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Vertenza Riccioneterme, l'amministrazione incontra la proprietà
(Rimini) L’amministrazione comunale di Riccione esprime tutta la sua vicinanza e garantisce la fattiva collaborazione per la situazione di Riccione Terme e per i dipendenti dell’azienda. Questa mattina la sindaca Daniela Angelini e l’assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli hanno incontrato in Municipio la presidente del consiglio di amministrazione di Riccione Terme Roberta Piccioni insieme all’avvocato Simone Cantarini.
“L’incontro era stato programmato da tempo - spiega la sindaca Angelini -. Sono diversi mesi, infatti, che l’amministrazione comunale porta avanti un dialogo con tutti i soggetti coinvolti nel settore termale al fine di potere rappresentare un supporto utile a superare questa fase di ristrutturazione aziendale, facendo proprie le preoccupazioni dei lavoratori dello stabilimento ma anche quelle di tutte le imprese dell’indotto, a partire dagli albergatori”.
L’amministrazione comunale considera infatti l’area termale estremamente importante per lo sviluppo della zona Sud e, in generale, per la crescita di tutta la città di Riccione. “Convocheremo a breve le rappresentanze sindacali dei lavoratori di Riccione Terme - continua la sindaca - perché vogliamo fare sentire loro la vicinanza dell’amministrazione comunale nella speranza che il dialogo con la proprietà di Riccione Terme possa proseguire in maniera costruttiva”.
L’azione dell’amministrazione comunale nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà costantemente volta a supportare in maniera prioritaria i lavoratori e la proprietà dello stabilimento. “L’obiettivo dell’amministrazione è operare per l’interesse generale della città: Riccione Terme è una realtà estremamente importante per Riccione e abbiamo il dovere di sostenerla al meglio”.
Turismo, boom di richieste per Pasqua e ponti di primavera
(Rimini) Rimini scalda i motori in vista dell’arrivo della Pasqua. Emerge grande ottimismo da parte degli operatori della filiera turistica, le richieste stanno arrivando così come le prime conferme e già ad oggi il numero delle prenotazioni è migliore rispetto allo stesso periodo nello scorso anno di circa il +15% nei 400 gli alberghi della città di Rimini che si stima verranno aperti per il periodo pasquale.
Secondo le stime degli operatori, le richieste di informazioni e di prenotazioni sono alte: molti sono in attesa come di consueto anche delle previsioni meteo per scegliere last minute, ma in tanti hanno già iniziato a chiedere informazioni. “Come sempre per le vacanze pasquali – commenta Valeria Guarisco direttrice di Visit Rimini - gli alberghi si riempiono sotto data, il meteo gioca un ruolo molto importante nella scelta della destinazione, quindi l’occupazione definitiva sarà nota più avanti. Ma già oggi abbiamo rilevato una percentuale maggiore di richieste e di prime prenotazioni rispetto allo scorso, segno di buone prospettive per la Pasqua. Gli ospiti attesi sono prevalentemente italiani, interessati, oltre che al mare e alla vita all’aria aperta, agli aspetti culturali e ai parchi tematici. Inoltre quest’anno, un importante evento religioso con una presenza di 10.000 persone per due notti, aprirà il periodo delle vacanze”.
Le sensazioni positive per l’anno appena cominciato sono accompagnate da quelle per il primo banco di prova della stagione. Sono buone anche le prospettive per i ponti primaverili, che nel 2023 sono ben posizionati nel calendario e che vedranno l’ospitalità riminese completata con l’apertura degli hotel stagionali. Tra le festività pasquali, il ponte del 25 aprile che cade di martedì e quello del 1 maggio che cade di lunedì, quest’anno il calendario offre la possibilità di approfittare di alcuni giorni di vacanza e di due lunghi weekend all’insegna dello sport, della cultura e della musica.
