In viaggio con i Re Magi, Rimini accoglie i popoli
Quattrocento figuranti, 4 cori, 3 solisti, 25 musicisti, 8 cavalli, 10 nazionalità formeranno il ricco corteo in costume con musica, balli e canti tradizionali della manifestazione itinerante 'In viaggio con i Re Magi'. La parata, prende il testimone dalla tradizionale iniziativa promossa per l'Epifania da 18 anni dall'associazione Ponte dei Miracoli. Quest'anno con la regia di Made officina creativa si snoderà nei luoghi simbolo di Rimini per festeggiare l’arrivo dei misteriosi Re da Oriente e coinvolgere tutti i presenti in un momento di festa. Partenza il 6 gennaio alle 17 dal Ponte di Tiberio.
Smog, Rimini rientra nei limiti di legge
Le giornate di superamento del valore limite di PM10, che negli ultimi 10 anni avevano già fatto segnare un trend positivo - più che dimezzando gli sforamenti registrati - nel 2023 scendono per la prima volta sotto il numero di 35, raggiungendo cioè il valore più basso mai registrato negli ultimi 10 anni.
“Il risultato raggiunto nel 2023 – sottolinea l’assessora all’Ambiente Anna Montini – non è solo la conseguenza di condizioni meteo e climatiche favorevoli, ma anche il frutto di politiche ambientali avviate negli ultimi anni, che hanno avuto un’attenzione particolare alla rigenerazione urbana in chiave ambientalmente sostenibile e alla promozione della mobilità alternativa all’auto. La riduzione del numero di giornate in cui si supera il limite fissato per la concentrazione di PM10, fino a stare al di sotto del limite massimo imposto dalle norme, conferma, infatti, anche le scelte dell’Amministrazione sia in tema di mobilità sostenibile, a partire dalla maggiore pedonalizzazione e ciclabilità, sia in tema di maggiori infrastrutture verdi sulla linea costiera, parco del mare, e anche nei viali e nei parchi cittadini con numerose nuove messe a dimora di alberi. Ma non dobbiamo accontentarci, è necessario, infatti, continuare su questa strada e investire su campagne di sensibilizzazione per rendere consapevoli ancora più cittadini sul valore della qualità dell’aria. Soprattutto per quanto riguarda l’uso di biomasse (legna e pellet) per il riscaldamento domestico. Un impegno che deve proseguire anche sul fronte delle politiche per la riduzione dei consumi energetici e la maggior produzione di energia da fonti rinnovabili, le quali hanno effetti su altre tipologie di emissioni, ma che complessivamente consentono un miglioramento della qualità della vita di tutti noi.”
A eccezione, infatti, del periodo del lockdown (anno particolare che ha segnato un minore traffico sulle strade, ma con un probabile aumento delle emissioni legate al riscaldamento degli edifici), l’anno appena trascorso ha segnato un record positivo per la città di Rimini, in quanto la centralina Flaminia ha fatto registrare complessivamente 34 giornate di superamento del valore di PM10, fissato sul valore di 50 µg/m3.
Un numero che scende per la prima volta sotto il limite massimo indicato dalle norme europee, recepite a livello nazionale, che fissano a 35 la soglia di giornate di sforamento da non superare.
I dati del 2023 confermano quindi un calo rispetto all’anno precedente, ma soprattutto evidenziano un progressivo miglioramento della qualità dell’aria su scala decennale: nel 2011 la centralina Flaminia registrò 72 sforamenti, più del doppio dell’anno appena passato, per poi toccare il picco nel 2012, con 89 superamenti. Buoni anche i dati sul biossido di azoto, elemento che più rapidamente risponde alle variazioni delle emissioni derivanti dal traffico veicolare, con valori medi in linea con quelli dello scorso anno.
Tutti gli eventi di Capodanno a Rimini
Cosa fare la notte di San Silvestro?
Di seguito tutto quello che troverai a Rimini.
> Piazzale Fellini
ore 22.00 il concerto live 'Tutti a Rimini' di Biagio Antonacci.
Dal palco allestito tra il mare d’inverno e la rotonda appena intitolata a Lucio Battisti, l'artista ripercorrerà i brani che hanno segnato i trent'anni della sua carriera, diventati autentiche pietre miliari della canzone italiana.
Ad aprire il concerto di Antonacci (intorno alle 21.45) sarà l’artista Mameli, musicista eclettico, che vanta collaborazioni con Alex Britti e Lorenzo Fragola, produttore e autore delle sue canzoni, che su Spotify hanno già raggiunto più di 30 milioni di stream.
Puntuale, a mezzanotte, il countdown presentato da RDS 100% GRANDI SUCCESSI, che darà il via allo spettacolo di fuochi d'artificio sul mare.
Ingresso libero
> Piazza Malatesta
ore 17.00 - 19.00: “VEGLIONE 0-12”. Il divertimento inizia nel tardo pomeriggio, per dare l'occasione ai più piccoli e alle famiglie di festeggiare insieme l'arrivo del nuovo anno con animazione, mangiafuoco e giocolieri.
ore 19.30 - 22.30 Aperitivo animato dai giovani talenti della DJ Music Academy
A seguire ore 22.30 - 03.00: Sfida Rock I migliori dj del Velvet Club&Factory, Dj Fullnelson e Dj Lappa, e del Satellite Rock Club, Dj Capoz e Dj Accio, si danno “battaglia” spaziando dagli anni ’70 ad oggi, a colpi di musiche elettroniche, psichedeliche e sonorità italiane alternative.> Castel Sismondo
Incendio al castello
Subito dopo lo scoccare dell’anno nuovo, occhi alzati verso il castello. Protagonista di Piazza Malatesta sarà lo spettacolo dell’Incendio al castello, un momento unico che metterà il castello malatestiano al centro di uno spettacolo tra magia e sogno, fra cascate di fuochi, scie colorate e fiamme e fontane intermittenti in vari colori, con forme ed effetti sincronizzati al tempo della musica. Saranno più di mille gli effetti luminosi creati per far risplendere il castello in tutta la sua bellezza con coreografie suggestive ed effetti particolari e nuovi sul piazzale fronte Rocca, sulla Rocca e sui vari torrioni. Lo spettacolo verrà proposto in due repliche (alle 00.30 e alle 2.00) per far emozionare il pubblico nella notte più attesa dell'anno.
> Piazza Cavour
Dopo un aperitivo animato dai giovani talenti della DJ Music Academy (ore 18.30 - 22.00), arriva l'eclettica cantante internazionale Kelly Joyce, che, con uno stile ispirato al cabaret francese degli anni '30, creerà insieme alla sua storica band e ai ballerini Ramsy Flow e Diego Mades (dai programmi Mediaset e dal corpo di ballo di Angelo Pintus) un'atmosfera charleston unica (dalle ore 22.00 alle 23.00 circa).
Ore 23.30 - 00.30: Mezzanotte con la Radio ufficiale del Capodanno di Rimini, RDS 100% GRANDI SUCCESSI. A guidare l’evento in piazza Cavour, in attesa del nuovo anno, ci sono le voci di due speaker noti al pubblico, Roberta Lanfranchi e Claudio Guerrini che, con la loro complicità e la loro energia, animeranno la serata per brindare al 2024.
Prima e dopo il countdown (dalle ore 23.00 e dalle ore 00.30 fino alle 03.00 del mattino): Rimini Dance Night, un viaggio attraverso la storia della musica dance direttamente dalle dancefloor di tutta Italia con i dj del clubbing storico riminese come Gianni Morri, Max Padovani, Paolo Nhe, Michelino & Paolino e ancora il violinista noto per le performance nei migliori club del Paese Mark Lanzetta, il percussionista Davide Ruberto che si esibisce con i suoi strumenti elettronici nei migliori club italiani ed europei.
