29 giugno
Pienone in riviera, multe ai locali | Chiude Oliviero | Incendio a San Girolamo
Riccione, unanimità in consiglio sul nuovo teatro, approvato anche odg no a parco eolico
(Rimini) Quattordici sì, 5 no e due astenuti, il Consiglio Comunale di Riccione ieri sera ha approvato l'ordine del giorno proposto dalla coalizione di maggioranza, Lista Civica Renata Tosi, Noi Riccionesi, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Popolo della famiglia, con cui si ribadisce forte e chiaro il "no" all'installazione di 59 pale eoliche nel mare di Riccione a partire da una distanza minima di 5,4 miglia nautiche. L'odg impegna sindaco Tosi e Giunta, in tutte le sedi istituzionali, ad impedire che tale impianto danneggi irreparabilmente l'orizzonte della città di Riccione con forti ricadute sull'industria turistica e sarà inviato come osservazioni alla Capitaneria di Porto, tramite per il ministero delle Infrastrutture. Inoltre si valuterà l'opportunità di un referendum e verranno chieste spiegazioni alla Provincia di Rimini, che 15 anni presieduta da Nando Fabbri approvò il progetto del parco offshore. "Nel convegno della provincia di Rimini fatto nel dicembre scorso - ha detto il sindaco Tosi nel suo intervento ieri sera in aula -, la stessa provincia di Rimini si esprimeva dicendo che il progetto del parco eolico offshore è possibile. Questa è la preoccupazione che noi abbiamo. Questa sera a sentire gli interventi dai banchi della minoranza mi è sembrata di sentire nuovamente la storia del Trc. Un'opera che è sotto gli occhi di tutti come la montagna di debiti prodotta. Io ricordo i discorsi che si facevano all'inizio del Trc quando si diceva che non sarebbero stati costruiti muri deturpanti. Era il 1995 ed oggi siamo davanti ad un altro scempio. Noi siamo chiari nel dire no, mentre sentiamo solo posizioni ambigue che nascondono pericoli per il nostro orizzonte".
Riccione avrà un grande teatro cittadino. E' stato infatti approvato all'unanimità ieri sera dal Consiglio Comunale, la costituzione del diritto di superficie a titolo oneroso, sulle porzioni del fabbricato del centro polifunzionale per le arti sceniche "Spazio Tondelli", primo atto necessario per dare il via alla ristrutturazione del futuro teatro cittadino nel cuore di viale Ceccarini. Lo schema contrattuale del diritto di superficie - come noto - prevede alcune clausole principali, la durata del diritto di superficie di 25 anni rinnovabili. L'opera di riqualificazione è stata predisposta dall'architetto Anton Luca Nannini, e i lavori che sulla base di un quadro economico preliminare ammontano a circa 563.400 euro. La ristrutturazione a carico del Comune inciderà sulla sala per il pubblico, il comparto scenico, i vani a servizio camerini, il foyer, bookshop e bistrot con un annesso dehors lato viale Ceccarini dove si aprirà l'ingresso principale del rinnovato Spazio Tondelli che in questi anni è stato in continua crescita, con la gestione di Riccione Teatro, l'associazione partecipata dal Comune di Riccione e diretta da Simone Bruscia.
"Il voto unanime su questo grande obiettivo che la città di Riccione raggiungerà, dimostra che l'amministrazione ha la capacità di proporre ed ottenere validi progetti - ha detto il sindaco Renata Tosi -. Dopo 30 anni, questa amministrazione riuscirà a dare alla città un nuovo teatro".
Nuovi vertici Asl, la lettera di sindaci e Provincia
(Rimini) Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma di alcuni sindaci della Provincia di Rimini, guidati dal presidente dell'ente Riziero Santi, sulla gestione dellas anità locale. Al nuovo direttore della Asl Romagna, Tiziano Carradori chiedono sia portto avanti il disegno riorganizzativo delineato con il Piano di riordino approvato nel 2016. Di seguito la lettera.
