Turismo, il sondaggio di Adrias online: c’è voglia di Riviera
(Rimini) “C’è tanta voglia di vacanze e soprattutto di Riviera Adriatica”. A dirlo sono Francesco Piersimoni e Barbara Canducci titolari di Adrias Online, la web agency di Rimini specializzata in marketing turistico, che alla luce dell’emergenza sanitaria hanno realizzato un sondaggio fra i turisti, per capire che idea hanno gli italiani per le vacanze estive di questo 2020. L’intervista ha interpellato 60.000 turisti abituali frequentatori della Riviera Adriatica, di età compresa tra i 35 e 54 anni, più della metà degli intervistati composta da donne.
Dalle risposte ricevute dall’Osservatorio Statistico di Adrias Online arriva chiara l’indicazione che gli italiani vogliono andare in vacanza anche quest’anno: l’81% dice sì alle vacanze e dice sì al mare: il 70% di questi afferma che tornerà al mare e in Riviera Adriatica, dedicando alle vacanze anche una o due settimane. Le persone hanno voglia di rilassarsi con il 70% dei favorevoli che predilige l’hotel e le formule con i pasti compresi nel pacchetto, preparati dal ristorante dell’albergo con le dovute accortezze. C’è anche una percentuale del 18% aperta a soluzioni nuove, come pasti in spiaggia e all’aperto; in generale emerge una buona dose di fiducia nei confronti dei gestori. Ciò che cambierà sono invece i criteri di scelta e le condizioni che un hotel dovrà soddisfare per convincere il turista a scegliere la sua struttura.
“Le persone facevano ricerche online approfondite già prima dell’emergenza - continua Piersimoni - ora più che mai dichiarano di voler conoscere con precisione come l’hotel ha scelto di pulire e sanificare gli ambienti (16%), vorranno garanzie su pulizie continuative e accurate (17%) ma soprattutto ciò che desiderano di più sono le informazioni sulla gestione degli spazi comuni, sull’accesso ai servizi in base al distanziamento sociale (33%). Saranno importanti le recensioni, la reputazione online, ma anche la trasparenza e le informazioni fornite sui canali ufficiali, sia nella fase di scelta che in real time, ai clienti in hotel. Come sarà importante ricontattare i clienti per spiegare loro le nuove policy e le misure intraprese. Anche queste sono attività che noi consigliamo ai nostri clienti e per le quali li seguiamo direttamente.”
“Sarà importante comunicare anche a chi oggi pensa di non venire in vacanza” - dice Barbara Canducci - “In questo momento solo il 19% degli intervistati sta pensando di rinunciare alle vacanze 2020, tra i timori espressi da questa minoranza colpisce che la preoccupazione maggiore sia quella di fare delle vacanze con vincoli, limiti o turni che possono impedire il relax (44%). I timori sul rischio di dover cancellare la vacanza riguardano solo il 16% delle persone. Sono quindi persone che potrebbero cambiare idea con le giuste rassicurazioni e soprattutto con la capacità di accogliere tipica del nostro territorio, che siamo certi saprà trasformare i vincoli in nuove opportunità.”
Cimiteri, i fiorai potranno portare fiori e piante ai defunti
(Rimini) In ottemperanza alle ultime direttive ministeriali in merito al contenimento del COVID-19 , l’Amministrazione comunale informa che è consentito ai fiorai accedere al cimitero urbano e a tutti i cimiteri cittadini, per la deposizione di fiori e piante sulle tombe dei defunti. L’accesso dovrà essere concordato con il Comune: gli operatori possono quindi contattare l’Ufficio servizi cimiteriali ai numeri 0541.793800 - 793808, per fissare un appuntamento. Restano invece valide tutte le disposizioni riguardanti la chiusura alle visite dei cimiteri comunali da parte dei cittadini.
