(Rimini) E’ iniziata ieri dalle scuole di infanzia comunali il Gabbiano (San Giuliano mare), la Vela (Torre Pedrera) e il nido Cappellini (marina centro) la "Festa dell'Arrivederci", che permetterà agli alunni più piccoli di salutarsi nel giardino del proprio asilo, con compagni ed educatrici, per l'ultimo giorno di scuola. Un incontro nei giardini, sfruttando quegli spazi verdi in cui erano abituati a passare le mattinate prima dell'emergenza sanitaria. Un momento pensato in particolare per i piccoli alunni degli ultimi anni, che il prossimo anno lasceranno le proprie aule, i compagni e le maestre per affrontare una nuova tappa della loro crescita. La festa dell'arrivederci continuerà ogni giorno, fino al 9 giugno, con un calendario programmato per i nidi e le materne comunali di Rimini. Si tratta di incontri in piccoli gruppi di cinque o sette bimbi, accompagnati dai genitori, che si alterneranno nei giardini scolastici nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento sociale previsti dai protocolli a contrasto del covid.

"La commozione dipinta nei visi delle maestre e dei bimbi – commenta Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – sono la dimostrazione più forte di quanto forte fosse il bisogno di una ritrovata socialità dei più piccoli. Momenti brevi ma intensi che hanno restituito a grandi e piccini una gioia che aspettava da mesi di poter esplodere. Compagni, amici, insegnanti, genitori, la commozione è stata tanta e con questo spirito ci tuffiamo nel calendario di incontri che ci aspetta. Una risposta che ci conferma la bontà di una scelta, coraggiosa e affatto scontata, su cui tutti, coordinamento pedagogico, educatrici e famiglie ci siamo trovati d'accordo. Parte da qui il ritorno graduale alla normalità che passerà poi dai centri estivi e, questo è l'obiettivo di tutti, dal ritorno in classe a settembre per tutti".

(Rimini) E l’Hub regionale e nazionale per la Terapia intensiva, realizzato in pochi mesi grazie al progetto di Regione e Ministero della Salute e a un investimento di 26 milioni di euro, è già una realtà. Articolato su 6 strutture ospedaliere e ospedaliero-universitarie delterritorio - a Bologna, Modena, Parma e Rimini- rafforza il sistema sanitario regionale, pubblico e universalistico, aumentando la dotazione complessiva di 146 nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva, a cui si aggiungono i 45 creati a Piacenza durante l’emergenza, che diventano strutturali: spazi utilizzabili da subito per curare pazienti in situazioni critiche che richiedano questo tipo di assistenza specialistica nell’ambito dell’attività ordinaria, e ai quali ricorrere per gestire un’eventuale nuova ondata epidemica di pazienti Covid,a disposizione dell’Emilia-Romagna e di tutto il Paese. Con la concreta possibilità che possano ospitare parte dei pazienti ancora oggi ricoverati in terapia intensiva in reparti Covid di altri ospedali, permettendo a tali strutture di tornare appunto all’erogazione di servizi e prestazioni fornite prima dell’emergenza.

E questa mattina all’ospedale Infermi di Rimini l’inaugurazione - con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - della sede del Covid Intensive Care nel capoluogo costiero. Quasi 1.600 metri quadrati al quarto piano del palazzetto Dea (Dipartimento Emergenza Accettazione) con 14 posti letto permanenti per la terapia intensiva, estensibili a 18, e 12 per quella sub intensiva, estensibili a 16, a cui si aggiungono ulteriori 900 metri quadrati (2.500 in totale) per 30 letti dedicati alla degenza ordinaria.

