Post covid, le Befane lancia ‘Vi vogliamo bene'
(Rimini) Il Covid-19 ci ha fatto toccare drammaticamente con mano quanto sia importante per sopravvivere ragionare come comunità e mettere al primo posto il bene comune. Abbiamo per questo assistito al rinsaldarsi delle relazioni tra le persone, tra gli Enti preposti alla guida del territorio, alla cura, ai servizi. Il legame solidale con il territorio diventa pertanto una delle prerogative de Le Befane Shopping Centre che ha deciso di dare un supporto concreto al territorio di Rimini e alla collettività con alcune azioni dedicate a chi vive in condizioni di maggiori difficoltà. Lo slogan che racchiude tutte le azioni progettate è "Vi vogliamo bene" una campagna per Rimini che include una serie di azioni di solidarietà che accompagneranno il territorio nel periodo di ripresa. La prima iniziativa prevede l'erogazione di n. 1.000 gift card del valore di 50 Euro cadauna che saranno distribuite in autonomia da Comune di Rimini, Caritas Diocesana e Croce Rossa Italiana alle famiglie con maggiori necessità. Nei prossimi mesi verrà data notizia di ulteriori progetti e eventi legati al territorio.
"Le Befane Shopping Centre è ormai diventato un punto di riferimento per Rimini e, in quanto tale, sente anche certa responsabilità nei confronti del territorio in cui opera. Nasce da questa considerazione l'iniziativa 'Vi vogliamo bene', che vuol essere la meno retorica e la più concreta possibile. Il Centro Commerciale non è solo shopping, ristorazione e divertimento: fornisce anche un servizio utile e importante, come è accaduto già in passato in altre circostanze difficili (come l'ultima grande nevicata). Per questo, anche nel particolare e drammatico periodo che stiamo vivendo, intendiamo dare una mano, aiutando chi in questo momento si trova in difficoltà. Voglio ringraziare Comune di Rimini, Caritas Diocesana e Croce Rossa Italiana per il lavoro che hanno fatto e stanno ancora portando avanti: penso che trovarsi qui tutti assieme sia anche rappresentativo della volontà di dare un segnale di coesione territoriale e di resilienza. Per questo la Proprietà del Centro Commerciale, Conad Ipermercato e gli Operatori della galleria commerciale hanno voluto dare il proprio contributo con questa operazione solidale”, spiega Massimo Bobbo, Direttore Le Befane Shopping Centre di Rimini.
"Un progetto che dimostra come a Rimini si sia sviluppata una solidarietà diffusa intorno all'emergenza sanitaria. Le Befane, che ringrazio per l'attenzione e l'impegno concreto alla comunità in cui è inserita, lo dimostrano con queste gift card che provvederemo subito ad inserire tra i servizi che stiamo dando ai cittadini più in difficoltà. In un momento così difficile ho toccato con mano lo spirito solidale di questa città, non solo da parte del variegato mondo del volontariato, ma anche da singoli cittadini, imprenditori e attività economiche e produttive. Una città solidale che, da oggi, può contare su un aiuto in più, grazie a Le Befane”, sottolinea Gloria Lisi, Assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco del Comune di Rimini.
"Credo che l'iniziativa de Le Befane Shopping Center possa essere inquadrata con tre termini: sintonia, solidarietà e concretezza. La sintonia con il territorio, perché un centro commerciale, quindi non un'opera pia, frequentato da migliaia di persone, ha voluto offrire proprio a quella comunità che lo ospita nel proprio territorio un segno di vicinanza attraverso un fattivo contributo; la solidarietà con la gente, magari destinata anche a qualcuno che fino a poco tempo fa affollava gli ampi spazi della struttura che vede la presenza di più di cento attività; la concretezza dell'iniziativa, che si richiama ad un gesto tanto semplice quanto fondamentale per la sussistenza, qual è quello della spesa. Croce Rossa Italiana intercetta i bisogni, siano essi sanitari o sociali, per 'mission'. Il 'core business' de Le Befane è tutt'altro, ma evidentemente l'umanità ancora prevale. Le gift card sono decisamente un bel segnale. Grazie per aver realizzato e, perchè no, per aver pensato anche a noi”, fa notare Rita Rolfo, Presidente Comitato di Rimini della Croce Rossa Italiana.
