Misano, Piccioni striglia tutti: fase due non è fare quel che vogliamo
(Rimini) “La Fase 2 non è la libertà di fare quel che vogliamo, pur capendo che due mesi di sacrifici sono stati pesanti. Anche a Misano, come ho notizia in altri territori circostanti, troppe persone stanno interpretando in autonomia le indicazioni che la strategia di contenimento del contagio ha disposto”. Così interviene il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni. “Ieri sono ripartite diverse aziende, ci si può spostare per motivi ben chiari e per fare un po' di attività motoria, incontrare brevemente i congiunti con tanti rischi in caso di persone anziane, ma sempre dotati di presidi e con mille cautele. Sta accadendo altro lungo le nostre vie e negli spazi comuni”.
La certezza di Piccioni. “Dobbiamo fermare questa idea che interpreta l'allentamento come se fosse un pericolosissimo 'liberi tutti’. A Misano abbiamo riaperto i tre cimiteri, oggi è partito il settore alimentare del mercato e comunque laddove c'è vigilanza e presidio, notiamo un comportamento generalmente corretto. Però c'è troppa gente in giro che appare proprio estranea ad azioni fuori dal consentito”.
Il frangente è “decisivo, i comportamenti di questi giorni dovranno garantirci di tenere sotto controllo il contagio nelle prossime due settimane; dai comportamenti attuali, oltre alla nostra salute, dipende la possibilità che la stagione estiva possa accendersi con tutta l'industria turistica pronta ad accogliere la domanda che arriverà, e che sarà tanto più alta se sapremo garantire una destinazione sicura. Alzeremo il livello dei controlli perché oltre al rispetto di chi con responsabilità si attiene alle regole, in gioco c'è una posta altissima. Lo avevo scritto qualche giorno fa, sarebbe drammatico dover tornare indietro”.
Scuola, 184mila euro per superare il digital divide
(Rimini) Investire sulle tecnologie informatiche per ridurre il rischio del digital divide nella didattica a distanza. Questo l'obbiettivo con cui il Comitato di Distretto socio sanitario di Rimini nord ha approvato l'investimento di 184 mila euro per l'acquisto di pc portatili, tablet e schede sim.L'emergenza imposta dal COVID-19, con le sue implicazioni restrittive sullo svolgimento della vita quotidiana delle persone, trascina con se l'acuirsi di nuove disuguaglianze, che impongono oggi più che mai interventi infrastrutturali e strutturali capaci di contrastare in modo decisivo uno dei fenomeni cruciali della società dell'informazione. Parliamo del digital divide, ovvero della divisione tra chi ha accesso a internet e chi no.
Il Comune di Rimini è stato individuato come soggetto capofila tra le amministrazioni del distretto nord per implementare la dotazione tecnologica da mettere al servizio delle famiglie più in difficoltà. Un intervento in cui lavoreranno insieme Enti locali, Provveditorato agli studi e dirigenti scolastici. Insieme verranno individuati i casi sui quali intervenire, i relativi bisogni tecnologici, l'acquisto e la consegna.
"Una scelta forte – spiega l'Amministrazione comunale di Rimini – che, a livello di distretto, ribadisce e rinforza quanto già adottato dal Comune di Rimini. Sono infatti già 300 (tra pc, tablet e sim) le tecnologie che Rimini, attraverso proprio personale o il supporto dei volontari della protezione civile, ha già messo a disposizione di famiglie riminesi segnalati dagli istituti e dirigenti scolastici. Una operazione che rende più strutturale un servizio a supporto di un vero e proprio nuovo bisogno sociale che, al pari di altri settori più tradizionali di diritto allo studio (come la mensa, il trasporto, i libri...), affrontiamo con il massimo impegno economico, tecnico e sociale".