'Riapriamo in sicurezza', Confesercenti lancia a Conte petizione online
(Rimini) "Riapriamo l'Italia in sicurezza" è il titolo della petizione appena lanciata su Change.org da Confesercenti Emilia-Romagna per chiedere al presidente del Consiglio Giuseppe Conte la riapertura programmata delle micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei pubblici esercizi e dei servizi. La petizione ha raccolto un centinaio di firme già nelle prima ora di messa online. "Da oltre due mesi – spiega il presidente provinciale di Confesercenti Rimini, Fabrizio Vagnini, rilanciando l'appello degli imprenditori dei diversi settori - abbiamo imparato a convivere con un'emergenza a cui non eravamo preparati”.
Nel frattempo, però, “ci siamo organizzati, affrontato con disciplina e senso di responsabilità la limitazione della nostra libertà e la chiusura delle nostre attività e del nostro lavoro. Il prolungamento di questa situazione crea ansia, paura e preoccupazione per il destino di tante famiglie. Quello che è stato perso dalle nostre attività non verrà più recuperato mentre i costi non si sono mai fermati e tanti incentivi promessi non sono arrivati se non costringendo le nostre imprese a indebitarsi ulteriormente”.
"Prolungando la chiusura oltre il 4 maggio molte delle nostre imprese e attività potrebbero chiudere definitivamente. Negozi, bar, ristoranti, tutte le attività turistiche, mercati, piccole attività artigiane sono pronte a riaprire in assoluta sicurezza, rispettando i protocolli concordati e concordandone di nuovi se necessario. Con la petizione chiediamo al presidente Conte di poter riaprire e tornare ad essere padroni del nostro destino”. Confesercenti accompagna l'appello al presidente Conte alle richieste già avanzate per ottenere interventi urgenti per dare liquidità immediata alle imprese, per cancellare e ridurre le imposte nazionali e locali, per recuperare il fatturato perso e dare contributi a fondo perduto per finanziare la riapertura.
Area Stazione, a fine estate al via i lavori per il sottopasso di via Trieste
(Rimini) Prenderanno il via tra agosto e settembre i lavori per due dei tre sottopassi della Stazione Ferroviaria di Rimini, inseriti nel più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area e che rientrano nel protocollo d’intesa siglato da Ferrovie dello Stato, Regione Emilia Romagna e Comune di Rimini. La conferma è arrivata ieri dall’ad di Sistemi Urbani Umberto Lebruto nel corso di un incontro in videoconferenza con il Sindaco Andrea Gnassi, gli assessori Roberta Frisoni e Jamil Sadegholvaad, durante la quale è stato ribadito il cronoprogramma degli interventi, oltre a definire nuove azioni complementari ai progetti in corso.
A fine estate quindi partiranno i cantieri per la realizzazione del sottopasso centrale della Stazione, che consentirà il superamento della separazione tra zona mare all’altezza viale Trieste e il cuore del rinnovato piazzale Cesare Battisti. Il progetto prevede lo sfondamento dell’attuale sottopasso lato mare, con la conseguente riorganizzazione e rifunzionalizzazione dell’area esterna e dell’atrio della Stazione. Il nuovo sottopasso sarà utilizzato sia come percorso di attraversamento monte – mare dai cittadini e dai viaggiatori. Al via anche gli interventi per la riqualificazione del sottopasso lato Nord, in prossimità del grattacielo, che collega piazzale Cesare Battisti e viale Principe Amedeo. In questo caso si interverrà sul miglioramento dell’accessibilità sia lato mare sia monte, di quello che rappresenta uno dei principali collegamenti ciclopedonali tra centro città e lungomare. Partiranno invece il prossimo anno i lavori per la realizzazione del sottopasso lato Sud, lungo la ciclabile del parco Ausa, ma in questi mesi si procederà con una prima manutenzione.
