Sanità, nuovi manager. Carradori alla Asl Romagna
(Rimini) Nominati i nuovi manager delle Aziende del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna, per la Asl Romagna è Tiziano Carradori. La Giunta regionale, nella seduta di oggi pomeriggio, ha adottato le delibere di designazione di nove direttori generali e di due commissari che guideranno per i prossimi 4 anni le Ausl e le Aziende ospedaliere del territorio, da Piacenza alla Romagna. A Piacenza Luca Baldino (Azienda Usl); a Parma Massimo Fabi (Azienda Ospedaliero-Universitaria) e, come commissaria, Anna Maria Petrini (Azienda Usl); a Reggio Emilia Cristina Marchesi (Azienda Usl-Irccs); a Modena nominato Claudio Vagnini (Azienda Ospedaliero-Universitaria); a Bologna nominato Paolo Bordon (Azienda Usl) ed Anselmo Campagna (Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli); a Ferrara Monica Calamai (Azienda Usl) e, come commissario, Paola Bardasi (Azienda Ospedaliero-Universitaria); a Imola Andrea Rossi (Azienda Usl).
Per Parma e Ferrara la nomina è a commissari, perché insieme ai direttori lavoreranno per l'unificazione delle due Aziende (Sanitaria e Ospedaliero Universitaria).
La squadra si completa con Antonio Brambilla alla direzione dell’Azienda Usl di Modena e Chiara Gibertoni a quella dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, attualmente già in carica.
“Le nostre scelte sono state dettate dalla competenza, dall’esperienza e dal merito dei professionisti designati- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Aumenta il numero delle donne, da due a cinque, alcuni direttori arrivano da altre regioni, a dimostrazione anche dell’attrattività del nostro sistema sanitario. Quella dell’Emilia-Romagna è una sanità d’eccellenza, ed è fondamentale che a guidarla concorrano persone capaci e con una storia professionale all’altezza dell’incarico. Il ringraziamento, mio e della Giunta va a chi ha coperto sinora questi ruoli anche in una fase particolarmente complessa come quella che abbiamo attraversato, e che ancora ci attende, perché la sanità sarà il pilastro della ripartenza. Ai nuovi direttori- aggiunge il presidente- l’augurio di buon lavoro. Hanno davanti un percorso impegnativo, importanti responsabilità e una sfida comune: elevare ancora di più la qualità del nostro servizio sanitario, che ha confermato anche in questo periodo drammatico la propria solidità, forza e grandissima umanità. Con un ulteriore obiettivo chiaro: proseguire lungo il percorso dell’aggregazione, visto che a Parma e Ferrara vogliamo arrivare a un’azienda unica”.
L’approvazione delle delibere con i nuovi incarichi conclude dunque un percorso iniziato a novembre dello scorso anno. Per dare al nuovo esecutivo la possibilità di decidere le nomine, garantendo al tempo stesso la continuità amministrativa, gestionale e organizzativa delle Aziende nella fase di transizione verso la nuova legislatura, la passata Giunta decise allora di designare commissari straordinari delle Aziende sanitarie e Ospedaliere i direttori generali in carica, i cui contratti erano in scadenza. Successivamente, lo scorso 3 aprile, per assicurare la massima operatività ed efficienza delle strutture e dei servizi sanitari durante l’emergenza Coronavirus, gli incarichi dei commissari furono prorogati fino al 30 giugno; nella stessa occasione la Giunta nominò due nuovi commissari straordinari per l’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e l'Azienda Usl di Parma, dove i direttori, d’accordo con la Regione, avevano deciso di lasciare l’incarico avendo maturato i requisiti per la pensione. Oggi le nuove nomine.