"Il bene moltiplica il bene! Lo abbiamo sperimentato 1000 e 1000 volte in questo periodo. Paura e preoccupazioni non hanno fermato generosità e altruismo. Ognuno ha contribuito come si sentiva e come poteva: prestando le braccia per preparare i pasti e distribuirli, donando parole con i "Message in a Bottle", mettendo a disposizione la voce con "Cantando sotto la Doccia", offrendo le orecchie nell'ascolto, ... donando piccole o grandi cose come avete fatto anche voi con l'intimo per garantire il cambio delle docce. Noi, da parte nostra, grazie a tutti voi, ci siamo impegnati ad aiutare le persone in difficoltà, riempiendo di umanità la distanza e curando la solitudine costruendo comunità. Le porte della Caritas diocesana, e delle 54 Caritas parrocchiali del nostro territorio, sono state sempre aperte e, pur rispettando le misure di sicurezze, abbiamo cercato di rispondere al moltiplicarsi delle richieste di questo periodo. Lavorando in emergenza, non è stato possibile raccogliere i dati in modo puntuale e preciso ma i dati di seguito sono da considerarsi come una sottostima, comunque interessanti e significativi; basti pensare che dal giorno 1 marzo all'11 giugno sono state 2.553 le persone incontrate, di cui 52,2% italiane: nel 2019 nello stesso periodo gli italiani erano il 42,6%. Di queste 2.553, 631 erano nuove per la Caritas; di queste, 54,8% italiane”, conclude Mario Galasso, Direttore Caritas Diocesana di Rimini.
Il teatro Galli riparte con ‘Rimini'
(Rimini) Il Teatro Galli riapre al pubblico dopo il lockdown per il lancio del doppio cd “E la chiamano Rimini”: sabato 20 giugno si entra in platea sulle note di “Rimini” di De Andrè interpretata dagli “Artisti uniti per la città”. Il Teatro Galli riapre per la prima volta al pubblico dopo il lockdown sulle note di De Andrè. Sabato 20 giugno si spalancano le porte dello spazio polettiano per una giornata speciale dedicata alla presentazione alla città di E la chiamano Rimini, artisti uniti per la città il progetto collettivo promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rimini che si propone come “manifesto musicale” della stagione della ripartenza della città, nel segno dell’arte e della musica. Per tutta la giornata - dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23 – sarà possibile tornare a riempirsi gli occhi con la meraviglia del Teatro Galli, chiuso al pubblico da fine febbraio. Quasi quasi quattro mesi di silenzio che saranno interrotti grazie alle note di Fabrizio de Andrè e Massimo Bubola e grazie al talento degli artisti riminesi: sullo schermo allestito in sala infatti sarà proiettato in loop il video realizzato dal fotografo Chico de Luigi del brano Rimini, nella straordinaria interpretazione corale realizzata da 36 musicisti e cantautori della città.
Una versione inedita – con l’aggiunta al testo originario di due strofe – che fa parte del doppio cd E la chiamano Rimini, curato da Massimo Roccaforte e Aldo Maria Zangheri e prodotto dall’Associazione Culturale Interno4. Sabato sarà infatti la giornata di lancio del doppio cd - che oltre a Rimini contiene 36 brani che gli artisti hanno donato attingendo dal loro repertorio – e che sarà in vendita al foyer del Teatro. Inoltre nel pomeriggio è prevista l’incursione ‘musicale’ di due degli artisti che si sono messi a disposizione per questo eccezionale progetto per la città: Sergio Casabianca e Massimo Marches. Chi acquisterà il cd, oltre a garantirsi due ore e mezza di musica che rappresenta un unicum per la scena musicale riminese, potrà dare un contributo alla vita artistica della città: il ricavato della vendita infatti servirà a sostenere il palinsesto estivo di spettacoli, che per questa stagione si svilupperà attraverso un circuito di spazi all’aperto con schermi per proiezioni cinematografiche e palchi per spettacoli musicali e performance teatrali.
