Lunedì, 11 Maggio 2020 15:20

Santa Giustina, al via riasfaltature

(Rimini) Partita oggi la serie d’interventi su oltre una ventina di strade dei quartieri a monte della statale 16 Adriatica, parte del piano delle opere di ‘Città Diffusa’. In particolare questa mattina da via Roncadello hanno preso avvio gli interventi di riasfaltatura, con un costo previsto di 580.000 euro, previsti nella zona di Santa Giustina e più precisamente in Via Tredozio, Via Meldola, Via Teodorano, Via Verghereto, Via Arrocco Emilia I, Via Villalta, Via Galeata, Via Bagnacavallo, Via Modigliana, Via Castrocaro, Via Alfonsine, Via Fusignano, Via Arrocco Emilia II, Via Vecchia Emilia e per l’appunto Via Roncadello su cui si interverrà con la fresatura dell’attuale pavimentazione stradale, con la bonifica e risagomatura dei tratti stradali e nel rifacimento della pavimentazione mediante bynder e un nuovo tappeto d’usura. Prevista anche la rimozione di caditoie e pozzetti in cemento che verranno sostituite mentre tutti i manufatti verranno riportati alle nuove quote. Su tutte le strade è previsto il rifacimento della segnaletica orizzontale mentre interventi specifici per accrescerne la sicurezza sono previsti su alcune specie sulle radici delle alberature stradali il cui sviluppo incontrollato dell’apparato radicale ha generato pericolosi dissesti. In Via Meldola, oltre gli interventi è prevista la realizzazione di una breve tratto stradale all’interno dell’aiuola andando incontro alle richieste dei residenti. In via Modigliana, Castrocaro e Roncadello, poi, è prevista la bonifica delle banchine e in via Roncadello la pulizia dei fossi.
L’insieme degli interventi su Santa Giustina non si limiteranno alle asfaltature ma prevedono la realizzazione della Nuova piazzetta Bar Sport (200 mila euro la previsione di spesa), un nuovo attraversamento semaforizzato lungo via Emilia (30 mila euro), la riqualificazione della scuola (315 mila euro), l’adeguamento normativo palestra (25 mila euro), due sistemi di videosorveglianza digitale previsti in via Villalta presso scuola elementare e via Meldola presso l’area di sosta.

(Rimini) Nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri di Riccione hanno denunciato all’autorità giudiziaria, per guida in stato di ebbrezza, il conducente di una BMW di grossa cilindrata che si era dato alla fuga sulla SS 72 Consolare in direzione di Rimini, dopo che una pattuglia della polizia civile di San Marino gli aveva intimato l’alt. Il veicolo era appartenente ad un 45enne, residente a Gabicce, ragion per cui i carabinieri hanno pensanto che la sua presunta direzione di fuga poteva essere verso il proprio domicilio. Le pattuglie presenti sul territorio quindi sono state dislocate nei punti nevralgici delle principali arterie stradali permettendo ai carabinieri di bloccare il fuggitivo all’uscita del casello autostradale di Cattolica. All’atto del controllo il mezzo risultava aver riportato ingenti danni alla carrozzeria, conseguenza dello speronamento di una pattuglia della polizia sammarinese che aveva cercato di inseguire il soggetto in quel territorio nonché dell’abbattimento di alcuni segnali stradali nel corso della folle corsa.

(Rimini) MWC sarà fra i protagonisti del palinsesto digitale di Motor Valley Fest, la grande vetrina mondiale che dal 14 al 17 maggio vedrà protagonista l’impareggiabile tradizione di un grande territorio connesso da sempre coi motori. Lo show si è trasferito online a causa del coronavirus, ma promette di calamitare attenzione in tutto il mondo. Tutti potranno affacciarsi sul paradiso che sogna ogni appassionato di auto, moto, velocità e che costeggia la via Emilia.
 
MWC, fra i fondatori della Motor Valley, ha alimentato una caratterizzazione ulteriore, rendendo protagonista la Riders’ Land, a sua volta prodotto turistico che utilizza i valori di una filiera straordinaria.
Il risultato di questa strategia si concretizza in risultati annui eccezionali: un indotto 162 milioni di euro a favore del territorio e prodotto nel 2019 da oltre 280 giorni di attività dell’impianto, 710mila room nights nelle strutture ricettive, ossia il 3,4% delle presenze turistiche in provincia di Rimini.
 
