Riccione, Caldari incontra gli operatori commerciali
(Rimini) L’assessore al Turismo, Stefano Caldari, ha incontrato questa mattina i rappresentanti i comitati d'area del settore turistico, i comitati Abissinia, Dante, Ceccarini, Tasso e Alba per avere un feedback dopo il primo weekend della stagione 2020. "Dopo lo scorso weekend con l'apertura delle spiagge e l'avvio della stagione turistica a Riccione, abbiamo voluto incontrare i rappresentanti dei comitati d'area per ascoltare le prime impressioni sull'avvio, per ricevere input e per poter capire se e quali criticità ci sono state. C'è stata grande condivisione. La predisposizione di tutti è improntata all'ottimismo e alla possibilità di lavorare. In molti si sono interessati all'esenzione Cosap per le esposizioni esterne dei negozi e quali possono essere le manifestazioni che possono essere permesse. E' stato un incontro interlocutorio che l'Amministrazione ha voluto perché è importante in questo momento procedere di pari passo con le esigenze dei cittadini e degli operatori, in uno spirito di collaborazione per creare opportunità per tutti".
Distanza ombrelloni e delivery, anche Confesercenti protesta
(Rimini) L’ordinanza balneare del Comune di Rimini è una “mera operazione di marketing” che “non tiene in realtà in considerazione le esigenze degli operatori di spiaggia. Ne verificheremo la legittimità, perché così come è, per chi lavora sull'arenile è inacettabile ed economicamente insostenibile”. Dopo Confartigianato, anche Confesercenti entra duramente in polemica con l’ulitmo atto della giunta comunale. “Capiamo perfettamente la finalità di questo provvedimento, che è soprattutto comunicare all'esterno e ai turisti che la spiaggia di Rimini è più sicura ed è aperta dall'alba al tramonto. Ma così si rischia di creare aspettative eccessive agli ospiti e di creare problemi agli operatori”.
La prima criticità, per Confesercenti, “è quella del distanziamento degli ombrelloni. Come associazione di categoria avevamo proposto una mediazione iniziale di 15 mq a ombrellone, superficie già superiore a quella di 12 mq indicata dalla Regione Emilia-Romagna, con la possibilità eventualmente di utilizzare la fascia a monte e quella prima della battigia. Il Comune di Rimini con un'impostazione dirigistica ha elevato la quota a 18 mq, con proporzioni diverse dei lati rispetto alle nostre ipotesi. Questo nella pratica significherà per i bagnini perdere in media il 35% degli ombrelloni”. Allargare l'area per ogni ombrellone “dovrebbe essere una possibilità lasciata al singolo operatore e non imposta, visto che alcune zone dell'arenile verranno penalizzate, in particolare a Marina centro dove sono ancora in corso i lavori del waterfront”.
La seconda “grande criticità” è il delivery. “Nell'immaginario dell'amministrazione c'è una spiaggia 'esotica' dove si cena elegantemente sotto l'ombrellone, ma nella realtà diventerà una consegna veloce di pizze e piadine nel sacchetto e di cibi nella vaschetta. Consegna che è vietata dalla legge, basta consultare l'articolo 19 della legge 173/2005 e il decreto 114/1998: la consegna degli ordini si può fare a domicilio o nei locali in cui il consumatore si trova. Direi proprio che la spiaggia non possa ricadere nella fattispecie di domicilio o locale. Non possiamo accettare un delivery aperto a tutti, sarebbe stato molto più semplice e corretto prevedere, come hanno fatto altri Comuni, la possibilità di un accordo fra i bagnini e i ristoranti”.
