(Rimini) Sono oltre 120, e continuano tutt'oggi ad arrivare agli uffici, le domande per l'utilizzo del suolo pubblico aggiuntivo nell'ambito del progetto Rimini Open Space, l'iniziativa promossa dall'Amministrazione Comunale per consentire ai pubblici esercizi di avere più spazio a disposizione per la propria attività. Una risposta massiccia da parte degli operatori, che hanno colto l'opportunità di poter ampliare le proprie superfici esterne, senza dover versare alcun canone aggiuntivo, con l'obiettivo di offrire un servizio in grado di rispettare le misure di prevenzione necessarie in questa fase di convivenza col Covid, a garanzia della salute dei clienti e dei lavoratori. Il weekend appena trascorso è stato un primo banco di prova per molti esercenti che hanno avuto l'opportunità di testare le nuove modalità operative e i nuovi spazi, soprattutto nel centro storico e nella zona mare, che ha vissuto il primo vero fine settimana della stagione.

"Gli operatori si stanno impegnando al massimo delle loro possibilità per ripartire – sottolinea l'assessore alle Attività Economiche Jamil Sadegholvaad - nel rispetto delle regole e della tutela della salute di tutti. L'aver aderito immediatamente alla possibilità contenuta nel progetto Rimini Open Space è l'ennesima dimostrazione di come i commercianti e gli esercenti stiano affrontando questa eccezionale stagione con spirito propositivo, facendo il possibile per adattarsi ad un contesto che nessuno avrebbe mai potuto prevedere e al quale stiamo gradualmente prendendo le misure. E' una fase di rodaggio, sia per coloro che offrono i servizi sia per chi ne usufruisce, in cui è indispensabile la collaborazione di tutti per essere a regime con l'arrivo, speriamo prestissimo, dei turisti".

Il progetto Rimini Open Space prevede che gli operatori di tutta la città – oltre a zona mare e centro storico, anche le zone interne e i quartieri - possano richiedere gratuitamente più metratura per occupazioni suolo pubblico. L'ampliamento massimo, laddove le condizioni oggettive lo consentano, potrà arrivare fino al 50% della somma della superficie interna dell'esercizio e del suolo pubblico esterno precedentemente autorizzato. Per favorire gli operatori si è adottata una procedura snella per la presentazione e per l'elaborazione delle pratiche, che permette ad oggi di rispondere in maniera rapida alle tante richieste. Si ricorda inoltre che per effetto dei provvedimenti governativi, gli esercenti sono esentati fino al 31 ottobre dal pagamento del canone per l'occupazione di suolo pubblico degli spazi necessari a rispettare il distanziamento sociale.

Lunedì, 01 Giugno 2020 09:45

1 giugno

Contagi zero | Movida problematica | Eron per George Floyd

(Rimini) ”La decisione, pubblicamente annunciata, di fare del turismo l'asset strategico dei 170 miliardi di euro che il Recovery Fund darà all'Italia è un passo rivoluzionario nella storia economica e sociale del nostro Paese”. L’annuncio è del sindaco di Rimini Andrea Gnassi.

“Rivoluzionario nel senso che lo si rimette al centro delle scelte, scelte che contano e che cambiano la traiettoria di un Paese. È la prima volta che la filiera dell'accoglienza viene considerata settore industriale a tutti gli effetti, a cui approcciarsi con mentalità strutturata e risorse economiche adeguate per sostenerne l'ammodernamento attraverso un Piano a breve, medio e lungo respiro. Se visto industrialmente il turismo è logistica, cioè è questa che determina i flussi e gli arrivi. E per questo ci vuole un sistema aereoportuale serio e collegamenti veloci con treni alta velocità, un sistema fly and rail. Nel momento in cui l'Italia si connette velocemente tra le sue città, con i suoi tesori attraverso hub e treni, nei prossimi anni avremo milioni di turisti e posti di lavoro. Nelle parole del Ministro Franceschini si delinea già la strategia sulla quale canalizzare risorse economiche europee mai viste prima. Il principale elemento è dunque la logistica. Negli scenari disegnati dal Ministro, si intravede chiaramente come Rimini possa diventare uno dei punti focali di un nuovo modo di spostarsi comodamente e rapidamente lungo il Paese. Una parte necessaria e decisiva di un nuovo Grand Tour d'Italie. Franceschini individua due colonne su ferro che viaggiano percorrendo il Paese: la ferrovia lungo la linea costiera tirrenica e che finalmente collega il Sud e la linea che da Milano e Bologna, con l'alta velocità che arriva già a Rimini e, da qui, giù sulla direttrice Adriatica. Corridoio tirrenico da un lato, corridoio Adriatico dall'altro. Io credo che questa strategia sia vincente e, una volta realizzata, garantirà un futuro di benessere per il nostro territorio almeno per il prossimo mezzo secolo”.