Attrezzato con le tecnologie più innovative (tra cui ventilatori polmonari e sistemi infusionali all’avanguardia), il reparto, che può contare anche su un apparecchio per l’assistenza circolatoria e polmonare con circolazione extracorporea, sarà operativo da metà giugno, non appena ultimata l’installazione delle apparecchiature elettromedicali. Si affianca alle altre 5 strutture della rete regionale e nazionale, che verranno inaugurate domani con il ministro della Salute, Roberto Speranza: Policlinico Sant’Orsola e Ospedale Maggiore a Bologna, Ospedale Maggiore a Parma, Policlinico di Modena e Ospedale Civile di Baggiovara. Il ministro, insieme al presidente Bonaccini, sarà anche a Piacenza. La nuova Rete regionale nasce infatti all’interno dei nosocomi esistenti, integrandosi in essi ed entrando a pieno titolo negli spazi operativi del sistema sanitario regionale.

Pari a 6,1 milioni di euro il costo dell’intervento a Rimini, comprese le attrezzature e la realizzazione di 30 letti ordinari, di cui oltre 1,5 milioni assegnati dalla Regione per l’allestimento dei letti intensivi e sub intensivi, a cui si aggiungono i fondi dell’Ausl Romagna e una donazione di Banca d’Italia fatta nell’ambito della campagna di raccolta fondi della Regione “Insieme si può”, per la quale si sono prestati numerosi testimonial fra giornalisti, attori, musicisti e cantanti, sportivi, ricercatori. E oggi a Rimini erano presenti due di loro: Paolo Cevoli e Gessica Notaro.

A fare il punto su investimenti e funzionamento del nuovo reparto, oggi durante la visita del ministro, anche l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il commissario dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini, e il presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria Romagna, Michele De Pascale. All’inaugurazione anche il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

"Essere oggi qui a Rimini ad inaugurare l’Hub nazionale e regionale per la Terapia intensiva è la dimostrazione che il Paese è ripartito consapevole di saper vivere in una nuova normalità- afferma il ministro Boccia-. Il Coronavirus ha messo tutti a dura prova: dai cittadini che hanno dovuto affrontare momenti difficili, agli operatori sanitari, a imprese e lavoratori, a tutti i livelli istituzionali. Se l'Italia è riuscita a rimettersi in cammino è grazie alla coesione sociale delle nostre comunità e alla solidarietà tra diversi territori e i differenti livelli istituzionali. Il virus non è sconfitto, è ancora tra noi, ma oggi siamo più forti e più consapevoli di una inevitabile convivenza fino all'arrivo del vaccino. L'Hub regionale, con la sua rete di sei strutture disponibili per pazienti Covid e non, fra cui Rimini, e per tutto il Paese, rafforza la rete territoriale della sanità di una Regione che, pur colpita con violenza dal virus, non si è data per vinta e ha dimostrato di essere un'eccellenza nazionale; l'Emilia-Romagna ha saputo dare ancora una volta una bella lezione di concretezza e di costante leale collaborazione con il Governo e con gli enti locali".

“Nel momento in cui l’emergenza Coronavirus sta finalmente allentando la sua presa, siamo orgogliosi di poter mettere l’esperienza dell’Emilia-Romagna, una delle regioni peraltro più colpite, a servizio del Paese- sottolinea Bonaccini-. E il pensiero va nuovamente a chi non c’è più, alle loro famiglie, ai tanti che hanno sofferto e a chi, tuttora, è sottoposto a cure e assistenza: il nostro impegno, anche su questo Hub regionale e nazionale, guarda anche a loro. Quello che vediamo oggi è un grande esempio di come, lavorando bene e in tempi rapidissimi, si sia riusciti a creare un centro di altissimo livello e una rete diffusa sul territorio che potrà ospitare pazienti della nostra regione e da tutta Italia. Mettendo insieme idee, competenze e risorse, comprese le generose donazioni dei nostri concittadini per la raccolta fondi voluta dalla Regione, diamo vita a una rete strutturale che potenzia e migliora ulteriormente il sistema sanitario regionale, che ha pure ha dato una straordinaria prova di sé durante la crisi, grazie soprattutto a chi ci lavora, e nazionale, a disposizione anche in futuro per affrontare eventuali, diverse necessità sanitarie che richiedano il ricorso alla terapia intensiva e sub-intensiva. Stiamo facendo un passo avanti concreto nella direzione giusta, quella cioè di investire nella sanità pubblica del nostro Paese. In questo, l’Emilia-Romagna dimostra di saper guardare avanti, nell’interesse dei suoi cittadini ma non solo, forte di ciò che ha costruito fin qui e pronta a puntare, anche per il futuro, sulle strutture e soprattutto sulle persone. In questo giorno- chiude il presidente della Regione- il nostro ringraziamento va proprio al personale della nostra sanità, che ha lavorato senza tregua mettendo anche a rischio la propria vita per il bene della collettività, e a tutti coloro che, purtroppo, la vita l’hanno persa”.   

