Fase due: San Patrignano riapre alle visite
(Rimini) San Patrignano torna pian piano alla sua quotidianità dopo le restrizioni dovute all’emergenza Covid 19. In linea con tutte le normative governative e regionali, dopo aver aperto all’ingresso di nuove ragazze e nuovi ragazzi in percorso, ora la comunità riapre anche alle visite dei famigliari dei suoi ospiti e gli stessi potranno tornare a casa per effettuare le verifiche previste dal programma di recupero in vista di un loro reinserimento.
San Patrignano porrà massima attenzione alle misure di sicurezza per cercare di ridurre al minimo il possibile rischio di contagi. Per questo motivo al momento le visite sono consentite soltanto al nucleo familiare e tutti saranno sottoposti alla misurazione della temperatura e tenuti ad indossare la mascherina. A tal fine il Club Nautico di Rimini ha regalato alla comunità un totem termoscanner che è stato posizionato all’ingresso della comunità. “Un ringraziamento particolare va al presidente Gianfranco Santolini, al vicepresidente Bonfiglio Mariotti e al consigliere delegato alle attività veliche Andrea Musone – tiene a sottolineare il presidente della comunità Alessandro Rodino Dal Pozzo – Hanno dimostrato ancora una volta grande sensibilità nei confronti della nostra realtà e ci permetteranno di aprire la comunità riducendo ancor più il livello di rischio. Come per tutte le realtà, questa fase due in cui torniamo ad aprirci è una fase molto delicata per la comunità e lo vogliamo fare con tutte le precauzioni del caso”.
Accortezze che saranno prese anche per le ragazze e i ragazzi ormai a fine percorso che possono riprendere le verifiche, tornando a far visita ai loro parenti nelle città di origine in vista di un prossimo reinserimento. Per tutti coloro che andranno in verifica, al momento del rientro è previsto un periodo di isolamento di circa una settimana in apposite abitazioni all’interno della comunità e al termine saranno sottoposti a tampone.
Liquidità alle imprese: erogati 241 min nel riminese. Restano criticità
(Rimini) Un “forte incremento” dei prestiti garantiti concessi alle imprese nell’ambito delle misure temporanee per il sostegno alle stesse, previsti dal “decreto liquidità”, è quanto rilevato dal Tavolo di accesso al credito che ha riunito ieri in prefettura Banca d’Italia, Provincia, Comune di Rimini, Abi, Inps, Poste Italiane, Camera di Commercio, Ordini professionali, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali, Confindustria e associazione “Libera”.
Con 5816 richieste e oltre 241 milioni di euro registrati alla data di ieri, nel riminese si è praticamente quintuplicato il numero delle istanze e quasi decuplicato l’importo in fase di erogazione, rispetto ad appena un mese fa (19/5/2020). Il dato percentuale delle imprese finanziate appare poi essere praticamente in linea con le altre realtà, essendo di poco superiore a quello nazionale e di poco inferiore a quello regionale.
Sono invece 33.331, allo stato, i beneficiari delle diverse tipologie di sostegno erogate dall’Inps (cassa integrazione guadagni, cassa integrazione in deroga e fondo d’integrazione salariale) e 54.034 le domande di bonus, di cui 36.337 in liquidazione. Dall’istituto previdenziale proviene, comunque, un appello a porre la massima attenzione alla compilazione dei moduli, all’indicazione precisa dell’iban e alla oculata scelta della categoria di beneficio cui accedere.
“Altro fronte positivo da segnalare” è poi quello di un nuovo e specifico regolamento interno di Poste Italiane che snellisce la procedura di incasso per i beneficiari di provvidenze Inps, limitando l’esibizione documentale al solo documento di identità e al tesserino sanitario.
Non mancano però i versanti di particolare criticità a partire dalle moratorie, che “le associazioni di categoria ritengono assolutamente insufficienti dal punto di vista del tempo concesso”. La sospensione dei mutui per un solo anno appare infatti essere, secondo gli intervenuti al tavolo, poco aderente alle effettive necessità delle imprese e del commercio, a partire dal settore turistico che in questo momento registra la riapertura di appena il 20% delle strutture ricettive.