Un’anteprima della programmazione - che sarà presentata nei dettagli nei prossimi giorni - è in programma domani sera al Podere dell’Angelo, una serata organizzata da Rimini Classica che vedrà sul palco alcuni dei protagonisti del doppio cd e della cover corale Rimini: Andrea Amati, Sergio Casabianca, Darma, Filippo Malatesta, Massimo Marches e Massimo Modula, con Aldo Maria Zangheri alla viola e Stefano Zambardino alla tastiera. Per accedere alla sala del teatro nella giornata di sabato non è necessaria alcuna prenotazione ma si entrerà a gruppi. Gli spettatori potranno accomodarsi in platea, distanziati come prevedono le direttive, per assistere al video e sarà organizzato un percorso di entrata e uno di uscita separati. Si ricorda al pubblico che è necessario presentarsi con la mascherina.
Dopo il lancio di sabato, il cd sarà in vendita al costo di 12 euro da domenica 21 in alcuni negozi di Rimini: Libreria riminese, libreria Mondadori piazza tre Martiri, libreria Feltrinelli, Bookshop Bar Lento, Zona disco, Edicole di: Via Cairoli, Piazza cavour, Arco d'augusto, piazza tre Martiri. Il cd inoltre si potrà acquistare in tre Iat: Stazione FS, Piazzale Fellini, Piazza Marvelli. Il cd sarà acquistabile anche on line anche dalla pagina dell'editore: http://libri.goodfellas.it/e-la-chiamano-rimini.html.
Canoni pertinenziali, Gnassi scrive a ministri e senatori
(Rimini) Oggi, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha inviato a rappresentanti politici e amministrativi nazionali e regionali, una lettera ufficiale in cui rimette a tema ancora una volta la questione dei ‘pertinenziali’. Ciò allo scopo di promuovere e sostenere l’emendamento, proposto nei mesi scorsi da ANCI, che vuole dare soluzione permanente a un tema fondamentale per la sopravvivenza di centinaia di imprese e strategico per lo stesso sviluppo turistico futuro dei territori. La lettera è stata indirizzata, tra gli altri, ai Ministri Francesco Boccia, Dario Franceschini; ai senatori Gian Marco Centinaio, Marco Croatti, Marco Di Maio, Daniele Manca; agli Onorevoli Umberto Buratti, Fabio Melilli, Alberto Pagani, Elena Raffaelli; al Presidente Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e all’Assessore al Turismo della Regione Andrea Corsini.
La storia. Si tratta dei canoni commisurati ai valori di mercato che la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge finanziaria 2007) ha previsto per le cosiddette pertinenze demaniali marittime, ovvero quegli immobili con destinazione commerciale che, in quanto ritenuti di difficile rimozione, al termine del primo periodo di concessione sono stati acquisiti al pubblico demanio dello Stato. L’applicazione delle disposizioni della legge di cui sopra ha determinato un irragionevole aumento dei canoni demaniali marittimi, passati in alcuni casi da poche migliaia di euro ad oltre centomila euro; l’aumento, peraltro, si configura ancora più irragionevole se confrontato con i canoni irrisori richiesti agli altri concessionari demaniali marittimi.
Quanto sopra, oltre a determinare un corposo contenzioso pendente sia innanzi ai giudici amministrativi che a quelli ordinari, ha messo in ginocchio oltre 300 imprese a cui in alcuni casi per parziale versamento del canone è stata tolta la concessione, concessione che paradossalmente non è stata assegnata a nessun altro per l’elevato ammontare del canone; gli avvisi pubblici, infatti, sono andati deserti e i beni pubblici risultano in stato di degrado e abbandono. Va rilevato, inoltre, che la Legge di Stabilità per l’anno 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) che ha introdotto la possibilità di definire il contenzioso derivante dall’applicazione dei valori di mercato con il pagamento agevolato di una somma pari al 30% di quanto dovuto, non ha risolto il problema neppure per il periodo di sanatoria previsto (2007 – 2013) in quanto soggetta ad interpretazioni diverse che hanno innescato ulteriori contenziosi.
