Spiagge e orario lungo, Confcommercio dissente
(Rimini) “Siamo sicuri che aprire le spiagge 24 ore su 24 sia la soluzione giusta ai problemi del nostro territorio in chiave turistica?”. La domanda se la fa il presidente di Confcommercio Rimini, Gianni Indino che non si trova d’accordo sulla richiesta alla regione da parte dei sindaci della riviera. “Permettetemi di dissentire. Il nostro tessuto sociale e imprenditoriale si basa sulla ridistribuzione delle possibilità di business dell’intera offerta turistica, non solo appannaggio delle attività che insistono sulla sabbia. Se tutte le attività possibili sul nostro territorio si concentrassero in un unico luogo H24 o quasi, il resto di loro, da quelle posizionate sui viali delle zone a mare a quelle dei centri cittadini, sarebbero tagliate fuori anche dai flussi serali”.
Se i turisti “saranno concentrati e tenuti in spiaggia anche di notte si consoliderà il rischio di trattenerli nel percorso spiaggia-camera-spiaggia e verrà invece a mancare la passeggiata e di conseguenza lo shopping, un aperitivo con gli amici, un salto in sala giochi e un gelato con i bambini… Sarebbe un altro colpo durissimo per chi dà questo tipo di offerta e quest’anno non potrà contare sulla moltitudine dei consueti flussi che permettono di lavorare a tutti in periodi di normalità”, fa notare Indino.
Poi “c’è tutta la questione legata alle responsabilità: a chi spettano i controlli sui distanziamenti di centinaia di persone, chi sanifica per rendere la spiaggia fruibile la mattina seguente? Chi controllerà il mare di notte quando non c’è servizio di salvataggio? Se in un chiosco, come in ogni pubblico esercizio le responsabilità sono chiare, in questo caso non lo sono. E abbiamo già visto in questi primi giorni di aperture che soprattutto nei ragazzi c’è tanta voglia di stare insieme. Un segnale ottimo, ma che induce anche ad una ulteriore presa di coscienza”.
Bene “la spiaggia, bene gli aperitivi al tramonto e se deve essere pasti sotto l’ombrellone lo sia a condizione che non si facciano figli e figliastri concentrando tutto solo su un aspetto. Anche perché quei pochi pasti serviti sotto l’ombrellone l’estate scorsa, si sono rivelati poco più che una brutta copia dei picnic in spiaggia anni Sessanta e ora c’è il timore di una mensa a cielo aperto”.
Alle amministrazioni “chiediamo un tavolo per affrontare insieme questi aspetti prima di prendere decisioni in contrasto con il lavoro di centinaia di imprese del territorio che hanno gli stessi diritti di chi sta sulla sabbia”.
Screening sierologico, dal 29 maggio al via a Rimini
(Rimini) Dopo Piacenza, arriva anche a Rimini la campagna di screening sierologico voluta dalla Regione Emilia-Romagna per valutare la diffusione del virus nelle aree più colpite del territorio. I test rapidi saranno effettuati da venerdì 29 maggio in 10 punti prelievo dell’Azienda sanitaria distribuiti sul territorio provinciale; circa 57 mila i cittadini residenti interessati, che saranno contattati direttamente dall’Ausl Romagna.
“Andiamo avanti con il programma di screening sulla popolazione che abbiamo voluto mettere in campo per verificare la diffusione del virus a Piacenza, Rimini e Medicina, le tre aree del nostro territorio che sono state maggiormente colpite dall’epidemia- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Anche in questo caso si tratta di una chiamata attiva, pertanto i residenti che fanno parte del programma saranno direttamente contattati dall’Azienda sanitaria. Se il test darà esito positivo, rientreranno nel percorso previsto, che prevede come passo successivo l’effettuazione di un tampone nasofaringeo. Naturalmente- aggiunge l’assessore- l’adesione è volontaria, ma è inutile dire che viene fatta nell’interesse dell’intera comunità e riveste un’indubbia importanza, a maggior ragione in questa fase di graduale ritorno alla normalità”.
