Regione: interrompere il contagio nelle case di cura. In campo azioni potenziate
(Rimini) Interrompere al più presto, con interventi radicali, la catena del contagio nelle strutture residenziali - sociosanitarie e socioassistenziali - per anziani e persone con disabilità. Luoghi che, assieme agli ambienti domestici, rappresentano uno dei fronti ancora caldi nella lotta al Coronavirus, a maggior ragione perché interessano le persone più fragili e vulnerabili della comunità.
Con questo obiettivo, la Regione rafforza gli interventi già definiti nelle scorse settimane, e lo fa con un documento che fornisce ulteriori indicazioni operative ai soggetti gestori su quando e come agire con la maggior efficacia e tempestività possibili, per la tutela degli ospiti e del personale.
Il provvedimento è già stato condiviso dall’assessorato alle Politiche per la salute con le direzioni delle Aziende sanitarie e con le parti sociali, a partire dai sindacati, e avrà un passaggio anche in Giunta regionale.
In sintesi, ecco le azioni che dovranno essere ulteriormente potenziate. Diagnosi tempestiva, innanzitutto, con tamponi effettuati all’interno delle strutture nel più breve tempo possibile sui casi sospetti positivi, ma anche ad ampio raggio laddove ci siano casi già attivi, soprattutto se in presenza di focolai o di situazioni con maggiori rischi di trasmissione. E poi sorveglianza costante di tutti gli ospitiper verificare la comparsa di sintomi anche lievi che potrebbero rappresentare la spia di un avvenuto contagio.
Ovviamente, per le persone positive isolamento sicuro in ambienti completamente separati dagli asintomatici e con assistenza di personale dedicato (Zona rossa). Collocazioni alternative, individuate dal gestore in collaborazione con l’Azienda sanitaria, se l’isolamento sicuro all’interno non può essere garantito. Varie le opzioni individuate, a partire dalle strutture lungodegenziali o riabilitative di ospedalità privata accreditata, per cui è già stata raccolta la disponibilità di Aiop; ma anche aree ospedaliere o ospedali di comunità deputati all’accoglienza di pazienti Covid, e ancora ‘Cra Covid’ dedicate in cui l’assistenza sanitaria sia preferibilmente assicurata sulle 24 ore.
Non solo: nel testo messo a punto dall’assessorato alle Politiche per la salute si ribadisce anche il tema della sicurezza a tutela degli ospiti e degli operatori delle strutture, alle quali spetta la responsabilità di attuare tutte le misure di prevenzione del contagio, con il supporto clinico-assistenziale delle Aziende sanitarie; dal canto loro, le Aziende sono chiamate a vigilare, anche con specifici sopralluoghi, sull’effettiva attuazione delle misure di prevenzione, e a segnalare eventuali casi di inerzia alle Conferenze territoriali socio sanitarie.
“Diamo nuove indicazioni operative stringenti ai gestori delle strutture che ospitano persone anziane e con disabilità, che rappresentano l’anello fragile delle nostre comunità e purtroppo sono tra i soggetti più colpiti dal virus, laddove vivono in luoghi di forte aggregazione- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. È indispensabile agire con ulteriore incisività per interrompere la catena dei contagi, e seguire tutte le misure di sorveglianza, prevenzione e isolamento sicuro, per tutelare il più possibile sia gli ospiti, sia il personale. Naturalmente, i gestori hanno esclusiva responsabilità giuridica rispetto agli aspetti organizzativi delle attività, ma abbiamo voluto dare loro uno strumento operativo per poter agire, anche con l’importante supporto delle Aziende sanitarie
Gnassi in video call con Gorini: orgogliosi del tuo lavoro. Al via oggi sperimentazione vaccino
(Rimini) Nel pomeriggio di ieri il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha voluto portare al dottor Giacomo Gorini, 31enne ricercatore dello Jenner Institute dell'università di Oxford, il ringraziamento dei riminesi per il lavoro che sta conducendo per sviluppare un vaccino contro il Covid 19. Il dottor Gorini ha illustrato al sindaco le novità del lavoro medico scientifico: proprio dalla giornata odierna comincerà la sperimentazione del vaccino sugli esseri umani, con i primi 120 dei 500 volontari coinvolti in questa prima fase. In estate lo studio sarà allargato a 5mila pazienti, "a settembre vedremo – ha raccontato Gorini - Ci sono ancora tante cose da scoprire, la scienza si sta scatenando. Tutto il mondo sta lavorando su vaccino e trattamenti e questo mi rende ottimista. Se non è il nostro vaccino sarà un altro, qualcosa verrà fuori".