I Comuni delegati all’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo sono costretti ad affrontare situazioni ingestibili con il timore da un lato che attività commerciali presenti sul territorio anziché concorrere all’incremento dell’offerta turistica possano divenire luoghi di degrado ed abbandono e dall’altro di subire indagini da parte della Corte dei Conti per non avere adottato le misure previste nei confronti dei concessionari per il parziale e/o mancato pagamento del canone. Anci già da molto tempo e in più’ occasioni ha segnalato la necessità di un intervento del legislatore che ponga definitivamente fine alla situazione di cui sopra sottolineando anche lo scarsa incidenza che una misura a favore dei concessionari pertinenziali avrebbe sul bilancio dello Stato.
Fusione fiere Rimini-Bologna, M5S chiede trasparenza
(Rimini) “Sull’ipotesi di fusione tra le fiere di Rimini e Bologna crediamo che sia necessario assicurare la massima trasparenza ad un'operazione che, ad oggi, è avvolta ancora nel mistero tra smentite, frenate e improvvise accelerazioni. Per questo questa mattina abbiamo chiesto un'audizione urgente in Commissione dell'assessore Colla assieme ai sindaci Merola e Gnassi e ai vertici dei due enti fieristici". È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, all'indomani dell'annuncio della Fiera di Rimini di voler avviare uno studio di fattibilità riguardo al progetto di fusione con BolognaFiere. "Da quello che è emerso in queste settimane su questo progetto le posizioni dei Comuni e quella della Regioni sono molto differenti, tanto da far supporre che non ci sia al momento una visione unica su questo matrimonio – spiega Silvia Piccinini – Una situazione che di certo non aiuta a capire quale sia il piano industriale, le strategie di rilancio e le possibili sinergie. Inoltre, crediamo che qualsiasi ipotesi di fusione debba necessariamente partire da un'approfondita analisi della situazione occupazionale nata dall'emergenza Coronavirus. I lavoratori di BolognaFiere, infatti, stanno attraversando un periodo molto delicato con una riduzione dell'orario di lavoro anche del 100% e che potrebbe protrarsi fino alla fine del 2020. Una situazione dunque di emergenza vera che deve essere al centro di qualsiasi piano di rilancio o fusione. Ecco perché – conclude la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – chiediamo che Regione, Comuni e i vertici dei due enti fieristici facciano assoluta chiarezza”.
Parcheggi lungomare, dalla prossima settimana apre via Paolo e Francesca
(Rimini) Sarà pronto ad entrare in funzione già nella prossima settimana il nuovo parcheggio realizzato con la riqualificazione e la riorganizzazione delle aree adiacenti via Paolo e Francesca, la strada urbana che da via Beccadelli corre parallela al lungomare Tintori fino a piazzale Kennedy. Un intervento che ha consentito, con la realizzazione di alcune opere temporanee, sia di migliorare la circolazione che la sosta di auto e moto. Il progetto realizzato e curato da Anthea – 74.000 euro il costo totale - ha infatti previsto la riorganizzazione della circolazione e della sosta della via Paolo e Francesca e delle strade traverse verso il Lungomare Tintori come via Lo Sceicco Bianco e via I Vitelloni, che ha consentito la realizzazione complessiva di 94 posti auto e 249 stalli per motorini, ampliando così la dotazione esistente e consentendo di confermare una disponibilità di stalli di sosta al servizio della spiaggia sostanzialmente uguale a quella presente sul lungomare Tintori prima dell’avvio dei lavori di realizzazione del Parco del Mare. Le strade che prima della realizzazione del Parco del Mare collegavano la via Paolo e Francesca, sono state infatti chiuse al traffico in corrispondenza del marciapiede con l’installazione di barriere parapedonali. Le tre strade perpendicolari al lungomare sono state così destinate alla sosta delle auto e dei ciclomotori con doppio senso di