Suolo pubblico al locali, nasce Cattolica lounge
(Rimini) Si è svolta stamani una nuova riunione, in videoconferenza, della Consulta Turistica ed Attività Economiche del Comune di Cattolica. Tra i vari argomenti trattati l’attenzione si è focalizzata sul progetto di ampliamento dell’utilizzo di spazi pubblici per bar e ristoranti. Si sono illustrate le modalità di presentazione dell’istanza per l’utilizzo gratuito del suolo. Una procedura semplificata e senza costi per gli esercenti che è stata battezzata “Cattolica Lounge”. Dal 1 maggio al 31 ottobre 2020 verrà valorizzato il “salotto” della Regina anche garantendo il distanziamento sociale. Nella Giunta Comunale, prevista per domani mattina, verrà discusso e formalizzato il progetto in tutte le sue parti e sarà successivamente possibile divulgarne i dettagli.
Sarà necessario che le attrezzature rispettino le indicazioni estetiche previste dai regolamenti comunali; non intralcino attività limitrofe, passi carrai, cancelli ed accessi di case e attività; si rispetti il codice della strada; il servizio al tavolo si svolga nel rispetto dei protocolli; venga perimetrata l'area e le attrezzature siano di facile rimozione. Le attività che intendono usufruire di questa possibilità dovranno presentare domanda presso il SUAP allegando la planimetria dell’area interessata (Modello reperibile al seguente link: https://bit.ly/3guyOGe). Lo stesso ufficio è a disposizione per gli approfondimenti e chiarimenti del caso.
L’iniziativa ha raccolto il consenso delle Associazioni di Categoria presenti al tavolo virtuale della Consulta. “Diversi gli stimoli e le proposte che i vari rappresentanti hanno sintetizzato durante questo incontro - ha commentato il Sindaco Mariano Gennari. L’importante è rimanere focalizzati sulle esigenze del territorio e consapevoli delle difficoltà che tutti dovremo affrontare con risoluta intenzione di superarle insieme. L’Amministrazione è sempre pronta e disponibile a valutare proposte fattibili e di buon senso, restando ferma la necessità di mantenere una particolare attenzione ai servizi ed ai progetti che necessitano alla comunità”.
Spazio Tondelli, c’è la delibera per realizzare il “grande teatro”
(Rimini) Autorizzata con delibera di Giunta del Comune di Riccione, la costituzione del diritto di superficie a titolo oneroso, sulle porzioni del fabbricato del centro polifunzionale per le arti sceniche "Spazio Tondelli", primo atto necessario per dare il via alla ristrutturazione di quello che diventerà un grande teatro cittadino nel cuore di viale Ceccarini. La decisione della Giunta sarà quindi portata al voto del prossimo Consiglio comunale. Lo schema contrattuale del diritto di superficie prevede alcune clausole principali, prima di tutto la durata del diritto di superficie di 25 anni rinnovabili, a decorrere dall’atto notarile di stipula. Alla scadenza del termine di validità del diritto di superficie, la Società Cooperativa Casa del Popolo a.r.l., tornerà pienamente proprietaria delle unità immobiliari, ad eccezione degli arredi che resteranno in proprietà del Comune di Riccione che corrisponderà alla Società Cooperativa Casa del Popolo 31.000 euro annui. L'opera di riqualificazione come è noto è stato predisposto dall’architetto Anton Luca Nannini, e i lavori che sulla base di un quadro economico preliminare ammontano a circa 563.400 euro. Lo scorso dicembre era stato firmato l’accordo tra Comune di Riccione e la società cooperativa Casa del Popolo, che prevedeva appunto la costituzione del diritto di superficie a favore del Comune di Riccione. La ristrutturazione a carico del Comune inciderà sulla sala per il pubblico, il comparto scenico, i vani a servizio camerini, il foyer, bookshop e bistrot con un annesso dehors lato viale Ceccarini dove si aprirà l’ingresso principale del rinnovato Spazio Tondelli e dove nuovi arredi urbani e la sistemazione di un’area giardino che diventa pubblica, renderà immediatamente visibile ai visitatori, turisti e cittadini che in quel luogo sorge il nuovo Teatro di Riccione. Lo Spazio Tondelli in questi anni è stato in continua crescita, grazie alla gestione di Riccione Teatro, l’associazione partecipata dal Comune di Riccione e diretta da Simone Bruscia che promuove il Premio Riccione e TTV.
