Commissione bilancio: 25 mln di minori entrate per il coronavirus
(Rimini) La commissione bilancio del comune di Rimini ha dato parere favorevole alle misure eccezionali per fronteggiare l'emergenza economica e sociale in conseguenza della pandemia da COVID-19. La delibera che arriverà al voto del consiglio comunale racchiude alcuni dei provvedimenti già messi in campo nell'immediato dall'Amministrazione quali: 1) la sospensione fino al 31 luglio 2020 della scadenza della prima rata della Tassa sui rifiuti (TARI), prevista al 31 maggio 2020; 2) di concedere una tolleranza rispetto alle scadenze di pagamento e di non applicare sanzioni, sino al termine del 31 luglio 2020, a tutti coloro che risulteranno non aver effettuato il versamento del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP), oltre che del canone per l'installazione dei mezzi pubblicitari e dell'imposta Comunale sulla pubblicità̀ alle scadenze previste; 3) la proroga al 31 luglio 2020 del versamento delle tariffe per dell'uso degli impianti sportivi comunali e delle tariffe dei servizi educativi (a partire dal bimestre gennaio – febbraio 2020). A queste misure si aggiunge lo spostamento della scadenza del riversamento dell'imposta di Soggiorno fino al 16 luglio, deliberato dalla Giunta comunale. Con ordinanza della protezione civile inoltre si è intervenuti a sostegno per le fasce deboli della popolazione per la solidarietà alimentare. A Rimini è stato corrisposto l'importo di circa 866 mila euro, utilizzato per dare un supporto a circa 5.700 famiglie, attraverso buoni spesa per l'acquisto di beni di prima necessità (1.700 beneficiari) e i circa 4mila pacchi viveri, per un valore variabile tra i cinquanta e i sessanta euro l'uno, a disposizione dei cittadini più in difficoltà su valutazione degli assistenti sociali e protezione civile.
"Con questo provvedimento – spiega l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – andiamo quindi a congelare le scadenze e differire i versamenti, un primo modo per dare ossigeno a cittadini e piccole imprese. Sono prime misure, nell'attesa di poter fare un'analisi economica finanziaria più puntuale e soprattutto di capire quale sarà il quadro normativo. Potremo in futuro adottare ulteriori proroghe o slittamenti, ma misure più strutturali devono passare inevitabilmente da revisioni legislative, coordinati a livello nazionale e regionale. In questa fase non ci sono indicatori certi per poter impostare una manovra finanziaria coerente ed è chiaro che, permanendo l'obbligo di chiudere i bilanci in pareggio, prima di ogni azione si dovrà tenere conto del minore gettito conseguente all'emergenza sanitaria".
Attraverso un'indagine condotta tra i Comuni, l'Anci ha stimato un calo del 53 per cento delle entrate tributarie, e del 22 per cento per le entrate tariffarie, con ovvie ripercussioni sui bilanci e di conseguenza sulla sostenibilità̀ delle spese e quindi dei servizi per i cittadini: raccolta rifiuti, trasporto pubblico, servizi sociali. Una parziale stima effettuata sul I semestre 2020 porta, per il Comune di Rimini, minori entrate pari a 25,3 milioni. Di questi, 6,6 milioni fanno riferimento alla Tari, su cui "deve essere avviata una riflessione normativa– spiega l'assessore Brasini – Con Anci, Regione e Atersir stiamo cercando con non poche difficoltà di rivedere i meccanismi regolatori, ma serve un nuovo quadro legislativo che riguardi non solo la Tari, ma tutti i servizi pubblici legati al gettito".
"L'analisi di contesto è chiara – prosegue Brasini - ma molto più complesso è oggi individuare misure di intervento efficaci non avendo sufficienti riscontri in termini di risorse straordinarie per i comuni e soprattutto norme che permettano modalità d'intervento in tanti settori, quali ad esempio i servizi regolati come i rifiuti e il trasporto pubblico. Sappiamo che le imprese del nostro territorio sono e saranno particolarmente colpite: chi produce servizi e non beni durevoli avrà maggiori difficoltà e tempi più lunghi per la ripartenza. Per questo motivo sarà fondamentale il tavolo regionale e il tavolo provinciale sul lavoro, che in sinergia con l categorie dovrà trovare gli strumenti da mettere in campo, nella cornice decisa su livelli più alti.
