Lavoro, infortuni da covid: a Rimini 407 casi (279 donne e 128 uomini)
(Rimini) Dall’inizio del 2020 fino al 31 maggio, le denunce di infortuni sul lavoro ricevuti dall’Inail sono in Emilia Romagna 4.777 di cui 957, il 20%, provengono dalla Romagna. La Provincia di Rimini è in Romagna quella che presenta il numero di denunce da infortunio da covid più alto: 407 casi, di cui 279 donne e 128 uomini. Dai dati risulta chiaro come gli infortuni da covid 19 riguardino soprattutto le donne, in Romagna su 957 denunce, 681 provengono da donne (quindi il 72%). “Questo è spiegabile - afferma Francesco Marinelli Segretario generale della CISL Romagna - dal fatto che le professioni più colpite e più a contatto con il virus sono prevalentemente svolte da donne. Il 66% degli infortuni infatti proviene da lavoratori impiegati nella sanità e nell’assistenza sociale, a seguire i lavoratori della Pubblica Amministrazione 19% e 1,6% invece nel commercio”. In Emilia Romagna tra i tecnici della salute le maggiori denunce di contagio covid 19 provengono da infermieri, mentre tra le professioni nei servizi sociali e sanitari il 99,6% sono gli OSS i più colpiti. Purtroppo anche nei decessi a seguito di denuncia di infortunio da covid (su un totale di 14 in ER, 1 a Ravenna) oltre la metà riguardano medici infermieri e operatori sanitari. “Come organizzazione sindacale siamo stati molto impegnati nella preparazione e sottoscrizione di centinaia di protocolli anticontagio aziendali, - continua il segretario generale Marinelli- ora è importante che vengano rispettati affinché non si fermi la discesa dei contagi. Dai sopralluoghi che i nostri RLS/RLST stanno facendo nelle aziende per verificare l’attuazione dei protocolli, riscontriamo come, soprattutto nelle piccole aziende, poca attenzione è stata data ai lavoratori fragili, ovvero quei lavoratori o lavoratrici affetti da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, che sono invece coloro che più di tutti devono proteggersi dal contagio”. “È necessario - conclude Marinelli – che, ove possibile, il datore di lavoro operi con l’ausilio dell’RSPP, ma soprattutto del medico competente per definire “accomodamenti ragionevoli” ovvero le soluzioni appropriate che possano garantire al lavoratore “fragile” il re-inserimento e la permanenza al lavoro in salute e sicurezza.
Digital export: bando regionale da un milione
(Rimini) Il sistema camerale emiliano-romagnolo e la Regione Emilia-Romagna confermano per il 2020 le azioni di sostegno a percorsi di internazionalizzazione per le imprese del territorio con l'obiettivo rafforzare la capacità delle imprese di operare sui mercati internazionali, assistendole nell'individuazione di nuove opportunità di business anche attraverso azioni di promozione. Prende così il via il Bando regionale "Digital Export - anno 2020" che prevede la concessione di contributi alle imprese emiliano-romagnole. Il bando sarà aperto dal 22 giugno (ore 8) e resterà disponibile per la presentazione delle domande fino al 13 luglio (ore 16). L'iniziativa finanzia, tramite l'utilizzo di contributi a fondo perduto, progetti di promozione su uno o più mercati esteri, da identificare chiaramente nella domanda di contributo, attraverso servizi di consulenza esterna, supportando in maniera prioritaria le imprese che già esportano abitualmente o occasionalmente. Per presentare finalità, contenuti del bando e modalità di partecipazione, è stato organizzato un webinar per la giornata di lunedì 22 giugno (ore 10,30). Iscrizioni on line. Gli iscritti riceveranno il link di accesso al webinar il giorno stesso poco prima dell’evento. Per informazioni: Unioncamere Emilia-Romagna e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le attività elegibili, ossia ammissibili per l'ottenimento del contributo, sono: formazione, assessment, temporary export manager (TEM) e digital export manager (DEM), marchio, certificazioni, incontri b2b, fiere e convegni, marketing digitale, business