In definitiva “ci sembra sbagliato il ragionamento alla base dell'ordinanza. Si vuole "vendere" una spiaggia come più sicura e aperta fino alle 22 come se fosse l'unico prodotto turistico da offrire, quando la nostra città è ricca di attrattive e di servizi di ristorazione, piadinerie, gelaterie, attività artigianali, attività commerciali e locali in centro e nelle frazioni. E non si danno risposte adeguate sulla sicurezza, dando ai bagnini in pratica il compito di presidiare l'arenile dall'alba a tarda sera: a chi spetterà il compito di controllare gli assembramenti in spiaggia e di invitare gli ospiti ad allontanarsi dopo le 22? Chi controllerà come viene fruita la sera la spiaggia? Davvero pensiamo che gli operatori di spiaggia possano lavorare fino a notte tarda per sanificare le strutture e riaprire poche ore dopo? Da un lato si aumenta il distanziamento, dall'altro si parla già di organizzare la Notte Rosa in spiaggia”.
Ambiente, il lockdown ripulisce Marano e Rio Melo
(Rimini) Il lockdown ha fatto bene alla salute dei torrenti riccionesi Marano e Rio Melo. E' quanto constatato, al momento in maniera empirica e in attesa di esami specifici e test sulla qualità delle acque, dall'Ufficio Ambiente del Comune di Riccione che per il Torrente Marano ha allo studio un importante progetto di drenaggio delle acque di falda. Il progetto al momento allo studio dell'Ufficio Ambiente, prevede l'inserimento alla profondità di tre metri nel canale del torrente Marano delle vasche di raccolta delle acque salmastre, che poi vengono pompate, (1 mq d'acqua al secondo) con un sistema di alimentazione energetica ecologica e rinnovabile come i pannelli solari. Le acque così convogliate vanno a favorire il rimescolo delle acque marine che entrano nel canale e le acque salmastre del torrente. I benefici sono importanti come una migliore defluizione delle acque del torrente che per natura non sono costanti. Una volta in funzione questo tipo di meccanismo permetterebbe di migliorare il deflusso con conseguente minore accumulo di detriti alla foce e anche di minori interventi annui per liberarla. Inoltre a 3 metri di profondità le vasche convoglierebbero acqua batteriologicamente più pura il passaggio con le pompe lungo il canale limiterebbe le fioriture batteriche che invece si formano con l'acqua stagnate. Il tutto si tradurrà in un beneficio costante per le acque di balneazione e per la salute del mare Adriatico.
"E' un lavoro che guarda al futuro che porterebbe un giovamento all'intero eco sistema, alle acque marine e quelle della foce del Marano - ha spiegato l'assessore all'Ambiente Lea Ermeti -. In questi anni, dall'inizio della legislatura l'Ufficio Ambiente del Comune e tutta l'amministrazione si è battuta per alzare il livello della qualità delle acque del mare di Riccione e ci siamo riusciti. Perché tengo a ricordare che la nostra acqua ha una valutazione Arpae Emilia Romagna eccellete e in un punto sufficiente. Su quel punto stiamo ora indirizzando tutti i nostri sforzi ma siamo consapevoli di aver fatto dei passi da giganti".
Fase due, Federmoda: pochi clienti nei negozi, ma il 90% ha riaperto
(Rimini) “Come sono andati i primi giorni di riapertura”? E’ la domanda che Federmoda Rimini ha posto ai suoi associati per capire l’andamento delle attività in questa fase due di convivenza con il coronavirus. Ne è risultato che “la voglia di ripartenza del settore moda è forte, ma deregulation delle promozioni e difficoltà nell’accesso al credito stanno soffocando i piccoli commercianti”, spiega il presidente Giammaria Zanzini.
