Riccione, controlli sulle strade intensificati a Pasqua
(Rimini) I controlli sulle strade in occasione del weekend di Pasqua saranno intensificati e saranno improntati alla massima severità e inflessibilità per quanto riguarda le autocertificazioni sugli spostamenti non giustificati dall'urgenza e delle necessità reali. "Vogliano che queste festività non si trasformino in un'occasione per rischiare la salute. Non possiamo permettere che si facciano le visite ai parenti o che si arrivi ad aprire le seconde case. Quindi le indicazioni sono state di massima fermezza. Notiamo inoltre che sono molte le telefonate di cittadini che arrivano ai centralini della polizia locale per segnalare chi non rispetta la regola di stare a casa o chi arriva da fuori a riaprire la casa delle vacanze. Tutte le segnalazioni saranno vagliate e nel caso di irregolarità scatteranno le multe”, dichiara l'assessore alla Sicurezza, Elena Raffaelli.
L'Amministrazione comunale di Riccione, quindi, avvisa i cittadini che oltre alle chiusure delle strade secondarie sui confini Nord e Sud, anche sulle strade da e verso l'entroterra, saranno presenti blocchi di controllo, dove gli agenti fermeranno tutte le autovetture in transito, nessuna esclusa. I controlli continuano tutti i giorni e saranno potenziati, da parte della Polizia Locale coadiuvata da volontari della Protezione Civile, da venerdì per tutta la giornata di lunedì di Pasquetta, al fine di scoraggiare spostamenti non giustificati sia nel territorio comunale di Riccione sia da e verso altri Comuni della provincia. Particolare attenzione sarà posto a quanti arriveranno da fuori provincia per raggiungere le seconde case in occasione delle festività pasquali. Si ricorda che gli spostamenti senza motivo di urgenza o senza necessità certificata, non sono consentiti dalle disposizioni nazionali e regionali, adottate al fine di evitare la diffusione dell'epidemia da Covid-19. Sul territorio del Comune di Riccione ci saranno servizi di controllo dedicati, con mezzi della polizia locale sulla spiaggia pattugliata da Nord a Sud. Le pattuglie della Polizia locale, il cui comando coordinerà anche i tre equipaggi in ausilio della Protezione Civile, saranno 7 in servizio straordinario a partire da venerdì e poi sabato, domenica e lunedì. Massima severità, controlli serrati e inflessibilità sul rispetto delle regole, le indicazioni arrivate dall'Amministrazione al fine di evitare che queste festività siano un'occasione per le persone di aggregarsi rischiando il diffondersi dell'epidemia. Si ricorda che l'uscita con il cane è consentita solo nell'immediata prossimità dell'abitazione e che domenica e lunedì saranno aperte solo le farmacie per cui saranno tollerate solo le uscite per emergenze vitali. Secondo le statistiche, nell'ultima settimana la polizia locale di Riccione ha proceduto a sanzionare situazioni irregolari con una cadenza media di 20 multe al giorno. Tra le ultime sanzioni elevate, anche quelle agli automobilisti in fila ad un autolavaggio automatico, che ieri pomeriggio contravvenendo alle disposizioni di Dpcm e ordinanza regionale, aveva lasciato aperto il servizio automatico, di fatto permettendo agli automobilisti di assembrarsi in fila per lavare la macchina. In questi giorni stanno arrivando molte segnalazioni agli uffici della Polizia Locale di cittadini provenienti da altre province con seconde case i quali saranno pesantemente sanzionati.
Consiglio comunale, Donati: governo garantisca operatività dei comuni
(Rimini) Si è tenuto oggi il promo consiglio comunale in video conferenza nella storia del Comune di Rimini. Tra gli argomenti toccati dal presidente Sara Donati, di cui proponiano alcuni estratti del discorso introduttivo, anche la richiesta al governo di salvaguardare i bilanci dei comuni, alle prese con maggiori spese e con meno entrate.
