Buoni spesa, Riccione ha assegnato i primi 78
(Rimini) Completato l'iter di accertamento per le prime 78 domande di accesso ai buoni spesa per generi alimentari e di prima necessità. Sono stati pubblicati questa mattina sull'albo pretorio del Comune di Riccione, gli elenchi numerati (senza nominativo del ricevente) delle istanze accolte che vanno da un minimo di 150 euro ad un massimo di 510. Divise in due tranche: la prima parte di 28 domande accolte per un importo complessivo assegnato di buoni spesa pari ad 8.139,00 euro e una seconda parte di 50 richieste per un importo complessivo assegnato di buoni spesa pari 15.354. Mano a mano che verrà concluso l'iter di verifica delle istanze, saranno pubblicate le successive erogazioni. E' ancora possibile presentare domanda: tutte le informazioni all'indirizzo mal www.comune.riccione.rn.it/info-buonispesa. "Restano ovviamente attivi tutti i nostri servizi di aiuto e di contributo che sono una cosa diversa rispetto ai buoni spesa - spiega l'assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli -. Molte persone mi hanno chiesto informazioni in merito, e vorrei ribadire che ad esempio agli aiuti per gli affitti, per le bollette restano e vanno avanti come sono sempre andati avanti nel Comune di Riccione. Il settore sociale continua a lavorare, non è rimasto fermo, e il programma di aiuti definiamoli "tradizionali" resta attivo".
Miramare, salvata cucciolata di germani reali
(Rimini) Un inusuale intervento della polizia locale si è svolto alle prime ore di questa mattina a Miramare, nei pressi della Statale 16. Dopo la telefonata alla centrale radio operativa, che segnalava la presenza, in via Cardano, di una coppia di germani investiti da un auto, è intervenuta una pattuglia del distaccamento di Miramare che, oltre ad accertare la morte di due esemplari adulti della specie protetta di anatre selvatiche, ha trovato undici piccoli che pigolavano disperati attorno ai corpi dei genitori, nella speranza di ricevere un segnale.
Probabilmente è stata la scarsità di traffico veicolare, che in questi giorni a Rimini sta caratterizzando anche le condizioni ambientali, che ha fatto credere alla coppia di genitori, di poter allontanarsi in sicurezza dal nido con tutta la famiglia, un nido che probabilmente era nel parco di Fiabilandia. Purtroppo non è stato così. I due esemplari adulti, dopo essere riusciti ad attraversare la statale 16 con tutta la famiglia, sono stati invertiti sulla via Cardano da una delle poche auto in circolazione. L'intervento tempestivo degli agenti del Distaccamento di Miramare, ha consentito che gli 11 pulcini venissero messi in salvo, prima per un paio d'ore nei uffici del distaccamento dove gli agenti li hanno custoditi prestandogli le prime cure e poi consegnatoli all'Associazione di protezione animali. L'associazione, dedita alla cura degli animali, sta valutando se tenerli insieme ad una comunità di loro simili, in attesa di verificare l'appartenenza alla fauna del parco giochi di Fiabiliandia.
Riccione, il comune alle attività: rispettare scrupolose norme igieniche
(Rimini) La Polizia locale di Riccione a lavoro per informare gli esercizi di vicinato, supermercati, parafarmacie e farmacie. Riparte infatti sul territorio del Comune di Riccione la consegna di materiale informativo contro la diffusione dell'infezione da Covid-19, come il protocollo sulle misure igieniche e le raccomandazioni comportamentali messo a punto dall'Asl Romagna e già distribuito al sorgere dell'emergenza, in tutti gli esercizi e locali di Riccione. Una specifica attenzione verrà posta ai negozi alimentari e a quelli della filiera alimentare, in particolare dove si preparano cibi per la consegna a domicilio. L'Amministrazione comunale di Riccione ricorda infatti alle attività legate al comparto alimentare, in special modo a quelle che hanno magazzini, laboratori e cucine, la necessità di mantenere comportamenti prudenti e corretti nel rispetto delle norme sanitarie durante l'espletamento del lavoro. Le norme come prescritte dall'autorità sanitaria devono essere applicate alla lettera in quelle attività che sono rimaste operative nonostante la chiusura generale disposta dai vari Dpcm. L'amministrazione infatti ricorda agli operatori del settore che la continuazione dell'attività è comunque subordinata al rispetto delle regole per i dipendenti, non solo quelli al pubblico ma anche quelli in cucine, magazzini e laboratori, e per la clientela. Si ricorda infine che la Polizia locale dopo aver consegnato il protocollo Asl procederà al controllo all'interno delle attività al fine di verificare il rispetto delle norme di sicurezza.
