(Rimini) Continuano gli appuntamenti di Compagnia delle Opere Emilia-Romagna, sempre impegnatissima nel tenere la guardia alta in questo momento storico dove lo sconforto e l’isolamento avanzano indisturbati. “Confrontarsi e avere degli appuntamenti, seppur sul web, è fondamentale in questo momento dove sentire una voce amica è di vitale importanza” così Francesco Montanari, coordinatore di Cdo Emilia Romagna, ha aggiunto: “I numeri delle persone che partecipano ai nostri appuntamenti su Zoom è impressionante, così come è impressionante la qualità degli interventi e il valore dei punti di vista e delle testimonianze che amici e associati aggiungono al nostro tavolo di discussione, Cdo è presente e non si tira indietro, insieme riusciremo a condividere queste difficoltà e a uscirne”.
In questi giorni sono tantissimi i politici e gli ospiti che hanno fatto visita agli associati su Zoom, rispondendo ai quesiti degli imprenditori coinvolti. Oltre al presidente Stefano Bonaccini anche l’europarlamentare Massimiliano Salini ha voluto dare il suo apporto al dibattito, restando collegato per quasi due ore: “Lavoro molto in questa modalità alla quale non voglio abituarmi, perché non sopporto la condizione in cui sono. Desidero una forma diversa da quella in cui sto vivendo, la tecnologia è meravigliosa ma preferisco i rapporti veri” così l’europarlamentare di Forza Italia, che ha a lungo parlato dell’Europa che verrà e dei primi passi dell’Italia post virus: “L’Europa è la piazza più rilevante in questa situazione, soprattutto a livello economico. La partita cruciale si gioca qui, tra Francia e Italia. Oltre al tema sanitario, il problema delle famiglie e delle imprese è la liquidità di risorse. L’Europa deve rispondere dimostrando che è pronta a non trattare questa situazione come una colpa di chi è stato maggiormente colpito. Se l’Unione non accetta le richieste d’aiuto morirà anche la Germania, perché il reticolo del mercato interno è talmente stretto in Europa da non permettere questa situazione di avversità tra le parti. Noi non siamo la Grecia, siamo la terza economia del continente e dal punto di vista dal manifatturiero siamo i secondi in classifica. Il governo sta lentamente mettendo in atto normative, ma non fa abbastanza. Ci saranno oneri per i rimborsi che lo stato si programma di consegnare, non ci sono novità per quanto riguarda il coinvolgimento dell’Europa. Questa è la prova del nove per il vecchio continente, se le risposte non saranno determinate, veloci ed esaustive l’Unione Europea rischia di sgretolarsi. Questa è la prova del nove”.
L’incontro, moderato dall’avvocato Luca De Sio di Rimini, si è prolungato su temi di prioritaria rilevanza: il dibattito ha visto la partecipazione di una nutrita componente di imprenditori impegnati nel comparto del turismo, settore che pagherà il prezzo più alto nell’immediato. A porgere le domande sul tema turismo è stato l’imprenditore Christian Lami. Il dibattito è proseguito parlando di trasporti e agricoltura, con la promessa di riprendere la chiacchierata con l’europarlamentare Salini una volta scoperte le carte in tavola dall’Europa e dal Governo.

Giovedì, 09 Aprile 2020 14:24

Mascherine dalla regione, ecco dove trovarle

(Rimini) Sono in distribuzione gratuita alla cittadinanza da oggi anche a Rimini le mascherine arrivate dalla Regione, oltre 67mila per il capoluogo, 152mila per tutta la provincia. In particolare, oggi inizia dagli anziani over 65 e dalle persone con maggiori fragilità la distribuzione porta a porta gratuita, mentre da domani  saranno distribuite al resto della cittadinanza attraverso esercizi commerciali e farmacie. Di seguito l’elenco dei luoghi dove richiederle.