La crisi da pandemia produrrà̀ senza dubbio grosse criticità nei bilanci degli enti locali dei prossimi anni e anche per il Comune di Rimini si apre una fase delicata nella quale sarà imprescindibile una oculata revisione della spesa - prosegue Brasini - Lo stato centrale non può̀ ritardare di molto un intervento diretto, che abbia un respiro almeno triennale e che consenta di ritrovare gli equilibri finanziari in un lasso di tempo ragionevole. In queste ore si parla dello stanziamento di tre miliardi e mezzo per Comuni, province e città metropolitane, frutto del confronto tra Anci, Upi e governo sul Fondo, che serviranno a coprire nell' immediato le perdite di gettito causate dall' emergenza Coronavirus.
Bene, ma non basta: attraverso Anci avevamo chiesto altre misure, come la riduzione degli accantonamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità̀, un'accelerazione e revisione dell'utilizzo dei fondi europei, l'utilizzo di avanzi di amministrazione destinati agli investimenti per il finanziamento di spese correnti connesse con l'emergenza e per fronteggiare eventuali squilibri di bilancio. In ogni caso gli effetti negativi di questa situazione sull'economia locale e sulla finanza pubblica non potranno mai essere pienamente "sterilizzati" da interventi di soggetti terzi e pertanto la direzione non potrà essere che quella di una condivisione solidale tra enti pubblici di vario livello e tessuto economico locale degli effetti negativi di questa contingenza".
Riccione, chiuso negozio non autorizzato
(Rimini) Ha tentato di aprire nonostante i divieti imposti da Governo e Regione nei provvedimenti per il contenimento della diffusione dell'epidemia da coronavirus, ma è stato prontamente controllato e sanzionato dalla Polizia Locale di Riccione. E' successo ieri mattina in viale Dante, dove un negozio gestito da un cittadino del Bangladesh aveva messo in strada espositori con merce extra alimentare, come custodie per cellulari, parti elettroniche e varia cartoleria. Il titolare è stato quindi sanzionato (400 euro di multa) e il negozio chiuso dalla Polizia Locale proprio perché, nonostante i divieti, aveva tentato l'apertura sperando di non incappare in controlli. "Il nostro plauso va all'impegno costante sul territorio di Riccione messo in campo in questi giorni di emergenza sanitaria dalla Polizia Locale", hanno detto il sindaco di Riccione e l'assessore alla polizia municipale e sicurezza Elena Raffaelli. "In circostanze così difficili e particolari, i nostri agenti si adoperati in ogni maniera per garantire la sicurezza della città di Riccione - ha detto la Raffaelli - ma anche a dare una mano alle persone in difficoltà, ad informare i cittadini, a rispondere ad ogni telefonata per richiesta chiarimenti o richieste di aiuto. Hanno lavorato per la chiusura delle strade secondarie, hanno approntato i controlli per le uscite senza motivazioni o urgenze, hanno verificato le norme di sicurezza nei supermercati, hanno distribuito i vademecum dell'Asl alle attività autorizzate all'apertura, hanno pattugliato le spiagge e assicurato ai bagnini la sorveglianza. Insomma, la Polizia Locale è stato un pilastro fondamentale per il territorio in questi tempi di coronavirus, da tutta l'amministrazione di Riccione un ringraziamento alle donne e agli uomini del corpo".
Infocamere: i romagnoli sono più imprenditori degli emiliani
(Rimini) Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, al 31 marzo 2020 nell'area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 80.961 imprese registrate (sedi), di cui 70.135 attive. Le localizzazioni (sedi di impresa e unità locali) registrate sono 99.011, di cui 87.552 quelle attive (-0,4% rispetto al medesimo periodo del 2019).