L’Hub dell’Ospedale Infermi di Rimini sorge nel palazzetto del Dipartimento Emergenza Accettazione (Dea), i cui primi due piani operativi furono inaugurati nel 2011. Durante questi mesi di epidemia, il quinto e sesto piano - che erano pronti ma non operativi - sono diventati spazi Covid, permettendo così di scongiurare l’attivazione di un ospedale da campo per i pazienti, molto numerosi, che arrivavano ogni giorno all’Infermi e negli altri ospedali della provincia, tra le più colpite dell’Emilia-Romagna. Nel frattempo, al quarto piano a inizio aprile è stato dato il via ai lavori per la realizzazione del Covid Intensive Care, predisponendo i 34 posti letto di terapia intensiva e sub intensiva, cui se ne aggiungono 30 di degenza ordinaria che erano quasi pronti, a favore di tutta la Romagna, della regione e del Paese. Sono state completate tutte le opere edili, impiantistiche, meccaniche ed elettriche per approntare e completare le degenze. A stretto giro saranno poi installate le apparecchiature elettromedicali ed è previsto che il reparto sia operativo dal 15 giugno. D’avanguardia le apparecchiature: ogni posto letto di terapia intensiva è servito da sistema di pensili, con un lato attrezzato per il monitoraggio e ventilazione e l’altro dedicato ai più innovativi sistemi infusionali e alla cartella clinica con workstation per l’inserimento diretto “a posto letto” dei parametri. I ventilatori polmonari sono di fascia alta e i letti sono dotati di sistemi antidecubito. I posti letto di sub-intensiva sono tutti monitorati con centrale di monitoraggio e dotati di ventilatori per pazienti in ventilazione non invasiva. Tutti i parametri vitali sono monitorati nel bancone centrale di lavoro posto al centro della stanza e ripetuto nell’area di lavoro dei medici. Oltre ad apparecchiature all’avanguardia di vario tipo (emogasanalizzatore, frigoriferi, sollevapazienti, sistema di sterilizzazione per endoscopi, armadio ventilato di conservazione), il reparto ha a disposizione un apparecchio per l’assistenza circolatoria e polmonare con circolazione extracorporea.

Giovedì, 04 Giugno 2020 10:57

4 giugno

Né morti, né contagi | I cavalieri | Movida differenziata

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.842 casi di positività, 14 in più rispetto a ieri: pressoché tutti questi nuovi casi, 13, sono relativi a persone asintomatiche, esito dell’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 3.001, che raggiungono così complessivamente quota 336.630, a cui si aggiungono 233 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 76, per un totale di20.856:circa il 75% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 2.839 (-73 rispetto a ieri). Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.447 (circa l’86% di quelle malate), -57 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 50 (lo stesso dato di ieri). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 342 (-16). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 20.856 (+76): 800 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 20.056 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 11 nuovi decessi: cinque uomini e sei donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.147.  Gli 11 nuovi decessi - relativi tranne un caso agli ultimi due giorni - sono così ripartiti per quanto riguarda la provincia di residenza:2 in quella di Piacenza, 2 in quella di Parma e 7 in quella di Bologna (nessuno nell’Imolese). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.495 a Piacenza (+2), 3.534 a Parma (+5), 4.952 a Reggio Emilia (dato invariato), 3.922 a Modena (+4), 4.642 a Bologna (+2); 394 a Imola (come ieri); 995 a Ferrara (dato invariato). Infine, in Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.908 (+1), con 1 nuovo caso a Forlì (944). Nessun nuovo caso anche nella provincia di Ravenna (1.028 totali), a Cesena (780) e in quella di Rimini (2.156).