“Mai come questa volta, con l'Italia finalmente dotata di una strategia e capacità mai viste prima di investimento per 'rifare' il Paese in senso sostenibile e moderno, abbiamo però l'obbligo di farci trovare pronti. Se l'alta velocità, l'E45, l'aeroporto dentro una rete aeroportuale efficiente, saranno beneficiari nei prossimi anni di una rivoluzione che convoglierà milioni di turisti stranieri soprattutto internazionali, qui a Rimini abbiamo l'obbligo di uscire di uscire dalla logica del 'du vut chi vaga?' e proseguire fino in fondo nel processo di rigenerazione e di sostenibilità avviato. Lungomare, Museo Fellini, collegamenti con l'entroterra, spiaggia, mare, alberghi, offerta complessiva dovranno essere adeguati a standard qualitativi che la nuova logistica necessariamente porterà con sé. Dobbiamo cogliere l'occasione di creare una redditività più alta della nostra offerta complessiva, che significa più ricchezza, più posti di lavoro, più qualità (che è anche qualità e garanzia di occupazione), all'incrocio tra la 'rivoluzione' strutturale della logistica e il cambiamento di pelle in atto nella nostra città”.

Per Gnassi, “serve un patto nazionale sul turismo. Sindaci, città, regioni, Parlamento. Per destinare buona parte dei 170 miliardi di euro nei prossimi anni al turismo e alla logistica che lo rende fortissimo. Questa mattina ho già sentito telefonicamente alcuni sindaci della costa tirrenica e altri di quella adriatica per convergere con determinazione su questo passaggio non più rinviabile. Va sbloccato il passante di Bologna per giungere in riviera veloci; va utilizzato il fondo europeo da 170 miliardi per strutturare su ferro il corridoio Adriatico con l'alta velocità. AV che ora arriva con la linea solo fino Rimini. Da qui fino a Taranto farla proseguire lungo l'autostrada, trasformando l'attuale sede ferroviaria in un corridoio verde e ciclabile. Parlare oggi di questo, di progetti strategici in tempo di crisi sembra impensabile. Ma se non hai visione e progetti strategici, non hai l'alta velocità. Senza fogne hai dissesto idrogeologico e degrado urbano, non colleghi aeroporti a treni a città”.

“Abbiamo già detto ora, ieri, liquidità, credito alle imprese e cassa integrazione. Ma se dobbiamo farle ora le scelte che rafforzano per sempre l'Italia, pur consapevoli che sarà necessario tempo, si facciano. Se no poi ci si accorge, magari, che la Germania o altri competitor sono più avanti perché progettano a vent'anni e poi fanno e hanno ciò che in Italia non c'è. Proseguire l'alta velocità delinea come l'Italia, per la prima volta nella sua storia, possa prendere in mano il suo destino di meta mondiale del turismo con una politica industriale forte e sostenuta da risorse adeguate per essere competitiva dall'Europa alla Cina, agi Stati Uniti. Noi, crocevia di questo ambizioso ma a questo punto necessario progetto di turismo considerato industria strategica e identitaria, dobbiamo fare la nostra parte. Dobbiamo farci trovare pronti, dobbiamo pensare a 10 anni, non dobbiamo limitarci a gestire l'oggi pensando che tutto tornerà anche prima. Non possiamo permetterci il cinismo che guarda al passato. Adesso l'occasione attesa c'è. Non fallirla dipende da noi".

(Rimini) Si registrano oggi, la nota delle prefettura è di ieri, 14 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata non ne risultano di nuovi.  Oggi è stato purtroppo comunicato il decesso di 2 pazienti, ovvero un uomo di 66 anni e una donna di 75 anni.

In un quadro complessivo, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si attestano dunque su 2.154 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, mentre il totale dei pazienti guariti è di circa 1.740, di cui 1.701 residenti in provincia. Sono 123 i pazienti attuali.

