Mercoledì, 03 Giugno 2020 12:53

Parco Cervi e Fabbri, in arrivo 100 alberi

(Rimini) Dopo la posa dell'impianto di irrigazione, hanno preso avvio quest’oggi i lavori di ripiantumazione delle alberature nei parchi Cervi e Fabbri a seguito degli interventi di posa della dorsale del Psbo. Si tratta di un centinaio di nuove alberature che, come previsto in sede progettuale, vanno a compensare quelle che, o per necessità progettuali, o a seguito delle verifiche di stabilità effettuate dai professionisti agronomi, dovettero essere abbattute preventivamente ai lavori per la posa della condotta.

“Un impegno che ci eravamo presi di fronte alla città – ha detto l’assessore all’ambiente Anna Montini – e che ora con soddisfazione onoriamo affinché da una necessità si possano creare nuove opportunità di ampliamento del nostro preziosissimo patrimonio verde pur nella necessità di dar il via libera ad un’opera che, con la realizzazione della condotta fognaria “Dorsale Sud” del Psbo rappresenta uno dei cardini dell’intero programma in cui la città è coinvolta per ottenere un forte aumento della capacità di portata dei reflui urbani agli impianti di depurazione”.

Le alberature previste in progetto che Hera sta ripiantumando, così come concordato con le associazioni ambientaliste, rispetteranno le preesistenze e quelle presenti nel parco, al fine di favorire la biodiversità del parco saranno messe a dimora diverse specie tra le quali aceri, pini, frassini, cipressi, tigli, tamerici, lecci e ginko, tutte provviste di pali tutori e poste a distanze di impianto secondo le precise indicazioni agronomiche dello studio. I lavori si concluderanno con la semina del prato (con preventiva lavorazione e fresatura del terreno) così da ripristinare il manto erboso nelle aree interessate dallo scavo e dal cantiere.

(Rimini) “La didattica a distanza? Utile, ma da sola non basta”. Inizia così la lettera aperta del sindaco di Rimini Andrea Gnassi per chiedere il rientro degli alunni nelle classi. “Una sperimentazione da sola non può esaurire il tema della presenza della scuola nel mondo contemporaneo. La scuola è il fatto cardine di una società. Cammina nella e con la società, con i suoi cambiamenti. Anche con quelli tecnologici, didattici, pedagogici. C'è però uno strumento che, pur adeguandosi, dovrà rimanere imprescindibile, oggi, a settembre, per il futuro: la classe, l'aula.

L'insegnamento è molto di più di un passaggio di nozioni tecniche. E' il luogo per antonomasia delle relazioni, della socialità, della trasmissione dei saperi e della condivisione delle emozioni. E' il luogo che parla alla coscienza intima, formandola, dei bambini e dei ragazzi. Parla di facce e esperienze diverse, della necessità insopprimibile dell' 'insieme' anziché del 'singolo'. La classe non è solo un luogo di saperi, ma è soprattutto il contesto in cui i ragazzi iniziano a diventare cittadini. Dentro la scuola stanno le chiavi che aprono la vita e schiudono alla conoscenza dell'altro, della sua storia, della sua famiglia, del suo quartiere”.

E' “con la classe che la scuola diventa scuola di vita. Le classi non sono solo quattro mura con dei banchi dentro. Sono i miei compagni, gli insegnanti, le mie paure e le mie gioie, sono relazioni attraverso cui mi specchio per crescere e maturare. Sarebbe possibile raggiungere gli stessi risultati, non tanto e non solo didattici, ma soprattutto esistenziali, rinunciando a questi rapporti? Io penso di no. Rimini è una città spesso 'eccitata' da attenzioni e dibattiti ciclici: le fogne, il turismo, la mobilità, i parcheggi, gli eventi. Ma, nel silenzio, nel tempo, pianta dopo pianta, è cresciuta una piccola grande 'foresta di sapere'. Dal 2011 in avanti non è passato anno in cui Rimini non abbia realizzato una nuova scuola: lo abbiamo considerato un investimento sulla persona, sulla famiglia, sulla comunità. La crescita individuale in conoscenza è la crescita collettiva in responsabilità e impegno per il bene comune”.

