Regione, chiesti 3,9 miliardi al governo per lo sblocco di opere: c’è anche il tratto riminese per l’A14
(Rimini) Un pacchetto di una ventina di opere viarie di importanza strategica per la competitività di alcuni dei principali distretti industriali regionali di rilevanza internazionale, in grado di mobilitare investimenti pubblici per un importo complessivo di circa 3,9 miliardi di euro, dando così una spinta decisiva alla ripartenza della “locomotiva Emilia-Romagna” dopo l’uscita dalla fase critica dell’emergenza Coronavirus. La Regione Emilia-Romagna torna a insistere sul nodo cruciale delle opere pubbliche e lo fa con una lettera che l’assessore alle Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini, ha indirizzato alla ministra competente, Paola De Micheli, con il pressante invito ad accelerare la ripartenza di una serie di interventi infrastrutturali - strade ed autostrade – in agenda da tempo e il cui percorso rischia di subire un ulteriore rallentamento a causa dei contraccolpi della pandemia. Un intervento, quello di Corsini, in sintonia con la proposta avanzata dal presidente Stefano Bonaccini in sede di Conferenza Stato-Regioni per lo sblocco immediato degli investimenti pubblici già programmati da Anas e società Autostrade sul territorio dell’Emilia-Romagna e che potrebbero essere avviati in tempi rapidi, innescando così un feedback positivo dell’economia regionale. Si tratta di infrastrutture di importanza strategica per la mobilità e l’economia dell’Emilia-Romagna come il Passante di Bologna, la bretella Campogalliano-Sassuolo e l’autostrada Cispadana, accanto ad altre opere viarie di minore impatto socio-economico ma di grande rilevanza sul piano locale come, tra le altre, la tangenziale di Mirandola o la Complanare nord tra Bologna-San Lazzaro e Ponte Rizzoli. “Nella difficile situazione che stiamo vivendo- sottolinea Corsini- la realizzazione di alcune delle principali opere viarie programmate sul territorio regionale può rivelarsi un fattore decisivo per favorire la ripartenza dell’economia regionale e la competitività dei più importanti distretti industriali dell’Emilia-Romagna, in primis ceramiche e biomedicale. Per questo ci sentiamo in dovere di rivolgere alla ministra De Micheli un pressante invito ad accelerare il più possibile le procedure per la progettazione degli interventi, l’affidamento dei lavori e l’avvio dei cantieri. Bisogna dare una risposta positiva nei tempi più rapidi possibili alle esigenze espresse dal territorio, anche in vista della ripresa dell’apparato produttivo dopo il blocco delle attività economiche imposto dall’emergenza sanitaria”.
Tra le opere immediatamente cantierabili di competenza Anas citate nella lettera sottoscritta da Corsini figurano il Nodo stradale di Casalecchio di Reno-stralcio nord e la tangenziale di Reggio Emilia. Per entrambe si auspica un’accelerazione delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori. Nello specifico per la tangenziale di Reggio Emilia, un’opera da 190,8 milioni di euro, Anas ha pubblicato nel novembre 2019 il bando di gara, scaduto il 20 gennaio scorso. Per il nodo di Casalecchio, invece, del costo di circa 155,6 milioni di euro, Anas prevede di ultimare il progetto esecutivo entro il prossimo mese di giugno e di avviare la gara entro l’estate 2020. Fra le opere di competenza di Autostrade per l’Italia, la lettera segnala l’ampliamento alla quarta corsia dell’autostrada A14 fra Ponte Rizzoli e l’interconnessione con la A14 diramazione Ravenna. Per questo intervento è già pronto il progetto esecutivo predisposto dalla concessionaria e sono state espletate tutte le fasi procedurali e approvative. Manca solo l’approvazione finale del progetto da parte della Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali del ministero delle Infrastrutture e il conseguente inserimento dell’opera fra gli impegni convenzionali di Autostrade. Un investimento di circa 330 milioni di euro, a cui si aggiungono 29,5 milioni di opere di adduzione a cura degli enti locali. Tra gli impegni compresi nella concessione di Autostrade figurano alcuni altri interventi in avanzato stato procedurale. Tra questi i lavori di completamento sulla viabilità connessa all’A14 nel tratto Rimini Nord-Cattolica (circa 25 milioni di euro). Autostrade ha indetto la gara e ha già avviato l’esame delle offerte. Vi sono poi gli interventi Prevam della Variante di Valico (circa 80 milioni di euro): per alcuni la gara è in corso, per altri il progetto esecutivo è in attesa di approvazione da parte del ministero. Per quanto riguarda, poi, la complanare sud di Modena (circa 52 milioni di euro), Autostrade sta completando la verifica del progetto esecutivo, che successivamente sarà trasmesso al ministero per l’approvazione definitiva e dell’avvio della gara.