Economia, imprese giovanili in calo
(Rimini) Sono 26.189, il 6,6 per cento delle imprese regionali, la presenza più ridotta tra le regioni italiane. Si parla di imprese giovanili. In un anno se ne sono perse 735 (-2,7 per cento), mentre le altre imprese sono diminuite dello 0,7 per cento. La discesa prosegue alla stessa velocità dello scorso anno. Il dato è di fine marzo 2020. A livello nazionale, le imprese giovanili scendono a 435.144 (-3,2 per cento), pari all'8,5 per cento del totale, mentre le altre tipologie di aziende subiscono solo una lievissima flessione (-0,1 per cento). Questo emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. La consistenza della base imprenditoriale giovanile si è ridotta in quasi tutte le regioni italiane. Aumenta solo in Trentino-Alto Adige (+2,4 per cento). Le contrazioni più rilevanti si sono registrate nelle Marche (-5,5 per cento) e in Basilicata (-5,2 per cento). L'andamento negativo delle imprese giovanili appare più contenuto in Lombardia (-2,5 per cento), in Veneto (-2,0 per cento) e in Piemonte (-1,4 per cento).
I settori di attività economica. La diminuzione delle imprese giovanili continua a essere determinata soprattutto dal pesante crollo delle imprese delle costruzioni (-340 unità, -6,9 per cento). A questo si è aggiunta la flessione delle imprese dell'insieme dei servizi (-259 imprese, -1,5 per cento). La tendenza è data dalla decisa caduta nel settore del commercio (-232 imprese, -3,4 per cento), mentre l'aggregato di tutti gli altri settori dei servizi mostrare una leggera flessione (-0,2 per cento). E' pesante il calo nell'industria (-116 unità, -5,8 per cento), mentre in agricoltura, silvicoltura e pesca c'è una lieve flessione (-20 imprese, -0,9 per cento).
Negli ultimi otto anni, il ruolo dominante dei servizi si è consolidato ulteriormente e la quota delle imprese attive nel settore è lievitata di ben 11,8 punti percentuali, trainata dalla crescita dei servizi non del commercio (+10,0 punti). Nello stesso periodo, è aumentata solo la quota delle imprese attive in agricoltura, silvicoltura e pesca (+2,4 punti percentuali). Al contrario se le imprese giovanili dell'industria in senso stretto hanno visto scendere il loro peso di un punto percentuale, il rilievo delle imprese delle costruzioni è crollato di oltre un terzo (-13,3 punti percentuali), testimoniando delle difficoltà del settore.
La forma giuridica. La riduzione delle imprese giovanili è principalmente da attribuire alla flessione molto ampia delle ditte individuali (-550 unità, -2,7 per cento) e alla contrazione notevolmente più rapida delle società di persone (-7,9 per cento, -141 unità). Le società di capitale hanno messo a segno l'unico, seppur marginale, incremento (+0,4 per cento). Anche cooperative e consorzi hanno subito un'ulteriore e più pesante contrazione (-19,6 per cento). Negli ultimi otto anni, il rilievo delle società di capitale è aumentato di 7,8 punti percentuali, quello delle cooperative e consorzi è sceso di 3 decimi di punto, mentre il peso delle ditte individuali si è ridotto di 3,6 punti percentuali e quello delle società di persone di 3,9 punti percentuali
5 maggio
Fase due | Caos mascherine | Abbattuto il bar della Jole
Aggiornamento coronavirus: positivi + 9 a Rimini, un decesso
(Rimini) In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 26.175 casi di positività,159 in più rispetto a ieri: incremento fra i più bassi in assoluto fra quelli registrati finora. I test effettuati hanno raggiunto quota 200.427 (+3.352).
Le nuove guarigioni oggi sono 196 (13.525 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -61, passando dai 9.045 registrati ieri ai 8.984 odierni. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 4.541, fra i più alti nel Paese.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 6.076, -55 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 199, un numero di poco superiore a quello di ieri (+2). Diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (- 29).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 13.525 (+196): 3.135 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 10.390 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 24 nuovi decessi: 12 uomini e 12 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.666.
I nuovi decessi riguardano 7 residenti nella provincia di Piacenza, 1 in quella di Parma, 1 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 4 a Ferrara, 1 a Ravenna, 1 in quella di Forlì-Cesena (nel territorio cesenate), 1 nel riminese. Nessun nuovo decesso da fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.251 a Piacenza (37 in più rispetto a ieri), 3.227 a Parma (23 in più), 4.778 a Reggio Emilia (13 in più), 3.747 a Modena (10 in più), 4.204 a Bologna (40 in più), 386 le positività registrate a Imola (come ieri), 938 a Ferrara (4 in più). In Romagna sono complessivamente 4.644 (32 in più), di cui 986 a Ravenna (nessuna variazione rispetto a ieri), 910 a Forlì (6 in più), 712 a Cesena (17 in più), 2.036 a Rimini (9 in più). Nel dettaglio nel riminese, si registrano oggi 17 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Conseguentemente, il totale è di circa 1.170 pazienti guariti.