“Questo è un secondo grande obiettivo che l'amministrazione di Riccione raggiungerà, dopo il via libera alla nuova caserma dei carabinieri, arrivato nell'ultimo consiglio comunale - ha detto il sindaco Renata Tosi -, anche il nuovo teatro di Riccione diventa realtà. Dopo 30 anni, questa amministrazione riuscirà a dare alla città un nuovo teatro in viale Ceccarini. Nel tempo l'esigenza della città di avere uno spazio adeguato per le arti sceniche è cresciuta sempre più anche grazie al successo di pubblico delle stagioni teatrali. Siamo finalmente a buon punto”.
Bonora, don Egidio Brigliadori rettore del santuario
(Rimini) Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ha nominato don Egidio Brigliadori rettore del santuario Madonna di Bonora (Montefiore Conca). Il parroco di Morciano prende il testimone da don Ferruccio Cappuccini, morto il giorno di Pasqua. Don Egidio (nato a Sogliano al Rubicone il 13 novembre 1947), vicario foraneo del Vicariato Valconca, pur abitando al Santuario, fa riferimento alla comunità sacerdotale di Morciano per un servizio condiviso alla rispettiva Unità Pastorale. Non è questa l’unica novità in diocesi.
Don Giuseppe Arcangeli, già al fianco di don Fernando Della Pasqua – tornato al Padre il 12 maggio scorso – in questi ultimi mesi di malattia, è stato nominato parroco della parrocchia San Biagio di Roncofreddo, che comprende anche le comunità di S. Paola, Musano, Cento e Monteleone. Don Giuseppe (nato a Rimini il 14 settembre 1961), pur abitando in canonica, farà riferimento alla comunità sacerdotale di Sogliano e alla rispettiva Zona Pastorale di Borghi-Sogliano-Roncofreddo, di cui rimane il “Moderatore”.
Questi avvicendamenti cercano di tener conto delle caratteristiche dei singoli presbiteri e di favorire il cammino delle rispettive Comunità pastorali. “Alla riconoscenza per il servizio svolto dai sacerdoti precedenti si aggiunge la gratitudine per la disponibilità offerta da don Egidio e don Giuseppe e li affidiamo alla materna protezione di Maria, madre dei sacerdoti. – dice don Maurizio Fabbri, vicario generale della Diocesi – Che lo Spirito di Gesù Risorto, buon pastore, sia la forza e la gioia di tutti noi”.
Spiagge aperte fino alle 22 per cene sotto l’ombrellone. Pubblicata l’ordinanza balneare
(Rimini) Più spazio, più tempo e più servizi per una spiaggia da vivere in sicurezza e nel pieno delle proprie potenzialità. Al termine del confronto sull’ordinanza balneare comunale è stato definito il quadro normativo per la stagione estiva 2020.
“Un testo che contempla numerose novità – commenta l’assessore al Demanio Roberta Frisoni - che faranno di Rimini una spiaggia davvero ‘open space’, che mette al centro il benessere e la tutela di chi la frequenta. Una spiaggia che si amplierà nelle dimensioni del tempo e dello spazio, con la possibilità di avere servizi prolungati in spiaggia per potersi intrattenere anche a cena e con un distanziamento tra ombrelloni che, grazie alla vastità della nostra spiaggia, ci consentirà di garantire agli ospiti spazi che pochi altri in Italia potranno offrire. La spiaggia di Rimini rappresenterà un modello innovativo di come dare un servizio di qualità agli ospiti garantendo la tutela della salute di tutti. Una base su cui costruire le spiagge del futuro”.
Su questo presupposto si poggia il primo elemento di novità dell’ordinanza e che propone Rimini come la spiaggia con i più ampi spazi a disposizione dei bagnanti. Il testo infatti fissa il limite minimo di ombreggio di 18 metri quadri (contro i 12 stabiliti dall’ordinanza regionale), ad eccezione della zona dal bagno n. 1 al bagno n. 10 di Rimini Sud, in cui la superficie minima è individuata in 15 mq. In ogni caso, la distanza tra le file parallele alla battigia non può essere inferiore a 4,50 metri (4,30 per i numeri da 1 a 10 di Rimini sud e 5 metri dal bagno 11 al bagno 98 di Rimini sud) e tra le file perpendicolari alla battigia non può essere inferiore a 3,50 metri. Dal centro del sistema di ombreggio alle pedane dello stabilimento balneare dovrà essere mantenuta una distanza minima di almeno 2 metri.