I dati. I negozianti riminesi che hanno risposto all’indagine “Come sono andati i primi giorni di riapertura” vendono per il 57% abbigliamento, intimo e sport, per il 14% calzature e accessori e per il 29% altri beni e articoli per la persona. Nel 16% dei casi dichiarano di non avere avuto clienti nei primi giorni di riapertura, mentre per il 58% i clienti sono stati pochi, per il 22% abbastanza e solo il 3% ha visto entrare in negozio molti clienti. Chi ha fatto realmente acquisti sono stati pochi (48%), abbastanza (43%) e molti (9%). Rispetto ad una settimana tipo dello stesso periodo stagionale, per il 40% dei commercianti gli incassi sono diminuiti oltre il 60%, mentre il 24% degli esercenti ha visto un calo di incasso dal 41 al 60%, il 14% ha constatato incassi in calo dal 21 al 40%, mentre per il 16% gli incassi sono rimasti stabili rispetto al passato, con un 2% di negozi che dichiara anche un aumento di incasso fino al 20%. Se il 29% dei commercianti non ha trovato difficoltà pratiche con la clientela, la stessa percentuale lamenta che la propria clientela non è stata molto disciplinata nel seguire le indicazioni dei protocolli, il 17% ha trovato i clienti più diffidenti rispetto al solito e il 10% ha dovuto richiamare le persone per obbligarle all’uso della mascherina. I commercianti di Rimini hanno anche tenuto la barra a dritta sugli sconti. Nonostante la liberalizzazione delle promozioni deliberata a partire dal giorno della riapertura, ovvero dal 18 maggio, il 42% non ha applicato sconti e il 40% ha scontato la merce fino al 20%, mentre l’11% ha applicato fino al 30% di sconto.
L’analisi. “Da questo sondaggio capiamo una volta di più quanto sia forte la voglia di ripartenza da parte dei commercianti del settore moda – commenta Giammaria Zanzini - circa il 90% degli operatori ha infatti riaperto la propria attività dopo il via libera del 18 maggio, ma la strada verso la normalità appare lunga e faticosa come ci dicono i dati su affluenza di clienti e incassi. Ritengo normale che la cifra dei nostri associati che hanno scontato la merce oltre al 30% sia irrisoria: una cosa ovvia, perché un negozio di vicinato non si può permettere di ripartire con sconti di grandi proporzioni per non rimetterci tutta la marginalità. Per questo sono stato fortemente contrario alla liberalizzazione delle promozioni, decisione che ancora una volta gioca ad esclusivo favore dei grandi brand e delle catene monomarca che stanno già applicando sconti oltre il 50% mettendo in atto una cannibalizzazione del mercato con sconti a cui i commercianti di prossimità non possono stare dietro. Non ero contrario alle promozioni per incentivare gli acquisti dopo il lockdown, ma avevo proposto che venisse fissato un tetto massimo del 30% fino all’arrivo dei saldi, giustamente posticipati al 1° agosto, per tutelare i piccoli commercianti. Così non è stato e già registriamo notevoli difficoltà nel tenere la concorrenza dei big internazionali, di outlet ed e-commerce”.
A queste difficoltà “si aggiungono altri due nodi, uno che riguarda l’accesso al credito e l’altro i rapporti di filiera. Ancora molti di noi sono alle prese con autentici bracci di ferro con la burocrazia: abbiamo casi in cui gli istituti di credito deliberato il buon esito delle pratiche per i finanziamenti con garanzia statale fino a 25.000 euro, ma se lo vedono negare dal Fondo Centrale di Garanzia, che non è tenuto nemmeno a comunicare le motivazioni dei dinieghi. Così non si può andare avanti: soprattutto alle micro imprese servono finanziamenti e liquidità immediati, non rimpalli tra enti e lunghe attese che non trovano risposte”.
In due mesi di totale chiusura “i nostri magazzini sono rimasti pieni di merce e già dobbiamo fare gli ordini per la stagione autunno/inverno, ma dall’altra parte troviamo un muro da parte dei produttori, che fanno valere le clausole su contratti firmati in tempi pre-crisi e non vogliono saperne di avere resi o di consegnare merce in conto vendita. Purtroppo non c’è stata una divisione dei rischi, ma uno scarico sull’ultimo anello della catena, ovvero il piccolo rivenditore, senza capire che è proprio quell’anello che tiene in piedi tutta la filiera. Se vengono a meno i negozi di vicinato, saltano tutte le filiere del tessile, del calzaturiero, della pelletteria con il conseguente crollo di tutto l’indotto. Per questo continueremo a lottare: nel retail moda sono a rischio estinzione 17.000 punti vendita e 35.000 posti di lavoro per oltre 15 miliardi di euro di giro d’affari in Italia”.