L'imprenditorialità si conferma diffusa: 96 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).
Nel corso del primo trimestre del 2020 nell'aggregato Romagna si sono verificate 1.416 iscrizioni e 1.939 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio), per un saldo negativo di 523 unità; il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate risulta pertanto pari a -0,64%, lievemente migliore del dato regionale (-0,74%) ma peggiore di quello nazionale (-0,50%).
Nel confronto tendenziale con il 31/03/2019 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,8%, in linea con il dato regionale (-0,9%), mentre a livello nazionale la flessione appare più moderata (-0,3%).
Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell'ordine: Commercio (23,5% sul totale delle imprese attive), in calo del 2,2%, Costruzioni (14,8%), in calo dello 0,3%, Agricoltura (12,5%), in flessione del 2,1%; Alloggio e ristorazione (10,6%) risulta stabile (-0,1%); Industria manifatturiera (8,57%) è, invece, in flessione (-2,7%), mentre le Attività immobiliari (8,0% l'incidenza) sono in aumento (+1,4%). Si segnala la dinamica positiva dei settori "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,7% sul totale, +0,7% la dinamica tendenziale), "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,5%, con una crescita del 2,0%), "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza del 2,9%, +1,8%). In flessione del 2,5%, infine, le imprese del settore "Trasporto e magazzinaggio" che incidono per il 3,2% del totale.
Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 54,9%) è costituita come ditta individuale; seguono le società di persone (23,1%) e le società di capitale (19,8%), unica forma giuridica in aumento (+3,2%), come si riscontra negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Al 31 marzo 2020 le imprese artigiane attive sono 21.243 (il 30,3.% del totale di quelle attive), in calo dell'1,1% rispetto al medesimo periodo del 2019.
"In termini di numero totale delle imprese, nel primo trimestre di ogni anno le cessazioni sono superiori alle iscrizioni, per effetto delle chiusure presentate alla fine dell'anno precedente. Quest'anno, però, il saldo negativo è aggravato dall'emergenza sanitaria, che ha stravolto la vita quotidiana e, purtroppo, anche l'economia – commenta il Presidente Alberto Zambianchi –. Tutto il nostro tessuto imprenditoriale - una rete di grande valore e di forti valori – sta attraversano una fase critica. Le imprese, infatti, siano esse piccole, medie o grandi, fanno parte di un "unico ecosistema" e le interconnessioni sono anche più forti di quello che appare. La Camera di Commercio della Romagna si è attivata immediatamente e siamo al lavoro, insieme alle altre Istituzioni e alle Associazioni di Categoria, per limitare al massimo danni e disagi e per dare risposte concrete e in tempi celeri alle richieste del mondo imprenditoriale, prime fra tutte la necessità di liquidità e il rispetto delle catene dei pagamenti. Contemporaneamente, lavoriamo per porre le basi per una ripartenza che, giovandosi dei buoni risultati che in tanti anni il nostro Sistema territoriale ha saputo creare, avvii rapidamente nuove fasi di sviluppo economico e sociale."
Sistema imprenditoriale: focus provinciale Rimini. Alla data in esame (31/03/2020), in provincia di Rimini si contano 39.270 imprese registrate, delle quali 33.869 attive. Al 31/03/2020 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 48.592 delle quali 42.835 attive (stabili rispetto al 31/03/2019).
L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 100 imprese attive ogni 1.000 abitanti (89 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale).
Nel corso del primo trimestre 2020 si sono verificate 760 iscrizioni e 989 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio), con un saldo negativo di 229 unità; -0,58% è il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (-0,74%) e allineato a quello nazionale (-0,50%).
Nel confronto con il primo trimestre del 2019 si riscontra una flessione delle imprese attive pari allo 0,4%, migliore del dato regionale (-09%) e in linea con il trend nazionale (-0,3%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello delle principali aggregazioni territoriali; la stabilità contraddistingue il Comune di Rimini (+0,1%), dove si concentra il 43,7% delle imprese del territorio provinciale.
Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell'ordine, il Commercio (25,2% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione del 2,1%, le Costruzioni (14,2%) in flessione dello 0,5%; Alloggio e ristorazione (13,8%) in aumento dello 0,3% e le Attività immobiliari (9,7%) in crescita dell'1,8%. Le imprese attive nel settore manifatturiero (7,4% del totale) sono in flessione del 2,4%, quelle agricole (7,2% del totale) si sono ridotte dell'1,5%. Si segnala la dinamica positiva dei settori "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,4% sul totale, +1,6% la dinamica annua), "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,6%, +2,6% la variazione) e "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza 3,3%, +2,0% la dinamica). In flessione le imprese del comparto "Trasporto e magazzinaggio" (-2,9%), che costituiscono il 2,8% del totale.
Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (52,2% sul totale), seguite dalle società di persone (24,9%); le società di capitale (21,1%) risultano l'unica forma giuridica in aumento (+4,2%). Al 31 marzo 2020 le imprese artigiane attive sono 9.453 (il 27,9% del totale di quelle attive), in calo dell'1,0% rispetto al medesimo periodo del 2019.
Centri estivi, Morolli si lavora per l’apertura
(Rimini) Interrompere gli effetti del perdurare dell'isolamento, per restituire ai bambini e ai ragazzi una dimensione relazionale e collettiva tra pari e con adulti esterni alla famiglia il più presto possibile, almeno per la copertura dell'estate. Un auspicio ma anche un obbiettivo concreto a cui i nostri uffici stanno lavorando ogni giorno. Il Comune di Rimini sarebbe infatti già pronto per la pubblicazione dei bandi per i Centri estivi ma ora è necessario capire, aldilà delle dichiarazioni di intenti, quali saranno concretamente i nuovi criteri e le condizioni richieste da Governo e Regione, alla luce delle prescrizioni a contrasto del Covid-19. Siamo dunque in una fase di attesa che auspico sia più breve possibile, sopratutto per poter cominciare a dare le necessarie informazioni e risposte alle tante famiglie riminesi in attesa di capire se potranno o meno usufruire di un servizio che, solo l'anno scorso, ha visto la presenza di circa mille bambini tra i 3 e i 14 anni.
Il punto di partenza è che non potrà essere riproposta la stessa organizzazione dell'anno scorso; per questo stiamo pensando a soluzioni in grado di armonizzare le attività estive con le necessarie precauzione a livello sanitario. Alcune proposte sono quelle che si collocano nell'approccio dell'outdoor education, che prevede la possibilità di usufruire di spazi ampi interni ed esterni, in modo da poter lavorare con un maggior numero di gruppi composti da meno bimbi.Un altro aspetto fondamentale sarà quello delle protezioni da adottare e delle sanificazioni, per i quali stiamo ipotizzando specifici percorsi formativi per educatori e bimbi.
Ci stiamo dunque organizzando per farci trovare pronti, anche se non è facile al momento fare una previsione su quante saranno quest'anno le domande. Alcuni genitori ci hanno già contattato, altri approfittando di una diversa organizzazione del lavoro potrebbero invece provvedere autonomamente alla cura dei propri figli, altri ancora potrebbero decidere di aspettare un anno e vedere cosa succede.Il tempo però stringe e si rende necessario, per uscire con le dovute tempistiche con i bandi per le iscrizioni e i relativi contributi, che Governo e Regione ci diano nel più breve tempo possibile le indicazioni pratiche che tutti stiamo aspettando.