Altra importante novità destinata a rivoluzionare la vita di spiaggia riguarda gli orari degli stabilimenti balneari, che dovranno consentire la permanenza dei clienti e l’utilizzo dei servizi almeno fino alle 22. L’ampliamento serale coniuga l’esigenza di garantire maggiore disponibilità di spazi all’aperto all’opportunità di incrementare l’offerta turistica e i servizi a disposizione dei bagnanti, consentendo ad esempio la possibilità di fermarsi anche per la cena.
E per incentivare questo tipo di servizio si darà nuovo impulso al pasto sotto l’ombrellone: l’ordinanza infatti, come anticipato i giorni scorsi, consente ai pubblici esercizi, ristoranti, laboratori artigianali di generi alimentari di consegnare cibo su ordinazione - ‘delivery’ - ai clienti della spiaggia. Questo consentirà di ridurre i possibili assembramenti nei locali e favorire la permanenza all’aria aperta, nel rispetto delle norme igienico- sanitarie e di sicurezza. Per svolgere il servizio di delivery dovranno essere utilizzati piatti, bicchieri o altro realizzati con materiale compostabile monouso, di carta, o altro materiale plastico lavabile.
Rimini infatti prosegue inoltre il suo impegno per una spiaggia plastic free: sulle spiagge del Comune è confermato il divieto di vendita di bevande in bicchieri di plastica usa e getta così come la distribuzione ai clienti di bicchieri e cannucce in plastica usa e getta. Si potranno utilizzare invece bicchieri di carta e di materiale compostabile monouso o di materiale plastico lavabile in lavastoviglie e riutilizzabile. A seconda della tipologia di bicchieri e cannucce monouso utilizzati, i concessionari dovranno dotare gli spazi comuni di contenitori per la raccolta differenziata e comunicare la clientela sulle modalità per il corretto conferimento dei rifiuti.
E’ previsto inoltre per i prossimi giorni un aggiornamento delle linee guida per il servizio di somministrazione dei bar di spiaggia e dei chiringuito, che sarà al centro di uno specifico provvedimento e che servirà per allineare il servizio alle indicazioni igienico sanitarie a prevenzione del contagio da Covid-19.
Salute e tutela dell’ambiente sono alla base della riconferma del divieto di fumare sulla battigia, già introdotto nella passata stagione. Un provvedimento studiato per garantire il benessere dei non fumatori e allo stesso tempo ridurre la presenza di mozziconi sulla battigia.
Ai concessionari di stabilimento balneare e di bar-ristorante è consentita l’attività di merchandising, nelle forme e secondo le modalità stabilite da un’apposita disciplina che sarà definita dall’Amministrazione.
Così come lo scorso anno, anche l’ordinanza 2020 prevede l’obbligo di illuminazione notturna delle spiagge, allo scopo di aumentarne la sicurezza e la fruibilità. I concessionari che non ne sono già dotati, sono chiamati a installare impianti che garantiscano l’illuminazione e la videosorveglianza degli stabilimenti. Nel periodo compreso tra il 13 giugno ed il 13 settembre gli impianti dovranno restare accesi dal tramonto all’alba, negli stessi orari previsti per la normale illuminazione pubblica.
Confermata anche la possibilità di balneazione per i cani, non contenuta nell’ordinanza comunale, ma prevista da un provvedimento specifico emanato lo scorso anno e ancora in vigore. La balneazione per gli animali sarà consentita negli stabilimenti che ne fanno richiesta e gli animali potranno entrare in acqua solo in fasce orarie definite (dalle 6 alle 8 di mattina e dalle 19 alle 21) e in specchi d’acqua individuati dai titolari degli stabilimenti che già dispongono di aree attrezzate per gli animali d’affezione. L’accesso ai servizi di spiaggia e alla balneazione è consentito solo agli animali registrati presso lo stabilimento balneare, così come previsto dall’ordinanza balneare regionale e dall’AUSL.