Elenco degli esercizi e delle farmacie

Conad, Via Giaime Pintor, 7
Conad, Via Bidente, 1
Conad, Via Euterpe, 3
Conad City Marecchiese, Via Marecchiese, 262
Superstore Conad La Fonte, Via Missirini Libero, 1
Conad Euromarket - Mercato Coperto, Via Castelfidardo, 15
Conad Tiberio, Via Tiberio, 32
Ipermercato Conad Le Befane, Via Caduti Di Nassiriya, 20
Sapori & Dintorni Conad, Viale Amerigo Vespucci, 131
Conad City, Viale Tripoli, 178
Conad City, Via Dario Campana, 4
Conad City, Viale Alfredo Cappellini , 1
Conad Superstore Il Lago, Via Della Fiera, 50
Conad Rimini Centro, Via Serpieri Alessandro , 12
Coop, Viale Guglielmo Marconi, 45
Coop, Via Giovanni Maria Giuliani,
Coop, Via Xxiii Settembre 1845, 128
Coop, Via Marecchiese, 91
Coop, Piazzetta Carlo Soldati , 2
Coop Centro Commerciale I Malatesta, Via Emilia, 150
Despar, Viale Parigi, 10
Despar Market, Via Giuseppe Parini , 2
Despar, Via Covignano, 117
In's Mercato, ,
In's Mercato, Viale 23 Settembre 1845, 85
In's Mercato, Via Orsoleto, 85
In's Mercato, Via Flaminia, 92
Eurospin , Statale Adriatica, 335
Lidl, Via Tristano E Isotta, 10
Lidl, Via Flaminia, 387
Crai, Via Cattaneo, 9
Crai, Via Dario Campana,
A&O , Via Montescudo, 347
A&O , Via Dario Campana , 93
A&O , Via Porto Palos, 94
A&O, Via San Salvador, 46
A&O , Viale Trieste, 34
Ma.Re. , Viale Rimembranze , 45
Md Discount, Viale Della Repubblica,
Ferramenta Croatti , Via Siracusa , 51
Panificio Arlotti , Via Dei Martiri, 57
Posta 555 (Corpolò), Via Marecchiese , 555
Penny, Via Circonvallazione Nuova, 22
Tutto Per L’agricoltura , Via San Salvatore, 22
Antico Forno E Pasticceria Urbinati, Via Emilia, 320
Forno Urbinati , Via Otello , 7
Panificio Beltramini, Via Tolmetta, 13
Naturasi , Via Xxiii Settembre 1845, 81

Farmacie
Comunale 1 San Francesco, Via Michele Rosa , 3
Comunale 2, Via Covignano, 154
Comunale 3, Via Guadagnoli , 34
Comunale 4, Via Marecchiese , 135
Comunale 5, Via Flaminia, 48
Comunale 6, Via Euterpe , 2
Comunale 7, Via Rosmini , 30
Comunale 8, Via Clementini , 34
Al Porto, Via Coletti, 55
Antica Farmacia Al Lido, P.Zza Marvelli, 7
Arrigoni, Via Coletti , 184
Bellariva, Via Settembrini, 17
Cantelli, P.Zza Tre Martiri, 11
Cardelli Viserbella, Via Porto Palos, 37
Celle, Via Xx Settembre , 154
Centrale Dott.Ssa Santini, P.Zza Cavour, 2
Centrale Dott. Zocca, Via Dati , 80
Colantonio, Via Paolo Marconi, 51
Corpolo', Via Marecchiese , 576-578-580
Deluigi, Via Di Mezzo , 65-63
Donati Merlini, Viale Pascoli, 65
Dupre', C.So D'augusto, 84
Gotti, V.Le Tripoli, 76
Grotta Rossa, Via Della Gazzella , 3
Kursaal, V.Le Vespucci, 12
Lido, Via San Salvador , 51
Massani, Via Arno, 2
Miramare, V.Le Regina Margherita, 261
Regina, Via Regina Elena , 223
Rivazzurra, V.Le Regina Margherita, 143
San Gaudenzo, Via Marecchiese , 234
San Martino, Via Del Ciclamino, 20
San Michele, Via Circonvallazione Occ.Le, 120
Valentini, Via Emilia, 342
Vallesi, C.So D'augusto, 44
Venturini, Via Dario Campana , 47
Versari, Via Tiberio, 79
Villaggio Nuovo, Via Santorre Di Santarosa, 7

