1 maggio
Spiaggia chiusa | Lavoro in sicurezza per bagnini e parrucchieri | Geriatria, nuovi contagi
Coronavirus, aggiornamento regionale: 25.436 casi da inizio epidemia
(Rimini) In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 25.436 casi di positività, 259 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 182.857 (+5.992). Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.062 a Piacenza (69 in più rispetto a ieri), 3.157 a Parma (13 in più), 4.660 a Reggio Emilia (47 in più), 3.657 a Modena (27 in più), 4.040 a Bologna (63 in più), 376 le positività registrate a Imola (1 in più), 921 a Ferrara (3 in più). In Romagna sono complessivamente 4.563 (36 in più), di cui 982 a Ravenna (1 in più), 891 a Forlì (11 in più), 685 a Cesena (9 in più), 2.005 a Rimini (15 in più). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Importante il dato sulle nuove guarigioni, che sono 2.519 (12.322 in totale) e quello sul forte calo dei casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -2.299, passando dagli 11.862 registrati ieri ai 9.563 odierni. Il forte aumento dei casi di guariti è dovuto in particolare al riallineamento dei flussi informatici all’Ausl di Reggio Emilia, con il caricamento di dati relativi all’ultima settimana, con 801 pazienti senza sintomi e 1.355 con doppio tampone negativo. Dati recepiti oggi dal sistema regionale. Va anche considerata l’esecuzione di un numero rilevante di tamponi di controllo a una popolazione numerosa, sempre in provincia di Reggio Emilia, che coincideva temporalmente con il picco di fine marzo con un elevato indice di negativizzazione; infine, sempre nel reggiano, la sistematizzazione dei contatti telefonici e informatici continui con i pazienti positivi, organizzata in squadre di varie decine di persone, che ha consentito di rilevare in modo sistematico la fine dei sintomi e quantificare il numero dei pazienti che, pur in attesa di tampone, sono già clinicamente guariti perché stabilmente asintomatici. Pertanto, il numero complessivo inviato dall’Ausl di Reggio Emilia va considerato come cumulativo dell’ultima settimana di rilevazione.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, arrivano complessivamente a 6.402, -1.886 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 206 (-20). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-381). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 12.322 (+2.515): 3.453 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 8.869 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 39 nuovi decessi: 21 uomini e 18 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.551. I nuovi decessi riguardano 5 residenti nella provincia di Piacenza, 6 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 3 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, 4 in quella di Forlì-Cesena (1 nuovo decesso nel forlivese), 1 nel riminese. Nessun nuovo decesso da fuori regione.
Cassa integrazione, quasi 2.500 domande istruite per il riminese
(Rimini) Il quadro regionale sulle domande istruite dall’Agenzia regionale per il Lavoro, della Cassa integrazione in deroga in Emilia-Romagna dice che sono 21.758 e coinvolgono oltre 66 mila lavoratori. A Rimini sono 2.471 le richieste istruite (863,secondo il decreto 9 e 1.598 secondo il decreto 18). I dati, spiegano dalla Regione, mettono a fuoco la difficile situazione creatasi con il conseguente impatto sulle attività produttive, a causa dell’emergenza coronavirus.
“Tutte le domande arrivate alla Regione fino al 14 aprile - ha commentato Vincenzo Colla, assessore regionale a Sviluppo economico e Lavoro - sono già state consegnate all’Inps per il pagamento e agli istituti bancari per l’anticipo. Sappiamo che nei giorni scorsi ci sono state alcune sofferenze, ma a oggi ci risultano superate. Se tuttavia dovessero sussistere ancora difficoltà con l’anticipo della liquidità da parte di qualche istituto di credito, invito le rappresentanze associative e sindacali, nonché lavoratrici e lavoratori, a segnalarlo all’Agenzia regionale per il lavoro (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per le opportune verifiche ed eventuale segnalazione all’istituto interessato. Riconfermiamo che con l’ultimo riparto effettuato dal Governo sarà totale sia la copertura economica che quella previdenziale sia sul Decreto legge 9 che sul 18”.
