Coronavirus, aggiornamento regionale: positivi attivi sotto i 12mila
(Rimini) In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 25.177 casi di positività, 263 in più rispetto a ieri. Le nuove guarigioni sono 364 (9.803 in totale) mentre i test effettuati hanno raggiunto quota 176.865 (+4.276). In netto calo i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -141 rispetto a ieri (11.862 contro 12.003). Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ,ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.993 a Piacenza (75 in più rispetto a ieri), 3.144 a Parma (22 in più), 4.613 a Reggio Emilia (20 in più), 3.630 a Modena (21 in più), 3.977 a Bologna (80 in più), 375 le positività registrate a Imola (9 in più), 918 a Ferrara (9 in più). In Romagna sono complessivamente 4.527 (27 in più), di cui 981 a Ravenna (3 in più), 880 a Forlì (3 in più), 676 a Cesena (4 in più), 1.990 a Rimini (17 in più).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, arrivano complessivamente a 8.288, 96 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 226 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-47). Le persone complessivamente guarite salgono a 9.803 (+364): 2.762 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 7.041 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 40 nuovi decessi: 19 uomini e 21 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.512. I nuovi decessi riguardano 8 residenti nella provincia di Piacenza, 8 in quella di Parma, 4 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 7 in quella di Bologna (uno nell’imolese), 1 inquella di Ferrara, 2 ciascuno in quelle di Ravenna e Forlì-Cesena (i 2 nuovi decessi nel cesenate), 5 nel riminese. Nessun nuovo decesso da fuori regione.
La tartaruga Selvaggia torna in mare, domani diretta streaming con Fondazione cetacea
(Rimini) Domani giovedì 30 aprile un secondo appuntamento per gli amanti della natura, del Mare Adriatico e dei suoi abitanti: dopo 3 mesi di cure tornerà in libertà Selvaggia, femmina adulta di tartaruga comune ricoverata a metà dello scorso gennaio con un principio di annegamento, dopo essere rimasta impigliata nelle reti a strascico di un peschereccio di Cesenatico. La pesca accidentale in reti a strascico resta la principale causa di mortalità delle tartarughe marine in alto Adriatico, ma se si interviene in tempo con il recupero è anche una delle problematiche che si può risolvere più in fretta con esiti positivi.
Il momento del rilascio sarà preceduto da brevi interviste allo Staff dell’associazione: l’appuntamento è alle 11 sulla pagina Facebook di Fondazione Cetacea Onlus. Questo momento virtuale di incontro avverrà, come sempre nei casi dei rilasci delle tartarughe, se le condizioni del mare lo permetteranno. L’evento è promosso da due progetti cofinanziati dal programma della Commissione Europea LIFE, Tartalife e LIFE Medturtles.
Riccione, completata l’erogazione dei buoni spesa a oltre 800 famiglie
(Rimini) L’avviso pubblico per la concessione di buoni spesa alle famiglie in condizione di necessità economica contingente derivata dalla momentanea sospensione dello stipendio o dell'attività lavorativa per l'emergenza Covid-19 è stato chiuso lo scorso 21 aprile alle 12, con la conseguente disattivazione dei numeri telefonici dedicati. Per quanto riguarda l'erogazione dei buoni spesi, entro la giornata di oggi si concluderà l'erogazione a tutti gli spettanti: 802 nuclei familiari (comprese le ultime 149 domande rimanenti). Delle 1146 domande regolari e vagliate dallo Sportello Sociale del Comune di Riccione, 28 sono quelle rigettate (a cui arriva comunicazione del diniego) perché senza i requisiti per accedere ai buoni spesa. Sono invece 316 le domande sospese perché relative a nuclei familiari che già percepiscono aiuti pubblici che, a titolo esemplificativo, possono essere reddito di cittadinanza, cassa integrazione, aiuti per bollette e affitto, inserimento nelle liste dell'Emporio solidale ecc.. Le 316 domande saranno eventualmente vagliate se la consistenza dei fondi a disposizione dell'Amministrazione Comunale lo renderà possibile. Un sms ha avvisato i soli nuclei familiari beneficiari del buono spesa al momento dell'erogazione del fondo sulla tessera sanitaria. Una comunicazione - mail o per posta ordinaria - invece avviserà i 28 senza i requisiti previsti per l'avviso sui buoni spesa. I buoni spesa hanno validità spendibile fino al 31-12-2020.