>Teatro Galli, Sala Ressi
Black Coffee Roaring
Concerto dal vivo con Cristina Vitri – voce, Stefano Pagliarani – piano, Franco Mongiusti – contrabbasso, Alessandro Pagliarani – sax, Luca Piccari – batteria, per una serata Jazz, in collaborazione con la scuola di ballo The Stompers e Sara Ottaviani.
Orario: dalle ore 23.00 alle 02.00 circa
Nella platea del teatro, dalle ore 10 alle ore 03.00, un grande occhio si aprirà sul soffitto per ammirare lo spettacolo di videomapping artistico “Renovatio mundi” fra creatività, luci, proiezioni e installazioni immersive.
Ingresso libero
>Teatro degli Atti
Hola Latinoamerica
Al complesso degli agostiniani si festeggia con i ritmi latino-americani dai Caraibi centro e Sudamerica con danze e spettacoli, tra salsa, bachata, tango, samba fogo e capoeira.
L’atmosfera festosa carnevalesca è a cura del gruppo Grancaribe Rimini. Dj set dj Rafael Nunez.
Dalle ore 22.00 alle 03.00 Ingresso libero
>Museo della città
Brindisi d’arte in musica: un Concerto per arpa e flauto, con Agnese Contadini all’arpa e Filippo Mazzoli al flauto. Il programma propone i grandi capolavori per flauto e arpa del ‘900. Un viaggio attraverso nuances, sonorità arcane ispirate all’antica Grecia e miti raccontati dalla fusione di flauto e arpa. A seguire il tradizionale brindisi di mezzanotte.
Dalle ore 22.30 - Ingresso gratuito, è consigliata la prenotazione (+39 0541 793856).
>Domus del chirurgo
Coast to Coast, dall’Adriatico al Pacifico. Concerto del gruppo Nashville & Backbones
Fra i mosaici della Domus del chirurgo che rimane eccezionalmente aperta dalle 21.00 fino alle 2 del mattino, il concerto, a cura di Risuona Rimini, ci porta in un viaggio musicale nella west coast californiana lungo la Road66 fino ad arrivare nel Regno Unito e in Irlanda per giungere fino a casa dove i nostri cantautori De Gregori e De Andrè hanno pescato a piene mani da quelle tradizioni musicali per regalarci molte tra le più belle canzoni degli ultimi 50 anni.
Inizio concerto ore 22.30, con una pausa intorno alla mezzanotte e termine alle ore 02.00 - Ingresso libero
> Palazzo del Fulgor
Saluti da Rimini
Dalle ore 22 al Palazzo del Fulgor prendono il via gli scatti fotografici di Enrico De Luigi per i suoi ritratti di fine anno. Ingresso libero.
>Cinema Fulgor
Capodanno al Cinema
Nel cinema di Fellini si festeggia l'arrivo del 2024 con uno dei film proposti nelle sale cinematografiche per Natale in un’unica proiezione in prima serata (21:00/21:30). Al termine del film, sarà offerto un buffet dolce per brindare insieme allo scoccare della mezzanotte (compreso nel biglietto). Successivamente la serata prosegue con l'Anteprima notturna del film "Il ragazzo e l'airone" regia di Hayao Miyazaki, nella Sala Federico alle ore 00:30. Il film, presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma, racconta la crescita psicologica di un adolescente attraverso le interazioni con i suoi amici e lo zio.
Ingresso: 8 € - il biglietto include una proiezione e il brindisi con buffet dolce
Info: https://www.google.com/url?q=http://www.cinemafulgor.com&source=gmail&ust=1703952548343000&usg=AOvVaw01_JEn0exnNUyXA7vMN6H6">www.cinemafulgor.com
>Fiera di Rimini
GALACTICA NYE Festival
Un Capodanno all’insegna della musica elettronica con i migliori dj del momento. Un Festival che dura più giorni in diverse location per festeggiare il Capodanno 2024, con momento clou il 31 dicembre quando il Festival arriva alla Fiera di Rimini portando in scena un panorama di artisti di respiro internazionale. Tra gli ospiti speciali della notte di San Silvestro si esibiranno dal vivo i Kraftwerk, il collettivo tedesco che, con le loro visioni futuristiche, sono considerati i pionieri dell’elettronica nell’era digitale del 21° secolo. E ancora Mattia Trani live, Lorenzo Raganzini, Paolo Ferrara, Patrick Mason, Oguz, Indira Paganotto, I Hate Models, 999999999, Idriss D.
A pagamento. Info: https://www.google.com/url?q=http://www.facebook.com/galactica.festival/&source=gmail&ust=1703952548343000&usg=AOvVaw1aXoqKSd9-VkOD-2fQVRIl">www.facebook.com/galactica.festival/
Per il Capodanno della cultura porte aperte con ingresso gratuito ai Musei comunali dalle ore 21 fino alle 2 di notte. Il Palazzo del Fulgor, una delle sedi del Fellini Museum, sarà eccezionalmente aperto al pubblico ad ingresso gratuito sia il 30 che il 31 dicembre, mentre la sede di Castel Sismondo resterà chiusa per consentire l'allestimento dello spettacolo Incendio al Castello. Lunedì 1° gennaio tutti i musei seguiranno il seguente orario: 16-19.
Info: https://www.google.com/url?q=http://www.museicomunalirimini.it/pagina/orari&source=gmail&ust=1703952548343000&usg=AOvVaw1RwNSbTtzROBsqW9EWKpIS">www.museicomunalirimini.it/pagina/orari
Capodanno da sold out
Un capodanno da tutto esaurito. Fra last minute e last second, Rimini viaggia verso 500 alberghi da sold out. E’ quanto segnala Visit Rimini che, pur con qualche cancellazione dovuta alle malattie di stagione, ampiamente compensata dalle continue nuove richieste, annuncia un barometro delle prenotazioni verso il riempimento delle strutture alberghiere.
“Continuano ad arrivare tante richieste - commentano da Visit Rimini –. Il 90% dei turisti arriva dall’Italia e la cosa interessante è che solo il 10% soggiorna una sola notte: il 70% delle prenotazioni, infatti, viaggia dalle 2 alle 3 notti e il 20% sceglie di fermarsi dai 4 giorni in su. Possiamo dire che la vera novità di quest’anno è l’affermarsi – accanto ai target consolidati delle famiglie con bambini che abbinano il soggiorno ai parchi tematici e delle coppie giovani che cercano un weekend romantico - della ‘coppia senior’, interessata all’arte, che sceglie Rimini come città da visitare per un’esperienza culturale, grazie ai suoi musei e alle occasioni di visite che sa offrire. Un target generalmente con alta capacità di spesa, che tende a fare diversi short break spalmati in un anno e che con il passaparola allarga la platea degli ospiti potenzialmente interessati”.
Oltre alle strutture ricettive, anche l’offerta degli Airbnb viaggia verso ottime percentuali di riempimento. Su quest’ultima piattaforma, facendo una ricerca per la notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio in tutta la provincia, quasi nulla si trova al di sotto dei 280 euro per appartamento, con picchi oltre i 400 euro.
«I dati degli hotel – continua Visit Rimini - sono con un trend di crescita del 10% rispetto al capodanno del 2022, meglio anche del periodo pre Covid, il fermento c’è e si vede e i telefoni continueranno a squillare fino al 31 dicembre. Anche i prezzi delle camere registrano un +10% in più rispetto allo scorso anno. Molto interessante si annuncia anche il weekend della Befana, con tante prenotazioni dal 5 al 7 gennaio e molta richiesta anche grazie ai tornei di basket e pallavolo. Sicuramente il trend è di crescita rispetto allo scorso anno, con presenze che andranno ad aumentare da qui alla Befana”.