Come funzionano i test sierologici. I test sierologici, che saranno effettuati con prelievo venoso, consentono di capire se la persona ha avuto contatti con il virus attraverso la presenza degli anticorpi. Se il risultato è positivo, si procede con l’effettuazione del tampone per verificare se la malattia è attualmente in corso; se anche il tampone risulta positivo, viene attivata la presa in carico che contempla l'osservazione, l’isolamento del paziente e l'eventuale terapia. Se invece il tampone ha esito negativo, non vi sono ulteriori adempimenti.
Chi rientra nello screening. Nel caso di Rimini, i 57mila residenti in provincia sottoposti allo screening - che è sempre su base volontaria - sono stati individuati nelle scorse settimane dalla Direzione sanitaria dell’Ausl Romagna tra coloro che hanno avuto maggiori occasioni di contatto con persone positive o, in generale, con l'infezione. Tra essi rientrano, in particolare, i pazienti Covid 19 guariti e tutti quelli che sono stati messi in isolamento fiduciario a seguito delle indagini epidemiologiche senza essere sottoposti a tampone perché asintomatici. Inoltre, tra i 57mila cittadini sarà testato anche un campione di persone selezionate in maniera random, stratificate per sesso, età e residenza in provincia. Dopo questo primo campione di residenti si valuterà l'ampliamento della ricerca ad altri strati di popolazione.
Fase due, Badioli riapre i suoi ristoranti in riviera
(Rimini) “I ristoranti italiani sono i più buoni e sicuri del mondo. Da sempre. Siamo la vetrina di storia, tradizione e cultura agroalimentare del nostro Paese. In tavola mettiamo la nostra straordinaria biodiversità, materie prime eccezionali che arrivano da pochi chilometri di distanza dai nostri locali. Siamo ultra attenti alla qualità del cibo. Soprattutto e da sempre, seguiamo procedure e controlli d'igiene, senza paragoni con nessun altra nazione. Ovvero garantiamo a tutti bontà e sicurezza senza compromessi di ogni nostro piatto". Giacomo Badioli spiega così il punto di ripartenza dei suoi quattro locali della riviera: Novecento di Rimini, Il Falco di Vallugola, Gente di Mare e A Pesci In Faccia a Cattolica.
Accoglienza, ospitalità e servizio, sono pensate e realizzate per garantire il rispetto assoluto delle norme di prevenzione sanitaria: dall'ingresso nel locale, al tavolo, alla fine del pranzo o della cena. Corrette distanze tra gli ospiti e con il personale, uso di materiali monouso, per esempio i menù, costante sanificazione di ambienti, arredi, stoviglie, cucine. "Al centro di ciò che facciamo, oggi ancora più di ieri, trova posto l'ospitalità. Dobbiamo capire e soddisfare nuovi bisogni e richieste e in questo noi romagnoli siamo bravissimi – spiega Giacomo Badioli – accogliere è il cuore di ogni ristorante. Si può cenare con assoluto piacere anche oggi e il personale deve creare un rapporto una collaborazione vicendevole con il nostro ospite. Fino ai primi dieci giorni di giugno abbiamo di fronte un periodo di rodaggio. Obiettivo mettere a regime i locali, riportare a pieno numero staff di sala e brigate di cucina. Misurare progressiva e auspicata crescita della richiesta, pianificare gestione e risorse per sodisfarla in modo sostenibile per l'azienda".
"Oggi il profilo economico e gestionale dell'attività è essenziale. Covid-19 chiede a ogni imprenditore o esercente un salto di qualità nella programmazione del lavoro. L'estate sarà difficilissima, impossibile sapere se ad agosto avrò tutti i 50 dipendenti operativi e tutti i locali a pieno lavoro. Lo vedremo passo a passo e pronti a modificare o integrare ogni nostra attività – conclude Giacomo Badioli - oggi è importante il segnale che diamo a noi stessi e agli altri riaprendo tutti locali. Anche un cena è un modo per misurare il cambiamento di comportamenti e stili di vita. I nostri ristoranti sono luoghi dove lo si può fare con la stessa piacevolezza e gusto di tre mesi fa".