Il ricercatore riminese ha raccontato al sindaco il lavoro condotto finora. "Al Jenner Institute ci si sta muovendo con un'efficienza che mi lascia incredulo, non solo dal punto di vista scientifico, ma anche dal punto di vista organizzativo. È tutto pronto a partire e la tabella di marcia è estremamente favorevole: la professoressa Gilbert che gestisce il progetto si dice positiva all'80% che il vaccino funzionerà. E se lo dice un'esperta di un istituto che è un'eccellenza mondiale, ne sono convinto anche io".
Fino alla scorsa settimana Gorini è stato impegnato nella produzione della proteina spike sulla superficie del virus, "che sarà utilizzata – ha spiegato - per vedere se i pazienti volontari sviluppano una risposta anticorpale specifica". Il suo lavoro riprenderà quando "sarà ora di caratterizzare le risposte immunitarie. Anche noi ricercatori andiamo in laboratorio solo quando strettamente necessario, siamo molto attenti al distanziamento sociale, poche persone alla volta. Ora che passo più tempo a casa mi sto impegnando a comunicare il lavoro che stiamo facendo, penso sia un dovere da accademico. Ieri mi ha scritto un bambino di 7 anni che mi ha visto alla trasmissione "Che tempo che fa", perché aveva un'idea per sconfiggere il coronavirus: è uno degli onori e delle soddisfazioni più grandi della mia vita. L'ho invitato ad Oxford appena passerà tutto".
"Ti volevo ringraziare per tutto il lavoro che fai, che ci rende orgogliosi – gli ha detto il sindaco - un italiano, un riminese, che mette la sua ricerca a disposizione del mondo. Sapere di poter contare su di te, un riminese che corre per il mondo e per la nostra città, è anche un modo per lanciare un messaggio di sicurezza e speranza per la nostra comunità".
Santarcangelo, domani riapre il mercato alimentare (in piazza Marini)
(Rimini) A Santarcangelo i mercati settimanali del venerdì e del lunedì riapriranno limitatamente al settore alimentare già a partire da venerdì 24 aprile. La decisione dell'Amministrazione comunale, assunta in accordo con le associazioni di categoria e con il coinvolgimento degli operatori, consentirà lo svolgimento dei mercati del venerdì, del lunedì nonché quello dei produttori agricoli che si tiene nella giornata di sabato. Tenuto conto delle necessità organizzative, i tre mercati settimanali si terranno in piazza Marini fino a diversa indicazione.
La riapertura dei banchi alimentari avverrà rispettando le indicazioni fornite dalla Regione e le norme ministeriali in merito alle misure di sicurezza sanitaria: transennamento dell'intera piazza con percorsi di accesso (da via Matteotti e di uscita (da via Daniele Felici); distanziamento dei banchi di almeno tre metri; accessi dei clienti contingentati e controllati da apposito personale messo a disposizione dagli operatori che dovranno altresì assicurare la disponibilità di gel igienizzante e guanti all'ingresso del mercato. Come già accade per questa tipologia merceologica, guanti e mascherine dovranno essere utilizzati sia dagli operatori economici che dai clienti che dovranno mantenere il distanziamento interpersonale di almeno un metro. I commercianti dovranno servire i clienti scegliendo la merce (non è consentito il self-service) nonché provvedere alla sanificazione dei banchi alimentari.