Il 14 maggio, all’apertura di Motor Valley Fest, debutterà online MWC Circuit Virtual Tour. Dal sito misanocircuit.com si potrà viaggiare all’interno dell’unico circuito italiano e fra i pochissimi al mondo ad ospitare fra i tanti eventi internazionali entrambi i mondiali di moto, l’unica gara fra camion in Italia e il WDW, scoprendo i luoghi preclusi al pubblico durante le manifestazioni. Diventerà quindi virtuale la visita che abitualmente avviene ‘fisicamente’, con i turisti che accedono all’autodromo per scoprirne ogni angolo e rivivere le leggendarie imprese dei piloti della Riders’ Land. Senza dimenticare Marco Simoncelli, campione a cui dal 2012 è intitolato l’impianto, con la mostra permanente, immagini e cimeli del Sic.
 
Sempre giovedì 14 maggio (h. 15.40), MWC porterà al Motor Valley Fest un contributo legato alla recentissima esperienza, ossia la riasfaltatura completa della pista terminata a inizio marzo su un’area di oltre cinquantamila mq con l’utilizzo di seimila tonnellate di materiali.
Il professor Maurizio Crispino, del Politecnico di Milano, racconterà studi, metodo e tecnologie adottate per individuare i migliori materiali che rendono l’intervento a MWC un punto di riferimento per tutte le piste del mondo. All’incontro ‘Da Corsa’ interverranno anche Mattia Binotto (Team Principal Scuderia Ferrari), Roberto Dalla (Amministratore delegato del Media and Technology Center, Formula) e Claudio Domenicali (CEO di Ducati Motor Holding spa).
 
Durante le quattro giornate del Motor Valley Fest, MWC avvicinerà gli appassionati di motociclismo ai loro beniamini. Grazie alla piattaforma Stargraph, i piloti potranno scattare foto e autografare in via digitale su iPad e inviare uno straordinario cimelio ai fan. Un contenuto esclusivo con un valore reale grazie alla tecnologia Blockchain. L’App Stargraph è scaricabile gratuitamente dagli store Apple e Android. 
Ma non finisce qui. Misano World Circuit ha in serbo altre sorprese. La prima sarà giovedì 14, quando il Marco Simoncelli in collaborazione con la FMI riaprirà per una quarantina di piloti della Riders’ Land che scenderanno in pista. I suoni e le parole dei protagonisti arriveranno a tutto il pubblico del Motor Valley Fest.

(Rimini) E’ pari a 4,1 milioni di euro il fondo provinciale per mettere gli edifici scolastici in sicurezza antisismica. Unitamente al decreto ministeriale 175/2020 pubblicato di recente nella Gazzetta Ufficiale del 6 maggio, è il decreto del presidente 28 del 7 maggio che individua e completa gli interventi da finanziare mediante una nuova assegnazione ministeriale che si colloca nella cornice della programmazione triennale provinciale – 2018/2020 - e si sostanzia in quattro interventi sul fronte degli adeguamenti antisismici e delle nuove costruzioni.

Nel dettaglio, i finanziamenti riguardano i seguenti interventi: demolizione e ricostruzione della succursale di via Tambroni dell'Istituto Professionale L.B. Alberti: due finanziamenti per un totale di € 1.516.545,86 adeguamento sismico della scuola primaria di via Pescara dell'IC Miramare di Rimini: due finanziamenti per un totale di € 900.000,00 adeguamento sismico della succursale di via Galilei della scuola secondaria di primo grado Franchini di Santarcangelo di Romagna: € 500.000,00 nuova scuola primaria Marina Centro di Via Catullo dell'IC Zavalloni di Riccione: € 1.200.000,00

"Oltre agli stanziamenti sopra citati, grazie ai cofinanziamenti comunali – sottolinea il presidente della Provincia Riziero Santi - il volume degli investimenti sul territorio provinciale ammonterà a circa 6,1 milioni, con appalti e interventi da aggiudicarsi indicativamente entro il 2021. L'attività programmatoria, nel rispetto degli indirizzi nazionali e regionali, ha dovuto contemperare le esigenze di intervento della Provincia sugli Istituti superiori (come l'Alberti) con quelle dei Comuni per le Scuole del primo ciclo. Ritengo che i risultati confermino un ottimo lavoro di squadra, coordinato dalla consigliera provinciale Alice Parma che ha la delega in quella che è la funzione programmatoria triennale di edilizia scolastica, competenza delegata dalla Regione Emilia-Romagna nella quale la Provincia dimostra capacità di relazione e coordinamento con i Comuni per soddisfare le esigenze dell'intero territorio provinciale."

Lunedì, 11 Maggio 2020 08:43

11 maggio

Virus in picchiata | “Soldi subito” | ‘Rimini, come va?’

