(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.143 casi di positività, 32 in più rispetto a ieri, di cui 25 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale, e 7 sintomatiche. I tamponi effettuati da ieri sono 8.621, che raggiungono così complessivamente quota 435.351, più altri 1.087 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 92, per un totale di 22.643. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.281 (-64 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.111, -50 rispetto a ieri: oltre l’86% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 11, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 159 (-14). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.643 (+92): 299 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.344 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: 2 uomini e 2 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.219. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 2 decessi sono avvenuti in quella di Bologna, 1 in quella di Ferrara e 1 in quella di Ravenna.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella dove è stata fatta la diagnosi: 4.534 a Piacenza (+6), 3.617 a Parma (+4), 4.977 a Reggio Emilia (+2), 3.938 a Modena (+2), 4.728 a Bologna (+16). Dei 16 positivi oggi in provincia di Bologna, 10 sono asintomatici (individuati attraverso gli screening regionali) e 6 sintomatici, legati a focolai individuati in precedenza, tracciati e tutti in isolamento domiciliare. Proseguendo sul territorio, si confermano ad oggi, dall’inizio dell’epidemia, 402 casi positivi a Imola (nessun nuovo); 1.008 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.939 (+2), di cui 1.036 a Ravenna (nessun nuovo caso), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 783 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.172 a Rimini (+2).

Giovedì, 18 Giugno 2020 18:47

Adiconsum: Dentix non è fallita

(Rimini) “A rettifica di quanto da noi diffuso lo scorso 16 giugno sul fallimento della società Dentix Italia, l’ufficio stampa della stessa, ci ha comunicato che al momento non è stata presentata istanza di fallimento”. E’ l’Adiconsum a confermarlo oggi attraverso una nota. Il gruppo, che conta 60 studi dentistici in tutta Italia, con circa 400 lavoratori, ha anche dieci sedi in Emilia-Romagna.

Nel frattempo la Regione chiede la continuità lavorativa del gruppo Dentix. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha scritto una lettera indirizzata ai ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico) e Nunzia Catalfo (Lavoro). “Come assessore allo Sviluppo economico della Regione- scrive Colla- segnalo l’allarme lanciato dalle confederazioni nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil riguardo l’incertezza sulla continuità lavorativa al termine della Cassa Integrazione in deroga che scade il prossimo 21 giugno”. L’assessore chiede quindi ogni iniziativa necessaria a scongiurare queste preoccupazioni, confidando in una risposta positiva e mettendosi a disposizione per ogni iniziativa di competenza regionale.

Giovedì, 18 Giugno 2020 16:41

Riccione, blitz alle Conchiglie

(Rimini) La polizia locale di Riccione è intervenuta a supporto della polizia di Stato, questa mattina alle 7,30, che ha sgomberato i locali abbandonati dell'ex Hotel delle Conchiglie e ex colonia Serenella sul lungomare nord di Riccione. Quattordici le persone identificate, 13 gli stranieri e un italiano. Le loro posizioni sono ora al vaglio della polizia di Stato. Per quanto riguarda i locali dell'ex colonia Serenella, sono stati chiusi e messi in sicurezza, mentre l'area esterna è stata pulita e la vegetazione incolta tagliata. Il blitz all'ex hotel è scattato anche in collaborazione con la proprietà che da questa mattina sta provvedendo alla demolizione di un fabbricato indipendente nella parte retrostante il corpo principale delle Conchiglie. Fabbricato particolarmente vulnerabile per quanto riguarda gli accessi abusivi. 

Come è noto, la ristrutturazione dell'ex Hotel Le Conchiglie è tra i progetti presentati al bando per manifestazione di interesse, indetto dal Comune di Riccione nel 2019, al fine di agevolare la riqualificazione urbana nella zona a mare della città. "Un ringraziamento particolare va a polizia di Stato e polizia locale - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Questa amministrazione ha sempre avuto attenzione per le politiche che riqualificano la città, in particolar modo nei punti strategici come il lungomare e gli ingressi alla città. Il cammino intrapreso al suo completamento non solo renderà la città più bella, con strutture nuove e funzionali, ma servirà a dare impulso all'economia di Riccione. Con la proprietà dell'ex Hotel Le Conchiglie abbiamo concordato l'abbattimento del fabbricato indipendente nella parte posteriore proprio per eliminare un inutile buco nero. Ovviamente le Conchiglie rientra tra progetti per cui sono stati presentati gli accordi operativi, quindi anche se si demolisce non si perdono i diritti. Così come per gli altri progetti che hanno aderito alle manifestazioni di interesse per cui ci sono gli accordi operativi in itinere non serve essere attaccati ai muri, per così dire, perché i diritti sono fatti salvi".

