(Rimini) Alta formazione, specializzazione e corsi universitari avanzati sono quanto è necessario garantire ai giovani. Sono la sfida educativa che tutto il nostro Paese ha di fronte, per rendere reali ripresa e rilancio: un nuovo inizio. Dal primo ottobre Rimini offre una scelta e un'opportunità in più agli studenti del territorio e delle altre regioni: la Scuola superiore per mediatori linguistici della Fondazione Unicampus San Pellegrino. La Scuola superiore rilascia un diploma di laurea in Mediazione linguistica (classe di laurea L-12) e, dal prossimo anno accademico, anche una  una laurea di secondo ciclo con un indirizzo aziendale e uno in traduzione editoriale e letteraria (classe di laurea LM-94). C’è un'ulteriore novità: palazzo Buonadrata diventa anche il centro italiano dell'innovativo percorso di studio dedicato alla traduzione audiovisiva, sottotitoli e doppiaggio, arrivato in Italia da Londra lo scorso autunno.

Le lingue di specializzazione della Scuola superiore sono nove: inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo, cinese, arabo, giapponese, portoghese-brasiliano. Il titolo di studio triennale e quello di secondo ciclo aprono a un veloce inserimento lavorativo in vari ambiti: responsabile delle relazioni con l'estero o dei rapporti import/export, responsabile nelle filiali all'estero di imprese italiane e di filiali straniere in Italia, collaboratore presso organismi ed enti internazionali, responsabile di strutture e progetti nazionali e internazionali, e, nell'area editoriale, come traduttore e redattore editoriale. Si aggiungono le possibilità di specializzazione post laurea in ambito editoriale, del dipartimento traduzione/editoria, e quelle che coinvolgono professioni e aziende con un corso di web e social marketing (stage in aziende del territorio) uno di Business English, tagliato su esigenze di commercialisti e professionisti e quello di Legal English, riconosciuto per crediti fomativi.

Il capoluogo della riviera diventa così la sede centrale della Fondazione Unicampus San Pellegrino, che comprende anche le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici di Belluno, Vicenza, Rimini, Brindisi, Campobasso e Napoli (in apertura). L'apertura della sede riminese segue l'accordo d'affitto siglato la scorsa settimana con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, proprietaria dello storico palazzo Buonadrata. La Scuola superioreL San Pellegrino si trasferisce così dalla sua sede storica di Misano Adriatico, nel cuore del centro cittadino di Rimini. Un passo che segna una storia lunga trentacinque anni, iniziata quando aprì il primo anno della Scuola per traduttori e interpreti. Cuore del progetto la convinzione che un traduttore e un interprete fossero qualcosa di più di una "macchina biologica" che traduce, ma la manifestazione concreta d'umanità, d'incontro tra differenti culture e linguaggi.

"La scelta di spostare da Misano la nostra casa madre non è decisione logistica, d'economia di scala o quant'altro. È, soprattutto, scelta e indicazione culturale per i nostri studenti. Abbiamo deciso, ben prima di Covid-19, di affrontare in modo nuovo la sfida educativa e formativa che un mondo radicalmente mutato ci metteva di fronte. Lo facciamo investendo e impegnandoci di più nell'alta formazione internazionale, spiega Stefano Arduini presidente Fusp - Rimini è città a vocazione internazionale, l'accoglienza e apertura verso altre culture sono il dna della città. Oggi, ancora più di ieri, educare e formare giovani alle lingue e alla comunicazione internazionale, sono il cuore di ogni prospettiva di futuro e di bene comune".

"Da ottobre i nostri 200 studenti gli iscritti al nuovo anno accademico riprenderanno in forma 'blended' le lezioni, come indicato dal Ministero dell'Università. Durante l'estate concluderemo i lavori di allestimento dei nostri 3 piani del palazzo. Siamo orgogliosi di aprire a Rimini la sede madre delle Scuole superiori della Fusp. È una sede prestigiosa dotata di una biblioteca altamente specializzata sulla traduzione, di infrastrutture informatiche e tecnologiche avanzate. Accogliamo anche il Nida Research Centre for Translation, il nostro centro internazionale per la ricerca in partnership con il Nida Institutite di Philadephia (Usa) e la Summer School riservata a traduttori e teorici della traduzione che provengono da tutto il mondo", conclude Michele Guidi direttore generale Fusp.