(Rimini) “Tre clienti di un esercizio commerciale hanno segnalato al numero di pubblica utilità 117 della Guardia di Finanza di Rimini di aver pagato una semplice mascherina chirurgica monouso ad un prezzo oscillante tra 4,50 e 10 euro ciascuna chiedendo un intervento per fermare l’abuso”. Per questo, “le fiamme gialle di Rimini, impegnate in queste fasi di emergenza sanitaria nell’attività di tutela dei consumatori e della saluta pubblica, sono intervenute tempestivamente presso il negozio, accertando che il gestore vendeva effettivamente le mascherine chirurgiche monouso ad un prezzo oscillante tra i 4,50 e 5,00 euro al pezzo, praticando sempre un ingiustificato ricarico sul prezzo d’acquisto, variabile dal 165% al 331%”.

Per tale motivo “è stato segnalato all’autorità giudiziaria per violazione dell’art. 501 bis c.p. che prevede il reato di manovre speculative su merci, introdotto dal decreto legge 704/1976, per contrastare speculazioni dirette all’indebita maggiorazione dei prezzi di prodotti di prima necessità. Gli accertamenti proseguiranno al fine di ricostruire l’intera filiera commerciale della fornitura per verificare la regolarità degli incrementi dei prezzi eventualmente praticati al pubblico approfittando dell’attuale situazione emergenziale causata dall’epidemia del coronavirus”.

Ad oggi “sono stati oltre 1.600 gli esercizi commerciali attenzionati in Provincia dai finanzieri, nei confronti di 7 dei quali e scattata la sanzione per l’inottemperanza delle previste prescrizioni governative, in tema di chiusura dell’attività per l’emergenza pandemica. Una decina i controlli sinora eseguiti per verificare il corretto rispetto della disciplina dei prezzi di vendita, relativamente agli articoli connessi sempre all’emergenza epidemiologica da COVID-19, quali ad esempio mascherine e gel igienizzanti. Detti controlli sono scattati sia sulla base di segnalazioni pervenute dai privati cittadini al numero di pubblica utilità “117”, sia in via autonoma da parte dei dipendenti Reparti operativi”.

 

Giovedì, 09 Aprile 2020 14:10

9 aprile

La porta aperta | Case protette: 87 contagi | Zamagni e le lezioni del coronavirus

(Rimini) Sui divieti supplementari a Medicina, Piacenza e Rimini, "si valuterà il da farsi". Ma per quanto riguarda la cittadina del bolognese "quel focolaio si sta spegnendo", lo ha detto oggi il commissario regionale all'emergenza coronavirus Sergio Venturi. La zona rossa di Medicina, ha evidenziato Venturi durante la diretta, è "sacrificio che ha ripagato", perché "probabilmente ha impedito un contagio piu' vasto ed importante" nella Città metropolitana. Un giorno, dice ancora il commissario, gli "abitanti della provincia e della citta' di Bologna potranno ringraziare quella comunita’".

Sulla questione di un allentamento delle chiusure 'extra' per Rimini, Piacenza e Medicina dopo Pasqua aveva risposto anche il presidente della giunta regionale, Stefano Bonaccini, un’ora prima. "Lo vedremo, mi pare in quei due casi che l'opera di contenimento stia pagando davvero. Lì c'è la riduzione più sensibile", sottolinea il governatore dell'Emilia-Romagna. "Teniamo aperta la porta, sapendo che la salute viene prima di tutto", ha aggiunto il presidente dell'Emilia-Romagna durante l'incontro in video con la stampa di oggi.

(Rimini) Si registrano oggi 22 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, con doppio tampone negativo. Sono 10 pazienti di sesso femminile e 12 uomini. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 12, comunicati dalla Regione.
Si attestano su 1.596 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.516 residenti in provincia e 80 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.

