Comunità energetiche, i 5 stelle approvano i progetti del comune per Viserba e Spadarolo
(Rimini) "La volontà di far nascere anche a Rimini, dopo Cesenatico e Riccione, due comunità energetiche è un'ottima notizia perché conferma la grande attenzione che c'è su questo argomento. Bene, dunque, che si vogliano sfruttare a pieno le opportunità ed il sostegno economico resi disponibili dalla legge regionale sulle CER, di cui sono stata relatrice, puntando ad una transizione energetica ed ecologia sempre più sostenibile ed inclusiva". È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia dell'adesione da parte del Comune di Rimini al bando regionale sulle comunità energetiche che si è aperto lo scorso 9 febbraio e che mette a disposizione 2 milioni di euro che andranno a coprire quasi interamente tutte le azioni preliminari legate alla fase di avvio delle CER. Il progetto presentato dalla città romagnola, in sinergia con Acer, ha come obiettivo la nascita di ben due comunità energetiche a Spadarolo e a Viserba con l'installazione di pannelli fotovoltaici su complessi residenziali e scuole per una potenza complessiva di circa 250 kW. "La crisi energetica che stiamo vivendo ci impone di modificare il nostro modello fortemente dipendente dalle fonti fossili– aggiunge Silvia Piccinini - Le CER sono uno strumento dai molteplici vantaggi e una risposta virtuosa al caro bollette, e con indubbi benefici per l'ambiente. È grazie all'azione di Comuni 'apripista' come quello di Rimini che anche istituzioni ed enti pubblici possono essere d'esempio, facendosi parte attiva nella riduzione delle emissioni nocive e per l'inclusione di chi vive in condizioni di difficoltà economica" conclude la capogruppo regionale M5S.
Smog, ancora limitazioni a Rimini
(Rimini) A seguito del bollettino di Arpa Emilia Romagna di oggi 13 febbraio entrano in vigore automaticamente da domani 14 febbraio le misure emergenziali per il contenimento e la riduzione dell'inquinamento atmosferico sul territorio provinciale. Il bollettino evidenzia infatti una previsione di superamento per i prossimi giorni del valore limite giornaliero di polveri sottili PM10.
Per questo motivo, come previsto dalle normative regionali, sul territorio provinciale entrano in vigore automaticamente da domani e fino al successivo giorno di controllo (previsto per venerdì 23 dicembre 2022)- le seguenti misure emergenziali: ampliamento delle limitazioni alla circolazione dalle ore 8,30 alle ore 18,30 a tutti i veicoli diesel Euro 5 ; riduzione della temperatura di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati: fino a massimo 19°C (+ 2°C di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali, fino a massimo 17°C (+ 2°C di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi ospedali, case di cura, scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive; divieto di utilizzo di generatori di calore domestico alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 4 stelle; divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli; divieto assoluto per qualsiasi combustione all'aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d'artificio, ecc.); divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe. Sono escluse dal divieto le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo. Sono fatte salve le deroghe per sopraggiunto limite di stoccaggio, verificato dall’Autorità competente al controllo; potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti.
13 febbraio
Rsa, sette a giudizio | Valmarecchia, no ai polli | Pd, Bonaccini davanti
11 febbraio
Mercato coperto | Albergatori influencer | Week end sulla neve
10 febbraio
Neve, disagi contenuti | Concessioni, un anno in più | Rotatorie per Fallaci e Tortora
Concessioni, proroga di una anno per le aste
(Rimini) Alla fine si tornerà sull'idea del governo Draghi: allo scadere del 2023, limite ultimo per il rinnovo delle concessioni balneari, ai comuni sarà concesso un anno in più per portare a termine i bandi e metteresi in regola con l'Europa. Dovrebbe essere infatti approvato, secondo quanto si apprende,grazie all'appoggio di tutta la maggioranza, l'emendamento di Forza Italia in materia che andrebbe a integrare quello dei relatori su mappatura e riordino.