circolazione. La via Paolo e Francesca manterrà prioritariamente il senso unico con direzione verso piazzale Kennedy; solo per un breve tratto è stato istituito il doppio senso di circolazione per agevolare la sosta dei motorini previsti in quella zona. Subito dopo l'apertura dei posteggi in via Paolo e Francesca, verrà sistemata a sosta temporanea l’area di piazzale Fellini. Due interventi con un unico obiettivo, ovvero riuscire a compensare già in queste prime fasi della stagione estiva l’indisponibilità degli stalli di sosta che erano posizionati sul lungomare Tintori, da p.le Kennedy a p.le Fellini, su cui è in corso la realizzazione del primo importante tratto del Parco del Mare Sud, in attesa della prossima realizzazione del parcheggio interrato al di sotto dell'attuale piazzale Fellini. Il progetto che prenderà avvio a giorni prevede infatti, con una soluzione temporanea ma al contempo efficiente ed economica, capace di mantenere l’assetto viario esistente, l’adeguamento della rotatoria Fellini su cui sarà realizzata un’area di sosta a raso, dando così risposta alla richiesta di posti auto durante il periodo del cantiere per la realizzazione del tratto 1 del Parco del Mare – Lungomare Tintori. Una riorganizzazione che manterrà carrabile tutta l'area dell'attuale rotatoria ma portando gli attuali 70 stalli auto esistenti a 135 con 65 posti auto aggiuntivi. I nuovi posti auto saranno organizzati in parte in linea ed in parte inclinati a 60 gradi lungo l’anello interno della rotonda, oltre a ricavare altri stalli lungo l’adiacente viale. Verranno inoltre aumentati gli stalli per i motocicli, dagli attuali 57 ne verranno realizzati 73 aggiuntivi per un totale 130. L'area così conformata manterrà le sue caratteristiche di versatilità potendosi adattare facilmente anche ad altre funzioni, come per eventi o manifestazioni, prevedendo sempre almeno una parte del parcheggio in funzione.
Festa della musica online a Rimini il 21 giugno
(Rimini) “Abbiamo scelto un giorno speciale per “rompere il silenzio” di questi lunghi mesi di “chiusura forzata”, il 21 giugno, primo giorno d’estate e Festa Europea della Musica”. Così annunciano dalla AB Rimini Big Band diretta da Renzo Angelini che si esibirà in streaming su Facebook e You Tube e sui media del comune di Rimini con un concertino registrato dal vivo alcuni giorni fa, in un luogo piuttosto inconsueto come il parcheggio antistante la sede della Banda. Introducendo il concerto della A.B Rimini Big Band il presidente della Filarmonica, Pietro Leoni ha ringraziato i musicisti e ha sottolineato che “la nostra Filarmonica con questo piccolo contributo intende partecipare ai festeggiamenti della Festa europea della musica e aderire all’appello degli artisti e del mondo della musica italiano perché il 21 giugno non sia una festa della musica senza musica”.
La A.B Rimini Big Band è considerata una tra le più interessanti formazioni jazz del riminese e della regione Emilia Romagna, diretta dal m°Renzo Angelini è composta da Vittorio Del Bianco, Luca Migani sax alto; Oscar Marcucci, Federico Canini, sax tenore; Luigi Ermanno Corbelli, Riccardo Sabattini, sax Baritono;Elio Lucarelli, Ivan Serafini, Cesare Pedoni, Gilberto Bartolini; Renato Pigneri, Andrea Brugnettini, Tromboni; Glauco Pini, Chitarra; PierPaolo Corbelli, basso elettrico;Roberto Patumi, Piano elettrico; Claudio tirincanti, batteria. Nel corso del concerto sono stati eseguiti alcuni brani tratti dal vasto repertorio della Big Band: Theme from New York, Estate famosa canzone di Bruno Martino e Bruno Brighetti, Fun Time di Sammy Nestico, Big Swing Face scritto da Bill Potts e, infine, Sweet Georgia Brown di B. Bernie e M. Pinkard. “I protocolli per l’esibizione dal vivo delle Bande Musicali si stanno alleggerendo e presto ci ritroveremo nelle piazze e nei teatri con le formazioni musicali della Filarmonica città di Rimini per un caloroso abbraccio musicale”, sottolineano i musicisti.