Per quanto riguarda il dato odierno dei residenti 6 pazienti sono maschi e 6 femmine. Di questi 4 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 8 ricoverati, di cui 1 in terapia intensiva. Purtroppo è stato segnalato un ulteriore decesso: una persona di 67 anni di sesso maschile.
La mappa del contagio comune per comune: Rimini 566, Cattolica 205, Riccione 205, San Giovanni 118, Misano 108, Coriano 55, Santarcangelo 45, San Clemente 35, Montescudo Monte Colombo 29, Novafeltria 26, Bellaria Igea 26, Saludecio 17, Verucchio 16, Pennabilli 10, Mondaino 8, San Leo 7, Montefiore 6, Poggio torriana 6, Montegridolfo 5, Gemmano 4, Talamello 3, Maioli 2, Sant’Agata 1.

(Rimini) In una analisi generale, condotta dalla Asl Romagna, sulle suddette 18 residenze protette per anziani operanti nel territorio provinciale riminese, per un totale di 1.050 posti letto, si sono rilevate tra gli ospiti 87 positività e si sono registrati 25 decessi. “Tale dato è stato esaminato dall’Azienda sanitaria nel raffronto con il tasso medio di mortalità pari al 22 per cento, che generalmente si registra in un anno nelle strutture ad intensità assistenziale più elevata, le case di cura che ospitano pazienti con patologie particolarmente gravi. Nel quadro così delineato emerge che le persone con più di 80 anni, specie se già con patologie in atto, rappresentano circa il 18 per cento del totale dei soggetti contagiati in provincia di Rimini e purtroppo la maggior parte dei deceduti in Emilia Romagna e nel paese”, precisa la prefettura su indicazione della Asl che oggi ha reso noti questi dati.

In tutta la Romagna, “nell’immediata insorgenza dei primi casi di coronavirus, l’Azienda sanitaria, attraverso le sue varie articolazioni, in continuità con i percorsi già svolti negli anni precedenti rispetto alla corretta gestione delle infezioni correlate all’assistenza e al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione (dpi), ha provveduto a trasmettere i documenti e richiamare le procedure utili per il contesto relativo alle Case Residenze per Anziani (Cra)”. Tale rapporto di collaborazione, “ulteriormente intensificato già dall’insorgere dei primi casi (a Rimini la prima positività è stata riscontrata il  25 febbraio), ha posto le condizioni per l’adozione di tutte le misure per una adeguata presa in carico delle persone, residenti presso le Cra, e che nel corso delle settimane sono risultate positive al Covid-19”.

La strategia adottata “è stata quella di realizzare le migliori condizioni possibili per seguire i pazienti presso le strutture stesse. Gli ospiti ammalati, chiarisce la Asl, hanno così un trattamento analogo a quello ospedaliero dal punto di vista clinico, mentre la presa in carico assistenziale offerta dalle Cra può considerarsi ancor più adeguata di quella ospedaliera. Si è, dunque, proceduto all’individuazione e all’allestimento di apposite "aree covid" in cui i pazienti sono in isolamento, seguiti da equipe ad hoc, costituite da infettivologo e pneumologo che hanno valutato di volta in volta l’appropriatezza gestionale sia clinica che strutturale”. Secondo la nota della Asl “i pazienti, gestiti all’interno delle Cra, hanno ricevuto un trattamento analogo a quello ospedaliero, anche sotto il profilo dell’erogazione dei farmaci (in particolare la clorochina, farmaco innovativo che limita fortemente il progredire e l’aggravarsi dei sintomi) e dell’ossigeno”.