Sempre tra agosto e settembre prenderanno inoltre il via i lavori per la soppressione del passaggio a livello di Via Morri/Via Polazzi a Viserba, intervento che completa gli interventi di viabilità della zona in corso di realizzazione. I lavori, dal costo stimato di circa 9 milioni di euro, sono infatti a carico di RFI per 5,5 milioni e per 3,5 a carico del Comune su fondi del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”. E proprio su Viserba dall’incontro di ieri sono emerse importanti novità. “Si è condivisa la richiesta del Comune di completare da parte di RFI la riqualificazione dell’intera zona della stazione, che diventerà un importante snodo intermodale – spiega l’Amministrazione Comunale – attraverso la sistemazione di aree di proprietà di RFI e contestualmente alla riqualificazione, sarà aumentata la dotazione di sosta e sarà messa in sicurezza di via Curiel. Un’opportunità per completare il ridisegno complessivo dell’opera”.
Questi progetti in partenza arrivano a pochi giorni dalla riconsegna alla città della nuova piazza della Stazione centrale, una porta di accesso alla città ha avuto un costo complessivo di oltre un milione e mezzo di euro a carico di RFI che caratterizza lo spazio pubblico davanti l’hub con “isole ambientali” e opere complementari di arredo urbano, su cui si andranno ad integrare i nuovi collegamenti ciclopedonali su viale Cesare Battisti e sulla via Roma e la nuova dotazione di sosta. E’ inoltre previsto per luglio il completamento del progetto di ampliamento del parcheggio Metropark in corso di esecuzione.
“Ad oggi, quindi, un’opera strategica quale la riqualificazione dell’area della stazione di Rimini non subirà contraccolpi dovuti allo stato di emergenza che sta attraversando il Paese – conclude l’Amministrazione Comunale - al contrario abbiamo l’opportunità di implementare e migliorare i progetti in corso, che sposano anche la prospettiva divenuta ora necessità di nuovi modi di vivere la città, i suoi spazi e di usufruire dei suoi servizi, dalla città al mare”.
Sport, Brasini: un nuovo modello di fare sport outdoor
(Rimini) Più fondi per le Borse di sport a sostegno di famiglie e società sportive, l’impegno a continuare ad investire sui progetti avviati per il potenziamento dell’impiantistica comunale e soprattutto la volontà di usare in maniera innovativa gli spazi outdoor della città per continuare a fare sport e attività fisica nel pieno rispetto delle misure di prevenzione e con l’apporto delle tante competenze in materia di salute e wellness che il territorio vanta. Sono questi alcuni dei principali argomenti toccati nell’ambito della Consulta dello sport convocata ieri pomeriggio e alla quale hanno partecipato oltre una trentina di rappresentanti delle federazioni sportive della città. Un’occasione di confronto, durata oltre tre ore, necessaria per fare il punto dello stato di fatto e delle iniziative di intraprendere alla luce dell’emergenza sanitaria che rischia di compromettere molte società con ricadute anche sull’intero movimento sportivo, professionistico e non.
L’assessore allo Sport Gian Luca Brasini ha in primo luogo fatto il resoconto sulle prime misure messe in campo da Regione e Comune, a partire dal bando regionale approvato il 16 marzo e che inizialmente aveva stanziato 2,5 milioni di cui 1,8 per eventi e 700 mila euro destinare a progetti a carattere sportivo. Alla luce dei nuovi scenari e su sollecitazione dei Comuni la Regione ha deciso di prorogare il bando al 25 giugno e di distribuire diversamente le risorse andando a incrementare il capitolo destinato ai progetti. Complessivamente la Regione ha varato un pacchetto di misure per complessivi 3,5 milioni di euro da destinare allo sport di base, che serviranno tra le altre cose all’emissione di voucher a favore delle famiglie destinati alla pratica sportiva. Un’iniziativa che ricalca l’esperienza di “Borse di sport” del Comune di Rimini, che da 6 anni sostiene il pagamento delle rette sportive, aiutando al contempo famiglie e associazioni sportive. “Un progetto – ha spiegato l’assessore Brasini – che confidiamo per parte nostra di poter implementare, allargando la platea delle famiglie e quindi delle società sportive che possono beneficiarne. Inoltre per quest’anno abbiamo anticipato i tempi del rimborso e oggi siamo già in grado di versare le quote alle famiglie”. Nella scorsa edizione furono emessi 163 voucher dal valore medio di 245 euro, per un budget complessivo di 40mila euro.