online, sito web aziendale, materiale promozionale. L'arco temporale per la realizzazione delle iniziative va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020. Soggetti beneficiari. Le imprese destinatarie del bando devono avere sede legale e/o sede operativa attiva in Emilia-Romagna e un fatturato minimo di 300 mila euro, così come desunto dall'ultimo bilancio disponibile. Potranno fare richiesta le imprese di micro, piccola e media dimensione, manifatturiere (classificazione Istat Ateco 2007 – sezione C divisioni dalla 10 alle 33 codice primario e/o secondario) e altresì imprese attive nei servizi di informazione e comunicazione (classificazione Istat Ateco 2007 -sezione J divisione 62) e in attività professionali, scientifiche e tecniche (classificazione Istat Ateco 2007-sezione M divisioni 71, 72 e 74). Il contributo minimo è fissato in 3 mila euro (a fronte di spese complessive pari a 6.000,00 euro). Il contributo massimo è di 20 mila euro (per spese complessive di 40.000,00 euro). Il finanziamento sarà concesso, a saldo, a fondo perduto nella misura 50% delle spese ammissibili. Maggiori dettagli nel bando disponibile sul sito di Unioncamere Emilia-Romagna www.ucer.camcom.it
Biblioteca illuminata, a Misano aperture serali per indagare sul senso della vita
(Rimini) Torna anche quest'anno, da giovedì 9 a domenica 12 luglio, la rassegna estiva "La biblioteca illuminata" promossa dalla Biblioteca Comunale di Misano Adriatico con la regia di Gustavo Cecchini. L'edizione numero tredici sarà all'insegna di un tema di grande attualità: il senso della vita.
"Un tema – spiega Cecchini – che da sempre ha interrogato l'uomo e oggi più che mai attuale. La pandemia che ha colpito il mondo ha causato la perdita di punti di riferimento e ci ha posti di fronte alla precarietà della vita. Di qui l'esigenza di interrogarsi sull'orizzonte che diamo alla nostra esistenza". "Lo affronteranno, da diverse prospettive, il teologo Vito Mancuso, che aprirà la rassegna giovedì 9 luglio con la lezione "Il senso della vita"; il poeta Franco Arminio, atteso venerdì 10 luglio con una performance intitolata "La cura dello sguardo"; lo scrittore e filosofo Marcello Veneziani, in programma sabato 11 luglio con una riflessione dal titolo: "Dispera bene. Accettare la vita e i suoi limiti senza subirla" e, infine, il filosofo Marco Guzzi, che chiuderà l'edizione 2020 domenica 12 luglio con la serata "La vita è l'opera".
Un tema significativo per la prima rassegna post Covid-19 della stagione, che seguirà tutte le misure di sicurezza. Per assistere alle quattro serate, in programma nel giardino della Biblioteca Comunale dalle 21:30, sarà obbligatorio accedere con la mascherina. Saranno disponibili solo posti a sedere, circa 200, nel rispetto del distanziamento di un metro tra una seduta e l'altra. Non è prevista prenotazione, l'ingresso è libero sino ad esaurimento posti. Riducendosi i posti a disposizione, per cercare di dare a tutti la possibilità di assistere ai prestigiosi interventi (negli anni passati si sono raggiunti picchi di oltre 800 persone a serata) e per poter assecondare anche le richieste che giungono da lontano, le quattro serate saranno trasmesse in diretta YouTube sul canale MisanoTV e sulla pagina Facebook della Biblioteca Comunale.
"La rassegna 'Biblioteca illuminata' è un appuntamento che caratterizza l'estate di Misano Adriatico – spiega l'assessore alla Cultura Manuela Tonini -. Riconfermarlo, dopo i mesi di emergenza sanitaria che abbiamo vissuto, è un segnale importante di una città che vuole ripartire, naturalmente rispettando tutte le misure di prevenzione e sicurezza necessarie, e che vuole ripartire da eventi di qualità. Proprio per rispettare i protocolli previsti in questa fase di ripartenza, non potremo accogliere la grande cornice di pubblico che ha caratterizzato le edizioni passate, ma con la diretta YouTube potremo dare la possibilità di assistere alle serate a tutti, compreso chi ci segue da lontano".