Guerra dei cieli, Tosi con Confindustria
(Rimini) Riccione lancia l'idea di Convention Romagna, una convention appunto che crei finalmente un sistema integrato in tutta la Romagna su temi importanti a partire dai collegamenti, quelli ferroviari e aeroportuali, i centri congressi e fiere, porti e darsene, e ovviamente per il settore turistico a tutto campo. "La Romagna deve iniziare ad agire come un unico distretto - ha detto il sindaco di Riccione Renata Tosi -. In fatto di aeroporti, ma anche di Palazzi dei Congressi, Fiere, ospitalità, promozione, mare, cultura e industria turistica globale. Giustamente il presidente Confindustria Romagna oggi ha criticato l'accento sulla cosiddetta guerra dei cieli, in fatto di aeroporti, tra il Fellini e il Ridolfi. Che senso avrebbe penalizzare così la Romagna? Un distretto Romagna nel suo intero, da Ravenna a Cattolica, se iniziasse a ragionare da unicum avrebbe lo stesso peso specifico in fatto di ricchezza prodotta di quello del distretto delle ceramiche di Faenza. Abbiamo un prodotto turistico che produce 43 milioni di presenza ogni anno sui 60 di tutta l'Emilia Romagna. Credo sia arrivato il momento che il milione e mezzo di romagnoli abbiamo la possibilità di contare su un unico distretto con la capacità di dialogare a livello istituzionale in maniera incisiva. Distretto Romagna significa anche rispondere e affrontare il mercato con strategie più forti. Quindi il mio invito ad una Convention Distretto Romagna è a Confindustria, è a tutti agli enti locali, istituzioni e associazioni del mondo economico e del turismo, mettendo al centro l'idea iniziale dei collegamenti (ferroviari, gli aeroporti, i porti e darsene) per poi sviluppare fino a comprendere i palazzi dei congressi e le tante strutture del territorio per costruire uno strumento utile a rafforzare le nostre caratteristiche e potenzialità".
Indagato per frode fiscale: non è un commercialista
(Rimini) Stamattina su tutti i quotidiani notizie riguardanti reati di evasione fiscale in corso di accertamento e compiuti da un personaggio qualificato dai media come ‘commercialista riminese’. Leggendone il nome, l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rimini comunica che non si tratta di un proprio iscritto e ricorda, a beneficio di tutti coloro che volessero scorrerlo, che sul sito dell’Ordine di Rimini - www.odcec.rimini.it – è disponibile l’elenco alfabetico di tutti coloro che sul territorio hanno la qualifica per definirsi tali.
“L’attenzione su questo fronte è altissima – commentano dall’Ordine – e i principi fondanti del nostro mestiere sono costantemente richiamati nella solida programmazione di eventi formativi ai quali ogni anno siamo tenuti a partecipare. Nelle rarissime occasioni passate non abbiamo esitato a prendere provvedimenti drastici, ma in questo caso la figura professionale del commercialista è del tutto estranea”.
Porta Galliana, lunedì al via intervento di valorizzazione
(Rimini) Terminati i sondaggi archeologici prende avvio da lunedì prossimo l'intervento di valorizzazione vero e proprio di Porta Galliana che restituirà alla città dopo secoli d'oblio uno dei suoi monumenti identitari, quello che già in epoca malatestiana regolava l'accesso da mare al cuore di Rimini. Un monumento per lungo tempo sepolto ma tanto importante da essere raffigurato addirittura nella formella del Cancro della Cappella dei Pianeti del Tempio malatestiano, la più antica immagine della città giunta fino a noi.
Coordinate dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini ed eseguite dalla società riminese adArte, nei mesi scorsi l'intera area è stata infatti oggetto sia di approfondite indagini archeologiche, che hanno da subito restituito nella sua interezza una parte sconosciuta della storia della città, sia di importanti opere strutturali realizzate a cura e spese da Hera, come la realizzazione di un ramo di fognatura bianca in via Bastioni Settentrionali e della palificata di contenimento sull'area dello scavo archeologico.