"È di ieri la notizia della nomina del dottor Tiziano Carradori a Direttore Generale dell’Ausl Romagna. Il punto vero della questione sanità sul nostro territorio- del suo presente, del suo futuro- non è un nome, sebbene questo aspetto non sia secondario, dovendo possedere le caratteristiche e le conoscenze oggettive più adatte e ‘certificate’ a ricoprire un ruolo così delicato.
Il punto vero è la sostanza, e cioè le cose da fare. Che non sono poche e sulle quali pretendiamo precise garanzie dalla Regione e dalla stessa nuova Direzione sanitaria.
Il nuovo direttore generale assumerà la guida di un’Ausl di area vasta, creata con coraggio attraverso cambiamenti importanti per i singoli territori, in nome di un disegno d’insieme non più distrettuale o provinciale, ma allargato all’orizzonte della Romagna intera.
Un valore – quello dell’unità ad ampio raggio rispetto ai diversi microcosmi locali – divenuto ancora più evidente e prezioso durante l’emergenza sanitaria, che in Romagna ha trovato una risposta all’altezza grazie all’integrazione organica tra i territori. E a prezzo di duri sacrifici da parte delle nostre comunità, che ora non possiamo né dobbiamo disperdere.
Anche per questo rispediamo al mittente l’idea di tornare indietro rispetto al disegno dell’area vasta, di riaffermare un campanilismo fuori dal tempo, che non guarda al miglioramento della sanità pubblica attraverso la nostra Ausl ma al ripristino di uno stato di cose ormai superato nei fatti.
Siamo passati attraverso anni di cambiamenti, spesso difficili, ma orientati a una logica organizzativa che oggi ci consente di avere un’Azienda sanitaria tra le migliori della Regione, come dimostra il riconoscimento ottenuto nel 2018 al pari delle Ausl di Bologna e Reggio Emilia.
Senza troppo scendere nei dettagli, alcuni dati rispecchiano la qualità di questo percorso organizzativo e i benefici per tutti i cittadini romagnoli: un numero di 3,73 posti letto ogni 1.000 abitanti, pienamente rispettoso degli standard nazionali e regionali; tempi di attesa inferiori a 30 giorni per visite e 60 giorni per prestazioni ambulatoriali monitorate; il tasso standardizzato di mortalità generale più basso della regione (823/100.000 abitanti); un incremento di personale dipendente superiore alle 1.000 unità negli ultimi 5 anni.
A fronte di questi risultati positivi, ci sono certamente criticità che devono essere ancora risolte, prima tra tutte il riequilibrio del finanziamento ponderato pro-capite, al quale intendiamo arrivare lavorando insieme alla Regione.
Siamo perfettamente consapevoli, inoltre, che l’emergenza sanitaria abbia fatto emergere nuovi bisogni territoriali: dalla richiesta di case della salute alla necessità di assistenza domiciliare, in altre parole tutto quanto riguarda la medicina di prossimità, che non si può riassumere in poche righe. La sanità migliore, lo hanno dimostrato i difficilissimi mesi del lockdown, è quella che ascolta, dialoga, lavora con e per il territorio. Su questo elemento è necessario potenziare e implementare la rete esistente. E su questo chiediamo precisi e dettagliati impegni dalla nuova Direzione Sanitaria.
Resta fermo l’obiettivo comune di uscire insieme da questo momento di crisi portando avanti il disegno riorganizzativo delineato con il Piano di riordino approvato nel 2016. Un disegno che dovrà essere condotto e attuato senza tentennamenti né ripensamenti di qualsivoglia tipo o motivazione e, anzi, allargandone la portata e l’impatto sulla vita dei cittadini alla luce delle problematiche emerse a causa della pandemia da Covid 19, con il conseguente adeguando strutturale per rispondere alle nuove e pressanti esigenze (es. hub e rete delle terapie intensive, abbattimento delle liste d’attesa)
In questi mesi ci siamo confrontati a più riprese, individuando insieme le partite strategiche da portare avanti: dall’Università alla rete oncologica, tra le altre. Su questa traiettoria non siamo disposti a derogare né ad arretrare o scartare.