Il Comune come prima misura ha approvato il differimento al 31 luglio del pagamento delle tariffe per l’uso degli impianti sportivi prima dell’emergenza Covid. Le tariffe quindi saranno decurtate del periodo di mancato utilizzo, legato allo stop delle attività scattato il 24 febbraio e non si perderà la prelazione per l’uso dell’impianto. Si sta inoltre valutando la possibilità di recuperare, nel rispetto delle condizioni che verranno imposte con i prossimi Decreti, l’attività sportiva persa prolungando l’utilizzo di palestre e altre strutture, ampliando gli orizzonti temporali della stagione sportiva. “Ma ad oggi - ha spiegato l’assessore Brasini – non è contemplata da parte dei decreti in vigore alcuna possibilità di fare attività sportiva indoor, mentre stiamo già lavorando per consentire gli allenamenti di squadra outdoor dopo il 18 maggio.
In generale, nelle linee dettate dal Governo non è delineata alcuna fase 2 per lo sport nel suo complesso. Ecco perché non possiamo ragionare sul domani, ma dobbiamo iniziare a progettare nuove modalità di praticare sport, attraverso una nuova fruizione degli spazi outdoor, che si tratti degli impianti veri e proprio, ma soprattutto andando a utilizzare aree esterne di pertinenza delle palestre, i parchi, i playground e la spiaggia. Abbiamo la fortuna di avere questo grande polmone rappresentato dai 16 km di arenile che ci offre un’ulteriore opportunità per ripensare lo sport all’aria aperta, anche magari attraverso progetti di rete. Non si tratta di fari voli pindarici, ma di far fronte a questa situazione di crisi mettendo in campo le nostre risorse, sia naturali sia di competenze: penso all’apporto che potrebbe arrivare dall’Università e dal Dipartimento di Studi per la qualità della vita e dalla Wellness Foundation, con i quali si possono mettere in campo progetti importanti e non solo di breve termine. Creiamo un nuovo modello per fare sport”.
Continua inoltre il sostegno agli eventi sportivi: l’Amministrazione sta lavorando in sinergia con gli organizzatori, Regione e enti che a vario titolo sono coinvolti, per la ricollocazione nel periodo autunnale dei grandi eventi sospesi, così come “non molliamo nulla su progetti impiantistica sportiva – conclude Brasini - Vogliamo accelerare nella realizzazione di impianti già progettati e finanziati, a partire dalla nuova piscina comunale e confidiamo in ulteriori finanziamenti da parte della Regione”.
Variazione di bilancio: 8 milioni per il parco del mare
(Rimini) Con l’approvazione della variazione di bilancio con cui il Comune di Rimini ‘acquisisce’ il contributo di 8 milioni di euro ottenuto a novembre dalla Regione Emilia Romagna, “si completa un’altra tessera del puzzle che compone il grande progetto in corso d’opera del Parco del Mare, vale a dire la riqualificazione e rigenerazione del waterfront riminese”, sottolinea l’assessore al demanio Roberta Frisoni. “Voglio ribadire un concetto, molto attuale: il parco del Mare, del quale sono in avanzatissima fase di realizzazione i lavori per i tratti 1 (Marina Centro) e 8 (Miramare), ha il dna di un nuovo modo di fruire la città e fare turismo, alla luce di quanto sta accadendo nel mondo da tre mesi a questa parte. La necessità di più spazio, di più dimensione naturale all’aperto, di vivere e condurre attività in maniera sicura, orientata al pieno benessere e sanitariamente certificata, è già adesso contenuta nei lavori in corso d’opera che trasformeranno il lungomare nella ‘palestra a cielo aperto’ più grande d’Europa”.