Per quest’ultimo settore, che costituisce un punto fondamentale dell’economia di questa provincia, sono state avanzate forti perplessità sull’assoluta assenza di certezze in ordine all’erogazione del bonus di 500 euro per le vacanze presso strutture in Italia, sebbene nel corso dell’incontro odierno è giunta la notizia che a livello nazionale è stato sottoscritto un accordo tra Abi e Federalberghi per definire procedure e modalità per accedere al beneficio.
“Poiché il fattore tempo, atteso che la stagione estiva è già avviata, risulta essere determinante per incentivare soggiorni turistici sul nostro territorio, il Prefetto ha assicurato che con una relazione informativa dedicata alla situazione di criticità del settore economico di questa provincia agli organi centrali non mancherà di evidenziare anche la segnalata necessità”, spiegano dalla prefettura.
Ulteriore punto dolente emerso dal tavolo “è quello della tassazione, per la quale le sospensioni risultano essere inadeguate rispetto alle effettive esigenze. Al riguardo sia le associazioni di categoria che le rappresentanze sindacali generali hanno sottolineato l’esigenza di una riforma fiscale che viene ritenuta fondamentale per le piccole imprese, oggi afflitte da mancanza di liquidità e totale incertezza sul futuro”.
Altro tema toccato è stato quello delle procedure burocratiche per le quali è stata evidenziata “la necessità di una semplificazione che, naturalmente, deve viaggiare di pari passo con le garanzie della legalità e della trasparenza.In termini generali si è, altresì, discusso delle forti implicazioni sociali delle criticità registrate in questo territorio e della potenziale esposizione dei soggetti più deboli al rischio usura”.
Il Prefetto, “oltre ad assicurare la sensibilizzazione su tutti i temi presso gli organi centrali, ha prospettato, in chiusura, sia la prosecuzione del tavolo in composizione plenaria, per il monitoraggio della situazione, sia l’avvio di gruppi tecnici più ristretti finalizzati all’esame di specifici obiettivi, sottolineando, anche in chiusura, la natura operativa degli incontri del Tavolo istituito”.
Darsena, Bolognese e Agostiniani: tornano cinema e live
(Rimini) Tanto cinema, musica, performance teatrali, ma anche letture, conferenze e appuntamenti dedicati alla cultura e all'arte in tanti luoghi della città, tra centro storico, mare e borghi. E' una proposta a 360 gradi quella che va a comporre il palinsesto di appuntamenti che accompagneranno l'estate 2020, una stagione inedita che vedrà cittadini e turisti riappropriarsi del piacere di assistere agli spettacoli dal vivo.
La programmazione estiva – che sarà raccontata nei dettagli nei prossimi giorni – si svilupperà grazie ad un circuito di arene all'aperto che ospiteranno proiezioni, concerti e spettacoli teatrali, realizzati grazie alla collaborazione tra Comune di Rimini, privati e le tante associazioni e realtà culturali presenti in città.
I poli principali saranno due: la Corte degli Agostiniani, storicamente un luogo simbolo dell'intrattenimento estivo della città, e la piazza della Darsena, punto tra i più suggestivi di Rimini. Il cartellone cinematografico degli Agostiniani prevederà una selezione di pellicole ricercate, con un'attenzione particolare a due grandi nomi che hanno fatto la storia della Settima arte in Italia, legati nell'arte e nell'anno di nascita, il 1920: il Maestro Federico Fellini e uno dei 'suoi' attori, Alberto Sordi. Il maxischermo della Darsena invece proporrà una programmazione dedicata ai film di stagione, quelli in uscita e quelli che a causa dell'emergenza sanitaria hanno circuitato poco nelle sale prima del lockdown. A partire da luglio quindi si accendono gli schermi e si torna a calcare i palcoscenici: sia agli Agostiniani sia alla Darsena oltre alle proiezioni saranno in programma spettacoli teatrali e musica dal vivo, che vedranno alternarsi sia nomi affermati del panorama nazionale, sia i tanti artisti del territorio che si sono messi a disposizione della città nel progetto "E la chiamano Rimini – Artisti uniti per la città", che nasce proprio per valorizzare e sostenere la proposta culturale di questa stagione.