Crediamo più che doveroso rivolgere il nostro più grande e sincero ringraziamento al dottor Marcello Tonini e alla direzione generale uscente per il lavoro svolto, per la fermezza e la capacità con le quali hanno tenuto ben saldo il timone, insieme agli Enti locali, nell’ultimo complicatissimo semestre e più in generale per avere mantenuto ben salda la direzione di marcia sull’attuazione dell’area vasta della sanità.
Alla nuova direzione generale chiediamo di lasciare da parte le rivendicazioni territoriali, privilegiando una visione d’insieme e scegliendo il dialogo e la concertazione tra Regione, Direzione Sanitaria, Istituzioni e comunità quale strumento privilegiato per portare a compimento tale visione, in coerenza con il percorso fatto finora pur con i necessari aggiustamenti di rotta.
Ora più che mai è il momento delle scelte coraggiose, il momento di tracciare e percorrere insieme il percorso da sviluppare in un orizzonte di tempo definito, in grado di stimolare innovazione e vitalità, sapendo che le scelte a breve, medio e lungo termine sono concatenate tra di loro.
Crediamo che siano questi gli indirizzi sui quali impostare il mandato del nuovo direttore generale. E su questi indirizzi non faremo mai mancare la nostra collaborazione".
Riziero Santi, sindaco di Gemmano e presidente della Provincia di Rimini
Andrea Gnassi, sindaco di Rimini
Alice Parma, sindaca di Santarcangelo
Ronny Raggini, sindaco di Poggio Torriana
Stefania Sabba, sindaca di Verucchio
Daniele Morelli, sindaco di San Giovanni in Marignano
Mirna Cecchini, sindaca di San Clemente
Fabrizio Piccioni, sindaco di Misano
Elena Castellari, sindaca di Montescudo-Montecolombo
Guglielmino Cerbara, sindaco di Sant’Agata Feltria
Marcello Fattori, sindaco di Maiolo
Mariano Gennari, sindaco di Cattolica
Dilvo Polidori, sindaco di Saludecio
Lorenzo Grilli, sindaco di Montegridolfo
26 giugno 2020
Riutilizzasi ex colonie, presentato il programma del Palloncino rosso
(Rimini) Ritorna "Riutilizzasi – Colonia Bolognese". Dopo due stagioni di successo torna la stagione estiva alla Colonia Bolognese di Miramare. Per il terzo anno consecutivo la Colonia Bolognese, ex colonia marina chiusa dal 1977, attualmente detenuta dalla Curatela Fallimentare CMV diventerà luogo di aggregazione di socialità, hub di riuso temporaneo aperto a tutti. L'Associazione Il Palloncino Rosso e la Cooperativa Smart di Rovereto ritornano quindi ad "occupare" una porzione della Colonia Bolognese di Rimini per svolgere attività ed iniziative culturali finalizzate a prevenire fenomeni di degrado e microcriminalità, favorendo la partecipazione della cittadinanza.
"Negli anni scorsi lo abbiamo dimostrato: è possibile restituire dignità a luoghi che da decenni vengono considerati come simboli di degrado e marginalità sociale ed è possibile farlo con l'impegno volontario, la partecipazione civica e la cultura – spiega Luca Zamagni, presidente dell'Associazione Il Palloncino Rosso - Anche dopo una pandemia planetaria abbiamo scelto di tornare, con la voglia di metterci in gioco e di ripartire con nuove idee che stimolino e valorizzino la partecipazione dei cittadini e la capacità di adattamento della nostra comunità, mettendo in rete operatori diversi e creando presidi civici sul territorio".
"Se la crisi originata dal Covid19 rende al momento irrealizzabili molti eventi ed iniziative culturali abbiamo pensato che invece la Colonia Bolognese fosse il luogo giusto per tentare di ripartire in sicurezza – continua Zamagni – La Colonia infatti offre spazi ampi, oltre che suggestivi, che consentono il rispetto del distanziamento fisico obbligatorio, con oltre 1.000 mq di giardino ed una sala di 300 mq a disposizione di cittadini, artisti ed associazioni".