Rimini, spiagge all'asta per il 2025
La Giunta di Rimini ha approvato l’atto di indirizzo per la regolarizzazione delle concessioni demaniali marittime alla normativa UE, in scadenza il 31 dicembre 2023. Con la formalizzazione di questo passaggio, si dà quindi mandato agli uffici comunali di predisporre le procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione delle concessioni nel 2024. L’avvio del procedimento consente all’Amministrazione comunale di differire la data di scadenza delle concessioni attualmente in essere per il tempo necessario all’indizione delle gare, avvalendosi dell’anno di slittamento 'per oggettive difficoltà' previsto dalla legge 118/2022 (il cosiddetto decreto concorrenza Draghi), così come anche concordato con la Regione e gli altri Comuni della costa dell'Emilia Romagna.
L’approvazione dell’atto di indirizzo arriva a seguito di un corposo lavoro portato avanti durante il corso dell'anno da un tavolo tecnico amministrativo, costituito ad hoc e composto da dirigenti e personale degli uffici comunali, affiancati da un pool di esperti del settore e legali costituzionalisti, al fine di definire un provvedimento il più possibile coerente con le indicazioni provenienti dalle norme comunitarie e dalla giurisprudenza.
L’atto di indirizzo comprende una ricognizione della situazione delle concessioni in essere (470 concessionari) raggruppate in categorie per tipologia (stabilimenti turistico-balneari, concessioni rilasciate di ridottissime porzioni demaniali, aree di libero transito sull’arenile, associazioni sportive/dilettantistiche, ecc). Tra i requisiti che saranno valutati al momento delle procedure di evidenza pubblica e che dovranno trovare poi dettagliata applicazione nelle stesse: i requisiti generali dell’aspirante concessionario, la capacità tecnica e professionale del concessionario, la capacità finanziaria. Sarà valorizzata la promozione delle piccole e medie imprese, le ricadute occupazionali, la sostenibilità ambientale e l’idoneità degli interventi proposti dagli aspiranti concessionari per assicurare un elevato livello di protezione ambientale e il minimo impatto sul paesaggio. Trattasi di criteri di ordine generale, che saranno quindi maggiormente approfonditi e specificati negli atti relativi alle singole categorie di concessioni. L’atto tiene conto anche della necessità di far svolgere il regolare funzionamento della stagione balneare 2024, prevedendo che nuovi titoli concessori non possano essere rilasciati prima della chiusura della prossima stagione balneare.
“Questo atto di indirizzo è il frutto di un lavoro durato mesi, che si intreccia con il percorso avviato per l’approvazione del nuovo piano dell’arenile, in un combinato disposto che rappresenta il disegno della spiaggia di Rimini di domani, con l’obiettivo generale di una sempre migliore fruizione e gestione – è il commento dell’Amministrazione Comunale – Per arrivare a questo provvedimento l’Amministrazione si è avvalsa del supporto di consulenti di alto profilo, necessario in considerazione della delicatezza del tema e in grado di poter fornire agli uffici una bussola per orientarsi in un contesto normativo indefinito e confuso, in un’anossia di informazioni e di indicazioni da parte del Governo. Mentre Roma resta ferma, i Comuni sono obbligati a correre, in solitaria”.
Rigenerazione urbana, avanti con il progetto Acer all'ex mercato ortofruttifero
Avanza la progettazione per l’importante programma di riqualificazione che interesserà l’area dell’ex Mercato Ortofrutticolo Italiano (MOI), lungo la via Emilia nella zona nord della città. Obiettivo dell’Amministrazione è quello di trasformare un ambito urbano oggi sottoutilizzato attraverso la realizzazione di un intervento di edilizia sociale nell’ambito del programma Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare) con un’ampia dotazione di alloggi moderni e di alta qualità architettonica e impiantistica, inseriti in un contesto riqualificato, grazie ad un’attenzione al verde, ai servizi, agli spazi di comunità e integrati con gli interventi in corso che interessano la zona, a partire dall’estensione del Metromare.
Nella seduta odierna la Giunta comunale ha affidato ad Acer la redazione del progetto di fattibilità tecnica economica per l’attuazione del Programma, approvando al contempo lo schema di convenzione con cui si stabilisce di affidare all’Agenzia del Piano strategico la realizzazione del percorso partecipato che coinvolga la comunità, i professionisti e gli stakeholder. Sarà poi indetto un concorso di progettazione in collaborazione con gli ordini professionali che terrà conto dei risultati del percorso partecipativo.
Un atto che concretizza l’intenzione dell’Amministrazione di portare alla redazione di un masterplan finalizzato alla pianificazione strategica dell’intero ambito dell’Ex Moi, che si allarghi alla via Emilia Vecchia, asse urbano strategico di collegamento tra il centro città e la zona Fiera. La proposta prevede, oltre la realizzazione oltre di 80 alloggi di proprietà comunale realizzati con le più innovative tecnologie costruttive e soluzioni architettoniche, di un asilo nido, di spazi per attività pubbliche e collettive, di una piazza, parcheggi pubblici e collegamenti ciclopedonali.
“La scelta dell’Amministrazione è quella di proseguire nella progettazione di un intervento che riteniamo decisivo per il rilancio dell’area – sottolineano gli assessori alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni e alle politiche per la casa Kristian Gianfreda – L’obiettivo è quello di completare la definizione di quello che sarà un vero e proprio nuovo quartiere della città, dotato di servizi e funzioni per chi lo vive, connesso e accessibile grazie alla seconda tratta del Metromare e agli interventi di potenziamento e ripensamento della mobilità sia veicolare, sia ciclabile e pedonale. Parallelamente lavoriamo per capire se saranno sbloccati i finanziamenti statali Pinqua, anche in considerazione dell’ampliamento delle risorse destinate al Programma prospettato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini già quest’estate e anche in considerazione di quanto annunciato dallo stesso Mit nelle scorse ore in occasione del primo incontro del Piano casa, con la previsione di un investimento di cento milioni di euro destinati proprio alla residenziale pubblica sociale. Confidiamo che non siano solo intenti e che gli impegni si traducano in risorse: in ogni caso noi proseguiamo nella progettazione forti del grande valore sociale di questo intervento”.
2024: ponti d'oro. Sold out il capodanno
Saranno 500 gli hotel riminesi aperti per capodanno. Il sindaco Jamil Sadegholvaad prevede per essi il sold out. Il 2024 sarà ricco di ponti da sfruttare per il turismo, ma "bisogna essere abili, creativi e organizzati per presentare un calendario ad alta intensità", sottolinea Sadegholvaad.
“Dopo un 8 dicembre straordinario per il turismo, grazie alla congiuntura favorevole del calendario (la festività cadeva di venerdì) unita a un’eccezionale concomitanza di eventi e raduni fra Fiera, Palacongressi e Stadium che ha portato al tutto esaurito nei 400 hotel aperti e in vista del Capodanno, segnato da continue richieste che si avviano al sold out per i 500 hotel che saranno aperti, dando uno sguardo al calendario del 2024 possiamo vedere che, fra feste e ponti, anche quello che sta per iniziare sarà un anno d’oro, con diverse opportunità per il nostro sistema turistico", annuncia il sindaco.
