Lunedì, 20 Aprile 2020 12:33

20 aprile

Contagio stabile | Si ripartirà dall'export | E' morto Valentini

(Rimini) Gli imprenditori di Confindustria Romagna esprimono il loro profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Valentini che, “nel suo essere e nel suo lavoro, ha perfettamente rappresentato tutti i valori del creare e del fare impresa. Il suo grande impegno, la sua determinazione, la sua intraprendenza sono un esempio da seguire per tutti noi”.
Partito da un laboratorio di falegnameria ha dato vita alle Industrie Valentini, “arrivando a diventare una figura poliedrica di riferimento in vari settori dell'industria, del commercio e dell’immobiliare. Fortemente legato alle radici, ma con una chiara visione innovativa, Luigi Valentini ha sempre saputo guardare avanti anticipando i tempi e contribuendo, con le sue scelte, a fare conoscere Rimini e la Romagna a livello nazionale ed internazionale. Ha creduto fortemente nel valore e nel potenziale del nostro territorio che ha sostenuto con varie iniziative non solo nella manifattura, ma anche nel sociale e nella cultura”.
Confindustria Romagna “si unisce al dolore della famiglia nel ricordo del suo grande lavoro e della sua passione, piena espressione di uno spirito imprenditoriale che oggi più che mai rappresenta un prezioso valore di stimolo e guida”.

(Rimini) “Con Luigi Valentini scompare un imprenditore di grandi capacità e lungimiranza”, è il messaggio che arriva dai sidacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil per la morte di Luigi Valentini, lìimprenditore che “ha saputo rendere l'azienda riminese leader nella produzione di mobili in kit”, ricordano i segretari Renzo Crociati, Roberto Casanova e Francesco Lorusso, che “appresa la triste notizia del decesso”, “porgono alla famiglia sentite condoglianze”.

 

(Rimini) “Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Valentini, uno dei pionieri dell'imprenditoria riminese”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi inizia il racconto del suo personale incontro con l’imprenditore scomparso ieri.
“Ricordo con affetto e sorriso i primi incontri come sindaco, ormai 9 anni fa. Cambiava il modo e Rimini si avviava ai suoi radicali cambiamenti con pianificazione strategica e master plan. I suoi modi schietti di un imprenditore romagnolo e riminese che si è fatto da solo con acutezza e pragmatismo, lasciavano trasparire curiosità ma anche, come dire, uno 'staremo a vedere'. Per poi dopo un po' di tempo dirmi "siamo sulla strada giusta ci vogliono cose forti e strategia...". Furono parole che mi arrivarono vere e sentite e che mi colpirono”. Come, “magari non tutti ne sono a conoscenza, del Valentini uomo generoso, capace di gesti e iniziative di aiuto e sostegno alla comunità, senza darne e volerne pubblicità o interesse. Alla sua famiglia, che ha attraversato in questi tempi anche il dolore e la perdita del figlio Gigi, le mie sentite condoglianze”.
La sua storia personale “ricalca quella di Rimini dagli anni Cinquanta in poi: un’attività artigianale famigliare che cresce fino a diventare un'eccellenza industriale del Paese, contribuendo a creare ricchezza e lavoro per il territorio”.

(Rimini) Nel riminese si registrano oggi 88 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Conseguentemente, il totale è di circa 620 pazienti guariti.  Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 13. Si attestano su 1.818 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.729 residenti in provincia e 89 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.

Per quanto riguarda il dato odierno, 2 pazienti sono maschi e 11 femmine. Al riguardo, 3 sono ricoverati in ospedale e gli altri 10 sono seguiti al proprio domicilio in isolamento poiché i sintomi sono compatibili con tale regime. La Regione ha comunicato altri 5 decessi, che riguardano 2 pazienti di sesso maschile di 80 e 89 anni e 3 di sesso femminile di 75, 89 e 91 anni.
La mappa del contagio comune per comune: Rimini 655, Cattolica 228, Riccione 227, San Giovanni 129, Misano 116, Coriano 67, Santarcangelo 57, Bellaria Igea 41, San Clemente 37, Morciano 36, Montescudo Monte Colombo 33, Novafeltria 28, Saludecio 20, VErucchio 17, Pennabilli 10, Mondaino 9, San Leo 7, Montefiore 7, Montegridolfo 6, Poggio Torriana 6, Gemmano 4, Talamello 3, Maiolo 2, Sant’Agata 1.

In Emilia-Romagna sono 22.560 i casi di positività al Coronavirus, 376 in più rispetto a ieri. Aumentano le guarigioni: 350 le nuove registrate oggi. I test effettuati hanno raggiunto quota 124.916, 3.696 in più rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Complessivamente, 9.204 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (38 in più rispetto a ieri). 289 i pazienti in terapia intensiva: 7 in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-68). 

