poter avere risorse aggiuntive fresche. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e quello della Nuova Aquitania (Francia), Alain Rousset, Regioni unite da uno storico rapporto di partnership, hanno scritto oggi alla commissaria europea per la Politica di coesione e le riforme, Elisa Ferreira, per ribadire che occorre mettere subito in campo strumenti nuovi per sostenere le imprese e il tessuto socioeconomico messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria che sta colpendo tutta Europa.
Non basta infatti la proposta di reindirizzare i fondi ancora disponibili dei programmi europei 2014-2020 per far fronte all’emergenza, come suggerito dalla Commissaria, che penalizzerebbe quelle Regioni virtuose, come Emilia-Romagna e Aquitania appunto, che si trovano in una fase avanzata della programmazione e che potrebbero riorientare non più dell’1% per finanziare “azioni Covid”.
“Tali risorse- si legge nella lettera inviata a Bruxelles- sono assai lontane dai bisogni reali e quotidiani dei nostri territori per far fronte alle gravi conseguenze della crisi”.

Ecco quindi la proposta di Bonaccini e Rousset. In primo luogo, per poter utilizzare subito quell’1%, occorre “semplificare radicalmente le regole di controllo e audit per le azioni in risposta all'emergenza Covid-19. Questa è una condizione sine qua non per poter garantire che i fondi europei, di fronte a una crisi senza precedenti, possano sostenere prioritariamente le imprese, il tessuto socioeconomico e gli attori locali in vista della ripresa”.
E poi la richiesta di poter ricorrere a un “meccanismo in grado di prolungare l’attuale programmazione di un anno, che disponga di corrispondenti risorse supplementari per combattere gli effetti della crisi. La proposta, purché attuata rapidamente, potrebbe essere formulata nello stesso spirito del regolamento transitorio in discussione per il Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (Fears)”.
Una ipotesi, chiudono i due presidenti che “presuppone che gli Stati membri raggiungano un accordo rapido e ambizioso sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027, come da noi fortemente auspicato. Non vi è più tempo per esitare, è necessaria la mobilitazione di tutti”

(Rimini) Per il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, in questo momento ci sono due consapevolezze che viaggiano in parallelo. “La prima, di certo, è quella di proseguire ancora al contenimento del virus in questa settimana che ci porterà alla Pasqua con grande forza e spirito di sacrificio. Per rispetto di chi è ammalato, di chi sta in prima linea negli ospedali e di chi lavora per garantirci i beni e i servizi essenziali, ma anche per rispetto di tutti quegli imprenditori, quei commercianti, quei gestori di pubblici esercizi e artigiani che devono restare chiusi, con enormi sacrifici economici che pesano e peseranno sul futuro delle loro famiglie e dell’economia del nostro intero territorio. Accanto a questo però, dobbiamo organizzarci per ripartire appena sarà possibile. In questi giorni, e in ultimo questa mattina (martedì 7 aprile) in videoconferenza con l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, siamo stati chiamati ai tavoli di confronto assieme ai rappresentanti delle istituzioni e di tutti i settori economici per pensare e approcciare ad una ripartenza che non ci faccia arrivare impreparati al momento in cui si potrà riprendere una sorta di normalità quotidiana”.
Per questo “abbiamo chiesto che nelle decisioni sui prossimi passi da fare vengano tenute in considerazione le esigenze delle imprese del turismo, settore in ginocchio ma che ha una grande voglia di rialzarsi. A cominciare dalla possibilità anche per il titolare dell’azienda della nostra provincia, che sia un gestore di pubblico esercizio, un albergatore, un balneare, un chioschista, o che si tratti di un parco a tema o di un campeggio, di recarsi con tutte le disposizioni del caso presso la sua azienda per iniziare a sistemare e predisporre la struttura per accogliere. Inoltre, abbiamo sottolineato come sia urgente condividere, appena possibile, le modalità con cui pian piano torneremo alla vita normale: quali dispositivi anticontagio saranno eventualmente obbligatori, quali distanze si dovranno tenere e come organizzare l’ingresso delle persone e dei lavoratori in negozi e locali”.

