(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.304 casi di positività, 44 in più rispetto a ieri, di cui 33 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 6.012, che raggiungono così complessivamente quota 466.612, a cui si aggiungono altri 1.156 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 50 per un totale di 22.985, l'81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.074 (-15 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 945, -11 rispetto a ieri, quasi l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 117 (-4). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.985 (+50): 264 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.721 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registra 9 nuovi decessi, tre uomini e sei donne. Si tratta di 1 persona residente in provincia di Parma, 1 in provincia di Reggio Emilia, 5 in provincia di Bologna, 2 in provincia di Rimini. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.245.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.538 a Piacenza (+1), 3.639 a Parma (+6, tutti asintomatici da screening regionali),  4.999 a Reggio Emilia (+8, di cui 5 asintomatici), 3.945 a Modena (+1), 4.795 a Bologna  (+17, di cui 13 asintomatici e 4 sintomatici in gran parte legati a situazioni individuate in precedenza, tracciati e pressoché tutti in isolamento domiciliare); 403 casi positivi a Imola (lo stesso dato di ieri); 1.018 a Ferrara (lo steso dato di ieri). I casi di positività in Romagna sono 4.966 (+11), di cui 1.040 a Ravenna (+3, di cui 2 asintomatici), 957 a Forlì (+3, tutti sintomatici, esito di precedenti contagi), 786 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.183 a Rimini (+5, di cui 4 asintomatici, anche questi individuati grazie agli screening regionali).

In particolare a Rimini, le 5 nuove positività fanno riferimento a 4 pazienti di sesso maschile ed una di sesso femminile; tutti i pazienti sono in isolamento domiciliare, sono stati individuati tramite screening e 4 pazienti sono asintomatici. Sono residenti nei comuni di Rimini (2), Riccione, Misano e Coriano. I decessi fanno invece riferimento a 2 pazienti da tempo ricoverate, entrambe di sesso femminile, di 82 e 91 anni, residenti a Riccione e Rimini. Oggi si sono infine registrate 5 guarigioni. Si può dunque stimare che attualmente i residenti in provincia diagnosticati positivi al coronavirus dall’inizio dell’infezione siano 2.090 e le persone attualmente in malattia 16.

(Rimini) Il piano del Comune di Rimini per il ritorno in classe a settembre è partito con le prime analisi tecniche sulle scuole da parte di un gruppo di tecnici, coordinati da un architetto impiegato in esclusiva per questo tipo di operazioni. Come anticipato nei giorni scorsi si tratta di un lavoro di analisi preventiva che il Comune ha avviato per verificare l'applicabilità delle norme, come quelle del metro "da bocca a bocca" (come da terminologia usata dal Ministero), all'interno delle scuole riminesi. Il layout (in allegato) evidenzia la mappatura delle classi, con la nuova predisposizione degli spazi e i percorsi guidati da seguire per entrata e uscita. Il concetto è quello di favorire - dove possibile - l'utilizzo delle stesse classi, ovviamente con i necessari accorgimenti e, dove non possibile, rimodulare gli altri spazi scolastici comuni utili (come palestre e biblioteche, ad esempio).  Nelle simulazioni si prendono in considerazione anche aspetti dinamici, legati ai movimenti degli alunni. A spostarsi, in estrema sintesi, dovranno essere oggetti e arredamenti (come gli armadietti, ad esempio), e non gli studenti.  Il gruppo di lavoro, inoltre, individua anche quali siano gli eventuali accessori e mobili da acquistare per la rimodulazione il miglioramento degli spazi didattici.