(Rimini) Ulisse Frontori, infermiere del Pronto Soccorso di Codogno, è stato nominato questa mattina Ambasciatore di Riccione nel mondo, dall'assessore al Turismo, Stefano Caldari, che gli ha consegnato la pergamena dell'onorificenza del Comune di Riccione. Ulisse Frontori è da 30 anni un affezionato turista della Perla Verde, dove alloggia all'Hotel Nives di viale Spontini, in compagnia della madre. Questa mattina ha incontrato l'assessore Caldari al quale ha raccontato di quanto ami Riccione. "Sono arrivato due giorni fa in hotel - racconta Ulisse -. La prima impressione è stata quella di una città che ha voglia di vivere e di rinascere dopo un periodo duro per tutti". 

"L'impatto con la città devo dire è stato bello ed emozionante - dice - Ho trovato una Riccione aperta che ha superato i tempi duri, che con tutte le precauzioni necessarie e doverose, rispettando le regole di sicurezza sanitaria, è comunque in grado di accogliere e soddisfare le esigenze degli ospiti. C'è l'atmosfera di un luogo salutare, dove l'aria è buona, il sole e la spiaggia sono al top. E' soprattutto il legame eccezionale che Riccione riesce a costruire con gli ospiti a rimanere nel cuore. Nei giorni bui dell'emergenza sanitaria, con i titolari dell'Hotel Nives ci siamo sempre tenuti in contatto. Mi scrivevano spesso per sapere come stavo, come procedevano le cose a Codogno. Lavoro al Pronto Soccorso da anni e sono tra gli operatori che hanno accolto il cosiddetto paziente uno. La sensazione oggi è quella di aver combattuto una guerra contro un nemico invisibile, in un'emergenza che purtroppo è partita da Codogno, ma sarebbe potuta innescarsi ovunque in Italia. Quando la mattina uscivo di casa per andare a lavorare, il primo pensiero era di terrore, perché in 30 anni che lavoro al Pronto Soccorso ne ho viste di situazioni drammatiche, ma mai come quelle vissute in quei mesi. Sono stato fortunato, ho fatto sierologici e tre tamponi tutti sempre negativi. Abbiamo vissuto come in una lunga bufera senza uno spiraglio luce e parlare di quanto è accaduto è difficile, oggi voglio godermi le vacanze".

"Finalmente Riccione quindi - conclude - Ho prenotato a gennaio come sempre, e tra me e me nei mesi di duro lavoro in Ospedale pensavo, qualsiasi cosa succeda appena possibile vado al mare. Il pensiero che sarei venuto in vacanza mi ha aiutato ad andare avanti. Tornare qui dopo il Covid vuol dire ricominciare con la vita normale". 

"E' un onore per la città di Riccione consegnare la pergamena di Ambasciatore di Riccione nel Mondo ad Ulisse Frontoni - ha detto l'assessore Caldari - sia per i suoi meriti lavorativi che per essere un così affezionato amico di Riccione. Un ringraziamento da parte mia e del sindaco di Riccione Renata Tosi a chi ha svolto un lavoro importante e strategico in questi mesi di sofferenza e che ogni anno ci onora della sua presenza nella nostra città". 

(Rimini) Dopo la modifica degli elaborati del progetto esecutivo, integrato con le proposte avanzate dalla Rete Ferroviaria Italiana, entro la fine di questo mese, sarà riconsegnato a RFI il progetto definitivo per i sottoposti di viserba.  I lavori, che inizieranno a ottobre, prevedono un altro sottopasso dedicato esclusivamente al passaggio ciclopedonale. Inizialmente infatti il progetto prevedeva un unico sottopasso che comprendeva, in sede separata la ciclovia,  ma con l'abolizione del passaggio a livello è stato deciso di dedicare alle biciclette e ai pedoni un passaggio esclusivo in sottopasso dedicato tra via Morri e via Polazzi.