In particolare “per la categoria dei pubblici esercizi, alla quale ormai da un mese è concessa solamente l’apertura per le consegne a domicilio, abbiamo chiesto che già da dopo Pasqua si pensi ad un secondo step, ovvero la possibilità di preparare cibi per l’asporto, corredata ovviamente da linee guida per la salute date dal ministero e dalle autorità competenti. Ricordiamoci che un territorio turistico senza bar, ristoranti, discoteche rischia di rimanere senza un’anima, molto più triste e certamente meno attrattivo. Tutti al tavolo hanno poi convenuto che una delle prime cose a cui il legislatore deve mettere mano è uno sgravio della burocrazia, quella a cui deve far fronte l’imprenditore per ogni minimo adempimento. Su tutto questo abbiamo avuto rassicurazioni da parte dell’assessore Corsini, che con la Regione si farà portavoce presso il governo di queste istanze del territorio raffrontandosi in particolar modo con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Siamo fiduciosi che si possa avere un parere favorevole per iniziare con i lavori ai primi di maggio”.
Anche alla luce della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte e del nuovo Decreto Liquidità in fase di pubblicazione, “vorrei ringraziare una volta di più la Regione Emilia Romagna per quanto ha fatto già dalle prime ore dell’emergenza anche per la liquidità delle imprese, con un accordo che attraverso istituti di credito e Confidi mette sul tavolo 10 milioni di Euro per garanzie sui prestiti, che vengono erogati alle nostre aziende a tasso zero e senza spese istruttorie. Dal governo mi sarei aspettato un sostegno diverso, in parte a fondo perduto, cosa che invece non è stata prevista. Certo, le garanzie per l’accesso al credito sono importanti, ma credo che sarebbe servito più coraggio da parte dello Stato, credo che sarebbe stato importante considerare questa opportunità almeno per le micro e piccole imprese, a cui serviranno anche tempi di rientro ben più lunghi rispetto ai 6 anni annunciati. Forse qualcuno non ha ancora capito che le imprese non stanno incassando e di fatto questo periodo rimane un buco nero di mancati introiti incolmabile a breve o medio termine”.
Dunque, “usiamo bene il tempo che ci è concesso restando a casa. Usiamolo per pensare a come ripartire, a mettere in fila idee e proposte. Il nostro territorio ha sempre trovato idee capaci di fare tendenza a livello mondiale e sapremo di certo trovare soluzioni anche a questo momento. Ma non possiamo aspettare a lungo. I nostri piccoli imprenditori, il nostro tessuto economico, il nostro territorio, non se lo possono permettere”.

Martedì, 07 Aprile 2020 17:13

Viticoltura, bando regionale da 15,6 milioni

(Rimini) Un bando da oltre 15,6 milioni di euro per continuare a sostenere gli investimenti effettuati dalle imprese vitivinicole nel segno dell’innovazione tecnica e varietale e del miglioramento della qualità dei vini made in Emilia-Romagna; l’accelerazione del pagamento dei contributi per dare una boccata d’ossigeno alle aziende in questo momento difficile e, al tempo stesso, il rinvio e/o lo slittamento di una serie di adempimenti burocratici legati a vari bandi regionali.
 
È il nuovo pacchetto di misure varato dalla Giunta regionale per venire incontro alle esigenze delle imprese agricole, alle prese con i contraccolpi dell’emergenza Coronavirus. Un intervento che si aggiunge ai 55 milioni di euro già liquidati nelle scorse settimane a vario titolo (Domanda Unica, Ocm, Psr) a favore delle imprese da parte di Agrea (Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura), al bando da 12,6 milioni di euro per le indennità compensative alle aziende di montagna, alla semplificazione delle procedure amministrative per l’assegnazione dei carburanti agevolati, ora possibile anche on line, e alla proroga di altre importanti scadenze sempre nel settore vitivinicolo.
 
Una delle principali novità di queste ultime misure, riguarda il varo del nuovo bando per la riconversione e ristrutturazione dei vigneti, che avrà la stessa dotazione finanziaria del bando precedente valido per la campagna 2019-2020, ma che da annuale diventa biennale. Ciò significa che le aziende che decideranno di presentare la domanda di aiuto - la scadenza è fissata per il 15 luglio prossimo - dovranno dichiarare subito se hanno intenzione di eseguire i lavori entro il 31 maggio del 2021 oppure entro la stessa data del 2022. La certezza della copertura dello stanziamento di 15,6 milioni di euro è legata all’approvazione da parte della Commissione di Bruxelles di un regolamento ad hoc, che dovrebbe essere adottato entro una decina di giorni.   
 