Biblioteche, la Gambalunga riapre ai lettori con tante novità
(Rimini) Riaprirà al pubblico a partire da lunedì 22 giugno, la biblioteca Gambalunga di Rimini, se pure in modo per ora ancora contingentato. Le nuove modalità di accesso vanno ad aggiungersi al servizio di prestito su prenotazione, che dal 4 maggio ha interrotto il lungo lockdown. “Periodo in cui i bibliotecari, con creatività e professionalità si sono impegnati in servizi alternativi, avviando un inaspettato e difficile processo di riconversione dei servizi in presenza, trasformati in servizi da remoto (prestito digitale, video-tutorial, letture ad alta voce, bibliografie tematiche, video-storie per far conoscere le proprie collezioni, ecc. )”, spiegano i bibliotecari comunali. Tra le nuove regole e istruzioni sui servizi, che si possono trovare sul sito www.bibliotecagambalunga.it, anche quella per cui si entrerà per la scelta dei volumi in un numero massimo di sette persone contemporaneamente.
“Nei fatti l'emergenza sanitaria ha inaugurato una sorta di nuova fase in cui servizi digitali e servizi in presenza si sono indiscutibilmente integrati per arricchire ulteriormente l'offerta della biblioteca e sfruttare tutte le potenzialità per essere vicine alle comunità. Grazie alla capacità di far rete le biblioteche della Romagna nel primo mese di crisi da Covid-19 hanno registrato un incremento dei prestiti di e-book del 104%. La Biblioteca Gambalunga, con i 156 post pubblicati quotidianamente ha raggiunto 349.330 contatti, raggiungendo nuove fasce della popolazione”.
Ad attendere i lettori, che da lunedì potranno rientrare in Biblioteca per scegliere i libri direttamente negli scaffali, “ci saranno le numerose novità librarie, acquistate anche grazie al contributo del Gruppo Maggioli, che come nel triennio precedente ha rinnovato il contributo Art Bonus per il 2021-2023 per l'acquisto libri”. Su prenotazione riprenderanno anche le consultazioni in sede delle collezioni gambalunghiane (manoscritti, documenti archivistici, periodici storici, fotografie, ecc.). A breve inoltre è prevista la riapertura delle sale studio.
Riviera in tv, Donnavventura fa tappa a Cattolica
(Rimini) Sono arrivate stamani a Cattolica le protagoniste e la troupe di “Donnavventura”, uno dei format più longevi della televisione italiana in onda su Rete 4. Ad accoglierle l’Assessore al Turismo, Nicoletta Olivieri. Soggiorneranno nella Regina, presso l’Hotel San Marco, e fino al prossimo 23 giugno è previsto un fitto programma per le riprese della puntata che verrà trasmessa nelle prossime settimane. “Ho voluto dare personalmente il benvenuto a queste ragazze, di cui due romagnole doc, che saranno nostre ospiti – spiega la Olivieri – e con la quali andremo a filmare le bellezze della nostra città e del suo comprensorio. Un modo per raggiungere una grande platea di spettatori e promuovere il territorio. Tra le tappe previste, visite all’Acquario, al Museo ed al Teatro della Regina, al Riviera Golf, alle Grotte di Onferno. Spazio anche alle emozioni ed momenti esperienziali come giri in pedalò ed in monopattino, lezioni di sup e di equitazione, escursione in e-bike lungo la Valle del Conca e degustazioni presso la Ottaviani Winery. Immancabile l’aperitivo al tramonto. Ci tengo a ringraziare tutti gli operatori privati che si sono messi a disposizione e l’Hotel San Marco per l’ospitalità, il Gente di Mare ed il Lamparino”.