"E' molto importante sottolineare che per l'accesso ai buoni spesa in via prioritaria si è tenuto conto del requisito del non godere attualmente di altre tipologie di aiuti - ha ricordato l'assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli -. Questi principi sono stati scelti proprio in ottemperanza delle disposizioni governative e della Protezione Civile nazionale. Il buono spesa è stato destinato a chi non era mai stato aiutato prima, proprio per un principio di giustizia sociale e per far emergere quelle fragilità fino ad oggi non conosciute dallo Sportello Sociale. Un mio ringraziamento e quello di tutta la Giunta e del sindaco va al servizio dello Sportello Sociale e a tutti i dipendenti del settore Servizio alla Persona e del Servizio Educativo del Comune che in questi mesi stanno lavorando intensamente per poter dare risposte ai cittadini".
Festa della mamma:l’azalea dello Ior arriva a domicilio
(Rimini) Come da tradizione nel mese di maggio si celebra la mamma: una festa che da tempo l’Istituto Oncologico Romagnolo ha trasformato in un’occasione per fare un gesto d’amore non solo verso la donna più importante della propria vita, ma anche verso le persone che soffrono e che lottano contro il cancro ogni giorno. Da anni infatti più di 1000 volontari scendono in piazza durante il weekend della Festa con le splendide azalee che sostengono la ricerca scientifica oncologica, per dare una speranza in più a tutte le persone colpite da tumore. Sfortunatamente il 2020 segnerà giocoforza, a causa delle dovute restrizioni in materia di contenimento del contagio da Covid-19, una pausa a questa bella tradizione: ciò nonostante, l’Istituto Oncologico Romagnolo ha studiato un modo alternativo affinché la celebrazione della Festa della Mamma torni ad essere l’occasione di amore e solidarietà che è sempre stata, per non far rallentare in alcun modo la ricerca di una cura contro il cancro per i tanti che sfidano questa malattia ogni giorno.
Oltre a prolungare l’iniziativa lungo tutto il mese di maggio, svincolandola un po’ dalla data ufficiale che sarà domenica 10 maggio, lo IOR darà la possibilità a qualsiasi cittadino delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini di sorprendere la mamma con un dono da recapitare direttamente a domicilio in tutta sicurezza. «Come ben sappiamo l’inizio della fase-2 ha portato ad aggiungere, tra i motivi validi di spostamento, anche la visita ai propri congiunti – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – ma il fatto di poter incontrare dopo tanto tempo i propri cari non significa abbandonare tutte quelle misure di sicurezza e distanziamento sociale che erano valide fino a ieri e che saranno da osservare ancora a lungo. L’azalea dello IOR è quindi un modo non solo per accorciare le distanze tra famiglie fino a poco tempo fa separate, ma anche per far sentire il calore di un abbraccio attraverso un gesto d’amore che possa essere gradito alla persona che lo riceve, e che faccia la differenza per tanti malati. La possibilità dell’azalea a domicilio verrà data fino ad esaurimento scorte: questo significa che, per assicurarsi di poterla avere e spedirla entro tempi ragionevoli, occorre ordinarla il prima possibile. Per tutti gli altri, per coloro che abitano al di fuori della Romagna e per le famiglie più social, per così dire, potremo comunque offrire l’opzione azalea virtuale: un’e-card personalizzabile che verrà inviata via mail alla mamma».