Ambiente, salute, natura, mobilità sostenibile “oggi indicati da tutti gli analisti come gli elementi su cui rifondere le città e i propri modelli di sviluppo nell’epoca post Covid-19, sono gli asset di un intervento pubblico-privato che è un mosaico di azioni complesse, a partire con la sinergia con gli interventi del Piano di salvaguardia della balneazione”. Per i primi due tratti in corso “con 8 le manifestazioni d’interesse avanzate dai privati già definite e 2 in corso di valutazione da parte degli uffici. I relativi accordi urbanistici verranno portati in Consiglio comunale nelle prossime settimane, ulteriore passaggio amministrativo di un percorso condiviso e partecipato. E’ bene infatti ricordare come il Parco del mare generi dal Piano strategico del Comune di Rimini, e quindi sviluppato e condiviso con cittadini e stakeholder in decine di incontri sul territorio sfociati in iter amministrativi e procedurali giunti in Consiglio comunale e bandi per l’omogeneità architettonica del progetto e per le stesse manifestazioni d’interesse”.
Ormai “siamo passati dalla fase dell’annuncio e stiamo entrando in quella della sua fruizione, che avverrà entro poco tempo grazie ai lavori sui primi due tratti in fase molto avanzata. Non solo: proprio lunedì scorso è stato varato il progetto della nuova, grande area di sosta in piazzale Fellini che costituirà un hub dei parcheggi gravitanti su marina centro in questa fase dell’intervento, in attesa di avviare i lavori per il parcheggio interrato di oltre 400 posti. A questi si aggiungono questa estate i parcheggi che saranno ricavati in via Paolo e Francesca e alla nuova piattaforma della sosta nell'area stazione, che godrà in prospettiva anche dell’accesso a mare o con lo sfondamento a mare del sottopasso centrale di stazione. Questo incrementerà anche l'offerta complessiva di sosta per l'area. Rimini deve essere orgogliosa dell’ambizione che porta con sé il Parco del Mare, davvero un intervento per una rigenerazione urbana che ormai rappresenta l’orizzonte necessario futuro per ogni città nazionale e internazionale”.
Regione, chiesti 3,9 miliardi al governo per lo sblocco di opere: c’è anche il tratto riminese per l’A14
(Rimini) Un pacchetto di una ventina di opere viarie di importanza strategica per la competitività di alcuni dei principali distretti industriali regionali di rilevanza internazionale, in grado di mobilitare investimenti pubblici per un importo complessivo di circa 3,9 miliardi di euro, dando così una spinta decisiva alla ripartenza della “locomotiva Emilia-Romagna” dopo l’uscita dalla fase critica dell’emergenza Coronavirus. La Regione Emilia-Romagna torna a insistere sul nodo cruciale delle opere pubbliche e lo fa con una lettera che l’assessore alle Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini, ha indirizzato alla ministra competente, Paola De Micheli, con il pressante invito ad accelerare la ripartenza di una serie di interventi infrastrutturali - strade ed autostrade – in agenda da tempo e il cui percorso rischia di subire un ulteriore rallentamento a causa dei contraccolpi della pandemia. Un intervento, quello di Corsini, in sintonia con la proposta avanzata dal presidente Stefano Bonaccini in sede di Conferenza Stato-Regioni per lo sblocco immediato degli investimenti pubblici già programmati da Anas e società Autostrade sul territorio dell’Emilia-Romagna e che potrebbero essere avviati in tempi rapidi, innescando così un feedback positivo dell’economia regionale. Si tratta di infrastrutture di importanza strategica per la mobilità e l’economia dell’Emilia-Romagna come il Passante di Bologna, la bretella Campogalliano-Sassuolo e l’autostrada Cispadana, accanto ad altre opere viarie di minore impatto socio-economico ma di grande rilevanza sul piano locale come, tra le altre, la tangenziale di Mirandola o la Complanare nord tra Bologna-San Lazzaro e Ponte Rizzoli. “Nella difficile situazione che stiamo vivendo- sottolinea Corsini- la realizzazione di alcune delle principali opere viarie programmate sul territorio regionale può rivelarsi un fattore decisivo per favorire la ripartenza dell’economia regionale e la competitività dei più importanti distretti industriali dell’Emilia-Romagna, in primis ceramiche e biomedicale. Per questo ci sentiamo in dovere di rivolgere alla ministra De Micheli un pressante invito ad accelerare il più possibile le procedure per la progettazione degli interventi, l’affidamento dei lavori e l’avvio dei cantieri. Bisogna dare una risposta positiva nei tempi più rapidi possibili alle esigenze espresse dal territorio, anche in vista della ripresa dell’apparato produttivo dopo il blocco delle attività economiche imposto dall’emergenza sanitaria”.