"Signor Sindaco, Consigliere, Consiglieri, il Comune di Rimini ha una storia millenaria – il suo statuto risale al 1334 – e quella odierna è la prima seduta in videoconfernza della sua lunga storia. Basta questo semplice riferimento storico per capire cheggi, stiamo vivendo un momento storico impensabile. L'emergenza generata dalla pandemia ha improvvisamente, drasticamente, cambiato le condizioni di vita di singoli e famiglie. Le organizzazioni e le istituzioni hanno dovuto far fronte a sfide inedite, le aziende stravolgere i processi produttivi...e abbiamo tutti l'impressione che il "dopo", quando verrà, non potrà più essere identico al "prima".....Questi sentimenti di preoccupazione li ho ascoltati e condivisi in questi giorni con molti dei consiglieri, con imprenditori e operatori del no profit. Molti mi hanno raccontato di lavorare in condizioni di grande difficoltà....sospesi tra l'esigenza di "restare aperto" e il dover riorganizzare le linee produttive con l'ansia di proteggere i propri lavoratori da una parte e garantire la sostenibilità economica dell'attività (pensiamo ad esempio alla pressione sui lavoratori settore della distribuzione alimentare e del commercio dei beni essenziali). Si ha la sensazione, al termine di ogni telefonata o videoconferenza, di vivere in un mondo apparentemente senza protezioni; un mondo che è chiamato al compito difficile di tenere il senso, riprogettare nell'incertezza, mandare avanti i servizi e di riprendere il lavoro. Questo, ora più che mai, deve essere ed è il compito della politica. Occorre sviluppare la capacità di fronte agli eventi "catastrofici" di sviluppare nuove soluzioni, aggiustamenti per continuare a lavorare e convivere, anche con l'aiuto delle tecnologie.
“Il governo ha stanziato 750 miliardi in totale per le imprese: 200 miliardi di garanzie sui prestiti e 200 miliardi per l'export si sommano ai 350 già previsti dal decreto di marzo. Il rinvio delle scadenze fiscali per le aziende danneggiate dalla crisi. lo scudo per tutelare le aziende italiane da scalate ostili. Oltre al coraggio...servirebbe una azione congiunta non affatto scontata dell'Europa, come ad esempio quella di poter ricorrere in via straordinaria e con la massima flessibilità al settenato di finanziamenti, senza attendere le tempistiche classiche degli strumenti di programmazione sui fondi di coesione, che partirebbero dal 2021; sarebbe una inieizione importante di disponibilità a favore delle regioni maggiormente copite.....La priorità adesso è indiscutibilmente la gestione dell'emergenza sanitaria e la tutela della salute dei cittadini. Tuttavia, è necessario lavorare insieme già da adesso su altri temi e ad altre preoccupazioni che riguardano le imprese, il lavoro, l’occupazione".
“....La Preoccupazione riguarda anche i Bilanci stessi delle pubbliche amministrazioni, a cui vengono chiesti maggiori oneri a fronte di minori entrate. Ribadisco anche quì la necessità che il Governo introduca apposite misure economiche e finanziare per garantire l'operatività dei Comuni e la loro funzione di istituzione più vicina ai cittadini. E' giusto che le risposte del Governo siano in via prioritaria per famiglie, lavoratori e imprese ma in agenda dovrà esserci anche il tempo per un provvedimento specifico che si occupi degli Enti locali e che tuteli l'erogazione di servizi essenziali per i cittadini. Servirà il massimo sforzo per sostenere famiglie e imprese consentendo loro di disporre di liquidità...in questo anche il nostro Comune può e deve fare la propria parte intervenendo sulle politiche fiscali di sua diretta competenza e calmierando le tariffe per i servizi. Ritengo indispensabile posticipare la riscossione del Cosap sia per le persone fisiche che per le attività economiche, rivedere il pagamento dei servizi a domanda individuale, valutare il da farsi sulla Tari".
"Reputo queste misure urgenti e necessarie, già in questa fase, e chiaramente in attesa di ulteriori strumenti o interventi che Governo e Regione sapranno introdurre".
“Voglio ringraziare tutti coloro che si adoperano per gestire nel miglior modo possibile questa situazione: i volontari il personale amministrativo e sanitario impegnato in ospedale e sul territorio, alle forze dell'ordine, le farmacie, a chi lavora nella distribuzione alimentare e a tutti coloro che continuano a lavorare. Il momento è complesso e serve affrontarlo con una determinata unità d'intenti a cui tutti siamo pronti a dare il nostrocontributo".