(Rimini) E' prevista per la giornata di domani, giovedì 4 giugno, alle ore 12 una visita del Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e dell'assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, insieme al Presidente della Ctss Michele De Pascale, al sindaco di Rimini Andrea Gnassi e alle altre autorità locali, all'"Hub nazionale e regionale per la Terapia intensiva"  presso l'Ospedale Infermi di Rimini. La visita si svolgerà presso i locali dell'Hub, situati al quarto piano del Palazzetto Dea dell'ospedale.
 

(Rimini) "Chiedo ancora una volta che non si compia una palese, clamorosa ingiustizia nei confronti della Rimini Calcio, della città di Rimini e, più in generale, del concetto stesso di coerenza delle regole sportive”. Lo chiede il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che spiega: "Il Consiglio Federale FIGC del prossimo 8 giugno, durante il quale verranno sancite promozioni e retrocessioni dei campionati dilettantistici, ha in mano una questione che non può approcciare con la logica notarile  degli accordicchi scaturiti dalla centrifuga dei 'padroni del pallone'. C'è in gioco la linearità e l'uguaglianza dello sport stesso, visto che la aberrante proposta che andrà al voto da una parte potrebbe sancire 3 promozioni senza merito matematico conquistato sul campo e, contestualmente, altrettante retrocessioni senza demerito matematico scaturito dal campo. Non si può neanche definirlo strabismo che fa a pugni con la logica e le regole. Si tratta di una vera e propria distorsione delle regole, dovuta a equilibri e accordi interni che determinano promozioni e retrocessioni”.

Gnassi non contesta "lo scenario inedito davanti a cui si trovano oggi davanti le Istituzioni calcistiche. Ma proprio per la condizione di eccezionalità post Covid in cui è calato oggi l'intero mondo dello sport, dovrebbe essere almeno uniforme e incontestabile il principio di applicazione di provvedimenti straordinari, che comunque devono avere effetti omogenei per tutti. Una cristallizzazione, quella proposta, che porterebbe a due effetti contrari: bonus per alcuni, mazzata per altri. Pensiamo solo al Rimini che non potrebbe giocarsi le sue chances nonostante il calendario gli ponga ancora davanti il match con il Fano, per di più in casa, diretto concorrente per la salvezza. Qual è la ratio di una cristallizzazione della graduatoria così impari, ingiusta, incongrua e fortemente contestata da società, città e appassionati?”.

Il sindaco, quindi, fa "ancora affidamento sul buon senso e sul fatto che decisioni straordinarie debbano produrre uguaglianza negli effetti. Tanto più (e questo dovrebbe essere un criterio fondamentale per istituzioni sportive e Ministro) che a Rimini c'è una società che non si lascia un euro di debito dietro le spalle. Una società e una squadra che meritano il giudizio del campo, concludendo in campo il campionato. Ribadisco il mio appello alle Autorità politiche e sportive che governano il mondo del calcio e dello sport. Fate quello che è giusto, che non coincide con i giochi di potere".

(Rimini) La convenzione firmata in queste ore dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e da Gruppo Cassa Depositi e Prestiti accelera il pagamento dei debiti degli enti territoriali, dando beneficio alle imprese e gli altri creditori della Pubblica Amministrazione, che potranno così ottenere un significativo importo di risorse pari a 12 miliardi di euro: 8 miliardi saranno destinati al pagamento di debiti commerciali degli Enti locali, delle Regioni e delle Province Autonome e i restanti 4 miliardi serviranno per i debiti degli enti del servizio sanitario nazionale. Ne dà notizia il senatore 5Stelle Marco Croatti.