Tra le opere immediatamente cantierabili di competenza Anas citate nella lettera sottoscritta da Corsini figurano il Nodo stradale di Casalecchio di Reno-stralcio nord e la tangenziale di Reggio Emilia. Per entrambe si auspica un’accelerazione delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori. Nello specifico per la tangenziale di Reggio Emilia, un’opera da 190,8 milioni di euro, Anas ha pubblicato nel novembre 2019 il bando di gara, scaduto il 20 gennaio scorso. Per il nodo di Casalecchio, invece, del costo di circa 155,6 milioni di euro, Anas prevede di ultimare il progetto esecutivo entro il prossimo mese di giugno e di avviare la gara entro l’estate 2020. Fra le opere di competenza di Autostrade per l’Italia, la lettera segnala l’ampliamento alla quarta corsia dell’autostrada A14 fra Ponte Rizzoli e l’interconnessione con la A14 diramazione Ravenna. Per questo intervento è già pronto il progetto esecutivo predisposto dalla concessionaria e sono state espletate tutte le fasi procedurali e approvative. Manca solo l’approvazione finale del progetto da parte della Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali del ministero delle Infrastrutture e il conseguente inserimento dell’opera fra gli impegni convenzionali di Autostrade. Un investimento di circa 330 milioni di euro, a cui si aggiungono 29,5 milioni di opere di adduzione a cura degli enti locali. Tra gli impegni compresi nella concessione di Autostrade figurano alcuni altri interventi in avanzato stato procedurale. Tra questi i lavori di completamento sulla viabilità connessa all’A14 nel tratto Rimini Nord-Cattolica (circa 25 milioni di euro). Autostrade ha indetto la gara e ha già avviato l’esame delle offerte. Vi sono poi gli interventi Prevam della Variante di Valico (circa 80 milioni di euro): per alcuni la gara è in corso, per altri il progetto esecutivo è in attesa di approvazione da parte del ministero. Per quanto riguarda, poi, la complanare sud di Modena (circa 52 milioni di euro), Autostrade sta completando la verifica del progetto esecutivo, che successivamente sarà trasmesso al ministero per l’approvazione definitiva e dell’avvio della gara.