23 aprile
La curva scende | I test restano sotto sequestro | L'economia scalpita
Riccione, Tosi su Rai1: torneranno le vacanze
(Rimini) “Ritorneremo alle vacanze”. Sorridente, in diretta dal "suo" lungomare alla 'Vita in diretta' su Rai 1, il sindaco di Riccione, Renata Tosi, detta la ricetta della Perla Verde per tornare a godersi la spiaggia, dove i trattori cominciano ad abbattere la duna che protegge d'inverno dalle mareggiate. Una ricetta che prevede di "applicare le regole di distanziamento alle vacanze", spiega. E dunque ombrelloni e tende a distanze maggiori rispetto agli anni precedenti, circa 4,5 metri l'uno dall'altro; e una app per le prenotazioni. Alla sindaco piacerebbe avere problemi di numeri, ma e' convinta che sara' "una stagione differente anche nella fruizione delle vacanze e di Riccione". Comunque negli operatori piu' che preoccupazione, sottolinea, "ci sono ottimismo e voglia di mettersi all'opera per trovare la soluzione migliore". E, rimarca, "senza ritoccare i prezzi" e offrendo piu' servizi, a partire dalla prenotazione di aperitivi e pranzi direttamente da sotto l'ombrellone. "Siamo stati rigidi con le misure di prevenzione- conclude- per regalarci un futuro di economia, aperture e turismo".
Intanto il cuore d'oro dei sui concittadini ha permesso di raccogliere dall'8 aprile a oggi sul conto corrente dedicato acceso dal Comune quasi 72.000 euro per l'emergenza sanitaria.
Con bonifici che vanno da 50 euro a cifre molto piu' alte. Tra i donatori, che vogliono rimanere anonimi, commercialisti, dipendenti pubblici, imprenditori, bagnini e associazioni (Agenzia Dire).Riccione, Tosu su Rai1: torneranno le vacanze
Teatro Galli, spettacoli annullati: si richiede online il rimborso dei biglietti
(Rimini) Con il protrarsi dell'emergenza sanitaria si è reso necessario prolungare le misure restrittive per il contenimento del Covid-19, compresa la sospensione delle attività culturali. Ancora ad oggi è impossibile fare previsioni certe rispetto alla riapertura degli spazi, a partire da Teatro Galli e Teatro degli Atti, chiusi dalla fine di febbraio. Un contesto questo che rende quindi irrealizzabili le ipotesi di riprogrammazione degli spettacoli sospesi in queste settimane. Mentre dunque si continua a lavorare per allestire e organizzare la prossima stagione, sono stati cancellati in via definitiva tutti gli spettacoli previsti nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio al Teatro Galli e al Teatro degli Atti (prosa, opera lirica, danza). Sospesi in quanto rinviati a data da destinarsi gli appuntamenti organizzati da terzi in collaborazione con il Comune di Rimini, mentre hanno già una nuova data lo spettacolo di Giorgio Panariello e il concerto di Paolo Fresu: 27 ottobre al Teatro Novelli il primo, 12 ottobre al Teatro Galli il secondo.
Sul sito internet del teatro Galli www.teatrogalli.it sono pubblicate tutte le modalità di rimborso, che seguono le disposizioni previste dal Decreto-Legge Cura Italia n. 18 del 17 marzo e dai successivi emendamenti dell'8 aprile. Il rimborso dei titoli acquistati, biglietti o ratei abbonamenti, dovrà avvenire in due modalità differenti: per spettacoli programmati prima dell'8 marzo e cancellati, con rimborso economico con forme e modalità che si stanno definendo per tutti i teatri alla luce di disposizioni normative in continua evoluzione; per spettacoli programmati dopo l'8 marzo e cancellati, esclusivamente tramite voucher dello stesso importo del biglietto acquistato o del valore del rateo dell'abbonamento (cioè la quota corrispondente agli spettacoli non usufruiti per via dell'emergenza Covid 19), con validità 12 mesi dalla sua emissione.
