Lunedì, 07 Febbraio 2022 15:22

San Patrignano, mostra online con 'Art attac'

(Rimini) Quarantadue opere in mostra, altrettante storie di vita dei ragazzi e delle ragazze di San Patrignano raccontate da loro stessi attraverso l’espressione artistica. E’ Art Attack, il progetto che ha coinvolto gli ospiti della comunità invitandoli a realizzare dipinti, sculture, grafica, oggetti di waste art utilizzando i materiali a disposizione nei vari settori: oggetti di uso comune, pezzi di recupero, rimanenze delle lavorazioni dei laboratori di artigianato… Ne è nata una collezione in continuo ampliamento, in esposizione a San Patrignano, in cui ogni pezzo è unico, proprio come è unico ogni autore e autrice, e racconta quali mani, cuore e pensieri gli hanno dato vita.

“Da sempre a San Patrignano l’arte, in tutte le sue forme, è un elemento imprescindibile del percorso di recupero dalle dipendenze, della riscoperta del proprio sé più autentico e del ritorno ad una vita piena - spiega Sandro Pieri, responsabile del Design Lab della comunità -. L’arte è infatti un potente mezzo espressivo, capace di dare voce ai sentimenti più profondi, di raccontare ciò che le parole non riescono talvolta a comunicare. Il linguaggio artistico è universale, diretto, e ha importanti proprietà terapeutiche”.

Art Attack nasce da questa esperienza e consapevolezza. Il progetto intende coinvolgere anche il pubblico: sul sito www.sanpatrignano.org/project/art-attack/ ognuno potrà visitare virtualmente l’esposizione, conoscere meglio i ragazzi e le ragazze di San Patrignano attraverso le immagini e le descrizioni delle loro opere, e - sino alla fine di febbraio - votare con un clic quella che preferisce.

Lunedì, 07 Febbraio 2022 15:18

Sadegholvaad: basta scienziati mediatici

(Rimini) L'intenzione del ministro Roberto Speranza di dare il via a una nuova fase  di normalità all'insegna della convivenza con il virus raccoglie l'appoggio del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, che però si domanda: "come convive la 'nuova fase' con le 'vecchie abitudini' di fughe in avanti mediatiche"? 

Nrll'ultimo fine settimana "membri e consulenti del Cts, sull'intero arco della stampa nazionale, si sono sbizzarriti in vaticini per i prossimi mesi. Abbiamo il consulente ministeriale che dichiara 'green pass anche in estate... non è il caso di riaprire le discoteche', al membro del Cts che fa eco 'obbligo di green pass anche dopo giugno'. La scienza deve discutere e confrontarsi. Ma quando gli scienziati, gli esperti salgono alla ribalta mediatica evidentemente perché considerati dagli organi dì informazione 'voce del Governo', ecco che qualcosa non va e non torna. Le misure di contrasto al virus sono graduate a seconda dell'andamento dei contagi, all'allargamento della campagna vaccinale, alla pressione sui reparti ospedalieri: questa è la bussola a cui, ognuno di noi, individualmente e per il ruolo pubblico che ricopre, si è costantemente e responsabilmente attenuto".  

"Vaccinare, vacciniamoci, rispettiamo le prescrizioni: lo dico e scrivo tutti i giorni, dal primo giorno in cui sono diventato sindaco. Ma allora cosa sono queste dichiarazioni degli esperti? Se così è, quali sono i dati a disposizione per chi parla e dichiara in vece del Governo, anticipando misure primaverili e estive di quella portata? Qual è, secondo il Governo, il sentimento, lo stato d'animo di cittadini, famiglie e soprattutto imprese oggi già in ginocchio per la 'tempesta perfetta' all'incrocio tra Covid, costi dell'energia, chiusure obbligate in questi primi mesi del 2022, davanti a 'anticipazioni' di tale impatto e portata per la vita e il tessuto socioeconomico di tutti i territori italiani?"