Imposte slittano al 31 luglio, Brasini: ora chiediamo certezze al governo
(Rimini) Il consiglio comunale di Rimini ha approvato pochi minuti fa lo slittamento al 31 luglio 2020 dei pagamenti per famiglie e imprese di tari, cosap e imposta di soggiorno.
“Con queste azioni volte a congelare le scadenze e differire i versamenti, un primo modo per dare ossigeno a cittadini e piccole imprese. Sono prime misure, nell'attesa di poter fare un'analisi economica e finanziaria più puntuale e soprattutto di capire quale sarà il quadro normativo. Potremo in futuro adottare ulteriori proroghe o slittamenti, o agevolazioni, ma è evidente come misure più strutturali debbano transitare da leggi e capitoli di spesa del Governo nazionale, coordinati a livello regionale”, cmmenta l’assessore al bilancio Gianluca Brasini.
“E' una provocazione, anzi un paradosso, ma la pura verità: se noi oggi decidessimo di assumere delibere fuori dai principi contabili, quindi produrre un vero e proprio buco di bilancio, ma con le norme e le leggi attuali non si riuscirebbe a fare una efficace azione di sostegno alle categorie maggiormente colpite. A livello nazionale è in corso una discussione molto accesa e strategica riguardante proprio il ruolo degli Enti locali e le risorse messe a disposizione dal Governo centrale per affrontare la crisi da Covid-19”, sottlinea Brasini.
Come comune di Rimini “abbiamo nell'ultimo mese messo in atto una serie di misure che, dall'economia al sociale, offrono un primo sostegno alla comunità. E a giugno metteremo in campo altre iniziative riguardanti agevolazioni di tariffe e semplificazione di regolamenti. Ora attendiamo uguale senso di responsabilità da parte dei livelli istituzionali superiori, sia in termini di stanziamenti di risorse che potrebbero permettere anche al Comune di Rimini di decongestionare la pressione fiscale e tributaria sia con provvedimenti legislativi che semplifichino i farraginosi meccanismi che ad esempio, oggi non permettono ai Comuni neanche di abbassare la TARI perché manca il provvedimento legislativo nazionale conseguente. Questo pacchetto di misure comunali sarà sicuramente allargato e ampliato una volta che si avranno certezze da parte del Governo. Speriamo già nelle prossime settimane”.
Sono state tutte approvate le delibere all’ordine del giorno del Consiglio comunale che si è tenuto nella giornata di oggi. A maggioranza (17 i voti favorevoli, 12 quelli contrari) la ratifica della deliberazione di Giunta comunale "Attuazione parco del mare. lungomare sud – interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana: completamento tratto 1, tratto 2 e tratto 3”. progetto di fattibilità tecnica ed economica/definitivo: adempimenti conseguenti alla concessione del contributo regionale variazione d'urgenza al bilancio di previsione 2020/2022. Sempre a maggioranza ma senza voti contrari (18 i sì, 12 le astensioni) le misure eccezionali in materia di tari ed altre entrate minori per fronteggiare l’emergenza economica e sociale in conseguenza della pandemia da covid-19. Approvato infine il terzo punto all’ordine dei lavori modifiche al regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti (Tari), anno 2020; 18 i sì, 10 i no.
Turismo, il sondaggio di Adrias online: c’è voglia di Riviera
(Rimini) “C’è tanta voglia di vacanze e soprattutto di Riviera Adriatica”. A dirlo sono Francesco Piersimoni e Barbara Canducci titolari di Adrias Online, la web agency di Rimini specializzata in marketing turistico, che alla luce dell’emergenza sanitaria hanno realizzato un sondaggio fra i turisti, per capire che idea hanno gli italiani per le vacanze estive di questo 2020. L’intervista ha interpellato 60.000 turisti abituali frequentatori della Riviera Adriatica, di età compresa tra i 35 e 54 anni, più della metà degli intervistati composta da donne.