Attorno a questi due poli ruoteranno una serie di iniziative e di rassegne distribuite in vari spazi della città, una rete che consentirà di offrire ai cittadini e ai turisti un'offerta completa e diversificata: dalla Colonia Bolognese a Miramare animata dall'associazione Palloncino Rosso, alla piazza sull'Acqua, dal Podere dell'Angelo fino agli ex magazzini Enel in via Destra del Porto, per un percorso che si sta man mano costruendo e che potrebbe allargarsi anche ad altri luoghi ed altre piazze. Un altro spazio centrale nella programmazione estiva sarà il museo della città: il lapidario infatti ospiterà rassegne culturali, letture, conferenze e progetti dedicate all'arte.
Coordinate nello stesso cartellone, ad animare le arene dell'estate, saranno presenti anche le programmazioni consolidate a cui partecipa l'Amministrazione Comunale, come Cartoon Club, Le città visibili, Amarcort, Ulisse Fest, Croassroads.
"Nell'anno del centenario di Fellini era necessario ripartire col cinema e dal cinema, ridando nuova linfa alla tradizione delle arene che è nel mito di Rimini e della Riviera – spiega l'assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia – Con questo progetto di schermi e palcoscenici diffusi torniamo a vivere l'esperienza dello spettacolo dal vivo e all'aperto, dopo un 'digiuno' sofferto per il pubblico e pesante per i tanti artisti e maestranze teatrali e musicali costretti per mesi a rimanere inattivi. In questo scenario post-emergenziale tutt'altro che semplice, ci stiamo mettendo alla prova allestendo un palinsesto corposo e variegato, reso possibile grazie alla sinergia e collaborazione dei privati e delle istituzioni artistiche e culturali della città, anch'esse provate dalle conseguenze del Covid. Attraverso un progetto di rete riusciremmo a proporre un cartellone completo che si sta man mano definendo e che sarà in grado di garantire al pubblico l'opportunità di godere di arte e cultura in piena sicurezza e allo stesso tempo sostenere e promuovere gli artisti, i lavoratori, le associazioni e le realtà del mondo dello spettacolo che sono parte vitale della nostra città".
Aggiornamento coronavirus: due nuovi positivi, nessun decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.143 casi di positività, 32 in più rispetto a ieri, di cui 25 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale, e 7 sintomatiche. I tamponi effettuati da ieri sono 8.621, che raggiungono così complessivamente quota 435.351, più altri 1.087 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 92, per un totale di 22.643. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.281 (-64 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.111, -50 rispetto a ieri: oltre l’86% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 11, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 159 (-14). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.643 (+92): 299 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.344 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: 2 uomini e 2 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.219. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 2 decessi sono avvenuti in quella di Bologna, 1 in quella di Ferrara e 1 in quella di Ravenna.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella dove è stata fatta la diagnosi: 4.534 a Piacenza (+6), 3.617 a Parma (+4), 4.977 a Reggio Emilia (+2), 3.938 a Modena (+2), 4.728 a Bologna (+16). Dei 16 positivi oggi in provincia di Bologna, 10 sono asintomatici (individuati attraverso gli screening regionali) e 6 sintomatici, legati a focolai individuati in precedenza, tracciati e tutti in isolamento domiciliare. Proseguendo sul territorio, si confermano ad oggi, dall’inizio dell’epidemia, 402 casi positivi a Imola (nessun nuovo); 1.008 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.939 (+2), di cui 1.036 a Ravenna (nessun nuovo caso), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 783 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.172 a Rimini (+2).
Adiconsum: Dentix non è fallita
(Rimini) “A rettifica di quanto da noi diffuso lo scorso 16 giugno sul fallimento della società Dentix Italia, l’ufficio stampa della stessa, ci ha comunicato che al momento non è stata presentata istanza di fallimento”. E’ l’Adiconsum a confermarlo oggi attraverso una nota. Il gruppo, che conta 60 studi dentistici in tutta Italia, con circa 400 lavoratori, ha anche dieci sedi in Emilia-Romagna.
