San Gaudenzo, veglia con mascherina per le vittime della mafia
(Rimini) San Gaudenzo prosegue la tradizione, modellando la "Serata della Legalità" in ottemperanza con le norme, venerdì 29 maggio, alle ore 21 brevi letture, testimonianze e l'intervento del giudice Eugenio Cetro "Per amore del mio popolo non tacerò". Così iniziava la lettera di don Peppe Diana, con la quale il sacerdote nel 1991 chiedeva un forte impegno civico contro la camorra. Il prete di Casal di Principe (provincia di Caserta) in quegli anni si distingue per una intensa campagna contro il clan dei Casalesi, in provincia di Caserta. Tre anni dopo, nel 1994, viene ucciso dalla camorra nella sua parrocchia. "Per amore del mio popolo non tacerò" è il titolo scelto dalla parrocchia di San Gaudenzo di Rimini per la Veglia liturgica in memoria dei martiri della mafia, organizzata in Chiesa, venerdì 29 maggio, alle ore 21.
Quella di San Gaudenzo è una lunga tradizione. Da ben diciassette anni, infatti, la parrocchia promuove una "Serata della legalità" nella settimana in cui ricorre l'anniversario dell'uccisione del giudice Giovanni Falcone (e degli uomini della sua scorta, il 23 maggio 1992), per tenere desta l'attenzione sulla gravità e purtroppo sull'attualità della massiccia presenza delle mafie, anche nel territorio riminese e dell'Emilia-Romagna, invitando alla vigilanza attiva, alla responsabilità e all'impegno personale. Quest'anno, a causa dell'emergenza e delle limitazioni ancora in vigore, San Gaudenzo non potrà organizzare una "Serata della legalità" ma intende comunque affrontare l'argomento, proponendo una Veglia liturgica. La Veglia si comporrà di due parti. Nella prima, ci saranno richiami della Sacra Scrittura, testimonianze dei Papi e dei martiri stessi della mafia (tra cui lo stesso Falcone, Borsellino, Livatino, don Puglisi, e altri ancora). Nella seconda parte prenderà la parola, per portare la sua testimonianza di magistrato, il giudice riminese Eugenio Cetro, riferita alla situazione attuale.
L'invito a partecipare è rivolto a tutti. La capienza della chiesa (in piazza Mazzini, a Rimini) con i posti segnati e distanziati è di 80 persone. Si ricorda di indossare la mascherina, come previsto dalle norme per l'emergenza sanitaria. La Veglia sarà trasmessa anche in streaming, sul sito: www.sangaudenzo.it
27 maggio
Dobbiamo essere pronti | Il libro del primario Nardi | Corridoi per le spiagge
Aggiornamento coronavirus: 4 contagi, nessun decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.611 casi di positività, 24 in più rispetto a ieri. 3.673 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 297.854. Le nuove guarigioni sono 229 (19.389 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 4.146 (-213). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.573, -190 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 80 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 493 (-21).Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 19.389 (+229): 1.237 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 18.152 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 8 nuovi decessi: 6 uomini e 2 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.076. I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Modena, 5 in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ferrara, 1 in quella di Forlì-Cesena (nel Forlivese). Nessun decesso tra i residenti nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ravenna, Rimini e da fuori regione.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.465 a Piacenza (1 in più rispetto a ieri), 3.478 a Parma (nessuno in più), 4.933 a Reggio Emilia (4 casi in più), 3.899 a Modena (2 in più), 4.573 a Bologna (9 in più); 393 le positività registrate a Imola (1 caso in più), 986 a Ferrara (nessuno in più). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.884 (7 in più), di cui 1.023 a Ravenna (3 casi in più), 942 a Forlì (nessun caso in più), 777 a Cesena (nessun caso in più), 2.142 a Rimini (4 in più).
Riccione, nuovi lampioni in viale Ceccarini
(Rimini) Sono iniziati questa mattina i lavori in viale Ceccarini per il montaggio dei nuovi lampioni che sostituiranno i vecchi. Sono 36 i nuovi steli di colore corten che sostituiranno gli attuali bianchi e verranno montati dalla ditta Antonioli srl di Riccione. I nuovi lampioni sono alti 5 metri e hanno un diametro di 10 centimetri. Sono a forma cilindrica, in acciaio zincato, vernice colore corten e l'illuminazione sarà a led. Ogni lampione ha 4 bracci, con lampade led rivolte verso terra con relativo risparmio energetico e di inquinamento luminoso, ma un effetto scenico di grande impatto.