C’è poi un secondo blocco di opere in corso di progettazione o in fase di approvazione per le quali viene auspicata un’accelerazione delle procedure, in vista di un rapido accantieramento dei lavori. Nel dettaglio per quanto riguarda le opere di competenza Anas, che ammontano nel loro complesso a quasi 280 milioni di euro, si fa riferimento alla SS12 tangenziale Mirandola II lotto I stralcio; SS727 bis tangenziale di Forlì III lotto; SS9 Variante di Castel Bolognese; SS3bis (E45) galleria Lago di Quarto; SS16 tangenziale di Ravenna adeguamento piattaforma e opere d’arte; interventi di razionalizzazione ed adeguamento delle intersezioni a raso lungo la SS309 "Romea" - I Stralcio dal Km. 24+300 al Km. 52+800. Per quanto riguarda le opere di competenza di Autostrade, come noto la priorità per la Regione Emilia-Romagna è il Passante di Bologna (circa 594,75 milioni di euro). Al momento si è ancora in attesa del riavvio della Conferenza di servizi dopo il forzato stop, anche in forma telematica. Strettamente legati alla risoluzione del nodo bolognese ci sono poi l’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A13 (492 milioni) e la realizzazione della complanare nord fra Bologna-S. Lazzaro e Ponte Rizzoli (83 milioni). Per entrambe le opere c’è il progetto definitivo, in attesa di approvazione da parte del ministero e del successivo avvio del procedimento di localizzazione urbanistica. Sempre in tema di concessioni autostradali, nella lettera si segnala l’estrema urgenza della soluzione del problema legato alla società Autostrada del Brennero, dalla quale discendono la realizzazione della terza corsia nel tratto compreso tra Verona Nord e l’intersezione con la A1 (350 milioni di euro). In stand by, infine, il closing finanziario della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, in fase di accantieramento (514 milioni di euro), e la sostenibilità del Piano economico e finanziario dell’autostrada regionale Cispadana, l’opera di maggiore rilevanza economica (circa 1.300 milioni di euro). Opere entrambe di fondamentale importanza per il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna. /G.Ma
Aggregazione, in via Rimembranze uno spazio per i giovani
(Rimini) Uno spazio polifunzionale dinamico a disposizione dei giovani, ma anche luogo di incontro per anziani e famglie del quartiere. Questo lo scopo a cui la giunta del Comune di Rimini ha assegnato il fabbricato socio ricreativo di via Rimembranze 61, denominandolo Spazio polifunzionale di aggregazione, di cui è proprietario. Ora si cerca un gestore.
"Un progetto di quartiere con un duplice scopo”, spiega Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, “favorire la socializzazione e valorizzare gli spazi pubblici ora inutilizzati. Il progetto si inserisce nel solco di quanto già fatto in passato da questa Amministrazione, riconvertendo spazi pubblici inagibili in luoghi di socializzazione, con il coinvolgimento indispensabile del terzo settore. Approvato il progetto, ora lavoriamo all'istruttoria pubblica per arrivare quanto prima alla sua pubblicazione".
L'idea è quella della creazione di un luogo che favorisca l'incontro e lo scambio fra molteplici fasce d'età e di interessi e ne promuova il supporto, nel mentre realizza anche momenti di svago e percorsi tematici differenziati per tipologia di età ed interesse. In pratica, il Comune metterà a disposizione l'Immobile facente parte del patrimonio comunale indisponibile destinato agli scopi sociali, per un periodo di cinque anni decorrenti dalla data della concessione, fatta salva la facoltà di concedere un tempo ulteriore e strettamente necessario e funzionale al completamento delle fasi/azioni progettuali condivise; per la realizzazione dell'idea progettuale il comune coinvolgerà, mediante istruttoria pubblica, i soggetti del terzo settore. Si sceglierà in base alla qualità della soluzione progettuale presentata e all’impegno organizzativo del soggetto co-proponente da intendersi come risorse umane,finanziarie e strumentali impiegate per la realizzazione del progetto.
30 aprile
Riaprono parchi e spiagge | Test illegali, denunciato farmacista | Un museo a Saludecio
Parchi e spiagge riaprono il 4 maggio
(Rimini) Dal 4 maggio si potrà finalmente tornare a passeggiare nei parchi e ad usufruire degli spazi pubblici, da soli, o accompagnando minori o persone non completamente autosufficienti anche allontanandosi dalla propria abitazione; un graduale ritorno alla normalità che passerà dal delicato equilibrio tra libertà individuali, buon senso e rispetto delle norme di prevenzione come il distanziamento interpersonale di almeno un metro per l'attività motoria e di almeno due metri per l'attività sportiva. L'amministrazione comunale sta valutando, in questa prima fase, di impiegare volontari e steward della Protezione civile per controllare il corretto utilizzo degli spazi pubblici e il rispetto del necessario distanziamento interpersonale.
