(Rimini) Il Rotary Club di Rimini ha acquistato due tonnellate di generi alimentari da suddividere in pacchi da donare alle famiglie che, a causa dell’attuale emergenza sanitaria, hanno visto un sensibile peggioramento delle proprie condizioni economiche. A beneficiare della generosità mensa di Sant’Antonio in via della Fiera e il Banco di Solidarietà. Quanto donato consentirà di sostenere una cinquantina di famiglie del nostro territorio, con la consegna di due pacchi di alimenti al mese.

Martedì, 21 Aprile 2020 10:07

21 aprile

"Malattia sotto controllo" | Pronti a riaprire | Bando al plexiglass

(Rimini) Si registrano oggi 56 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Conseguentemente, il totale è di circa 680 pazienti guariti. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano 28, comunicati dalla Regione. Si attestano su 1.846 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.757 residenti in provincia e 89 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.

Per quanto riguarda il dato odierno, 11 pazienti sono maschi e 17 femmine. Al riguardo, secondo i dati dell’Asl, i nuovi contagiati, di cui nessuno è ricoverato in ospedale, sono seguiti al proprio domicilio in isolamento poiché i sintomi sono compatibili con tale regime. La Regione ha comunicato altri 5 decessi: 3 pazienti di sesso maschile di 67, 90 e 94 anni e 2 di sesso femminile di 93 e 94 anni.
La mappa del contagio comune per comune: Rimini 676, Cattolica 230, Riccione 229, San Giovanni 129, Misano 116, Coriano 67, Santarcangelo 57, Bellaria Igea 41, San Clemente 37, Montescudo Montecolombo 36, Morciano 36, Novafeltria 28, Saludecio 20, Verucchio 17, Pennabilli 10, Mondiano 9, San Leo 7, Montefiore 7, Montegridolfo 6, Poggio Torriana 6, Gemmano 4, Talamello 3, Maiolo 2, Sant’Agata 1.

(Rimini) Sono ripresi questa mattina i lavori per il restyling della passeggiata Goethe e Shakespeare, tratto di lungomare di 1300 metri (largo 3,50) che sarà dotato di nuovi spazi dedicati alla sosta e alla socializzazione con elementi ombreggianti, nuova pavimentazione e impianto di illuminazione a led. La passeggiata pedonale, che sarà anche dotata di videocamere di sorveglianza, diventerà uno spazio urbano elegante, completamente rigenerato, dalla forte connotazione naturalistica e ambientale, in diretto collegamento con la pista ciclabile di viale D'Annunzio.
"Siamo pronti a ripartire con tutti i cantieri pubblici bloccati dall'emergenza sanitaria - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici Lea Ermeti -. Sono già ripresi i lavori per viale Milano e viale Tasso, così pure su corso Fratelli Cervi. Partono anche tutti i lavori di asfaltatura. Ripresi anche quelli per la manutenzione del verde e dei parchi pubblici, gli sfalci lungo le strade, il taglio dell'erba, la verniciatura degli arredi e l'igienizzazione delle panchine. Partiranno quindi a breve anche i lavori per il quartiere delle scuole e quelli per la pista ciclabile di via Veneto. La passeggiata Goethe è sicuramente uno dei lavori più importanti per la ripresa della stagione estiva, perché  rappresenta un collegamento pedonale importante della zona a mare, e oggi assume un significato preciso per la ripresa dell'economia turistica".  

(Rimini) Progetti e risorse per il Parco del Mare sono stati l'oggetto della seduta in videoconferenza della III e V Commissione che hanno dato parere favorevole alla variazione al bilancio di previsione 2020-2022. La variazione è legata all'accoglimento del contributo di 8 milioni di euro ottenuto a novembre dalla Regione Emilia Romagna, attraverso il bando per la "Promozione dell'innovazione del prodotto Turistico e della riqualificazione urbana nel distretto balneare della costa emiliano-romagnola" al quale il Comune aveva candidato il progetto per il completamento del Lungomare sud per i tratti 1 (Tintori), tratto 2 (Kennedy Tripoli) e tratto 3 (Tripoli Pascoli). Il co-finanziamento regionale contribuisce alla copertura della spesa complessiva del progetto, che ammonta a 18.320.400 e si aggiunge alle risorse statali del Fondo Fsc (per 8.320.400).