Procedono spediti anche i lavori per il restyling del lungomare. Da questa mattina, si sta lavorando per montare gli arredi della passeggiata Goethe e Shakespeare, e la prossima settimana sarà aperto e fruibile. "In poco tempo sarà completato tutto il nuovo arredo del principale viale della città - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. I nuovi lampioni sono molto eleganti e donano a viale Ceccarini un'atmosfera particolare, nonostante siano stati scelti per limitare al massimo l'inquinamento luminoso e dispendio energetico. L'intervento che abbiamo fatto in viale Ceccarini è stato pensato per poter dare una nuova veste e donargli un look piacevole e nuovo, in attesa di quello che sarà il progetto più grande compreso nel masterplan dell'architetto Stefano Boeri".
Antennoni, Erbetta: anche in via Flaminia Conca?
(Rimini) E’ in procinto o sono state chieste autorizzazioni per l'installazione di un'antenna telefonica tra via Flaminai Conca e Via della Repubblica all'altezza del concessionario Ricci? Se sì, di quale compagnia telefonica si tratta? Sono le domande che porrà in consiglio comunale Mario Erbetta, nel’ambito di una più ampia richiesta di chiarimenti sull’antenna telefonica che dovrebbe essere installata da Iliad a Viserba.
Nei giorni scorsi si era aprlato di un futuro incontro chiarificatore tra compagnia e comune, e infatti Erbetta chiede “se ci sono stati dei colloqui recenti con Iliad per lo spostamento dell'antenna in un luogo meno abitato e se si con quali risultati, a che punto è la risposta del Comune al ricorso in sospensiva presentato, quale sia l'intendimento dell'amministrazione sull'installazione dell'antenna in via Baroni”.
Più in generale Erbetta cercherà di chiarire “il numero e il posizionamento grafico delle antenne già installate sul territorio comunale, con l'indicazione del tipo di antenna (3-4-5-G) e della compagnia telefonica; il numero e il posizionamento grafico delle antenne da installare (già autorizzate o in procinto di autorizzazione) sul territorio comunale, con l'indicazione del tipo di antenna (3-4-5-G) e della compagnia telefonica” e “l'accesso agli atti completi di pareri ARPAE, AUSL e Soprintendenza delle seguenti installazioni radio base Iliad: - RN47921_013: Giardino dei Giusti, via Argelli; - RN47922_022: Viserba lido, via Cimarosa 1; - RN47923_005: Palacongressi, via della Fiera 23; - RN47924_014: Paisà, viale Regina Elena 179; - RN47924_017: Miramare Nord, viale Mantova 1”.
Antennone Viserba, Marcello: si sposti in terreno demaniale
(Rimini) La sospensione definitiva dell’installazione dell’antenna Iliad in via Baroni a Viseerba, valutazione delle criticità e confronto con i rappresentanti del Comitato dei cittadini della Zona, verifica ulteriore del rispetto dei limiti di esposizione dati dalla sommatoria dei due impianti di telefonia che si verrebbero a trovare nella stessa area, se l’antenna di via Baroni dosse davvero messa su. Sono le richieste del consigliere comunale Nicola Marcello all’amministrazione comunale e saranno oggetto di un’interrogazione prevista in occasione del consiglio cmunale di oggi, insieme alla revisione urgente del Regolamento Comunale sulla telefonia mobile, “adottando come criterio prioritario quello della lontananza dalle civili abitazioni di almeno 150 metri e di ubicare gli impianti solo su terreni di proprietà Comunale”.
Marcello porta a supporto anche la previsione, con dati confermati da Arpa, dello sforamento dei valori di campi elettromagnetici di 6V/min, a causa della sovrapposizione degli effetti della nuova SRB in via di realizzazione con una esistente ed ubicata in un terreno agricolo.