Opere che hanno restituito nella sua bellezza e originalità il "sedime della Porta", libero dai voluminosi tratti dei vecchi collettori fognari, e consolidato strutturalmente l'area per rendere accessibile e in sicurezza la parte archeologica scavata e la Porta Galliana stessa, mantenendo al contempo il traffico veicolare lungo i Bastioni quale importante arteria viabilistica. Opere cioè necessarie e imprescindibili per consentire un efficace intervento di valorizzazione di questo articolato palinsesto di strutture murarie e portaie tardomedioevali e rinascimentali.
E' al termine di questa intensa attività che ora, col progetto esecutivo realizzato dal gruppo di progettazione dei Lavori pubblici del Comune di Rimini, può così avviarsi l'intervento vero e proprio che avrà un costo 500.000 euro, che col tema della "valorizzazione del patrimonio artistico" si inserisce nel processo di rigenerazione delle infrastrutture culturali nonché di quelle viabilistiche legate in particolare alla mobilità attiva. Accanto all'obiettivo di recupero e restauro dell'antica Porta di accesso al mare della città murata quindi, anche quello di realizzare connessioni ciclopedonali legandosi agli interventi del cosiddetto "Anello verde", connettendosi alle piste ciclabili che portano al Faro di Rimini e alla via Coletti (San Giuliano a Mare) e, con il nuovo intervento in corso di realizzazione, congiungersi con l' "Anello delle Piazze" e con il Ponte di Tiberio coi suoi recenti interventi di valorizzazione dell'area come la Piazza sull'Acqua e Porto Antico.
In particolare l'intervento di valorizzazione di Porta Galliana prevede la realizzazione di un'area storico-archeologica visitabile e accessibile a tutti posta a quota – 3,25 mt circa rispetto il piano stradale, per restituire al manufatto antico le condizioni del contesto adeguato essendo l'unica porta urbica di epoca medievale-rinascimentale fruibile e in buona parte recuperabile esistente a Rimini. Mediante la realizzazione di scale e rampe per l'abbattimento delle barriere architettoniche sarà infatti anche realizzato il collegamento pedonale alle quote originali dell'area archeologica e del piano della porta.
Prevista anche la realizzazione di un tratto nevralgico di connessione ciclopedonale in quanto il sito si lega agli interventi de "l'Anello verde" collegandosi così sia con la nuova pista ciclabile di connessione al Faro via Destra del Porto che con quella iun corso di realizzazione in Via Coletti; un completamento della pista ciclabile poi su via Bastioni consentirà il collegamento con l'anello delle Piazze e il Ponte di Tiberio.
La valorizzazione del sito storico-archeologico avverrà attraverso il ripristino dei piani di calpestio originari per permettere la leggibilità dell'antico sistema d'accesso. Le due porzioni d'area archeologica, lato mare e lato città rispetto alla Porta stessa, sono state progettate con sistemazione a verde a piano inclinato che vuole fisicamente documentare lo scavo archeologico "stratigrafico" condotto. Questo spazio sarà arredato con sedute per realizzare aree di sosta e di incontro.
Un'attenzione particolare sarà poi dedicata alla mitigazione delle opere strutturali con la realizzazione di una leggera pannellatura metallica a maglia romboidale, quale supporto per lo sviluppo delle essenze rampicanti che saranno poste a dimora.
Previsto anche il recupero della connessione della Porta con la cortina muraria di epoca federiciana presente sia sotto il manto stradale che in adiacenza lungo il tratto di via Bastioni Settentrionali che si sviluppano verso Corso Giovanni XXIII, realizzando (nella parte in cui sono ora interrate e cioè sotto il manto di asfalto) un segno di continuità "semantica" con la parte muraria antica, attigua, emergente, realizzando una interruzione dell'asfalto per ricostruire la cresta muraria fino al piano carrabile, impiegando materiale di recupero come laterizio e ciottoli fluviali.
D'intesa con la Soprintendenza Archeologia e Belle Arti di Ravenna si è poi stabilito di arretrare e quindi ridurre lo spazio pedonale, per quanto maggiormente possibile, in corrispondenza del fianco della Porta, al fine di lasciare in piena vista il ritrovamento dell'attacco murario tra la cortina "federiciana" e la Porta stessa.