In classe “anche lo sguardo di un insegnante, il cenno di intesa con un compagno, anche una discussione diventano occasione di crescita comunitaria. Ognuno ha i propri aneddoti, i propri ricordi delle sue classi e, guarda caso, sono proprio questi momenti informali che ricordiamo più e meglio di qualsiasi versione di latino, equazioni matematiche o poesie imparate a memoria e sviscerate in ore di lezioni. In classe lo studio individuale diventa sapere condiviso, è così che diventiamo cittadini maturi di una comunità. Per questo è necessario riportare in classe i nostri ragazzi in classe appena possibile, da settembre. Il rischio è quello di penalizzare ulteriormente, e sempre più gravemente, una generazione che si sta già caricando il peso più difficile e angosciante di questa emergenza sanitaria. Non possiamo permetterlo. Non possiamo 'perdere' una generazione come educazione, didattica, conoscenza, pensando che chat e videoconferenze esauriscano il ruolo e i compiti di una scuola, cardine della società”.

“Attenzione, la mia non è una critica allo sforzo con cui migliaia di insegnanti sono riusciti a tenere il contatto con i loro alunni in modo straordinario, superando difficoltà inedite con impegno e creatività. A loro, che irrorano la radice robusta della scuola italiana, va il mio più sentito e sincero ringraziamento per quello che stanno facendo per superare le difficoltà legate all'emergenza sanitaria, mantenendo comunque saldo il filo della conoscenza. Ma è proprio nelle difficoltà che vanno rinforzate le fondamenta, ovvero quelle basi su si fonda la società stessa che, dall'antichità ad oggi, trovano nella scuola e nella condivisione del sapere il punto di volta più solido e duraturo”.

La presenza e la tecnologia “devono coesistere in una scuola moderna, in cui il contatto e la relazione tra persone restano fondamentali. Pur con tutte le difficoltà e le incertezze di questa fase, Rimini vuole tornare a investire su questo, a partire dai centri estivi per poi giungere alla ripartenza di settembre”.

(Rimini) Prenderanno avvio lunedì 8 giugno i lavori della nuova rotatoria che sarà realizzata all’intersezione della via Marecchiese con la viale Valturio e la via Montefeltro. “Una nuova opera stradale che, sotto la progettazione e direzione lavori di Anthea, andrà a dare soluzione e maggior sicurezza all’area che attualmente prevede la svolta obbligatoria a destra in viale Valturio verso il centro storico incrementando il traffico sulla principale strada di

ingresso al centro di Rimini. Con questa soluzione si “scaricherà” così viale Valturio da tutte le auto che devono dirigersi verso la Valmarecchia, dando maggior sicurezza all’immissione dei veicoli che provengono da viale Valturio verso via Dè Suriani e via Montefeltro per dirigersi poi nel Borgo Mazzini”, spiegano dal comune.

Tra le diverse ipotesi progettuali “la scelta è ricaduta sulla classica conformazione circolare della nuova rotatoria con raggio di oltre 12 metri, grazie alla quale tutte le manovre, sia in ingresso che in uscita dalla rotonda, saranno agevoli rendendo intuitivo l’utilizzo della rotatoria e garantendo un maggior livello di sicurezza. Una soluzione che garantirà un’ottimale uscita dalla via Dè Suriani in quanto la nuova rotatoria permette di dirigersi in tutte le direzioni, mentre per motivi di sicurezza i veicoli che percorrono viale Valturio verso monte non potranno più immettersi direttamente in via Dè Suriani ma utilizzare la viabilità secondaria per poter poi arrivare da via Marecchiese in direzione mare”.

La nuova rotatoria avrà un diametro di circa 25 metri e una carreggiata a due corsie della larghezza di 8,50 metri e un anello centrale, in parte sormontabile, con un diametro circa di 7 metri. I tre bracci della rotatoria avranno tutti due corsie a doppio senso di circolazione. Le aiuole spartitraffico saranno delimitate da cordoli prefabbricati, mentre la corona centrale sormontabile sarà pavimentata con cubetti di pietra luserna. Saranno rimodellati i marciapiedi perimetrali così come la nuova intersezione verrà completamente riasfaltata. In via Montefeltro, a ridosso della rotatoria, verrà istituito un nuovo attraversamento pedonale rialzato, verniciato con resina rossa. Al centro della rotatoria verrà realizzata una aiuola circolare con diametro esterno 4 metri mentre la parete esterna sarà rivestita da una lastra circolare in acciaio grezzo opaco, su cui verrà collocata la scritta “Rimini”.

