Venerdì, 18 Marzo 2022 12:00

18 marzo

Statale, il cantiere parte senza ingorghi | Situazione profughi | Elezioni a Riccione

(Rimini) Si è costituita l'altra sera a Riccione la lista civica 'Uniamo Riccione con Daniela Angelini', presente all'assemblea. "Uniamo Riccione vuole essere uno spazio culturale aperto, un laboratorio di idee e proposte per la Città che nasce per supportare la candidatura di Daniela Angelini alle prossime elezioni Comunali e intende mantenere questo ruolo proattivo anche dopo la consultazione amministrativa", spiega il coordinatore William Casadei. “Dal nome scelto per la lista vogliamo far capire il nostro primario obiettivo che è quello di riappacificare la città dopo anni di contrapposizioni laceranti, per ritrovare armonia e coesione sociale tra le persone, le imprese, le famiglie e tutti i cittadini riccionesi. Siamo convinti che Daniela Angelini possa realizzare questa fondamentale operazione di unione e rilancio della città insieme a persone come noi che si pongono come unico interesse il bene comune e come valore condiviso l’amore per Riccione”.

Uniamo Riccione "non ha bandiere politiche ed è rappresentata da persone che appartengono a diverse aree della società. Vi fanno parte manager, imprenditori, commercianti, professionisti, studenti, pensionati, insegnati, persone impegnate nel terzo settore e nel sociale che vogliono portare visione e idee per realizzare la Riccione dei prossimi 10 anni", tra cui Alberto Beltrame, Filippo Barnabè, Alessandro Nicolardi, Valentina Zangheri, Francesca Ravaglia, Davide Corbelli, Michela Ronci, Claudio Villa, Fabio Della Rosa, Grazia Bartolini, solo per citarne alcune visto che il gruppo si sta ampliando giorno dopo giorno. Il Coordinamento del gruppo è stato affidato in questa fase a William Casadei e Mauro Villa.

In programma, "rigenerazione urbana, ambiente, turismo, cultura, sostenibilità, sicurezza, nuove generazioni, transizione digitale e servizi alla persona sono i principali temi che saranno affrontati in queste settimane dai tavoli di lavoro che sono aperti a tutti i riccionesi interessati a dare un contributo di idee e progetti".

(Rimini) Durante il taovlo di coordinamento per ll'accoglienza dei profughi ucraini che si è svolto ieri in Prefettura a Rimini, il prefetto Giuseppe Forlenza ha ribadito "la necessità di registrare le persone accolte non solo allo scopo di conoscere la consistenza delle presenze sul territorio, ma anche per assolvere tutti quelli che sono gli obblighi legati ai profili sanitari e a quelli scolastici, per i quali vi è l’esigenza immediata di acquisire sia il dato anagrafico che un contatto telefonico di riferimento e il luogo preciso di accoglienza, ivi compresi gli eventuali spostamenti".

Forlenza ha inoltre rinnovato l’appello ai Comuni, "che hanno contezza delle presenze nell’ambito territoriale di competenza, di favorire una tempestiva e immediata registrazione di tutti, avvalendosi anche del prezioso apporto delle Polizie Municipali che contribuiscono a fornire il dato ai Carabinieri o, per il Comune capoluogo, alla Polizia di Stato". Al riguardo, il Questore ha precisato che "almeno i due terzi delle persone registrate non hanno attivato la richiesta di richiedente asilo, attesa l’aspirazione a rientrare nel proprio Paese non appena le condizioni lo consentano". 

Il Prefetto ha, quindi, nuovamente evidenziato che "i canali ordinari attraverso i quali l’accoglienza viene finanziata da risorse pubbliche sono i centri di accoglienza straordinaria (Cas), con ampliamento delle possibilità per le associazioni che a suo tempo sono risultate essere aggiudicatarie del bando pubblico per la gestione dei migranti; il sistema di accoglienza e integrazione (Sai) finanziato dallo Stato e gestito dai Comuni che vi aderiscono o intendono farlo". PRevista poi la "stipula di una Convenzione tra Prefettura e Comune per una diretta gestione dei profughi anche attraverso le associazioni o i privati, ai sensi dell’art.15 della Legge 241/90 (schema pubblicato sul sito della Prefettura)". 