C’è poi un secondo blocco di opere in corso di progettazione o in fase di approvazione per le quali viene auspicata un’accelerazione delle procedure, in vista di un rapido accantieramento dei lavori. Nel dettaglio per quanto riguarda le opere di competenza Anas, che ammontano nel loro complesso a quasi 280 milioni di euro, si fa riferimento alla SS12 tangenziale Mirandola II lotto I stralcio; SS727 bis tangenziale di Forlì III lotto; SS9 Variante di Castel Bolognese; SS3bis (E45) galleria Lago di Quarto; SS16 tangenziale di Ravenna adeguamento piattaforma e opere d’arte; interventi di razionalizzazione ed adeguamento delle intersezioni a raso lungo la SS309 "Romea" - I Stralcio dal Km. 24+300 al Km. 52+800. Per quanto riguarda le opere di competenza di Autostrade, come noto la priorità per la Regione Emilia-Romagna è il Passante di Bologna (circa 594,75 milioni di euro). Al momento si è ancora in attesa del riavvio della Conferenza di servizi dopo il forzato stop, anche in forma telematica. Strettamente legati alla risoluzione del nodo bolognese ci sono poi l’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A13 (492 milioni) e la realizzazione della complanare nord fra Bologna-S. Lazzaro e Ponte Rizzoli (83 milioni). Per entrambe le opere c’è il progetto definitivo, in attesa di approvazione da parte del ministero e del successivo avvio del procedimento di localizzazione urbanistica. Sempre in tema di concessioni autostradali, nella lettera si segnala l’estrema urgenza della soluzione del problema legato alla società Autostrada del Brennero, dalla quale discendono la realizzazione della terza corsia nel tratto compreso tra Verona Nord e l’intersezione con la A1 (350 milioni di euro). In stand by, infine, il closing finanziario della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, in fase di accantieramento (514 milioni di euro), e la sostenibilità del Piano economico e finanziario dell’autostrada regionale Cispadana, l’opera di maggiore rilevanza economica (circa 1.300 milioni di euro). Opere entrambe di fondamentale importanza per il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna. /G.Ma
Aggregazione, in via Rimembranze uno spazio per i giovani
(Rimini) Uno spazio polifunzionale dinamico a disposizione dei giovani, ma anche luogo di incontro per anziani e famglie del quartiere. Questo lo scopo a cui la giunta del Comune di Rimini ha assegnato il fabbricato socio ricreativo di via Rimembranze 61, denominandolo Spazio polifunzionale di aggregazione, di cui è proprietario. Ora si cerca un gestore.
"Un progetto di quartiere con un duplice scopo”, spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, “favorire la socializzazione e valorizzare gli spazi pubblici ora inutilizzati. Il progetto si inserisce nel solco di quanto già fatto in passato da questa Amministrazione, riconvertendo spazi pubblici inagibili in luoghi di socializzazione, con il coinvolgimento indispensabile del terzo settore. Approvato il progetto, ora lavoriamo all'istruttoria pubblica per arrivare quanto prima alla sua pubblicazione".