Cantieri, si continua a lavorare a piazzetta San Martino
(Rimini) Vanno avanti i lavori del cantiere per la realizzazione del nuovo Museo Fellini, nella forma diffusa che vedrà buona parte del centro storico coinvolto nel circuito culturale legato al maestro del cinema. Dal 30 marzo scorso il cantiere ha ripreso ad operare su piazzetta San Martino, via Verdi, vicolo Valloni. “All’opera per conto di Hera, le squadre della Cbr impegnate nella realizzazione dei sottoservizi propedeutici al progetto di riqualificazione urbana, affiancate dagli archeologi di AdArte che stanno completando su piazzetta San Martino in coordinamento con la Soprintendenza il sondaggio sulle evidenze archeologiche emerse riconducibili ai resti della chiesa di San Martino nonché della connessa area cimiteriale. I lavori di posa reti stanno infatti proseguendo in Via Verdi tratto Piazzetta San Martino Piazza Malatesta, dove sono state posate tutte le reti ad eccezione di corrugati fibra ottica, PI, Telecom e canale sonoro che cominceranno a breve”, spiegano dal comune. “Da ieri poi è stato eseguito il collegamento idrico in Via Verdi incrocio Piazza Malatesta dopo aver informato le utenze del disservizio mediante volantinaggio e sms. I lavori continuano nella Piazzetta San Martino con lo splateamento dell’asfalto rimanente, conclusa invece la posa dei marciapiedi in pietra in Vicolo Valloni e Via Verdi nel tratto corso d’Augusto - Piazzetta San Martino, così da consentire, dopo la posa del bynder programmata, di valutare l’apertura degli accessi da Corso d’Augusto”. Sul fronte archeologico su indicazioni della Soprintendenza “si stanno approfondendo le quote di scavo in alcune aree al fine di poter rilevare dati archeologici quali datazione murature e indagini muri chiesa”.
Confartigianato, le donne d’impresa sono pronte per la fase due
(Rimini) Da un sondaggio della Camera di Commercio si evince che in Emilia-Romagna le imprese femminili rappresentano oltre un quinto del nostro tessuto imprenditoriale e nella sola Provincia di Rimini, a fine 2019, le imprese a titolarità femminile erano ben 7.450, più del 21% delle imprese attive. A Rimini un nutrito gruppo di essere è riunito nel direttivo di ‘Donne Impresa Confartigianato’. L’ultima riunione in video conferenza, si è svolta lo scorso 17 aprile e ha messo a tema la gestione dell’impresa in tempi di emergenza sanitaria.
“Si è evidenziato che fino ad ora è stato rispettato il protocollo per determinare alcuni parametri basilari dettati dalle Ordinanze, ricordando che allo stato attuale tra le misure da adottare vi sono quelle ormai note: distanza di sicurezza e utilizzo di guanti e mascherine”, sottolinea in una nota il direttivo. “Nelle aziende che fanno parte della filiera già autorizzate all'apertura è stato attuato il protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 e che per la fase due sarà avviato un confronto tra Regione, Prefettura, Provincia, Comune, Sindacati e le Associazioni di categoria”.
Una delle questioni “che certamente dovrà essere discussa a cui il Comitato Donna Impresa Confartigianato è particolarmente sensibile è quella del sostegno organizzativo delle donne con figli, essendo le scuole materne ed elementari chiuse ancora fino a settembre. Tema a cui ancora non sono state date risposte concrete”, spiegano. "Come possiamo organizzarci con i nostri figli quando riapriranno le attività e le mamme torneranno a lavorare fuori casa?”, chiede infatti la presidente Valeria Piccari. "In quali termini si potrà usufruire di smart working e di flessibilità oraria?”, si domanda Piccari. Altro “problema” evidenziato in riunione, “che coinvolge tutti gli imprenditori, è quello della necessità di liquidità monetaria, essendo bloccati in tutto o in parte sia le spedizioni che i pagamenti. A tal fine Confartigianato ricorda la possibilità data dal "Decreto liquidità" di richiedere alle banche 25mila euro garantiti dallo Stato e di comunicare in Associazione eventuali problemi con gli istituti di credito. “Anche perché Confartigianato ha attivato da anni una convenzione di tesoreria per ottenere finanziamenti a tassi convenzionati”.