L'attuazione del progetto Parco del Mare consentirà una progressiva e completa trasformazione della fascia dei lungomare, realizzando un'infrastruttura ambientale e di servizi dedicati al benessere, alla qualità della vita e alla sana alimentazione. L'obiettivo è quello di dare una nuova immagine all'intera area attraverso un nuovo disegno, nuovi materiali e nuove scelte per la vegetazione, con l'inserimento di nuovi servizi e funzioni e mettere in sicurezza il Lungomare dal punto di vista idraulico. Inseriti in un più ampio quadro di scelte progettuali unitarie e coerenti per tutti i 6 km di Lungomare Sud e basandosi sulle linee di indirizzo progettuali generali, gli elementi caratterizzanti sono la passeggiata a mare in doghe di legno che svolgerà la duplice funzione di proteggere dall'ingressione marina e di consentire la vista del mare; l'ampia area pedonale che accompagna l'alternarsi di funzioni e asole permeabili, le aree verdi e le isole funzionali, che anche grazie alla caratteristica forma di sardina richiameranno il legame identitario con il mare; un percorso ciclabile rettilineo, ampio e continuo parallelo al fronte degli alberghi. Parallelamente prosegue la rigenerazione urbana del Parco del Mare nel tratto nord, da Rivabella a Torre Pedrera, investimento parte dell'insieme di progetti sinergici previsti dal Bando delle periferie che consentirà di creare un'ampia passeggiata continua di 6,3 km, con l'inserimento di percorsi pedonali e ciclabili, la creazione di spazi di aggregazione, nuovi arredi e illuminazione.

"Il parco del mare è una progettualità inserita nel nostro Psc che abbraccia l'intera costa, da nord a sud – spiega l'assessore alla pianificazione territoriale Roberta Frisoni – Un progetto articolato e complesso, ma quanto mai strategico e ancor di più oggi, in previsione di uno stravolgimento anche culturale nella concezione e nella modalità di fruizione degli spazi. Per dare corpo a questo ambizioso programma di riqualificazione l'Amministrazione ha messo in campo una pluralità di azioni e strumenti, sia sotto l'aspetto progettuale sia andando a intercettare finanziamenti e risorse. Per il Parco del mare Nord ad esempio ricordo come l'Amministrazione sia riuscita a mettere in rete una serie di canali (bando periferie e fondi fsc) e co-progettualità con soggetti terzi (come il gruppo FS, in particolare con riferimento al sottopasso di Viserba). Per il Parco del Mare Sud, l'Amministrazione ha portato avanti una progettazione di alto livello condotta dal raggruppamento di imprese guidato dal gruppo Miralles Tagliabue, che ha avuto il compito di definire le linee guida progettuali degli interventi pubblici e privati, tenendo conto anche degli indirizzi già espressi dal Consiglio Comunale per la riqualificazione del lungomare. Gli importanti finanziamenti statali e regionali ottenuti stanno consentendo, nella cornice di un programma di azioni che si sviluppa su più piani che si integrano e si completano, di dare attuazione alle linee guida e ai progetti, che - a partire dagli interventi già realizzati e in corso sul Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato - si pongono anche obiettivi di resilienza e sostenibilità, oltre che di riposizionamento del prodotto turistico. In questo quadro rientrano i finanziamenti dal CIPE per la mitigazione del rischio idrogeologico e le risorse della Regione Emilia-Romagna assegnate per sostenere l'innovazione e la riqualificazione dell'offerta balneare. E nello stesso contesto sono inseriti gli interventi dei privati che, per quanto riguarda i tratti 1 e 8 hanno già condiviso e sviluppato con l'Amministrazione dei pre-accordi: ad oggi si sta proseguendo con la finalizzazione degli atti amministrativi relativi agli interventi, pur nella complessità del momento che coinvolge tutti. Sugli altri tratti si è partiti con l'attivazione delle negoziazioni. Stiamo quindi adoperando tutta la tastiera di strumenti a disposizione per accelerare l'attuazione di questa complessa progettualità strategica che ridisegna l'immagine turistica di Rimini, quanto mai fondamentale per l'immediato futuro".

