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Vecchi alberghi, variante approvata
Gli alberghi dismessi potranno essere riutilizzati in via temporanea come residenze collettive per gli studenti, per i lavoratori stagionali, per i dipendenti del comparto sanitario pubblico. Con 18 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti, il Consiglio Comunale ha approvato le linee guida e criteri di indirizzo per l’attuazione delle dell’articolo 27 bis del Rue (Regolamento urbano edilizio) che disciplina gli usi temporanei per il recupero degli immobili in disuso nel territorio del Comune di Rimini. Con l’atto deliberato ieri sera, si va quindi a definire la cornice rispetto agli usi consentiti e destinatari, oltre ad individuare un percorso semplificato per agevolare la trasformazione temporanea.
Nel dettaglio, ad essere potenzialmente interessate dal provvedimento sono quelle strutture alberghiere presenti sul territorio la cui licenza non sia più attiva al 25 marzo 2021, che potranno essere destinate a funzioni che, come previsto dall’art 27 del Rue (recependo le normative regionali e nazionali in materia), si prefigurano come di rilevante interesse di carattere pubblico o generale. Gli alberghi quindi potranno essere convertiti in residenze collettive per alcune categorie a partire dagli studenti universitari, dai lavoratori stagionali del comparto ricettivo e turistico, ai dipendenti del settore sanitario, senza necessità che l’edificio venga riservato all’uso esclusivo di una di queste. Le proposte di uso temporaneo potranno prevedere solo manutenzioni e interventi di adeguamento che si rendano necessari per esigenze di accessibilità, di sicurezza negli ambienti di lavoro e di tutela della salute, da attuare comunque con modalità reversibili. Il soggetto “gestore” si assumerà infatti l’impegno di ripristinare l’uso originario allo scadere del periodo concesso, che potrà avere una durata massima di cinque anni con possibilità di proroga di altre cinque. Dal punto di vista procedurale, ogni singolo provvedimento presentato dai privati saranno valutati dalla Giunta comunale che darà il nulla osta una volta verificato il rispetto dei criteri della convenzione.
“ll provvedimento votato ieri rappresenta un tassello di un puzzle molto più articolato intorno al tema della rigenerazione delle strutture alberghiere dismesse– commenta l’assessora alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni –. In questo momento, nelle more della formazione del PUG, anche una possibilità di utilizzo in più può essere utile per continuare ad aggredire la criticità delle strutture ricettive dismesse. Partiamo con il fare un po’ di chiarezza su quanto intrapreso ad oggi sul fronte della riqualificazione della zona turistica. Con la Variante al RUE del 2021 si è introdotta la possibilità di demolire vecchie volumetrie difficilmente riconvertibili per dar luogo a trasferimenti di cubatura a favore dell’ampliamento o della sopraelevazione di altre strutture ricettive esistenti dentro un raggio di 1500 mt; la stessa variante al RUE del 2021 ha inoltre garantito l’applicazione delle deroghe e dei bonus premiali previsti dall’art. 7 ter della L.R. 20/2000, rendendo strutturali tali bonus per chi intendesse ristrutturare ed ampliare il proprio albergo. E’ dunque già oggi possibile, ad esempio, per gli operatori del settore turistico acquisire strutture dismesse, demolirle, utilizzarne le cubature per ampliamenti di strutture attive e realizzare sui lotti delle vecchie strutture demolite parcheggi, spa, ristorazione condivisa. Ma, allargando il raggio e le prospettive dello sviluppo e dell'innovazione dell'offerta turistica complessiva, è chiaro come sia il PUG lo strumento ideale e necessario il tema in modo organico e complesso. In questa direzione, come è già stato annunciato, è in corso, con l’ausilio del Piano Strategico, uno studio specifico e partecipato con gli operatori del settore turistico, isolato per isolato e località per località, per censire (e non solo mappare) le strutture dismesse e non, al fine di individuare non solo le strutture chiuse che hanno già perduto qualsiasi appetibilità nella funzione alberghiera, ma di valutare anche quelle strutture che pur attive non hanno condizioni minime di economicità della gestione. Nella formazione del PUG dunque non si vuole escludere a priori nulla, ma è evidente per l'interesse di Rimini, della sua economia e del suo tessuto sociale che andranno privilegiate tutte quelle attività in grado di valorizzare il sistema turistico ricettivo introducendo, nelle maglie del tessuto economico esistente, quelle funzioni che più servono a quel determinato contesto economico, per far sì che la nostra città continui a crescere innovando e riqualificando il nostro prodotto turistico. Per far ciò, è palese, occorre una disciplina particolareggiata e mirata e non una semplice normativa di carattere generale.