Le richieste vanno trasmesse alla biglietteria del teatro via mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro il 16 maggio, compilando il modulo pubblicato sul sito del Teatro Galli e allegando la scansione o la fotografia del biglietto integro o dei tagliandi di abbonamento. E' inoltre indispensabile conservare i biglietti e gli abbonamenti. Il voucher di rimborso sarà spendibile per acquistare un biglietto di uno spettacolo della stessa Stagione o rassegna; le modalità più dettagliate saranno illustrate con la presentazione della nuova programmazione. Allo stesso modo, il voucher per rimborso di biglietti acquistati per l'opera Turandot sarà spendibile per l'acquisto di biglietti per uno dei prossimi titoli della stagione di opera lirica. Sul sito www.teatrogalli.it è consultabile l'elenco degli spettacoli con i singoli riferimenti per l'invio delle richieste di rimborso.
Sono inoltre tanti gli spettatori che hanno manifestato l'intenzione di rinunciare al rimborso dell'abbonamento quale gesto di vicinanza al mondo dello spettacolo dal vivo, che sta attraversando un periodo di grave crisi. Chi volesse aderire a questa possibilità, può inviare una mail alla biglietteria indicando come oggetto "rinuncia al rimborso".
"Stiamo lavorando da mesi a sipari abbassati, ma col massimo impegno e passione per progettare le nuove stagioni – spiega la Direzione del Teatro - L'affetto che tutto il pubblico ci sta dimostrando, comprendendo le difficoltà che stanno vivendo gli artisti, le compagnie e le maestranze del mondo dello spettacolo, è un segnale di incoraggiamento e fiducia da cui vogliamo ripartire".
Coronavirus, sono oltre 4mila gli anziani contattati dal nucleo fragilità del comune
(Rimini) All’emergenza sanitaria devono spesso sommare quella sociale ed assistenziale, la solitudine. Sono gli anziani, ovvero coloro che superano i sessantacinque anni di età e che, a Rimini, superano i 26 mila iscritti all'anagrafe. A loro, in particolare a coloro che sono più soli, è dedicato una servizio di monitoraggio e assistenza telefonica coordinato dalle assistenti sociali del servizio anziani del Comune di Rimini. Si tratta di 12 assistenti sociali, professionisti delle relazioni interpersonali - già in prima linea nelle emergenze caldo estive - che monitorano costantemente la situazione degli anziani più soli e fragili. Un servizio che si calibra sulle esigenze dei singoli e che, per i casi di fragilità più esposta, viene effettuato regolarmente, a volte anche quotidianamente. Lo schema organizzativo dell'emergenza caldo è stato replicato anche per l'emergenza sanitaria da Covid-19 e, oltre ai contatti di persone già conosciute dai servizi, la scelta è stata quella di ampliare a nuovi contatti di potenziali fragilità.
"Quella che a livello comunale si sta sempre più arricchendo – spiega l'Amministrazione comunale - è una sorta di mappa della fragilità che, dalla protezione civile ai servizi sociali, sia in grado di individuare, in tempi di emergenza ma anche di normalità, le persone più vulnerabili ed esposte, dunque coloro da monitorare e contattare per prime".
Ad oggi sono già stati 4.200 gli anziani contattati e, tra questi, 500 mai contattati prima. In questi giorni, ad esempio, vengono monitorati i novantenni, coloro nati tra il 1930/1931. Sono anziani che, nella maggioranza dei casi, vengono seguiti chi dai figli, chi dalle assistenti, chi da badanti. Tutte relazioni più difficili da mantenere, quando impossibili da continuare, a causa delle limitazioni alla circolazione. Ecco allora che, per quelli senza particolari problemi sanitari, una telefonata di controllo può tenere monitorato lo stato d'animo e allietare la giornata. Per alcuni di questi anziani, quando non hanno figli o abitano lontano, sono previsti anche servizi a domicilio per la consegna dei pasti e dei medicinali.