E segnare questi primi passi sono anche i nuovi menù. Si riparte con carte più corte, nate da spese quotidiane su moli del litorale e nelle aziende agricola delle colline. I piatti del giorno e della settimana diventano capitoli della narrazione di una cucina che racconta il tempo in cui vive e che tutti noi stiamo abitando. Menù Interpretati, però, grazie a tecnica e creatività degli chef dei quattro ristoranti. Un esempio arriva dal Novecento di Piazzale Fellini a Rimini e dal suo Chef Gianni Castellana. Da questa sera arrivano in tavola un antipasto di calamaretti con asparagi, oppure i calamaretti arrostiti si possono scegliere con crema di asparagi e liquirizia. Sempre tra gli antipasti le canocchie sono in acqua pazza di piselli o con salsa di piselli e insalatina di ravanelli. Nei primi i ravioli di grano si riempiono die erbe aromatiche e si sposano con le canocchie. Mentre, il baccalà celebra un nuovo matrimoni insieme a carciofi e spuma di patate. Semplicità e, linearità di sapori nitidi, coniugano in ogni piatto il meglio che la stagione di mare e terra sa offrirci. La nuova cucina che apre all'estate 2020.
Ambulanti, anche a Riccione riapre il mercato settimanale
(Rimini) Il mercato del venerdì da domani avrà una nuova sistemazione. La modifica della collocazione posteggi arriva a seguito - come è noto - dalla proposta concordata tra Comune di Riccione e i rappresentanti degli ambulanti dell'area mercatale di piazza dell'Unità e vie limitrofe, durante l'incontro dello scorso 18 maggio. E' stata quindi predisposta una nuova planimetria dell'area mercatale a partire da domani mattina in accordo con le associazioni di categoria, Cna, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato. L'organizzazione del mercato, che vede la presenza di circa 300 banchi, potrà essere rimodulata e migliorata in relazione agli incontri che si terranno settimanalmente tra l'Amministrazione comunale e i rappresentanti degli ambulanti. Tra le maggiori novità quella dell'occupazione di tutta via Diaz, fino alla stazione, ed è quindi necessario che i cittadini non lascino le auto parcheggiate al fine di poter permettere la sistemazione degli ambulanti. Tra i cambiamenti anche una parte di posti di via Ruffini che vengono divisi tra corso F.Cervi e piazza Matteotti.
"La nuova organizzazione è stata valutata insieme alle associazione che rappresentato gli ambulanti - ha detto l'assessore alle Attività Produttive Elena Raffaelli - nell'ottica di garantire distanziamento e sicurezza per la salute pubblica. Si tratta di una sperimentazione che si protrarrà non oltre la fine di settembre".
Anteprime, l’emergenza sanitaria porta Meet the Meeting online
(Rimini) Torna sabato 23 maggio, alle 18,30, in una nuova veste completamente digitale grazie ad un collegamento dal Palacongressi di Rimini, la terza edizione di ‘Meet the Meeting’, il tradizionale evento di raccolta fondi e di anticipazione dei contenuti del Meeting di Rimini che nel 2019 si è svolto in 40 piazze di tutt’Italia e che quest’anno si presenta in una forma inedita, a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Quest’anno ‘Meet the Meeting’ sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Meeting, su Youtube anche con traduzione simultanea in inglese. A condurre l’evento sarà Elisabetta Soglio, direttrice di Buone Notizie, inserto settimanale del Corriere della Sera dedicato al mondo del Terzo settore e dell’economia sociale. A presentare le parole chiave e ad anticipare alcuni contenuti del Meeting 2020 special edition sarà il Presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz. Con lui dialogheranno protagonisti dell’edizione 2020 tra cui Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia politica all’Università di Bologna e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali e lo scrittore Luca Doninelli. Atteso il contributo del regista e attore Giovanni Scifoni, lo scorso anno al Meeting con i suoi ‘Santi e altri racconti’, che commenterà nel suo stile il titolo del Meeting 2020 ‘Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime’. Sarà presente anche l’amministratore delegato di Italian exhibition group, Corrado Peraboni.