"La buona notizia è che dal 4 maggio i riminesi potranno tornare a passeggiare o correre nei parchi e in spiaggia. Attività motoria e sportiva individuale all'aperto – sottolinea l'assessore alla protezione civile del Comune di Rimini, Anna Montini – ma con grande attenzione al rispetto del distanziamento interpersonale nella fruizione di tutti gli spazi pubblici. A passi graduali, mantenendo distanze e precauzioni, arriverà nelle prossime settimane anche la possibilità di svolgere altre attività; per il momento godiamo, a partire da lunedì 4 maggio, della possibilità di tornare a passeggiare o correre individualmente, anche allontanandoci dalla nostra abitazione, e recandoci nei parchi o in spiaggia".
Per chiarezza, il comune di Rimini definisce anche cosa si potrà fare e cosa no dal prossimo lunedì.
Attività motoria. Si potrà passeggiare e andare in bici da soli o accompagnando minori o persone non completamente autosufficienti senza più la necessità rimanere in prossimità della propria abitazione e rispettando sempre la distanza interpersonale di un metro. L'uso della bicicletta, ricordiamo, è comunque già consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità.
Attività sportiva. E’ consentita l'attività sportiva individuale all’aperto, anche in questo caso cade il vincolo della prossimità, ci si potrà dunque recare in spazi pubblici senza rimanere in prossimità della propria abitazione; nel caso dell'attività sportiva individuale bisognerà rimanere a distanza di altre persone di almeno due metri.
Giochi. Per la prima fase di riapertura dei parchi, il decreto del presidente del Congilio dei ministri prevede che le aree attrezzate per il gioco dei bambini rimangano chiuse e quindi non potranno ancora essere utilizzate dai più piccoli. Le misure previste dal Governo non consentono inoltre, in questa prima fase, lo svolgimento attività ludico-ricreative all’aperto.
In ogni caso, il comune di Rimini sta lavorando ad alcune novità, in attesa che il Governo dia la possibilità di riaprire le aree attrezzate per il gioco dei bambini. Su tutte, si sta in questi giorni valutando la possibilità di aprire anche i giardini delle scuole materne e primarie con giardini ed aree gioco con lo scopo di distribuire il più possibile nel territorio gli spazi accessibili alle famiglie con bambini, al fine di evitare assembramenti e affollamenti nei parchi. Il tutto con il controllo, da parte di personale incaricato, di verificare il distanziamento sociale e l'eventuale turnazione nella fruizione delle aree onde evitare assembramenti e affollamenti.
Una passeggiata sulla battigia. Rimini, fra parchi e spiaggia, è una città fortunata, visto che le passeggiate e le attività sportive individuali all'aperto (es. correre) potranno contare dal 4 maggio anche sulla accessibilità alla spiaggia. Grazie ai 16 km di costa, infatti, la nostra città può consentire spazi ampi e ben fruibili per passeggiare e correre all'aperto oltre a quelli disponibili nei grandi parchi urbani e in quelli più piccoli, di quartiere.
"La buona notizia è che dal 4 maggio i riminesi potranno tornare a passeggiare o correre nei parchi e in spiaggia. Attività motoria e sportiva individuale all'aperto – sottolinea l'assessore alla protezione civile del Comune di Rimini, Anna Montini – ma con grande attenzione al rispetto del distanziamento interpersonale nella fruizione di tutti gli spazi pubblici. A passi graduali, mantenendo distanze e precauzioni, arriverà nelle prossime settimane anche la possibilità di svolgere altre attività; per il momento godiamo, a partire da lunedì 4 maggio, della possibilità di tornare a passeggiare o correre individualmente, anche allontanandoci dalla nostra abitazione, e recandoci nei parchi o in spiaggia".