Nel frattempo la Regione chiede la continuità lavorativa del gruppo Dentix. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha scritto una lettera indirizzata ai ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico) e Nunzia Catalfo (Lavoro). “Come assessore allo Sviluppo economico della Regione- scrive Colla- segnalo l’allarme lanciato dalle confederazioni nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil riguardo l’incertezza sulla continuità lavorativa al termine della Cassa Integrazione in deroga che scade il prossimo 21 giugno”. L’assessore chiede quindi ogni iniziativa necessaria a scongiurare queste preoccupazioni, confidando in una risposta positiva e mettendosi a disposizione per ogni iniziativa di competenza regionale.
Riccione, blitz alle Conchiglie
(Rimini) La polizia locale di Riccione è intervenuta a supporto della polizia di Stato, questa mattina alle 7,30, che ha sgomberato i locali abbandonati dell'ex Hotel delle Conchiglie e ex colonia Serenella sul lungomare nord di Riccione. Quattordici le persone identificate, 13 gli stranieri e un italiano. Le loro posizioni sono ora al vaglio della polizia di Stato. Per quanto riguarda i locali dell'ex colonia Serenella, sono stati chiusi e messi in sicurezza, mentre l'area esterna è stata pulita e la vegetazione incolta tagliata. Il blitz all'ex hotel è scattato anche in collaborazione con la proprietà che da questa mattina sta provvedendo alla demolizione di un fabbricato indipendente nella parte retrostante il corpo principale delle Conchiglie. Fabbricato particolarmente vulnerabile per quanto riguarda gli accessi abusivi.
Come è noto, la ristrutturazione dell'ex Hotel Le Conchiglie è tra i progetti presentati al bando per manifestazione di interesse, indetto dal Comune di Riccione nel 2019, al fine di agevolare la riqualificazione urbana nella zona a mare della città. "Un ringraziamento particolare va a polizia di Stato e polizia locale - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Questa amministrazione ha sempre avuto attenzione per le politiche che riqualificano la città, in particolar modo nei punti strategici come il lungomare e gli ingressi alla città. Il cammino intrapreso al suo completamento non solo renderà la città più bella, con strutture nuove e funzionali, ma servirà a dare impulso all'economia di Riccione. Con la proprietà dell'ex Hotel Le Conchiglie abbiamo concordato l'abbattimento del fabbricato indipendente nella parte posteriore proprio per eliminare un inutile buco nero. Ovviamente le Conchiglie rientra tra progetti per cui sono stati presentati gli accordi operativi, quindi anche se si demolisce non si perdono i diritti. Così come per gli altri progetti che hanno aderito alle manifestazioni di interesse per cui ci sono gli accordi operativi in itinere non serve essere attaccati ai muri, per così dire, perché i diritti sono fatti salvi".
"Vorrei ringraziare gli agenti della polizia locale e della questura di Rimini, per il loro lavoro e per la loro collaborazione - ha detto l'assessore alla Sicurezza, Elena Raffaelli -. Il costante monitoraggio del territorio e la collaborazione tra i vari corpi delle Forze dell'ordine rende la città, i cittadini e i turisti, più sicuri".
Parco eolico, la Lega è contro
(Rimini) “Il nostro è un ‘no’ convinto. La realizzazione di una centrale eolica offshore antistante la costa che interessa i comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica sarebbe un ‘caro’ errore”. Lo affermano i parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli. “L’economia romagnola si basa principalmente sul turismo balneare. Il mare è la nostra ricchezza e un parco eolico, in bella vista di fronte alla spiaggia, impatterebbe in modo negativo sul panorama. Ma a subirne gli effetti potrebbero essere anche la navigazione, sia turistica che commerciale, e certamente la pesca. E’ quindi indispensabile valutare attentamente e in modo trasparente costi e benefici di questa operazione. Come sarebbe utile raffrontare questo progetto con altri che non sono mai arrivati alla realizzazione, in altri specchi marini italiani. Noi crediamo che i costi, non solo in termini economici, superino i benefici. Abbiamo il coraggio di dirlo, mentre vediamo un Pd che nicchia e scarica su Roma le responsabilità della decisione. Segno inequivocabile che anche in casa piddina non c’è alcuna certezza della bontà del progetto e solo il presidente della Provincia, Riziero Santi, ne sostiene, pur prudentemente, la bontà. In questa ottica, abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri coinvolti, sollecitando valutazioni rigorose sull’impatto ambientale e paesaggistico che avrà l’impianto sulla costa riminese e, di conseguenza, quale ne sarà la ricaduta economica”.