Il programma della stagione 2020 ricomprende attività sportive, attività culturali, tour delle Colonie (quest'anno supportati anche dal Fai e con la collaborazione di Confguide), cinema all'aperto, spettacoli teatrali, concerti. Il tutto nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza e con l'impegno associazioni e operatori locali.
Torna anche Storie di colonia, ma alla Novarese. Inoltre, per un mese, le attività si allargheranno alla limitrofa Colonia Novarese, con una mostra unica nel suo genere che, come avvenuto lo scorso anno con la Colonia Bolognese, ha l'obiettivo di recuperare la memoria storica dell'immobile attraverso fotografie e racconti di chi l'ha frequentata, per riflettere e confrontarsi in libertà sul passato della nostra comunità, proiettandosi anche sul futuro.
E il futuro? "Questa stagione sarà anche l'occasione per guardare al futuro. Vogliamo infatti rilanciare il nostro appello ai Comuni bolognesi (e non): in vista delle nuove aste che riguarderanno la Colonia Bolognese abbiamo scritto una lettera aperta a tutti i comuni dell'area bolognese e riminese (compresa Regione Emilia Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Provincia di Rimini), riscontrata con eccezionale entusiasmo e capacità propositiva dal Sindaco di Calderara di Reno".
"Perché non diamo una speranza alla Colonia? - si domandano le due associazioni coinvolte nel progetto Riutilizzasi - Sottrarla alla speculazione immobiliare è possibile, è anch'esso un sogno concreto. Perché non facciamo nostre best practises di Enti locali italiani da tempo affermate come quella del Consorzio Case Vacanze dei Comuni Novaresi? I modelli organizzativi esistono, l'interesse di finanziatori può essere sollecitato (pensiamo ai progetti sul turismo sostenibile di Cassa Depositi e Prestiti, ad esempio). Perché - quantomeno - non venire a parlarne per vedere se ci sono le condizioni per unire le forze? La Colonia è a disposizione dei Sindaci di buona volontà, sta a loro rendere definitivamente concreto questo sogno".
Niente distanziamento sul tpl dell’Emilia Romagna: la protesta dei sindacati
(Rimini) La decisione della Regione Emilia-Romagna, tramite una recente ordinanza, di utilizzare al 100% i posti a sedere e interrompere così il distanziamento interpersonale sui mezzi di trasporto pubblico, “contrasta con il DPCM dello scorso 11 giugno”. Ne sono convinti i sindacati FIT-CGIL Emilia-Romagna, FIT-CISL Emilia-Romagna, UILTRASPORTI Emilia-Romagna, FAISA-CISAL Emilia-Romagna, UGL AF Emilia-Romagna, FAST Confsal Emilia-Romagna e ORSA Emilia-Romagna,
“Le linee guida di questo decreto disciplinano il settore garantendo il contrasto alla trasmissione e alla diffusione del COVID-19, prevedendo la deroga al distanziamento di un metro con la capienza al 60% e affidando al Ministero dei Trasporti la facoltà di apportare integrazioni o modifiche (dopo aver prima raggiunto un accordo con i soggetti firmatari del “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19”). In assenza dunque di un atto governativo che normi il settore in maniera omogenea in tutto il Paese, riteniamo l’ordinanza regionale in contrasto con i principi assunti a livello nazionale, e che espone passeggeri e personale a un possibile contagio. È quindi più che mai necessario un confronto fin da subito, visto che l’accelerazione della Regione è avvenuta senza il minimo confronto con le parti sociali, in un momento storico per tutto il Paese dove i sindacati hanno avviato un proficuo confronto con tutti i livelli istituzionali, riuscendo a rappresentare le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Aggiornamento coronavirus: niente decessi, ma un nuovo contagi rilevati nel riminese
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.393 casi di positività, 46 in più rispetto a ieri, di cui 39 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. Dei 46 nuovi casi, 37 riguardano la provincia di Bologna e di questi 27 sono riferiti al focolaio già ampiamente noto a Bologna in una azienda della logistica. I nuovi tamponi effettuati da ieri in Emilia-Romagna sono 4.491, che raggiungono così complessivamente quota 478.941, a cui si aggiungono altri 1.546 test sierologici, fatti sempre nelle ultime ventiquattro ore.