Chiunque può già effettuare gli ordini tramite la landing page www.insiemeachicura.it/festadellamamma. Tra le altre opzioni offerte da questa particolare edizione della “Festa della Mamma” anche l’eventualità di rendersi protagonisti in prima persona, aprendo un “banchetto virtuale” insieme ad amici e conoscenti o da veicolare all’interno del proprio network, che siano followers o dipendenti e colleghi di azienda. «Quest’anno non ci saranno gli stand che riempiono di colori e di solidarietà le piazze della nostra Romagna – conclude lo stesso Fabrizio Miserocchi – ma molti nostri volontari si sono già attivati in prima persona per riempire gli enormi “spazi virtuali” che la tecnologia ci mette a disposizione. Abbiamo cercato di dare il maggior numero di possibilità alle persone che vogliono continuare a sostenere la ricerca scientifica, con l’idea che questa emergenza non possa far rallentare la speranza di una soluzione al problema cancro. C’è ancora tanta gente che attende una cura: ritardare l’attività dei laboratori porta ad un costo insostenibile in termini di vite umane perdute. Sono sicuro che la nostra terra si adeguerà a queste nuove modalità di fare la differenza: aspettiamo i gesti d’amore di chiunque voglia essere, ancora e sempre, vicino a chi soffre».
29 aprile
Il turismo è il nodo | “Il virus è ancora presente” | Così Focchi e Aeffe sono ripartiti
Riccione, parchi cittadini a disposizione delle società sportive
(Rimini) Il sindaco Renata Tosi e l'assessore allo Sport Stefano Caldari hanno inviato una comunicazione scritta a tutte le società sportive per valutare la possibilità di utilizzare i parchi cittadini per attività all'aria aperta, nel rispetto delle regole generali di distanziamento sociale. Già ieri è pervenuta la richiesta della società "Ginnastica Riccione", ginnastica artistica, acrobatica, coreografica e ritmica per il parco San Francesco a Fontanelle. "Abbiamo circa mille iscritti - spiega Francesco Poesio, presidente della "Ginnastica Riccione" - e ho già contattato tutti i miei istruttori, allenatori laureati a Scienze Motorie, per approntare un piano orario per i corsi". Ginnastica Riccione offre attività sportive dai 3 agli 80 anni, "siamo la prima a Riccione per iscritti - dice Poesio - e la decima a livello nazionale per quanto riguarda la ginnastica. Abbiamo calcolato che tra atleti e accompagnatori ci troviamo a dover gestire qualche migliaia di persone. Il nostro calcolo per garantire la sicurezza a tutti è stato quello di prendere in considerazione non solo lo spazio fisico per il distanziamento ma anche quello che necessita il movimento in sé. Quindi abbiamo stabilito un massimo di 30 partecipanti a sessione di allenamento, con uno spazio per atleta da 4 a 6 metri. Gli istruttori avranno mascherine e guanti e tutti noi vigileremo sulle norme di sicurezza e distanziamento. Infine abbiamo calcolato che per poter garantire a tutti gli iscritti il servizio abbiamo bisogno del parco almeno tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 20. Ma è molto importante riprendere l'attività non solo per gli atleti professionisti ma anche per i gruppi amatoriali. E' l'inizio del ritorno alla normalità, a piccoli ma sicuri passi".
Centri estivi, Morolli: non lasceremo sole le famiglie
(Rimini) “Valutare ogni variabile possibile per aprire i Centri estivi garantendo il necessario equilibrio tra le esigenze di servizio e quelle di sicurezza e sanitarie. Questo l'obiettivo con cui venerdì scorso mi sono connesso in video conferenza con la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, e l'assessore regionale alla scuola, Salomoni”. Lo racconta l’assessore ai serizi educativi del comune di Rimini Morolli. “Un confronto che ha permesso di compiere alcuni passi in avanti in vista della ormai imminente stagione estiva, in cui, oltre a richieste di chiarimenti, Rimini ha portato anche lo stato di avanzamento dei nostri uffici. L'obbiettivo è chiaro: permettere la programmazione dei servizi non appena sarà consentita la parziale ripresa delle attività, garantendo tutte le condizioni per la massima tutela della salute dei bambini e delle famiglie, che saranno individuate dalle direttive sanitarie. Rimini ha confermato di essere pronta a partire con il bando 2020 per i Centri estivi e ha messo sul tavolo alcune proposte in grado di portare alla riapertura nei tempi utili alle famiglie riminesi”.