"Un minuzioso lavoro di analisi tecnica concordato con i dirigenti scolastici – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – per farci trovare pronti al rientro in classe a settembre. A Rimini stiamo anticipando i tempi perché non possiamo permetterci altri rinvii sulla pelle delle famiglie. L'auspicio è che anche a livello nazionale si intervenga con la stessa solerzia e nel rispetto di chi poi dovrà applicare le nuove norme. Ovviamente i risultati saranno diversi da scuola a scuola, in base alla tipologia degli spazi disponibili. Un piano di riorganizzazione con il quale predisponiamo e aggiorniamo anche l'agenda dei fabbisogni dei singoli plessi scolastici per ammodernare, e non solo adattare, le dotazioni delle nostre scuole".

Mercoledì, 24 Giugno 2020 16:54

Anagrafe, il comune iscrive i richiedenti asilo

(Rimini) Il Comune di Rimini procederà all'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo che ne hanno fatto domanda. La decisione della Giunta arriva in seguito ad una recente sentenza del Tribunale di Bologna che ha accolto il ricorso presentato da un richiedente asilo domiciliato a Rimini che nei mesi scorsi aveva presentato la dichiarazione di residenza all'anagrafe del Comune. Una richiesta che gli uffici hanno dovuto rigettare sulla base del Decreto sicurezza attualmente in vigore e su cui è stato presentato ricorso, attraverso il sostegno dei volontari dello sportello di Rimini di Avvocato di Strada Onlus.

La Giunta comunale, prendendo atto e condividendo l'orientamento giurisprudenziale espresso dal Tribunale di Bologna, ha quindi deciso di procedere all'accoglimento delle dichiarazioni di residenza dei cittadini richiedenti asilo. Un atto che dà seguito all'impegno pubblico che l'Amministrazione ha preso con l'associazione Rimini Umana e con le altre realtà del territorio che lo scorso anno avevano promosso una raccolta firme sottoscritta da 10mila persone e consegnata al Sindaco in occasione della manifestazione "Rimini porto sicuro".

(Rimini) “Inaccettabile. Non si può definire diversamente la situazione venutasi a creare sul nostro lungomare. Siamo a fine giugno e nonostante le sollecitazioni di cittadini e imprenditori sullo stato di avanzamento dei lavori, nessuno sa nulla”. E’ l’intervento del consigliere comunale della Lega Matteo Zoccarato sui disagi creati dal cantiere per il lungomare nord. La contestazione del consigliere leghista non riguarda la natura delle opere, “del tutto legittime e funzionali al raggiungimento di un interesse pubblico, ma la mancanza di programmazione e il rifiuto di dialogare con gli operatori prima ancora che con i consiglieri. Non vorremmo che l’omertà dell’Amministrazione su quest’aspetto sia esplicitamente voluta per inaugurare il nuovo lungomare nel 2021, a un tiro di schioppo dalle prossime elezioni amministrative. Con buona pace di questa stagione e dei ‘morti’ lasciati lungo il tragitto”.

(Rimini) “Finalmente un Teatro Galli aperto a tutti”. E’ grande la soddisfazione del presidente della Confguide Confcommercio provincia di Rimini e vicepresidente Confguide nazionale, Marco Torri. “Il periodo del lock down ha praticamente azzerato il mercato turistico delle visite guidate in tutta la regione Emilia Romagna ed anche a Rimini la situazione è drammatica. Quest’anno – continua - ci scordiamo i gruppi organizzati di americani, tedeschi e dall’est Europa. In Russia ad esempio la situazione dei contagi è drammatica e il nostro territorio dipendeva anche dai turisti russi. Timidamente qualcosa si muove, ma si parla di pochi e piccoli gruppi di italiani che si stanno informando per visite guidate soprattutto a Ravenna e forse arriveranno alla fine di luglio e se useranno il bonus del governo, certo non lo spenderanno per una visita guidata. Stiamo facendo di tutto per portarli a Rimini e su tutto il nostro territorio. Quello che purtroppo notiamo è un aumento di operatori abusivi, associazioni che si inventano Guide Turistiche e Agenzie viaggi. Il web è pieno delle loro offerte e, ahimè, non pochi sono i clienti che si fanno illudere da fantomatiche figure professionali che non esistono. 