18 giugno
Maturità, il covid non toglie l'ansia | il teatro Galli riapre sabato | "Impatto minimo
Aggiornamento coronavirus: 3 decessi, un nuovo contagio
(Rimini) Nella giornata di ieri, si registrate a seguito di doppio tampone negativo 14 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, se ne è verificato uno, si tratta di un paziente asintomatico, in isolamento domiciliare, a seguito di screening. Sono stati comunicati tre decessi concernenti: si tratta di tre uomini, rispettivamente di 66, 70 e 80 anni. Al riguardo, l’Azienda sanitaria precisa che non tutti i decessi si sono verificati nelle ultime 24 ore.
In un quadro complessivo, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si attestano dunque su 2.170 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, mentre il totale dei pazienti guariti è di circa 1.850, di cui 1.801 residenti in provincia. Secondo le stime effettuate dalla Asl sulla base dei dati disponibili, concernenti i residenti in provincia, sono 26 i pazienti attuali.
Turismo, Confcommercio spinge per ripartenza settore congressuale e fieristico
(Rimini) “All’alba di una delle estati più difficili della nostra storia, non possiamo dimenticare l’apporto che il comparto fieristico e congressuale dà al turismo del nostro territorio. Un settore colpito al cuore più di altri dalla pandemia - dice Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini - e che senza un supporto forte da parte dello Stato rischia un tracollo che pagherà l’intera comunità. Anche se gli ultimi provvedimenti hanno dato il via libera alla riapertura di fiere e congressi in questi giorni, Italian Exibition Group è impegnata nell’organizzazione e nella messa in pratica del progetto Safe Business by IEG, per ottemperare a tutti gli obblighi per fare e partecipare alle fiere in tutta sicurezza, nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari, tutelando la salute di aziende e visitatori. Per il momento, le fiere rimangono attive solamente in modalità on-line”.
La vera ripartenza "è dunque ben più lontana: il calendario primaverile è saltato, con la cancellazione o lo slittamento di appuntamenti importantissimi, Rimini Wellness su tutti. E sarà proprio da Rimini Wellness a ripartire in sicurezza a fine agosto, utilizzando i grandi spazi esterni per le attività. Bisognerà spingere forte sull’acceleratore per fare ripartire il cosiddetto “Lover” fieristico: un acronimo che sta per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le tre regioni che insieme contano la maggioranza delle fiere nazionali con corposi investimenti strutturali e di promozione. Nella nostra regione l’anno scorso sono state organizzate ben 40 fiere, il 17,9% del totale italiano, con una ricaduta economica notevole sull’intero territorio. Ora, che si aprono nuovi scenari e nuove sinergie, le fiere non vanno lasciate sole e senza aiuti”.
Il turismo fieristico e congressuale "da decenni permette alla Riviera di Rimini di vivere tutto l’anno, di riempire alberghi, bar e ristoranti, di dare impulso ai trasporti e all’occupazione. Insomma di sviluppare turismo. È dunque un comparto da coltivare e sostenere in questa emergenza con cifre importanti. Ci auguriamo che il governo centrale lo tratti con le dovute attenzioni. Ricordiamo che per ogni euro investito, nel settore fieristico/congressuale ha un moltiplicatore di 10, ovvero è uno dei comparti con il più alto moltiplicatore di indotto diretto e indiretto nell’economia nazionale e a maggior ragione sul nostro territorio. Ma il comparto, pur di eccellenza, da solo non può resistere a questa tempesta né ripartire: ci auguriamo che gli amministratori ne siano consapevoli e stiano vicini, perché per risollevarsi avrà bisogno di tutti. Di sicuro come Confcommercio della provincia di Rimini ci saremo”.