L'idea è quella della creazione di un luogo che favorisca l'incontro e lo scambio fra molteplici fasce d'età e di interessi e ne promuova il supporto, nel mentre realizza anche momenti di svago e percorsi tematici differenziati per tipologia di età ed interesse. In pratica, il Comune metterà a disposizione l'Immobile facente parte del patrimonio comunale indisponibile destinato agli scopi sociali, per un periodo di cinque anni decorrenti dalla data della concessione, fatta salva la facoltà di concedere un tempo ulteriore e strettamente necessario e funzionale al completamento delle fasi/azioni progettuali condivise; per la realizzazione dell'idea progettuale il comune coinvolgerà, mediante istruttoria pubblica, i soggetti del terzo settore. Si sceglierà in base alla qualità della soluzione progettuale presentata e all’impegno organizzativo del soggetto co-proponente da intendersi come risorse umane,finanziarie e strumentali impiegate per la realizzazione del progetto.
30 aprile
Riaprono parchi e spiagge | Test illegali, denunciato farmacista | Un museo a Saludecio
Parchi e spiagge riaprono il 4 maggio
(Rimini) Dal 4 maggio si potrà finalmente tornare a passeggiare nei parchi e ad usufruire degli spazi pubblici, da soli, o accompagnando minori o persone non completamente autosufficienti anche allontanandosi dalla propria abitazione; un graduale ritorno alla normalità che passerà dal delicato equilibrio tra libertà individuali, buon senso e rispetto delle norme di prevenzione come il distanziamento interpersonale di almeno un metro per l'attività motoria e di almeno due metri per l'attività sportiva. L'amministrazione comunale sta valutando, in questa prima fase, di impiegare volontari e steward della Protezione civile per controllare il corretto utilizzo degli spazi pubblici e il rispetto del necessario distanziamento interpersonale.
"La buona notizia è che dal 4 maggio i riminesi potranno tornare a passeggiare o correre nei parchi e in spiaggia. Attività motoria e sportiva individuale all'aperto – sottolinea l'assessore alla protezione civile del Comune di Rimini, Anna Montini – ma con grande attenzione al rispetto del distanziamento interpersonale nella fruizione di tutti gli spazi pubblici. A passi graduali, mantenendo distanze e precauzioni, arriverà nelle prossime settimane anche la possibilità di svolgere altre attività; per il momento godiamo, a partire da lunedì 4 maggio, della possibilità di tornare a passeggiare o correre individualmente, anche allontanandoci dalla nostra abitazione, e recandoci nei parchi o in spiaggia".
Per chiarezza, il comune di Rimini definisce anche cosa si potrà fare e cosa no dal prossimo lunedì.
Attività motoria. Si potrà passeggiare e andare in bici da soli o accompagnando minori o persone non completamente autosufficienti senza più la necessità rimanere in prossimità della propria abitazione e rispettando sempre la distanza interpersonale di un metro. L'uso della bicicletta, ricordiamo, è comunque già consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità.
Attività sportiva. E’ consentita l'attività sportiva individuale all’aperto, anche in questo caso cade il vincolo della prossimità, ci si potrà dunque recare in spazi pubblici senza rimanere in prossimità della propria abitazione; nel caso dell'attività sportiva individuale bisognerà rimanere a distanza di altre persone di almeno due metri.
Giochi. Per la prima fase di riapertura dei parchi, il decreto del presidente del Congilio dei ministri prevede che le aree attrezzate per il gioco dei bambini rimangano chiuse e quindi non potranno ancora essere utilizzate dai più piccoli. Le misure previste dal Governo non consentono inoltre, in questa prima fase, lo svolgimento attività ludico-ricreative all’aperto.