Insomma, “i problemi non mancano. Eppure continuiamo ad essere fiduciosi e ad amare il nostro lavoro. Per questo vorrei ancora una volta fare un accorato appello alle persone di preferire le aziende del territorio, i negozi di vicinato, i prodotti made in Italy. Una scelta d’acquisto consapevole adesso può davvero fare la differenza per il rilancio di tutta la nostra comunità”.
Steward e segnaletica per le spiagge libere
(Rimini) Poche semplici regole di comportamento da rispettare, personale per l'assistenza ai bagnanti, segnaletiche dedicate e passerelle per agevolare gli spostamenti e soprattutto spazi ampi a disposizione degli ospiti: anche la vita sulle spiagge libere si aggiorna nel segno della sicurezza e della prevenzione. In linea con le indicazioni contenute dall'ordinanza regionale, il Comune di Rimini sta completando la riorganizzazione delle spiagge a libero accesso, che saranno fruibili seguendo una serie di accorgimenti da adottare e riepilogati nei pannelli che l'Amministrazione sta predisponendo in queste ore per fornire un'informazione completa a tutti i bagnanti.
Anche per la spiaggia libera la priorità è garantire un ampio spazio per ogni bagnante, che potrà posizionare le proprie attrezzature (ombrelloni, asciugamani, lettini, sdraio etc.) ad almeno 5 metri di distanza dai vicini. Si potrà stare insieme al proprio nucleo familiare o alle persone con cui si condivide la stanza o l'abitazione, mentre bisognerà rispettare il distanziamento dagli altri bagnanti. Spetterà al Comune provvedere alla pulizia quotidiana e all'igienizzazione costante dei servizi igienici presenti, oltre a garantire la presenza di steward di spiaggia a disposizione dei bagnanti per fornire informazioni e suggerimenti sul rispetto delle misure di prevenzione. Gli steward, già in parte individuati tra personale dell'Amministrazione Comunale, saranno quindi un supporto per gestire l'accesso alla spiaggia e dare un aiuto ai bagnini e non avranno funzione di controllo, che resta in campo agli organismi preposti. Oltre ai pannelli informativi, l'Amministrazione sta lavorando ad un sistema di comunicazione che prevede l'indicazione a terra di percorsi per l'accesso al mare, segnaletica e la posa di passerelle nelle spiagge libere più ampie (antistanti piazzale Boscovich e colonia Bolognese), per rendere agevole a tutti l'accesso in spiaggia.
"Stiamo inoltre valutando la possibilità dell'ausilio di app per la gestione degli accessi per le spiagge libere più ampie e più frequentate – annuncia l'assessore al Demanio Roberta Frisoni – Alla prenotazione con app sarebbe destinata solo una parte della spiaggia e potrebbe riverlarsi utile in caso di eccessiva affluenza per evitare code e assembramenti. Stiamo raccogliendo delle proposte che saranno vagliate nei prossimi giorni".
Le altre misure di sicurezza e prevenzione sono quelle ormai consolidate, a partire dalla necessità di mantenere la giusta distanza tra le persone ed evitare gli assembramenti. Nel caso si decidesse di fare una passeggiata, è necessario assicurare una distanza di almeno un metro dalle altre persone presenti in spiaggia e se non è possibile è richiesto l'uso della mascherina. Anche durante il bagno in mare è necessario rispettare il divieto di assembramento e il distanziamento di almeno un metro dagli altri bagnanti. I giochi da spiaggia e le attività sportive sono consentite solo negli spazi dedicati e sempre mantenendo il distanziamento interpersonale. Anche gli sport individuali che si svolgono in spiaggia o in acqua possono essere praticati nel rispetto delle misure di distanziamento. Restano valide le altre due norme generali: il divieto di recarsi in spiaggia nel caso si presentino sintomi di infezione respiratoria e l'invito a igienizzarsi spesso le mani.