(Rimini) Al 31 dicembre 2021 in provincia di Rimini si contano 2.497 imprese giovanili attive, che costituiscono il 7,2% del totale delle imprese attive (7,3% in Emilia-Romagna e 9,2% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un incremento delle imprese giovanili del 2,3%, sostanzialmente in linea con l'aumento regionale (+2,2%) e superiore alla stabilità nazionale (-0,1%). Nel dettaglio, la crescita tendenziale nel 2021 rappresenta il punto di svolta, nel senso che inverte l'andamento a segno meno degli ultimi dieci anni.

I principali settori economici sono il Commercio (28,0% delle imprese giovanili), le Costruzioni (17,5%), l'Alloggio e ristorazione (15,0%), le Altre attività di servizi (in prevalenza servizi alle persone) (6,2%), l'Industria Manifatturiera (5,5%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,6%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,4%) e l'Agricoltura (4,4%). Rispetto al 31 dicembre 2020 aumentano le imprese giovanili nella maggior parte dei principali settori: +0,9% nel Commercio, +5,3% nelle Costruzioni, +2,0% nelle Altre attività di servizi, +13,2% nel Manifatturiero, +0,9% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e, soprattutto, +24,7% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche. Calano, invece, l'Alloggio e ristorazione (-3,9%) e l'Agricoltura (-2,7%).

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano, nell'ordine: Attività finanziarie e assicurative (11,7%), Altre attività di servizi (10,4%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,8%), Costruzioni (8,6%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (8,5%), Informazione e comunicazione (8,3%) e Commercio (8,1%).

Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (73,6% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (16,9%) e società di persone (8,8%); in termini di variazione annua si riscontra, da un lato, l'aumento delle imprese individuali (+2,7%) e delle società di capitale (+2,2%), dall'altro, la diminuzione delle società di persone (-1,8%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese giovanili provinciali si trova nel comune di Rimini (46,5%), classificato come "Grande centro urbano"; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (11,0%), Bellaria-Igea Marina (6,4%), Santarcangelo di Romagna (6,0%) e Coriano (2,8%), ossia nei cosiddetti "Comuni di cintura" (totale 26,2%), e di Cattolica (6,1%), Misano Adriatico (4,2%) e San Giovanni in Marignano (1,9%) ("area del Basso Conca", totale 12,2%). Ad essi si aggiungono i comuni di Morciano di Romagna (2,2%), Montescudo-Monte Colombo (1,3%) e San Clemente (1,2%) (Valconca), Verucchio (2,5%), Novafeltria (1,8%) e Poggio Torriana (1,4%) (Valmarecchia).

Infine, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono Gemmano (10,0%), Montefiore Conca (8,6%), Verucchio (8,1%), Casteldelci (8,1%), Poggio Torriana (8,0%), Morciano di Romagna (7,7%), Rimini (7,6%), Pennabilli (7,5%), Novafeltria e Saludecio (7,3% per ciascuno).

(Rimini) Questa mattina in commissione si è discussa la proposta presentata attraverso una mozione dal consigliere Matteo Angelini di sottoporre i dipendenti anche vaccinati a tampone molecolare ogni 48 ore a carico dell'ente, come misura di prevenzione da contagio da Covid 19. 

“Rispetto all'esempio portato dal consigliere Angelini sull'attività di screening condotta dall'Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina”, spiegano dal comune, “va evidenziato che Bellaria ha dato la possibilità di fare uno screening mensilmente. Si tratta quindi di una facoltà per i dipendenti e con cadenza mensile e non un obbligo ogni 48 ore come proposto dal consigliere Angelini. Una proposta a carico del Comune che oltre ad essere poco funzionale ci esporrebbe ad un aggravio ingestibile, in termini di costi e di attività degli uffici”, spiega l’assessore Francesco Bragagni. 