Si attestano su 2.036 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.940 residenti in provincia e 96 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.
Per quanto riguarda il dato odierno, 8 pazienti sono di sesso maschile e 1 di sesso femminile. Tutti i 9 pazienti sono seguiti a domicilio in isolamento.
Camera di commercio: attivato help desk per l’internazionalizzazione delle imprese
(Rimini) Un aiuto concreto agli imprenditori che operano sui mercati internazionali in questa difficile fase di emergenza Covid-19 arriva dal nuovo servizio di help desk attivato dalle Camere di commercio. Il servizio, promosso da Unioncamere in collaborazione con Promos Italia, offre alle imprese, attraverso la Camera di commercio, una prima assistenza alla soluzione dei problemi di natura legale, doganale, contrattuale, fiscale, legati al commercio con l'estero, in questa difficile fase. Il servizio Help Desk Emergenza COVID-19 è raggiungibile via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., attraverso il quale è possibile sottoporre quesiti e problematiche legate alle azioni di export. Un supporto immediato per trovare, risposte sulle nuove procedure connesse all'esportazione, alla logistica e al trasporto delle merci (monitorando anche la situazione ai confini dei vari Paesi europei), oltre che sulle normative che alcuni Paesi stanno introducendo per contrastare il contagio.
Inoltre, grazie alla collaborazione di Assocamerestero e alla rete delle Camere di commercio italiane all'estero - in grado di dare tempestivamente informazioni "di prima mano" su come i principali mercati di riferimento dell'Italia stanno reagendo in questa fase -, lo sportello costituisce un'utile bussola per individuare alcune opportunità in mercati meno toccati dall'emergenza o, in prospettiva, nei Paesi che per primi si rimetteranno in moto. Soprattutto utilizzando la leva dell'e-commerce, che rappresenterà sempre di più un'occasione per accrescere le opportunità di vendita e la nostra presenza sui mercati esteri. Le informazioni aggiornate sui principali paesi partner dell'Italia sono disponibili attraverso il portale www.sostegnoexport.it, dove, oltre ai servizi di orientamento ai mercati esteri e alla definizione di piani di pre-fattibilità per l'export, sarà possibile trovare un calendario articolato di webinar informativi per le imprese. Il calendario dei webinar, che partiranno dal mese di maggio, è stato appositamente studiato per settore, per paese o per approfondire tematiche trasversali: dall'uso delle tecnologie digitali fino alle procedure di import/export di dispositivi di protezione individuali.
Il nuovo servizio di help desk integra e arricchisce le altre iniziative che le Camere di commercio hanno già messo in campo per supportare le imprese che operano con l'estero in questa fase emergenziale, come la dichiarazione della causa di forza maggiore rilasciata in lingua inglese dalle Camere di commercio in caso di ritardi nelle consegne internazionali, per tutelare le imprese alle quali oggi l'emergenza sanitaria non consente di rispettare i contratti di fornitura ai clienti esteri. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'Ufficio Internazionalizzazione della Camera di commercio della Romagna: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o andare alla pagina dedicata sul sito www.romagna.camcom.it.
Economia, imprese femminili in calo
(Rimini) Al 31 marzo scorso le imprese attive femminili erano 83.891, pari al 21,2 per cento del totale delle imprese regionali, con una flessione rispetto alla stessa data del 2019 che va accentuandosi (-485 unità, pari a un -0,6 per cento). È quanto risulta dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.
Ancora una volta è andata peggio per le imprese non femminili che sono diminuite di 2.965 unità (-0,9 per cento). Da tempo la demografia delle imprese mostra un andamento migliore a livello nazionale (-0,3 per cento), anche se le imprese femminili sono aumentate solo in quattro delle regioni italiane. L'incremento è stato più rapido in Trentino-Alto Adige (+2,1 per cento). Nelle regioni con le quali l'Emilia-Romagna più spesso si confronta, le imprese femminili risultano sostanzialmente invariate in Lombardia e flettono dello 0,2 per cento in Veneto, dello 0,6 per cento in Toscana e dello 0,7 per cento in Piemonte.