Scuola, i più piccoli tornano in aula
(Rimini) Sono i più piccoli della fascia 0/6 anni con bisogni educativi speciali quelli ad aver sofferto di più l'assenza di un contatto diretto con i propri educatori ed insegnanti di sostegno. Per questo saranno loro i primi a tornare nelle scuole materne e di infanzia – con il rispetto di tutte le precauzioni previste dalla legge di tipo sanitario e comportamentale – per svolgere attività in presenza con i loro educatori. Dopo aver mantenuto i contatti video e telefonici nella prima fase, con l'avvio della Fase 2 e l'allentamento delle misure di distanziamento sociale sono infatti possibili gli spostamenti degli operatori e delle famiglie, rendendo finalmente attivabili queste prime attività scolastiche che, anche a livello simbolico, rappresentano l'inizio di un progressivo ritorno alla normalità. Il progetto è rivolto a tutti i bambini con certificazione iscritti ai nidi ed alle scuole dell'infanzia del Comune di Rimini, mettendo a disposizione i locali e gli spazi esterni di nidi e scuole dell’infanzia.
Sarà una apertura nel segno della sicurezza. Prima della riapertura delle strutture saranno infatti effettuate una pulizia ed una sanificazione preliminari; il personale ausiliario, inoltre, sarà quotidianamente impegnato nel presidio degli accessi, nella sanificazione fra un accesso e il successivo e la pulizia-sanificazione per la chiusura. Ogni accesso dovrà essere preceduto dalla verifica dello stato di salute del minore e dei conviventi mediante una check list che verrà quotidianamente somministrata a cura dell’educatore.
Come funzionano le attività in presenza. L'attivazione dell'educativa in presenza fra educatore e bambino sarà organizzata secondo turni di accesso che evitino i rischi di assembramento e che permettano di rispristinare la sanificazione degli ambienti fra un accesso e il successivo. Sono previsti interventi dal lunedì al venerdì, per un massimo di 2 ore al giorno, realizzabili al mattino oppure al pomeriggio, in considerazione di un'organizzazione complessiva che eviti assembramenti. Ogni intervento prevede una predisposizione dell'ambiente, la programmazione della sessione, la somministrazione della check list di triage e l'accoglienza. Al termine dell'intervento l'educatore redige il diario di bordo e, se necessario, si confronto col proprio coordinatore di riferimento o con i referenti Asl.
La progettazione e l'esecuzione delle attività viene effettuata dal Coordinamento Pedagogico comunale in stretta collaborazione con il Ceis, che fornirà gli educatori e il loro storico know-how in materia. Il primo contatto con le famiglie per la formulazione della proposta e per concordare orari e sedi di intervento verrà effettuato dal coordinatore pedagogico di riferimento. "Saranno proprio i bimbi con bisogni speciali – commenta l'Amministrazione comunale di Rimini – a riaprire le nostre scuole. Si tratta di un progetto a cui teniamo molto perché, anche simbolicamente, ci riappropriamo di questi spazi pubblici a partire da chi ne ha più sofferto la distanza. La didattica a distanza, pur importantissima, è servita a mantenere un contatto minimo ma, particolarmente in questi casi, non riesce ad avere l'efficacia e profondità richiesta da questi bimbi. Un carico di lavoro dunque che, seppur condiviso a distanza con educatori, ha gravato in particolare sulle spalle delle famiglie. Dare un sollievo a loro è l'altra parte delle motivazioni che ci hanno spinto a insistere su questa strada. I progetti sono stati pensati insieme alle associazioni dei famigliari e proposti agli educatori, con i quali finalmente siamo riusciti a mettere tutto in fila. Si tratta di un parziale ma importante primo passo verso un ritorno alla normalità che, anche attraverso i centri estivi che seguiranno, ci traghetteranno nel prossimo anno scolastico".