Il Comune di Rimini “ha da sempre rispettato tutte le disposizioni legislative in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro e la prevenzione dei rischi di contagio. Misure che ci hanno consentito di evitare il verificarsi di focolai all'interno degli uffici, così come abbiamo riscontri che nella stragrande maggioranza dei casi il contagio sia avvenuto in contesti diversi da quello di lavoro".  

(Rimini) Durante la fase acuta dell'emergenza sanitaria, nella primavera del 2020 “l'introduzione dello smartworking è nato da un'esigenza urgente e prioritaria: quella di garantire il distanziamento sociale ed evitare la diffusione della pandemia”. Lo ha spiegato oggi in commissione comunale l'assessore Francesco Bragagni. “Questo ha consentito il lavoro da casa per oltre 800 dipendenti, senza ripercussioni sull'operatività dell'ente in considerazione della drastica riduzione nelle richieste di servizi nel periodo di lockdown”. 

Con l'allentamento delle restrizioni e la ripresa delle attività, “si è tornati gradualmente al lavoro in presenza, in grado di poter garantire l'adeguata risposta ai bisogni dei cittadini. Ad oggi il ricorso allo smartworking è limitato ed è richiesto in via temporanea, per pochi giorni, dai dipendenti che per quarantena o per isolamento precauzionale non possono prestare servizio in presenza".

Gran parte dei servizi ai cittadini “che eroga il Comune richiede necessariamente il lavoro in presenza per essere pienamente funzionale – aggiunge l'assessore Bragagni – ma l'Amministrazione sta investendo per l'innovazione digitale e lo sviluppo. Credo che, terminata l'emergenza, non si possa pensare ad un rientro al mondo pre-Covid, ma a modalità più smart di organizzare il lavoro e offrire i servizi, ottimizzando risorse". 

(Rimini) Il 10 febbraio è il tradizionale giorno di commemorazione delle vittime delle foibe, Giorno dle ricordo, si dice. "L’Amministrazione Comunale commemora il Giorno del Ricordo, alla Biblioteca di Pietra, sul Molo di Rimini, ma continua ad ignorare il Giardino, intitolato alle Vittime delle Foibe (ex Piazzale Carso), con approvazione dell’Ordine del Giorno, presentato dal sottoscritto, nel Consiglio Comunale del 25/11/2004", ribadisce il consigliere di Fratelli d'Italia gioenzo Renzi. "Chiedo, pertanto, all’Amministrazione Comunale di deporre, nel Giorno del Ricordo, una corona di alloro sulla targa del Giardino Vittime delle Foibe, che non può essere considerata solo una semplice indicazione stradale. E’ compito delle Istituzioni e dell’Amministrazione Comunale di Rimini, onorare il ricordo di migliaia di Italiani Martiri delle Foibe, per troppo tempo dimenticati, con la presenza nel giardino a loro intitolato".

(Rimini) Da luglio 2021 ad oggi, "il costo del gas è aumentato del 71%" e quello dell’energia elettrica "del 93% con aggravi annui, per una famiglia media, di circa 1500 euro". Lo ribadisce Lorenzo Della Chiara, segretario provinciale Articolo Uno Rimini. "Il dato della povertà energetica che, prima degli aumenti iniziati a metà del 2021, toccava quasi il 10% delle famiglie italiane è destinato, ed anche in una regione come l’Emilia Romagna la situazione comincia a farsi pesante , nonostante i Bonus energia previsti a livello nazionale".

Dellachiara parla di una "situazione inedita e preoccupante, che da un lato sta alimentando una forte crescita dell’inflazione e crescita dei prezzi e costi per le famiglie ed i conseguenti, più che giustificati, atteggiamenti di prudenza, fonte di rallentamento della ripresa economica, da parte dei consumatori. La situazione che si sta determinando inoltre crea sconcerto, disorientamento e grandi difficoltà a numerose famiglie, aumentando esponenzialmente la loro vulnerabilità. Per Articolo Uno siamo impegnati affinché le istituzioni, ai diversi livelli, mettano in campo interventi in grado di aiutare gli utenti a partire dai cittadini in condizione di maggiore difficoltà".