"Tanto rumore per nulla. Stando alle notizie delle ultime ore, le commissioni affari costituzionali e bilancio del Senato avrebbero raggiunto un compromesso sulla storia ormai senza fine della messa a gara delle concessioni balneari, decidendo di concedere la proroga di un anno e fissando quindi al 2025 la pubblicazione delle evidenze pubbliche da parte degli enti locali", è il commento dell'assessora al demianio del comune di Rimini, Roberta Frisoni.
"Di fatto quindi, dopo tanto parlare, si è scelto di dare attuazione alla procedura prevista dalla legge sulla concorrenza approvata dal governo Draghi, che concedeva la possibilità ai Comuni di avere a disposizione dodici mesi un più per disciplinare le gare in caso di "difficoltà oggettive". Una facoltà a cui probabilmente nessun Comune avrebbe rinunciato: la "difficoltà oggettiva" infatti non è altro che l'attesa perdurante affinché si definiscano una volta per tutte i decreti attuativi, l'ossatura fondamentale su cui costruire le gare e senza i quali dunque è concretamente impossibile per qualunque Comune definire delle evidenze pubbliche in maniera accurata oltretutto su una partita così impattante".
Al di là quindi "di questi palliativi, funzionali più a far rumore che ad altro, il vero annuncio che ci attendiamo dal Governo è quello della istituzione del tavolo tra esecutivo, Comuni e Regioni per avviare nel più breve tempo possibile il riordino della materia su cui costruire quei bandi su cui si gioca il futuro di un comparto strategico per l'economia del Paese e del nostro territorio e che dà lavoro a migliaia di imprese e quindi di famiglie. C'è bisogno di certezze nel settore non di continuare a buttare la palla in avanti".
Questo continuo procrastinare "inoltre non rende più agevole il lavoro che stiamo portando avanti sul nuovo piano dell'arenile, oggetto già dall'autunno di un confronto avviato da mesi con gli operatori balneari, le categorie, associazioni e non da ultimo con la Soprintendenza. Pur in un quadro di incertezza normativa, non ci fermiamo e contiamo di arrivare a definire entro la primavera la proposta per uno strumento urbanistico che si propone di stimolare l'innovazione della spiaggia, in continuità con la radicale trasformazione avviata grazie al progetto del Parco del Mare. E' il caso di dire che 'navighiamo a vista', in attesa di capire come integrare il lavoro di pianificazione urbanistica che stiamo attuando con le (non) scelte del Governo in materia di concessione. Quello che è certo è che non c'è altro tempo da perdere, se non vogliamo ritrovarci, magari tra sei mesi, ad essere ancora al punto di partenza".
9 febbraio
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8 febbraio
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Economia, ripresa per Rimini dopo il covid
(Rimini) Dopo lo shock del Covid, il territorio di Rimini nel 2022 pare confermare la fase di ripresa economica. L’indicazione arriva da Movimprese, l'analisi statistica che fotografa la natalità e la mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, che riconsegna per il contesto provinciale dati incoraggianti. Primo tra tutti il saldo delle imprese, cioè la differenza tra imprese avviate e cessate, che per Rimini fa segnare un +477, grazie alle 2.539 iscrizioni a fronte delle 2.062 cessazioni. Un dato positivo che conferma l’andamento dello scorso anno (quando il saldo rispetto all’anno horribilis del 2020 è stato di 587 unità) e non si facevano registrare dal 2010, quando si raggiunse il massimo di iscrizioni degli ultimi 15 anni (3.255, con un saldo di +695).
Complessivamente nel 2022 Movimprese conta 40.167 imprese registrate (+1,2% rispetto al 2021), con 35.154 attive (1,35%). Il settore principale resta quello dei servizi, con 17.785 imprese (+1,4%). A segnare la crescita più significativa è però il comparto delle costruzioni (+4%, 5.654), trainato dagli incentivi, nazionali e locali, per la riqualificazione energetica degli edifici. Cresce anche l’agricoltura (+2,2%, 2.504 imprese), mentre resta stabile l’industria (+0,14%). L’unico settore in leggera flessione è il commercio (-0,7%) che conta 9.306 attività. Quasi il 25% delle imprese attive è rappresentato da imprese artigiane, il 46,2% sono imprese individuali.