“Abbiamo deciso di aprire tempestivamente questo nuovo bando- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- per non far perdere ai nostri viticoltori un’altra opportunità per il rinnovo dei propri vigneti, sia pure in un periodo contrassegnato da molte incognite come quello che stiamo vivendo. Un’occasione per ricalibrare la propria offerta commerciale, adeguandola alla nuova domanda di mercato, sempre più orientata verso vini di maggiore qualità Dop e Igp, e dai costi contenuti per incrementare il reddito aziendale”. “Al tempo stesso-prosegue l’assessore- con le altre quattro delibere approvate dalla Giunta regionale, da una parte interveniamo con una cospicua iniezione di risorse finanziare a favore delle imprese a corto di liquidità anticipando l’erogazione di contributi dovuti, dall’altra posticipiamo una serie di scadenze per agevolare la programmazione degli investimenti”.

(Rimini) Sono arrivati i numeri relativi alle preferenze del 5x1000 per l’anno 2018. 1.611 persone hanno scelto di destinare il 5x1000 all’associazione Diabete Romagna con una donazione media di € 25,24 per un totale di € 40.671,92 e una crescita del 6 % rispetto all'anno precedente. Il ricavato verrà destinato a bambini, adulti e persone non autosufficienti, tutti accomunati dal diabete che non guarda all’età e da cui, una volta diagnosticato, non è possibile guarire. In questi giorni di emergenza sanitaria Covid-19 la domanda che tutti noi ci poniamo è “quanto durerà”? Chi ha il diabete questa domanda se la pone tutti i giorni da prima dell’emergenza Covid-19 e la risposta è questa: per sempre! Per questo l’associazione Diabete Romagna opera per fare in modo che il diabete non venga mai messo in secondo piano, perché solo se gestito in maniera corretta è possibile, già in situazioni ordinarie evitare pericolose complicanze, e a maggior ragione in questo momento. 
Una persona con diabete non può mettere il diabete “in attesa”, aspettando che passi questo momento, ma deve dedicargli ancora più attenzione perché non prenda il sopravvento e faccia ricordare in maniera prepotente di essere una “categoria a rischio”. Per ogni scelta del 5x1000 a favore di Diabete Romagna verranno protetti adulti e bambini con diabete e le loro famiglie, tramite il supporto gratuito di psicologi, dietisti, podologi, insegnanti di attività motoria e l’assistenza medica domiciliare. Le persone con diabete sono una delle categorie più a rischio di complicanze in caso di contagio da Coronavirus poiché il diabete è una malattia cronica, difficile da gestire in condizioni ordinarie ed enormemente più complessa da gestire in una situazione come quella attuale.

In questa fase critica di emergenza Diabete Romagna ha messo in campo gli strumenti e le tecnologie necessarie per aumentare le cure domiciliari, dal sostegno psicologico e nutrizionale all’assistenza medica diabetologica attraverso la telemedicina. Sta divulgando, in collaborazione con Diabetes Marathon, attraverso i canali social dell’associazione ed i gruppi territoriali dei volontari una serie di video tutorial di supporto per l’attività motoria adattata alle persone con diabete, che attualmente dovendo rimanere in casa, devono poter continuare l’attività fisica che è funzionale ad una corretta gestione della patologia diabetica
“L’associazione è composta da circa 300 volontari sul territorio con cui stiamo mantenendo contatti frequenti per rispondere alle esigenze legate alla malattia ed al contesto di emergenza, divulgando informazioni utili per la gestione del diabete rispetto al lavoro, al reperimento dei farmaci sul territorio, ma anche per attivare reti di mutuo aiuto tra le famiglie e le persone più sole in questo momento difficile. Oggi la priorità è contenere il contagio da Coronavirus e far sì che le persone con diabete del territorio non si sentano sole di fronte ad una malattia così subdola e complessa. Diabete Romagna rimane al loro fianco ed al fianco del Sistema Sanitario Nazionale per contenere i contagi attraverso la prevenzione e contenere i ricoveri evitando accessi non necessari negli Ospedali. Se tutto questo è possibile è grazie ad ogni singola scelta del 5x1000 e confidiamo di cuore di potere contare su un numero sempre maggiore di scelte, perché sono circa 80.000 le persone con diabete in Romagna e non vogliamo lasciare nessuno solo. Anche se le scadenze per le dichiarazioni dei redditi sono state spostate vogliamo ricordare di scrivere nella casella “sostegno del volontariato” il codice fiscale  di Diabete Romagna 92008070408 perché un giorno il diabete non abbia più il potere di decidere della vita di nessuno!” Pierre Cignani Presidente Diabete Romagna. 

Pagina 623 di 1906