Confermate le altre prescrizioni, così come previste dall’Ordinanza balneare regionale: dal divieto di accesso alla spiaggia dall’1 alle 5 del mattino, all’ampiezza delle fasce di battigia destinate al libero transito (5 metri nella zona di Rimini Nord, 20 metri nella zona di Rimini Sud). Lungo le spiagge nella fascia di libero transito è consentito l’esercizio del commercio e dell’attività fotografica e ritrattistica in forma ambulante da parte dei soggetti in possesso di autorizzazione demaniale, a condizione che venga garantita l’applicazione di tutte le misure atte a garantire il distanziamento interpersonale e il divieto di assembramento. Consentita anche l’attività di scuole di vela, di nuoto e di surf secondo le modalità contenute nella specifica disciplina amministrativa e nell’autorizzazione demaniale.
“Con questa ordinanza- chiosa l’assessore al Demanio, Roberta Frisoni- Rimini disegna le nuove coordinate di un futuro che è già ora. Più spazio, più tempo di utilizzo, più servizi; in questo modo l’arenile, in corrispondenza con la fascia del lungomare oggetto della rigenerazione strutturale in corso con il Parco del Mare e con le nuove possibilità offerte ai pubblici esercizi sui viali delle Regione con ‘Rimini Open Space’, diventa finalmente parte integrante della città, un luogo magico dall’alba fino alla sera in cui le attività turistiche e le relazioni tra persone possono avvenire in completa sicurezza. Sappiamo che ciò comporterà un impegno ancora maggiore da parte degli operatori ma proprio perché siamo di fronte a una stagione mai vista prima, tutti siamo chiamati a uno sforzo straordinario al termine del quale c’è il benessere e lo sviluppo di Rimini e della sua comunità. Comprendiamo le ragioni di tutti ma non si può pensare che il tema sia il ‘tornare com’era prima’. Abbiamo di fronte una enorme occasione non solo per ripensare ma davvero concretizzare il sogno e il desiderio di una spiaggia e di un lungomare unico in Europa, rinaturalizzato, ambientalmente eccellente, con un alto tasso di qualità estetica e un altrettanto elevato livello di servizi e di sicurezza sanitaria. Come Comune di Rimini proseguiremo in questa strada intrapresa.
Con questa nuova organizzazione della spiaggia affermiamo il diritto di vivere questo luogo, da parte di 150 mila riminesi, e dei milioni di turisti che ogni anno vengono qui, famiglie, bambini, anziani, di vivere la vacanza perfetta: un luogo sicuro e allo stesso tempo accogliente, coinvolgente, ricco di nuovi servizi, dall’alba fino alla sera. Questa la nuova spiaggia a cominciare da oggi”.
25 maggio
Movida da regolare | Nuovi contagi zero | Meeting show
Live dal palas l’anteprima del Meeting, Gnassi: l'evento resta a Rimini
(Rimini) Il Meeting di Rimini si presenta a tutto il mondo sui suoi canali social attraverso Meet the Meeting. Il tradizionale evento di raccolta fondi e anticipazione dei contenuti della manifestazione quest’anno si è tenuto in forma digitale dal Palacongressi di Rimini IEG, sabato 23 maggio alle 18.30 con la conduzione della giornalista Elisabetta Soglio e la presenza in studio del presidente del Meeting Bernhard Scholz.
L’evento ha raggiunto oltre 20mila persone, quattromila delle quali hanno interagito in vari modi, commentando e rilanciando, sul canale Youtube e la pagina Facebook del Meeting. Numeri destinati a crescere rapidamente, considerato che Meet the Meeting continuerà ad essere visto anche nei prossimi giorni sulle stesse piattaforme.
«Il Meeting vuole essere un evento al servizio delle persone», ha esordito Scholz, «al servizio della ripresa della vita politica, economica, umana dopo la crisi che ha colpito tutti noi». Quella del 2020 sarà una special edition, ha spiegato il presidente del Meeting dall’elegante studio di registrazione allestito nel Palacongressi, un’edizione in larga parte digitale, che consentirà al Meeting «di raggiungere persone in tutto il mondo, anche tanti che del Meeting magari non sapevano nulla».
“Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime” il titolo di questa edizione. «In un momento drammatico e unico nella storia del mondo, sono sorte nuove domande di senso, abbiamo assistito a testimonianze di medici, infermieri, volontari. Abbiamo fatto tutti l’esperienza che la meraviglia, anche in un contesto così difficile, ci lega gli uni agli altri e ci porta al sublime, cioè al significato delle cose».