Il cantiere avrà una durata massima di 4 mesi e non dovrebbe comportare la necessità di interruzione della circolazione in quanto le lavorazioni più complesse ed estese che richiederanno l’interruzione temporanea della circolazione (come le asfaltature) saranno eseguite in orario notturno. La maggior parte delle lavorazioni saranno invece eseguite mantenendo la normale circolazione, solo con parziali riduzione della carreggiata stradale. Il costo dell’opera sarà di 150.000 euro.

Mercoledì, 03 Giugno 2020 09:10

3 giugno

E’ morto Paolo Fabbri | Due giugno | Sacerdote sospeso

(Rimini) Partirà nei prossimi giorni la posa degli oltre 37mila quadrati di piastrelle in gres porcellanato che daranno forma ai nuovi percorsi pedonali del Parco del Mare di Rimini nord. Una lunga passeggiata, che si svilupperà lungo tutto il litorale da Rivabella a Torre Pedrera, parte del complessivo intervento di riqualificazione e recupero delle vocazioni identitarie dei luoghi dell'area turistica che sta trasformando il profilo urbano della fascia a mare di Rimini nord.

Gli ultimi dettagli del prossimo step di interventi sono stati definiti ieri nel corso di un sopralluogo condotto dal sindaco Andrea Gnassi insieme a Paolo Mussini, amministratore delegato di Panariagroup, multinazionale italiano con sede a Finale Emilia, leader mondiale nella produzione e distribuzione di superfici in ceramica per pavimenti e rivestimenti. Al gruppo fa riferimento l'azienda Cotto d'Este di Sassuolo, che ha sponsorizzato l'intervento che consentirà di dotare i lungomari di Rimini nord di una passeggiata continua lungo gli oltre 6 chilometri di costa. Il sopralluogo è stata un'occasione per il sindaco, accompagnato dagli assessori Anna Montini e Jamil Sadegholvaad e dall'ing. Alberto DellaValle, per approfondire con l'ad di Panariagroup i prossimi sviluppi del progetto di rigenerazione urbana che interessa il waterfront riminese da nord a sud e che consentirà di creare un nuovo paesaggio urbano di altissima qualità ambientale e attrattività.

In merito ai lavori di posa al via in questi giorni, si procederà in contemporanea sui quattro lotti in cui è stato suddiviso l'intervento. Il gres porcellanato sarà utilizzato per il rivestimento dei percorsi pedonali presenti sia lato monte, sia sul lato prossimo all'arenile e si prevede di completare l'opera entro giugno. Al sopralluogo erano presenti anche i vivaisti che stanno seguendo il progetto per la definizione delle essenze che caratterizzeranno l'opera verde del Parco del mare. Grazie alla pedonalizzazione e all'opera verde che creerà un continuum tra le diverse zone, Rimini nord tornerà caratterizzarsi come un borgo marino diffuso che abbraccerà l'intera fascia costiera.

(Rimini) Si registrano oggi 14 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata ne risultano 2 nuovi, concernenti un uomo e una donna. Mentre uno è in isolamento domiciliare l’altro è ricoverato. Anche oggi è stato purtroppo comunicato il decesso di un paziente, ovvero di una donna di 86 anni.

In un quadro complessivo, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si attestano dunque su 2.158 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, mentre il totale dei pazienti guariti è di circa 1.760, di cui 1.718  residenti in provincia

Martedì, 02 Giugno 2020 09:09

2 giugno

Le regole della movida | Boom dei tavoli all'aperto | Federmoda, crollo dei fatturati

(Rimini) In provincia di Rimini sono 2.814 le richieste accolte dalle banche per i crediti garantiti alle imprese dal governo italiano nell’emergenza coronavirus, per un totale di 58.454.558 milioni di euro erogati. il dato è offerto dalla prefettura di Rimini, ieri in occasione di un tavolo di lavoro specifico. Relativamente ai settori, tra le aziende interessate al contributo, il 29,1% sono commercio all’ingrosso e al dettaglio, 24,5% alloggio e ristorazione; 10,6% costruzioni, il 9,1% industria, il 7,2% attività professionali e tecniche.