Spiaggia, Legacoop contro il plexiglass
(Rimini) “Solo quando le condizioni sanitarie e di sicurezza ottimali saranno garantite dalle istituzioni si potrà valutare l'apertura della stagione balneare”. Così Stefano Patrizi, responsabile cooperative balneari Legacoop Emilia-Romagna. “Idee come quella di "ospedalizzare" gli ombrelloni dentro box in plexiglass possono suggestionare solo chi è all'oscuro delle dinamiche di propagazione del virus e del turismo di spiaggia, pensando di poter confinare immobili dentro cubi asfissianti famiglie con bambini”.
Un'idea “che nuoce già all'immagine della nostra spiaggia, il cui successo è basato sulla promozione di un turismo sicuro, serio, dignitoso, condiviso dalla comunità. L'idea di turismo basata su accoglienza, ospitalità e benessere non puó essere messa in discussione”.
Per questo, va avanti Patrizi, “ci appelliamo al senso di responsabilità delle istituzioni, affinché si continui a lavorare per un avvio della stagione solo in condizioni di assoluta sicurezza sanitaria e di sostenibilità economica per gli operatori, coinvolgendo approfonditamente le cooperative nella discussione e predisposizione della fase del rilancio”.
Comuni al dissesto, Anci preme sul governo per i 5 miliardi
(Rimini) I presidenti delle venti Anci regionali, coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, e coadiuvati dai segretari e dai direttori delle associazioni territoriali si sono riuniti in videoconferenza con il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, per fare il punto della situazione delle attività svolte dai sindaci e dall'Anci nell'emergenza Coronavirus. “La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che l'Anci presenta compatta al tavolo di confronto con il Governo e con le Regioni”. L'incontro, al quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, e il segretario generale, Veronica Nicotra, è stato aperto dalla relazione del coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi, che ha sottolineato l'importanza e l'efficacia di "un lavoro svolto in collaborazione dagli amministratori locali e dalle articolazioni regionali dell'associazione dei Comuni".
Nella sua relazione, Decaro è partito dal calcolo della riduzione della capacità fiscale dei Comuni per via dei provvedimenti assunti dal governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria. "Considerato il difficile recupero in prospettiva - ha detto Decaro - il governo deve prendere consapevolezza di una situazione e far fronte, già nel prossimo decreto, alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo per garantire i servizi ai cittadini, anche abbandonando per protesta i lavori della conferenza unificata".
Nella riunione molti sindaci - tra loro il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso, Mario Conte, e il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Bucci - hanno condiviso la necessità di rafforzare sempre più una sinergia istituzionale tra livello nazionale e regionale, perché è ormai evidente il ruolo istituzionale e operativo svolto dai sindaci, attraverso l'Anci, nel risolvere criticità e fronteggiare problemi via via che si presentano in questa complessa situazione. Una particolare attenzione da parte dei presidenti delle Anci regionali è stata posta sui rapporti con le Regioni. Con riferimento al possibile avvio della cosiddetta fase due, è stato ribadito che il ruolo dei sindaci e dei Comuni, in prima linea su molti versanti della ripresa di attività, richiede una capacità decisionale più rapida, uno snellimento degli iter burocratici, strumenti straordinari sulla falsariga di quanto si sta prevedendo per le zone terremotate dell'Italia centrale. Infine, è stata sollecitata un'attenzione specifica sulle misure di sicurezza sanitaria che saranno richieste e il cui impatto finanziario sui bilanci comunali chiederà una specifica riflessione da parte del governo.