In ogni caso, il comune di Rimini sta lavorando ad alcune novità, in attesa che il Governo dia la possibilità di riaprire le aree attrezzate per il gioco dei bambini. Su tutte, si sta in questi giorni valutando la possibilità di aprire anche i giardini delle scuole materne e primarie con giardini ed aree gioco con lo scopo di distribuire il più possibile nel territorio gli spazi accessibili alle famiglie con bambini, al fine di evitare assembramenti e affollamenti nei parchi. Il tutto con il controllo, da parte di personale incaricato, di verificare il distanziamento sociale e l'eventuale turnazione nella fruizione delle aree onde evitare assembramenti e affollamenti.
Una passeggiata sulla battigia. Rimini, fra parchi e spiaggia, è una città fortunata, visto che le passeggiate e le attività sportive individuali all'aperto (es. correre) potranno contare dal 4 maggio anche sulla accessibilità alla spiaggia. Grazie ai 16 km di costa, infatti, la nostra città può consentire spazi ampi e ben fruibili per passeggiare e correre all'aperto oltre a quelli disponibili nei grandi parchi urbani e in quelli più piccoli, di quartiere.
"La buona notizia è che dal 4 maggio i riminesi potranno tornare a passeggiare o correre nei parchi e in spiaggia. Attività motoria e sportiva individuale all'aperto – sottolinea l'assessore alla protezione civile del Comune di Rimini, Anna Montini – ma con grande attenzione al rispetto del distanziamento interpersonale nella fruizione di tutti gli spazi pubblici. A passi graduali, mantenendo distanze e precauzioni, arriverà nelle prossime settimane anche la possibilità di svolgere altre attività; per il momento godiamo, a partire da lunedì 4 maggio, della possibilità di tornare a passeggiare o correre individualmente, anche allontanandoci dalla nostra abitazione, e recandoci nei parchi o in spiaggia".
Blitz dei nas: sequestrati 300 kit per test rapidi
(Rimini) Utilizzava i test per la rilevazione rapida degli anticorpi al coronavirus nonostante fosse priva dei titoli di studio per farlo, e per questo e' stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica. Ad essere deferita alla Procura di Rimini da parte dei Carabinieri del Nas di Bologna, che hanno anche sequestrato 300 kit per i test rapidi del valore complessivo di 10.000 euro, e' stata la responsabile di una parafarmacia che si trova nella zona Sud della provincia di Rimini, tra Riccione, Misano e Cattolica. L'operazione arriva a circa due settimane da un altro blitz simile, in cui i Nas avevano sequestrato, in un poliambulatorio della provincia riminese, circa 200 kit diagnostici. Il controllo rientra negli accertamenti di routine che i militari stanno svolgendo in questo periodo in farmacie e parafarmacie, anche se in questo caso, a quanto si apprende, i Nas sono andati 'a colpo sicuro' dopo essere stati informati che in quella parafarmacia venivano fatti i test rapidi. Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri, finora la responsabile aveva effettuato circa 200 test. La donna, pur essendo farmacista, e' stata denunciata perche' quei test possono essere fatti solo da medici o da infermieri. Il blitz dei militari, comunque, non ha portato alla chiusura dell’esercizio (Agenzia Dire).
Coronavirus, la fiera si riorganizza
(Rimini) “Ad oggi il calendario fieristico e' intensissimo, ma siamo riusciti a proteggere 14 manifestazioni che dovrebbero avere luogo nel secondo semestre. Per le fiere di settembre ci siamo dati il 30 giugno come data di scadenza per modificare e adeguare il format", riferisce Patrizia Cecchi, direttore commerciale della Fiera di Rimini. "Ci stiamo letteralmente reinventando le fiere, con tutte le attivita' dinamiche che saranno svolte all'aperto e padiglioni piu' spaziosi. Le partecipazioni dei visitatori saranno programmate e suddivise per giornate", ipotizza la manager. "Per l'incoming dei buyer, stiamo attivando piattaforme di matching via web per assolvere temporaneamente alle esigenze di business. Sul fronte estero, in Cina a fine maggio riapriranno le manifestazioni minori, che saranno per noi un esempio e un banco di prova a cui guardare", dice Cecchi (Agenzia Dire).