Quest’anno Donnavventura è pronta a partire per raccontare con il suo stile fresco e leggero le regioni italiane, esaltandone le peculiarità, le location più spettacolari, il territorio ed i suoi prodotti tipici, le tradizioni gastronomiche, ma anche gli interessi turistici, culturali e le strutture alberghiere, dalle più esclusive ai più rustici agriturismo. “Siamo uno dei programmi più longevi della televisione italiana, abbiamo festeggiato da poco i nostri trent’anni, durante i quali – spiegano gli organizzatori del format - abbiamo attraversato il Mondo intero, raccontandolo attraverso gli occhi di giovani ragazze, chiamate a vestire per la prima volta i panni della reporter. Sono quasi 200 mila le candidate che si sono registrare per partecipare ai provini, perché sognano di diventare una Donnavventura, e il loro numero cresce di anno in anno. Siamo uno dei programmi televisivi più sognati e che più fanno sognare chi ci guarda da casa. Abbiamo realizzato circa 500 puntate, trasmesse principalmente su Rete4, dando grande spazio alle mete più ambite e desiderate dagli italiani, posti esotici come i Caraibi o paradisiaci come la Polinesia, ma abbiamo scoperto che l’interesse dei telespettatori, e di conseguenza i numeri, non cambiano quando vengono trasmesse le puntate speciali dedicate alle regioni italiane. Abbiamo raccontato Milano in occasione dell’Expo, Venezia durante l’ultimo Festival del Cinema, ma anche Valle d’Aosta, Sicilia, Sardegna e Puglia. Tutto ciò in chiave “GREEN” e quindi con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, anche attraverso l’utilizzo di veicoli elettrici/ibridi. Siamo pronti a dar vita alla produzione, appena le regole lo permetteranno, in modo da essere in onda il prima possibile, in TV ma anche attraverso il Web e i Social Media. Pronti a perfezionare una produzione altamente personalizzata”.
Confindustria, in ottobre il festival del cinema. Avati presidente di giuria
(Rimini) Ripartire con speranza per continuare a sostenere e diffondere la cultura e la promozione dei valori dell'industria e del cinema. Con questo obiettivo sono state fissate le nuove date de La Settima Arte Cinema e Industria 2020: la Festa del cinema di Rimini, organizzata da Confindustria Romagna, Cinema Fulgor, Università degli Studi di Bologna - Dipartimento Scienze per la Qualità della Vita di Rimini, con il sostegno organizzativo di Romagna Servizi Industriali ed in collaborazione con il Comune di Rimini, si terrà il 10 e l'11 ottobre 2020. Dopo il rinvio dello scorso marzo a causa della pandemia di Coronavirus, ad un mese dallo svolgimento previsto in aprile, l'evento si ripropone come appuntamento di dialogo, unione e confronto per tutti.
“La nuova edizione, occasione importante anche per le celebrazioni del centenario felliniano, racconterà l'industria e le professioni del cinema attraverso il rapporto con le altre realtà intellettuali e culturali: architettura, moda, fumetto, letteratura, giornalismo. Due giorni di appuntamenti gratuiti, dal vivo ed online, in cui il dibattito sullo stato del settore, uno dei più colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia, avrà un ruolo centrale. Confermata al Teatro Galli la cerimonia di consegna del Premio Confindustria Romagna "Cinema e Industria", attribuito alle figure che si sono distinte nell'universo delle professioni del settore, come produttori, distributori, sceneggiatori, scenografi, costumisti, compositori scelti da una giuria di esperti presieduta da Pupi Avati”, rivelano da Confindustria.
"Stiamo vivendo una situazione complicata, ma non possiamo arrenderci e fermarci. Dobbiamo rimetterci in gioco, essere coraggiosi e guardare avanti – spiega Paolo Maggioli Presidente di Confindustria Romagna – La Settima Arte Cinema e Industria è nata con una forte idea di unione e per portare nel nostro territorio un'importante occasione di conoscenza, dialogo e confronto, aperto a tutti, sull'industria e le maestranze del cinema. Per questo riteniamo che Rimini e la Romagna, oggi ancora di più, considerato anche il centenario felliniano, rappresentino a pieno diritto il set ideale per non fare spegnere i riflettori su questo comparto che rimane uno dei settori più colpiti da questa crisi".