"Penso agli interessanti ponti offerti dal calendario che presentano una situazione molto simile a quella del 2023. Se escludiamo i tre giorni festivi dell’Epifania, del 2 giugno e dell’8 dicembre che cadono nel fine settimana, si può dire che ci sono numerose possibilità "ponte" sia in primavera, in particolare tra 25 aprile e il 1° maggio, sia in estate con il Ferragosto. In sostanza nel 2024 sarà possibile fare 24 giorni di vacanza usandone appena 5 del “monte ferie”. Il 2024 si apre subito con un weekend lungo, visto che il 1 gennaio cade di lunedì. Pasqua e Pasquetta cadono rispettivamente di domenica 31 marzo e lunedì 1° aprile, ma per arrivare al primo vero ponte sarà necessario attendere la Festa della Liberazione. Il 25 aprile 2024 è infatti un giovedì, che consentirà pertanto di fare una vacanza di quattro giorni. il 1° maggio, Festa dei lavoratori, cade di mercoledì, consentendo anche in questo caso un ponte lungo. Ferragosto cade di giovedì e Ognissanti, il 1° novembre 2024, è un venerdì. Il 25 e il 26 dicembre, cadendo di mercoledì e giovedì, permettono inoltre di ottenere cinque giorni di vacanza".
Se il calendario annuale consente molte opportunità per il nostro turismo, "non da meno bisogna essere abili, creativi e organizzati per presentare un calendario ad alta intensità di business e convention per la Fiera e il Palacongressi di Rimini che si incrociano felicemente in un connubio di manifestazioni pronte a far rotta sui quartieri e i luoghi attrezzati per il MICE. Per i ponti di primavera a Rimini si terranno i Campionati Europei di Ginnastica Artistica che vedranno impegnate la categoria maschile dal 24 al 28 aprile e la categoria femminile dall’ 1 al 5 maggio. Durante le festività pasquali la città ospiterà il congresso associativo di Comunione e Liberazione - Studenti, che porterà a Rimini circa 10.000 partecipanti. La stagione che si avvia verso l’estate accoglierà poi una delle fiere più importanti per la città: Rimini Wellness. Nel 2024, Rimini sarà inoltre il palcoscenico di numerosi eventi sportivi, tra cui i Campionati Mondiali di FormulaE, quelli di pattinaggio, fino all’evento sportivo più atteso, il Tour de France con il primo arrivo di tappa in città il 29 giugno".
Una serie di occasioni "importanti per tutta la comunità, perché capaci di generare un contributo sostanziale per lo sviluppo del reddito del territorio. L’industria dell’ospitalità è “generativa”, un settore che ne intreccia molti e ha effetti su tanti altri comparti dell’economia: ristorazione, servizi, trasporti, commercio al dettaglio, solo per citarne alcuni. Ecco allora che il nuovo anno inizia all’insegna di opportunità da cogliere a pieno. Questo significa anche che occorre lavorare sulle attese e i desideri delle persone, sulla qualità dei servizi e la logistica, così come sulla capacità di presentarci per quello che siamo, una città attrattiva, con il Fellini Museum e i luoghi della cultura che costituiscono un prodotto internazionale riconosciuto, volano di attrazione per 12 mesi l’anno. Per questo il versante più impegnativo del lavoro che stiamo portando e porteremo avanti è la sinergia con l'aeroporto per incrementare voli e rotte e il programma articolato di riqualificazione alberghiera in fascia turistica, insieme al nuovo arenile le cui linee guida abbiamo appena approvato. Su questa capacità di sistema si gioca un ruolo fondamentale per cogliere al massimo l'ampia gamma di opportunità e per pianificare con intelligenza le nostre strategie per la competizione turistica.”
Economia, contesto incerto
Economa, il contesto resta incerto. La Camera di commercio della Romagna ha presentato oggi i dati dati dell'Osservatorio economico, aggiornati con gli scenari Prometeia. Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella sede camerale a Rimini sono intervenuti Carlo Battistini, presidente camerale, Jamil Sadegholvaad, Sindaco del Comune di Rimini e Marco Maria Mattei, Direttore della Sede di Rimini del Dipartimento di Scienze Aziendali e Vicepresidente di Sede della Scuola di Economia e Management di Rimini. Ha coordinato l'incontro Simona Mulazzani, giornalista.
Il quadro che è possibile delineare a fine anno è caratterizzato da un contesto macroeconomico che resta fortemente incerto. L'economia mondiale sta rallentando e le prospettive di crescita sono condizionate dalle forti tensioni geopolitiche e dalla decelerazione dell'attività economica mondiale. L'inflazione nei paesi avanzati è in diminuzione ma ancora superiore agli obiettivi della politica monetaria che rimane quindi restrittiva. I rischi per la stabilità finanziaria in Italia beneficiano del miglioramento delle condizioni del sistema bancario e del basso livello di indebitamento del settore privato, ma il contesto macroeconomico resta incerto. Oltre alla debolezza dell'economia globale, pesano l'alto livello di debito pubblico, anche se in gran parte in mani italiane.
"I dati mostrano che il sistema economico-produttivo del territorio Romagna - Forlì-Cesena e Rimini sta vivendo una fase complessa, analoga per molti aspetti ai livelli regionale, nazionale, e internazionale, contrassegnata da segnali di rallentamento più accentuati nelle aree colpite dall'alluvione di maggio. Le previsioni più aggiornate relative al trend del valore aggiunto complessivo del nostro territorio per il 2023 sono in terreno positivo, ma orientate al ribasso rispetto a quelle precedenti e stimano un incremento annuo inferiore al dato regionale e nazionale, aumento confermato anche nel 2024, con una variazione percentuale simile a quella del 2023. L'obiettivo dovrà essere quello di recuperare il gap della produttività per addetto nei confronti dei dati regionali e nazionali – ha commentato Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. In questa fase di rallentamento, ritengo che la risposta non possa essere la riduzione degli investimenti, ma, al contrario, le imprese più avvedute possono concentrarsi sulle strategie per rafforzare la propria posizione sui mercati dopo un triennio di crescita impetuosa. Si tratta di programmare gli investimenti in innovazione (tecnologie digitali, big data, AI, sostenibilità energetica), che migliorano la produttività. Tema sul quale la Camera è fortemente impegnata con iniziative e progetti, anche in collaborazione anche con altre Istituzioni, per supportare lo sviluppo di imprese e territorio".
"Le aziende si governano con i numeri, le relazioni umane e una chiara visione strategica rispetto alle sfide che ci attendono. Voglio congratularmi con la Camera di commercio perché le iniziative volte a diffondere la conoscenza dei numeri e degli andamenti prospettici, come l'Osservatorio, possono aiutare concretamente le imprese a prendere le decisioni di investimento in modo più consapevole – ha dichiarato Marco Maria Mattei, Direttore della Sede di Rimini del Dipartimento di Scienze Aziendali e Vicepresidente di Sede della Scuola di Economia e Management di Rimini –. Sicuramente il tessuto economico della Romagna è solido e mostra un trend storico di lungo periodo positivo. In dieci anni il fatturato aggregato delle società di capitali, a valori corretti per l'inflazione, è passato da 32,7 miliardi di euro del 2013 a 45 miliardi del 2022. Nello stesso arco temporale è aumentata la capitalizzazione delle imprese romagnole (i patrimoni netti aggregati a valori correnti aumentano da 16 miliardi del 2013 a 23,2 del 2022) mentre si sono significativamente ridotte le passività (da 56 miliardi a 37,4). Sostenibilità, intelligenza artificiale e calo demografico sono le sfide del nostro presente e del prossimo futuro, che obbligheranno le imprese a cambiamenti radicali. La dimensione aziendale diviene quindi una variabile nuovamente critica, perché sarà sempre più indispensabile essere sufficientemente grandi da poter sperimentare modelli innovativi e sopportare il costo delle inevitabili sperimentazioni sbagliate".