“Nell’architettura di questa complessa operazione del sistema bancario, posta in essere nella provincia riminese - ha affermato il Prefetto Camporota – la concessione dei finanziamenti garantiti dallo Stato ha costituito un valido strumento che ha trovato una necessaria integrazione in un ventaglio di forme di supporto alla liquidità delle imprese e delle famiglie e in definitiva alla economia locale”.  Dalla riunione “è emerso il risultato positivo di un’azione sinergica attraverso un complesso di iniziative che si rivela una ottimale strategia – ha proseguito il Prefetto – per affrontare le criticità derivanti dalla emergenza sanitaria in atto”. 

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.809 casi di positività, 19 in più rispetto a ieri: di questi nuovi casi, 17 sono asintomatici, esito dell’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 3.876, che raggiungono così complessivamente quota 329.358. Le nuove guarigioni sono 104, per un totale di 20.617: oltre il 74% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono scesi a 3.068 (- 95 da ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.631 (circa l’86% di quelle malate), -82 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 54 (-3). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 383 (-10). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 20.617 (+104): 839 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 19.778 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 10 nuovi decessi: 7 donne e 3 uomini. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 4.124. Dei nuovi casi registrati oggi, i 7 decessi nella provincia di Bologna sono riferiti non solo a ieri ma all’ultima settimana, casi per i quali si attendeva l’esito rispetto alla causa di morte da Covid-19. Gli altri 3 riguardano 2 residenti nella provincia di Piacenza e 1 in provincia di Rimini. Nessun decesso in tutte le altre sei province. 

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.489 a Piacenza (+2), 3.525 a Parma (+4), 4.950 a Reggio Emilia (+2 ), 3917 a Modena (+1), 4635 a Bologna (+8); 394 le positività registrate a Imola (nessun caso in più), 994 a Ferrara (+ 1). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.905 (+1), di cui 1028 a Ravenna nessuno, 943 a Forlì, 780 a Cesena (+1), 2.154 a Rimini (nessun caso in più).

(Rimini) "Le regole dell'intrattenimento serale devono essere omogenee per tutti i Comuni della provincia di Rimini, che in questo weekend hanno già testato l'efficacia di ordinanze diverse, per questo mi appello al Questore di Rimini, come autorità preposta all'ordine pubblico sul territorio, che incontri i rappresentanti degli Enti locali per raccogliere in un unico provvedimento le regole per la cosiddetta movida". Lo dice il sindaco di Riccione, Renata Tosi, che fa appello appunto al questore di Rimini, Francesco De Cicco, affinché incontri i rappresentanti dei Comuni della provincia di Rimini per un confronto sulle regole da dare quest'estate all'intrattenimento serale. "Regole condivise e omogenee per tutti i territori, in particolare per i Comuni della costa, sarebbero utili ad evitare la selva di ordinanze comunali, con ad esempio differenze di orari, rendendo i controlli di ordine pubblico da parte di polizia di Stato e carabinieri e amministrativi da parte delle polizie locali, più semplici e sicuri". 

"Non solo - dice il sindaco Tosi - servirebbe anche ai pubblici esercizi per lavorare in maniera più distesa, come sempre accaduto in estate. Non credo sia il tempo di polemizzare su un'ora o una mezzora in più o in meno, ora è il momento di trovare soluzioni condivise per il bene di tutti gli operatori e per i turisti. Immaginiamo un turista che sceglie Riccione o piuttosto Rimini come alloggio e poi si sposta, come è sempre accaduto da un territorio all'altro, deve farlo con orologio alla mano e ordinanze sindacali in tasca? Credo che il buonsenso oggi ci spinga ad una collaborazione estesa tra comuni limitrofi a beneficio anche delle associazioni di categoria e del lavoro stesso delle forze dell'ordine che probabilmente quest'estate saranno chiamate ad assolvere compiti di differente natura. E' anche impensabile che polizia di Stato, carabinieri e polizie locali si possano dedicare costantemente, come stanno facendo in queste settimane con grande spirito di servizio, ad una sorta di baby-sitting e guardiani della movida in Riviera. Fintanto che distanziamento e mascherine saranno un punto fermo della stagione 2020, una condivisione ad iniziare dagli strumenti legislativi, come appunto un'unica ordinanza  del Questore come autorità responsabile dell'ordine pubblico valevole per tutti, sembra la strada più sensata". 

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