"Organizzando questa iniziativa insieme ai partner, l'Università intende rafforzare il simbolo concreto della riapertura: dalle aule universitarie in cui ci stiamo organizzando per riaccogliere gli studenti ai luoghi ed eventi culturali attraverso i quali ampliare la formazione dei più giovani, insieme alla cittadinanza riminese - sottolinea Roy Menarini Direttore Artistico La Settima Arte Cinema e Industria e docente "Cinema e industria culturale" Università di Bologna - naturalmente il programma della manifestazione sarà realizzato nel rispetto delle esigenze dettate dai protocolli per la sicurezza e tenendo conto dell'evoluzione della situazione sanitaria".
"Come ha detto Jean-Luc Godard, quando si va al cinema si alza la testa, quando si guarda la tv si abbassa e noi di alzare la testa ne abbiamo una voglia matta - commenta Elena Zanni direttrice cinema Fulgor – Il lungo lockdown ed il via libera alla riapertura all'inizio della stagione estiva, periodo non favorevole alla normale operatività dei cinema, ci ha duramente colpiti. Vogliamo vedere la Festa del Cinema come un'opportunità, come segno di speranza per il futuro. Siamo consapevoli che ci attende un'impegnativa e grande sfida, ma allo stesso tempo vogliamo credere che insieme potremo raggiungere ancora risultati significativi".
"Ripartiamo dal cinema, dalla creatività, dall'industria dei sogni - dichiara il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - E non poteva essere così nell'anno del centenario di Federico Fellini. Doveva essere, ad inizio anno, l'apoteosi di un grande progetto di sviluppo urbano e comunitario. La pandemia ha rallentato il programma ma non lo ha fermato. E riprendere a pensare e a costruire il futuro nel nome dell'arte e del'ingegno è il segnale più bello di una Rimini che non si arrende. Perché oggi più che mai dobbiamo credere e investire nella creatività quale cibo dell'anima ma anche generatore di ricchezza, benessere, occupazione in una fase storica e sociale mai vista prima. Con la Settima Arte Cinema e Industria, bellissima iniziativa, ripartiamo e diamo quel segnale al mondo che aspettavamo e che in tanti aspettano".
Trasporti, 780mila euro per le ciclovie di Rimini
(Rimini) La Conferenza Unificata ha approvato un Decreto proposto dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che stanzia 137,2 milioni di euro da destinare alla progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e di altri interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina. Per Rimini è stato stanziato un finanziamento di 784 mila euro, da utilizzare tra 2020 e 2021, che consentirà di dare forma ad importanti progetti per il completamento della rete ciclabile della città. "Risorse che si aggiungono ai circa 120 mila euro già stanziati dalla Regione nell'ambito del progetto Bike to work e che aprono opportunità importanti per implementare le infrastrutture ciclabili della città – spiega l'assessore Roberta Frisoni – e per accelerare sulla realizzazione della cosiddetta 'mobilità di emergenza', che consenta di muoversi in sicurezza a piedi, in bici, in monopattino nella nostra città, disincentivando l'utilizzo dell'auto privata".
Le ipotesi di utilizzo di queste risorse riguardano tre ambiti: il completamento dell'anello verde con la realizzazione della pista ciclabile su via Caduti di Marzabotto-via Iano Planco; il collegamento ciclabile al centro studi di Viserba e infine il percorso ciclabile di congiunzione alla Fiera. "Un'altra idea – aggiunge l'assessore Frisoni – riguarda l'accompagnamento del progetto di Rimini Open Space lanciato quest'anno con l'introduzione di ambiti urbani con velocità più ridotte per i mezzi a motore, partendo ad esempio da tutta la zona a mare della via Roma, dalle aree intorno ai plessi scolastici e da altri ambiti urbani dove la messa in sicurezza di ciclisti e pedoni si può accompagnare anche ad una riqualificazione delle piazze e degli spazi urbani. Sono idee sulle quali ci confronteremo con le associazioni che fanno parte della costituenda consulta della bicicletta".