Dalle risposte ricevute dall’Osservatorio Statistico di Adrias Online arriva chiara l’indicazione che gli italiani vogliono andare in vacanza anche quest’anno: l’81% dice sì alle vacanze e dice sì al mare: il 70% di questi afferma che tornerà al mare e in Riviera Adriatica, dedicando alle vacanze anche una o due settimane. Le persone hanno voglia di rilassarsi con il 70% dei favorevoli che predilige l’hotel e le formule con i pasti compresi nel pacchetto, preparati dal ristorante dell’albergo con le dovute accortezze. C’è anche una percentuale del 18% aperta a soluzioni nuove, come pasti in spiaggia e all’aperto; in generale emerge una buona dose di fiducia nei confronti dei gestori. Ciò che cambierà sono invece i criteri di scelta e le condizioni che un hotel dovrà soddisfare per convincere il turista a scegliere la sua struttura.
“Le persone facevano ricerche online approfondite già prima dell’emergenza - continua Piersimoni - ora più che mai dichiarano di voler conoscere con precisione come l’hotel ha scelto di pulire e sanificare gli ambienti (16%), vorranno garanzie su pulizie continuative e accurate (17%) ma soprattutto ciò che desiderano di più sono le informazioni sulla gestione degli spazi comuni, sull’accesso ai servizi in base al distanziamento sociale (33%). Saranno importanti le recensioni, la reputazione online, ma anche la trasparenza e le informazioni fornite sui canali ufficiali, sia nella fase di scelta che in real time, ai clienti in hotel. Come sarà importante ricontattare i clienti per spiegare loro le nuove policy e le misure intraprese. Anche queste sono attività che noi consigliamo ai nostri clienti e per le quali li seguiamo direttamente.”
“Sarà importante comunicare anche a chi oggi pensa di non venire in vacanza” - dice Barbara Canducci - “In questo momento solo il 19% degli intervistati sta pensando di rinunciare alle vacanze 2020, tra i timori espressi da questa minoranza colpisce che la preoccupazione maggiore sia quella di fare delle vacanze con vincoli, limiti o turni che possono impedire il relax (44%). I timori sul rischio di dover cancellare la vacanza riguardano solo il 16% delle persone. Sono quindi persone che potrebbero cambiare idea con le giuste rassicurazioni e soprattutto con la capacità di accogliere tipica del nostro territorio, che siamo certi saprà trasformare i vincoli in nuove opportunità.”
Cimiteri, i fiorai potranno portare fiori e piante ai defunti
(Rimini) In ottemperanza alle ultime direttive ministeriali in merito al contenimento del COVID-19 , l’Amministrazione comunale informa che è consentito ai fiorai accedere al cimitero urbano e a tutti i cimiteri cittadini, per la deposizione di fiori e piante sulle tombe dei defunti. L’accesso dovrà essere concordato con il Comune: gli operatori possono quindi contattare l’Ufficio servizi cimiteriali ai numeri 0541.793800 - 793808, per fissare un appuntamento. Restano invece valide tutte le disposizioni riguardanti la chiusura alle visite dei cimiteri comunali da parte dei cittadini.
'Riapriamo in sicurezza', Confesercenti lancia a Conte petizione online
(Rimini) "Riapriamo l'Italia in sicurezza" è il titolo della petizione appena lanciata su Change.org da Confesercenti Emilia-Romagna per chiedere al presidente del Consiglio Giuseppe Conte la riapertura programmata delle micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei pubblici esercizi e dei servizi. La petizione ha raccolto un centinaio di firme già nelle prima ora di messa online. "Da oltre due mesi – spiega il presidente provinciale di Confesercenti Rimini, Fabrizio Vagnini, rilanciando l'appello degli imprenditori dei diversi settori - abbiamo imparato a convivere con un'emergenza a cui non eravamo preparati”.
Nel frattempo, però, “ci siamo organizzati, affrontato con disciplina e senso di responsabilità la limitazione della nostra libertà e la chiusura delle nostre attività e del nostro lavoro. Il prolungamento di questa situazione crea ansia, paura e preoccupazione per il destino di tante famiglie. Quello che è stato perso dalle nostre attività non verrà più recuperato mentre i costi non si sono mai fermati e tanti incentivi promessi non sono arrivati se non costringendo le nostre imprese a indebitarsi ulteriormente”.