Curata particolarmente anche l'illuminotecnica così da risolvere le lacune esistenti di illuminazione pubblica funzionale alla viabilità pedonale, ciclabile e carrabile del sito e contemporaneamente consentire di accentuare la valorizzazione dell'area archeologica, rendendola visitabile, accessibile e sicura anche nelle ore notturne.
Uno specifico impianto idrico è stato predisposto sia per alimentare la gestione dello specchio d'acqua previsto sulla porzione dell'esistente fossato, che funzionerà come lama d'acqua a sfioro garantita da un sistema di ricircolo delle acque, che per provvedere all'irrigazione delle parti inerbite ed a verde pubblico dell'intervento in particolare dei pendii che connotano l'area dello scavo archeologico.
Cattolica, chef Rossi approda a Gente di mare
(Rimini) È il nuovo capitolo della storia del "Gente di Mare". Ha il gusto della ripartenza, di investimento e fiducia nel futuro di ospitalità e alta ristorazione di Cattolica e della riviera di Romagna. Giacomo Badioli, "patron" dell'ormai storico locale collocato sul molo del porto della Regina, rilancia ed evolve, anche in momento particolarmente difficile, il suo progetto di ristorazione. Al timone della cucina e della brigata del Gente di Mare è arrivato chef Fabio Rossi (con Badioli nel fotoservizio di Giorgio Salvatori, sotto una panoramica del ristorante) e con lui un nuovo approccio e un nuovo stile gastronomico. Una tavola dove le grandi materie prime dell'Adriatico s'incontrano con quanto di più fresco nasce dagli orti delle colline. Prodotti interpretati con la semplicità di grande tecnica di preparazione cottura, accompagnata da creatività e innovazione nella ricerca di nuovi sapori e accostamenti. Un'idea di tavola resa possibile dall'esperienze e dai successi raccolti dal nuovo chef del Gente di Mare, durante la sua lunga carriera al comando di grandi cucine.
Fabio Rossi è stato il primo cuoco romagnolo a portare per la prima volta a Rimini, all'Acero Rosso, la stella Michelin. Per anni è stato protagonista e regista della "cucina a vista" di Vite, il ristorante della Comunità di San Patrignano e ha condiviso con chef Luigi Sartini gli ultimi tre anni di avventure gastronomiche di Righi: l'unico locale stellato di San Marino. Da questo percorso nascono alcune delle novità che trovano posto nel nuovo menù estivo del Gente di Mare. Il carpaccio al coltello di ricciola si accompagna a una salsa al tamarindo e insalata di fagiolini e peperone, le capesante sono gratinate in crosta di nocciola e servite con crema di crescione e datterini confit. Mentre lo sgombro marinato e affumicato si sposa con le bietole novelle e una crema al limone e yogurt greco.
"Il Gente di Mare è il ristorante di pesce per eccellenza. Alcuni dei piatti portabandiera del locale sono perfetti e non possono mancare mai nel nostro menù. Stiamo però iniziando a proporre esperienze di gusto nuove, in grado di coniugarsi con la nostra offerta ma rendendola ancora più interessante – spiega Fabio Rossi – lavoriamo su diverse consistenze, nuovi abbinamenti e dal prossimo autunno porteremo delle novità anche nelle carni, cercheremo di offrire anche questo tipo di scelta, perfetta per le stagioni più fredde". A condividere il nuovo indirizzo, presentarlo agli ospiti e gestire un'accoglienza da sempre impeccabile, a consigliare una delle tante etichette presenti in una delle carte dei vini più interessanti della riviera, rimangono sempre due punti di forza del locale: Alessandro Bergnesi e Raffaele Leonardo.