Le persone complessivamente guarite salgono a 5.985 (+350): 2.168 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 3.817 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Si registrano 58 nuovi decessi: 28 uomini e 30 donne. Complessivamente in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.023. I nuovi riguardano 15 residenti nella provincia di Piacenza, 8 in quella di Parma, 6 in quella di Reggio Emilia, 8 in quella di Modena, 12 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ferrara, nessuno in provincia di Ravenna, 3 nella provincia di Forlì-Cesena (nessuno nel forlivese e 3 nel cesenate), 5 in quella di Rimini; nessun decesso di persone di fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.369 a Piacenza (70 in più rispetto a ieri), 2.813 a Parma (45 in più), 4.318 a Reggio Emilia (101 in più), 3.390 a Modena (50 in più), 3.385 a Bologna (60 in più), 355 le positività registrate a Imola (1 in più), 771 a Ferrara (12 in più). In Romagna sono complessivamente 4.159 (37 in più), di cui 926 a Ravenna (5 in più), 811 a Forlì (15 in più), 604 a Cesena (4 in più), 1.818 a Rimini (13 in più).

(Rimini) In Emilia-Romagna sono 22.184 i casi di positività al Coronavirus, 350 in più rispetto a ieri. Aumentano le guarigioni: 289 le nuove registrate oggi. I test effettuati hanno raggiunto quota 121.220, 4.394 in più rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Complessivamente, 9.166 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (118 in più rispetto a ieri). 296 i pazienti in terapia intensiva: 13 in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-96).
Le persone complessivamente guarite salgono a 5.635 (+289): 2.233 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 3.402 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Si registrano 62 nuovi decessi: 30 uomini e 32 donne. Complessivamente in Emilia-Romagna sono arrivati a 2.965. I nuovi riguardano 9 residenti nella provincia di Piacenza, 9 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 14 in quella di Bologna (1 nell’imolese), 2 in quella di Ferrara, nessuno in provincia di Ravenna, 4 nella provincia di Forlì-Cesena (2 nel forlivese e 2 nel cesenate), 5 in quella di Rimini; nessundecesso di persone di fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.299 a Piacenza (25 in più rispetto a ieri), 2.768 a Parma (43 in più), 4.217 a Reggio Emilia (127 in più), 3.340 a Modena (39 in più), 3.325 a Bologna (58 in più), 354 le positività registrate a Imola (2 in più), 759 a Ferrara (15 in più). In Romagna sono complessivamente 4.122 (41 in più), di cui 921 a Ravenna (11 in più), 796 a Forlì (16 in più), 600 a Cesena (come ieri), 1.805 a Rimini (14 in più).
 

Sabato, 18 Aprile 2020 17:54

18 aprile

Istat, 50% di decessi in più | Riccione, test a tappeto | La chiesa nella fase 2

Venerdì, 17 Aprile 2020 18:49

Aggiornamento coronavirus, 17 nuovi contagi

(Rimini) Sono 17 le persone trovate positive al coronavirus nelle ultime 24 ore nel riminese, il totale è ad oggi di 1.791 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.702 residenti in provincia e 89 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.

Per quanto riguarda il dato odierno, 6 pazienti sono maschi e 11 femmine. La Asl precisa che 1 è ricoverato in ospedale e gli altri 16 sono seguiti al proprio domicilio in isolamento poiché i sintomi sono compatibili con tale regime.

Si registrano oggi 55 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Conseguentemente, il totale è di circa 475 pazienti guariti.

La Regione ha comunicato altri 5 decessi di residenti: 3 pazienti di sesso femminile di 89, 91 e 92 anni e 2 di sesso maschile di 72 e 84 anni.

La mappa del contagio comune per comune: Rimini 640, Cattolica 227, Riccione 224, San Giovanni 128, Misano 115, Coriano 66, Santarcangelo 55, Bellaria Igea 41, San Clemente 36, Morciano 36, Montescudo Montecolombo 32, Novafeltria 27, Saludecio 20, Verucchio 17, Pennabilli 10, Mondaino 9, San Leo 7, Montefiore 7, Poggio Torriana 6, Montegridolfo 6, Gemmano 4, Talamello 3, Maiolo 2, Sant’Agata 1.

(Rimini) Seduta in videoconferenza ieri mattina per il Consiglio comunale di Rimini. E la vicesindaco Gloria Lisi, rispondendo a una serie di interrogazioni dei consiglieri di opposizione, spiega come sono state assegnate le risorse arrivate dallo Stato per sostenere l'acquisto di beni di prima necessità da parte di famiglie in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria.