"Vorrei ringraziare gli agenti della polizia locale e della questura di Rimini, per il loro lavoro e per la loro collaborazione - ha detto l'assessore alla Sicurezza, Elena Raffaelli -. Il costante monitoraggio del territorio e la collaborazione tra i vari corpi delle Forze dell'ordine rende la città, i cittadini e i turisti, più sicuri".

Giovedì, 18 Giugno 2020 16:29

Parco eolico, la Lega è contro

(Rimini) “Il nostro è un ‘no’ convinto. La realizzazione di una centrale eolica offshore antistante la costa che interessa i comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica sarebbe un ‘caro’ errore”. Lo affermano i parlamentari della Lega Jacopo Morrone e Elena Raffaelli. “L’economia romagnola si basa principalmente sul turismo balneare. Il mare è la nostra ricchezza e un parco eolico, in bella vista di fronte alla spiaggia, impatterebbe in modo negativo sul panorama. Ma a subirne gli effetti potrebbero essere anche la navigazione, sia turistica che commerciale, e certamente la pesca. E’ quindi indispensabile valutare attentamente e in modo trasparente costi e benefici di questa operazione. Come sarebbe utile raffrontare questo progetto con altri che non sono mai arrivati alla realizzazione, in altri specchi marini italiani. Noi crediamo che i costi, non solo in termini economici, superino i benefici. Abbiamo il coraggio di dirlo, mentre vediamo un Pd che nicchia e scarica su Roma le responsabilità della decisione. Segno inequivocabile che anche in casa piddina non c’è alcuna certezza della bontà del progetto e solo il presidente della Provincia, Riziero Santi, ne sostiene, pur prudentemente, la bontà. In questa ottica, abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri coinvolti, sollecitando valutazioni rigorose sull’impatto ambientale e paesaggistico che avrà l’impianto sulla costa riminese e, di conseguenza, quale ne sarà la ricaduta economica”.

Giovedì, 18 Giugno 2020 10:13

18 giugno

Maturità, il covid non toglie l'ansia | il teatro Galli riapre sabato | "Impatto minimo

(Rimini) Nella giornata di ieri, si registrate a seguito di doppio tampone negativo 14 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, se ne è verificato uno, si tratta di un paziente asintomatico, in isolamento domiciliare, a seguito di screening. Sono stati comunicati tre decessi concernenti: si tratta di tre uomini, rispettivamente di 66, 70 e 80 anni. Al riguardo, l’Azienda sanitaria precisa che non tutti i decessi si sono verificati nelle ultime 24 ore.

In un quadro complessivo, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si attestano dunque su 2.170 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, mentre il totale dei pazienti guariti è di circa 1.850, di cui 1.801 residenti in provincia. Secondo le stime effettuate dalla Asl sulla base dei dati disponibili, concernenti i residenti in provincia, sono 26 i pazienti attuali.

(Rimini) “All’alba di una delle estati più difficili della nostra storia, non possiamo dimenticare l’apporto che il comparto fieristico e congressuale dà al turismo del nostro territorio. Un settore colpito al cuore più di altri dalla pandemia - dice Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini - e che senza un supporto forte da parte dello Stato rischia un tracollo che pagherà l’intera comunità. Anche se gli ultimi provvedimenti hanno dato il via libera alla riapertura di fiere e congressi in questi giorni, Italian Exibition Group è impegnata nell’organizzazione e nella messa in pratica del progetto Safe Business by IEG, per ottemperare a tutti gli obblighi per fare e partecipare alle fiere in tutta sicurezza, nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari, tutelando la salute di aziende e visitatori. Per il momento, le fiere rimangono attive solamente in modalità on-line”. 

La vera ripartenza "è dunque ben più lontana: il calendario primaverile è saltato, con la cancellazione o lo slittamento di appuntamenti importantissimi, Rimini Wellness su tutti. E sarà proprio da Rimini Wellness a ripartire in sicurezza a fine agosto, utilizzando i grandi spazi esterni per le attività. Bisognerà spingere forte sull’acceleratore per fare ripartire il cosiddetto “Lover” fieristico: un acronimo che sta per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le tre regioni che insieme contano la maggioranza delle fiere nazionali con corposi investimenti strutturali e di promozione. Nella nostra regione l’anno scorso sono state organizzate ben 40 fiere, il 17,9% del totale italiano, con una ricaduta economica notevole sull’intero territorio. Ora, che si aprono nuovi scenari e nuove sinergie, le fiere non vanno lasciate sole e senza aiuti”.  