Fallimento Dentix, Lega consumatori rassicura clienti
(Rimini) Dopo la notizia del deposito della istanza di fallimento da parte di Dentix Italia srl, molti pazienti spaventati hanno cominciato a chiamare il centralino di una delle associazioni che si sta occupando del caso, ovvero la Lega consumatori di Rimini, che per il tramite dell'avvocato Emanuele Magnani, vuole rassicurare le vittime del potenziale crack, in merito alle possibili soluzioni. «Se la clinica non adempie o fallisce entro breve, chiederemo comunque la risoluzione del contratto di finanziamento e la restituzione di quanto corrisposto tramite le finanziarie coinvolte e, se necessario, facendo ricorso all'arbitro bancario e finanziario. Molto importante è anche richiedere immediatamente le cartelle cliniche, per poter verificare le eventuali responsabilità mediche», afferma il legale, consigliere nazionale Lega Consumatori.
Il contratto di finanziamento così come l'art. 125-quinquies del testo unico bancario, collegato alla prestazione odontoiatrica, prevede il diritto alla risoluzione del contratto medesimo se il fornitore (la clinica dentistica) non adempie alle proprie obbligazioni, con l'effetto di ottenere la restituzione di quanto corrisposto, se ed in quanto trattasi di inadempimento grave. Infatti il team di legali di Lega Consumatori ha già cominciato a raccogliere i mandati dai pazienti per la restituzione di quanto pagato a mezzo della finanziaria, al fine di bloccare le rate maturande e ottenere la restituzione di quanto già versato con le finanziarie coinvolte.
17 giugno
La mappa del contagio | La guerra dei cieli | Fiera per l’integrazione
La mappa del coronavirus: positivi, decessi e guariti nel riminese
(Rimini) Il bollettino sull’andamento del coronavirus di ieri racconta di una nuova guarigione, del rilevamento di un nuovo contagio a seguito di test ematico, e un nuovo decesso per covid. In un quadro complessivo, dall’inizio della emergenza sanitaria si attestano dunque su 2.169 i casi diagnosticati sul territorio della provincia di Rimini, mentre il totale dei pazienti guariti è di circa 1.840, di cui 1.791 residenti in provincia.
La mappa. Da inizio epidemia sono stati rilevati: a Rimini 798 positivi totali, 100 malati di covid deceduti, 689 persone guarite, 9 positivi attuali; a Cattolica 273 positivi totali, 37 decessi, 229 guariti, 7 positivi attivi; a Riccione 261 positivi, 37 decessi, 222 guariti, 2 positivi attuali; a Misano Adriatico 129 positivi totali, 16 decessi, 113 guarigioni, nessun positivo attivo; a San Giovanni 140 casi totali, 14 morti, 125 guariti, 1 positivo attuale; a Santarcangelo 77 positivi totali, 4 decessi, 67 guariti, 6 positivi attivi; a San Clemente 41 positivi, 5 decessi, 35 guarigioni, 1 caso attuale; a Montescudo/Monte C. 41 casi, 2 decessi, 37 guarigioni, 2 positivi attivi; a Morciano 45 positivi totali, 4 decessi, 40 guarigioni, 1 positivo attuale; a Coriano 79 positivi totali, 7 decessi, 70 guarigioni, 2 positivi attivi; a Novafeltria 33 casi totali, 4 decessi, 28 guariti, 1 positivo attuale; a Bellaria Igea Marina 48 casi totali, 6 decessi, 41 guarigioni, 1 positivo attuale; a Saludecio 23 casi totali, 4 decessi, 16 guariti, 3 casi attitv; a Verucchio 22 positivi totali, 2 decessi, 19 guariti, 1 positivo attivo; a Pennabilli 11 casi totali, 1 decesso, 9 guariti, un malato attuale; a Mondaino 11 positivi totali, un decesso e 10 guariti; a San Leo 9 positivi totali, tutti guariti; a Montefiore 9 positivi totali tutti guariti; a Gemmano 4 positivi totali tutti guariti; a Montegridolfo 6 positivi totali, un decesso, 5 guarigioni; a Talamello 4 positivi totali, tutti guariti; a Poggio Torriana 7 positivi totali, un decesso, 6 guarigioni; a Maiolo 3 positivi totali, tutti guariti; a Sant’Agata Feltria un positivo ed è guarito.