Il sindaco Tosi ai riccionesi: una Pasqua di pace rispettando le regole
(Rimini) "Il mio è un appello a tutti i cittadini, a tutti i riccionesi, ai quali chiedo ancora uno sforzo che sappiamo essere l'ennesimo, da quando è iniziata questa epidemia, ma ugualmente importante. Non possiamo trasformare, una giornata di festa come la Pasqua, la più importante per noi cattolici, in un momento per rinnovare il pericolo di essere contagiati e di contagiare i nostri familiari. La Pasqua è una festa di pace e va santificata rispettando la salute altrui, la nostra e dei nostri cari. Dobbiamo stare a casa, fare gli auguri al telefono, incontrarci in video e rimanere vicini ma distanti fisicamente. Dobbiamo rispettare questa regola fondamentale perché ancora non siamo fuori pericolo. Può bastare poco e la fiamma del contagio si riaccende. Non possiamo permetterlo e quindi dobbiamo rispettare l'ordinanza del ministro della Salute con cui si vieta lo spostamento per le seconde case nei giorni festivi e prefestivi. E' vietato - si badi bene - ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per le vacanze. Vorremmo che tutti i nostri ospiti affezionati tornassero subito a Riccione, ma ora non è possibile e quindi i controlli delle ultime settimane saranno intensificati per Pasqua e Lunedì dell'Angelo".
"Con questo virus purtroppo dobbiamo convivere a lungo. La fase 2 dell'epidemia non potrà essere omogenea per tutti i territori italiani, e sarà possibile solo per gradi. La differenza, oggi come in futuro, la farà quindi l'autodisciplina dei singoli cittadini che dovranno imparare a rispettare la distanza di sicurezza tra le persone e ad usare le precauzioni igieniche. Sono d'accordo con gran parte del mondo scientifico che sostiene che non si può programmare la fase 2 senza colmare l'attuale "carenza di dispositivi diagnostici" che ci dicano quanti sono gli immunizzati in un tal territorio. Dal mio punto di vista è su questo che nelle prossime settimane si dovrà lavorare a livello locale".
Indino (Confcommercio): decreto liquidità è una presa in giro
(Rimini) “Se alla lettura del decreto Cura Italia ci siamo sentiti traditi, guardando il decreto Liquidità possiamo dire di ritenerci presi in giro”. L’intervento è di Gianni Indino, presidente della Confcomemrcio della provincia di Rimini. “Non sono queste le misure di sostegno giuste per le micro e piccole imprese – spiega Indino - per i commercianti, per chi gestisce i pubblici esercizi, per gli artigiani e gli altri i piccoli imprenditori. Non è chiedendo alle imprese di indebitarsi che si risolve questa grave crisi economica in cui già ci troviamo. Evidentemente tra tutti gli esperti messi al tavolo dal governo ne manca qualcuno che riesca a spiegare al legislatore che se non si provvede in tempi rapidissimi a sostenere le imprese attraverso indennizzi reali e non chiedendo a chi non ha liquidità di trovarla facendo debiti, chiusure e fallimenti saranno innumerevoli”.
“Ci è stato imposto di abbassare le serrande e di stare a casa. Bene, lo abbiamo fatto senza fiatare, per contribuire a tutelare la salute di tutta la comunità. Sono migliaia e migliaia le imprese in provincia di Rimini chiuse per decreto. Ad esempio 773 negozi di abbigliamento, 203 di calzature, 3.154 pubblici esercizi e 2.316 strutture ricettive ora stanno a casa. E dopo, molti di loro staranno a casa ancora perché non avranno più la forza, non certo morale, ma economica, per riaprire le botteghe, i locali, gli studi, gli alberghi, le discoteche... Il grido di allarme lo ascoltiamo tante volte al giorno, con voci diverse ma con un’unica paura: non riuscire più a riaprire la propria attività. Vogliamo ripartire, ma attenendoci scrupolosamente alle disposizioni delle istituzioni e dei sanitari. Per questo chiediamo che venga stilato il prima possibile un protocollo con le indicazioni, i dispositivi medici, la sanificazione e tutto ciò che servirà alle aziende per tenere la malattia distante da lavoratori e clienti”.