"Un monitoraggio - spiega Micaela Donnini, coordinatrice del servizio – che restituisce uno spaccato delle diverse realtà degli anziani. C'è chi aspetta la nostra telefonata, sopratutto quelli seguiti da più tempo, c'è chi invece ci liquida velocemente, temendo truffe. Questo è un aspetto curioso da segnalare, perché ha anche un risvolto positivo. In passato ci siamo impegnanti per sensibilizzare gli anziani sui pericoli derivanti da truffe di persone che si presentano al telefono o a casa a nome di istituzioni o enti pubblici. L'impressione è che abbiano fatto tesoro di questo lungo lavoro di sensibilizzazione portato avanti negli anni, anche se a pagarne "bonariamente" le spese, sono a volte anche le nostre assistenti sociali. Ovviamente l'emergenza, acuita dall'isolamento e dall'età avanzata, aumenta anche la diffidenza, per questo ci affidiamo a professionisti in grado di porsi in una relazione di ascolto che sappia instaurare un clima di riconoscimento e fiducia".
Fase due, la provincia rivede gli orari del trasporto pubblico
(Rimini) Il presidente della Provincia, Riziero Santi, ha scritto ai Sindaci dei Comuni del territorio per sottoporre loro una proposta, concordata con Amr, di orari del TPL per la cosiddetta Fase 2 e per la stagione estiva. Salvo ulteriori disposizioni nazionali o regionali, la Provincia nell’ambito delle sue competenze in materia di trasporto pubblico locale, formula le seguenti proposte: dal 4 maggio al 6 giugno orario feriale invernale, con esclusione del servizio scolastico e sospensione del servizio nei giorni festivi; dal 7 giugno orario estivo con alcuni aggiustamenti concordati con AMR, tarando il servizio sulla scorta del programma di esercizio del 2019, ma alle frequenze di base, valutando singoli potenziamenti in ragione di specifiche esigenze.
“La Provincia ritiene indispensabile – dichiara il presidente Riziero Santi – farsi trovare pronti e operativi per la Fase 2 su tutti i fronti. Nell’ambito dell’organizzazione degli orari del TPL, in accordo con Amr, ho scritto a tutti i Sindaci formulando una proposta organica in materia di trasporto pubblico locale. Una proposta che, in attesa di conoscere le modalità che verranno definite a livello nazionale e regionale per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi pubblici, tenga conto delle esigenze del territorio nella Fase 2 e successivamente per il periodo estivo. Ai Sindaci ho chiesto di valutare il programma e di far pervenire quanto prima possibile eventuali osservazioni ed esigenze particolari. Stante la situazione in divenire, resta ovviamente sempre aperta la possibilità di valutare anche successivamente modifiche di linee e orari.”
Spadarolo, il nuovo canile all’ex polveriera
(Rimini) Prosegue le indagini e i rilievi preliminari, l’attività di prima progettazione per verificare se l’area individuata sarà quella ottimale per la realizzazione del nuovo canile del Comune di Rimini. Si tratta dell’area dell'ex polveriera a Spadarolo, entrata in disponibilità dell'amministrazione comunale nel quadro delle acquisizioni demaniali avvenuto grazie alle opportunità offerte dal “Federalismo demaniale”. Beni importanti che ora l’Amministrazione potrà utilizzare nella realizzazione di progetti strategici per il futuro della città. Si tratta di un’area di circa 47.000 mq. che, se l’attività di verifica ne confermerà la possibilità, potrà ospitare una nuova struttura comunale in grado di ospitare un centinaio di cani. Accanto agli spazi e servizi dedicati ai cani e al loro accudimento il progetto della nuova struttura prevede la realizzazione di un gattile che sarà il primo sull’intero territorio provinciale e capace di coprire un vuoto funzionale particolarmente sensibile nell’attuale struttura di via San Salvatore. La nuova struttura sarà dotata di spazi per le operazioni di pulizia, lavaggio e disinfezione dei materiali e attrezzature, depositi per i materiali e per lo smaltimento degli avanzi e dei rifiuti, spogliatoi per gli addetti, aree dedicate all’adozione e al pubblico. Non mancheranno naturalmente le strutture sanitarie, come l’ambulatorio veterinario con possibilità di degenza e le aree destinate ad ospitare gli animali o di sgambamento. Previsto anche un reparto ben riscaldato e riservato ai cuccioli.