Su questi temi Scholz ha dialogato con lo scrittore Luca Doninelli e l’economista Stefano Zamagni. Entrambi hanno anticipato temi del Meeting 2020. Lo scrittore lombardo ha sottolineato che «la quotidianità ora non è più scontata». Citando La linea d’ombra di Joseph Conrad, ha ricordato che «è giusto avere dei progetti, l’uomo è una progettualità, ma tutto ciò non esaurisce il rapporto con la realtà»: accorgendosi di questo si può scoprire che «possiamo renderci conto che ciò che abbiamo di più bello ci è stato donato».
Per Zamagni la crisi attuale si può risolvere secondo due modelli, quello “dell’alluvione”, in cui si aspetta che l’acqua del fiume rientri negli alvei, continuando poi la vita di prima, o quello della “resilienza trasformativa”. «Si prende cioè l’occasione di questa grave crisi non solo per riformare, ma per trasformare interi pezzi del modello di ordine sociale che fino ad ora ci ha guidato».
Se il Meeting diventa più digitale, non per questo però perderà il rapporto con la città che lo ha da sempre ospitato. Lo ha confermato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, intervenuto in studio, per il quale «che il Meeting rimanga a Rimini è una decisione che contiene un messaggio forte ed è una decisione coraggiosa, perché l’inedito che abbiamo vissuto ci consente già ora di fare il Meeting in un modo diverso».
Anche l’ad di IEG, la società che gestisce sia la Fiera sia il Palacongressi di Rimini, Corrado Peraboni, ha sottolineato «l’importanza che le idee continuino a circolare anche in tempo di pandemia e di lockdown» e ha aggiunto che il Meeting 2020 sarà anche «un grande segnale di fiducia nella possibilità di mettere a disposizione una struttura adeguata a un grande evento come il Meeting garantendone la sicurezza». Meet the Meeting si è poi concluso con i ragazzi dell’International Music Friendship, un’esperienza musicale nel segno dell’amicizia fra i popoli, che saranno (sempre in forma digitale) presenti al Meeting 2020.
«Grazie a tutti coloro che hanno partecipato», è il commento finale del direttore del Meeting, Emmanuele Forlani, «gli oltre cento articoli pubblicati sulla stampa e i media online in questi giorni, i servizi televisivi, il coinvolgimento di volontari di più di 60 città italiane, le numerose donazioni arrivate anche durante la diretta, le centinaia di bottiglie di Sangiovese inviate a chi ha fatto donazioni ci dicono che c’è una grande attesa di Meeting, quest’anno in modo particolare. Nelle prossime settimane cominceremo a raccontare il programma, che si annuncia di assoluto livello».
Aggiornamento coronavirus: zero contagi, un decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.558 casi di positività, 45 in più rispetto a ieri. 4.449 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 291.876. Le nuove guarigioni oggi sono 150 (19.046 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 4.457 (-113).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.855, -107 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 83 (-1). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 519 (-5).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 19.046 (+150): 1.378 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 17.668 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 8 nuovi decessi: 4 uomini e 4 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.055. I nuovi decessi riguardano 3 residenti nella provincia di Parma, 1 in quella di Reggio Emilia, 1 in quella di Modena, 2 in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ferrara e 1 in quella di Rimini. Nessun decesso di residenti nelle province di Piacenza, Ravenna e Forlì-Cesena.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.459 a Piacenza (2 in più rispetto a ieri), 3.474 a Parma (18 in più, in grande maggioranza asintomatici positivi ai tamponi seguiti allo screening sierologico), 4.929 a Reggio Emilia (7 in più), 3.896 a Modena (1 in più), 4.550 a Bologna (11 in più); 392 le positività registrate a Imola (nessun caso in più), 985 a Ferrara (nessun caso in più). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.873 (6 in più), di cui 1.020 a Ravenna (2 casi in più), 942 a Forlì (+1), 777 a Cesena (3 in più), 2.134 a Rimini (nessun caso in più).