Le nuove guarigioni sono 63 per un totale di 23.097, l'81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.044 (-24 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 923, -20 rispetto a ieri, l’88,4% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, uno in più sempre rispetto a ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 109 (-5). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.097 (+71): 259 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.838 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi, 1 uomo e 2 donne. Si tratta di 1 persone residente in provincia di Bologna, 1 in provincia di Ferrara e 1 in provincia di Modena. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.252.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.542 a Piacenza (+2), 3.643 a Parma (+1), 5.001 a Reggio Emilia (+1), 3.945 a Modena (nessun nuovo caso), 4.869 a Bologna (+37); 403 casi positivi a Imola (nessun nuovo caso); 1.016 a Ferrara (+1). I casi di positività in Romagna sono 4.974 (+4), di cui 1.042 a Ravenna (+2), 958 a Forlì (+1), 789 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.185 a Rimini (+1).
Restando su Rimini, non si registrano oggi guarigioni di pazienti precedentemente risultati positivi a coronavirus, a seguito di doppio tampone negativo, residenti in provincia di Rimini. In un quadro complessivo, dall’inizio della emergenza sanitaria si attestano dunque su 2.190 i casi diagnosticati per coronavirus sul territorio della provincia di Rimini. L’Azienda sanitaria, inoltre, ha precisato che, a seguito di problemi informatici che avevano provocato sovrapposizioni di record di dati, nei giorni scorsi si sono purtroppo verificati errori nei conteggi dei guariti che risultano ad oggi 1.864, di cui 1.814 residenti in provincia di Rimini. Conseguentemente il numero dei pazienti attuali residenti, rilevati nel data base aziendale, è ad oggi di 26.
La mappa del contagio comune per comune:Rimini 804 positivi totali, 102 decessi, 695 guariti, 7 positivi attuali; Cattolica 274 positivi totali, 37 decessi, 233 guariti, 4 positivi attuali; Riccione 263 positivi totali, 38 decessi, 223 guariti, 2 positivi attuali; Misano 130 positiv totali, 16 decessi, 112 guariti, 2 positivi attuali; San Giovanni 142 positivi totali, 14 decessi, 126 guariti, 2 positivi attuali; Santarcangelo 78 positivi totali, 4 decessi, 72 guariti, 2 positivi attuali; San Clemente 41 positivi totali, 5 decessi, 35 guariti, 1 positivo attuale; Montescudo/Monte C. 41 positivi totali, 2 decessi, 37 guariti, 2 positivi attuali; Morciano 46 positivi toali, 4 decessi, 41 guariti, 1 positivo attivo; Coriano 80 positivi totali, 7 decessi, 72 guariti, 1 positivi attivi; Novafeltria 33 positivi totali, 5 decessi, 28 guariti; Bellaria Igea 48 positivi totali, 7 decessi, 40 guariti, 1 positivo attivo; Saludecio 23 positivi totali, 4 decessi, 19 guariti; Verucchio 22 positivi totali, 2 decessi, 20 guariti; Pennabilli 11 positivi totali, 1 decesso, 10 guariti; Mondaino 11 totali, 1 decesso, 10 guariti; San Leo 10 positivi totali, 9 guariti, 1 attule; Montefiore Conca 9 positivi tutti guariti; Gemmano 4 positivi tutti guariti; Montegridolfo 6 totali, 1 decesso, 5 guariti; Talamello 4 positivi tutti guariti; Poggio Torriana 7 positivi totali, 1 decesso, 6 guariti; Maiolo 3 positivi tutti guariti; Sant’Agata Feltria un solo positivo ed è guarito.
Turismo, i commercialisti: pil in calo del 20-30%
(Rimini) L’assemblea dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rimini ha approvato il bilancio consuntivo per l’esercizio 2019 e l’occasione è stata utile a fare il punto sulla situazione economica sul territorio. Nella sua relazione il presidente Giuseppe Savioli ha rimarcato il peso della pandemia sull’economia locale, in particolare sull’industria dell’accoglienza. “Su un pil di 9,8 miliardi il turismo ne vale 4,6, il 53%. Ogni abitante ne beneficia mediamente per 13.700 euro, solo Bolzano in Italia è sopra questi livelli con Venezia al terzo posto. Benefici economico garantiti da 16mila imprese con almeno 70.000 addetti. Stimiamo una perdita fra il 20 e il 30% e si tratta di ben oltre il miliardo di euro”.