Atersir, i sindaci chiedono al governo 120 milioni
(Rimini) Risorse per "adeguate riduzioni tariffarie"; prestiti coperti dallo Stato; un Fondo regionale Covid-19. Queste le principali richieste a governo e Regione contenute nel Documento d'indirizzo, approvato questa mattina dal Consiglio d'ambito di Atersir, presieduto e coordinato dal presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi. L'emergenza sanitaria, argomentano da Corso d'Augusto, ha reso alcune utenze non domestiche non operative, ma ha inciso anche sulle utenze residenziali in difficolta' economiche e cosi' sui Comuni per "la mancata-difficile riscossione" della Tari. Cosi' il Consiglio d'ambito propone un "riconoscimento da provvedimenti nazionali di tutto, o buona parte, del valore mancante al settore rispetto all'annualita' tipo". Una manovra da circa 120 milioni di euro. Piu' nello specifico la richiesta e' quella di "approvare un Piano economico finanziario del sistema dei rifiuti di tipo emergenziale, in cui gli effetti della riduzione in bolletta per cittadini e imprese sia evidente gia' ora e non tra due anni a conguaglio". Va pero' modificata la norma per cui i Pef Tari 2020 vanno costruiti sulla base dei consuntivi 2018.
Il Consiglio d'ambito condivide inoltre con Anci regionale "la preoccupazione rispetto alle proposte di modifica avanzate da Arera in quanto minano l'autonomia tributaria dei Comuni, oltre ad appoggiarsi su stime di minore entrate sottostimate e quantificate a livello nazionale in soli 400 milioni". Si tratta di una "ingiustificata invasione di campo", che "concretizzerebbe una palese violazione del principio comunitario 'chi inquina paga'". Da qui l'auspicio che ci sia il "pieno rispetto delle norme e che dunque si rimetta alla discrezionalita' del Comune la scelta delle riduzioni ed il finanziamento di queste con proprie risorse, anche derivanti da recupero dell'evasione dei tributi comunali". Sul tema interviene anche il capogruppo in Comune a Rimini di Fratelli d'Italia, Gioenzo Renzi, chiedendo "misure straordinarie per consentire la sopravvivenza e ripresa delle attivita'". e piu' nel dettaglio una "riduzione del 100%" della Tari per il periodo di mancato svolgimento delle attivita' economiche. Dunque Renzi ritiene "improprio, che Hera, richieda il pagamento per un servizio non espletato. Anche il colosso che si occupa della gestione dei rifiuti deve fare i conti con l'attuale situazione di drammatica emergenza sanitaria ed economica che sta interessando le attivita' economiche" (Agenzia Dire).