Ricordiamo che il piano di riqualificazione di Rimini Nord, che prevede i sottopassi ferroviari di Viserba, è inserito nel bando nazionale "delle periferie". Il progetto prevede, nello specifico, un passaggio carraio e ciclopedonale in grado di garantire il collegamento tra l'asse stradale adiacente alla linea ferroviaria Ravenna-Rimini, a nord-est della stessa, e Via Libero Missirini, a sud-est del "Centro Studi" di Viserba.

L'intervento, che per dimensioni e complessità comporterà per alcuni mesi l'interruzione dei collegamenti ferroviari tra le stazioni di Viserba e Rimini sulla linea Rimini-Ravenna, per il restante tratto funzionerà regolarmente. Durante il periodo interessato saranno studiati servizi sostitutivi per gli utenti del tratto Viserba-Rimini. L' importo complessivo dell'opera è di 9 milioni. Per l'aumento dei costi, dovuti al nuovo sottopasso ciclabile, il Comune di Rimini ha ottenuto un impegno dal parte di RFI di co-finanziare la maggiore spesa di Euro 5.5 milioni.

Lunedì, 22 Giugno 2020 17:16

Nuova stazione: si ampliano i parcheggi

(Rimini) Mentre proseguono con l'obiettivo di concludersi nelle prossime settimane i lavori in corso per la realizzazione dell'ampliamento dei parcheggio Metropark in area stazione, con il rilascio della concessione edilizia da parte del Comune di Rimini  compie un decisivo passo avanti la terza parte del progetto che consentirà, a conclusione della parte "2" l'avvio dei lavori per la realizzazione delle opere di manutenzione ed ampliamento del parcheggio a raso esistente in prossimità della stazione ferroviaria di Rimini

Un progetto in tre step capace di portare la disponibilità di parcamento dagli attuali 183 posti a 478 l'infrastruttura strategica di proprietà del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, curato e realizzato da Metropark spa, a servizio della stazione ferroviaria di Rimini capace di portare, con questo ulteriore ampliamento, l'offerta di parcheggio a servizio di utenti e viaggiatori dagli attuali 183 a 478 stalli auto, triplicando quasi la propria offerta ampliando così l'offerta di sosta nell'area attorno alla stazione ferroviaria di Rimini per la centralità che ha assunto come luogo di scambio nell'ambito del sistema del trasporto pubblico locale.

L'intervento è infatti parte integrante della prima fase del protocollo di intesa per la riqualificazione e la trasformazione urbana dell'intera area, sottoscritto tra Comune di Rimini, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e Regione Emilia Romagna. Un vero e proprio hub della mobilità cittadina che, anche attraverso la Velostazione, consente l'incremento dell'offerta della sosta estesa a differenti tipologie di mezzi, auto, bici, moto e veicoli elettrici, e che avrà dopo il completamento della nuova piazza urbana della Stazione come momento centrale l'avvio dei lavori per la realizzazione dei nuovi sottopassi, da quello centrale con lo sfondamento verso mare, alla riqualificazione del sottopasso di viale Principe Amedeo previsti tra agosto e dicembre prossimo.

La capacità attuale di parcometro salirà dunque dai 183 attuali a 335 posti auto al termine della fase due in estate per poi crescere ancora con la realizzazione della fase tre fino a 478 stalli. Nell'area di ampliamento P3 le opere consistono prevalentemente nella realizzazione di una nuova pavimentazione stradale con manto impermeabile lungo le corsie di marcia e pavimentazione drenante lungo gli stalli, la messa a dimora di alberature, la realizzazione della rete di smaltimento delle acque meteoriche, della rete di irrigazione e della rete di illuminazione e la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale.

(Rimini) Nella notte tra sabato e domenica sono stati oltre 200 i veicoli controllati da parte della polizia municipale di Rimini, otto le patenti ritirate appartenenti, con la sola eccezione di una ragazza, tutte a uomini. Due i provvedimenti più gravi, quando cioè il tasso registrato nel corso delle due prove accerti un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l), proprio come in questo caso dove un conducente è risultato superare i 3 grammi per litro, mentre l'altro, alla guida di un ciclomotore poi sequestrato per la confisca, i due g/l. I protocolli di sicurezza igienico sanitaria previsti per l'utilizzo degli etilometri hanno modificato in maniera radicale le modalità operative adottate dagli operatori della Polizia locale nel servizio contro l'uso dell'alcol alla guida. Non è più consentito infatti l'utilizzo dei pre tes mentre gli etilometri, trattandosi di dispositivi medici riconosciuti devono essere igienizzati secondo quanto previsto dalle direttive prima del loro uso.