Il turismo fieristico e congressuale "da decenni permette alla Riviera di Rimini di vivere tutto l’anno, di riempire alberghi, bar e ristoranti, di dare impulso ai trasporti e all’occupazione. Insomma di sviluppare turismo. È dunque un comparto da coltivare e sostenere in questa emergenza con cifre importanti. Ci auguriamo che il governo centrale lo tratti con le dovute attenzioni. Ricordiamo che per ogni euro investito, nel settore fieristico/congressuale ha un moltiplicatore di 10, ovvero è uno dei comparti con il più alto moltiplicatore di indotto diretto e indiretto nell’economia nazionale e a maggior ragione sul nostro territorio. Ma il comparto, pur di eccellenza, da solo non può resistere a questa tempesta né ripartire: ci auguriamo che gli amministratori ne siano consapevoli e stiano vicini, perché per risollevarsi avrà bisogno di tutti. Di sicuro come Confcommercio della provincia di Rimini ci saremo”.

(Rimini) Il Covid-19 ci ha fatto toccare drammaticamente con mano quanto sia importante per sopravvivere ragionare come comunità e mettere al primo posto il bene comune. Abbiamo per questo assistito al rinsaldarsi delle relazioni tra le persone, tra gli Enti preposti alla guida del territorio, alla cura, ai servizi. Il legame solidale con il territorio diventa pertanto una delle prerogative de Le Befane Shopping Centre che ha deciso di dare un supporto concreto al territorio di Rimini e alla collettività con alcune azioni dedicate a chi vive in condizioni di maggiori difficoltà. Lo slogan che racchiude tutte le azioni progettate è "Vi vogliamo bene" una campagna per Rimini che include una serie di azioni di solidarietà che accompagneranno il territorio nel periodo di ripresa. La prima iniziativa prevede l'erogazione di n. 1.000 gift card del valore di 50 Euro cadauna che saranno distribuite in autonomia da Comune di Rimini, Caritas Diocesana e Croce Rossa Italiana alle famiglie con maggiori necessità. Nei prossimi mesi verrà data notizia di ulteriori progetti e eventi legati al territorio.

"Le Befane Shopping Centre è ormai diventato un punto di riferimento per Rimini e, in quanto tale, sente anche certa responsabilità nei confronti del territorio in cui opera. Nasce da questa considerazione l'iniziativa 'Vi vogliamo bene', che vuol essere la meno retorica e la più concreta possibile. Il Centro Commerciale non è solo shopping, ristorazione e divertimento: fornisce anche un servizio utile e importante, come è accaduto già in passato in altre circostanze difficili (come l'ultima grande nevicata). Per questo, anche nel particolare e drammatico periodo che stiamo vivendo, intendiamo dare una mano, aiutando chi in questo momento si trova in difficoltà. Voglio ringraziare Comune di Rimini, Caritas Diocesana e Croce Rossa Italiana per il lavoro che hanno fatto e stanno ancora portando avanti: penso che trovarsi qui tutti assieme sia anche rappresentativo della volontà di dare un segnale di coesione territoriale e di resilienza. Per questo la Proprietà del Centro Commerciale, Conad Ipermercato e gli Operatori della galleria commerciale hanno voluto dare il proprio contributo con questa operazione solidale”, spiega Massimo Bobbo, Direttore Le Befane Shopping Centre di Rimini.

"Un progetto che dimostra come a Rimini si sia sviluppata una solidarietà diffusa intorno all'emergenza sanitaria. Le Befane, che ringrazio per l'attenzione e l'impegno concreto alla comunità in cui è inserita, lo dimostrano con queste gift card che provvederemo subito ad inserire tra i servizi che stiamo dando ai cittadini più in difficoltà. In un momento così difficile ho toccato con mano lo spirito solidale di questa città, non solo da parte del variegato mondo del volontariato, ma anche da singoli cittadini, imprenditori e attività economiche e produttive. Una città solidale che, da oggi, può contare su un aiuto in più, grazie a Le Befane”, sottolinea Gloria Lisi, Assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco del Comune di Rimini.

"Credo che l'iniziativa de Le Befane Shopping Center possa essere inquadrata con tre termini: sintonia, solidarietà e concretezza. La sintonia con il territorio, perché un centro commerciale, quindi non un'opera pia, frequentato da migliaia di persone, ha voluto offrire proprio a quella comunità che lo ospita nel proprio territorio un segno di vicinanza attraverso un fattivo contributo; la solidarietà con la gente, magari destinata anche a qualcuno che fino a poco tempo fa affollava gli ampi spazi della struttura che vede la presenza di più di cento attività; la concretezza dell'iniziativa, che si richiama ad un gesto tanto semplice quanto fondamentale per la sussistenza, qual è quello della spesa. Croce Rossa Italiana intercetta i bisogni, siano essi sanitari o sociali, per 'mission'. Il 'core business' de Le Befane è tutt'altro, ma evidentemente l'umanità ancora prevale. Le gift card sono decisamente un bel segnale. Grazie per aver realizzato e, perchè no, per aver pensato anche a noi”, fa notare Rita Rolfo, Presidente Comitato di Rimini della Croce Rossa Italiana.