Spiaggia in plexiglass? Frisoni stronca “fakenews”
(Rimini) “Si tratta di una mera suggestione avanzata da imprenditori privati in totale autonomia commerciale, senza alcun riscontro sul piano formale, amministrativo, legale e, se vogliamo, anche di sensatezza”. Così l’assessore al demanio del comune di Rimini, Roberta Frisoni, blocca quella che definisce anche “fakenews”, ovvero la notizia relativa alla possibilità per la prossima stagione balneare di incastonare lettini e ombrelloni in box in plexiglass anti contagio. “Non è un modello su cui si sta lavorando per attrezzare la nostra spiaggia questa estate, come hanno ben spiegato il sindaco di Rimini e i rappresentanti delle associazioni balneari”, sottolinea Frisoni.
“L’amministrazione si sta quotidianamente confrontando con le associazioni di categoria, con la regione, il governo e con i diversi soggetti coinvolti su queste e altre questioni per affrontare l’emergenza e accompagnare la ripartenza del comparto turistico e, in generale, dell’economia del nostro territorio. Questa è la sola realtà dei fatti. Detto ciò, possiamo e dobbiamo contemporaneamente auspicare una corretta informazione dei fatti, che non ha nulla a che fare con idee o disegni che non scaturiscono da questo confronto e che rischiano già adesso di diffondere una immagine distorta della nostra riviera, e del lavoro pubblico e privato che si sta facendo per ripartire da questo difficilissimo momento”.
Coronavirus, aggiornamento regionale: superate le 21mila persone positive
(Rimini) In Emilia-Romagna sono 21.029 i casi di positività al Coronavirus, 277 in più rispetto a ieri. Per la prima volta, però, salgono di più le guarigioni: se ne sono infatti registrate 395 di nuove. I test effettuati hanno raggiunto quota 106.149, 4.253 in più rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.223 a Piacenza (56 in più rispetto a ieri), 2.616 a Parma (34 in più), 3.982 a Reggio Emilia (35 in più), 3.217 a Modena (37 in più), 3.035 a Bologna (60 in più), si fermano per il secondo giorno consecutivo a 345 le positività registrate a Imola,649a Ferrara (14 in più). In Romagna sono complessivamente 3.962 (41 in più), di cui 889 a Ravenna (9 in più),736 a Forlì (12 in più), 588 a Cesena (11 in più), 1.749 a Rimini (9 in più).
Complessivamente, 8.966 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (-50 rispetto a ieri). 325 i pazienti in terapia intensiva: tre in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (- 85). Le persone complessivamente guarite salgono a 4.664 (+395): 2.200 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 2.464 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 83 nuovi decessi: 41 uomini e 42 donne. Per quanto riguarda i decessi (arrivati complessivamente in Emilia-Romagna a 2.788), per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi riguardano 9 residenti nella provincia di Piacenza, 10 in quella di Parma, 17 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 19 in quella di Bologna (nessun caso registrato nell’imolese), 4 in quella di Ferrara, 3 in provincia di Ravenna, 7nella provincia di Forlì-Cesena (5 nel forlivese e 2 nel cesenate), 5 in quella di Rimini; nessun decesso di persone di fuori regione.
Scuola e coronavirus, oltre il digital divide: la storia di Sofia
(Rimini) “Sofia muove solo gli occhi, dal contatto visivo e le cure di sua madre passa il suo rapporto con il mondo esterno”. A raccontare la storia di questa bimba, affetta da una “gravissima malattia degenerativa” che “la tiene inchiodata al letto di una casa che condivide solo con sua madre, sulle cui spalle grava un peso ed una responsabilità enormi”, è l’assessore del comune di Rimini Mattia Morolli.