(Rimini) Si registrano oggi 13 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Conseguentemente, il totale è di oltre 1.410 pazienti guariti.
Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne conta 1, comunicato dalla Regione. Si tratta di un residente fuori provincia di sesso maschile e in isolamento domiciliare. Oggi non sono stati segnalati decessi.
Si attestano su 2.069 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, distinguendo 1.971 residenti in provincia e 98 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali.

 

(Rimini) In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 26.598 casi di positività, 111 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 221.866 (+4.827). Le nuove guarigioni oggi sono 361 (15.071 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -281, passando dai 8.011 registrati ieri agli odierni 7.730. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 7.341, fra i più alti nel Paese.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.222, -213 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 163 (-10). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-46). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 15.071 (+361): 2.780 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 12.291 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 13 uomini e 18 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.797I nuovi decessi riguardano 8 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 4 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ravenna, 3 in quella di Forlì-Cesena (nel forlivese), 1 in quella di Rimini. Nessun nuovo decesso a Ferrara e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.334 a Piacenza (34 in più rispetto a ieri), 3.266 a Parma (6  in più), 4.819 a Reggio Emilia (7 in più), 3.779 a Modena (7 in più), 4.332 a Bologna (35 in più), 388 le positività registrate a Imola ( nessuna variazione ), 970 a Ferrara (10 in più). In Romagna sono complessivamente 4.710 (12 in più), di cui 993 a Ravenna (nessuna variazione), 920 a Forlì (4 in più), 741 a Cesena (6 in più), 2.056 a Rimini (2 in più).

(Rimini) “In un momento di crisi epocale come quello che stiamo vivendo ci rendiamo conto una volta di più dei danni che da sempre procura la burocrazia – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - che non si ferma davanti a niente. Lo abbiamo visto nelle lungaggini per le ricostruzioni dopo i terremoti e oggi che sono le nostre imprese ad essere cadute a pezzi dopo mesi di chiusura forzata, ecco che la burocrazia si ripresenta e chiede il conto per la loro ripartenza”.

Secondo Indino, in riferimento ad un docmento diffuso ieri dall’istituzione, “le amministrazioni locali hanno capito bene la gravità della situazione e sono pronte a mettere in campo azioni straordinarie, ripensando alle imposte locali e concedendo spazi pubblici in uso temporaneo ai pubblici esercizi in modo da consentire il lavoro e allo stesso tempo il distanziamento sociale. Ma non è così per altri apparati dello Stato. Ne è conferma la comunicazione della Soprintendenza territorialmente competente arrivata a ricordarci come la burocrazia può uccidere sul nascere ogni iniziativa, anche se condotta in sinergia tra pubblico e privato. Con questa comunicazione la Soprintendenza di fatto ci lega mani e piedi perché per poter aggiungere tavoli e sedie su suolo pubblico all’esterno dei locali nelle zone sottoposte alla sua valutazione, pur senza costruzione di opere, stila spiegazioni e procedure, documentazione da produrre e autorizzazioni preventive a pena dinieghi e sanzioni per le aziende, proprio nel momento in cui il settore dei pubblici esercizi del territorio sente impellente la necessità di velocità di pensiero e di azione”.

Ribadisce Indino, “stiamo cercando di ripartire faticosamente e con mille interrogativi da questo periodo nero e abbiamo bisogno di essere accompagnati e non affossati dalle istituzioni. Dalle amministrazioni locali e dalla Regione, già ripetutamente da noi interessate, mi aspetto una presa di posizione forte su questa questione. Vorrei che come noi fossero fermi e decisi: non è più il tempo della diplomazia. E se le istituzioni locali non bastassero, chiediamo che si attivi il governo e il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo a cui la Soprintendenza fa capo. Stiamo camminando sulle rovine delle nostre aziende e aspettare i tempi della burocrazia per molte di loro sarebbe una sentenza di chiusura. Ora ci vuole attenzione ed elasticità, non serve la forma ma la sostanza, come hanno ben capito gli amministratori locali che hanno accettato di mettere sul piatto lo spazio pubblico per fare lavorare le imprese e allo stesso tempo garantire protocolli sanitari e distanziamento interpersonale.

Confcommercio non vuole “una deregulation totale, sia chiaro. Ma non vogliamo nemmeno impantanarci in pratiche e valutazioni che richiedono mesi, in costi aggiuntivi per i bolli e per la scelta di determinati materiali e infine magari in dinieghi sulla base di tutele paesaggistiche che sul nostro territorio, abbiamo già visto, diventano più stringenti che in molte altre parti d’Italia. Servono soluzioni condivise, ma urgenti. Non mettiamo in dubbio che i beni architettonici vadano tutelati, sono anch’essi la forza del nostro turismo, ma in questo periodo crediamo valga più che mai il principio della priorità: chiediamo che prima della vista sui monumenti si tutelino famiglie e imprese ormai al collasso. Le persone per una volta vengano messe prima della burocrazia”.