"Il bene moltiplica il bene! Lo abbiamo sperimentato 1000 e 1000 volte in questo periodo. Paura e preoccupazioni non hanno fermato generosità e altruismo. Ognuno ha contribuito come si sentiva e come poteva: prestando le braccia per preparare i pasti e distribuirli, donando parole con i "Message in a Bottle", mettendo a disposizione la voce con "Cantando sotto la Doccia", offrendo le orecchie nell'ascolto, ... donando piccole o grandi cose come avete fatto anche voi con l'intimo per garantire il cambio delle docce. Noi, da parte nostra, grazie a tutti voi, ci siamo impegnati ad aiutare le persone in difficoltà, riempiendo di umanità la distanza e curando la solitudine costruendo comunità. Le porte della Caritas diocesana, e delle 54 Caritas parrocchiali del nostro territorio, sono state sempre aperte e, pur rispettando le misure di sicurezze, abbiamo cercato di rispondere al moltiplicarsi delle richieste di questo periodo. Lavorando in emergenza, non è stato possibile raccogliere i dati in modo puntuale e preciso ma i dati di seguito sono da considerarsi come una sottostima, comunque interessanti e significativi; basti pensare che dal giorno 1 marzo all'11 giugno sono state 2.553 le persone incontrate, di cui 52,2% italiane: nel 2019 nello stesso periodo gli italiani erano il 42,6%. Di queste 2.553, 631 erano nuove per la Caritas; di queste, 54,8% italiane”, conclude Mario Galasso, Direttore Caritas Diocesana di Rimini. 

Mercoledì, 17 Giugno 2020 15:53

Il teatro Galli riparte con ‘Rimini'

(Rimini) Il Teatro Galli riapre al pubblico dopo il lockdown per il lancio del doppio cd “E la chiamano Rimini”: sabato 20 giugno si entra in platea sulle note di “Rimini” di De Andrè interpretata dagli “Artisti uniti per la città”. Il Teatro Galli riapre per la prima volta al pubblico dopo il lockdown sulle note di De Andrè. Sabato 20 giugno si spalancano le porte dello spazio polettiano per una giornata speciale dedicata alla presentazione alla città di E la chiamano Rimini, artisti uniti per la città il progetto collettivo promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rimini che si propone come “manifesto musicale” della stagione della ripartenza della città, nel segno dell’arte e della musica. Per tutta la giornata - dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23 – sarà possibile tornare a riempirsi gli occhi con la meraviglia del Teatro Galli, chiuso al pubblico da fine febbraio. Quasi quasi quattro mesi di silenzio che saranno interrotti grazie alle note di Fabrizio de Andrè e Massimo Bubola e grazie al talento degli artisti riminesi: sullo schermo allestito in sala infatti sarà proiettato in loop il video realizzato dal fotografo Chico de Luigi del brano Rimini, nella straordinaria interpretazione corale realizzata da 36 musicisti e cantautori della città.

Una versione inedita – con l’aggiunta al testo originario di due strofe – che fa parte del doppio cd E la chiamano Rimini, curato da Massimo Roccaforte e Aldo Maria Zangheri e prodotto dall’Associazione Culturale Interno4. Sabato sarà infatti la giornata di lancio del doppio cd - che oltre a Rimini contiene 36 brani che gli artisti hanno donato attingendo dal loro repertorio – e che sarà in vendita al foyer del Teatro. Inoltre nel pomeriggio è prevista l’incursione ‘musicale’ di due degli artisti che si sono messi a disposizione per questo eccezionale progetto per la città: Sergio Casabianca e Massimo Marches. Chi acquisterà il cd, oltre a garantirsi due ore e mezza di musica che rappresenta un unicum per la scena musicale riminese, potrà dare un contributo alla vita artistica della città: il ricavato della vendita infatti servirà a sostenere il palinsesto estivo di spettacoli, che per questa stagione si svilupperà attraverso un circuito di spazi all’aperto con schermi per proiezioni cinematografiche e palchi per spettacoli musicali e performance teatrali.