Come da tradizione la Pasqua sarà accompagnata dal Paganello, il torneo internazionale di “Beach Ultimate” che sta per tornare con una edizione che si annuncia da record, caratterizzata da livelli di partecipazione superiori a quelli degli anni d’oro. Sono già 136 le squadre provenienti da tutto il mondo che si sono iscritte per tornare a Rimini con oltre 1600 atleti (4 categorie: mixed, womwn, open e junior). Torneranno quest’anno anche i campioni di Freestyle l'entusiasmo e la voglia di tornare a stare insieme è tanta, come testimonia il numero degli iscritti di questa 32esima edizione del Paganello che vedrà la partecipazione di squadre dal Venezuela, Finlandia, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Svezia, oltre a Belgio, Olanda, Austria, Germania, coinvolgendo strutture alberghiere, ristoranti e attività turistiche.
E Rimini si fa trovare pronta, attrezzata, aperta, con un centro storico riqualificato e con un fitto programma di visite guidate e di occasioni per scoprire il volto culturale della città e con i parchi tematici pronti ad accogliere i visitatori con offerte e nuove attrattive per la stagione 2023. A Rimini Italia in Miniatura riapre già negli ultimi due weekend di marzo mentre Acquario di Cattolica e Oltremare a Riccione spalancano le loro porte dal 1° aprile.
"Continuano i segnali di ottimismo nelle previsioni per il 2023 in questo avvio turistico d’anno– dichiara il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad- con una media di prenotazioni verso la Pasqua decisamente più alta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rimini si fa trovare pronta al primo banco di prova della stagione turistica che ci auguriamo possa essere quella in cui tornare completamente ai livelli (record) del 2019. Il Paganello che ha registrato subito il sold out appena ha aperto le iscrizioni, i parchi tematici che si rimettono in moto con le loro novità, un calendario eccezionale per i ponti e per cartellone di eventi, i due grandi raduni religiosi che tornano al Palacongressi per il periodo pasquale: sono moltissime le occasioni e le proposte che danno sostanza a questo ottimismo".
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Cyberbullismo, lunedì il convegno promosso dai Giovani musulmani
Le difficoltà dei ragazzi, il bullismo e il cyberbullismo, i contraccolpi della pandemia sulle relazioni e l’impatto del mondo virtuale sui rapporti reali. Sono solo alcuni degli aspetti di quell’universo complesso che si tende a racchiudere nella definizione di “disagio giovanile”, tema attorno al quale ruota l’importante convegno in programma lunedì 13 marzo alla Sala Manzoni (via IV novembre), nato su iniziativa del gruppo giovani musulmani di Rimini e organizzato insieme all’assessorato per le politiche giovanili del Comune di Rimini.
Un appuntamento che nasce con l’obiettivo di parlare con gli adulti di oggi degli adulti di domani, attraverso il contributo di autorità, esperti locali e nazionali, operatori, amministratori. L’iniziativa è quindi una particolare opportunità per insegnanti ed educatori attivi nelle varie realtà dell’associazionismo, per capire meglio come approcciarsi ai giovani, saper leggere i segnali, trovare le chiavi più efficaci per comunicare e per essere di supporto ai soggetti più vulnerabili.
Il convegno si aprirà alle 17 con i saluti delle massime istituzioni del territorio: il sindaco di Rimini e presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad, il Vescovo di Rimini Nicolò Anselmi, la presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Emma Petitti, il Questore di Rimini Rosanna Lavezzaro, il Prefetto di Rimini Rosa Maria Padovano e infine Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia Ucoii.
Il primo panel sarà dedicato agli interventi di chi quotidianamente tocca con mano le espressioni più forti del disagio che possono sfociare nella criminalità, a partire dalle cosiddette ‘babygang’. A parlarne nell’ottica di prevenzione e contrasto saranno infatti il Prefetto Direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina, la presidente del Tribunale per i minorenni dell’Emilia Romagna Gabriella Tomai, con il contributo di Stefania Crocitti, docente e ricercatrice del dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Bologna.
Si proseguirà poi parlando di “seconda generazione tra inclusione e marginalità”, incentrato quindi sulle difficoltà e sulle prospettive per ragazze e ragazzi figli di stranieri ma nati e cresciuti in Italia. Il tema sarà affrontato da Hassan Defilippis, del coordinamento nazionale Nuove Generazioni Italiane, Abdelhakim Bouchraa, ex responsabile nazionale dei giovani musulmani di Italia Gmi e l’assessora Francesca Mattei.