“Purtroppo però anche il DL Liquidità, su cui avevamo riposto grandi speranze, non ci consente di rassicurare gli imprenditori che lo Stato gli sia vicino e li supporti verso questa riapertura. Per le piccole imprese che rappresentiamo questi interventi non sono né sufficienti, né mirati. Le nostre imprese sono in un buco nero, senza la possibilità di lavorare e, anziché spinte verso il futuro, sono risucchiate nel baratro da sostegni che non solo tali, perché spostare le scadenze in avanti di un paio di mesi o dare garanzie statali per finanziamenti che aprono un debito da saldare ben presto, sono misure utili solamente a decretarne la definitiva chiusura”.
“Se gli esperti non sono riusciti a spiegarlo al governo, cercherò di farlo io da Rimini: alle micro e piccole imprese, quelle che sostengono l’economia del Paese, servono indennizzi per i mancati introiti e sostegni a fondo perduto, non certo aggiunte di altri debiti a quelli che per la maggior parte hanno già in piedi dopo la tremenda crisi iniziata nel 2008 e mai di fatto terminata. Le imprese sono già abbastanza esposte: lo Stato non può e non deve chiedere loro altri sacrifici, pena vederle chiudere una dopo l’altra. Saranno spazzati via soprattutto i piccoli, esattamente quelli che danno vivacità alle nostre città e al nostro turismo, alla nostra vita sociale. E’ mai possibile che tutti ormai si sciacquino la bocca parlando dell’importanza del turismo e poi quando si entra nello specifico, i provvedimenti prendano altre vie? Industria, agricoltura, export… e per le imprese che concorrono all’offerta turistica restano solo le briciole. Gli irrisori 600 euro di indennità agli autonomi non sono ancora diventati 800, lo slittamento delle utenze non è mai avvenuto: speriamo che il DL Aprile non diventi la terza presa in giro in un mese”.
“Sul piano locale, le amministrazioni si stanno adoperando per fare quel passo in più fondamentale per tutti noi: le imposte relative a questo periodo vanno cancellate, non spostate in avanti. Ci auguriamo che tutti i sindaci del territorio ne prendano atto e vadano in questa direzione. Senza dimenticare il capitolo burocrazia, a tutti i livelli, a cominciare da scontrino elettronica e relativa lotteria. Non vorremmo che, iniziando una faticosa ripartenza, ci ritrovassimo nel giro di qualche settimana a dover discutere per 3 cm di tenda e 4 cm di gazebo. Per rilanciarci bisogna dare un taglio alla burocrazia, che non significa mandare all’aria le regole, ma avere buon senso nell’applicarle senza farsi imbavagliare da lacci e lacciuoli burocratici spesso contradditori tra loro”.
“Insomma, non ci siamo. Anche il DL Liquidità non è al passo con le esigenze reali: avevamo grande speranza di trovare appigli per una ripartenza, ma anche questa volta non solo non vediamo spiragli, ma ci sentiamo oltremodo presi in giro, per usare un eufemismo. Ora usiamo questo tempo per attrezzarci all’inizio della stagione, quando ripartirà. Abbiamo bisogno di sostegno e di certezze: regalateci un orizzonte, un sogno, un obiettivo su cui ricostruire il presente e il futuro”.
Crisi coronavirus, Salini alla Cdo: l’Europa alla prova del nove
(Rimini) Continuano gli appuntamenti di Compagnia delle Opere Emilia-Romagna, sempre impegnatissima nel tenere la guardia alta in questo momento storico dove lo sconforto e l’isolamento avanzano indisturbati. “Confrontarsi e avere degli appuntamenti, seppur sul web, è fondamentale in questo momento dove sentire una voce amica è di vitale importanza” così Francesco Montanari, coordinatore di Cdo Emilia Romagna, ha aggiunto: “I numeri delle persone che partecipano ai nostri appuntamenti su Zoom è impressionante, così come è impressionante la qualità degli interventi e il valore dei punti di vista e delle testimonianze che amici e associati aggiungono al nostro tavolo di discussione, Cdo è presente e non si tira indietro, insieme riusciremo a condividere queste difficoltà e a uscirne”.