I settori di attività economica. La flessione della consistenza delle imprese femminili deriva dalla composizione di tendenze ampiamente divergenti. Da un alto, quella positiva dell'insieme degli altri servizi (+559 unità, +1,4 per cento) escluso il commercio e dall'altro, quella negativa derivante dalla riduzione della base imprenditoriale nel commercio (-633 unità, -2,9 per cento), determinata dal solo dettaglio (si tratta della caduta più ampia mai rilevata fino a ora), e nell'agricoltura (-309 unità, -2,6 per cento), mentre la consistenza delle imprese flette in misura minore nell'industria (-1,4 per cento). La base imprenditoriale delle costruzioni riesce a espandersi lievemente (+0,2 per cento).
La forma giuridica. La leggera flessione delle imprese femminili ha solo contenuto la crescita delle società di capitale, la cui rapida corsa prosegue nonostante un rallentamento (+418 unità, pari a un +2,8 per cento), anche per effetto dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata, che contribuisce alla sensibile riduzione delle società di persone (-368 unità, -3,0 per cento), alla quale si affianca una più lenta, ma più ampia flessione delle ditte individuali (-1,0 per cento, -536 unità). Le cooperative e i consorzi sono rimaste sostanzialmente invariate.
“Massima igiene” e “partenze e arrivi in giorni diversificati”, ecco le prime timide richieste dei turisti della riviera
(Rimini) Il portale di promozione turistica info-alberghi.com, che ospita tra le sue pagine 1264 hotel di tutta la Riviera Romagnola dai Lidi Ravennati a Gabicce Mare, ha pubblicato una risorsa online a supporto di quanti vogliono informarsi sulla situazione attuale del turismo in Romagna: https://www.info-alberghi.com/covid-19/. "L'iniziativa nasce dalla necessità di dare una risposta a quanti da ogni parte d'Italia stanno chiedendo sempre più frequentemente agli hotel e al portale info-alberghi.com informazioni sull'estate 2020: quando sarà possibile venire in vacanza in Riviera? Come si stanno organizzando gli hotel? Quali garanzie di sicurezza?”. Sono le domande che si pongono i gestori del sito e non solo.
In particolare, “si sono intensificate a partire dal 1 maggio e in previsione della fase 2, le richieste degli utenti agli hotel: più che vere e proprie prenotazioni, si tratta per ora di richieste di disponibilità e rassicurazioni su eventuali prenotazioni in caso di disdetta all'ultimo. Ancora lontani dal poter concretizzare vere e proprie prenotazioni, si notano quindi timidi segnali della voglia degli italiani di concedersi una vacanza al mare dopo un periodo di grande difficoltà fisica e psicologica”.
Questo “non è il momento di vendere camere, ma di informare e rassicurare i nostri clienti in merito a quanto si sta facendo con serietà, per garantire agli ospiti la sicurezza ma anche il relax e il divertimento necessari per una vacanza degna di questo nome - spiega Lucio Bonini, titolare della web agency Info Alberghi Srl - "Abbiamo pensato che il modo migliore per raccontare tutto questo fosse dare voce agli albergatori e al loro impegno per vincere una sfida senza precedenti. Abbiamo chiesto quindi agli hotel nostri clienti di condividere con noi pensieri ed esperienze di questo particolare momento e ci siamo resi conto che, se da una parte il sentimento dominante è l'incertezza, dall'altra è forte la voglia di ripartire e il desiderio di trasmettere ai turisti un messaggio di positività".
Lo scopo informativo di questa nuova sezione si articola in due dimensioni: da una parte le notizie ufficiali sul tema del turismo e le linee guida per l'adeguamento delle strutture, dall'altra le testimonianze dirette degli albergatori. Per gli utenti, inoltre, la possibilità di intervenire scrivendo le proprie opinioni e facendo domande specifiche. Il risultato è uno spaccato reale e condiviso su come la Riviera Romagnola si sta preparando per l'estate 2020.