“Educazione e dialogo intergenerazionale: una via per l’integrazione” è invece il titolo del terzo e ultimo panel che vedrà gli interventi di Andrea Bilotto, presidente dell’associazione italiana per la prevenzione dal cyber bullismo e dal sexting, Andrea Tullini del reparto di Neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza dell’Ausl di Rimini, Manuel Mussoni, professore dell’Istituto tecnico Molari e presidente Azione Cattolica Rimini e Sandra Villa, vicesindaca con delega alle politiche educative e giovanili del Comune di Riccione.
Il quadro emerge dalla ricerca ”Le Gang Giovanili in Italia” (realizzato da Transcrime – Centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale dell’Università cattolica del Sacro Cuore, dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e dell’Università degli Studi di Perugia) pubblicata nell’ottobre 2022 in collaborazione con Ministero dell’Interno e Ministero della Giustizia. Dai risultati della ricerca, che vuole tratteggiare alcune caratteristiche del fenomeno, emerge come le gang giovanili siano presenti nella maggior parte delle regioni italiane, in aumento nell’ultimo triennio in maniera diffusa nel paese, con una leggera prevalenza del Centro Nord rispetto al Sud del paese. Le gang giovanili rilevate sono principalmente composte da ragazzi di età tra i 15 e i 17 anni e nella maggior parte dei casi sono italiani, mentre gruppi formati in maggioranza da stranieri sono meno frequenti. I crimini più spesso attribuiti alle gang giovanili sono risse, percosse e lesioni, atti di bullismo, atti vandalici. La ricerca individua anche i fattori che spingono i giovani ad aderire ad una gang: rapporti problematici con le famiglie, con i pari o con il sistema scolastico, difficoltà relazionali o di inclusione nel tessuto sociale, il ritrovarsi in un contesto di disagio sociale o economico. Influente è anche l’uso dei social network come strumento per rafforzare le identità di gruppo e generare processi di emulazione o autoassolvimento.
“Il senso di questo convegno sta nell'approcciare problemi complessi, spesso inediti o scarsamente conosciuti soprattutto nelle cause piuttosto che negli effetti, da un punto di vista scientifico, e cioè affrontato da esperti 'sul campo' delle diverse componenti che compongono il quadro generale. – è il commento dell’assessora alle politiche giovanili Francesca Mattei - Non si tratta solo, quindi, di accostarsi al tema con l'emozione (o l'emergenza) del momento o del singolo episodio; semmai cercare di mettere in piedi una sinergia tra tutti gli attori che fanno prevenzione e contrasto, partendo però da un'analisi razionale delle questioni sollevate.
Anche gli enti locali possono dare il loro contributo nel creare una città a misura di giovani, città cioè capaci di offrire opportunità di incontro, socializzazione e di espressione di sé. Agire dunque affinché si allontanino quelle condizioni che favoriscono l’isolamento e la marginalità, che alimentano il disagio. A questo scopo vogliamo potenziare anche a Rimini la pratica di ‘educativa di strada’, che va intercettare gruppi spontanei di adolescenti e di giovani nei loro luoghi di ritrovo, per proporre iniziative che possano far nascere relazioni, far emergere idee e bisogni. Da qualche settimana inoltre abbiamo attivato il ‘tavolo giovani’, uno strumento di co-programmazione che vede il Comune stringere una collaborazione ancora più stretta con le associazioni e il terzo settore per condividere priorità e stimolare la partecipazione nella comunità.
Azioni – conclude l’assessora Mattei - dunque che viaggiano in parallelo e che si integrano con la preziosa e indispensabile attività degli organi di controllo e delle forze dell'ordine, con cui la collaborazione è fondamentale per svolgere un ruolo di prevenzione oltre che di contrasto delle espressioni più gravi del disagio giovanile".
Cutro, Sadegholvaad: "accogliamo le salme"
(Rimini) "Questa mattina ho scritto alla Prefettura di Crotone per offrire la disponibilità della nostra Città ad accogliere le salme di alcune delle vittime del naufragio di Cutro". Lo ha annunciato il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad attraverso i suoi canali social definendolo "un gesto di supporto concreto nei confronti delle famiglie degli oltre settanta bambini, donne, uomini che hanno perso la vita al termine di un viaggio della speranza trasformato in un dramma che non può lasciare indifferenti".