“Meet the Meeting sarà un’occasione per entrare nelle parole chiave della quarantunesima edizione del Meeting, in collegamento con ospiti, relatori, artisti che saranno protagonisti della prossima edizione e con contributi che verranno da varie città italiane. Un evento di piazza – una piazza digitale ma assolutamente non virtuale –in cui sostenere la costruzione del Meeting grazie al buon vino, che è da sempre simbolo dell’evento. Solo nel 2019, infatti, sono state donate quasi 4.000 bottiglie di vino, fornite dal Consorzio Strada dei vini e dei Sapori dei colli di Rimini, a fronte di un piccolo contributo. Tra le sorprese più attese, il breve saggio musicale offerto dall’International Musical Friendship Orchestrakademie, un collettivo che unisce giovanissimi concertisti provenienti da Germania, Polonia, Russia, Lettonia, Austria e Italia”, spiegano gli organizzatori.
«I volontari delle piazze continuano a stupirci con il loro impegno e la loro creatività che sta giungendo in maniera capillare a tutti, coinvolgendo personalità e media locali», racconta Nicoletta Rastelli, responsabile dell’evento. «Questa forma di partecipazione alla costruzione del Meeting sarà una delle modalità con cui i volontari, e chiunque desideri unirsi a noi, parteciperà alla special edition Meeting 2020». Quest’anno le città coinvolte nella preparazione e diffusione dell’evento sono circa 60, in tutte le 20 regioni italiane: Ancona, Aosta, Arezzo, Ascoli Piceno, Belluno, Bologna, Borgomanero, Brescia, Cagliari, Cambiago, Casale Monferrato, Catania, Cernusco sul Naviglio, Cesena, Chiavari, Cosenza, Cremona, Firenze, Foggia, Forlì, Gallarate, Genova, Gessate, Guglionesi, La Spezia, Lucca, Luino, Magenta, Massa, Matera, Melzo, Milano, Monte San Savino, Monza, Napoli, Oderzo, Padova, Pavia, Perugia, Pesaro, Pescara, Piacenza, Pisa, Potenza, Ravenna, Riccione, Rimini, Roma, Salerno, San Donà di Piave, San Severino Marche, Senigallia, Torino, Trento, Udine, Varese, Viareggio. Dal sito meetthemeeting.org “è possibile fare donazioni per sostenere la realizzazione dell’evento. Chi vuole partecipare o trovare maggior informazioni può accedere al sito meetthemeeting.org oltre che ai social e al sito della manifestazione www.meetingrimini.org", è l’invito degli organizzatori.
Bancarotta, sequestrati 180mila euro
(Rimini) La guardia di finanza di Rimini ha eseguito un sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, per un importo di oltre 180.000 euro, nei confronti di tre imprenditori. “Il provvedimento rappresenta l’ultimo atto delle indagini, delegate dalla locale Procura della Repubblica, scaturite dal fallimento della newco nata sulle ceneri del fallimento di una nota azienda operante nel settore dell’allestimento di stand fieristici, che si era concluso con l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di tre imprenditori e contestuale sequestro preventivo per un ammontare complessivo di oltre 3 milioni di euro”, spiegano le fiamme gialle.
Le investigazioni coordinate dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi e svolte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini hanno consentito di “individuare, anche nella nuova gestione, reiterate operazioni per depauperare il patrimonio aziendale della fallita, mediante indebiti prelevamenti dai conti societari e sottrazione di materiali ed attrezzature, per un valore di circa 180.000 euro. Sono stati eseguiti sequestri di somme di denaro ed altre disponibilità finanziarie sui conti correnti dei nuovi indagati fino alla concorrenza delle distrazioni contestate”.
21 maggio
Riapre la spiaggia | Fondi speciali per Rimini | Test per 57mila riminesi | Autonomia per i sindaci
Rimini-Pesaro: abbattute le barriere anti covid tra le due province
(Rimini) I presidenti delle Province di Rimini, Riziero Santi, e di Pesaro-Urbino, Peppino Paolini, sentiti i prefetti hanno sottoscritto un accordo che dà efficacia alle ordinanze dei presidenti delle rispettive Regioni per consentire da subito la visita fra congiunti delle due province confinanti.
“L’accordo è stato raggiunto – dichiara il presidenti della Provincia di Rimini Santi - in considerazione della positiva evoluzione dello stato epidemiologico delle rispettive Regioni e tenendo conto dell’esigenza manifestata da numerosi cittadini dei due territori residenti nella zona di confine. Il provvedimento è stato comunicato ai prefetti affinché venga divulgato alle forze di polizia per le relative attività di controllo. Gli spostamenti dovranno essere infatti accompagnati da idonea autocertificazione.”