"Queste risorse straordinarie per i comuni a sostegno della mobilità ciclabile sono fondamentali, ma da sole non bastano – prosegue - Come Anci ci stiamo muovendo affinché con la conversione in legge del DL Rilancio si introducano le necessarie modifiche normative per consentire ai Comuni italiani di poter intervenire con maggior rapidità e che consentano di incrementare la sicurezza stradale. La filosofia è: più sicurezza, meno velocità. Una delle principali proposte è l'introduzione del doppio senso ciclabile, norma utilissima che si può mettere in campo con le modalità e le segnaletiche già in uso in altri paesi e che può agevolare le connessioni urbane ciclabili nei quartieri. Ancora: permettere l'uso promiscuo nelle corsie ora riservate ora agli autobus, utilizzando quelle più ampie per consentire alle biciclette di viaggiare protette dal traffico; realizzare le corsie ciclabili in strada solo con la segnaletica orizzontale e aumentare le zone trenta per consentire ai pedoni, bici, monopattini di muoversi in sicurezza".
Una tonnellata di cibo per i bisognosi grazie all’accordo tra comune di Rimini e Banco alimentare
(Rimini) Hanno superato la tonnellata i generi alimentari sia freschi che di lunga conservazione che sono stati ritirati nei giorni scorsi dalla Protezione civile del Comune di Rimini presso il deposito di Imola della Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna e che hanno potuto giungere alla sede per poi essere distribuiti grazie al veicolo messo a disposizione dallo sponsor Opel Marcar di Rimini. Generi alimentari che saranno distribuiti in maniera gratuita alle persone bisognose assistite direttamente dalla stessa protezione civile.
Un'opportunità straordinaria, nata dalla collaborazione tra il Comune di Rimini e la Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna e formalizzata il 4 giugno scorso con la sottoscrizione di un accordo di collaborazione a scopo benefico per affrontare l'emergenza alimentare nel proprio territorio dopo che, col protocollo siglato, è stata accolta l'istanza di veder riconosciuta la struttura di protezione civile quale beneficiaria della distribuzione sul territorio dei generi alimentari per un numero di cento famiglie temporaneamente in difficoltà economica.
Un percorso avviato con l'acquisizione di generi alimentari presso la Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna, e che proseguirà nei prossimi mesi con cadenza quindicinale fino a quando non sarà superata l'emergenza alimentare.
Un percorso d'assistenza e aiuto che nasce nelle settimane più virulente del coronavirus quando la Protezione civile di Rimini è stata chiamata con le altre diramazioni provinciali a fronteggiare le molteplici e articolate risposte alle richieste avanzate da istituzioni, enti, strutture pubbliche e private, per poi estendere la propria vicinanza a intere fasce della popolazione con un impegno diretto che oggi sta continuando.
Nelle settimane di maggiore rigore delle disposizioni anticontagio - in cui i volontari della protezione civile comunale si sono distinti in una molteplicità di servizi a domicilio, dai farmaci alla spesa fino alle mascherine ed i computer per la didattica a distanza - sono state così acquisite informazioni sul territorio che hanno permesso di individuare un centinaio di famiglie deboli, bisognose di essere sostenute direttamente dal volontariato laico e dalla protezione civile. Ed è proprio per andare incontro a queste famiglie che nasce la collaborazione di Banco Alimentare che si affianca all'impegno nella distribuzione di generi alimentari, provenienti da vari donatori in gran parte privati, alle associazioni che servono pasti come la Caritas, la Mensa di Santo Spirito e la Papa Giovanni XXIII, oppure che assistono persone in difficoltà come l'Istituto per la Famiglia Rimini, alcuni Conventi e diverse Parrocchie.