Tra le otto patenti ritirate anche quella del conducente di un'autovettura che alla vista degli agenti si fermava per raccontare in modo scoordinato di aver subito un furto da parte di un "amico" di cui non ricordava neppure il nome. Sottoposto alla prova dell'etilometro dagli operatori insospettiti dal racconto sconclusionato del soggetto, risultava di essere confuso ma anche di superare con 1,19 g/l i limiti previsti dalla legge per chi si mette alla guida di un veicolo dopo aver bevuto. Otto procedimenti penali a cui si è aggiunta una sanzione amministrativa, con una sanzione nel caso il tasso alcolemico non superi il valore di 0,80 che il codice della strada fissa tra 531 e 2125 euro.

Tra i 200 veicoli controllati e sottoposti all'esame anche alcuni conducenti di monopattini elettrici che, in quanto veicoli a tutti gli effetti, devono essere condotti nel rispetto delle normative previste dal codice della strada, alcol compreso. Oltre al contrasto della guida in stato di ebbrezza, gli agenti della Polizia locale di Rimini hanno proceduto ai controlli per il rispetto dei limiti di velocità, per l'uso delle cinture di sicurezza e delle altre norme previste dal codice della strada, uso delle targhe di prova incluso, come contestato al guidatore che invece di esporla come dovuto la teneva ben chiusa nel cofano.

(Rimini) “In classe a settembre, noi ci siamo”. Questo l’obiettivo che “l'amministrazione comunale di Rimini sta portando avanti con grande determinazione, già a partire dalle fasi conclusive dell'attuale anno scolastico. Il nostro punto di partenza è che non dobbiamo creare ulteriori ostacoli a studenti che per sei mesi di fila non sono entrati in classe, e alle loro famiglie che si sono sobbarcate un peso spesso al limite della sostenibilità”, spiega l’assessore ai servizi educativi Mattia Morolli. “Per questo durante il periodo delle video lezioni e della chiusura delle strutture scolastiche non siamo rimasti con le mani in mano, ma abbiamo da subito iniziato a progettare e lavorare, con interventi tuttora in corso, per farci trovare pronti con le classi aperte ed agibili a settembre”.

Pur in un quadro normativo nazionale “non ancora chiaro e dettagliato abbiamo deciso di anticipare alcuni interventi, con sopralluoghi e simulazioni da parte dei nostri tecnici, all'interno degli edifici scolastici di nostra gestione. Alla luce dei pochi parametri trapelati, come quello del metro lineare di distanza da tenere in tutte e quattro le direzioni, abbiamo potuto constatare come parte delle nostre strutture siano potenzialmente già in grado, con qualche accorgimento, di garantire le nuove misure di distanziamento previste. Per le altre valuteremo già da ora, con il dovuto anticipo, le possibili modifiche. La situazione generale, pur nell'incertezza dell'attuale contesto nazionale, appare al momento migliore del previsto”.

L'altro messaggio “che mi interessa lanciare in questo momento è indirizzato invece ai dirigenti scolastici. Con loro abbiamo da subito iniziato una stretta collaborazione che, a partire dal supporto per la concessione e l'utilizzo delle tecnologie informatiche da parte delle famiglie più in difficoltà, si sta ora concentrando sulla predisposizione degli ambienti scolastici per la loro apertura. Da parte nostra c'è la massima disponibilità ad intensificare sin da ora la collaborazione e l'ascolto delle loro preoccupazioni, dei timori e dei bisogni, in maniera tale da poter dare, laddove possibile, un aiuto diretto, coinvolgendo e sollecitando Regione e Governo dove invece le competenze non siano di nostra diretta competenza”.