Lo spostamento fra Regioni in stato di emergenza Covid-19 è regolato dalle leggi nazionali. Le Regioni confinanti hanno precisato i presupposti dovuti ad esigenze urgenti estendendoli agli incontri fra congiunti. I presidenti delle Province hanno a loro volta raccolto le esigenze dei cittadini di un ricongiungimento dopo settimane di isolamento forzato.
Spiagge, la Regione anticipa al 23 maggio l’avvio della stagione balneare
(Rimini) Anticipato a sabato 23 maggio l’avvio ufficiale della stagione balneare in riviera. Inizialmente prevista per lunedì 25, la riapertura degli stabilimenti balneari è stata anticipata di un paio di giorni per decisione della Regione Emilia-Romagna.
“Dopo la pubblicazione dei protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus- spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo e Trasporti- diversi stabilimenti si sono organizzati e sono pronti e attrezzati per garantire servizi in sicurezza già dai prossimi giorni. Abbiamo quindi ritento fosse giusto, dopo la lunga chiusura, consentire di accogliere i primi clienti già da questo fine settimana”. La raccomandazione, ribadita da parte della Regione, è di evitare il concentramento solo in alcune porzioni di spiaggia, per facilitare e garantire sicurezza e distanziamento tra le persone.
Misano, al San Pellegrino il premio di traduzione è online per 500 studenti
(Rimini) Per il non anno consecutivo, nastro di partenza per il premio di traduzione organizzato dalla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici San Pellegrino (SSML). Per la prima volta, 500 studenti dell'ultimo biennio delle scuole superiori di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Pesaro-Urbino e della Repubblica di San Marino, affronteranno la sfida della traduzione non all'interno delle aule degli istituti scolastici ma nell'agorà virtuale di una piattaforma web. Con loro ragazze e ragazzi di Puglia e Veneto, regioni dove sono presenti le sedi del corso di laurea triennale per mediatori linguistici Unicampus San Pellegrino (Vicenza, Belluno, Ceglie Messapica).
Gli studenti si confronteranno con testi originali di tipo giornalistico o culturale, della lunghezza di una cartella, in inglese, francese, spagnolo, tedesco o russo. La richiesta di traduzione non è solo fedeltà grammaticale, sintattica e di contenuti, ma anche espressione di capacità di rendere interessante e facilmente comprensibile ogni testo al lettore italiano.
Per ciascuna lingua verrà assegnato al primo classificato un premio di 500 euro. Mentre, il secondo e terzo di ogni categoria riceveranno un dizionario offerto dalle case editrici DeAgostini e Oxford University Press e, dal quarto all'ottavo, un codice per la consultazione dei dizionari digitali Zanichelli.
"Il premio è un modo per avvicinare i giovani allo studio delle lingue straniere e al mondo della traduzione letteraria e giornalistica. Apre la porta verso studi universitari in grado di completare il percorso formativo della persona e garantirgli competenze e professionalità, spendibili e ricercate nel mondo del lavoro", spiegano Roberta Fabbri direttrice SSML e Michele Guidi, direttore generale Fondazione Unicampus San Pellegrino.
È quanto offrono infatti agli studenti i corsi triennali di mediazione linguistica internazionale SSML Fusp, seguiti da 200 tra ragazze e ragazzi a Misano Adriatico, da 150 a Vicenza, 50 a Belluno e 20 a Ceglie Messapica. Nove le lingue di specializzazione: inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo, cinese, arabo, giapponese, portoghese-brasiliano. La laurea apre opportunità di veloce inserimento lavorativo in settori e mansioni quali: responsabile delle relazioni con l'estero o dei rapporti import/export, collaboratore nelle filiali all'estero di imprese italiane e di filiali straniere in Italia, collaboratore presso organismi ed enti internazionali, responsabile di strutture e progetti nazionali e internazionali. Senza dimenticare le figure di cooperante nelle organizzazioni umanitarie e impiegato in ambasciate o uffici consolari.