"Una importante boccata d’ossigeno anche per tante aziende della nostra provincia, che si ritrovano a fare i conti con una crisi profonda legata alla pandemia e necessitano di liquidità. È un buon inizio reso possibile dal dialogo costante con i corpi intermedi. Ci sono ancora molte riforme da fare, a partire da una sburocratizzazione profonda del Paese”, commenta Croatti. "La misura si affianca alle ulteriori iniziative governative varate per rispondere alle esigenze dei territori, nell’attuale contesto di crisi sanitaria. Cassa Depositi e Prestiti comunicherà all’ente beneficiario la concessione dell’anticipazione entro il 24 luglio 2020". 

(Rimini) “Ricreare legami e tornare a una vita di relazioni, e attorno a questi valorizzare la nostra cultura dell’accoglienza e dare un messaggio: Bellaria Igea Marina è pronta e vi aspetta”, il Sindaco Filippo Giorgetti riassume così lo spirito dell’attività promozionale che, in questi giorni, sta alimentando con successo la vita dei canali social sulle pagine di Fondazione Verdeblu, braccio operativo delle iniziative, e di riflesso dell’ente comunale.
 
Una campagna a 360 gradi, cominciata nelle settimane del lockdown con la pubblicazione di una serie di video, apprezzatissimi, che hanno tenuto Bellaria Igea Marina e decine di migliaia di turisti affezionati, un po’ più vicini in attesa della ripartenza. Attività a sua volta ricompresa in un contenitore turistico promozionale più ampio, l’ambizioso progetto “Destinazione Bellaria Igea Marina” promosso da Fondazione Verdeblu e Amministrazione Comunale. Progetto che si propone di lavorare sulla brand reputation della città, elaborando un’idea diffusa e organica di realtà turistica, strutturandola maggiormente sotto il profilo del managment e costruendo un patrimonio di conoscenze dinamico che orienti le scelte, anche in termini di investimenti sul turismo. Parte integrante di tutto questo, proprio l’attività social e l’analisi delle sue interazioni.
 
Approccio che ritroviamo nelle ultimissime attività, dal video "Noi vi aspettiamo qui" che ha visto protagonisti alcuni imprenditori della città, al flash mob “Bellaria Igea Marina 2020 - Accendiamo l'estate”: due clip già volate oltre il milione di visualizzazioni, con il 54 % dei contatti collocati fuori regione. “Qualità e innovazione”, rimarca il Sindaco, “le stesse che hanno ispirato anche lo straordinario visual show sul porto canale andato in onda sulla pagina Facebook Bellaria Igea Marina nella giornata di lunedì 1^ giugno.”
 
Tornando al flash mob “Bellaria Igea Marina 2020 - Accendiamo l'estate”, la clip è stata pubblicata ieri sulla pagina Facebook della Fondazione ed è anche su Instagram e sul canale YouTube. Vi hanno preso parte 2020 persone vestite di bianco, con indosso la maglietta dell'evento: attori per un giorno gli ordini del regista Stefano Giorgetti, che con sei telecamere - tre con cameraman a terra, una su un quad, due droni – ha catturato ogni espressione e ogni particolare di questa esperienza. Tra loro, Mirko Casadei, la cui "Romagna capitale" è diventata la colonna sonora della clip, e tanti operatori turistici. “Una partecipazione, una voglia di ricominciare e una correttezza nel rispetto delle distanze”, sottolinea il primo cittadino, “che rappresentano il miglior biglietto da visita per Bellaria Igea Marina per la nuova fase post lockdown cominciata oggi.”
 