"Prolungando la chiusura oltre il 4 maggio molte delle nostre imprese e attività potrebbero chiudere definitivamente. Negozi, bar, ristoranti, tutte le attività turistiche, mercati, piccole attività artigiane sono pronte a riaprire in assoluta sicurezza, rispettando i protocolli concordati e concordandone di nuovi se necessario. Con la petizione chiediamo al presidente Conte di poter riaprire e tornare ad essere padroni del nostro destino”. Confesercenti accompagna l'appello al presidente Conte alle richieste già avanzate per ottenere interventi urgenti per dare liquidità immediata alle imprese, per cancellare e ridurre le imposte nazionali e locali, per recuperare il fatturato perso e dare contributi a fondo perduto per finanziare la riapertura.
Area Stazione, a fine estate al via i lavori per il sottopasso di via Trieste
(Rimini) Prenderanno il via tra agosto e settembre i lavori per due dei tre sottopassi della Stazione Ferroviaria di Rimini, inseriti nel più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area e che rientrano nel protocollo d’intesa siglato da Ferrovie dello Stato, Regione Emilia Romagna e Comune di Rimini. La conferma è arrivata ieri dall’ad di Sistemi Urbani Umberto Lebruto nel corso di un incontro in videoconferenza con il Sindaco Andrea Gnassi, gli assessori Roberta Frisoni e Jamil Sadegholvaad, durante la quale è stato ribadito il cronoprogramma degli interventi, oltre a definire nuove azioni complementari ai progetti in corso.
A fine estate quindi partiranno i cantieri per la realizzazione del sottopasso centrale della Stazione, che consentirà il superamento della separazione tra zona mare all’altezza viale Trieste e il cuore del rinnovato piazzale Cesare Battisti. Il progetto prevede lo sfondamento dell’attuale sottopasso lato mare, con la conseguente riorganizzazione e rifunzionalizzazione dell’area esterna e dell’atrio della Stazione. Il nuovo sottopasso sarà utilizzato sia come percorso di attraversamento monte – mare dai cittadini e dai viaggiatori. Al via anche gli interventi per la riqualificazione del sottopasso lato Nord, in prossimità del grattacielo, che collega piazzale Cesare Battisti e viale Principe Amedeo. In questo caso si interverrà sul miglioramento dell’accessibilità sia lato mare sia monte, di quello che rappresenta uno dei principali collegamenti ciclopedonali tra centro città e lungomare. Partiranno invece il prossimo anno i lavori per la realizzazione del sottopasso lato Sud, lungo la ciclabile del parco Ausa, ma in questi mesi si procederà con una prima manutenzione.
Sempre tra agosto e settembre prenderanno inoltre il via i lavori per la soppressione del passaggio a livello di Via Morri/Via Polazzi a Viserba, intervento che completa gli interventi di viabilità della zona in corso di realizzazione. I lavori, dal costo stimato di circa 9 milioni di euro, sono infatti a carico di RFI per 5,5 milioni e per 3,5 a carico del Comune su fondi del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”. E proprio su Viserba dall’incontro di ieri sono emerse importanti novità. “Si è condivisa la richiesta del Comune di completare da parte di RFI la riqualificazione dell’intera zona della stazione, che diventerà un importante snodo intermodale – spiega l’Amministrazione Comunale – attraverso la sistemazione di aree di proprietà di RFI e contestualmente alla riqualificazione, sarà aumentata la dotazione di sosta e sarà messa in sicurezza di via Curiel. Un’opportunità per completare il ridisegno complessivo dell’opera”.
Questi progetti in partenza arrivano a pochi giorni dalla riconsegna alla città della nuova piazza della Stazione centrale, una porta di accesso alla città ha avuto un costo complessivo di oltre un milione e mezzo di euro a carico di RFI che caratterizza lo spazio pubblico davanti l’hub con “isole ambientali” e opere complementari di arredo urbano, su cui si andranno ad integrare i nuovi collegamenti ciclopedonali su viale Cesare Battisti e sulla via Roma e la nuova dotazione di sosta. E’ inoltre previsto per luglio il completamento del progetto di ampliamento del parcheggio Metropark in corso di esecuzione.
“Ad oggi, quindi, un’opera strategica quale la riqualificazione dell’area della stazione di Rimini non subirà contraccolpi dovuti allo stato di emergenza che sta attraversando il Paese – conclude l’Amministrazione Comunale - al contrario abbiamo l’opportunità di implementare e migliorare i progetti in corso, che sposano anche la prospettiva divenuta ora necessità di nuovi modi di vivere la città, i suoi spazi e di usufruire dei suoi servizi, dalla città al mare”.