"Chiedo la massima igiene, partenze e arrivi in giorni e orari diversificati, servizi prenotati come spiaggia, parrucchiere, pranzo e cena, comodità in camera, il punto medico per ogni esigenza di salute, [...] sorrisi, buon cibo, piadine, sole" scrive un utente alla domanda su cosa si aspetta di trovare quest'anno in hotel. E c'è anche chi, da protagonista dell'emergenza sanitaria, si informa sulla possibilità di vacanze gratis annunciate in diverse regioni italiane tra cui l'Emilia Romagna: "Siamo io e mia moglie due infermieri impegnati in ospedale a Milano: volevamo chiedere, dopo informazioni ricevute e sicuramente fuori tempo massimo, la possibilità di vacanza gratis-coronavirus o agevolazioni se disponibili."
Non mancano le richieste e i dubbi circa le possibilità di rinunciare al soggiorno in caso di difficoltà, per questo il portale mette a disposizione per gli hotel e gli utenti diverse scelte e politiche di cancellazione in fase di prenotazione.
"La Romagna è terra di incontro, di sorriso e di condivisione - commenta Bonini - quello che abbiamo voluto mettere in rete è un punto di partenza per consentire a hotel e utenti web di cominciare a dialogare sul tema del turismo. Pensiamo che in questo momento sia importante che la Riviera si promuova nel suo complesso e che gli hotel siano compatti nel comunicare tutti insieme l'idea di una Riviera che si prepara all'estate con serietà. In questo momento è importante puntare sulla flessibilità in tutte le fasi di gestione delle prenotazioni, a partire dalla comunicazione precisa delle norme per la sicurezza fino alle politiche di cancellazione."
Lascito al comune, Lisi: 60mila euro per i pacchi spesa
(Rimini) “Nella difficile battaglia contro il contagio da Coronavirus ogni contributo fatto con entusiasmo ha un valore enorme, che al significato pratico ed economico, somma quello simbolico e sociale”. Così il vice sindaco di Rimini Gloria Lisi, nel ringraziare per le “tante iniziative che privati cittadini e imprese stanno mettendo in campo per soccorrere chi è più in difficoltà. Un aumento progressivo che mostra un valore umano ed un senso di comunità altissimo. Un profondo sentimento solidaristico che, a partire dai gesti più piccoli, fino alle donazioni più importanti, sta mostrando il lato migliore della nostra comunità”.
Tra le donazioni più importanti, Lisi ne rende nota una “del tutto particolare. Si tratta di parte di una eredità che il Comune aveva ricevuto, come ultima volontà, da un signore che vuole rimanere anonimo. Una cifra importante, intorno ai sessanta mila euro, che era stata messa a disposizione del Comune di Rimini per assistere i poveri e i più bisognosi. Ultime volontà che intendiamo onorare nel migliore dei modi, utilizzando questa cifra per l'acquisto di derrate alimentari in grado di aumentare il numero di pacchi viveri che stiamo distribuendo alla popolazione più in difficoltà. Grazie a questo utilizzo saremo in grado di poter raggiungere altre migliaia di famiglie riminesi e di aumentare la portata di un servizio che in questi giorni di emergenza ha rappresentato per tante persone l'unica forma di sussitenza”. Nel rispetto dell'anonimato, “voglio comunque ricordare con grande gratitudine, mia personale e dell'amministrazione comunale, il donatore, la sua famiglia e chi ci sta aiutando nella realizzazione piena e migliore delle sue volontà, il sostegno e l'aiuto ai riminesi più in difficoltà”, conclude Lisi.
Fase due: Coriano riapre le strade e intensifica i controlli
(Rimini) In ottemperanza alle nuove disposizioni in merito alla circolazione nella provincia di Rimini e alla nuova organizzazione di controlli, da parte delle forze dell'ordine, sulle strade del territorio, questa mattina il sindaco di Coriano Domenica Spinelli ha firmato la revoca dell'ordinanza che istituiva i blocchi su alcune strade del comune. "Le maggiori possibilità di spostamento non devono far pensare ad un superamento della situazione di crisi, ma richiamano tutti noi ad una ancor maggiore responsabilità. Faccio appello ai corianesi di rimanere ancor più attenti e fedeli ai reali ed inevitabili bisogni”, spiega il sindaco. L'ordinanza 17 del 4 maggio 2020 permette la rimozione di tali blocchi, fermo restando i controlli che comunque resteranno presenti e semmai intensificati.