Sabato, 30 Maggio 2020 10:14

30 maggio

Rsa, 45 morti | La spiaggia riparte | Movida a tempo

Venerdì, 29 Maggio 2020 20:15

Case di Riposo, sono 45 i morti per covid

(Rimini) Diffusi dalla prefettura i dati elaborati dalla Asl circa l’impatto dell’emergenza sanitaria nelle rsa, le case protette per gli anziani, della provincia. Sono 45 in totale id ecessi accertati per covid. “In particolare, l’esame della situazione delle CRA accreditate e suddivise per distretto nella provincia riminese è stato effettuato sulla base dei dati elaborati dall’inizio dell’epidemia (25 febbraio 2020), ordinati a livello distrettuale, ed aggiornati fino al 18 maggio 2020, come di seguito illustrati”, spiegano dalla prefettura. Nel Distretto Nord, dove insistono 12 CRA per un totale di 559 posti letto occupati, “gli ospiti contagiati risultano 77, di cui 26 deceduti, con una incidenza del 33,7%, e 39 guariti, pari al 50,6%. L’età media dei decessi è di 84,8 anni. In tale contesto gli operatori contagiati sono 30, di cui 21 guariti”. Invece, nel Distretto Sud, dove sono presenti 7 CRA per un totale di 357 posti letto occupati, “gli ospiti contagiati risultano 63, di cui 19 deceduti, con una incidenza del 30% e 23 guariti, pari al 36%. L’età media dei decessi è di 90,2 anni. In tale dimensione gli operatori contagiati sono 19, di cui 9 guariti”. Hanno retto l’urto le realtà che hanno chiuso i contatti con l’esterno a inizio epidemia. Lo studio condotto dalla Asl alla luce del Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 14 maggio 2020 e dei dati forniti dalla Regione Emilia-Romagna, si riferisce a un campione di 29.692 pazienti deceduti “Covid positivi” per cui il numero dei decessi è distribuito per fasce di età nei seguenti termini: 8.221, pari al 27,7% per la fascia 70-79 anni; 1.2104, pari al 40% per la fascia 80-89 anni; 4.844, pari al 16,3% per i pazienti di età superiore a 90 anni. Inoltre, sulla scorta dei dati della Regione Emilia Romagna quasi il 70% dell’eccesso di mortalità registrato nel mese di marzo 2020 (rispetto alla media del marzo del triennio 2017-2019) negli uomini è attribuibile a Covid-19, mentre nelle donne non arriva al 50%. Al riguardo, è stato precisato che la pluripatologia preesistente incide in maniera significativa. Gli ospiti delle Case Residenze per Anziani non autosufficienti (ex RSA ed ex case protette, denominate ora CRA) rappresentano in questo senso una popolazione selezionata sia per età avanzata che per pluripatologie.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.739 casi di positività, 38 in più rispetto a ieri. Di questi nuovi casi, 24 derivano dall’attività di screening realizzata dalla Regione su persone asintomatiche tramite test sierologici e tamponi. Sono 6.213 i tamponi effettuati, che raggiungono così complessivamente quota 316.909, a cui si aggiungono 6.908 test sierologici. Un allargamento dell’azione regionale utile a mappare l’andamento del contagio e a scopo preventivo, scovando il virus fra gli asintomatici. Le nuove guarigioni sono 216, per un totale di 20.073: il 72,4% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.564 (-186).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.059 (l’86% di quelle malate), -165 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 76 (-1). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 429 (-20). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 20.073 (+216): 999 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 19.074 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 8 nuovi decessi: 2 uomini e 6 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.102 I nuovi decessi riguardano 2 residenti nella provincia di Reggio Emilia, 2 in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ferrara, 2 in quella di Forlì-Cesena (1 nel Forlivese e 1 nel Cesenate), 1 in quella di Rimini. Nessun decesso tra i residenti nelle province di Piacenza, Parma, Modena, Ravenna e da fuori regione. 

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.475 a Piacenza (nessun caso in più), 3.513 a Parma (+9), 4.945 a Reggio Emilia (+10), 3.909 a Modena (+1), 4.612 a Bologna (+8); 394 le positività registrate a Imola (nessun caso in più), 992 a Ferrara (+5). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.899 (+5), di cui 1.026 a Ravenna (+2), 943 a Forlì (nessun caso in più), 778 a Cesena (+1), 2.152 a Rimini (+2)

 

(Rimini) La Città di Riccione promuove una nuova campagna di utilità sociale che accompagnerà la prossima stagione estiva con lo scopo di informare e sensibilizzare i turisti e i cittadini sulle misure di prevenzione per il contenimento dell’emergenza Covid-19. La campagna di comunicazione è sostenuta da un progetto grafico che ne illustra le prescrizioni in maniera efficace e al tempo stesso piacevole, grazie ad un’accattivante palette di colori che strizza l’occhio alla nuova stagione turistica.

