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Meeting, a tema la fraternità "paradigma politico alternativo"
(Rimini) «Alla radice del tema del Meeting di quest’anno c’è il tema della fraternità, un vero e proprio paradigma politico alternativo. L’etimologia di “fraternità” significa “rinascere accanto ad un altro e sostenerlo”. Il Meeting come luogo di relazioni e ambiente culturale inclusivo genera poi incontri che possono dare luogo a progetti e a una visione comune di società e politica. Papa Francesco ha parlato di questi temi nella sua enciclica Fratelli tutti di tre anni fa ed ha questo scopo anche la Fondazione Fratelli Tutti che il 10 giugno ha radunato 33 premi Nobel in Vaticano, che insieme hanno scritto una dichiarazione sulla fraternità e ci hanno detto che non possiamo più aspettare, la fraternità è l’unica strada da percorrere». Sono le parole di padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione pontificia Fratelli tutti, ieri a Rimini per la presentazione del 44esimo Meeting pe l'aicizia fra i popoli.
Giunto quest’anno alla sua 44ma edizione, si terrà dal 20 al 25 agosto nella Fiera di Rimini. Con il titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, la manifestazione sarà ricca di tavole rotonde, mostre, spettacoli e iniziative culturali e verrà anche trasmessa in diretta su più canali digitali e in più lingue. Dopo la presentazione ufficiale dell’11 luglio scorso a Roma, ieri è stata la volta, come tradizione, dell’esordio “in casa” nella sala Ressi del Teatro Galli di Rimini, presenti, oltre a padre Occhetta, Letizia Bardazzi, presidente dell’Associazione italiana Centri culturali (Aic), Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Fondazione Burri, padre Francesco Occhetta, , il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, oltre al presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz.
«L’amicizia è il nucleo generativo della società civile che vive di relazioni e rapporti orientati al bene comune», ha spiegato il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz. «Uno dei fattori che alimenta l’amicizia e unisce anche persone distanti fra loro è la bellezza che si esprime attraverso l’arte. Per questa ragione il Meeting ha da sempre un’attenzione particolare per le mostre - quest’anno una straordinaria su Alberto Burri - e gli spettacoli che vedranno in agosto qui al teatro Galli figure di primo piano come Gabriele Lavia, Alessandro Preziosi, Sergio Rubini e Valter Malosti».
Il presidnete della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini ha inviato un video messaggio. «Il Meeting è un evento imperdibile per la nostra terra, attira centinaia di migliaia di visitatori dall’Italia e dall’estero, soprattutto ragazze e ragazzi, ed è costruito con tanto volontariato che è una caratteristica molto emiliano-romagnola». «È un Meeting particolare», ha aggiunto Bonaccini, «che si svolge a poche settimane dalla drammatica alluvione che nel giro di alcuni giorni ha scaraventato 4 miliardi di metri cubi di acqua sulla nostra regione, causando 9 miliardi di danni. Noi ci metteremo la consueta caparbietà e voglia di lavorare senza lamentarci, ma abbiamo bisogno del contributo del Governo e dell’Europa. So che affronterete anche questo argomento e ne sono lieto, anche per questo come Regione siamo contenti di essere presenti e di collaborare con voi a questa edizione».
Letizia Bardazzi con Aic al Meeting presenterà una serie di podcast dal vivo, in tutto una quarantina, in cui gli autori racconteranno i loro volumi. «Come l’amicizia, anche la lettura è una reciprocità che chiede di essere donata. Péguy parlava di “una messa in opera, l’operazione comune di colui che legge e di colui che è letto, dell’autore e del lettore”. «uesto è il nostro contributo al Meeting 2023, mettere in rilievo che l’amicizia è anche la scaturigine della cultura. La novità anche in campo culturale è il frutto di una vita condivisa, non, come diceva Pasolini, di “un puro intuire in solitudine”».
La grande arte al Meeting. «Ci aspettiamo interesse, meraviglia e attenzione al Meeting per la presenza delle opere di Alberto Burri, uno dei più grandi artisti dal dopoguerra ad oggi», ha detto Bruno Corà, «Sarà un intervento straordinario, non è sempre facile vedere esposte opere di Burri di una simile portata e di queste dimensioni. Quanto al tema del Meeting, Burri era un uomo molto sensibile all’amicizia. Era un elemento che curava molto, ha voluto creare la sua Fondazione nella città dove è nato, Città di Castello, quando avrebbe potuto aprirla a New York o a Roma, ma qui c’erano i suoi amici».