“La piccola dimensione delle imprese – ha proseguito Savioli - rappresenta un fattore di rischio perché non consente di dotarsi di risorse adeguate ad affrontare queste crisi così profonde. Difficoltà nell’approvvigionarsi di risorse finanziarie, mancanza di risorse umane adeguate a questi frangenti, relazioni internazionali limitate sono tutti fattori che rischiano di rendere ancor più difficile una risalita. Il volume di attività sarà comunque molto ridotto, il fatturato contenuto, ed il contributo al valore aggiunto provinciale drasticamente tagliato. Servono aiuti rapidi e mirati, ma serve anche un progetto condiviso perché questa è anche un’occasione per eliminare antiche mancanze”.
Da considerare anche le storture di alcuni provvedimenti. “Il contributo a fondo perduto assegna sostegno alle imprese che hanno avuto un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 superiore ad un terzo rispetto a quello di aprile 2019. Ma se una attività stagionale lo scorso anno in aprile era chiusa, è fuori da questa possibilità. Al contrario, chi per qualche motivo dopo aprile ha recuperato, potrà riceverlo. Per non parlare dei vari contributi a pioggia, gestiti da società pubbliche incapaci dal punto di vista organizzativo di sostenere tale mole di lavoro. Oppure la difficoltà di accedere ai finanziamenti garantiti dallo Stato: dopo un mese, una impresa su dieci l’aveva ottenuto”.
Stesse difficoltà sul bonus vacanza. “Non arriva denaro, ma un credito d’imposta compensabile con altri tributi, quindi non si traduce in cassa se, come probabile, eccede di molto i tributi da versare. Non aiuta quindi nell’immediato quelle imprese del settore turistico che stanno soffrendo mancanza di liquidità e devono ancora ripartire”.
In questo contesto, Savioli ha richiamato il rischio di infiltrazioni mafiose, garantendo pieno coinvolgimento dell’Ordine dei Commercialisti ai tavoli preposti in Prefettura, in Provincia e nelle commissioni dedicate. “Le condizioni di difficoltà finanziarie in cui verseranno molte imprese, soprattutto del settore turistico, potrebbero renderle obiettivi di organizzazioni criminali volte a riciclare denaro di provenienza illecita. Le zone più ricche della nostra regione sono già state infiltrate pesantemente da organizzazioni mafiose. Dobbiamo stare attentissimi ad evitare questo cancro perché il denaro facile oggi per qualcuno potrebbe rappresentare una malattia peggiore del covid19, domani, per tutti. Una volta infiltrate le organizzazioni mafiose alterano il gioco della concorrenza, estendendo via via la propria influenza, espellendo dal mercato le imprese sane, come un vero e proprio tumore che progressivamente uccide le cellule sane”.
In conclusione, da Savioli anche il riferimento anche all’impegno dell’Ordine nel corso della pandemia, con le donazioni alla Asl, ai colleghi colpiti dalla crisi, con l’impegno ad alleggerire le difficoltà nell’operatività degli studi professionali, col servizio di segreteria sempre aperto.
Consiglio comunale al teatro Galli: modificati regolamenti tributi
(Rimini) Il Comune di Rimini si dota di nuovi strumenti in materia delle entrate, con la modifica sia del Regolamento Generale Entrate, sia del Regolamento Gestione Entrate Tributarie. Due strumenti che consentono l'ampliamento delle rateizzazioni per gli atti di accertamento tributari e patrimoniali emessi dal 1 gennaio 2020 che il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza nella seduta di ieri sera, tenutasi in presenza fisica dei consiglieri nella cornice insolita del teatro Amintore Galli.In sintesi si tratta di un'opportunità contenuta nella Legge di Bilancio 2020 che amplia gli strumenti a disposizione dell'Amministrazione nella prospettiva di fornire un supporto ai contribuenti, ancor più rilevante nell'attuale contesto post-emergenziale.