Ferrovie, ripartono i lavori per la bretella per il porto di Ravenna
(Rimini) Ripartono i cantieri ferroviari per la realizzazione dell’interramento di due linee – verso Codigoro e verso la Romagna – che attraversano la città di Ferrara, e per il completamento della Bretella Suzzara-Ravenna-Rimini che interessa in modo particolare il traffico merci diretto soprattutto al Porto di Ravenna, attraversando anche il capoluogo estense. Infrastrutture che consentiranno di alleggerire in modo consistente il traffico sia ferroviario sia viario e che rientrano in un intervento complessivo sul nodo di Ferrara pari a 66,7 milioni di euro, di cui questo è l’ultima parte. Questa mattina, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha effettuato un sopralluogo ai cantieri sulla linea Ferrara-Portomaggiore, insieme al sindaco di Ferrara, Alan Fabbri. Con loro gli assessori regionali Andrea Corsini (Infrastrutture e trasporti), Paolo Calvano (Bilancio) e l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Maggi.
“Un’altra opera molto importante per il territorio che riparte- spiegano il presidente Bonaccini e l’assessore Corsini- e un altro passo avanti nella ripresa dopo il terribile lockdown causato dall’emergenza Coronavirus. Insieme agli enti locali e ai territori, senza distinzioni politiche e geografiche, vogliamo arrivare a un piano per la ricostruzione fatto di importanti investimenti pubblici, per il lavoro e la ripresa economica delle nostre comunità”. “Un investimento strategico- proseguono- non solo per l’importanza che riveste per il nodo ferroviario ferrarese, ma anche per l’impatto positivo che avrà sulla intera viabilità della città estense. Mobilità sostenibile, maggiore vivibilità degli spazi urbani e lavoro sono i nostri obiettivi prioritari- chiudono Bonaccini e Corsini- soprattutto adesso che l’Emilia-Romagna è chiamata a fare uno sforzo straordinario per rialzarsi”. Le opere sono finanziate dal ministero delle Infrastrutture per 26,6 milioni, dalla Regione Emilia-Romagna con circa 13 milioni, da Rete ferroviaria italiana per 7 milioni e dal Comune di Ferrara per 4 milioni.
Bellaria film festival: 241 candidature da tutto il mondo
(Rimini) Il Bellaria Film Festival si fa sempre più internazionale e chiude le iscrizioni alla 38ma edizione raccogliendo l'interesse di registi di ogni parte del mondo. Sono ben 241 le candidature ricevute dallo storico e longevo festival italiano dedicato al documentario indipendente: 193 arrivano dall'Europa (Italia, Germania, Francia, Spagna, Austria, Svezia, Ungheria, Croazia, Svizzera e Grecia); 48 film invece sono stati inviati da film-maker attivi in India, Federazione Russa, Stati Uniti, Cina, nonostante il bando preveda la partecipazione solo di opere del Vecchio Continente. Molte, in particolare, le candidature giunte dall'Iran, un segnale di forte interesse artistico per un paese che da tempo vive una difficile condizione di isolamento culturale dovuta a un regime non democratico.
Il Festival conferma inoltre un coinvolgimento significativo di giovani registi, con 60 documentari iscritti per il concorso Bei Young Doc, la sezione dedicata ai documentaristi under30 che si affianca alla competizione principale Bei Doc, in cui possono concorrere film di qualsiasi formato prodotti dopo l'1 gennaio 2019, con durata minima di 20 minuti e massima di 60 minuti.
La 38ma edizione del Bellaria Film Festival è in programma dal 24 al 27 settembre 2020 a Bellaria-Igea Marina, con la direzione artistica di Marcello Corvino. Temi portanti, i valori dell'articolo IX della Costituzione Italiana ("La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione") che i documentari in concorso dovranno declinare nel visivo. Saranno consegnati anche per il 2020 il Premio alla Carriera, il Premio "Una vita da film", il Premio "Luis Bacalov" alla migliore colonna sonora, e la menzione speciale "Pari opportunità" per le tematiche sociali.