"Il Report presenta di fatto dati speculari per le province di Rimini e Forlì-Cesena, nel senso che, al di là delle naturali differenziazioni dovute alle caratteristiche sociali ed economiche dei singoli territori, il dato complessivo è composto di luci e ombre – ha dichiarato Jamil Sadegholvaad, Sindaco del Comune di Rimini–. Specifico però un elemento: è il quadro nazionale e internazionale ad essere completamente in chiaroscuro a causa di una fase di transizione come quella attuale che, dopo la pandemia, ha pochi precedenti negli ultimi due secoli. In questo contesto, considero il quadro per il nostro territorio sostanzialmente di tenuta, a partire ad esempio dal settore turistico, con una crescita di arrivi e presenze turistiche nel 2023 in provincia di Rimini, pur in presenza di un sensibile rallentamento all'indomani della drammatica alluvione di maggio che ha avuto pesanti ripercussioni in quel mese e nei due successivi sulle prenotazioni alberghiere. A consentire un bilancio, seppur di poco, positivo è la crescita del turismo estero: alimentare questo segmento significa ancora una volta, parlare di aeroporti. Così come dobbiamo continuare ad investire e a credere sul fieristico e congressuale, alla luce dei dati da record che ci sta consegnando IEG".
SINTESI DEI DATI
I dati aggiornati del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 01/01/2023 la circoscrizione territoriale della Camera di commercio della Romagna, che interessa le province di Forlì-Cesena e di Rimini, ha una superficie complessiva di 3.300 kmq e comprende 57 comuni; la popolazione residente ammonta a 728.952 abitanti, di cui l'11,1% ha nazionalità straniera.
Nel 2022 la stima del valore aggiunto nominale del territorio Romagna è pari a 22,9 miliardi di euro (+6,3% sul 2021) mentre il valore aggiunto nominale pro capite è di 31.352 euro; il reddito disponibile delle famiglie consumatrici (a prezzi correnti), sempre nel 2022, risulta essere di 17,1 miliardi di euro, con un reddito pro capite pari a 23.424 euro (dati Istituto Tagliacarne).
L'export complessivo dell'anno 2022 ammonta a 7,5 miliardi di euro (+13,2% annuo) mentre nei primi nove mesi del 2023 è pari a 5,6 miliardi di euro (+0,7% sullo stesso periodo dell'anno precedente).
Al 30/09/2023 risultano attive 70.356 imprese (sedi), in calo rispetto al 30/09/2022 (-2,3%). L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 97 imprese attive ogni mille abitanti (89 in Emilia-Romagna, 87 in Italia). I principali settori di attività economica del territorio Romagna sono, nell'ordine, il Commercio (22,6% del totale delle imprese attive), le Costruzioni (15,1%), Agricoltura e pesca (11,9%), Alloggio e ristorazione (10,5%), le Attività immobiliari (8,5%) e l'Industria Manifatturiera (8,2%).
I numeri del territorio delineano una realtà imprenditoriale articolata e intraprendente, caratterizzata da importanti specializzazioni e filiere: un mix produttivo composito nel quale alla rilevanza di un solido posizionamento nel settore primario (Agricoltura e pesca) e secondario (manifattura) si affianca il ruolo di rilievo del terziario tradizionale (Commercio, Turismo) e di quello sempre più promettente del terziario avanzato e dei "grandi servizi" (cultura, università, sanità). Anche la dotazione infrastrutturale è caratterizzata da importanti asset da valorizzare e innovare, non solo per la mobilità e la logistica ma anche in relazione al sistema fieristico e congressuale, tecnopoli, incubatori, centri di ricerca, campus universitari.
In base alle ultime previsioni Prometeia (rilasciate a ottobre), a fronte di un 2022 archiviato con un incremento tendenziale del 4,4%, per il 2023 si stima una crescita annua del valore aggiunto (a prezzi base e costanti) pari allo 0,4% (+0,8% Emilia-Romagna, +0,8% Italia), in calo rispetto a quanto previsto negli scenari precedenti (+0,9%, luglio scorso). A livello settoriale, tra le due stime (ottobre e luglio) si registrano poche differenze per l'Agricoltura (-4,9%, rispetto al -5,1% precedente) e l'Industria (-3,3%, -3,5% in precedenza); qualche differenza, seppur lieve, si riscontra per i Servizi (+1,6%, dal +1,9%) mentre lo scostamento vero e proprio riguarda le Costruzioni (+1,0%, rispetto al +5,4% stimato in precedenza). Per il 2024 si conferma l'aumento del valore aggiunto che, sulla base delle ultime stime, dovrebbe segnare una variazione annua sempre del +0,4% (+0,5% in Emilia-Romagna, +0,3% in Italia).
Focus: i dati aggiornati sull'economia della provincia di Rimini
Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 30/09/2023, è costituito da 34.683 imprese attive (sedi), in calo rispetto al 30/09/2022 (-1,8%). L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 103 imprese attive ogni mille abitanti (89 in Emilia-Romagna, 87 in Italia). La metà delle imprese attive (il 50,3% per l'esattezza) sono imprese individuali, mentre le società di capitale, pari al 24,2% del totale, rappresentano una quota progressivamente crescente. Riguardo alla dimensione d'impresa, ben il 92,4% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da aziende con meno di 10 addetti. In diminuzione anche il numero delle imprese artigiane (9.608 al 30/09/2023, -2,9% sullo stesso periodo dell'anno precedente), così come il numero delle imprese cooperative (276 al 30/09/2023, -1,1% annuo).
Le start-up innovative a fine novembre 2023 risultano 93 (-10,6% annuo); la maggior parte delle stesse (65 unità) opera nel macrosettore dei Servizi.
Riguardo ai principali settori, al 30/09/2023 si contano 2.379 imprese agricole attive, in diminuzione rispetto al medesimo periodo del 2022 (-4,3%); in termini di produzione, le prime stime riportano cali decisi per l'Olivo (-70%) e moderati per la Vite (-10%).
Stabili, invece, le imprese attive del comparto Pesca e acquacoltura (188 unità). Nel Mercato ittico all'ingrosso di Rimini, nel periodo gennaio-settembre 2023, si rileva un aumento delle quantità commercializzate (+5,8% sui primi nove mesi del 2022) ed una crescita del valore del pescato (+8,5%), che risulta pari a 6,9 milioni di euro.
I risultati relativi all'Industria manifatturiera, derivanti dall'indagine congiunturale della Camera della Romagna (rivolta a imprese con più di 9 addetti), al terzo trimestre 2023, sullo stesso trimestre dell'anno precedente, sono negativi per le variabili analizzate: -4,5% la produzione, -1,3% il fatturato, -21,0% gli ordini interni e -12,7% la domanda estera. Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti) la produzione, pur confermando il trend positivo (+6,7%), risulta in ridimensionamento dal secondo trimestre 2022. Con riferimento ai principali comparti del Manifatturiero riminese, essi appaiono ancora tutti in terreno positivo, tranne Prodotti in metallo (-1,8%). Inferiori al dato medio le performance produttive dei comparti Alimentare (+4,4%), Abbigliamento e accessori (+5,0%), Legno e Mobili (+3,2%); superiori, invece, la dinamica di Chimica e plastica (+9,1%), Elettronica (+10,3%), Meccanica (+10,2%) e Altre industrie (+18,5%). In tale contesto si inserisce la crescita della dinamica occupazionale degli ultimi 12 mesi (+5,8%). In merito, infine, alla struttura produttiva, si rileva una riduzione della consistenza delle imprese manifatturiere attive al 30/09/2023 (-3,1%, 2.458 unità), rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Nel settore edile (5.098 unità a fine settembre 2023) si riscontra una flessione annua del numero di imprese attive (-4,1%); stessa dinamica per il relativo volume d'affari nel terzo trimestre dell'anno, in parte dovuto alla rimodulazione del cosiddetto Superbonus fiscale: -1,4% rispetto all'analogo periodo del 2022 (indagine congiunturale di Unioncamere Emilia-Romagna).