Lunedì, 22 Giugno 2020 16:52

Commercio: è crisi nera (dati Unioncamere)

(Rimini) “E' crisi nera per il commercio. Le vendite a prezzi correnti sono cadute dell'8,3 per cento nel primo trimestre del 2020 rispetto all'analogo periodo del 2019 per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna. Il più ampio crollo delle vendite fino a ora registrato interrompe una fase di contenimento della tendenza negativa e allontana la prospettiva di un possibile recupero. L'epidemia di coronavirus ha accentuato i processi di cambiamento che da anni caratterizzano il settore del commercio, con effetti immediati sui risultati economici”. Questo emerge dall'indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

Anche il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite precipita a -22,1 da +5,6 punti. Nonostante la stagionalità favorevole, il lock down e le difficili prospettive della riapertura hanno orientato in senso assai negativo le attese per le vendite nel secondo trimestre, tanto che il saldo valutazioni è sceso da +10,8 punti a quota -42,4. Le tipologie del dettaglio. Le vendite dello specializzato alimentare si sono ridotte del 2,7 per cento. Il dettaglio specializzato non alimentare ha subito un colpo ben più duro (-15,1 per cento). Al contrario, iper, super e grandi magazzini hanno decisamente beneficiato della situazione ottenendo un forte aumento delle vendite (+8,3 per cento).

La dimensione delle imprese. I dati mostrano una correlazione positiva dell'andamento delle vendite con la dimensione aziendale, con un effetto soglia. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, accusa un calo notevole e senza precedenti (-13,4 per cento). Le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una caduta più contenuta (-9,0 per cento), ma superata solo da quella dell'ultimo trimestre del 2012. Per le imprese con almeno 20 addetti la tendenza risulta molto più contenuta (-2,5 per cento).

Il registro delle imprese. La pressione sulla base imprenditoriale del dettaglio si è rafforzata. Le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 42.764 al 31 marzo 2020. Rispetto ad un anno prima la loro consistenza è diminuita del 3,1 per cento (-1.372 unità). L'andamento negativo è dato dall'ampia riduzione delle ditte individuali (-1.092 unità, -3,6 per cento) e da quella più rapida delle società di persone (-4,4 per cento, -409 unità). Queste risentono dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina una crescita più contenuta delle società di capitale (+2,6 per cento, +123 unità).

Lunedì, 22 Giugno 2020 11:51

22 giugno

Scippi e aggressioni | Un contagio | Il paesaggio

Lunedì, 22 Giugno 2020 08:46

Coronavirus, un nuovo caso a Rimini

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.221 casi di positività, 24 in più rispetto a ieri, di cui 14 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 4.238, che raggiungono così complessivamente quota 453.854, più altri 1.107 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 57, per un totale di 22.818. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.172 (-35 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.029, -27 rispetto a ieri: l’87,8% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12 (1 in più rispetto a ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 131 (-9). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.818 (+57): 269 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.549 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registra 1 nuovo decesso: una donna residente nella provincia di Piacenza. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.231.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.536 a Piacenza (+1), 3.628 a Parma (nessun nuovo caso),  4.987 a Reggio Emilia (+3), 3.943 a Modena (+2), 4.763 a Bologna  (+14, di cui 6 asintomatici e 8 sintomatici in gran parte legati a focolai individuati in precedenza, tracciati e tutti in isolamento domiciliare), 402 casi positivi a Imola (nessun nuovo caso); 1.012 a Ferrara (+1). I casi di positività in Romagna sono 4.950 (+3), di cui 1.037 a Ravenna (uno in meno rispetto a ieri per un errore materiale), 949 a Forlì (+1), 785 a Cesena (+1) e 2.179 a Rimini (+1)

(Rimini) Si registrano oggi 2 guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo. Per ciò che riguarda la rilevazione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne sono verificati 2. Si tratta di un uomo e di una donna, individuati a seguito di screening. Entrambi sono asintomatici, uno in isolamento domiciliare e l’altro ricoverato. Oggi non sono stati comunicati ulteriori decessi. In un quadro complessivo, dall’inizio della emergenza sanitaria si attestano dunque su 2.174 i casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, mentre il totale dei guariti è di circa 1.860, di cui 1.809 residenti in provincia. Sono attualmente 22 le persone affette da coronavirus in provincia: 7 a Rimini, 4 a Cattolica, 2 a San Giovanni in Marignano e Santarcangelo, 1 a Riccione, San Clemente, Montescudo-Montecolombo, Morciano, Coriano, Saludecio, Verucchio.

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