Un percorso che già l'Amministrazione Comunale aveva intrapreso con il Regolamento per la Gestione Entrate Tributarie, al quale ora vanno a coordinarsi anche quelle di altra natura. Nello specifico le modifiche prevedono l'aumento delle rate concedibili fino a 72 mesi (rispetto ai 24 mesi attuali) e la richiesta delle fideiussioni solo oltre le 36 rate (mentre oggi sono richieste indipendentemente dalla durata per importi superiori ai 10.000 euro). Sul fronte del contenimento degli oneri per il debitore, questi sono richiesti nella misura del 3% e 6% dell'importo, fissando una soglia massima di 300 euro e 600 euro, solo se non il debitore non versa nei termini di 60 giorni. Prima di tale modifica, a Rimini l'importo era 4,20% (a fronte dell'8% definito da Equitalia) e non era determinata alcuna soglia massima.
Inoltre è stato ridotto l'importo minimo per chiedere la rateizzazione, che passa da 300 a 100 euro. Unica condizione posta dalla Legge di Bilancio riguarda il minimo di 36 mesi per rateizzazioni per importi superiori a 6.000 euro. Le due modifiche sono state approvate con 18 voti favorevoli e otto astensioni nel caso delle modifiche al Regolamento comunale per la Gestione delle entrate tributarie; con 19 voti favorevoli, cinque astensioni, tre contrari in quello per la modifica Regolamento generale delle entrate.
In apertura di seduta il Consiglio comunale, con 17 voti favorevoli, tre contrari, sette astensioni, ha approvato dopo l'ora dedicata alle interrogazioni l'autorizzazione alla costruzione ed all'esercizio dell'intervento denominato "anello a 132 kv Riccione – Rimini" el – 433, accertamento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all'esproprio/servitù e dichiarazione di pubblica utilità ed inamovibilità.
Fase due per l’aeroporto: il Fellini ha riaperto ai voli commerciali
(Rimini) Con l’arrivo alle 8,18 del volo di Albawings da Tirana, ha riaperto ai voli commerciali questa mattina l’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’.
“Oggi con il volo dei nostri oramai affezionati amici di Albawings e dei loro passeggeri albanesi finalmente riapriamo ai voli commerciali, dopo 111 giorni dall’ultimo volo. È la seconda volta, da quando siamo arrivati 5 anni fa, che assistiamo con emozione alla riapertura dello scalo dopo una chiusura forzata. La prima volta la ricordiamo ancora per l’energia e l’entusiasmo di una nuova avventura, oggi invece la viviamo con la forza e la consapevolezza delle certezze maturate e rappresentate”, spiegano dalla direzione che, tra le certezze, sottolinea anche i risultati di bilancio.
Airiminum consolida “un modello di business sostenibile che chiude per la quinta volta consecutiva con un risultato di esercizio positivo e che conferisce all’iniziativa un’invidiabile solidità societaria: ieri, 25 giugno, si è tenuta l’assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio 2019 che si chiude con patrimonio netto di 8,3 milioni di euro, liquidità per 4,1 milioni di euro, debiti bancari pari a zero, valore della produzione 10,7 milioni di euro, margine operativo lordo circa 2,0 milioni di euro e utile di esercizio circa 1,0 milioni di euro”.
A Miramare, inoltre, si segnala “l’imminente arrivo di importanti compagnie di bandiera come Lot Polish Airlines, Iran Air e la principale compagnia russa che si vanno ad aggiungere alle compagnie già presenti e che, a partire dai prossimi mesi, daranno un importante impulso al processo di crescita dello scalo”. I vertici di Airiminum, infine ringraziano la “squadra di dipendenti e consulenti unica che, in questa vicenda particolare, ha reso orgogliosa la Società”, oltre che “l’Enac e tutti gli Enti di Stato presso l’aeroporto quali Polizia di Frontiera, Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco ed Enav” per il “supporto ricevuto per tale apertura”.