Il provvedimento approvato ieri sera in Consiglio è parte dunque di un disegno molto più vasto, ambizioso per quanto necessario alla valorizzazione dell'attrattività di Rimini anche e soprattutto nell'ottica degli investimenti pubblici effettuati negli ultimi 20 anni, dalla Fiera al Parco del Mare, al PSBO alla rete museale e al Palacongressi, che configurano una città sempre più orientata ad essere leader dell'accoglienza per 12 mesi l'anno e non durante la sola stagione balneare. Questa parte approvata si rivolge quindi a categorie che oggi più di altre hanno difficoltà a trovare un alloggio, come i lavoratori della nostra industria turistica, i dipendenti della nostra azienda sanitaria, anche loro spesso legati da contratti e trasferimenti temporanei e infine gli studenti universitari, una platea molto presente anche nel nostro territorio, seppur in misura minore che in altre realtà. Proviamo quindi a dare una risposta nell’ambito delle politiche abitative, proponendo soluzioni per rispondere ad un fabbisogno reale e al contempo attiviamo un percorso per dare nuove funzioni ad un patrimonio immobiliare oggi ‘congelato’”.
Sempre nell’ultima seduta il Consiglio Comunale ha approvato con 19 voti favorevoli e 11 contrari il Dup, il documento unico di programmazione per il 2024-2026, atto attraverso il quale l’Ente fissa gli obiettivi strategici e gestionali del triennio. Via libera (24 favorevoli e 2 astenuti) anche alla delibera con la quale si individua la sede temporanea per il gattile comunale: l’amministrazione comunale ha individuato una struttura di via Maderna a San Martino in Venti, uno stabile abusivo inizialmente destinato alla demolizione che, una volta ripristinate le necessarie condizioni di legge e di sicurezza, sarà destinato ad una funzione di pubblica utilità, per il ricovero e all’accoglienza dei felini.
Arenile, l'esposto di Biagini contro i chiringuiti
"La spiaggia, non può e non deve essere considerata terra di nessuno sottratta all’ applicazione delle norme che disciplinano le attività che ivi si svolgono e ai doverosi controlli, totalmente mancanti, delle autorità amministrative, nazionali e locali, deputate ad eseguirli". Sono le parole dell'ex assessore al Demanio del comune di Rimini Roberto Biagini, presidente del Coordinamento nazionale mare libero (Conamal). Nel mese di luglio il Comitato ha presentato un esposto a procura, Asl, forze dell'osrine e comune di Rimini in merito a presunte irregolarità dei chiringuiti in spiaggia. "L’ arenile è una parte della città che deve avere la stessa dignità del resto del territorio e come si controllano le attività presenti nel contesto urbanizzato (pubblici esercizi, alberghi, negozi, abitazioni private) lo stesso trattamento deve essere riservato alla spiaggia, bene demaniale di pubblica fruizione. Le violazioni di norme edilizie, urbanistiche, igienico-sanitarie, demaniali, di pubblica sicurezza che sono perpetrate sulla spiaggia non sono di serie B e quindi meno gravi rispetto a quelle consumate nel resto della città di Rimini. Non è concepibile sentirsi dire “ma Rimini è fatta così lo sappiamo tutti e per quei 4 o 5 mesi estivi si tollera un po’ tutto a maggior ragione a marina”, spiega Biagini. "Questo vuol dire legittimare situazione discriminatorie dove le stesse situazioni “in città” vengono sanzionate e represse e in spiaggia tollerate se non “benedette” dalle istituzioni".
Il documento presentato dal Conamal denuncia "in particolare le mancate procedure di incameramento (ci sono casi eclatanti conosciuti e completamente trascurati) dei manufatti permanenti presenti nell’ arenile, con conseguente danno erariale per lo Stato, e la vergognosa situazione dei “Chiringuitos” attuati in spregio non solo delle norme che disciplinano le modalità concessorie: (sono estensioni delle concessioni dei chioschi-bar? Perché allora si trovano nel perimetro di una concessione dello stabilimento balneare e non in quella del chiosco-bar? Chi li gestisce concretamente, il titolare del Chiosco-Bar con i suoi dipendenti oppure altri soggetti e con quali modalità contrattuali? Perché non sono state fatte pubbliche evidenze concorrenziali per attività “autorizzate” da una pubblica amministrazione e fonti di guadagno? Perché sono privilegiati “i soliti noti” e altri imprenditori che ne avrebbero i titoli non posso accedere neanche a quel tipo di mercato?); ma anche delle norme urbanistiche: (il “Chiringuito”, chiamato “Gazebo” dall’ ormai scaduto piano dell’Arenile, è previsto solo in attuazione di “comparti intervento” che, ad esempio nella zona sud dal porto a Miramare, non sono stati mai attuati). La favola che sono solo “ombrelloni attrezzati” e non dei “Gazebo per somministrazione di bevande non la crede nessuno ed è una offesa all’ intelligenza delle persone. La spiaggia non è il paese del bengodi dove ognuno si sente legittimato di fare quello che vuole confidando nella mancanza di controlli da parte delle istituzioni e delle eventuali sanzioni irrogate solo a stagione finita".