Il progetto grafico, ideato da Laura D’Amico, mira a unire in modo originale l’informazione di pubblica utilità con la comunicazione culturale e turistica dando vita ad una nuova narrazione di città. Le misure di prevenzione diventano nuove opportunità per guardare Riccione in modo diverso, suggeriscono nuovi modi per viverla senza rinunciare alle relazioni ma ampliandone i confini. Il linguaggio con cui sono presentate le norme di prevenzione stimola ad affrontare con creatività e spirito d’iniziativa questa situazione così inedita, delicata e importante della ripresa delle attività economiche e sociali, proponendo alternative invece di imporre divieti. La leggerezza dei toni e delle immagini sono un invito a vivere l’estate senza paura ma con senso di responsabilità verso se stessi e gli altri e di sfruttare il distanziamento fisico per riscoprire la città nei suoi luoghi meno conosciuti.

"I manifesti di pubblica utilità erano accomunati dalla ricerca di linguaggi semplici tradotti con una qualità visiva d’impatto per mirare al coinvolgimento sociale.“ afferma Laura D’Amico. “L’obbiettivo centrale per questa nuova condizione in cui siamo immersi è instaurare un rapporto più profondo con i cittadini e i turisti per salvaguardare la sicurezza di tutti attraverso messaggi positivi ed inclusivi che amplino i nostri sguardi”. Il progetto grafico verrà diffuso attraverso i social di Città di Riccione, il sito turistico riccione.it, il sito istituzionale comune.riccione.rn.it e la cartellonistica diffusa in città. I messaggi verranno affissi nei punti di massimo passaggio in città e nelle spiagge, per godere questa estate 2020 sotto il sole di Riccione in sicurezza.
La campagna di utilità sociale Riccione, estate sicura 2020 è realizzata a cura dell’Assessorato Turismo Sport Cultura Eventi del Comune di Riccione in collaborazione con l’Ufficio Demanio.

Venerdì, 29 Maggio 2020 14:38

Lungomare Spadazzi pedonale

(Rimini) Lungomare Spadazzi si chiude al traffico, in una sorta di anteprima della viabilità del prossimo futuro. E’ infatti in pubblicazione l’ordinanza che dispone il divieto di transito delle auto e la creazione di una ztl su un tratto del Lungomare Spadazzi, nella zona di Miramare, dove sono attualmente in corso i lavori di realizzazione dell’infrastruttura verde urbana del Parco del Mare. Per tutta l’estate, il tratto di Lungomare compreso tra via Latina e via Martinelli – poco più di mezzo chilometro, attualmente percorribile solo a senso unico in direzione sud–nord - sarà quindi pedonalizzato, mentre le auto potranno utilizzare solo l’asse parallelo, Viale Principe di Piemonte.
“La pedonalizzazione di questo tratto di carreggiata, dove insiste il cantiere del Parco del mare, consentirà ai bagnanti, ai turisti e ai cittadini di raggiungere la spiaggia in sicurezza  – spiega l’Amministrazione comunale – utilizzando l’asse dei Viali. Un provvedimento condiviso con gli operatori e che rappresenta una prima anticipazione della riorganizzazione complessiva che entrerà in funzione una volta completati gli interventi del Parco del Mare, che porteranno ad una naturalizzazione del contesto urbano e ad un waterfront libero dalle auto”.  L’accesso al Lungomare, oltre che per i mezzi di soccorso, resterà garantito per i residenti e per le operazioni di carico e scarico a servizio delle attività dell’area.

(Rimini) Slitta al 31 agosto la scadenza delle rate di dilazione dei pagamenti riferiti carichi tributari arretrati. L’Amministrazione Comunale ha infatti deciso di cogliere l’opportunità contenuta nel Decreto Rilancio (art. 154) disponendo un ulteriore differimento a quello già stabilito e che prorogava al 31 maggio il termine per le rate in scadenza il 1° marzo. Una nuova proroga che rappresenta una forma di sostegno nei confronti di cittadini e di imprese che hanno attivato (alla data dell’8 marzo) piani di dilazione con l’Amministrazione, per agevolarli in questo periodo di emergenza, allentando il peso economico-finanziario sui contribuenti ed evitando disparità di trattamento. Pur a fronte del periodo incerto, sono diversi i contribuenti che hanno deciso di non avvalersi delle proroghe: tra marzo ed aprile infatti sono state versate rate del valore di poco inferiore ai 200mila euro.

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