Per ciò che concerne il Commercio al dettaglio, le vendite nel terzo trimestre 2023, in termini tendenziali, risultano in aumento (+1,3%), grazie sia al comparto alimentare (+0,6%) sia a quello non alimentare (+1,0%); riguardo alla dimensione, si riscontrano numeri positivi per la media e grande distribuzione (nell'ordine, +3,7% e +2,9%) e negativi per la piccola (-0,7%). In termini di numerosità, le imprese attive del Commercio al dettaglio (4.677 unità al 30/09/2023) risultano in calo (-3,9% annuo), così come la consistenza delle imprese nel settore del Commercio nel suo complesso (ingrosso, dettaglio e riparazioni autoveicoli), che conta, al 30/09/2023, 8.436 imprese (-2,8% rispetto al 30/09/2022).
Nei primi nove mesi dell'anno crescono lievemente le esportazioni in provincia di Rimini (pari a 2.296,2 milioni di euro): +0,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, inferiore alla variazione regionale (+1,4%) e nazionale (+1,0%). Il dato relativo al 3° trimestre, però, risulta essere negativo: -5,9%, infatti, rispetto a luglio-settembre 2022. Analizzando ora l'intero periodo dell'anno in corso (gennaio-settembre 2023), riguardo ai principali prodotti, aumentano le esportazioni delle macchine utensili e per la formatura dei metalli (+4,8%, 16,4% del totale), degli articoli di abbigliamento (+8,5%, 14,5%), delle navi e imbarcazioni (+9,8%, 13,2%), degli altri prodotti alimentari (zucchero, cacao, condimenti vari, pasti pronti, alimenti dietetici) (+10,8%, 4,5%) e degli elementi da costruzione in metallo (+17,9%, 3,8%); calano, invece, le esportazioni delle altre macchine di impiego generale (forni, caldaie, condizionatori, distributori automatici) (-5,7%, 7,4% del totale), degli apparecchi per uso domestico (-0,9%, 3,9%), delle bevande (-2,6%, 3,0%), degli articoli di maglieria (-7,9%, 2,4%) e degli altri prodotti in metallo (contenitori, imballaggi, infissi, porte) (-33,2%, 2,2%). Per ciò che concerne i principali Paesi, in crescita l'export verso la Spagna (+1,4%, 4,2% del totale), in flessione verso gli Stati Uniti (-1,8%, 14,2%), il Regno Unito (-6,6%, 9,0%), la Francia (-1,2%, 8,0%) e la Germania (-7,9%, 6,8%).
Riguardo al Turismo, le imprese attive dei Servizi di Alloggio e ristorazione (4.723 unità al 30/09/2023) risultano in diminuzione rispetto al 30/09/2022 (-1,4%). Positivi, invece, i dati provvisori relativi al movimento turistico che, nel periodo gennaio-ottobre 2023, rilevano una crescita annua degli arrivi del 5,3% (3.422.255 unità) e delle presenze dello 0,5% (14.105.190 unità). Migliori, in tale contesto, i risultati della clientela straniera rispetto a quella italiana: +1,9% gli arrivi italiani e -3,4% le presenze nazionali, +18,3% gli arrivi stranieri e +13,2% le presenze estere. In calo, invece, nel terzo trimestre, il fatturato dell'intero settore (-0,8% rispetto al terzo trimestre 2022, come risulta da indagine congiunturale Unioncamere E-R).
Le imprese attive nel settore "Trasporti di merci su strada" risultano in calo annuo del 7,0% (522 unità al 30/09/2023), analogamente alla dinamica del settore principale, Trasporti e magazzinaggio (891 unità, -4,2%). Positivi invece, nel periodo gennaio-ottobre 2023, i dati sul movimento passeggeri all'aeroporto Fellini di Rimini: +29,4% di arrivi (130.805 unità) e +30,5% di partenze (131.472 unità).
I dati ISTAT Forze di lavoro relativi al 2° trimestre 2023 (media annua trimestrale) rilevano per la provincia di Rimini:
- un tasso di attività 15-64 anni (70,4%) inferiore al dato regionale (74,1%) e maggiore della media nazionale (66,1%);
- un tasso di occupazione 15-64 anni (64,8%) minore del dato regionale (70,4%) e superiore a quello nazionale (60,8%);
- un tasso di disoccupazione 15 anni e più (7,7%) più alto della media regionale (4,9%) e in linea con quella nazionale (7,8%);
- un tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni (30,8%) nettamente superiore a quello dell'Emilia-Romagna (17,4%) e dell'Italia (22,9%).
In crescita le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni nel periodo gennaio-ottobre 2023 (3,3 milioni di ore): +16,5%, infatti, rispetto ai primi dieci mesi del 2022. Nello specifico, aumenta sia la CIG ordinaria (+16,7%), che costituisce la maggioranza delle ore autorizzate (76,3%), sia quella straordinaria (+55,4%, 23,7% del totale) mentre si azzera la CIG in deroga. Il manifatturiero è il settore che assorbe la stragrande maggioranza delle ore autorizzate (92,7% del totale), seguito, a debita distanza, dalle Costruzioni (3,9%); entrambi risultano in deciso aumento (+35,6% l'Industria manifatturiera, +41,1% il settore edile).
Proseguendo, positivo il saldo attivazioni-cessazioni (dato destagionalizzato) dei rapporti di lavoro dipendente nel periodo gennaio-luglio dell'anno in corso: +2.466 unità, con 54.239 attivazioni (-3,4% su gennaio-luglio 2022) e 51.773 cessazioni (-7,6%). Un cenno, poi, alle dimissioni volontarie, che nel riminese, nel primo semestre 2023, hanno caratterizzato 6.931 rapporti di lavoro dipendente (il 17,9% delle cessazioni complessive); nel confronto col primo semestre 2022, si rileva un calo delle stesse pari al 4,9%.
Come sostegno economico di contrasto alla povertà, nel periodo gennaio-ottobre 2023 sono 3.121 i nuclei familiari che hanno percepito almeno una mensilità del Reddito di Cittadinanza, con un importo medio mensile di 500 euro (+2,7% sull'importo medio mensile 2022); 647 nuclei familiari hanno percepito, invece, la Pensione di Cittadinanza, con un importo medio mensile di 303 euro (+7,7% sull'importo medio mensile 2022).
Riguardo all'andamento del Credito, al 30/09/2023 i prestiti totali ammontano a 8.573 milioni di euro, di cui il 56,4% erogato alle imprese. Rispetto al 30 settembre 2022 si registra una diminuzione del 2,8% dei prestiti concessi; nel dettaglio, calano i prestiti alle imprese (-4,2%) e quelli alle famiglie (-0,9%). Se, da un lato, il calo verso le imprese si accentua, dall'altro, la flessione dei prestiti alle famiglie rappresenta una vera e propria svolta, dopo molti anni caratterizzati sempre da variazioni tendenziali positive. Per ciò che concerne i prestiti alle imprese, risultano in flessione quelli verso il manifatturiero (-1,5%), le Costruzioni (-2,2%) e i Servizi nel complesso (-5,4%). Si evidenzia, poi, un calo dei depositi (-6,3%, 10.993 milioni di euro al 30 settembre 2023), iniziato da quasi un anno. L'incidenza delle sofferenze sui prestiti totali, al secondo trimestre 2023, risulta pari all'1,7% (Emilia-Romagna e Italia: 1,3%), con un trend in progressivo calo; stessa dinamica per il tasso di deterioramento del credito rilevato in provincia a fine settembre 2023 (1,1%, 1,7 nel terzo trimestre 2022).
In relazione al Fondo di Garanzia per le PMI, i dati più recenti dicono che in provincia di Rimini, nel periodo aprile-giugno 2023, sono state accolte 323 operazioni di finanziamento (8,8% del totale regionale), con un aumento congiunturale del 13,3% (285 operazioni a gennaio-marzo). L'importo finanziato complessivo del 2° trimestre ammonta a 61 milioni di euro (+36,9% in termini congiunturali) mentre l'importo finanziato medio risulta di 189mila euro (219mila euro in Emilia-Romagna, 192mila euro in Italia).