Expoaid, a Rimini per porre le basi del piano nazionale della disabilità
Riccione resta commissariata, il CdS rinvia a ottobre ogni decisione
(Rimini) Riccione resta commissariata. Il molto atteso (per oggi) pronunciamento del Consiglio di Stato in merito all'annullamento da parte del Tar delle elezioni del giugno 2022, quelle che hanno portato nell'ufficio di sindaco Daniela Angelini, di fatto non è arrivato. I giudici hanno preferito rinviare ogni decisione nel merito al 10 ottobre 2023 e al contempo non hanno accolto la richiesta di sospensiva inoltrata dalla coalizione Angelini, a seguito dell'annullamento delle ultime elezioni.
"Quando insieme alla coalizione che mi ha sostenuto abbiamo deciso di presentare al Consiglio di Stato richiesta di sospensiva della sentenza che ha annullato le elezioni del giugno del 2022 eravamo a conoscenza del fatto che si sarebbe trattato di una partita complessa ma, al tempo stesso, consapevoli che era necessario compiere questo passo", commenta Daniela Angelini.
"Era necessario anzitutto per la città di Riccione che necessita di un’amministrazione stabile e di una guida politica robusta, a maggiore ragione durante una stagione turistica così complicata.
Ed era necessario perché quando si ha il sentimento di avere subito un grave torto - torto che ferisce una comunità intera - si ha il dovere di chiedere giustizia. Prendo atto con serenità della decisione del Consiglio di Stato che ha scelto di non pronunciarsi sulla sospensiva ma di anticipare alla prima udienza utile dopo la pausa estiva, il prossimo 10 ottobre, la sentenza definitiva".
"L’obiettivo resta quello iniziale: ottenere una sentenza giusta dal Consiglio di Stato, che riconosca la legittimità delle elezioni con cui ero stata eletta sindaca di Riccione e che restituisca alla città un’amministrazione nel pieno dei suoi poteri a beneficio dei riccionesi".
"Avremmo preferito che accadesse immediatamente. Servirà probabilmente ancora qualche mese ma confido che gli elementi di sostanza - la piena corrispondenza tra numero di votanti e schede scrutinate, l’inesistenza della fantomatica “scheda ballerina” come quella della “scheda viaggiatrice” -, che dimostrano che le elezioni si erano svolte nella piena regolarità, avranno un peso determinante nella prossima sentenza definitiva del Consiglio di Stato".
In ogni caso, "come ho detto sin dal giorno della sentenza del Tar, qualora fosse necessario, sono pronta a tornare a chiedere il voto dei riccionesi: un anno fa non avevano avuto dubbi su chi scegliere per governare la città. Sono cerca che continueranno a non averne".
Moab court experience, basket e grandi eventi a piazzale Kennedy
Da venerdì 28 a domenica 30 luglio, il Parco del Mare a Rimini si trasformerà in un grande contenitore di eventi che vedrà protagonisti basket, streetwear, musica e danza. Il cuore pulsante delle iniziative sarà il playground in piazzale Fellini, il MOAB COURT che insieme al Belvedere accoglierà centinaia di persone provenienti da tutta Italia.
Ma vediamo nel dettaglio. A fianco di DANCE YOUR STYLE e del RED BULL HALF COURT, nuovamente a Rimini dopo l’esperienza dello scorso anno e che, tra venerdì e sabato, accenderanno le luci su Piazzale Kennedy dando del ‘tu’ al mondo giovanile in tutte le sue forme, Moab ha voluto organizzare due appuntamenti che chiudessero il cerchio della voglia di trasformare la location di Piazzale Kennedy, e più nello specifico il MOAB COURT, in un melting pot di tendenze e passioni ma anche analisi, approfondimenti e training che uniscano il mondo dello street basket a quello dei giovani, fatto appunto di moda e tendenze.
È da questi presupposti che è nato il progetto MOAB COURT EXPERIENCE, il contenitore di eventi organizzati da Moab con il patrocinio ed il sostegno della Regione Emilia–Romagna, di Visit Romagna e del Comune di Rimini che vede al centro Rimini e la cultura giovanile.