La prima proposta è l’outdoor education. “Mai come quest'anno l'outdoor education diventa non solo una interessante sperimentazione pedagogica ma una vera e propria necessità organizzativa. Per i bambini stare all'aperto è una condizione naturale, oltre che un evidente piacere, che è stato purtroppo sottratto in questi mesi di forzata permanenza a casa. Attraverso l'esplorazione dell'ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l'utilizzo dei sensi, il contatto diretto con gli elementi della natura, i bambini imparano a interrogare e conoscere la realtà che li circonda e a percepire se stessi in relazione al mondo e agli altri.La nostra proposta è quella di aumentare l'utilizzo e la disponibilità degli spazi esterni delle strutture, in modo da farle diventare a tutti gli effetti spazi pedagogici e ricreativi. L'alternanza nell'utilizzo tra spazi esterni e spazi interni permetterebbe la creazione di un maggiore numero di gruppi, ma con meno bimbi. In questa maniera si riuscirebbe, da una parte, a garantire con maggiore efficacia il controllo e le necessarie prescrizioni sanitarie e comportamentali, dall'altra, potenziare un approccio pedagogico didattico innovativo”.
Si dovrà poi educare in assoluta sicurezza. “Mascherine, norme comportamentali, sanificazione; anche la sicurezza può diventare occasione di crescita ed educazione. Per questo abbiamo pensato ad una formazione specifica che, partendo dagli operatori e dal personale dei Centri estivi possa poi essere trasmesso ai più piccoli. Da una parte abbiamo la necessità di formare il personale sugli obblighi previsti dai decreti in termini sia di comportamento individuale che di utilizzo delle strutture. Dall'altro l'idea di trasformare un obbligo di legge in una occasione pedagogica, stimolando i più piccoli non solo ad affrontare con le dovute precauzioni le attività comuni, ma anche a interrogarsi sul rispetto dell'ambiente, dell'altro e delle relazioni sociali”.
Bisognerà garantire il diritto allo studio. “In mezzo a tante incertezze, abbiamo un solo punto fermo, ma decisivo: gli inevitabili maggiori costi del servizio non dovranno gravare nelle tasche delle famiglie riminesi. I maggiori costi, seppur ancora difficilmente quantificabili, sono infatti certi, per due motivi. Da una parte il rispetto delle nuove normative implicherà interventi straordinari non previsti, con relativi maggiori costi, come la sanificazione degli ambienti, gli strumenti individuali per la protezione, la formazione specifica del personale. Dall'altra la riduzione del numero di posti disponibili, dovendo garantire le necessarie distanze sociali e interpersonali. Questo combinato ha come risultato certo un maggior costo per l'ente pubblico che, come Comune, abbiamo però la ferma intenzione di non far ricadere nelle tasche dei cittadini. Come? Alla Regione abbiamo chiesto dunque un incremento proporzionale del fondo regionale a disposizione per i voucher per permettere di coprire parte dei mancati introiti senza dover chiedere un euro in più alle famiglie”.
In definitiva, “quello che va evitato è che le famiglie siano lasciate sole ad affrontare la gestione dei propri figli, e che famiglie che potevano permettersi questo investimento, quest'anno rinuncino per motivi economici. La speranza e che il Governo, anche sulla sollecitazione della Regione Emilia-Romagna, che si sta muovendo con velocità e capacità di ascolto dei territori, sblocchi il prima possibile la situazione, dando tempi e riferimenti chiari per partire in tempo con i bandi per l'estate 2020”.
Scuola, esonerati dalle rette anche i bimbi dei nidi Asp Valloni
(Rimini) Altre 140 famiglie saranno esonerate dal pagamento della retta scolastica nel periodo di sospensione del servizio dovuta all'emergenza sanitaria da Covid19. Anche le famiglie che hanno iscritto il loro bimbo ai 3 nidi per l'infanzia dell'Asp Valloni - Cerchio magico, Aquilotto e Bruco verde - potranno così usufruire dell'abbattimento della retta mensile defalcando i giorni di sospensione del servizio, dal 23 settembre al 30 giugno.