La app Immuni arriva in Emilia Romagna
(Rimini) Dopo la sperimentazione avviata in quattro regioni a inizio giugno, anche in Emilia-Romagna si può scaricare e installare l’App Immuni. Dotarsi dell’applicazione permetterà di risalire ai contatti che possono aver esposto una persona al rischio di contagio, nel rispetto della normativa italiana e di quella europea sulla tutela della privacy. ll tracciamento, infatti, è basato su tecnologia Bluetooth e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del Gps. E l'app non raccoglie neppure dati identificativi dell'utente, come nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Chi decide di installarla, viene avvisato con una notifica nel caso sia entrato in contatto con soggetti successivamente risultati positivi al tampone. Questa applicazione, scelta in Italia quale strumento coadiuvante il contact tracing tradizionale, nasce dalla collaborazione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro della Salute, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Regioni, Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e le società pubbliche Sogei e PagoPa. L’adozione di un’applicazione unica nazionale per il tracciamento dei contatti, interoperabile anche a livello europeo, ha come obiettivo quello di individuare in maniera sempre più completa gli individui potenzialmente esposti a SARS-CoV-2 e, attraverso le misure di sorveglianza sanitaria, contribuire a interrompere la catena di trasmissione. Si baserà sull’installazione volontaria da parte degli utenti e il suo funzionamento potrà cessare non appena sarà terminata la fase di emergenza, con eliminazione di tutti i dati generati.
Funzionamento e obiettivi dell’App. La funzionalità principali dell’App è quella di inviare una notifica alle persone che possono essere state esposte ad un caso Covid-19 (contatti stretti) con le indicazioni su patologia, sintomi e azioni di sanità pubblica previste, e di invitarle a contattare il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta spiegando di aver ricevuto una notifica di contatto stretto. Per farlo, l’app si avvale del tracciamento di prossimità basato su tecnologia Bluetooth Low Energy, senza ricorso alla geolocalizzazione. Quando un utente installa Immuni sul proprio smartphone, l’app inizia a scambiare identificativi anonimi (codici randomici) con altri dispositivi che hanno installato la stessa app. Si tratta di codici anonimi che non permettono di risalire al dispositivo corrispondente, né tanto meno all’identità della persona, nel pieno rispetto delle raccomandazioni emanate dalla Commissione Europea il 16 aprile 2020 in merito alle app per il tracciamento di prossimità.
Cosa succede se un utente risulta positivo. Quando un utente risulta SARS-CoV-2 positivo, l’operatore sanitario che gli ha comunicato l’esito del test diagnostico gli chiede se ha scaricato l’app e lo invita a selezionare sul proprio smartphone l’opzione per il trasferimento delle sue chiavi anonime nel sistema del Ministero della salute. L’app restituisce un codice numerico (OTP) che l’utente comunica all’operatore sanitario. Il codice viene inserito, da parte dell’operatore sanitario, all’interno di un’interfaccia gestionale dedicata, accessibile per il tramite del Sistema Tessera Sanitaria, e il caricamento viene confermato dall’utente. A questo punto l’applicazione notifica agli utenti con cui il caso è stato a contatto, il rischio a cui sono stati esposti e le indicazioni da seguire, attraverso un messaggio il cui testo è unico su tutto il territorio nazionale. Nel messaggio, l’invito a contattare il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta che faranno una prima valutazione dell’effettiva esposizione al rischio del soggetto e, in caso confermativo segnaleranno l’utente al Dipartimento di Sanità Pubblica di riferimento territoriale.
L’utilizzo dei dati personali. I dati personali saranno utilizzati per le finalità previste dall’articolo 6 del Decreto-Legge 30 aprile 2020, n. 288 al solo scopo di allertare le persone che siano entrate in contatto stretto con persone risultate Covid-19 positive e tutelarne la salute. Le informazioni, in forma aggregata e anonima, attraverso apposita reportistica che il Ministero della salute metterà a disposizione delle Regioni e Province autonome, potranno essere utilizzate per fini di sanità pubblica, profilassi, statistici o di ricerca scientifica