Un’anteprima della programmazione - che sarà presentata nei dettagli nei prossimi giorni - è in programma domani sera al Podere dell’Angelo, una serata organizzata da Rimini Classica che vedrà sul palco alcuni dei protagonisti del doppio cd e della cover corale Rimini: Andrea Amati, Sergio Casabianca, Darma, Filippo Malatesta, Massimo Marches e Massimo Modula, con Aldo Maria Zangheri alla viola e Stefano Zambardino alla tastiera. Per accedere alla sala del teatro nella giornata di sabato non è necessaria alcuna prenotazione ma si entrerà a gruppi. Gli spettatori potranno accomodarsi in platea, distanziati come prevedono le direttive, per assistere al video e sarà organizzato un percorso di entrata e uno di uscita separati. Si ricorda al pubblico che è necessario presentarsi con la mascherina.

Dopo il lancio di sabato, il cd sarà in vendita al costo di 12 euro da domenica 21 in alcuni negozi di Rimini: Libreria riminese, libreria Mondadori piazza tre Martiri, libreria Feltrinelli, Bookshop Bar Lento, Zona disco, Edicole di: Via Cairoli, Piazza cavour, Arco d'augusto, piazza tre Martiri. Il cd inoltre si potrà acquistare in tre Iat: Stazione FS, Piazzale Fellini, Piazza Marvelli. Il cd sarà acquistabile anche on line anche dalla pagina dell'editore: http://libri.goodfellas.it/e-la-chiamano-rimini.html.

(Rimini) Oggi, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha inviato a rappresentanti politici e amministrativi nazionali e regionali, una lettera ufficiale in cui rimette a tema ancora una volta la questione dei  ‘pertinenziali’. Ciò allo scopo di promuovere e sostenere l’emendamento, proposto nei mesi scorsi da ANCI, che vuole dare soluzione permanente a un tema fondamentale per la sopravvivenza di centinaia di imprese e strategico per lo stesso sviluppo turistico futuro dei territori. La lettera è stata indirizzata, tra gli altri, ai Ministri Francesco Boccia,  Dario Franceschini; ai senatori Gian Marco Centinaio, Marco Croatti,  Marco Di Maio, Daniele Manca; agli Onorevoli Umberto Buratti, Fabio Melilli, Alberto Pagani, Elena Raffaelli; al Presidente Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e all’Assessore al Turismo della Regione  Andrea Corsini.

La storia. Si tratta dei canoni commisurati ai valori di mercato che la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge finanziaria 2007) ha previsto per le cosiddette pertinenze demaniali marittime, ovvero quegli immobili con destinazione commerciale che, in quanto ritenuti di difficile rimozione, al termine del primo periodo di concessione sono stati acquisiti al pubblico demanio dello Stato. L’applicazione delle disposizioni della legge di cui sopra ha determinato un irragionevole aumento dei canoni demaniali marittimi, passati in alcuni casi da poche migliaia di euro ad oltre centomila euro; l’aumento, peraltro, si configura ancora più irragionevole se confrontato con i canoni irrisori richiesti agli altri concessionari demaniali marittimi.

Quanto sopra, oltre a determinare un corposo contenzioso pendente sia innanzi ai giudici amministrativi che a quelli ordinari, ha messo in ginocchio oltre 300 imprese a cui in alcuni casi per parziale versamento del canone è stata tolta la concessione, concessione che paradossalmente non è stata assegnata a nessun altro per l’elevato ammontare del canone; gli avvisi pubblici, infatti, sono andati deserti e i beni pubblici risultano in stato di degrado e abbandono. Va rilevato, inoltre, che la Legge di Stabilità per l’anno 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) che ha introdotto la possibilità di definire il contenzioso derivante dall’applicazione dei valori di mercato con il pagamento agevolato di una somma pari al 30% di quanto dovuto, non ha risolto il problema neppure per il periodo di sanatoria previsto (2007 – 2013) in quanto soggetta ad interpretazioni diverse che hanno innescato ulteriori contenziosi.

I Comuni delegati all’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo sono costretti ad affrontare situazioni ingestibili con il timore da un lato che attività commerciali presenti sul territorio anziché concorrere all’incremento dell’offerta turistica possano divenire luoghi di degrado ed abbandono e dall’altro di subire indagini da parte della Corte dei Conti per non avere adottato le misure previste nei confronti dei concessionari per il parziale e/o mancato pagamento del canone. Anci già da molto tempo e in più’ occasioni ha segnalato la necessità di un intervento del legislatore che ponga definitivamente fine alla situazione di cui sopra sottolineando anche lo scarsa incidenza che una misura a favore dei concessionari pertinenziali avrebbe sul bilancio dello Stato.

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