"Credo che per la ristorazione della città l'arrivo di Fabio Rossi rappresenti un segnale importante. Non tanto e non solo dal punto di vista enogastronomico, quanto per il suo valore di scelta aperta al futuro, d'investimento concreto in una sempre maggiore qualità dell'offerta della Regina – conclude Giacomo Badioli – l'emergenza sanitaria e la crisi economica che ha creato, hanno reso necessario e non rinviabile neanche di qualche giorno, lo sviluppo di un nuovo prodotto turistico. Dobbiamo migliorarci, renderci più riconoscibili e riconosciuti e in questa direzione anche una grande tavola può giocare una parte importante. È l'obiettivo che con Fabio e tutto lo staff del Gente di Mare ci siamo dati".
Banca Valconca, assemblea dei soci: bilancio approvato
(Rimini) Si è tenuta oggi, giovedì 25 giugno, a Morciano di Romagna, l'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banca Popolare Valconca per l'approvazione del 109esimo Bilancio d’esercizio.
Prima e unica convocazione, l'incontro è iniziato puntale alle 9.30. Al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all'emergenza sanitaria ed epidemiologica da covid19 la Banca ha deciso di avvalersi della facoltà introdotta dalla legge e l'assemblea si è svolta nella sede centrale senza la presenza fisica dei singoli soci. Pertanto l'intervento e l'esercizio del diritto di voto degli aventi diritto si è svolto esclusivamente tramite il rappresentante designato, Edoardo degl'Incerti Tocci.
Erano invece presenti, il Presidente di Banca Popolare Valconca Costanzo Perlini, tutto il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, il Direttore Generale Dario Mancini, il Vice Direttore Generale Maria Luca Ercolessi. Tra gli argomenti all'ordine del giorno, l'Approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019, che ha visto oltre il 90% di voti favorevoli. Il Bilancio si è chiuso con una perdita d'esercizio dovuta a ulteriori importanti accantonamenti a fronte dei crediti deteriorati, accantonamenti di costi in relazione al fondo di prepensionamento dei dipendenti e altri costi amministrativi non ricorrenti.
"Una politica prudente indispensabile per affrontare il futuro in maniera importante" – ha dichiarato Dario Mancini, Direttore Generale di Banca Valconca. Migliora, invece, il rapporto tra il margine di intermediazione e il totale attivo, grazie anche alla riduzione del costo della raccolta diretta e l'aumento del margine da servizi derivante dall'incremento della raccolta gestita. Nel corso della mattinata sono stati approvati anche tutti gli altri 7 punti all'odine del giorno con una maggioranza che ha sempre superato il 90% di percentuale.
"La situazione non è semplice, ma sono molto contento del clima di condivisione e armonia che si è creato. Stiamo progredendo nell'attività che avevamo descritto nel Piano Industriale approvato nel gennaio del 2020, nonostante il periodo." – ha proseguito Dario Mancini. E' stata confermata quale membro del Consiglio di Amministrazione la prof.ssa Maria Letizia Guerra cooptata nel CdA nel giugno dello scorso anno "Ringrazio di cuore la Banca per la fiducia che mi ha accordato e che non ho mai data per scontata"
Il Presidente Costanzo Perlini ha così concluso "Quello di oggi è stato un appuntamento importante di verifica dei primi sei mesi di lavoro. Un anno che ci vede protagonisti come nuovo Consiglio ed espressione di un percorso diverso. Sono successe tante cose e al momento siamo soddisfatti di questa condivisione che ha visto tutti gli argomenti all'ordine del giorno approvanti per il oltre il 90%. Prosegue la nostra vocazione di Banca del territorio, vicina agli imprenditori locali, alle famiglie, alla clientela. Con l'emergenza sanitaria abbiamo avuto un numero molto importante di richieste di moratorie e di finanziamenti; su questi fronti siamo impegnati per oltre 3.000 pratiche, la maggior parte delle quali già evasa".