"In questi mesi così particolari e drammatici, pur tra tante difficoltà – è il commento di Stefano Dalmonte, presidente della Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna - abbiamo continuato la nostra quotidiana attività di recupero e distribuzione . Le organizzazioni convenzionate con noi sono circa 800, distribuite su tutto il territorio regionale, e le persone raggiunte oltre 117.000. In questi ultimi mesi, però, abbiamo ricevuto molte richieste da parte di persone che prima non avevano necessità di un sostegno alimentare. Il nostro impegno è stato ed è massimo per recuperare quanto più cibo possibile e distribuirlo alle organizzazioni: ogni giorno gli automezzi del Banco si muovono per ritirare i prodotti e ogni mattina i volontari consegnano agli operatori di Caritas, empori solidali e tanti altri, quello che è stato recuperato o donato. E' un grosso sforzo che come Banco Alimentare Emilia Romagna - e come Rete Banco tutta sull'intero territorio nazionale - stiamo facendo per non far mancare un aiuto a migliaia di persone in stato di fragilità, nuove e pregresse. Siamo grati a tutte le organizzazioni convenzionate, attraverso le quali il cibo arriva sulla tavola di tante persone. In particolare desidero ringraziare la Protezione Civile di Rimini per l'ottima collaborazione sul territorio comunale".
Comune, rendiconto 2019 approvato con i voti della maggioranza
(Rimini) Il Consiglio Comunale ha dato il via libera ieri sera (favorevole la maggioranza, contraria l’opposizione) al rendiconto della gestione 2019, il documento che delinea e verifica la realizzazione degli obiettivi programmati con il Bilancio di Previsione. Un bilancio che si è chiuso con un risultato di amministrazione di 103 milioni di euro, in crescita rispetto al rendiconto 2018 (+6,3 milioni) e che segna la progressiva riduzione del debito, calato di circa 9,2 milioni lo scorso anno. Dal 2011 il debito complessivo è passato da 141.352.322 euro ai 82.013.469,42 registrati al 31 dicembre scorso.
Altro pilastro del bilancio dell’ente resta il contrasto all’evasione tributaria, che ha riportato numeri rilevanti: oltre 5,2 milioni di Imu recuperati, mentre per il capitolo Tari/Tares sono stati recuperati oltre 3 milioni di tributi evasi. Scuola e sociale rappresentano i settori a cui nel 2019 è destinata la fetta principale della spesa corrente complessiva dell’ente: istruzione e diritto allo studio (16,5 milioni), diritti sociali, politiche sociali e famiglia (25 milioni circa), trasporti e diritto alla mobilità (13,9 milioni). Importante anche il capitolo dedicato allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (42,5 milioni). Non si arretra sul capitolo investimenti, nel 2019 sono stati attuati e interamente finanziati con risorse di competenza opere per 27,4 milioni.
“Anche il rendiconto di gestione 2019 è in continuità con il percorso seguito in questi anni di mandato, poggiandosi su pilastri quali contrazione del debito, la priorità al welfare al sociale, il contrasto all’evasione fiscale quale strumento per garantire equità e salvaguardare i servizi, oltre a investire in opere strategiche per lo sviluppo del territorio – spiega l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Un rendiconto sano, che ha avuto il parere favorevole del Collegio dei Revisori, che hanno accolto le osservazioni puntuali e circostanziate che i nostri uffici (che ringrazio per il grande lavoro) hanno presentato per chiarire i rilievi mossi in precedenza. Poggiando su queste basi oggi possiamo contare su un bilancio che ha una struttura solida, indispensabile per affrontare questa nuova fase post-Covid che porta con sé numerose incognite. A fronte di entrate in drastico calo e le poche certezze in termini di risorse che arrivano dal Governo centrale, l’Amministrazione è comunque chiamata ad uno sforzo eccezionale, per continuare a garantire un alto livello di servizi ai cittadini e per mettere le imprese del territorio nelle condizioni di ripartire”.