In tale contesto si inserisce il discorso relativo all'inflazione sul territorio, misurata dall'indice ISTAT NIC (prezzi al consumo per l'intera collettività). Sulla base di tale indice, la variazione tendenziale media per il capoluogo di Rimini (estendibile all'intera provincia) nel periodo gennaio-ottobre 2023 è stata pari a +6,3% (Emilia-Romagna: +6,3%, Italia: +6,7%), con un trend costantemente in discesa da inizio anno (ad eccezione della ripresa di aprile); a conferma, a gennaio (+9,7%) e a ottobre (+1,3%) si registrano le variazioni positive, rispettivamente, più alta e più bassa dei primi dieci mesi. La maggiore crescita annua dei prezzi (periodo gennaio-ottobre 2023) riguarda la voce "prodotti alimentari e bevande analcoliche" (+10,6%), in rallentamento (da +13,2% di gennaio a +6,4% di ottobre); a seguire, "abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili" (+9,0%), al cui interno spicca la voce "energia elettrica, gas e altri combustibili" (+5,4%), entrambe in fortissimo ridimensionamento, partendo da un deciso incremento ad inizio anno (nell'ordine, +35,5% e +66,6% di gennaio) fino ad arrivare ad una sensibile diminuzione a fine periodo (rispettivamente, -19,3% e -38,8%).
In base alle ultime previsioni Prometeia (rilasciate a ottobre), a fronte di un 2022 archiviato con un incremento del 4,4%, per il 2023 si stima una crescita annua del valore aggiunto (a prezzi base e costanti) pari allo 0,6% (+0,8% Emilia-Romagna, +0,8% Italia), in calo rispetto a quanto previsto negli scenari precedenti (+1,1%, luglio scorso). A livello settoriale, tra le due stime (ottobre e luglio) si registrano poche differenze per l'Agricoltura (-4,5%, rispetto al -4,6% precedente) e l'Industria (-3,6%, -3,8% in precedenza); qualche differenza, seppur lieve, si riscontra per i Servizi (+1,5%, dal +1,8%) mentre lo scostamento vero e proprio riguarda le Costruzioni (+0,3%, rispetto al +4,7% stimato in precedenza). Per il 2024 si conferma l'aumento del valore aggiunto che, sulla base delle ultime stime, dovrebbe segnare una variazione annua del +0,4% (+0,5% in Emilia-Romagna, +0,3% in Italia).
[lettere] Le storia di Franco
Nella lettera inviata ai giornali dall'assessore alla protezione sociale del comune di Rimini, Kristian Gianfreda, una storia di Natale, una storia a lieto fine. E' quella di Franco, noto e storico clochard riminese. Dopo un malore (segnalato da una collega alla Caritas), che l'ha costretto in ospedale, è stato accolto nella Capanna di Betlemme e da lì è ripartita la sua seconda vita.
Caro Direttore,
Il Natale segna il tempo anche di tante storie piccole e memorabili, raccontate magari sul filo della commozione. Chi si dedica alle persone fragili ha un’occasione in più rispetto agli altri di trasformazione personale: si confronta ogni giorno con trame di vita difficili, dolorose, talvolta crude, in cui però, l’impegno, la fatica e il sudore sono un fattore trasformativo per sé e per chi si aiuta, che ci sia un ‘il lieto fine’ o meno. Un compito silenzioso, svolto quotidianamente senza riflettori. L'onore nei confronti di chi ce la sta facendo e verso chi si impegna affinché le persone possano farcela, vorrei sintetizzarlo nella storia del nostro Franco, soprannominato affettuasamente Franchino.
Scelgo Franco perché a Rimini lo conoscono in tanti.
Per anni e anni, dal 2005, ha vissuto in strada, soprattutto nel centro storico, tra piazza Tre Martiri e piazza Cavour.
Girava con i panni logori, consunti, sempre gli stessi. Aveva un modo diffidente, sua caratteristica ormai nota ai più. Non chiedeva carità e, anche chi si avvicinava gentilmente e con tutte le buone intenzioni per offrigli qualcosa veniva regolarmente ricambiato con uno sguardo contrito e uno sbuffo. Franchino ha sempre voluto pagare le sue cose in autonomia. L’indipendenza era il suo orgoglio e la sua gabbia. L’unica cosa che poteva accettare erano le immancabili sigarette, la solo ‘compagnia’ che gradiva con sé.
A febbraio Franco, però, è stato male. Già da mesi non stava bene, ma nonostante i ripetuti tentavi di aiuto, continuava a rifiutare ogni intervento di soccorso fino a quando non è stato ricoverato all’Infermi per un lieve malore. Molti, da quel giorno, non vedendolo più gironzolare per le strade cittadine e i suoi soliti luoghi, hanno temuto il peggio.
Invece Franchino, oggi, sta bene. Quel giorno, infatti, siamo riusciti ad attivare in sinergia tutti i servizi necessari insieme all’Ausl e al terzo settore. Così Franchino ha cominciato una nuova vita e quest’anno trascorrerà il suo primo Natale davanti a un albero, avvolto dal calore della sua nuova casa e famiglia: la Capanna di Betlemme, dove, a seguito del rilascio dall’ospedale, è stato accolto con premura da volontari e operatori che gli hanno aperto le porte cercando non solo di dargli un tetto e un posto dove ripararsi, ma di farlo sentire il più possibile a suo agio.
Da sempre refrattario al contatto e al dialogo con gli altri, i volontari all’inizio temevano potesse scappare, invece una volta lì, passo dopo passo, si è instaurato una grande e quasi commovente complicità, a tratti intangibile, tra sorrisi e piccoli ghigni d’intesa, che sono la sua dimostrazione di affetto. Tra caffè e yogurt, che lui adora.
Arrivato che pesava 30 chili, ora Franco per molti, quando lo incrociano per strada, è quasi irriconoscibile con il look rinnovato e i capelli corti. Oggi vederlo così, circondato dall’amore e dall’affetto degli operatori della Capanna di Betlemme dove tutt’ora vive, è una carezza al cuore che riassume l’instancabile lavoro delle associazioni, degli operatori e dei volontari del terzo settore, delle assistenti sociali e degli operatori sanitari che, con la loro dedizione e professionalità, dimostrano come la cura verso l’altro possa davvero cambiare l’orizzonte e la vita di tanti. In tanti sono ancora oggi in strada, ma vedere Franchino fa bene a tutti, anche a chi è ancora solo. È da qui che dobbiamo sempre ripartire per apprezzare e migliorare la solidità e il valore di una comunità, in cui le realtà del terzo settore e la capacità di cura delle istituzioni sono un faro luminoso contro l’isolamento e la solitudine.
Kristian Gianfreda
Alessandro La Motta, ‘Abitare il mito’, è uscito il catalogo
L’artista riminese Alessandro La Motta ha esposto nelle scorse settimane per Ieg nello spazio Convivio del Palacongressi di Rimini. Adesso le opere in mostra, una ventina circa, sono diventate un catalogo, 'Abitare il mito', a cura dell'artista. Vi proponiamo l'introduzione di Roberta Tosi
La parte, il frammento, e poi il tutto.