In questi giorni sono tantissimi i politici e gli ospiti che hanno fatto visita agli associati su Zoom, rispondendo ai quesiti degli imprenditori coinvolti. Oltre al presidente Stefano Bonaccini anche l’europarlamentare Massimiliano Salini ha voluto dare il suo apporto al dibattito, restando collegato per quasi due ore: “Lavoro molto in questa modalità alla quale non voglio abituarmi, perché non sopporto la condizione in cui sono. Desidero una forma diversa da quella in cui sto vivendo, la tecnologia è meravigliosa ma preferisco i rapporti veri” così l’europarlamentare di Forza Italia, che ha a lungo parlato dell’Europa che verrà e dei primi passi dell’Italia post virus: “L’Europa è la piazza più rilevante in questa situazione, soprattutto a livello economico. La partita cruciale si gioca qui, tra Francia e Italia. Oltre al tema sanitario, il problema delle famiglie e delle imprese è la liquidità di risorse. L’Europa deve rispondere dimostrando che è pronta a non trattare questa situazione come una colpa di chi è stato maggiormente colpito. Se l’Unione non accetta le richieste d’aiuto morirà anche la Germania, perché il reticolo del mercato interno è talmente stretto in Europa da non permettere questa situazione di avversità tra le parti. Noi non siamo la Grecia, siamo la terza economia del continente e dal punto di vista dal manifatturiero siamo i secondi in classifica. Il governo sta lentamente mettendo in atto normative, ma non fa abbastanza. Ci saranno oneri per i rimborsi che lo stato si programma di consegnare, non ci sono novità per quanto riguarda il coinvolgimento dell’Europa. Questa è la prova del nove per il vecchio continente, se le risposte non saranno determinate, veloci ed esaustive l’Unione Europea rischia di sgretolarsi. Questa è la prova del nove”.
L’incontro, moderato dall’avvocato Luca De Sio di Rimini, si è prolungato su temi di prioritaria rilevanza: il dibattito ha visto la partecipazione di una nutrita componente di imprenditori impegnati nel comparto del turismo, settore che pagherà il prezzo più alto nell’immediato. A porgere le domande sul tema turismo è stato l’imprenditore Christian Lami. Il dibattito è proseguito parlando di trasporti e agricoltura, con la promessa di riprendere la chiacchierata con l’europarlamentare Salini una volta scoperte le carte in tavola dall’Europa e dal Governo.
Mascherine dalla regione, ecco dove trovarle
(Rimini) Sono in distribuzione gratuita alla cittadinanza da oggi anche a Rimini le mascherine arrivate dalla Regione, oltre 67mila per il capoluogo, 152mila per tutta la provincia. In particolare, oggi inizia dagli anziani over 65 e dalle persone con maggiori fragilità la distribuzione porta a porta gratuita, mentre da domani saranno distribuite al resto della cittadinanza attraverso esercizi commerciali e farmacie. Di seguito l’elenco dei luoghi dove richiederle.