Riccione, Tosi: pronti per la stagione estiva
(Rimini) "A Riccione è partito il conto alla rovescia che porterà l'apertura della stagione estiva. Questione di giorni, di ore quasi, e la mia Amministrazione è pronta a sistemarsi sullo starter. Però attenzione non è solo una questione di date, perché una data c'è già, ed è il 4 maggio. Ci auguravamo di più, ma nonostante le critiche della prima ora, oggi sembra che la linea della prudenza prevalga. I dati sulle infezioni stanno mostrando un calo, l'economia deve ripartire e con essa l'economia del turismo, questo è chiaro a tutti. Sono sicura che sia però necessario partire da un concetto base: il successo della vacanza in Romagna sarà direttamente proporzionale alla responsabilità delle amministrazioni comunali e degli operatori del territorio, ma anche alla coscienza di responsabilità sulle misure igienico sanitarie che ciascuno di noi, cittadini e turisti, metterà in pratica. Distanziamento, lavaggio delle mani frequente e mascherine, questa è la base, poi screening e tamponi. Oggi la Regione Emilia Romagna ha iniziato a dare le autorizzazioni alle cliniche private e ai laboratori per lo screening sierologico a partire dalle aziende. E' stata un impegno che mi sono assunta personalmente con contatti quotidiani con la Regione. La mappatura a partire dal mondo del lavoro è indispensabile perché l'apertura avvenga in sicurezza per i cittadini, i lavoratori e i turisti. Oggi da parte della Regione aspettiamo anche l'apertura sulle seconde case. E' ovvio che si tratta di un punto importante soprattutto per un turismo che sarà almeno nella parte iniziale su base regionale. Noi siamo in grado di accogliere in sicurezza gli ospiti, anche se i protocolli del ministero della Salute tarderanno ancora. Sul versante istituzionale per i nostri operatori del settore turistico, abbiamo mosso mari e monti, abbiamo chiesto un incontro a Conte e siamo in contatto costante con la Regione. Lavoriamo con le categorie: dal commercio all'impresa, dagli albergatori ai bagnini e ristoratori per affinare i protocolli di sicurezza, che peraltro le aziende hanno già. Da sempre si lavora con standard di sicurezza, con responsabili alla sicurezza e medici del lavoro, nelle aziende. Per cui, per noi che siamo in Romagna, terra turistica per antonomasia, azienda turistica diffusa sul territorio, che lavora con professionalità, sarà meno difficoltoso adeguarsi con le nostre forze e la nostra libertà".
Hera, bilancio approvato: distribuito dividendo
(Rimini) Si è riunita questa mattina a Bologna l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci Hera. Fra le diverse deliberazioni assunte, l’Assemblea ha provveduto alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il prossimo triennio. È stato, inoltre, approvato il bilancio economico 2019 e la conseguente distribuzione di 10 centesimi di dividendo per azione.
Bilancio in crescita. Nella seduta ordinaria l’Assemblea ha approvato il bilancio economico 2019, che ha evidenziato risultati in ulteriore miglioramento rispetto al precedente esercizio più che compensando gli importanti impatti della parziale ulteriore riduzione degli incentivi per i termovalorizzatori e dei minori margini dei clienti in salvaguardia. La partnership con Ascopiave, finalizzata a dicembre 2019 che ha portato alla creazione del principale operatore energy del Nord Est, contribuirà ai conti fin dall’inizio del corrente esercizio.
In particolare, l’esercizio 2019 si è chiuso con ricavi per 7.443,6 milioni di euro (+12,3%), margine operativo lordo a 1.085,1 milioni (+5,2%) e un utile netto per gli Azionisti a 385,7 milioni (+36,8%).
Il percorso di sviluppo del Gruppo, nei 17 anni dalla nascita, continua a bilanciare attività regolamentate e a libero mercato, crescita interna ed esterna, con il raggiungimento di importanti economie di scala e sempre maggiori sinergie, grazie a una strategia industriale multi-business, che nel tempo si è confermata vincente per Hera, oggi prima multiutility in Italia per capitalizzazione.
Distribuito dividendo di 10 cent per azione. L’Assemblea ha quindi approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 10 centesimi di euro per azione, in linea con quanto già annunciato nel Piano industriale. Lo stacco della cedola avverrà il 6 luglio 2020, con pagamento a partire dall’8 luglio 2020.
Complessivamente gli Azionisti hanno quindi beneficiato nel 2019 di un ritorno del 50%, frutto del rendimento annuo del dividendo approvato e dell’aumento del titolo Hera nel corso del 2019 sostenuto dai risultati sopra le attese e dell’ingresso nell’indice FTSE MIB.
Si riconferma, così, una forte attenzione alla creazione di valore per tutti gli stakeholder e lo stesso Piano industriale prevede una politica dei dividendi trasparente e in crescita, per arrivare fino a 12 centesimi nel 2023.