L'emergenza "va presa da più versanti, da un lato intervenendo con il Governo per i necessari provvedimenti e correttivi e dall’altro sul fronte regionale e locale, individuando risorse e prevedendo forme di sostegno", Per esempio, "con le pandemia si è chiesto alle persone di restare a casa ma gli stessi rischiano di restare al freddo e senza riscaldamento". Per Articolo Uno Rimini, "viste le difficoltà di molte famiglie in particolare anziani, giovani coppie e donne sole è necessario monitorare e allungare i tempi di distacco per morosità, prevedendo modalità di rateizzazione più ampie e flessibili da convenire con le Associazioni degli utenti".

Infine "è necessario approfondire da parte di Regione ed Enti Locali l’opportunità di mettere a disposizione una parte della crescita economica dei bilanci delle multiutility ( Hera ) a proprietà pubblica al fine di favorire misure di sostegno alle famiglie a basso reddito. Occorre aprire un confronto con Anci perché all’atto del conferimento dei dividendi delle multiutility a proprietà pubblica i Comuni prevedano l’impiego di una parte di essi a favore del sostegno per famiglie. Va ricordato fra l’altro che il Comune di Rimini deteneva il 51% delle reti del gas che furono vendute nei recenti anni passati e che avrebbero permesso con il canone di poter fruire di risorse da indirizzare all’utenza in difficoltà".

(Rimini) Anche il Comune di Rimini si unisce all'iniziativa promossa da alcune città dell'Emilia Romagna e spegnerà l'illuminazione di Castel Sismondo come gesto di sensibilizzazione contro il rincaro dei costi dell'energia. "Accogliendo l'appello lanciato dal sindaco di Cento – spiega l'assessora alla Transizione Ecologica Anna Montini - giovedì prossimo per trenta minuti si spegneranno le luci di uno dei monumenti simbolo della città, per accendere l'attenzione del Governo contro il caro bollette e le conseguenze che questa impennata di costi avrà su famiglie, su imprese e anche sugli enti locali. Aumenti di spese imprevisti e ancora difficili da stimare, che rischiano di frenare progetti e investimenti, in una fase delicata in cui i Comuni e il Paese lavorano per ripartire dopo la pandemia".

(Rimini) Fausto Paravidino riscrive l’epopea a rovescio dell’antieroe di Brecht: il suo nuovo spettacolo, Peachum. Un’opera da tre soldi, è atteso al Teatro Bonci di Cesena dal 10 al 13 febbraio (da giovedì a sabato ore 21.00, domenica ore 15.30). L’autore e regista è in scena nel ruolo di Mickey, antagonista di Peachum, qui un commerciante senza scrupoli oltre che il re dei mendicanti, interpretato da Rocco Papaleo. I due artisti sono alla loro prima collaborazione teatrale.

L’opera da tre soldi, la più rappresentata e conosciuta di Brecht, debuttò nel 1928; si rifà alla Beggar’s Opera di John Gay (XVIII secolo). A quasi cento anni di distanza, Paravidino presenta un testo quanto mai attuale, di forte critica verso la società. «Peachum è una figura del nostro tempo più ancora che del tempo di Brecht» scrive. «Dipende dal denaro senza neanche prendersi la briga di esserne appassionato. Non è avido. Non ambisce a governare il denaro, è governato dal denaro. Come un politico. Come un amministratore delegato, non più Rockfeller ma Marchionne, gente che il denaro lo fa per la salute del denaro non più per la propria».