Nell’ambito di tale collaborazione, “esplicitata anche sul piano della prevenzione della diffusione del virus, l’Azienda sanitaria ha esteso il monitoraggio e le verifiche a tutte le strutture grandi o piccole che siano, accreditate e non, ed ha concentrato l’attenzione su alcuni specifici aspetti, come il rischio clinico, la formazione, il monitoraggio dei casi ed i dispositivi di protezione individuale. In particolare, per quanto riguarda il primo aspetto, i responsabili aziendali del Rischio clinico che hanno supervisionato le varie situazioni, si sono mantenuti in diretto e continuo contatto con i referenti sanitari delle strutture, al fine di fornire una consulenza continua”. Sotto il profilo della formazione, “i referenti aziendali hanno realizzato un video ad hoc inviato alle direzioni delle strutture per gli operatori, e garantito una costante assistenza, anche tramite skype, ai fini della risoluzione di qualsiasi dubbio specie in relazione alla gestione dei presidi di protezione individuale ed alla sanificazione degli ambienti”.

Sul versante del monitoraggio, s”ia gli ospiti non risultati positivi sia gli operatori sono oggetto dei più rigidi protocolli di monitoraggio rispetto all’insorgenza dei sintomi e all’effettuazione, laddove indicato del tampone. Infine, a seconda della presenza o meno di casi positivi e della loro numerosità, l’Azienda ha attivato modalità diverse di supporto alle strutture per la consegna dei dispositivi di protezione individuale, con consegne ad hoc, attivando laddove necessario un canale diretto con la farmacia aziendale per la dotazione di presidi alle strutture”.

(Rimini) Sono 18.234 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 409 in più rispetto a ieri. E sono 78.367 i test effettuati, 3.176 in più. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Complessivamente, sono 7.864 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (3 in più rispetto a ieri). 361 le persone ricoverate in terapia intensiva: 5 in meno rispetto a ieri.  Purtroppo, si registrano 54 nuovi decessi: 41 uomini e 13 donne. Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 2.890 (293 in più rispetto a ieri), delle quali 1.747 riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 1.143 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 11 residenti nella provincia di Piacenza, 16 in quella di Parma, 8 in quella di Reggio Emilia,5 in quella di Modena, 7 in quella di Bologna (nessuno nel territorio imolese), 2 nella provincia di Forlì-Cesena (1 a Forlì e 1 a Cesena), 1 a Ferrara, 1 in quella di Rimini, 1 a Ravenna e 2 fuori regione. 

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 2.980 a Piacenza (27 in più rispetto a ieri),  2.395 Parma (30 in più),  3.352 Reggio Emilia (137 in più), 2.811  Modena (53 in più), 2.433  Bologna (99in più), 325 Imola (3 in più),  538 Ferrara (16 in più),  746 Ravenna (8 in più), 1.058  Forlì-Cesena (di cui  585 Forlì, 21 in più rispetto a ieri, e 473 a Cesena,3 in più),  1.596 Rimini  (12 in più).

Sono 5.144 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19: 52 in meno di ieri, riconvertiti per altre patologie, l’altro ieri ne erano stati riconvertiti altri 52
Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione: sono complessivamente 5.127 quelli rilevati oggi, tra ordinari (4.554) e di terapia intensiva (573).
Nel dettaglio: 654 posti letto a Piacenza (di cui 46 per terapia intensiva),  1.070 a Parma (69 terapia intensiva), 705 a Reggio Emilia (64 terapia intensiva), 551 a Modena (86 terapia intensiva),  1.135  nell’area metropolitana di Bologna e Imola  (163 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 264 Ferrara (38 terapia intensiva), 748 in Romagna, di cui 107 per terapia intensiva (nel dettaglio:  222 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 131 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva, a cui si aggiungono 30 letti ordinari nella struttura privata Villa Serena; 128 a Cesena, di cui 26 per terapia intensiva).
 

(Rimini) Sono 152.000 le mascherine chirurgiche che saranno ripartite da diversi Comuni del territorio della provincia di Rimini, messe a disposizione gratuitamente dalla Regione per tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna. i tratta di una prima fornitura che il Comune di Rimini sta mettendo in distribuzione attraverso l’organizzazione di una rete mista per ovviare, nel momento in cui la Regione d’intesa coi comuni confermano l’adozione di misure emergenziali più restrittive rispetto a quelle nazionali, alle difficoltà di chi non riesce a reperirle così da consentire il rispetto dei rigidi requisiti di sicurezza in vigore qualora dovessero concretizzarsi ipotesi di graduali riaperture in alcuni comparti economici garantendo attraverso l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale una maggior sicurezza a tutti i cittadini.