Su quest’ultimo punto, in particolare, il Prefetto ha rinnovato l’invito agli Enti Locali "a stipulare la convenzione perché la rete dei Cas, per la quale la Prefettura sta compiendo ogni possibile sforzo per reperire posti disponibili, non potrà certamente soddisfare le richieste che verosimilmente cresceranno in maniera esponenziale. L’auspicio, peraltro, è che anche per l’accoglienza attualmente svolta in gran parte presso nuclei familiari, questi ultimi possano trovare sostegno attraverso un apposito provvedimento normativo".

(Rimini) "Urgenza della libertà" è il primo degli appuntamenti della rassegna La Riccionese- Conversazioni e Contemplazioni", ad andare in scena ieri sera, 16 marzo, al Palazzo del Turismo di Riccione con il giornalista Nicola Porro e il poeta e scrittore, curatore della rassegna, Davide Rondoni in dialogo con il condirettore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni.

Prossimo appuntamento il 22 marzo con ' Io amo il mio ospedale' alla sala Concordia del Palacongressi, ore 21.00 con il comico e attore Paolo Cevoli. Mentre il 21 marzo in occasione della Giornata mondiale della poesia si svolgerà al Palazzo del Turismo 'Rubare la Primavera' ,la poesia di Luca Nicoletti tra fotografia e musica con le immagini di Rosita Nicoletti e i versi del figlio poeta, alle ore 21. Ad accompagnare la lettura poetica ci saranno le fotografie dei paesaggi fra mare e collina colti dall'obiettivo della madre del poeta, Rosita, che amava ritrarre con la sua macchina fotografica la sua terra, dalle colline della Valle del Conca ai paesaggi marini di Riccione.

(Rimini) Torna domenica 20 marzo alle ore 21 in piazza Tre Martiri l'Appello all'umano, l'appuntamento di preghiera e testimonianza per i cristiani che soffrono e sono perseguitati in tante parti del mondo. In questa circostanza "non possiamo non ricordare che i venti di guerra si sono drammaticamente avvicinati a noi, con l'invasione dell'Ucraina da parte dei soldati russi di Putin", spiegano i promotori.

Sono già milioni di donne, bambini e anziani profughi costretti a fuggire verso i paesi dell'ovest e di questi quasi 50mila finora quelli già arrivati in Italia. "Inoltre questa guerra rischia di "mettere in ombra" altri scenari bellici, di violenza e persecuzioni che persistono e per i quali abbiamo pregato fin dall'inizio della nostra iniziativa. È infatti dal 20 agosto 2014 che a Rimini, come in altre città, ogni 20 del mese viene attuato senza soluzione di continuità questo appuntamento".

"Siamo convinti che ogni tentativo e sforzo di dialogo vada messo in atto anzitutto per fermare l'utilizzo delle armi ma per raggiungere la vera pace. Che riguarda ciascuno di noi, non solo i responsabili politici e militari dei Paesi coinvolti. Per questo continuiamo ad accogliere l'invito di papa Francesco che ha detto: "Gesù ci ha insegnato che all'insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra". Accogliamo con entusiasmo e partecipazione l'iniziativa del Papa che il 25 marzo, giorno della festa dell'Annunciazione, pregherà in Vaticano con l'affidamento al Cuore Immacolato di Maria la Russia e l'Ucraina", spiegano i promotori.

Come sempre si uniranno a noi in comunione di preghiera e intenti altre città e alcune decine di comunità religiose in Italia e all'estero. Inoltre la consueta raccolta di fondi stavolta sarà devoluta all'aiuto ai profughi ucraini già arrivati e che ancora verranno in Italia.