(Rimini) “Non è il momento di subire le scelte che, anche fuori confine, si stanno compiendo a livello turistico”. Ne sono convinti gli albergatori e i bagnini di Bellaria Igea Marina che hanno deciso di appellarsi al presidente della giunta regionale Stefano Bonaccini. Federalberghi promuove in pratica “l’idea di creare un protocollo turistico che consenta di portare in sicurezza sull’Adriatico romagnolo ospiti provenienti da Francia, Svizzera e Germania”, sottolinea il presidente Simona Pagliarani. La lettera inviata insieme a Cooperativa Bagnini e Turismhotels, vuole essere “una risposta alle indiscrezioni secondo le quali sarebbe allo studio una sorta di corridoio turistico mitteleuropeo, che coinvolgerebbe paesi come Germania, Austria, Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia, tagliando fuori l’Italia dalle rotte turistiche dell’Adriatico”. Uno scenario, spiega Federalberghi, “costruito attorno al minore impatto del coronavirus in paesi che rappresentano, per la nostra destinazione turistica, dei competitor diretti. Legato anche, riteniamo, all’incertezza che si respira nei nostri territori e che condiziona chi ci deve scegliere quale meta”, sottolinea la Presidente Federalberghi Simona Pagliarani. “Diciamo sì”, aggiunge, “a un allentamento oculato delle misure restrittive, perché la salute di cittadini e turisti ha la priorità, ma è giunto il tempo di decisioni e strategie chiare, anche in ottica di orientamento della futura promozione”. Considerazioni che nascono dalla consapevolezza su come il coronavirus abbia letteralmente congelato l’intera filiera turistica, la quale genera in Italia circa il 13% del Pil, il 15% dell’occupazione e 17 miliardi di euro di contributo al saldo della bilancia commerciale. Il segmento più colpito è proprio la ricettività alberghiera ed extraalberghiera, ma un crollo del giro d’affari vede coinvolti anche ristorazione, mondo commerciale e lo stesso settore dei trasporti turistici. Dinamiche le quali non possono che coinvolgere anche la Città di Bellaria Igea Marina, località da oltre 2.200.000 presenze turistiche all’anno stabilmente tra le 25 città italiane più visitate. Città che ha chiuso un buon 2019 in fatto di numeri, nel contesto dei quali spicca proprio l’aumento dei turisti stranieri (+ 8,8 % rispetto al 2018, miglior performance a livello provinciale). Un totale di 78.000 visitatori provenienti da oltre confine nell’anno appena trascorso.

(Rimini) Con le dieci notifiche di denuncia a piede libero, fatte ieri dalla polizia locale di Rimini, si è conclusa una lunga indagine coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani e condotta dalla squadra di polizia giudiziaria, dal reparto mobile, con l'aiuto delle unità cinofile, in dotazione alla polizia locale. Si tratta di una vasta operazione iniziata nell'estate del 2019 che ha tenuto impegnati gli agenti fino all'inizio dell'autunno, estesa su diverse aree del territorio comunale ma concentrata particolarmente nella zona di via Giovanni XXIII, la stazione ferroviaria e il parcheggio Padane. Gli avvisi di conclusione delle indagini sono stati fatti nei confronti di 10 persone, di cui 5 di nazionalità tunisina, 5 marocchina e 1 albanese. 
Un'attività investigativa nata da una segnalazione ricevuta dalla squadra di Polizia Giudiziaria nei confronti di una tossicodipendente conosciuto come consumatrice abituale di sostanze stupefacenti. Dalle intercettazioni telefoniche di quarta persona, sono emerse informazioni su altri sospetti, prevalentemente di nazionalità straniera, dediti allo spaccio di stupefacenti. Informazioni che si sono aggiunte a quelle rese verbalmente dalla ragazza e da altri suoi conoscenti, identificati come consumatori abituali, che sono servite agli agenti per capire le modalità di distribuzione e la vendita delle sostanze stupefacenti. Oltre all'eroina e la cocaina dall'indagine è emerso anche l'uso di un farmaco, sequestrato ad alcuni degli indagati, facilmente reperibile, che se associato all'alcol, ha effetti simili all'eroina e può essere molto letale.
Gli investigatori si sono concentrati in particolare su un pubblico esercizio dell'area, dove le indagini effettuate hanno permesso di constatare come gli scambi di sostanze stupefacenti avvenissero sia nell'area esterna che interna al locale. 

Pagina 594 di 1906