(Rimini) Una convocazione urgente dell'ufficio di presidenza della Conferenza sanitaria sociale territoriale della Romagna (CTSS) è stata chiesta questa mattina con una lettera indirizzata al presidente Ctss Michele De Pascale, dal sindaco di Riccione, Renata Tosi. L'oggetto della convocazione è l'emergenza Covid-19. "In queste ore così gravi per la nostra popolazione e le nostre amministrazioni chiamate a svolgere impellenti funzioni e fornire urgenti risposte, non può mancare l'appoggio e l'attivazione dell'Ufficio di presidenza". 
Viene quindi chiesto un serio momento di riflessione su diversi temi come quella della riorganizzazione ospedaliera, i medici di base, le analisi sierologiche, la medicina del lavoro e la refertazione del nulla osta igienico sanitario. Si ricorda che il CTSS è l'organismo di indirizzo e controllo dell'Ausl Romagna e l'Ufficio di presidenza è composta dai vari sindaci della Romagna. 

(Rimini) “Sono tante le parole spese e i decreti firmati, eppure i problemi per traghettare le attività fuori dalle secche della pandemia sono ancora insormontabili. Tutto il commercio, fatta eccezione per gli alimentari, tutte le attività legate al turismo e tutta la filiera della moda sono al collasso”. Giammaria Zanzini, rappresentante provinciale e vicepresidente di Federmoda-Confcommercio dell’Emilia Romagna, continua apuntare i riflettori sulla crisi generata dalla lotta al coronavirus. “Sento ogni giorno i commercianti del settore abbigliamento, accessori, pelletteria e calzature, che chiusi da oltre un mese e non riescono a fare fronte agli impegni. Per il nostro settore in un mese di lockdown è stata calcolata la perdita di un miliardo di euro. Siamo delusi e arrabbiati per gli interventi di sostegno previsti, che in realtà non sostengono nulla. Siamo delusi e arrabbiati perché il nostro governo pensa di aiutarci facendoci fare altri debiti, senza misure a fondo perduto e senza la cancellazione delle imposte, dunque sbagliando l’approccio al problema. Ci manca la liquidità per pagare fornitori, utenze, affitti e anche per le tasse, che sono state solamente fatte slittare di un paio di mesi”.

I 600 euro di indennità per le partite iva? “Di certo per chi gestisce attività nel nostro settore, valgono meno di un palliativo. Nonostante i chiarimenti richiesti, ancora non si capisce se come commercianti possiamo sospendere i versamenti tributari e contributivi secondo l’Art. 61 del DL Cura Italia. Chiediamo alle amministrazioni locali, che ringraziamo per il grande lavoro di centinaia di sindaci, di annullare per quest’anno tutte le tasse territoriali a chi non può pagarle. Sarà poi lo Stato con la sua garanzia a aprire linee di credito per i Comuni, anche perché se il commercio scompare o si dimezza, di entrate fiscali non se ne parlerà per un bel pezzo”.

Al “disastro” di questo periodo, “prima sanitario e poi anche economico (Bankitalia stima per ogni mese di lockdown la perdita di 2 punti percentuali di Pil, sostanzialmente 36 miliardi di Euro), si aggiungono i problemi con gli istituti di credito, demandati dal governo a concedere i prestiti secondo il DL Liquidità, a cui invece oggi più che mai è richiesto un intervento massiccio a favore delle imprese”.
Chi in questi giorni contatta le banche “ascolta sempre le stesse risposte, ovvero che ancora non ci sono indicazioni su come erogare i finanziamenti, che mancano i chiarimenti e che non resta altro che riprovare più avanti. Se poi, nonostante la delusione, si va nelle pieghe del provvedimento, si capisce bene che le imprese che hanno già un’alta esposizione con le banche o non hanno un adeguato merito creditizio, non potranno accedere al credito nemmeno nella forma dei famosi 25.000 euro garantiti interamente dallo Stato. Che poi 25.000 non sono perché la cifra massima erogabile resta comunque il 25% del fatturato. Il modulo di richiesta poi è stracolmo di insidie, a cominciare dalla piena responsabilità del richiedente sui rimborsi, per passare all’eventuale pagamento di spese e sanzioni se il Fondo di Garanzia non dovesse dare parere positivo. Ma questi soldi secondo il governo non erano smarcati dalle procedure del Fondo di Garanzia? Burocrazia su burocrazia e il rientro nel breve periodo sono le risposte avute, mentre i commercianti e tutte le micro e piccole imprese hanno bisogno di velocità e chiarezza. E vogliamo parlare dei tassi di interesse richiesti? Non certo tasso zero o poco più come annunciato, ma tassi che arrivano a sfiorare il 2%, insomma quelli di un normale finanziamento aziendale. Abbiamo fortemente chiesto la sospensione dei titoli di credito in essere, ma anche su questo non siamo stati ascoltati”.