Attività promozionale nella quale rientra, ultima solo in ordine di tempo, la partecipazione da protagonista di Bellaria Igea Marina alla trasmissione Rai “I fatti vostri”, seguitissimo programma condotto da Giancarlo Magalli. Telecamere Rai in diretta questa mattina da Bellaria Igea Marina: ad accoglierle, una giornata di sole ed il colpo d’occhio del suo porto canale. A fare gli onori di casa lo stesso Sindaco Giorgetti insieme al Presidente di Fondazione Verdeblu Paolo Borghesi, la musica di Mirko Casadei e tanti cittadini vestiti con la stessa maglia del flash mob: un nuovo importante palcoscenico per ricordare in diretta nazionale che Bellaria Igea Marina è pronta ad accendere l’estate.
Mercoledì, 03 Giugno 2020 15:35

Due Cavalieri nella Croce rossa di Riccione

(Rimini) Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege della Croce Rossa Riccione hanno risposto all’appello della Lombardia che chiedeva aiuto e proprio per per essersi particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante il corso dell’emergenza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella li ha insigniti dell'onoroficenza 'Cavaliere al Merito della Repubblica' . 

"Marco e Yvenne hanno infatti risposto all'appello della Lombardia che, nel momento in cui era più in difficoltà, ha chiesto aiuto ai medici e al personale sanitario di altre Regioni italiane per farsi affiancare nella lotta e contenimento del Coronavirus. Sono contenta di questo importante riconoscimento conferito ai due volontari della Perla Verde perché dimostra, ancora una volta, la generosità e la propensione all'aiuto che da sempre caratterizzano la storia e l'anima del territorio romagnolo. La capacità di connettere la propria esperienza e professionalità alla dimensione della solidarietà è ciò che di più bello si può fare per la propria collettività”, è il commento del presidente dell’assemblea legislativa Emma Petitti.

Mercoledì, 03 Giugno 2020 15:31

Torre Pedrera, quasi finito il nuovo parcheggio

(Rimini) Sono in dirittura d'arrivo i lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio a Torre Pedrera, un'infrastruttura realizzata a monte del tracciato ferroviario, tra via Apollonia e via Gaza, che oltre a dare un'adeguata risposta ai bisogni di posteggio presenti nell'area, rappresenta anche un'opera di riqualificazione di un'area da tempo non valorizzata. Il parcheggio, che metterà a disposizione 100 nuovi posti auto, rappresenta una dotazione importante soprattutto in previsione dell'aumento della domanda legata alle nuove funzioni e alla riqualificazione dei lungomari attualmente in corso di realizzazione nell'ambito del progetto Parco del Mare. Anche quest'opera rientra nel Bando periferie, un insieme di progetti sinergici che uniscono alla riqualificazione urbana e ambientale, il potenziamento della mobilità e dell'accessibilità dell'intero quadrante di Rimini nord.

L'area, che era di proprietà del Comune di Ravenna, è stata oggetto di un importante intervento di riqualificazione, che ha consentito di valorizzare le presenze storiche presenti (un vecchio lavatoio, i pozzi di captazione acque di Ravenna) e di inserire nuove funzioni per rendere ancora più fruibili questi luoghi. L'infrastruttura potrà accogliere quindi fino a cento auto, con stalli impermeabili ombreggiati da filari di pioppi bianchi, mentre la viabilità sarà organizzata attraverso asfalto colorato per ridurre l'impatto sia visivo che microclimatico. Il parcheggio assumerà quindi la veste anche di parco, organizzato in modo da mettere in evidenza i simboli identitari presenti, come il vecchio lavatoio, privato della recinzione ne oscurava la vista e uno dei pozzi storici di Ravenna, anch'esso ora visibile. E' prevista anche un'area giochi, una zona per la sosta e pic-nic attrezzate con sedute, tavoli, contenitori per i rifiuti e portabiciclette. L'apertura del parcheggio avverrà entro paio di settimane, dopo cioè che sarà realizzata la segnaletica orizzontale e una volta completate le ultime lavorazioni.

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