A partire già da domani, le mascherine giunte questa mattina alla Protezione civile del Comune di Rimini saranno distribuite attraverso una rete mista sia presso i luoghi della grande e media distribuzione, le farmacie aderenti, alcune botteghe rionali specie in zone come Corpolò e Santa Giustina e le altre frazioni e località del territorio comunale, sia attraverso il porta a porta là dove, come verso gli anziani e i più fragili, sia necessario una distribuzione più mirata, avendo ben presente come sia prioritario la riduzione al minimo del rischio di assembramenti. Si sottolinea come in quest’ultimo caso la distribuzione curata dai volontari avverrà mettendo la mascherina nella buchetta delle lettera dopo aver suonato il campanello e mai entrando nelle abitazioni.

Sarà davanti a questi luoghi, di cui è prossima la pubblicazione dell’elenco, che avverrà, attraverso i volontari della protezione civile e capi scout Agesci, la distribuzione. Un elenco in fase ultima di definizione e che sarà reso pubblico quanto prima così da permettere il ritiro della propria mascherina – non più di una per persona – nel luogo geograficamente più vicino alla propria abitazione. Tutti i cittadini potranno recarsi presso il luogo più vicino alla propria abitazione, rispettando tutti gli accorgimenti igienico sanitari necessari, e ritirare gratuitamente una mascherina chirurgica nella misura di una per persona. La Regione assicura che è già prevista la possibilità di aggiungere nuove forniture per i cittadini nelle medesime modalità già nei giorni successivi, in base a un monitoraggio delle reali esigenze e sulla base dell’approvvigionamento dei dispositivi sia dal livello nazionale, vista l’intenzione del Governo di procedere con sempre maggiori quantitativi, sia dalla produzione regionale, oltre che delle commesse che la Regione sta realizzando in prima persona.

Le 67.450 mascherine consegnate quest’oggi alla Protezione civile del Comune di Rimini in questo momento sono in fase di preparazione e confezionamento singolo per la distribuzione grazie all’impegno di alcune realtà industriali locali leader del settore come Aetna Group. I pacchi di confezionamento con cui hanno viaggiato (generalmente una confezione contiene in un unico pacco una cinquantina di dispositivi) vengono così suddivisivi singolarmente per essere nuovamente confezionati e per poter essere consegnati e messi in distribuzione rispettando tutte le norme igieniche che il prodotto richiede.

“E’ uno sforzo importante – è il commento dell’Amministrazione comunale - quello che l’intera comunità è chiamata ad affrontare proseguendo quello sforzo che l’ha vista unita negli intenti e negli obiettivi in questo difficile periodo. Per questo, nel ricordare che siamo solo alla partenza di questa nuova fase e che le consegne di mascherine chirurgiche proseguiranno nei prossimi giorni, è necessario che i comportamenti di tutti rimangano improntati alla massima serietà. Si ricorda infine che occorre continuare a rispettare le indicazioni di prudenza e corretto comportamento specie nel mantenere le distanze e osservando gli altri suggerimenti forniti fin dai primi giorni. La mascherina consegnata non è né un dispositivo medico né un dispositivo di protezione individuale. E’ una precauzione ulteriore per chi esce a fare la spesa o per vari motivi si trova a non riuscire a rispettare la distanza interpersonale, ed è in particolare una protezione verso gli altri.”