Buoni spesa. Complessivamente, a Palazzo Garampi sono arrivate 3.854 domande per i 666.000 euro assegnati al Comuni dall'esecutivo nazionale, per buoni spesa che oscillano dai 150 ai 550 euro a seconda del numero dei componenti della famiglia e della presenza di minori, anziani e disabili. Sono state escluse per vari tipi di irregolarità 419 domande e ne sono state messe in coda 826 in quanto le persone richiedenti già usufruiscono di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali. Sono 895, invece, le domande finite in prima fascia, con precedenza massima, e 564 quelle con un secondo livello di precedenza. Restano dunque 1.150 domande "tra le quali assegnare i residui 75.000 euro". Tra mercoledì, giovedi e oggi è stata data risposta alle due fasce di precedenza. La vicesindaco precisa inoltre che l'Ausl Romagna ha chiesto alla Prefettura di individuare una struttura alberghiera per gestire isolamenti e dimissioni dall'ospedale di pazienti positivi. "C'è una segnalazione che si perfezionerà a breve in un contratto, conclude Lisi, come avvenuto per l'hotel di Cattolica”.

Il sindaco Andrea Gnassi tiene a rimarcare che "l'emergenza sanitaria non è finita": la provincia di Rimini, sottolinea, è stata tra le prime ad adottare "misure forti di prevenzione" e così il contagio è sceso "dal 20% al 2%", anche grazie a "una grande risposta della sanità pubblica". Ora i tavoli provinciali, prosegue, definiranno le modalità attraverso le quali stare al lavoro, in modo da passare "dalla decretazione d'urgenza al governo dei processi nella fase di transizione". Dato che "non c'è una data sul calendario in cui si apre e si fa così". Per il turismo, conclude, serve una "strategia di breve, medio e lungo periodo" e se i plexiglass divisori "sono una sciocchezza", spiagge e hotel dovranno riorganizzarsi tra distanze e spazi puntando decisamente sulla salute e la sicurezza (Agenzia Dire).

(Rimini) Un saldo negativo di oltre tremila imprese nei primi tre mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Forse si comincia a far sentire anche l'effetto delle restrizioni seguite all'emergenza Covid-19 sul bilancio della nati-mortalità delle imprese tra gennaio e marzo, periodo già di solito appesantito dalle chiusure comunicate sul finire dell'anno precedente.
E' la fotografia scattata da Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati del Registro imprese delle Camere di commercio.

Le imprese attive a fine marzo 2020 erano 396.581, mai così poche, con una diminuzione pari a 3.450 unità, -0,9 per cento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La perdita subita dalla base imprenditoriale regionale è risultata molto più ampia rispetto a quella riferita allo stesso trimestre del 2019 (-2.437 unità, -0,6 per cento) ed è la più ampia degli ultimi cinque anni. La tendenza alla riduzione delle imprese attive peraltro prosegue sostanzialmente ininterrotta dal 2009. A livello nazionale le imprese attive hanno subito una flessione più contenuta (-0,5 per cento).
I settori di attività economica. La base imprenditoriale regionale si è ridotta in tutti macrosettori, più rapidamente in agricoltura, in misura più contenuta nell'industria, solo leggermente nelle costruzioni e nell'aggregato dei servizi. In dettaglio, l'insieme del commercio all'ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli subisce una notevole flessione delle imprese del settore (-2.044 unità, -2,3 per cento). La base imprenditoriale dell'agricoltura, silvicoltura e pesca si riduce di 1.270 unità (-2,3 per cento). L'industria perde 704 imprese, con una nuova accelerazione della tendenza negativa che giunge a -1,6 per cento. Un ulteriore segno rosso è dato dalla perdita di 336 imprese del settore del trasporto e magazzinaggio (-2,5 per cento). Infine, le imprese delle costruzioni contengono la perdita a 172 unità (-0,3 per cento) e la tendenza negativa si riduce di nuovo e decisamente.

Segnali positivi vengono solo dagli altri settori dei servizi. I principali giungono dalle imprese dell'immobiliare (271 unità, +1,0 per cento), quindi dall'aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese (+265 unità, +2,1 per cento) e infine dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+153 unità, +0,9 per cento).
Si confermano gli andamenti nettamente divergenti anche per le tipologie di forma giuridica delle imprese. La riduzione della base imprenditoriale è stata determinata dall'andamento negativo delle ditte individuali, scese di 3.545 unità (-1,6 per cento) e dalla riduzione più rapida delle società di persone (2.154 unità, -2,9 per cento), risultata la più ampia degli ultimi cinque anni. Queste ultime risentono in negativo dell'attrattività della normativa sulle società a responsabilità limitata, che sostiene invece l'aumento tendenziale delle società di capitale (+2.416 unità, +2,7 per cento), comunque è più contenuto dello scorso anno.
 
Le imprese registrate. In Emilia-Romagna sono risultate 448.521 a fine marzo, 3.455 unità (-0,8 per cento) in meno rispetto al termine del primo trimestre del 2019. La più ampia riduzione degli ultimi sei anni. A livello nazionale la tendenza ha condotto a un analogo decremento dello 0,7 per cento delle imprese registrate.
Iscrizioni e Cessazioni. Nel trimestre, le iscrizioni (7.192) si sono sensibilmente ridotte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche le cessazioni (10.687) sono diminuite ampiamente, ma in misura inferiore, rispetto allo stesso trimestre del 2019.

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