Si tratta di una misura straordinaria di diritto allo studio voluta dal Comune di Rimini, all'interno delle iniziative intraprese per il contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID19. Come noto, già a marzo, la Giunta del Comune di Rimini ha scelto di investire di 300 mila euro, tramite una minore entrata in bilancio, per garantire l'abbattimento totale delle tariffe dei servizi comunali educativi per l'infanzia (nidi e scuole di infanzia) in favore di tutti gli utenti iscritti, limitatamente e proporzionalmente al periodo interessato dalla chiusura.
"Un ulteriore aiuto – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – messo in campo non appena ricevuto il via libera dagli uffici. Ogni giorno ascoltiamo le difficoltà e riceviamo le richieste di aiuto da parte delle scuole e delle famiglie. Questo provvedimento va nella direzione di allargamento ulteriore della platea dei beneficiari dell'abbattimento retta, in un momento di grave difficoltà per tutti noi. Altre 140 famiglie vedranno così azzerarsi un costo già sollevato a quelle iscritte agli asili comunali. Un potenziamento che va nella direzione di un diritto allo studio che non lasci indietro nessuno, sopratutto in momenti critici come questo".
Tari, comune chiede a governo agevolazioni
(Rimini) Sono orientate ad incentivare una minore produzione di rifiuti e alla tutela dell'ambiente le modifiche e le integrazioni al regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti discusse questa in seduta congiunta della I e V commissione. "Modifiche – ha precisato nell'introduzione l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – sulle quali incombono scadenze di legge non procrastinabili, ma che non riguardano il più complessivo ragionamento che a livello provinciale, regionale e nazionale si sta portando avanti rispetto alla revisione del sistema tariffario e degli sgravi e delle misure a sostegno delle imprese e degli enti locali legati all'emergenza Covid e che non possono essere affrontati attraverso un regolamento comunale. Di queste misure, indispensabili per dare un supporto al nostro tessuto imprenditoriale e in particolare al settore dei servizi e della filiera turistica provati dall'emergenza in corso, si è discusso ieri in Consiglio d'ambito di Atersir, organismo attraverso il quale ci stiamo interfacciando col Governo per consentire ai comuni di introdurre adeguate riduzioni tariffarie a famiglie e imprese, garantire liquidità agli enti locali e istituire un Fondo regionale COVID-19, a fronte di mancate entrate dalla Tari che per la Regione si stima possano aggirarsi intorno ai 100 milioni. A quel tavolo abbiamo portato le esigenze specifiche del nostro territorio e le sofferenze di un intero comparto economico bloccato per mesi e per il quale si prospetta una stagione di sacrifici. Attraverso Anci regionale abbiamo inoltre chiesto alla nuova authority Arera il rinvio dell'introduzione del nuovo di calcolo delle tariffe, che racchiude un paradosso inaccettabile: nel caso infatti in cui anche i gestori accordassero riduzioni del costo del servizio per il 2020, queste non potrebbero essere approvate perché l'attuale normativa non lo consente. Non c'è comunque sconto che possa consentire ai Comuni di reggere il peso delle mancate entrate, ecco perché serve un fondo per poter consentire agli enti locali di andare incontro a cittadini e imprese".