Sport, Brasini: un nuovo modello di fare sport outdoor
(Rimini) Più fondi per le Borse di sport a sostegno di famiglie e società sportive, l’impegno a continuare ad investire sui progetti avviati per il potenziamento dell’impiantistica comunale e soprattutto la volontà di usare in maniera innovativa gli spazi outdoor della città per continuare a fare sport e attività fisica nel pieno rispetto delle misure di prevenzione e con l’apporto delle tante competenze in materia di salute e wellness che il territorio vanta. Sono questi alcuni dei principali argomenti toccati nell’ambito della Consulta dello sport convocata ieri pomeriggio e alla quale hanno partecipato oltre una trentina di rappresentanti delle federazioni sportive della città. Un’occasione di confronto, durata oltre tre ore, necessaria per fare il punto dello stato di fatto e delle iniziative di intraprendere alla luce dell’emergenza sanitaria che rischia di compromettere molte società con ricadute anche sull’intero movimento sportivo, professionistico e non.
L’assessore allo Sport Gian Luca Brasini ha in primo luogo fatto il resoconto sulle prime misure messe in campo da Regione e Comune, a partire dal bando regionale approvato il 16 marzo e che inizialmente aveva stanziato 2,5 milioni di cui 1,8 per eventi e 700 mila euro destinare a progetti a carattere sportivo. Alla luce dei nuovi scenari e su sollecitazione dei Comuni la Regione ha deciso di prorogare il bando al 25 giugno e di distribuire diversamente le risorse andando a incrementare il capitolo destinato ai progetti. Complessivamente la Regione ha varato un pacchetto di misure per complessivi 3,5 milioni di euro da destinare allo sport di base, che serviranno tra le altre cose all’emissione di voucher a favore delle famiglie destinati alla pratica sportiva. Un’iniziativa che ricalca l’esperienza di “Borse di sport” del Comune di Rimini, che da 6 anni sostiene il pagamento delle rette sportive, aiutando al contempo famiglie e associazioni sportive. “Un progetto – ha spiegato l’assessore Brasini – che confidiamo per parte nostra di poter implementare, allargando la platea delle famiglie e quindi delle società sportive che possono beneficiarne. Inoltre per quest’anno abbiamo anticipato i tempi del rimborso e oggi siamo già in grado di versare le quote alle famiglie”. Nella scorsa edizione furono emessi 163 voucher dal valore medio di 245 euro, per un budget complessivo di 40mila euro.
Il Comune come prima misura ha approvato il differimento al 31 luglio del pagamento delle tariffe per l’uso degli impianti sportivi prima dell’emergenza Covid. Le tariffe quindi saranno decurtate del periodo di mancato utilizzo, legato allo stop delle attività scattato il 24 febbraio e non si perderà la prelazione per l’uso dell’impianto. Si sta inoltre valutando la possibilità di recuperare, nel rispetto delle condizioni che verranno imposte con i prossimi Decreti, l’attività sportiva persa prolungando l’utilizzo di palestre e altre strutture, ampliando gli orizzonti temporali della stagione sportiva. “Ma ad oggi - ha spiegato l’assessore Brasini – non è contemplata da parte dei decreti in vigore alcuna possibilità di fare attività sportiva indoor, mentre stiamo già lavorando per consentire gli allenamenti di squadra outdoor dopo il 18 maggio.
In generale, nelle linee dettate dal Governo non è delineata alcuna fase 2 per lo sport nel suo complesso. Ecco perché non possiamo ragionare sul domani, ma dobbiamo iniziare a progettare nuove modalità di praticare sport, attraverso una nuova fruizione degli spazi outdoor, che si tratti degli impianti veri e proprio, ma soprattutto andando a utilizzare aree esterne di pertinenza delle palestre, i parchi, i playground e la spiaggia. Abbiamo la fortuna di avere questo grande polmone rappresentato dai 16 km di arenile che ci offre un’ulteriore opportunità per ripensare lo sport all’aria aperta, anche magari attraverso progetti di rete. Non si tratta di fari voli pindarici, ma di far fronte a questa situazione di crisi mettendo in campo le nostre risorse, sia naturali sia di competenze: penso all’apporto che potrebbe arrivare dall’Università e dal Dipartimento di Studi per la qualità della vita e dalla Wellness Foundation, con i quali si possono mettere in campo progetti importanti e non solo di breve termine. Creiamo un nuovo modello per fare sport”.