E’ dunque necessario l’uso corretto di questi nuovi strumenti di protezione che saranno maggiormente efficaci quanto più usati correttamente:

Modalità di vestizione:
1.    togliere ogni monile e oggetto personale
2.    praticare l’igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione alcolica
3. controllare l’integrità dei dispositivi; non utilizzare dispositivi non integri
4. indossare la mascherina

Modalità di svestizione:
1. evitare qualsiasi contatto tra la mascherina potenzialmente contaminata e il viso, le mucose o la cute
2. rimuovere la mascherina maneggiandola dalla parte posteriore o dagli elastici
3. praticare l’igiene delle mani con soluzioni alcolica o con acqua e sapone.

Le mascherine vanno smaltite nei rifiuti indifferenziati. Le mascherine consegnate nascono come monouso, ma in questo contesto di emergenza, fino a quando non saranno disponibili in maggior quantità è possibile il riutilizzo, sotto determinate condizioni. Le mascherine non devono essere scambiate fra le persone, ognuno deve avere la sua dopo l'utilizzo per alcune ore possono essere riposte / appese in luogo pulito e riutilizzate il giorno successivo (eventualmente previa disinfezione con alcool), devono rimanere nel contesto domestico / familiare e non utilizzate come dispositivo nei luoghi di lavoro.

(Rimini) Saranno distribuite in questi giorni le mascherine acquistate dalla Regione Emilia-Romagna e destinate ai cittadini per incentivare l’uso diffuso dei dispositivi di protezione individuale quando si deve uscire di casa.

Un primo aiuto che risponde alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e può avere un concreto effetto positivo sul contenimento del contagio da Coronavirus, oltre al mantenimento dell’isolamento sociale e al rispetto delle indicazioni di igiene personale e ambientale già note. E questo proprio ora, che il quadro regionale sta migliorando anche se l’emergenza non è terminata e bisogna prestare, a maggior ragione, la massima attenzione ai comportamenti individuali. In tutto sono 2 milioni le mascherine che saranno ripartite per ciascun Comune capoluogo in base alla popolazione residente: a Bologna andranno 455.000 dispositivi, a Ferrara 155.000, a Forlì-Cesena 177.000, a Modena 315.000, a Parma 203.000, a Piacenza 129.000, a Ravenna 175.000, a Reggio Emilia 239.000 e a Rimini 152.000.

La distribuzione sarà garantita attraverso i Comuni e in base a linee guida predisposte dalla Regione insieme ad Anci Regionale, Associazione comuni, e Upi, Unione province italiane.
Nelle linee guida si trovano indicazioni per la preparazione e la distribuzione delle mascherine che vengono consegnate in pacchi da 50 e andranno imbustate singolarmente con una procedura in grado di garantire la massima sicurezza sotto il profilo igienico-sanitario.

I Comuni potranno orientarsi verso una distribuzione presso esercizi commerciali - con il supporto di protezione civile e volontari - dando priorità alle fasce deboli, oppure decidere per il recapito direttamente al domicilio o adottare un sistema misto, sempre evitando qualsiasi tipo di assembramento.
Due i criteri previsti: distribuzione orizzontale (per i piccoli centri una mascherina a ogni famiglia, con il supporto del volontariato per la distribuzione) o selettiva per i comuni più popolosi con l’individuazione dei luoghi più frequentati (ad esempio grande e media distribuzione, negozi e attività commerciali aperte, farmacie, uffici postali, case della salute, associazioni di volontariato…)  e della platea di destinazione (ad esempio over 65, persone fragili dal punto di vista economico/sociale, famiglie con disabili o malati cronici o oncologici, operatori e residenti di case di edilizia popolare, associazioni che si occupano di soggetti a rischio, lavoratori disabili…).

Nelle linee guida infine vengono date indicazioni anche ai cittadini che ricevono le mascherine: come indossarle e toglierle una volta rientrati a casa e il loro smaltimento, che deve essere sempre solo nei rifiuti indifferenziati. Infine, vengono fornite alcune indicazioni: la mascherina non deve essere mai scambiata tra le persone, deve essere riposta in luogo pulito e asciutto e deve rimanere nel contesto domestico/familiare e non utilizzata come dispositivo nei luoghi di lavoro

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