“Ma un impianto situato a ridosso di un’abitazione ed in una zona cosi densamente popolata è proprio necessario autorizzarlo?”, è la domanda di Marcello. “Non sarebbe più adeguato per una “città modello” collocarlo in zone isolate o impervie se proprio dobbiamo garantire un servizio? Si fanno campagne faraoniche da anni per il rispetto dell’ambiente ed io non posso che essere favorevole, ma contro l’inquinamento elettromagnetico, questa amministrazione cosa sta facendo? Comprereste voi un immobile sito 25 metri da una antenna alta 30 metri che magari ti fa ombra anche sul terrazzo in un giorno di sole?”. “Non trovate utile, come tanti Comuni in Italia stanno facendo, rivedere il piano degli insediamenti di telefonia mobile e se proprio necessario insediare i manufatti solo su terreno demaniale del Comune in modo che anche gli eventuali introiti vadano a sgravare le tasse dei cittadini?”.
Turismo, Gnassi a spasso con i giornalisti tedeschi
(Rimini) Dopo la Bild, continua ad essere alta l’attenzione dei media tedeschi per la ripartenza di Rimini, scelto quale luogo simbolo delle vacanze in Italia. Negli ultimi giorni a documentare come la città si stia organizzando per accogliere i turisti dopo l’emergenza Covid sono arrivati il giornalista Helmut Luther, corrispondente del quotidiano Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung) e Lisa Braito, giornalista del gruppo ProSiebenSat.1 Media SE, secondo gruppo radio televisivo europeo per numero di famiglie raggiunte, con sede in Baviera e oltre alla Germania presente in vari stati tra cui Austria e Svizzera.
Entrambe le testate hanno approfondito il doppio binario su cui si snoda lo sviluppo di Rimini: la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale – toccando il Castello, il Teatro Galli, il ponte di Tiberio e ancora il cinema Fulgor, nel racconto del progetto del Museo internazionale Federico Fellini – e la riqualificazione del waterfront, con il piano di risanamento ambientale che si incrocia con la rigenerazione urbana e che nel Belvedere di piazzale Kennedy il simbolo più rappresentativo.
Non poteva mancare il racconto della vita balneare che si riorganizza e si reinventa alla luce delle nuove esigenze e dei nuovi bisogni: in particolare la corrispondente di Sat.1 ha mostrato particolare interesse per la proposta di una spiaggia che mette a disposizione dei propri ospiti ampi spazi di ombreggio, un’offerta unica nel panorama non solo italiano che risponde alle esigenze di tutela della salute offrendo un’alta qualità di servizi.
“Grazie ai nostri tesori d’arte e di storia – commenta il sindaco Andrea Gnassi - e con il lavoro coraggioso e straordinario che stiamo portando avanti per trasformare il nostro waterfront in un parco urbano dedicato al benessere e alla natura, inviamo alla platea internazionale l’immagine di una città che non subisce il cambiamento, ma che è capace di interpretare anche le sfide più difficili trasformandole in occasioni per innovarsi, intercettando le nuove esigenze e guardando al futuro”.
Dune e verde per il lungomare Tintori, al via i lavori
(Rimini) Dune e verde per creare un collegamento tra la città urbanizzata e la spiaggia, un filtro naturale tra il lungomare e l'arenile. Sono pronti a partire nell'immediato gli inteventi per la realizzazione degli accessi definitivi al mare del tratto 1 del Parco del Mare sud, il progetto di rigenerazione urbana, riqualificazione ambientale e paesaggistica attualmente in corso di realizzazione, una nuova infrastruttura che libererà il waterfront dalla presenza della viabilità carrabile e consentirà alla spiaggia di 'toccare' il lungomare.
L'intervento in programma sul tratto di lungomare Tintori - approvato dalla Giunta Comunale al termine di un iter avviato mesi fa, poi protrattosi a causa delle sospensioni e delle urgenze legate all'emergenza Covid-19 - segue le linee guida progettuali già studiate e progettate per l'Amministrazione Comunale dal gruppo internazionale Miralles Tagliabue e prevede la sostituzione delle scale e delle rampe che oggi consentono l'accesso agli stabilimenti balneari dal Bagno 14 (escluso) fino al Bagno 28, con altre strutture di accesso e rampe inclinate rispetto alla linea del lungomare utilizzando pavimentazioni e struttura in legno, armonizzate cioè ai materiali e alle linee che stanno dando forma alla nuova passeggiata. A fare da raccordo tra la passeggiata e la spiaggia sarà un cordone dunale naturalistico con vegetazione, che sarà realizzato lungo il confine demaniale. Un intervento che oltre a completare la riqualificazione del waterfront, con la riorganizzazione complessiva del lungomare e dell'arenile, risponderà anche all'esigenza di aumentare la resilienza dei luoghi, mitigando gli effetti dell'ingressione marina e garantendo allo stesso tempo una maggior permeabilità visuale e una maggiore protezione passiva delle attività che nascono sull'area.