Il saluto istituzionale del "padrone di casa". «La storia del Meeting a Rimini è una storia d'amore e amicizia con la città che il tempo, invece che spegnere, ha consolidato», ha affermato Jamil Sadegholvaad. «Se la nostra città, oggi, ha l'ambizione di avanzare la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura lo deve anche alle 44 edizioni del Meeting e alla relazione tra questa realtà e la comunità tutta. Ecco perché sono certo che il Meeting sarà parte attiva del percorso di candidatura e oltre la candidatura, così come Rimini continuerà a essere amica del Meeting per il futuro».
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Sanità, il riminese Miserocchi presidente dell'Irst di Meldola
Rinnovati gli organi di vertice dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” IRST Srl IRCCS. L’Assemblea dei Soci, riunitasi giovedì 29 giugno, infatti, ha provveduto, a fronte della naturale scadenza del mandato, alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, della Presidenza e della Direzione generale. Gli incarichi avranno durata triennale.
Nel solco dell’alto profilo e del valore professionale, la nuova composizione del CdA IRST, organo cui spettano funzioni di coordinamento strategico e, nel rispetto degli indirizzi stabiliti dalla programmazione regionale e territoriale, l’individuazione degli obiettivi chiave: membri rappresentativi la componente societaria pubblica sono, per la Regione Emilia-Romagna, il dott. Savino Iacoviello (già Direttore Amministrativo AUSL Romagna e AUSL Ferrara) e la prof.ssa Mirella Falconi (Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, Università di Bologna); per AUSL della Romagna e Comune di Meldola, la dott.ssa Alice Parma (Sindaco del Comune di Santarcangelo). Lato privato, per Istituto Oncologico Romagnolo - IOR e Fondazioni bancarie, il dott. Fabrizio Miserocchi (Direttore Generale IOR) e il dott. Luca Zambianchi (Responsabile Day Hospital Oculistico Ospedale Privato "Villa Igea").
Il nuovo assetto consigliare succede a quello in carica nel corso dell’ultimo triennio, presieduto dal prof. Renato Balduzzi e composto dalla dott.ssa Marzia Cavazza, dal prof. Angelo Paletta, dalla dott.ssa Gloria Lisi e dal dott. Giorgio Maria Verdecchia.
Così come definito dallo Statuto, l’Assemblea ha contestualmente provveduto alla nomina, su indicazione dei soci di parte privata, del dott. Fabrizio Miserocchi quale Presidente del Consiglio di Amministrazione. In occasione dell’insediamento del nuovo CdA, assumerà il ruolo anche il dott. Lorenzo Stefano Maffioli, nuovo Direttore Generale designato congiuntamente dalla componente societaria pubblica.
Confermata la composizione del Collegio sindacale con la dott.ssa Patrizia Preti nel ruolo di Presidente, membri effettivi i dott. Davide Bucchi e Massimo Moscatelli.
“Termina, dopo nove anni, il mio servizio all’IRST di Meldola, luogo e territorio davvero straordinari, dove fui chiamato nel 2014 dall’insistenza dell’indimenticabile prof. Dino Amadori e dell’allora presidente della Regione Vasco Errani – commenta il prof. Renato Balduzzi –. Un grazie e un auspicio. Il grazie va a tutto il personale dell’Istituto e alla sua dirigenza, oltre che naturalmente ai soci pubblici e del privato sociale. L’auspicio è che, pure in una situazione non facile per l’intero sistema sanitario, non venga dispersa la specificità di un istituto, dovuta all’intuizione forte del suo fondatore, di collegare ricerca traslazionale e assistenza in campo oncologico attraverso un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato”.