E' stata, inoltre, “sottolineata” la “preoccupazione” per la filiera del turismo e “la speranza di una anticipazione di riapertura dei saloni di acconciatura ed estetica, dato che ci sono centinaia di richieste in tal senso”. L'associazione, ricorda Francesca Casadei,” ha messo a disposizione un sondaggio per i titolari d'impresa affinché si possano raccogliere dati utili per fare richieste mirate alle istituzioni. Sul sito della Confartigianato di Rimini e sulla pagina facebook sono presenti tutte le informazioni inerenti all'evolversi dell’emergenza".
Rotary, due tonnellate di cibo per mensa di Santo Spirito e Banco di solidarietà
(Rimini) Il Rotary Club di Rimini ha acquistato due tonnellate di generi alimentari da suddividere in pacchi da donare alle famiglie che, a causa dell’attuale emergenza sanitaria, hanno visto un sensibile peggioramento delle proprie condizioni economiche. A beneficiare della generosità mensa di Sant’Antonio in via della Fiera e il Banco di Solidarietà. Quanto donato consentirà di sostenere una cinquantina di famiglie del nostro territorio, con la consegna di due pacchi di alimenti al mese.
21 aprile
"Malattia sotto controllo" | Pronti a riaprire | Bando al plexiglass
Coronavirus, la mappa del contagio nel riminese: 680 persone sono guarite
(Rimini) Si registrano oggi 56 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Conseguentemente, il totale è di circa 680 pazienti guariti. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 28, comunicati dalla Regione. Si attestano su 1.846 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.757 residenti in provincia e 89 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.
Per quanto riguarda il dato odierno, 11 pazienti sono maschi e 17 femmine. Al riguardo, secondo i dati dell’Asl, i nuovi contagiati, di cui nessuno è ricoverato in ospedale, sono seguiti al proprio domicilio in isolamento poiché i sintomi sono compatibili con tale regime. La Regione ha comunicato altri 5 decessi: 3 pazienti di sesso maschile di 67, 90 e 94 anni e 2 di sesso femminile di 93 e 94 anni.
La mappa del contagio comune per comune: Rimini 676, Cattolica 230, Riccione 229, San Giovanni 129, Misano 116, Coriano 67, Santarcangelo 57, Bellaria Igea 41, San Clemente 37, Montescudo Montecolombo 36, Morciano 36, Novafeltria 28, Saludecio 20, Verucchio 17, Pennabilli 10, Mondiano 9, San Leo 7, Montefiore 7, Montegridolfo 6, Poggio Torriana 6, Gemmano 4, Talamello 3, Maiolo 2, Sant’Agata 1.
Riccione, riaperto il cantiere per la passeggiata Goethe
(Rimini) Sono ripresi questa mattina i lavori per il restyling della passeggiata Goethe e Shakespeare, tratto di lungomare di 1300 metri (largo 3,50) che sarà dotato di nuovi spazi dedicati alla sosta e alla socializzazione con elementi ombreggianti, nuova pavimentazione e impianto di illuminazione a led. La passeggiata pedonale, che sarà anche dotata di videocamere di sorveglianza, diventerà uno spazio urbano elegante, completamente rigenerato, dalla forte connotazione naturalistica e ambientale, in diretto collegamento con la pista ciclabile di viale D'Annunzio.
"Siamo pronti a ripartire con tutti i cantieri pubblici bloccati dall'emergenza sanitaria - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici Lea Ermeti -. Sono già ripresi i lavori per viale Milano e viale Tasso, così pure su corso Fratelli Cervi. Partono anche tutti i lavori di asfaltatura. Ripresi anche quelli per la manutenzione del verde e dei parchi pubblici, gli sfalci lungo le strade, il taglio dell'erba, la verniciatura degli arredi e l'igienizzazione delle panchine. Partiranno quindi a breve anche i lavori per il quartiere delle scuole e quelli per la pista ciclabile di via Veneto. La passeggiata Goethe è sicuramente uno dei lavori più importanti per la ripresa della stagione estiva, perché rappresenta un collegamento pedonale importante della zona a mare, e oggi assume un significato preciso per la ripresa dell'economia turistica".