“Insieme alle difficoltà, come spesso capita in queste donne forti, c'è un grande orgoglio e voglia di autonomia che porta a superare grandi difficoltà. Gli educatori che seguono Sofia sono riusciti a seguirla nei primi tempi di sospensione scolastica, poi hanno dovuto anche loro uniformarsi alle nuove disposizioni e sostenerla solo a distanza. Così sua madre ha continuato a tenere Sofia in contatto con il mondo esterno come ha potuto, affrontando queste settimane lunghissime di sospensione scolastica armata solo di un vecchio smartphone e tanta forza di volontà. Fino a qualche giorno fa, quando oltre alle forze vengono meno connettività, dati e smartphone”.
La mamma di Sofia chiede aiuto. “Solo allora sua madre sente che da sole non possono più farcela e chiama la direzione scolastica delle Fermi, la scuola di Sofia, che si attiva subito per trovare una soluzione, contattando i servizi educativi del Comune di Rimini. Il tempo di organizzarsi e, il giorno dopo, il Comune consegna a casa di Sofia un tablet ed una nuova sim per collegarsi alla rete e, con essa, al mondo esterno. I suoi occhi tornano a brillare e a muoversi veloci, potendo rivedere amici, educatori ed insegnanti su quei pochi pollici che per lei equivalgono al mondo fuori dalla sua stanza. Piano piano, passato questo difficile momento, riprenderà anche tutto il resto, la sollecitazione sensoriale fatta dai suoi assitenti, la riabilitazione, le visite di educatori ed amici, ma oggi per lei questo tablet significa poter uscire dalla solitudine. Un sollievo per Sofia ma anche per sua mamma, sola ad affrontare questo rapporto e che ora può respirare almeno un poco".
Quello di Sofia è un caso certamente estremo e del tutto particolare, ma che rientra tra quegli aiuti che, su segnalazione dei direttori didattici, il Comune di Rimini sta supprotando con aiuti mirati portando a casa di chi ha più bisogno Pc e tablet (recuperandoli tra quelli non utilizzati, consegnandoli in comodato d'uso per il periodo dell'emergenza) o materiale didattico, come fotocopie o cancelleria, mettendo a disposizione risorse e personale comunale.
"Oltre al supporto tecnico – continua l'assessore Morolli – per gli studenti riminesi, il Comune di Rimini ha sviluppato anche un sistema innovativo di didattica a distanza nelle sue scuole per l'infanzia. Da una parte "Io e Tech", il format dedicato alla formazione online sulla piattaforma youtube istituzionale, che ormai ha superato i 150 video e le 50 mila visualizzazioni; dall'altra la formazione a distanze delle maestre attraverso una classroom virtuale, un laboratorio nazionale con il supporto di Apple e Cisco. Innovazioni da cui non si torna indietro e che enteranno a far parte della cassetta degli attrezzi con cui affronteremo la didattica in maniera strutturale, e non più e non solo per la gestione di questa emergenza. La toccante storia di Sofia ci fa sentire ancora più forte l'importanza del lavoro di questi mesi, per il quale ringrazio il personale comunale, insegnanti, educatori, direttori didattici e le famiglie che stanno affrontando con grande impegno e responsabilità questi mesi difficili".
Immobili commerciali, Sadegholvaad torna a chiedere abbassamento affitti
(Rimini) “Ci prepariamo e guardiamo con speranza alla fase 2, quella che segnerà la prima fase di ripresa, ma ad oggi siamo ancora immersi nel lockdown: serrande abbassate, la stragrande maggioranza dei negozi e dei pubblici esercizi chiusi”. L’assessore per il commercio del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad iterviene per chiedere nuovamente ai propriatari di immobili commerciali di abbassare gli affitti. “Uno scenario che speriamo di poter presto archiviare, con la consapevolezza che quando commercianti e artigiani potranno riprendere le loro attività si ritroveranno a dover fare i conti con nuove modalità di lavoro e con le conseguenze economiche di uno stop inatteso e prolungato”.