Elenco degli esercizi e delle farmacie
Conad, Via Giaime Pintor, 7
Conad, Via Bidente, 1
Conad, Via Euterpe, 3
Conad City Marecchiese, Via Marecchiese, 262
Superstore Conad La Fonte, Via Missirini Libero, 1
Conad Euromarket - Mercato Coperto, Via Castelfidardo, 15
Conad Tiberio, Via Tiberio, 32
Ipermercato Conad Le Befane, Via Caduti Di Nassiriya, 20
Sapori & Dintorni Conad, Viale Amerigo Vespucci, 131
Conad City, Viale Tripoli, 178
Conad City, Via Dario Campana, 4
Conad City, Viale Alfredo Cappellini , 1
Conad Superstore Il Lago, Via Della Fiera, 50
Conad Rimini Centro, Via Serpieri Alessandro , 12
Coop, Viale Guglielmo Marconi, 45
Coop, Via Giovanni Maria Giuliani,
Coop, Via Xxiii Settembre 1845, 128
Coop, Via Marecchiese, 91
Coop, Piazzetta Carlo Soldati , 2
Coop Centro Commerciale I Malatesta, Via Emilia, 150
Despar, Viale Parigi, 10
Despar Market, Via Giuseppe Parini , 2
Despar, Via Covignano, 117
In's Mercato, ,
In's Mercato, Viale 23 Settembre 1845, 85
In's Mercato, Via Orsoleto, 85
In's Mercato, Via Flaminia, 92
Eurospin , Statale Adriatica, 335
Lidl, Via Tristano E Isotta, 10
Lidl, Via Flaminia, 387
Crai, Via Cattaneo, 9
Crai, Via Dario Campana,
A&O , Via Montescudo, 347
A&O , Via Dario Campana , 93
A&O , Via Porto Palos, 94
A&O, Via San Salvador, 46
A&O , Viale Trieste, 34
Ma.Re. , Viale Rimembranze , 45
Md Discount, Viale Della Repubblica,
Ferramenta Croatti , Via Siracusa , 51
Panificio Arlotti , Via Dei Martiri, 57
Posta 555 (Corpolò), Via Marecchiese , 555
Penny, Via Circonvallazione Nuova, 22
Tutto Per L’agricoltura , Via San Salvatore, 22
Antico Forno E Pasticceria Urbinati, Via Emilia, 320
Forno Urbinati , Via Otello , 7
Panificio Beltramini, Via Tolmetta, 13
Naturasi , Via Xxiii Settembre 1845, 81
Farmacie
Comunale 1 San Francesco, Via Michele Rosa , 3
Comunale 2, Via Covignano, 154
Comunale 3, Via Guadagnoli , 34
Comunale 4, Via Marecchiese , 135
Comunale 5, Via Flaminia, 48
Comunale 6, Via Euterpe , 2
Comunale 7, Via Rosmini , 30
Comunale 8, Via Clementini , 34
Al Porto, Via Coletti, 55
Antica Farmacia Al Lido, P.Zza Marvelli, 7
Arrigoni, Via Coletti , 184
Bellariva, Via Settembrini, 17
Cantelli, P.Zza Tre Martiri, 11
Cardelli Viserbella, Via Porto Palos, 37
Celle, Via Xx Settembre , 154
Centrale Dott.Ssa Santini, P.Zza Cavour, 2
Centrale Dott. Zocca, Via Dati , 80
Colantonio, Via Paolo Marconi, 51
Corpolo', Via Marecchiese , 576-578-580
Deluigi, Via Di Mezzo , 65-63
Donati Merlini, Viale Pascoli, 65
Dupre', C.So D'augusto, 84
Gotti, V.Le Tripoli, 76
Grotta Rossa, Via Della Gazzella , 3
Kursaal, V.Le Vespucci, 12
Lido, Via San Salvador , 51
Massani, Via Arno, 2
Miramare, V.Le Regina Margherita, 261
Regina, Via Regina Elena , 223
Rivazzurra, V.Le Regina Margherita, 143
San Gaudenzo, Via Marecchiese , 234
San Martino, Via Del Ciclamino, 20
San Michele, Via Circonvallazione Occ.Le, 120
Valentini, Via Emilia, 342
Vallesi, C.So D'augusto, 44
Venturini, Via Dario Campana , 47
Versari, Via Tiberio, 79
Villaggio Nuovo, Via Santorre Di Santarosa, 7
Ricarico del 331 per cento sulle mascherine, denunciato commerciante
(Rimini) “Tre clienti di un esercizio commerciale hanno segnalato al numero di pubblica utilità 117 della Guardia di Finanza di Rimini di aver pagato una semplice mascherina chirurgica monouso ad un prezzo oscillante tra 4,50 e 10 euro ciascuna chiedendo un intervento per fermare l’abuso”. Per questo, “le fiamme gialle di Rimini, impegnate in queste fasi di emergenza sanitaria nell’attività di tutela dei consumatori e della saluta pubblica, sono intervenute tempestivamente presso il negozio, accertando che il gestore vendeva effettivamente le mascherine chirurgiche monouso ad un prezzo oscillante tra i 4,50 e 5,00 euro al pezzo, praticando sempre un ingiustificato ricarico sul prezzo d’acquisto, variabile dal 165% al 331%”.