Le modifiche al regolamento discusse oggi - che per Legge devono essere approvate improrogabilmente entro il 30 aprile – è mirata ad incentivare, attraverso riduzioni tariffarie, una minore produzione di rifiuti, andando a sgravare la filiera della raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti. Nello specifico le principali agevolazioni introdotte, che vanno ad integrare quelle in vigore, prevedono: a) il riconoscimento di una riduzione tariffaria per il recupero di rifiuti da destinarsi alla produzione di bio-gas, allo scopo di incentivare la riduzione dei rifiuti prodotti e promuovere le attività̀ di recupero dei materiali organici altrimenti inutilizzabili; b) riduzione per i casi di donazione gratuita alle Onlus di cibo invenduto, al fine di promuovere e sensibilizzare i cittadini ad una maggiore riduzione degli sprechi alimentari, particolarmente rilevane in questo periodo emergenziale; c) riduzione del 30% per le imprese agrituristiche che producono un minore quantitativo dei rifiuti rispetto ad altre attività e che utilizzano il materiale organico per la concimazione dei campi di coltivazione; d) si introduce la riduzione del 15% della TARI per le "utenze non domestiche" per le aree scoperte utilizzate stagionalmente o ad uso non continuativo ma ricorrente (ad. es. alcuni periodi dell'anno). Aree quindi utilizzate solo temporaneamente, andando quindi ad equiparare queste utenze alle attività̀ stagionali strettamente intese; e) è inoltre eliminato l'addebito del costo di spedizione di 2 euro della bolletta del gestore ed è spostata dal 30 novembre al 16 dicembre la scadenza dell'ultima rata TARI, come previsto dal Decreto Crescita.
Scrivono a conte, risponde Di Maio: i sindaci del g20 spiagge si stanno arrabbiando
(Rimini) Hanno scritto al presidente del consiglio Giuseppe Conte per chiedere un incontro in video conferenza per approfondire i temi legati alla fase due del turismo, sia i sindaci del G20 spiagge, che raggruppa le destinazioni balneari più visitate d'Italia, sia Renata Tosi che l'assessore Stefano Caldari (inviando il video di Riccione estate 2020). A rispondere, rendono noto dal comune di Riccione, è il ministro degli affari esteri e cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. "Signori sindaci, Vi ringrazio per la Vostra lettera sulle difficoltà del settore turistico. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale segue con la massima attenzione la delicata congiuntura che l'Italia sta attraversando. Per contrastare la diffusione del Covid-19 sono purtroppo necessarie misure di prevenzione che hanno un forte impatto sulla nostra industria turistica e sui Comuni balneari. Ne sono perfettamente consapevole e Vi assicuro che le Vostre proposte, così come tutte quelle provenienti dal mondo produttivo legato all'industria turistica, saranno tenute in adeguata considerazione nella concertazione con le Amministrazioni competenti”, scrive Di Maio ( o chi per lui).
Dal comune di Cattolica, a guida M5S, dichiarano “incredulità, rabbia e sconcerto” quali sentimenti dei ventisei sindaci delle località balneari più importanti d’Italia all’indomani della conferenza stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte dal quale si aspettavano date, modalità o un minimo di indicazioni per poter avviare le attività preliminare all’avvio della stagione turistica, “invece nulla di tutto ciò, se non uno sterile riferimento a dati turistici. Impegni nulli per il momento e questo ha come conseguenza una ricaduta drammatica sull’interno tessuto economico, imprenditoriale e sociale dei territori che di turismo vivono, e solo per un periodo limitato dell’anno, quello estivo”.
La voce corale dei sindaci dei Comuni G20s “richiama con forza all’impegno verso questo settore – il turismo balneare - il Capo del Governo, i Ministri competenti e i Presidenti di Regioni perché, tutti, s’impegnino, ora, a trovare soluzioni immediate, altrimenti ci troveremo a settembre con un intero sistema che sarà al collasso. Non escludiamo nei prossimi giorni azioni eclatanti – dichiarano i Sindaci - per risvegliare l’attenzione del Governo. Stiamo perdendo credibilità internazionale e assistendo alla fuga prossima dei turisti verso destinazioni più organizzate. Chiediamo che il Governo Conte ci ascolti”. “Noi sappiamo già come intervenire nei nostri territori, siamo in grado di operare in sicurezza con i nostri operatori, ci bastano date e regole certe e noi saremo i primi a farle rispettare. Non è possibile immaginare di decidere l’apertura delle spiagge a ridosso dell’apertura della stagione estiva; l’avvio di una serie di attività come la predisposizione di arenili, strutture e dei diversi servizi necessità di almeno 30/40 giorni”.