A tale scopo il Comune ha già siglato 19 preaccordi con tutti i soggetti concessionari coinvolti nell'intervento, che definiscono modalità e impegni reciproci legate alla sistemazione delle aree demaniali. L'investimento complessivo è pari a 400.000 euro e prevede un impegno a carico dei concessionari di circa 189mila euro, ripartiti sulla base della quota di concessione. Gli operatori dovranno garantire con fideiussione la loro quota e potranno provvedere al pagamento attraverso rate annuali, con dilazioni fino al 2033.
In attesa del completamento degli accessi definitivi, per garantire l'accesso agli stabilimenti già in questi giorni saranno allestiti tempestivamente degli accessi temporanei e sarà prediposta cartellonistica e wayfinding per agevolare gli utenti.
"Con l'approvazione in Giunta dell'intervento, si procede ora immediatamente per la realizzazione in tempi rapidi di un intervento che rappresenta un tassello fondamentale per la definizione del nuovo paesaggio urbano di Rimini – è il commento dell'amministrazione comunale – Gli accessi al mare con dune e vegetazione sono quel link indispensabile tra la città e il suo mare, che saranno collegati grazie ad un'infrastruttura naturale, adatta ad ospitare i nuovi servizi e a ridisegnare all'insegna della salute, della sostenibilità e della bellezza il nuovo lungomare".
Spiagge e covid, Bertozzi in difesa delle spiagge libere
(Rimini) “La crisi delle nostre imprese, incluse quelle balneari, non può certo trasformarsi in un pretesto per mettere in discussione un diritto inalienabile come quello di usufruire di spiagge libere, patrimonio pubblico da tutelare e valorizzare in un'ottica, semmai, di ampliamento e non di diminuzione. Considerando che nella nostra provincia risultano già largamente inferiori a quella che dovrebbe essere per legge la quota ragionale (20%)”. E’ il succo dell’interrogazione che il consigliere comunale Simone Bertozzi presenterà oggi.
“Sono diverse le Regioni italiane che, in questi ultimi giorni, hanno dibattuto sull'opportunità di dare in concessione ai privati alcune porzioni dell'arenile o, in altri casi, arrivando a proporre il pagamento simbolico di un pedaggio. Possibilità che, per fortuna, sembra che sia stata scartata dalla nostra Regione”, ricorda Bertozzi. “Di sicuro quest'estate i Comuni, a cui è demandato il compito di gestire queste porzioni di arenile, avranno il compito mai così arduo di renderle fruibili e sicure, evitando assembramenti e garantendo una costante sanificazione. Visto quindi che anche il dibattito pubblico, e il conseguente spazio sui media, risulta sempre più sbilanciato sulla gestione delle spiagge in concessione, chiedo all'amministrazione di non abbassare l'attenzione su un tema a mio avviso fondamentale”.
Ordinanze in ritardo. “Chiedo altresì, visti i ritardi delle ordinanze balneari, quali siano a oggi le tempistiche per attrezzare, anche a livello di segnaletica, le spiagge libere. E quali saranno gli strumenti di monitoraggio e prenotazione messi in campo dall'amministrazione per la tutela della sicurezza dei bagnanti. Il nostro territorio vive turismo, vero, ma è necessario dare tutte le risposte anche ai tanti riminesi abituati ad usufruire della spiaggia libera”. Del resto, “la nuova stagione turistica, inaugurata solo ufficialmente (ma non nella pratica) sabato scorso con l'apertura anticipata dei primi stabilimenti balneari, rischia di essere – senza timore di confronto – la più complicata della sua lunga storia, da quando nel 1843 i Conti Baldini dettero vita al primo stabilimento. Se nel 1989, annus horribilis delle mucillagini, l'industria turistica si era dovuta aggrappare al mondo della notte, anticipando un cambiamento già in atto nei costumi degli italiani, oggi questa nuova crisi globale sembra colpire il nostro turismo in tutta la sua filiera”.