Sostenibilità. Durante l’Assemblea è stato presentato il bilancio di sostenibilità 2019, che evidenzia come il miglioramento dei risultati economico-finanziari vada di pari passo alla crescente creazione di valore condiviso e alle positive ricadute per i territori serviti, nell’interesse delle comunità locali e, più in generale, di tutti gli stakeholder in linea con i Global Goals delle Nazioni Unite. In particolare, nel 2019 il MOL a valore condiviso del Gruppo Hera è stato di 422,5 milioni di euro e rappresenta il 39% del MOL complessivo (+13% rispetto ai 375,2 milioni dell’anno precedente). Un risultato perfettamente in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2023 questo valore al 42%.
Nuovo cda. Si è proceduto, inoltre, al rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il prossimo triennio (in scadenza con l’Assemblea che approverà il bilancio 2022). In relazione all’esito della votazione, risultano nominati:
Lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera): Tomaso Tommasi di Vignano, Stefano Venier, e i consiglieri indipendenti Gabriele Giacobazzi, Monica Mondardini, Fabio Bacchilega, Danilo Manfredi, Lorenzo Minganti, Manuela Cecilia Rescazzi, Marina Vignola, Alessandro Melcarne, Federica Seganti.
Lista di minoranza: i consiglieri indipendenti Erwin Paul Walter Rauhe, Paola Gina Maria Schwizer, Alice Vatta, Bruno Tani.
I curricula dei nuovi consiglieri sono disponibili all’indirizzo: http://www.gruppohera.it/gruppo/corporate_governance/assemblee/
Collegio Sindacale. Sono risultati nominati:
Lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera): Marianna Girolomini, Antonio Gaiani (sindaci effettivi), Valeria Bortolotti (sindaco supplente).
Lista di minoranza: Myriam Amato (Presidente), Stefano Gnocchi (sindaco supplente).
I curricula dei nuovi sindaci sono disponibili all’indirizzo: http://www.gruppohera.it/gruppo/corporate_governance/assemblee/
Presenza femminile. La composizione degli organi sociali dà piena attuazione alle disposizioni della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 in vigore dal 1° gennaio 2020 che, a superamento della precedente Legge n. 120 del 2011, ha innalzato la percentuale di componenti da almeno un terzo a due quinti sia per l’organo amministrativo che di controllo e ha accresciuto il periodo di vigenza del nuovo criterio di riparto per sei mandati consecutivi. La presenza femminile in Consiglio di Amministrazione pesa per 6 membri su 15 e in Collegio Sindacale per 1 membro su 3 componenti effettivi. Per quanto riguarda il Collegio Sindacale la Comunicazione Consob n. 1 del 30 gennaio 2020 ha chiarito, infatti, che per la nomina degli organi di controllo composti da tre membri effettivi, trova applicazione il criterio di arrotondamento per difetto all’ unità inferiore.
Acquisto azioni proprie. L’Assemblea ha approvato, inoltre, il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all’acquisto di azioni proprie (e modalità di disposizione delle medesime), per un controvalore fino a 270 milioni di euro per 18 mesi, con annessa revoca della precedente deliberazione dello scorso anno per la parte non eseguita. Il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo delle azioni proprie è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato ammesse, al fine di aumentare la creazione di valore, nell’ambito di operazioni per le quali si concretizzino opportunità di investimento come avvenuto lo scorso esercizio con la fusione di Cosea Ambiente e CMV finanziate con le azioni proprie in portafoglio. L’Assemblea ha, infine, approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.