Cosa abbiamo chiesto all’assessorato alla Cultura? Semplicemente di fidarsi di noi, ambasciatori del Turismo e della Cultura. Per portare i clienti sul nostro territorio abbiamo bisogno di una offerta piena. Il teatro Galli la completa in parte e il futuro museo Fellini si spera possa fare da traino. Il teatro polettiano è già stato oggetto di formazione per le oltre cinquanta Guide Turistiche e Accompagnatori della Confguide Confcommercio provincia di Rimini, pertanto posso mettere una mano sul fuoco su professionalità e qualità dei nostri associati. Ringrazio l’assessore Piscaglia, la dottoressa Moni e la responsabile ai musei civici dottoressa Piolanti per la sensibilità mostrata nei nostri confronti. Ho chiaramente chiesto all’amministrazione di dare un segnale di speranza e positività al nostro settore, che è arrivato”.

Quindi nelle giornate di mercoledì e venerdì fino alla fine di agosto anche le Guide Turistiche della Confguide Rimini avranno la possibilità di guidare gruppi di non più di 15 di persone all’interno delle sale del teatro Amintore Galli. "Un turismo che sarà visibile probabilmente nei weekend, si spera, o per lo shopping in centro, sebbene le esperienze passate abbiano dimostrato tanto interesse al telefono ma concretamente i gruppi sono stati pochissimi. Quest’anno però è cambiato tutto tantissimo e magari sarà diverso. Lo auguriamo a noi come professionisti e a tutta la città”.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.260 casi di positività, 18 in più rispetto a ieri, di cui 8 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 4.608, che raggiungono così complessivamente quota 460.600, a cui si aggiungono altri 1.228 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 81 per un totale di 22.935, oltre l'81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.089 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 956, -57 rispetto a ieri, l’87,7% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 121 (-8). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.935 (+81): 274 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.661 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registra 1 nuovo decesso: una donna residente nella provincia di Forlì-Cesena, in particolare nel Cesenate. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.236.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.538 a Piacenza (+1), 3.633 a Parma (+2),  4.991 a Reggio Emilia (nessun nuovo caso), 3.944 a Modena (+1), 4.778 a Bologna  (+4),  403 casi positivi a Imola (+1); 1.018 a Ferrara (+6, di cui  3 asintomatici). I casi di positività in Romagna sono 4.955 (+3), di cui 1.037 a Ravenna (nessun nuovo caso), 954 a Forlì (+2), 786 a Cesena (+1) e 2.178 a Rimini (nessun nuovo caso).  Un dato quest’ultimo che corregge quello di ieri – 2.179 positivi - dovuto a un caso conteggiato due volte a causa di dati anagrafici non corretti.

(Rimini) Si celebrano oggi a Rimini i 246 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza. Sarà presente nelle sede del comando in via Grassi anche il prefetto Alessandra Camporota. 

Nell’occasione saranno resi noti alcuni dati. In particolare nell’anno 2019, sono stati 4300 interventi ispettivi, con 43 evasori totali verbalizzati e il sequestro patrimoniale di beni illecitamente accumulati dalla criminalità per oltre 35 milioni di euro, nonché la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 71 persone per frode fiscale e 34 per reati di riciclaggio di danaro e altre utilità di provenienza illecita per un valore di oltre 80 milioni di euro. 

Nel corso dell’emergenza covid-19, sono stati 9mila gli interventi effettuati sul territorio provinciale ai fini dell’osservanza delle disposizioni a tutela della salute pubblica emanate per il contenimento del contagio, con il sequestro di 40 mila litri di gel ed oltre 12 mila DPI illecitamente introdotti nel mercato.