Le camere di commercio rafforzano il fondo per la liquidità delle imprese
(Rimini) Anche le Camere di Commercio, da Piacenza a Rimini, scendono in campo per sostenere la liquidità delle imprese dell’Emilia-Romagna, per un supporto concreto nell’affrontare la situazione di difficoltà dovute all’emergenza sanitaria. E lo fanno incrementando le risorse, 10 milioni di euro già messi a disposizione dalla Regione nelle scorse settimane, attraverso un apposito bando per la concessione di quote di un fondo da destinare all’abbattimento dei costi per l‘accesso al credito, finalizzato alla ripresa del sistema produttivo.
L’iniziativa prende le mosse da un Protocollo quadro per il “Sostegno alla liquidità delle imprese colpite dagli effetti dell’applicazione delle disposizioni sul contenimento del Covid-19”, sottoscritto da Regione e da Unioncamere regionale.
Le Camere di commercio di ciascuna provincia dell’Emilia-Romagna stanno deliberando, e lo faranno entro il prossimo 30 aprile, l’importo da destinare a un fondo regionale camerale, temporaneamente collocato presso Unioncamere, che fungerà da soggetto collettore. Le risorse raccolte, che andranno poi ad incrementare quelle già messe a disposizione della Regione, verranno ripartite e trasferite da Unioncamere regionale ai Confidi che hanno aderito alla misura regionale, per interventi a favore delle imprese di tutti i settori produttivi.
“Il protocollo firmato con Unioncamere conferma la collaborazione proficua che la Regione Emilia-Romagna ha attivato con le rappresentanze imprenditoriali, per affrontare in modo congiunto questa crisi straordinaria- ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. Ringrazio le Camere di commercio per l’impegno che rafforza le nostre misure, volte a favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese e delle attività libero professionali, e per il supporto di elaborazione statistica che puntualmente ci consegna. La ripresa non può che ripartire dal sostegno a chi in questa regione produce, crea reddito e dà lavoro”.
Il Protocollo prevede anche la disponibilità di Regione e Unioncamere ad allargare la collaborazione ad ulteriori azioni a supporto delle imprese colpite dagli effetti dell’applicazione delle disposizioni sul contenimento del Covid-19. Questo anche in vista della graduale ripresa delle attività economiche e a garanzia della competitività del sistema produttivo emiliano-romagnolo.
“Si tratta di uno sforzo straordinario profuso dalle Camere di commercio– ha dichiarato il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Alberto Zambianchi–, tenendo conto che ancora stiamo soffrendo i pesanti tagli alle risorse camerali provocato dall’attuazione della legge di riordino. Ma era uno sforzo che dovevamo fare per le nostre piccole e medie imprese, spina dorsale delle economie locali e nazionale. Abbiamo dimostrato di essere un sistema unito e coeso, e questo ci consente di fare massa critica delle risorse disponibili e quindi garantire interventi tempestivi ed efficaci, ma con questa iniziativa abbiamo anche rafforzato ulteriormente il rapporto con la Regione con la quale gli ambiti di lavoro comune si stanno moltiplicando”.
Ciascuna Camera di commercio, sulla base della somma destinata al fondo regionale camerale, detiene una percentuale dello stesso sull’ammontare totale del fondo. Queste quote saranno utilizzate esclusivamente a favore delle imprese dei rispettivi territori di competenza in regola con il pagamento del diritto annuale. Inoltre, per un efficace utilizzo delle risorse, Unioncamere regionale si riserva di escludere dalla ripartizione delle proprie risorse i Confidi che, applicando al fondo camerale le percentuali definite dalla Regione, non risultassero dotati delle risorse ritenute necessarie per soddisfare ragionevolmente la richiesta di almeno una impresa per ogni territorio di competenza delle Camere di commercio territoriali.