Anche in questa nuova versione della storia succede ciò che accadeva nell’Opera di John Gay riscritta da Brecht, così come nel Sogno e nell’Otello di Shakespeare e in moltissime fiabe: a un padre portano via la figlia. Il padre la rivuole. Brecht ci dice che la rivuole perché gli hanno toccato la proprietà. Non altro.
Peachum ha due negozi, uno bianco e uno nero. In quello bianco comprano i bianchi, in quello nero lavorano i neri. Quando sua figlia si innamora di un nazi, forse proprio quello che ha tagliato la testa a uno dei negri di Peachum, di certo uno di quelli che il sindaco ha blandito perché voleva anche i voti delle curve più violente dello stadio, lui se la deve riprendere. Scoprirà che ci sono cose che i soldi non possono comprare. Tipo sua figlia. E sarà una bruttissima sorpresa.

Le avventure di Peachum sono un viaggio in un mondo fatto di miserie: la miseria dei poveri, la miseria di chi si vuole arricchire, la miseria di chi ha paura di diventare povero.
«Brecht riscrive l’opera buffa di John Gay in un mondo tutto nuovo rispetto a quello dell’inglese: ci sono state la rivoluzione francese, la rivoluzione industriale, la rivoluzione di ottobre e alcune guerre, tra cui la grande guerra. Si stanno creando le condizioni per la crisi del ’29 e per l’avvento del nazismo, il capitale si sta organizzando con molta ferocia, si stanno formando mucchi di capitali da una parte ed eserciti di poveri dall’altra. Nell’Europa dell’est si sta sperimentando un’alternativa al capitalismo che ha un forte potere attrattivo» sottolinea Paravidino. «Quando lo Stabile di Bolzano mi ha chiesto di scrivere un testo su Peachum mi sono chiesto come e se le dinamiche descritte da Brecht fossero in qualche modo cambiate oggi. A prima vista sembravano le stesse, si parla di un capitalismo violento, ma guardandole meglio, mi sono reso conto che c’è una notevole differenza. Brecht vedeva un capitalismo che era praticamente alla sua nascita e che si confrontava con altre forze dialettiche: un socialismo nascente e una cultura cristiana molto forte. Adesso quelle due forze sono molto in crisi e possiamo dire che viviamo una vera e propria società di mercato. Per questo il protagonista dello spettacolo è Peachum, che io ho trasformato in un commerciante. E per questo motivo la mia è più una commedia dei vizi alla Molière che una dramma dialettico alla Brecht».

Lunedì, 07 Febbraio 2022 11:33

Ieg, Cancellara è il manager per gli Usa

(Rimini) Italian Exhibition Group, annuncia il nuovo general manager di Ieg Usa, società che il gruppo fieristico e congressuale detiene al 100% e "strumento operativo per nuove iniziative di sviluppo e business in Nord America. Un mercato, quello espositivo nordamericano, che pre-pandemia valeva 15,58 miliardi di dollari". Si tratta di Tommaso Cancellara , classe 1980, laureato in Economia Istituzionale e d’Impresa a Lugano.

Cancellara debutta nel mondo del lavoro con il Gruppo Ferrari-Maserati. Dal 2010 ricopre cariche di sempre maggiore responsabilità all’interno di Technogym, diventando APAC Marketing Manager della sede di Shanghai fino al 2014. In seguito è stato direttore generale di Assocalzaturifici Italiani, l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani, che riunisce più di cinquecento produttori di calzature, e ha ricoperto la carica di amministratore delegato di Micam, la più importante manifestazione nel settore calzaturiero con oltre 2mila espositori da 50 paesi.

Ieg Usa inoltre detiene FB International, la società di allestimenti con due sedi operative rispettivamente ad Oakland, in New Jersey, in grado di coprire tutta la costa Est, dal Canada fino a Miami, e a Las Vegas, in Nevada e per l’intera costa Ovest degli Stati Uniti.Tommaso Cancellara assumerà i nuovi incarichi a far data dal prossimo mese di aprile e avrà il duplice compito di consolidare, insieme al fondatore Fabrizio Bartolozzi, il settore allestimenti presidiato da FB International e di sviluppare nel mercato nordamericano le attività fieristiche del gruppo.

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