La documentazione relativa ai punti all'ordine del giorno dell'Assemblea Ordinaria è disponibile presso la sede legale della Banca Popolare Valconca e nell'area riservata ai soci del sito www.bancavalconca.it
Rimini, Medicina, Piacenza: fondo speciale regionale da 20 milioni
(Rimini) Questa mattina l’assessore regionale al bilancio Paolo Calvano ha annunciato l'istituzione di un fondo speciale di 20 milioni di euro da parte della Regione Emilia Romagna per le tre aree che più delle altre, durante i mesi del lockdown, hanno assunto provvedimenti restrittivi, per cittadini e imprese. Rimini, Piacenza e il Comune di Medicina, “da marzo a maggio, hanno adottato volontariamente ordinanze che, con il loro rigore, hanno consentito di non diffondere il Covid 19 e hanno sicuramente risparmiato molte vite, garantendo l'operatività delle strutture ospedaliere. Le due province e il Comune del bolognese, per questo, sono ancor oggi alle prese con i problemi di una ripartenza difficile, complessa, sia dal punto di vista sociale e occupazionale che economico”, sottolineano dal comune di Rimini, che accoglie con favore l’iniziativa regionale.
“La Regione riconosce questa situazione e si sta adoperando per offrire un ulteriore e straordinario sostegno. Al di là della ripartizione e dei criteri, per il Comune di Rimini questo finanziamento verrà impiegato prioritariamente in interventi su tre assi: scuole e impiantistica sportiva; città diffusa (strade, nuove piazze, riqualificazione nelle zone sopra la Statale 16); completamento rigenerazione del lungomare (compresa la riqualificazione dei viali delle Regine)”, spiegano dal comune
“E' chiaro che questo sforzo ulteriore da parte della Regione, che ringraziamo, non esaurisce la complessità di una ripartenza che per il settore turistico è molto più dura che per altri settori industriali. In tale direzione è nostro auspicio, anzi nostra richiesta pressante, che possa avvenire ufficialmente l'inserimento della provincia di Rimini nel lotto di 'zone rosse' a cui il Governo destina finanziamenti speciali attraverso il decreto Rilancio. Nel frattempo, la regione Emilia Romagna, il presidente Bonaccini, l'assessore Calvano, hanno dimostrato ancora una volta di rispettare gli impegni assunti e di 'fare squadra' con gli enti territoriali, a partire dai Comuni. E' un passo molto importante questo, ma adesso ci attendiamo altre risposte adeguate per la provincia di Rimini, per le sue caratteristiche sociali e economiche, è stata colpita al cuore dalla pandemia”.
Aggiornamento coronavirus: 2 decessi e 5 contagi
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.304 casi di positività, 44 in più rispetto a ieri, di cui 33 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 6.012, che raggiungono così complessivamente quota 466.612, a cui si aggiungono altri 1.156 test sierologici, fatti sempre da ieri. Le nuove guarigioni sono 50 per un totale di 22.985, l'81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.074 (-15 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 945, -11 rispetto a ieri, quasi l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 117 (-4). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.985 (+50): 264 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.721 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registra 9 nuovi decessi, tre uomini e sei donne. Si tratta di 1 persona residente in provincia di Parma, 1 in provincia di Reggio Emilia, 5 in provincia di Bologna, 2 in provincia di Rimini. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.245.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.538 a Piacenza (+1), 3.639 a Parma (+6, tutti asintomatici da screening regionali), 4.999 a Reggio Emilia (+8, di cui 5 asintomatici), 3.945 a Modena (+1), 4.795 a Bologna (+17, di cui 13 asintomatici e 4 sintomatici in gran parte legati a situazioni individuate in precedenza, tracciati e pressoché tutti in isolamento domiciliare); 403 casi positivi a Imola (lo stesso dato di ieri); 1.018 a Ferrara (lo steso dato di ieri). I casi di positività in Romagna sono 4.966 (+11), di cui 1.040 a Ravenna (+3, di cui 2 asintomatici), 957 a Forlì (+3, tutti sintomatici, esito di precedenti contagi), 786 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.183 a Rimini (+5, di cui 4 asintomatici, anche questi individuati grazie agli screening regionali).