“I dati raccolti da Movimprese danno solidità al percorso di crescita che il territorio ha intrapreso dopo la pandemia, pur raffreddata dalla crisi internazionale, dai rincari e dalla curva inflattiva – sottolinea l’assessore alle Attività economiche Juri Magrini – Una perfomance che si distingue nel contesto romagnolo e per nulla scontata, che vede oltre alla crescita prevista del settore delle costruzioni, anche segnali importanti dal comparto agricolo e dai servizi, marco-settore che racchiude anche tutta la filiera su cui si regge il settore dell’offerta turistica. Non a caso sono solo di pochi giorni fa i dati diffusi da Istat sull’andamento del turismo, che hanno certificato come il territorio abbia saputo reagire in fretta alle due stagioni drammaticamente condizionate dalla pandemia, con numeri in crescita costante lungo tutti i dodici mesi grazie al ritorno degli ospiti stranieri e alla ripresa a pieno regime dell’attività fieristica e congressuale. La fotografia dell’Istat, combinata ai dati di Movimprese sono due indizi che in questo caso, mi sento di dire, bastano a fare una prova del fatto che il nostro territorio abbia intrapreso la strada giusta per uscire definitivamente dalla fase più difficile e avviare una crescita più strutturale”.
Sicurezza, 8 telecamere a Borgo Marina
(Rimini) Otto telecamere panoramiche, capaci di riprendere il contesto a 360 gradi senza lasciare “angoli d’ombra” e altre quattro dotate di uno zoom altamente performante, in grado di riprendere i dettagli anche a 150 metri di distanza. E’ composto da dodici ‘occhi elettronici’ la dotazione che andrà ad implementare il sistema di videosorveglianza nel quartiere di Borgo Marina, il quartiere che costituisce la cerniera tra l’area della stazione e il centro storico di Rimini. Il progetto, approvato oggi dalla Giunta Comunale, sarà condiviso nei prossimi giorni in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e prevede l’installazione dei nuovi dispositivi in otto punti di Borgo Marina, individuati sulla base dell’analisi e dell’esperienza del personale della Polizia Locale di Rimini, andando a coprire le aree maggiormente sensibili e dove si sono verificati episodi di degrado urbano e di illegalità. Delle dodici telecamere che saranno accese su Borgo Marina, quattro saranno brandeggiabili e consentiranno una maggiore capacità di dettaglio, mentre otto saranno di contesto, in grado cioè di riprendere a 360 gradi, fornendo 32 tipi di inquadrature differenti e una panoramica completa.
Il nuovo sistema di videosorveglianza sarà operativo nei prossimi mesi a seguito della realizzazione della infrastruttura in fibra ottica che andrà a coprire la zona e del collegamento delle telecamere. Il progetto è finanziato dall’Amministrazione Comunale per un investimento complessivo di 100 mila euro e sarà integrati con l’installazione di altre due telecamere in via dei Mille per la lettura delle targhe dei veicoli finanziate con risorse del Ministero degli Interni.
“Già a novembre scorso abbiamo condiviso con gli operatori e i residenti della zona di Borgo Marina il progetto approvato oggi dalla Giunta, frutto anche di una relazione con la Prefettura e le forze preposte al presidio del territorio – commenta l’assessore alla Polizia Locale Juri Magrini - con l’obiettivo di fornire uno strumentazione tecnologica che può rivelarsi decisiva nella tutela della sicurezza urbana, della sicurezza pubblica e dei beni pubblici, sia in ottica di prevenzione, sia per la fase di indagini. Un ausilio importante che va ad integrare la costante attività di controllo ad opera degli organi competenti in materia di ordine pubblico e della nostra Polizia Locale. Un impegno a 360 gradi e costante per un quartiere che presenta criticità storiche, ma sul quale l’Amministrazione continuiamo a tenere un livello di attenzione alto, con investimenti su sicurezza, viabilità, sul potenziamento dell’illuminazione, la riqualificazione urbana”.