Aggiornamento coronavirus: + 9 contagi, 1 decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.470 casi di positività, 53 in più rispetto a ieri. I tamponi effettuati sono 3.940, per un totale di 282.857. Le nuove guarigioni sono 237 (18.703 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono scesi a 4.730 (-196). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.089, - 153 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 89 (-3). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid: -40
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 18.703 (+237): 1.504 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 17.199 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 12 nuovi decessi: 6 uomini e 6 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.037. I nuovi decessi riguardano 2 residenti nella provincia di Piacenza, 1 in quella di Parma, 1 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ravenna, 2 in quella di Forlì-Cesena (1 nel Forlivese e 1 nel Cesenate) 1 in quella di Rimini. Nessun decesso tra i residenti nella provincia di Reggio Emilia, Ferrara e da fuori Regione. Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.455 a Piacenza (6 in più rispetto a ieri), 3.444 a Parma (9 in più), 4.919 a Reggio Emilia (5 in più), 3.895 a Modena (11 in più), 4.528 a Bologna (9 in più); 392 le positività registrate a Imola (dato invariato), 985 a Ferrara (1 in più). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.852 (12 in più), di cui 1.018 a Ravenna (dato invariato), 940 a Forlì (lo stesso di ieri), 772 a Cesena (3 in più), 2.122 a Rimini (9 in più).
Balneare ed entroterra, come si prepara la riviera del turismo? Domani su Rainews
(Rimini) Come si stanno preparando gli operatori del turismo alla ripartenza in questa estate segnata dall’emergenza sanitaria? Il turismo lento potrà offrire agli italiani un modo diverso per trascorrere le vacanze? In che modo potremo andare in spiaggia o alloggiare in un albergo? Come si stanno attrezzando gli operatori turistici, per far trascorrere le vacanze abbinando la leggerezza che punteggia il periodo delle vacanze alle esigenze di sicurezza? E come ci si sta organizzando per consentire anche alle persone disabili di andare in villeggiatura senza dover sopportare altri disagi, oltre a quelli soliti? E il turismo escursionistico, quello in bicicletta o a piedi seguendo le orme di San Francesco. Di questo e altro si parlerà nella puntata di “Cammina Italia” che andrà in onda domani, sabato 23 maggio, alle ore 14:30 su Rainews24. Un reportage lento che partirà da Rimini e dalla riviera romagnola nel giorno della riapertura delle sue grandi spiagge e si spingerà fin nell’entroterra, fino al borgo di San Leo, per raccontare il turismo possibile ai tempi del coronavirus. Tante le voci ascoltate dal giornalista Alfredo Di Giovanpaolo: Maurizio Ermeti presidente del Forum Piano Strategico, Mauro Vanni presidente cooperativa balneari Rimini sud, Eugenio Giovanardi di Emotion Bike, Franco Boarelli Presidente Cammino di San Francesco, Francesca Berardi Operatrice turistica di San Leo, Fabrizio Fabbri albergatore.
Antennone Viserba, delegazione in piazza Cavour
(Rimini) Una delegazione di residenti di Viserba monte si è recata in piazza Cavour e via Rosaspina a Rimini per manifestare contro l'installazione dell'antennone di via Baroni a Viserba monte. "Vogliamo il rispetto del regolamento", questo hannp detto in coro i manifestanti in nome della oltre 1300 persone firmatarie della petizione consegnata lunedì scorso all'assessore Anna Montini. Il comitato dei cittadini chiede così “un atto di buon senso e di buona amministrazione da parte del comune, in nome dei principi, indirizzi e norme del regolamento comunale sulla telefonia mobile, affinché sia trovata una soluzione più coerente con le sue disposizioni”. Raccontano dal comitato che “fonti qualificate interne all'amministrazione hanno informato i presenti che il comune, sulla base delle istanze presentate dai cittadini e dall'avvocato Morri Maurizio, ritiene un "atto dovuto" provvedere al riesame del procedimento e nel frattempo alla sospensione dei lavori”.
I residenti di Viserba monte quindi “auspicano che il comune ed Iliad possano individuare una soluzione alternativa, coerente con i dettami del regolamento, che potrebbe scrivere il lieto fine di una vicenda che angoscia tante, troppe famiglie, per le quali in caso di "fumata nera", non rimarrebbe altra possibilità che il ricorso al Tar”. I residenti di Viserba monte ribadisocno di non essere “contrari alla tecnologia che spesso facilita e migliora le nostre vite; chiedono solo che allo sviluppo tecnologico si accompagni la dovuta attenzione ai temi della salute ed ambiente, oltre alla salvaguardia dei sacrifici economici sostenuti dai residenti che a Viserba monte hanno trovato la risposta alla loro esigenza abitativa”.