Il mito accede a uno sguardo diverso del mondo, a un orizzonte che si addentra nell’invisibile, squadernando la realtà. Cos’è il mito? Ha a che fare con la verità, la verità ultima ma non è verità. A volte è una fragile brezza racchiusa tra le labbra di splendide dee e arcaiche korai ma è anche una folgore, una tempesta nascosta nei sogni dei temerari, nell’utopia di animi inquieti. Accede alla necessità, alla memoria, a radici che diventano narrazione oppure destino, ma è anche fenomeno e speranza, corrispondenza di senso e vertigine ineguagliata. Il mito attraversa così le ere, travalica il tempo nella sua forma del dare e del prendere, generando rappresentazioni e simboli e fede. E s’invera, diventando carne e vita, si fa storia, trova la sorgente e si scopre nel cuore dell’essere umano fin dalle sue origini.
Cammina. Strada tra le strade. E polvere e cenere.
A tratti scompare e, sopito, sembra dissolversi ma solo per poco. Lascia tracce di sé, il mito, tra le mani, nei colori e i respiri, nei luoghi bui senza nome. Non a tutti è concesso sentirne ancora il richiamo, sospeso nelle vocali mute, aggrappato alla mancanza o al desiderio.
A fare del mito un mito, ha scritto Jean-Louis Chrétien è ciò che dell’essere umano non può dirsi, se non in un modo che prescinda dal canto inquieto del tempo ovvero «[…] la passione, il dolore, il felice incontro e la gioia che arreca tormento.»
Qui, nelle fessure della materia, nelle insidie dell’esistenza, tra i suoi splendori e i suoi inafferrabili pensieri si sporge la mano del cercatore, del poeta, del pittore. Perché nel mito c’è qualcosa di irrinunciabile e che splende.
«Quello che cerco l’ho nel cuore, come te.» Aveva detto Odisseo a Calipso, nei noti Dialoghi con Leucò di Pavese. Cosa cerca allora la mano di Alessandro La Motta? Cosa trattiene nel cuore quando lavora con l’olio, la cera, schiude il legno a raccogliere forme, impone al gesso, alla tela i gesti estremi di una bellezza eternata? Nel suo sguardo sorgono immagini come grida nel tempo e che al tempo appartengono, volti come ossessioni che si inseguono e accarezzano la materia con forza e delicatezza, cercando di mettere a tacere ciò che brucia e si scuote in fondo all’anima. Sono crepe, squarci rubati e forgiati nella loro purezza in una sorta di spazio ideale. Ne sente l’urgenza Alessandro La Motta, il richiamo a una militanza contro l’oblio e il rischio della deriva. È come se per l’artista qualcosa fosse andato perduto, disperso perfino nel proprio riflesso: la fame d’eterno, la potenza dell’essere, la ferita assoluta della bellezza, e per questo fosse necessario rievocarle, ora proprio ora, uguali e distinte, fondatrici di antiche trame attualissime. Sembra muoverlo una segreta hybris, che non conosce misura e non teme punizione alcuna.
Sarà per questo che sorgono come fenici, ma non dalle proprie ceneri perché non se ne sono mai andati veramente, i volti di Afrodite, Ulisse, Demetra, Efesto, Poseidone… lacerti strappati al fuoco e al vento, alla terra e all’acqua, assenza di corpi colmati dalla presenza di sguardi e labbra in attesa di nuove parole da pronunciare. Frammenti evocatori d’immagini compiute, fissati nella loro stessa eternità. Forme che attendono, sospese. E l’artista le nomina. Una a una.
«Nominare - aveva scritto Heidegger - è un dire (sagen), cioè un mostrare (zeigen). Nominare è mostrare aprendo, svelando […], affinché il chiamato venga salvaguardato nella sua lontananza […]. Perché il dire del poeta è preso in questa dimensione in cui occorre lasciar apparire (velando-svelando)…». Torna Omero e torna Dante e i poeti, gli scrittori, gli artisti prima e dopo di loro. S’inserisce qui allora la tensione che muove il gesto, lo spirito dell’artista, in questo movimento che è svelamento e apparizione insieme e per farlo Alessandro scava, come fosse un archeologo. La sua diventa una ricerca inesausta tra le stratificazioni, i depositi geologici che conosce solo l’arte. Lo spinge quello spirito sopravvissuto e mai davvero appagato che custodisce in ogni eidos e lo costringe a ricominciare ogni volta, come fosse la prima. Lo assedia l’anima, che lo vede nascere riminese, di fuoco e passione, illuminata dal calore della terra delle sue radici familiari, la Sicilia. Scava allora l’artista per esaltare ciò che appare dimenticato e renderlo manifesto nella materia, nello splendore ferito e incompiuto come se dovesse sempre sfidare ciò che è inafferrabile, lasciando scorgere, intravedere tra le pieghe del colore, quello che non si può del tutto rivelare. La Motta lo fa recuperando le radici profonde che appartengono alle origini, quelle mediterranee, echi che soffiano con il vento nelle vele gravide di memorie, leggende e che profumano d’antico, e di gelsomino. Si scopre poeta quando cerca la parola esatta da scolpire come fosse pietra tra le pieghe del suo sentire. E ai poeti guarda, s’ispira, interpreta. Lascia che le parole scorrano anche nelle sue opere e se ne approprino, versi inabissati nel mito o che sente più vicini e vivi, da incidere nelle trame di una tela, o nella materia che percepisce propria, scoprendo una pienezza di senso laddove esisteva solo il vuoto. Con loro intesse un dialogo fatto di rimandi, ispirazioni, tensioni.
«L’armonia del cosmo è effetto di tensioni contrastanti, come quella dell’arco e della lira», diceva Eraclito. A questa armonia guarda in fondo La Motta, cercando di restituirne la compiutezza, saccheggiandone l’istinto, avvertendo l’inquietudine nel momento in cui ne coglie le inesauribili sfaccettature. Si svela così una presenza, colma d’assenza. «Forse l’assenza è l’opera d’arte», aveva scritto Pierre Fédida, guardando all’immagine che si fa respiro per l’altro, aria e vuoto… In questi volti antichi, quasi nostalgici eppure modernissimi, che l’artista porta alla luce estraendoli dal baratro delle proprie inquietudini, si scopre dunque la ferita, la mancanza, lo sguardo vuoto quasi scarnificato degli dei, colmo della nostra essenza. L’illusione di bastare a se stessi della nostra stordente quotidianità, è come se venisse frantumata di fronte al richiamo di eroici bagliori, e di tremori che appartengono alla radice ancestrale del nostro essere, una perfetta incompiutezza che rammenta come l’ultima parola non sia ancora stata scritta.
Nel suo scuotere la materia dalla polvere di un passato glorioso ma già vissuto, La Motta ne sfida e allo stesso tempo ne recupera la sacralità. L’aura che rende quelle opere così distanti e inavvicinabili, l’alterità che potrebbe a tratti incutere timore, viene dall’artista afferrata e plasmata nel mito che attraversa con la determinazione e la sfrontatezza di chi stia compiendo un viaggio esaltante e misterioso. La meta? La bellezza. Quella che rifugge dalle categorie estetizzanti e posa, dove posano gli dei.
«Bellezza, portami qui, nel cuore profondo dell’esistenza, dove dolore e gioia si mescolano nel liquore sacro della vita…» ha scritto il poeta Davide Rondoni.
La bellezza spalanca allora voragini, vertigini che trafiggono l’essere umano e lo rivelano a se stesso e a ciò che lo eccede. E la ricerca di La Motta ne ferma le apparizioni, l’istante che si perpetua inesauribile, quasi si potesse sigillare nel tremito della voce e nel calore che plasma la forma, ogni forma, come fosse creta sopravvissuta agli affanni del tempo. Il suo viaggio è quello che lo vede ancorarsi al mito come ultima obbedienza all’arte per un destino di bellezza che possa ricominciare nel paradosso del fare e del disfare continuamente, nel frammento nostalgia del tutto e per scoprire, noi, quale sguardo, quale canto, quale mito, poter ancora abitare.
Roberta Tosi