In particolare a Rimini, le 5 nuove positività fanno riferimento a 4 pazienti di sesso maschile ed una di sesso femminile; tutti i pazienti sono in isolamento domiciliare, sono stati individuati tramite screening e 4 pazienti sono asintomatici. Sono residenti nei comuni di Rimini (2), Riccione, Misano e Coriano. I decessi fanno invece riferimento a 2 pazienti da tempo ricoverate, entrambe di sesso femminile, di 82 e 91 anni, residenti a Riccione e Rimini. Oggi si sono infine registrate 5 guarigioni. Si può dunque stimare che attualmente i residenti in provincia diagnosticati positivi al coronavirus dall’inizio dell’infezione siano 2.090 e le persone attualmente in malattia 16.
A scuola a settembre, anche nelle palestre e nelle biblioteche
(Rimini) Il piano del Comune di Rimini per il ritorno in classe a settembre è partito con le prime analisi tecniche sulle scuole da parte di un gruppo di tecnici, coordinati da un architetto impiegato in esclusiva per questo tipo di operazioni. Come anticipato nei giorni scorsi si tratta di un lavoro di analisi preventiva che il Comune ha avviato per verificare l'applicabilità delle norme, come quelle del metro "da bocca a bocca" (come da terminologia usata dal Ministero), all'interno delle scuole riminesi. Il layout (in allegato) evidenzia la mappatura delle classi, con la nuova predisposizione degli spazi e i percorsi guidati da seguire per entrata e uscita. Il concetto è quello di favorire - dove possibile - l'utilizzo delle stesse classi, ovviamente con i necessari accorgimenti e, dove non possibile, rimodulare gli altri spazi scolastici comuni utili (come palestre e biblioteche, ad esempio). Nelle simulazioni si prendono in considerazione anche aspetti dinamici, legati ai movimenti degli alunni. A spostarsi, in estrema sintesi, dovranno essere oggetti e arredamenti (come gli armadietti, ad esempio), e non gli studenti. Il gruppo di lavoro, inoltre, individua anche quali siano gli eventuali accessori e mobili da acquistare per la rimodulazione il miglioramento degli spazi didattici.
"Un minuzioso lavoro di analisi tecnica concordato con i dirigenti scolastici – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – per farci trovare pronti al rientro in classe a settembre. A Rimini stiamo anticipando i tempi perché non possiamo permetterci altri rinvii sulla pelle delle famiglie. L'auspicio è che anche a livello nazionale si intervenga con la stessa solerzia e nel rispetto di chi poi dovrà applicare le nuove norme. Ovviamente i risultati saranno diversi da scuola a scuola, in base alla tipologia degli spazi disponibili. Un piano di riorganizzazione con il quale predisponiamo e aggiorniamo anche l'agenda dei fabbisogni dei singoli plessi scolastici per ammodernare, e non solo adattare, le dotazioni delle nostre scuole".
Anagrafe, il comune iscrive i richiedenti asilo
(Rimini) Il Comune di Rimini procederà all'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo che ne hanno fatto domanda. La decisione della Giunta arriva in seguito ad una recente sentenza del Tribunale di Bologna che ha accolto il ricorso presentato da un richiedente asilo domiciliato a Rimini che nei mesi scorsi aveva presentato la dichiarazione di residenza all'anagrafe del Comune. Una richiesta che gli uffici hanno dovuto rigettare sulla base del Decreto sicurezza attualmente in vigore e su cui è stato presentato ricorso, attraverso il sostegno dei volontari dello sportello di Rimini di Avvocato di Strada Onlus.
La Giunta comunale, prendendo atto e condividendo l'orientamento giurisprudenziale espresso dal Tribunale di Bologna, ha quindi deciso di procedere all'accoglimento delle dichiarazioni di residenza dei cittadini richiedenti asilo. Un atto che dà seguito all'impegno pubblico che l'Amministrazione ha preso con l'associazione Rimini Umana e con le altre realtà del territorio che lo scorso anno avevano promosso una raccolta firme sottoscritta da 10mila persone e consegnata al Sindaco in occasione della manifestazione "Rimini porto sicuro".