Per tale motivo “è stato segnalato all’autorità giudiziaria per violazione dell’art. 501 bis c.p. che prevede il reato di manovre speculative su merci, introdotto dal decreto legge 704/1976, per contrastare speculazioni dirette all’indebita maggiorazione dei prezzi di prodotti di prima necessità. Gli accertamenti proseguiranno al fine di ricostruire l’intera filiera commerciale della fornitura per verificare la regolarità degli incrementi dei prezzi eventualmente praticati al pubblico approfittando dell’attuale situazione emergenziale causata dall’epidemia del coronavirus”.
Ad oggi “sono stati oltre 1.600 gli esercizi commerciali attenzionati in Provincia dai finanzieri, nei confronti di 7 dei quali e scattata la sanzione per l’inottemperanza delle previste prescrizioni governative, in tema di chiusura dell’attività per l’emergenza pandemica. Una decina i controlli sinora eseguiti per verificare il corretto rispetto della disciplina dei prezzi di vendita, relativamente agli articoli connessi sempre all’emergenza epidemiologica da COVID-19, quali ad esempio mascherine e gel igienizzanti. Detti controlli sono scattati sia sulla base di segnalazioni pervenute dai privati cittadini al numero di pubblica utilità “117”, sia in via autonoma da parte dei dipendenti Reparti operativi”.
9 aprile
La porta aperta | Case protette: 87 contagi | Zamagni e le lezioni del coronavirus
Rimini, fine della zona rossa? Bonaccini: porta aperta, ma la salute prima di tutto
(Rimini) Sui divieti supplementari a Medicina, Piacenza e Rimini, "si valuterà il da farsi". Ma per quanto riguarda la cittadina del bolognese "quel focolaio si sta spegnendo", lo ha detto oggi il commissario regionale all'emergenza coronavirus Sergio Venturi. La zona rossa di Medicina, ha evidenziato Venturi durante la diretta, è "sacrificio che ha ripagato", perché "probabilmente ha impedito un contagio piu' vasto ed importante" nella Città metropolitana. Un giorno, dice ancora il commissario, gli "abitanti della provincia e della citta' di Bologna potranno ringraziare quella comunita’".
Sulla questione di un allentamento delle chiusure 'extra' per Rimini, Piacenza e Medicina dopo Pasqua aveva risposto anche il presidente della giunta regionale, Stefano Bonaccini, un’ora prima. "Lo vedremo, mi pare in quei due casi che l'opera di contenimento stia pagando davvero. Lì c'è la riduzione più sensibile", sottolinea il governatore dell'Emilia-Romagna. "Teniamo aperta la porta, sapendo che la salute viene prima di tutto", ha aggiunto il presidente dell'Emilia-Romagna durante l'incontro in video con la stampa di oggi.
Coronavirus, la mappa del contagio nel riminese: oggi +12 positivi
(Rimini) Si registrano oggi 22 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, con doppio tampone negativo. Sono 10 pazienti di sesso femminile e 12 uomini. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 12, comunicati dalla Regione.
Si attestano su 1.596 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.516 residenti in provincia e 80 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.
Per quanto riguarda il dato odierno dei residenti 6 pazienti sono maschi e 6 femmine. Di questi 4 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 8 ricoverati, di cui 1 in terapia intensiva. Purtroppo è stato segnalato un ulteriore decesso: una persona di 67 anni di sesso maschile.
La mappa del contagio comune per comune: Rimini 566, Cattolica 205, Riccione 205, San Giovanni 118, Misano 108, Coriano 55, Santarcangelo 45, San Clemente 35, Montescudo Monte Colombo 29, Novafeltria 26, Bellaria Igea 26, Saludecio 17, Verucchio 16, Pennabilli 10, Mondaino 8, San Leo 7, Montefiore 6, Poggio torriana 6, Montegridolfo 5, Gemmano 4, Talamello 3, Maioli 2, Sant’Agata 1.