Ribadisce Zanzini, “non possiamo accontentarci di tutto questo. Il nostro settore, lo ricordo, conta 115.000 punti vendita e dà lavoro a 313.000 persone in Italia. Un settore costituito per lo più da imprese di piccole dimensioni che già da tempo lottano per resistere mettendocela tutta. Basti pensare che negli ultimi otto anni abbiamo perso abbiamo perso 60.706 imprese, a fronte di sole 26.000 nuove aperture. Adesso questo. Certo nessuno poteva prevederlo. Ora però è a rischio il posto per 30.000 lavoratori con un effetto domino su tutta la filiera”.
Basterebbero questi numeri, senza aggiungerci la valenza sociale dei negozi di vicinato, “per capire che la risposta non può essere l’accensione di altri debiti, sempre che ci si riesca. Perché i debiti poi dovranno essere ripagati a breve termine e mi domando come faremo, visto che, anche con tutto il nostro impegno, servirà tempo prima per riaprire, poi per fare riabituare le persone a entrare nei nostri negozi. Occorrono altri strumenti che il Governo e le parti sociali insieme devono trovare. Non è possibile pensare sempre che ad essere salvato debba essere il grande gruppo: si deve fare di tutto per salvare tutte le imprese, anche le nostre, che sono alla base del tessuto economico e sociale del Paese”.

(Rimini) Il covid-19 in Emilia-Romagna "e' decisamente sotto controllo". E alcune province come Modena, Ravenna e Rimini presentano oggi "dati tranquillizzanti". Lo assicura il commissario regionale per l'emergenza coronavirus, Sergio Venturi, durante la diretta Facebook di oggi. "Per fortuna oggi siamo in una fase in cui riusciamo a prendere la malattia con sintomi molto piu' affrontabili", sottolinea Venturi, che si spinge ad affermare: "La malattia e' decisamente sotto controllo (Agenzia Dire).

"Lo dico perche' cosi' la smettiamo di fare derby tra citta' vicine sui numeri dei nuovi casi positivi, specialmente tra Modena e Reggio Emilia. Anzi, i dati di Modena oggi sono tra i piu' tranquillizzanti in questo momento all'interno dell'Emilia-Romagna". Allo stesso modo, afferma il commissario, anche a Ravenna "i numeri dei nuovi contagi sono del tutto contenuti e testimoniano che i sacrifici fatti in quella provincia hanno dato grossi risultati". Cosi' come a Rimini, che era stata dichiarata zona rossa, dove "siamo in una situazione dove la malattia e' fortemente sotto controllo- afferma Venturi- quindi complimenti e grazie per i sacrifici che si stanno facendo". A conti fatti, dunque, secondo il commissario regionale "siamo in una condizione tra il semaforo giallo e il semaforo verde. Ci auguriamo che il verde scatti il prima possibile, anche se non sara' uguale da Piacenza a Rimini. Non per questo pero' penso che apriremo prima una provincia e poi un'altra- afferma Venturi- non credo sia una buona idea anche basarsi sul numero dei contagi". Sicuramente bisognerebbe "basarsi su una serie di indicatori che danno anche la capacita' di una regione di reagire nei confronti della malattia e dei focolai in essere" (Agenzia Dire).

In Emilia-Romagna sono 22.867 i casi di positività al Coronavirus, 307 in più rispetto a ieri. Aumentano le guarigioni: 281 in più di ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 129.530, 4.614 in più rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Calano le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (complessivamente 9.141, 63 in meno rispetto a ieri). 283 i pazienti in terapia intensiva: sei in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-22).
Le persone complessivamente guarite salgono a 6.266 (+281): 2.162 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 4.104 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 56 nuovi decessi: 25 uomini e 31 donne. Per quanto riguarda i decessi (arrivati complessivamente in Emilia-Romagna a 3.079), per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi riguardano 12 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 12 in quella di Reggio Emilia, 8 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (nessun caso nell’imolese), 3 in quella di Ferrara, 1 in provincia di Ravenna,1nella provincia di Forlì-Cesena (nel cesenate), 5 nella provincia di Rimini; nessun decesso di persone di fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.393 a Piacenza (24 in più rispetto a ieri), 2.887 a Parma (74 in più), 4.352  a Reggio Emilia (34 in più), 3.411 a Modena (21 in più), 3.466 a Bologna (81 in più), 356 le positività registrate a Imola (1 in più), 787 a Ferrara (16 in più). In Romagna sono complessivamente 4.215 (56 in più), di cui 934 a Ravenna (8 in più), 821 a Forlì (10 in più), 614 a Cesena (10 in più), 1.846 a Rimini (28 in più).