“Saluto IRST con la riconoscenza di chi sa di aver ricevuto tanto, sia dal punto di vista professionale sia umano – aggiunge il dott. Giorgio Martelli, Direttore Generale IRST uscente –. Sono stati otto anni davvero intensi, attraversati da momenti complessi e grandi traguardi. Porterò con me soprattutto l’entusiasmo e la caparbietà che sono proprie della ricerca medica e il forte senso di appartenenza e la coesione che sono il vero tratto caratterizzante di questo Istituto, in tutte le sue componenti. Tenterò di ringraziare personalmente tutte le colleghe e i colleghi che mi hanno accompagnato e con cui ho collaborato – mando un abbraccio a chi non riuscirò – ma nel frattempo mi piacerebbe arrivassero la mia stima e il mio affetto a tutti i nostri pazienti e ai loro cari, ai tantissimi volontari che ho avuto il privilegio di incontrare, a chi ha voluto sostenere le nostre attività con donazioni e lasciti. Il mio ultimo pensiero, che è anche un impegno a perseguirne lo spirito, va al caro Prof Dino Amadori: conoscerlo, poterlo avere come maestro, aver avuto l’occasione di far parte di questo suo splendido progetto, un Istituto in grado di offrire i massimi livelli di cura ed essere promotore di ricerche d’avanguardia per un intero territorio, sono stati un onore e una grande fortuna”.
Pennabilli, canti dal mondo per il Montefeltro Festival
Hanno studiato la lirica italiana, negli Stati Uniti, in Europa e in Asia, e adesso non vedono l’ora di mostrare al Paese che del canto lirico è la culla, le loro abilità canore. Sono i 10 giovani protagonisti di What a Wonderful World, la serata di belcanto, all’interno del 20° Montefeltro Festival, in programma sabato 1 luglio alle 21, all’Auditorium dell’Hotel Il Duca di Montefeltro a Pennabilli (ingresso gratuito, su prenotazione).
Il concerto sarà anche un auspicio alla pace e all’amicizia, visto che Brygida Bziukiewicz Kulig, la direttrice della Musica Lirica USA, tra gli organizzatori, ha selezionato anche alcune bellissime voci dall’Ucraina, dalla Russia e dalla Bielorussia. Si tratta di: Mark Dovgalyuk (Ucraina), Tamara Beliy (Russia), Alexander Kondratow (Bielorussia) e Karolina Iwanska-Paśnicka (Polonia). Ai quali si aggiungono: Janakiraman Jyothi (India) e gli stunitensi: Rebecca Matte, Catherine Lupien, Jenna Justice, Mckenna Troy e Shir Beals. Ogni giovane artista interpreterà i canti popolari della propria tradizione, accompagnato al piano da Emily Williams e Jason Carson.
Quello tra Montefeltro Festival e Gruppo Valpharma, sponsor unico della serata, è un rapporto consolidato, che risale ormai a quindici anni fa, quando Roberto Valducci decise di supportare economicamente l’iniziativa.
“Sono davvero orgogliosa di continuare a sostenere il lavoro di Voci nel Montefeltro e del direttore artistico Ubaldo Fabbri”, sottolinea Alessia Valducci, presidente del Gruppo Valpharma. “La bellezza e l’arte costituiscono uno dei valori cardine del nostro gruppo: lo erano per mio padre Roberto, che ha sostenuto il festival a partire dal 2008, lo sono per me e per i miei collaboratori oggi”.
L’iniziativa s’intreccia con il progetto della Cooperativa Sociale La Noce, che ha da poco intrapreso un percorso di recupero per alcuni giovani segnalati e inviati dal Centro di Giustizia Minorile, con l’obiettivo del loro graduale reinserimento nella società, tramite un hub di formazione, che li porterà ad ottenere una qualifica professionale.
“Ho accolto con entusiasmo l’invito di Alessia Valducci a produrre un concerto per i ragazzi della Cooperativa Sociale La Noce, impegnati in un percorso che ha come traguardo anche professionalità e bellezza, come i nostri studenti e artisti del belcanto”, sottolinea Ubaldo Fabbri, direttore artistico di Voci del Montefeltro. “Con i canti delle varie regioni del mondo da cui provengono i nostri artisti, il concerto si propone di dialogare e costruire insieme un rapporto di amicizia. In questo periodo di guerra nel seno dell’Europa, il nostro è anche un auspicio alla pace”.
30 giugno
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