Fase due: riapre il Grand Hotel
(Rimini) Dal 29 Maggio il Grand Hotel Rimini, il Ristorante La Dolce Vita e la spiaggia riapriranno “in totale sicurezza”, assicurano dal Gruppo Batani. "Abbiamo messo a punto un protocollo di sicurezza e sanificazione che abbiamo chiamato "Safe is Better". Al Grand Hotel, la pulizia e l'igiene dei nostri ambienti rivestono da sempre un ruolo importante. Da anni adottiamo un Sistema di Qualità rigoroso che delinea regole e metodi di lavoro in grado di garantire il massimo livello di igiene. Per questo motivo siamo pronti a riaprire e ad accogliere i nostri ospiti in quanto abbiamo semplicemente potenziato, in base alle linee guida ricevute dalle istituzioni, quelle misure severe e rigorose che abbiamo sempre applicato e che ci rendono un'eccellenza nel panorama turistico italiano e internazionale”, spiega Beatrice Mazzocchetti, quality manager.
Il turismo richiede fiducia, dal 14 al 16 ottobre torna il Ttg
(Rimini) Il mercato turistico muove persone, e la sua valuta è la fiducia. Ttg, Sia e Sun 2020 che rappresentano il più importante market place del turismo in Italia, dal 14 al 16 ottobre prossimi nel quartiere fieristico di Rimini “tracceranno la rotta verso il turismo che sarà secondo una parola chiave, fiducia”, spiegano da Italian exhibition group, che “metterà a tema la sicurezza di ogni singolo aspetto del viaggio e del soggiorno, dall'offerta del prodotto turistico all'accoglienza nelle strutture ricettive”.
La chiave di lettura dell'edizione 2020 del Ttg, Sia e Sun sarà il «think human» che a maggior ragione deve valere anche nei giorni della manifestazione. Dopo il warm-up con i testimonial che hanno aderito alla campagna #iononrinuncioaTTG, le condizioni per tornare a partecipare ci sono tutte. Gli spazi della fiera sono stati ripensati all'interno del progetto #safebusiness voluto da Ieg (www.iegexpo.it/it/safebusiness ) per garantire che ogni fase della partecipazione alla manifestazione si svolga in sicurezza.
Ttg, Sia e Sun 2020 sarà la vetrina della capacità di pensare e agire del turismo italiano in modo nuovo e vitale con l'intero catalogo della bellezza d'Italia protagonista dell'incontro tra domanda e offerta: ambiente naturale o urbano, le grandi e piccole città d'arte, il paesaggio nel quale praticare sport o concedersi relax, la forza degli elementi naturali come mare, roccia o cielo, le sfumature delle campagne. Un nuovo modo di concepire gli ambienti indoor e outdoor, il servizio di ospitalità, la centralità del cibo, sono gli asset su cui riconquistare il mercato domestico e proiettare all'estero valori solidi come la sostenibilità ambientale, il calore umano, la professionalità, gli standard di qualità che insieme formano la catena di valore della destinazione Italia. «Be Active», perciò, libererà il bisogno di ristabilire un equilibrio tra mente, corpo e natura; quale che sia la parte della Penisola che si sceglierà, magari quella scelta da importanti team sportivi per la preparazione degli atleti. E un nuovo sguardo su quanto crediamo di conoscere già arriverà da «Book and Go», il format che rinforza la curiosità con le esperienze di autori che non smettono di cimentarsi con la narrativa del viaggio.
La convegnistica, nelle arene dedicate e rivisitate, sarà uno dei punti di forza dell'edizione 2020 di Ttg, Sia e Sun: per i player del mercato che condivideranno progetti e capacità di resilienza, gli architetti nella definizione degli ambienti, le forniture degli accessori, la domotica intelligente, le start up innovative che renderanno più semplici e più a misura di relax i gesti quotidiani della vacanza, sino ai decisori pubblici.
E per quanti, dalle destinazioni più lontane, non potessero partecipare di persona, a Rimini, Ieg ha sviluppato servizi digitali per il giusto matching tra venditori e buyer.