Riconferme. Si è tenuta nel pomeriggio a Bologna la seduta d’insediamento del Consiglio di Amministrazione Hera, nominato nella mattinata dall’Assemblea dei Soci della multiutility. L’organo ha provveduto alla nomina, di Presidente, Vicepresidente e Amministratore Delegato. Alla Presidenza di Hera, come amministratore esecutivo, è stato riconfermato Tomaso Tommasi di Vignano. Bresciano, guida il Gruppo Hera sin dalla nascita nel 2002, dopo una lunga esperienza nelle telecomunicazioni e nel settore delle utility. Vicepresidente Hera (non esecutivo) è stato nominato Gabriele Giacobazzi. Modenese, è presidente dell’Ordine degli Ingegneri e professore a contratto alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Tra gli incarichi ricoperti in passato, è stato presidente della cooperativa Politecnica, nel settore progettazione, e ha presieduto l’Oice, l’Associazione nazionale delle organizzazioni di progettazione aderente a Confindustria. Come Amministratore Delegato è stato riconfermato Stefano Venier. Udinese, in Hera dal 2004, dove ha ricoperto in passato la carica di Direttore Generale Sviluppo e Mercato. In precedenza, Venier ha svolto incarichi di crescente responsabilità nel Gruppo Eni e presso una primaria società di consulenza internazionale, di cui è stato, fra 2002 e 2004, Vicepresidente Energy & Utilities. La riconferma di Presidente esecutivo e Amministratore Delegato testimonia la continuità nella governance del Gruppo, uno dei principali punti di forza del Gruppo Hera.
Il mese mariano si posiziona online
(Rimini) Accogliendo l'invito di Papa Francesco a valorizzare la tradizione della preghiera mariana per raccogliere la famiglia in preghiera, la Diocesi di Rimini offre alcune opportunità, lasciando ad ogni parrocchia la valutazione sul loro utilizzo. “Si tratta di un modo per valorizzare - e anche rivitalizzare - questa importante tradizione e insieme evitare assembramenti poco gestibili nelle nostre chiese. Inoltre è una importante occasione per continuare quel ritrovarsi in famiglia attorno al vangelo e al rosario, che tante persone hanno sperimentato in questo tempo di emergenza”, spiegano dalla Diocesi. Il prossimo 14 giugno era prevista la beatificazione di Sandra Sabattini presso al Fiera di Rimini, ma a causa dell'emergenza sanitaria la festa è stata rimandata, ricordano dalla Diocesi.
Il calendario:
Venerdì 1 maggio, alle ore 15: S. Messa in memoria della morte di Sandra Sabattini, presieduta dal Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi.
Venerdì 1 maggio la S. Messa sarà trasmessa in diretta da Icaro TV (canale 91).
Venerdì 1 maggio ore 21 presso il santuario di Caravaggio (BG): la Chiesa italiana invita ogni famiglia e comunità a raccogliersi in preghiera per affidare l'Italia a Maria. Collegamento su Icaro TV o TV2000.
Preghiera mariana da alcuni santuari mariani e realtà della diocesi, introdotta dal Vescovo di Rimini: dal 4 maggio al 28 maggio, solo dal lunedì al giovedì, alle ore 18,30 su Icaro TV (canale 91) oppure alle ore 20,30 su Icaro 211(canale 211).
Ogni venerdì sera, alle ore 20,30: "Via Lucis" guidata dal Vescovo Francesco. “La Via Lucis è mettersi in cammino con il Risorto. È un modo nuovo di esprimere la gioia pasquale nel terzo millennio”.
Domenica, alle ore 11, S. Messa festiva, celebrata dal Vescovo Francesco, e trasmessa in diretta da IcaroTv (canale 91 digitale terrestre) e su Radio Icaro.
La proposta di preghiera della Diocesi ovviamente non impedisce alle varie comunità di utilizzare e anche inventare anche altre forme di coinvolgimento dei bambini, dei giovani, delle famiglie e degli anziani.
Tutti gli appuntamenti sono anche disponibili in diretta streaming sul sito: www.icaro.tv
Veglia di preghiera sul lavoro. L'associazione CML (Cristiani nel Mondo del Lavoro) promuove, in collaborazione con l'Ufficio di Pastorale Sociale, una veglia di preghiera on-line, con intervento del Vescovo e alcune testimonianze, per giovedì 30 aprile, alle ore 20.45È possibile parteciparvi su piattaforma zoom inserendo i dati: Meeting ID: 824 1540 6301 Password: U69tEIIL.