MOAB COURT EXPERIENCE si dividerà in due momenti. Il primo, sabato 29 alle ore 14.00, con un talk che rappresenterà l’anteprima ufficiale alle finali italiane 3x3 del Red Bull Half Court; il secondo, con un training la domenica mattina (alle ore 9.00 alle 12,30). Teatro di entrambi gli appuntamenti sarà il playground del MOAB COURT.
Il talk, dal titolo “Inventarsi per essere unici”, si svilupperà attorno alla celebre frase di Michael Jordan: “I limiti, come le paure, spesso sono soltanto illusioni”. Di qui la volontà di raccontare le storie positive di uomini che, partendo dalle loro paure e dai loro limiti, dagli insuccessi ma anche dai gravi infortuni, sono riusciti a raggiungere i propri obiettivi.
Il talk è organizzato in collaborazione Step Out, il podcast di Awudu ‘Abi’ Abbass, giocatore di Eurolega e LBA della Virtus Segafredo Bologna, che conta 20.500 iscritti su YouTube, una media di 43.000 visualizzazioni a video e che tradizionalmente vede protagonisti personaggi legati non solo al mondo del basket ma anche influencer.
Abi Abbas, al contrario di quanto avviene solitamente per il proprio podcast, per l’occasione sarà affiancato da un ‘riminese doc’, Mirco Acquarelli, giocatore della squadra di basket in carrozzina Riviera Basket Rimini e motivatore. A loro il compito di raccontare e far raccontare gli episodi di vita a Danilo Paura, stilista, fondatore del brand giovanile “Paura” streetwear e a Davide Lamma, ex cestista della Fortitudo Bologna e ideatore del programma di allenamenti individuali personalizzati Basic To.
Durante il confronto, i protagonisti potranno interagire con il pubblico che diventerà di conseguenza protagonista indiretto. Al talk assisteranno sia i giocatori che i talent che un’ora dopo daranno il via alla kermesse del Red Bull Half Court.
Sarà invece un appuntamento one to one quello di domenica mattina con Davide Lamma e il suo Basic To che porterà sul MOAB COURT il suo metodo di allenamento dedicato a giocatori pro e dilettanti e che riserverà le proprie sedute di allenamento, suddivise in tre slot da 45 minuti, a 16 fortunati che potranno iscriversi attraverso l’App di Pick & Roll.
“Siamo felici di proseguire la collaborazione che ci lega ormai da anni a Red Bull e che lo scorso anno ci ha visti favorire il contatto per la nascita del Moab Court – le parole di Andrea Cicchetti, CEO di Moab -. L’obiettivo che ci poniamo con l’organizzazione del Moab Court Experience è fare diventare il playground del Parco del Mare un po’ la casa italiana estiva del basket, creando un ponte di collegamento di due città, Rimini e Bologna che fanno del basket una ragione di vita. Lo vorremmo fare attingendo da tutti gli ingredienti che ruotano attorno a questo mondo: dallo streetwear ai moderni linguaggi di comunicazione che sono propri delle giovani generazioni”.
“Volevamo che il parco del mare fosse questo – ha detto Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini e presidente di Visit Romagna – inclusivo e capace di ridonare alla città quei playground a cui era abituata in passato. Accadrà lo stesso a Viserba, intorno alla piscina che realizzaremo. Aggiungo che eventi come questi valorizzano ulteriormente gli spazi e offrono anche un plus in termini di mediaticità”.
“Lo sport è un vettore primario per la regione – ha aggiunto Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Regione Emilia–Romagna - e Rimini è oggettivamente centrale. Questi eventi mettono al centro il valore dei luoghi, spazi di libertà spesso all’aperto, che anche le ricerche certificano come i più ricercati. Noi dobbiamo saper leggere queste tendenze e adeguarci nella programmazione”.
“Lo sport sta contribuendo in modo significativo all’economia del territorio – ha detto Moreno Maresi, assessore allo sport del comune di Rimini - e consente un ulteriore scatto in avanti. L’evento mette al centro il basket e credo possiamo candidarci a diventare la Summer Basket City. Ci aspetta anche un 2024 eccezionale con l’arrivo della prima tappa del Tour de France e gli europei di ginnastica. Siamo convinti di dover procedere su questa strada”.
Lo stilista Danilo Paura, e il giocatore di basket in carrozzina Mirco Acquarelli, entrambi relatori al talk ‘Inventarsi per essere unici’ hanno sottolineato i valori che eventi così popolari generano fra i partecipanti: “C’è aria di libertà, le differenze si azzerano, ognuno è protagonista nella libertà di potersi esprimere nell’ambito della passione. Lo sport è questo, azzera le barriere e apre al dialogo, sarà un weekend straordinario”.