Continua inoltre il sostegno agli eventi sportivi: l’Amministrazione sta lavorando in sinergia con gli organizzatori, Regione e enti che a vario titolo sono coinvolti, per la ricollocazione nel periodo autunnale dei grandi eventi sospesi, così come “non molliamo nulla su progetti impiantistica sportiva – conclude Brasini - Vogliamo accelerare nella realizzazione di impianti già progettati e finanziati, a partire dalla nuova piscina comunale e confidiamo in ulteriori finanziamenti da parte della Regione”.
Variazione di bilancio: 8 milioni per il parco del mare
(Rimini) Con l’approvazione della variazione di bilancio con cui il Comune di Rimini ‘acquisisce’ il contributo di 8 milioni di euro ottenuto a novembre dalla Regione Emilia Romagna, “si completa un’altra tessera del puzzle che compone il grande progetto in corso d’opera del Parco del Mare, vale a dire la riqualificazione e rigenerazione del waterfront riminese”, sottolinea l’assessore al demanio Roberta Frisoni. “Voglio ribadire un concetto, molto attuale: il parco del Mare, del quale sono in avanzatissima fase di realizzazione i lavori per i tratti 1 (Marina Centro) e 8 (Miramare), ha il dna di un nuovo modo di fruire la città e fare turismo, alla luce di quanto sta accadendo nel mondo da tre mesi a questa parte. La necessità di più spazio, di più dimensione naturale all’aperto, di vivere e condurre attività in maniera sicura, orientata al pieno benessere e sanitariamente certificata, è già adesso contenuta nei lavori in corso d’opera che trasformeranno il lungomare nella ‘palestra a cielo aperto’ più grande d’Europa”.
Ambiente, salute, natura, mobilità sostenibile “oggi indicati da tutti gli analisti come gli elementi su cui rifondere le città e i propri modelli di sviluppo nell’epoca post Covid-19, sono gli asset di un intervento pubblico-privato che è un mosaico di azioni complesse, a partire con la sinergia con gli interventi del Piano di salvaguardia della balneazione”. Per i primi due tratti in corso “con 8 le manifestazioni d’interesse avanzate dai privati già definite e 2 in corso di valutazione da parte degli uffici. I relativi accordi urbanistici verranno portati in Consiglio comunale nelle prossime settimane, ulteriore passaggio amministrativo di un percorso condiviso e partecipato. E’ bene infatti ricordare come il Parco del mare generi dal Piano strategico del Comune di Rimini, e quindi sviluppato e condiviso con cittadini e stakeholder in decine di incontri sul territorio sfociati in iter amministrativi e procedurali giunti in Consiglio comunale e bandi per l’omogeneità architettonica del progetto e per le stesse manifestazioni d’interesse”.
Ormai “siamo passati dalla fase dell’annuncio e stiamo entrando in quella della sua fruizione, che avverrà entro poco tempo grazie ai lavori sui primi due tratti in fase molto avanzata. Non solo: proprio lunedì scorso è stato varato il progetto della nuova, grande area di sosta in piazzale Fellini che costituirà un hub dei parcheggi gravitanti su marina centro in questa fase dell’intervento, in attesa di avviare i lavori per il parcheggio interrato di oltre 400 posti. A questi si aggiungono questa estate i parcheggi che saranno ricavati in via Paolo e Francesca e alla nuova piattaforma della sosta nell'area stazione, che godrà in prospettiva anche dell’accesso a mare o con lo sfondamento a mare del sottopasso centrale di stazione. Questo incrementerà anche l'offerta complessiva di sosta per l'area. Rimini deve essere orgogliosa dell’ambizione che porta con sé il Parco del Mare, davvero un intervento per una rigenerazione urbana che ormai rappresenta l’orizzonte necessario futuro per ogni città nazionale e internazionale”.