(Rimini) Riprenderanno domani i lavori di sistemazione e completamento del cantiere della nuova scuola elementare Montessori. La decisione è stata presa in seguito all'esito positivo del sopralluogo sul cantiere di via Cuneo, avvenuto questa mattina tra tecnici del Comune di Rimini e della ditta Subissati. La ripresa del cantiere è finalizzato alla messa in sicurezza e sistemazione dell'area esterna, alla rimozione dei casseri di fondazione e  dei puntelli di sostegno, il cui perdurare può comportare rischi di incolumità pubblica. Il sopralluogo è stato anche l'occasione per richiamare gli obblighi in capo al datore di lavoro di garantire l'applicazione delle misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività, alla luce della nuova regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento  della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

(Rimini) A conclusione della fase di verifica dei requisiti il Comune di Rimini ha aggiudicato in via definitiva l’affidamento dei lavori e dei servizi di realizzazione degli allestimenti del Museo Fellini. E’ il raggruppamento di imprese capeggiato dalla società Lancia s.r.l. di Pergola (PU), insieme a - Aplomb s.r.l. di Staffolo (AN), Ett S.p.A. di Genova, Opera Laboratori Fiorentini S.p.A. di Firenze, Maggioli S.p.A. di Santarcangelo di Romagna (RN) e Civita Mostre e Musei S.p.A. di Roma, ad aggiudicarsi il bando per la realizzazione degli allestimenti del Museo Fellini.
Le proposte esaminate dalla commissione, composta da cinque commissari - quattro esterni (Alberto Garlandini, vice presidente Icom - International Council of Museums, membro del Consiglio di Amministrazione del Museo di Palazzo Ducale di Mantova; Guido Arnone, direttore Innovazione tecnologica e digitale Expo 2015; Giovanni Battista Poggi, architetto e urbanista ex Direttore generale del Dipartimento Programmazione, Infrastrutture, Porti, Trasporti, Edilizia della Regione Liguria; Maurizio Severini, architetto, Responsabile del Settore Tecnico e della Centrale Unica di committenza presso Unione dei comuni della Valmarecchia) e uno interno - sono state due, entrambe di altissimo valore.

Il raggruppamento aggiudicatario ha ottenuto un punteggio di 97,226 su complessivi 100, mentre al secondo posto si è classificato il raggruppamento con mandataria la ditta Lares – Lavori di restauro s.r.l., con punti 86,740.
Il valore complessivo dell’aggiudicazione è pari a euro 3.563.862,26, di cui euro 1.967.000,15 per l’esecuzione dei lavori ed euro 1.596.862,11 per i servizi di realizzazione degli allestimenti.

I lavori di realizzazione degli allestimenti del Museo Fellini saranno avviati non appena le disposizioni governative statali e regionali emanate a seguito dell’emergenza sanitaria in corso lo permetteranno, al fine di garantire la conclusione delle attività di allestimento nei tempi previsti, presumibilmente dopo la metà del mese di maggio.
Come si ricorderà quello che si andrà a realizzare è il più grande progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini, un Museo del ‘tutto si immagina’, capace di restituire tutto quello che il cinema vuole essere fin dalla sua origine e che i film di Fellini esprimono nel modo più compiuto: stupore, fantasia, spettacolo, divertimento. Un Museo capace di interpretare il cinema del Maestro riminese non come opera in sé conclusa, ma come chiave per connettere tradizione e contemporaneità.

Un intervento al centro di una strategia più ampia di rinnovamento infrastrutturale e valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico che sta ridisegnando il futuro urbanistico della città e del suo centro storico. Tre gli assi del suo sviluppo: Castel Sismondo, la rocca del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; Palazzo Valloni, un edificio di origine settecentesca recentemente restaurato, dove a piano terra ha sede il cinema Fulgor; il terzo e ultimo asse è costituito da una grande area urbana, una vera e propria Piazza dei Sogni, che, attraverso un percorso di installazioni e scenografie felliniane, farà non solo da tessuto connettivo ma da creativo ‘fil rouge’ tra questi due edifici dallo straordinario valore architettonico e simbolico.

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