Ai piccoli imprenditori, “che sono il cuore del nostro tessuto economico, è dedicata una misura nel Decreto Cura Italia, il cosiddetto bonus affitti per negozi e botteghe, che prevedeva un'agevolazione in favore dei commercianti ed artigiani costretti a chiudere per rispettare le misure restrittive volte a limitare il contagio da Covid-19. Non si tratta di una sospensione dei pagamenti dell'affitto, ma di un credito di imposta pari al 60% del canone di locazione versato per il mese di marzo. Non la panacea di tutti i mali purtroppo, ma comunque una misura concreta che, secondo indiscrezioni, pare potrà essere ampliata e prorogata, così come pare essere allo studio un programma di incentivi statali ai proprietari per favorire l'alleggerimento dei canoni d'affitto. Si parla della possibilità di consentire ai proprietari di immobili in locazione di versare le tasse non sui dodici mesi, ma sulla base dei mesi di affitto effettivamente pagati dai locatari con il cosiddetto "regime di cassa". Così come è al vaglio un credito d'imposta per i proprietari degli immobili che riducono il valore del canone agli affittuari. L'auspicio è che queste indiscrezioni non restino tali, ma che si traducano in azioni concrete e subito applicabili per dare una boccata di ossigeno – che si traduce in liquidità – a commercianti e artigiani, con agevolazioni anche per quei proprietari che si ritrovano con minori entrate legate ai propri immobili”.
Si tratta di “misure che seguono nella filosofia e nell'applicazione quelle introdotte già da mesi dal Comune di Rimini, oggi ancor più importanti, e cioè le agevolazioni previste nella "no tax area". Grazie a questo intervento i proprietari di immobili a destinazione commerciale o produttiva possono ottenere un contributo economico sulla base dell'IMU versata a fronte di una riduzione del canone di affitto alle imprese non inferiore al 20%, contributo che copre l'intero valore dell'Imu se la riduzione del canone supera il 30%. L'appello che rinnovo ai proprietari, soprattutto in previsione delle prossime misure governative che ci auguriamo possano andare ad integrare le azioni promosse dall'Amministrazione comunale, è quello di promuovere degli accordi con i propri locatari per la riduzione del canone. Non è solo buon senso, ma un'opportunità per cercare insieme di ridurre per quanto possibile le conseguenze del lockdown e immettere un po' di liquidità per la fase di ripartenza".
Tassa di soggiorno: esentati sanitari che alloggiano in albergo per l’emergenza
(Rimini) Il Comune di Rimini esenta tutto il personale sanitario che soggiorna in strutture ricettive del territorio comunale per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19 dal pagamento dell’imposta di soggiorno.
“Abbiamo voluto formalizzare - è il commento dell’Amministrazione comunale - una scelta che ci sembrava doverosa verso quanti sono qui - medici e infermieri - per prodigarsi a tutela della salute dei riminesi. Un riconoscimento materialmente molto piccolo ma dal grande valore simbolico, che si affianca con la stima che continueremo ad avere perennemente verso questi professionisti che quotidianamente, pagando anche personalmente prezzi altissimi, stanno dimostrando cos’è il valore di una professione che, specie nei momenti del bisogno come quelli che stiamo attraversando, diventa missione. A loro tutti un grazie e la conferma di un impegno ad essere vicendevolmente uniti, al loro fianco in questa terribile battaglia di cui non è vicina la fine.”
Con la delibera approvata nell’ultima seduta la Giunta comunale ha così equiparato il personale sanitario, che la Protezione Civile e l’ASL Emilia Romagna hanno destinato nel nostro territorio comunale per fronteggiare l’emergenza da Covid-19, al personale di protezione civile, in modo che medici ed infermieri, che per tale ragione si trovano a soggiornare in strutture ricettive del comune di Rimini, possano godere dell’esenzione dell’imposta di soggiorno, estendendo così quanto già previsto dal regolamento.