Martedì, 23 Giugno 2020 10:00

23 giugno

Alzheimer, nuovo dramma | Ritirate otto patenti | Il Fusp trasloca a Rimini

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.243 casi di positività, 22 in più rispetto a ieri, di cui 16 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 2.138, che raggiungono così complessivamente quota 455.992, con più di 42mila tamponi fatti la scorsa settimana da lunedì a sabato, per una media di oltre 7mila giornalieri, a cui si aggiungono altri 1.012 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 36, per un totale di 22.854. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.154 (-18 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.013, -16 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 129 (-2). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.854 (+36): 266 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.588 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: tre donne e un uomo. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.235. In particolare, si sono avuti 1 nella provincia di Piacenza, 1 in provincia di Modena e 2 in quella di Bologna.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.537 a Piacenza (+1), 3.631 a Parma (+3),  4.991 a Reggio Emilia (+4), 3.943 a Modena (nessun nuovo caso), 4.774 a Bologna  (+11, di cui 9 asintomatici e 2 sintomatici in gran parte legati a focolai individuati in precedenza, tracciati e tutti in isolamento domiciliare). 402 casi positivi a Imola (nessun nuovo caso); 1.012 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.953 (+3), di cui 1.037 a Ravenna (nessun nuovo caso), 952 a Forlì (+3), 785 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.179 a Rimini (nessun nuovo caso). Sempre a Rimini oggi oggi risultano 3 guarigioni di cui 1 di un residente. Si può stimare che attualmente i residenti in provincia diagnosticati positivi al coronavirus dall’inizio dell’infezione siano 2.085 e le persone attualmente in malattia 22.

(Rimini) “Abbiamo accolto con grande soddisfazione lo slittamento dei saldi di fine stagione ad agosto, già richiesto a gran voce da tempo da tutta la categoria. A questa soddisfazione però – spiega Giammaria Zanzini, referente di Federmoda-Confcommercio della provincia di Rimini - fa da contraltare la liberalizzazione sulle promozioni, lasciate aperte temporalmente in deroga alla normativa che prevede che non si possano effettuare nel mese precedente ai saldi, ma soprattutto lasciate senza un tetto massimo sulla percentuale di sconto applicata sui prodotti. Quest’ultimo è un fattore molto importante soprattutto per il commercio di vicinato, che non può permettersi nemmeno di avvicinarsi agli sconti di grandi proporzioni operati già da settimane da grandi brand e dalle catene monomarca, subito pronti a cannibalizzare il mercato. Se le promozioni libere hanno lo scopo di aiutare a ripartire e incentivare agli acquisti dopo il lockdown, andare oltre al 30% di sconto per un piccolo negozio significa rimetterci tutta la marginalità registrando oltretutto notevoli difficoltà nel tenere la concorrenza dei big internazionali, di outlet ed e-commerce. I fatturati in queste prime settimane rimangono molto bassi e la preoccupazione per gli effetti di questa deregulation degli sconti è forte, perché rischia di rivelarsi un boomerang per i negozi di vicinato”

“Consentire le promozioni per dare un impulso al commercio dopo questa emergenza sanitaria ha senso, mentre non credo lo abbia fare una corsa al massimo ribasso per rilanciare il commercio – sottolinea il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -, soprattutto se guardiamo a quello di prossimità che vede come protagoniste le micro e piccole aziende del territorio, che non possono per loro natura puntare sulla quantità del venduto stando al passo delle grandi strutture di vendita. I costi di gestione di un negozio in sede fissa sono enormi rispetto a chi commercia on-line o a chi alle spalle ha un franchising multinazionale: la locazione, la gestione, il lavoro e la tassazione “made in Italy” impediscono ai nostri commercianti di essere concorrenziali nel gioco al ribasso dei prezzi.  In questo senso è auspicabile un correttivo che dia un limite agli sconti concessi durante il periodo, ad esempio del 30%, che sia un incentivo agli acquisti ma che permetta di fare rimanere appetibili anche i saldi di fine stagione. Sostenibilità, cortesia e qualità saranno le parole chiave del futuro del commercio e sarà su questi elementi che si dovrà puntare per un rilancio autentico”. 

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