(Rimini) Anche i Vigili del Fuoco del Comando di Rimini, a titolo volontario, hanno cercato di dare un proprio piccolo contributo nell'affrontare la perdurante emergenza umanitaria del popolo ucraino. Dopo un rapido passaparola tra i colleghi e grazie anche al contributo del Comando, di diversi cittadini ed aziende, lunedì 14Marzo alle 6 di mattina quattro vigili, a bordo di due van carichi di medicinali, materiale di primo soccorso, acqua, alimenti a lunga scadenza e vestiti, sono partiti da via Varisco alla volta di Csenger, piccolo centro ungherese prossimo alla frontiera con l'Ucraina.

Arrivati a destinazione dopo 14 ore di viaggio, sono stati accolti nella locale caserma dei pompieri, dove hanno passato la notte. La mattina seguente, accompagnata dal Dr. Jozsef Nota, dirigente del comando provinciale di Fehérgyarmat, la squadra riminese si è recata al centro di prima accoglienza di Tiszabecs, sulla frontiera, e qui ha consegnato tutto il materiale donato e trasportato dall'Italia. Successivamente si è spostata in un secondo punto di accoglienza più a Nord,a Beregsurany, dove dieci persone appartenenti a tre differenti nuclei familiari attendevano un passaggio verso l'Italia.

Nel dettaglio, dopo essere stati regolarizzati per l'ingresso nella UE ed essere stati sottoposti a tampone rapido, a bordo dei due pulmini sono saliti un'intera famiglia ( genitori e tre figli in età scolare) e due donne con tre bambine piccole. Queste ultime hanno potuto effettuare un ricongiungimento familiare, una a Trieste e una a Bologna.

Il nucleo di cinque persone è stato accompagnato a Rimini, in una struttura gestita dalle Maestre Pie, che in primis assicureranno loro una sistemazione e l'inserimento a scuola dei tre figli; questa famiglia ,abitante nelle campagne a sud di Kiev, è scampata domenica 13 Marzo al bombardamento ed alla distruzione della propria casa,con la conseguente perdita di tutti gli animali che il capofamiglia allevava e che costituivano l'unica propria forma di sostentamento. La missione dei Vigili del Fuoco riminese si è conclusa alle 3 di mattina di Mercoledì 16 Marzo.

Giovedì, 17 Marzo 2022 19:08

Profughi, sono già oltre 2mila a Rimini

(Rimini) Alle 12 di oggi, secondo i dati delle Prefetture, sono 12.069 i profughi arrivati in regione, di 800 ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas). Nell'area metropolitana di Bologna, risultano arrivate 2242 persone di cui 274 ospiti nella rete Cas. Per quanto riguarda gli altri territori regionali: a Ferrara risultano arrivate 1122 persone di cui 58 ospiti nella rete Cas; a Forlì-Cesena risultano arrivate 617 persone, nessuno ospitato nella rete Cas; a Modena risultano arrivate 1616 persone di cui 34 ospiti nella rete Cas; a Parma risultano arrivate 649 persone di cui uno ospite nella rete Cas; a Piacenza risultano arrivate 937 persone di cui 19 ospiti nella rete Cas; a Ravenna risultano arrivate 681 persone di cui 168 ospiti nella rete Cas; a Reggio Emilia risultano arrivate 2139 persone di cui 155 gli ospiti nella rete Cas; a Rimini risultano arrivate 2066 persone di cui 91 ospiti nella rete Cas.

Secondo la prefettura di Rimini, sul fronte scolastico, sono state registrate procedure di accoglienza per 25 studenti di scuole di diverso ordine e grado e per 20 bambini per l’inserimento scolastico, il rappresentante dell’Ambito territoriale dell’Ufficio Scolastico Regionale ha comunicato che al momento non vi sono particolari criticità e che, unitamente al Comune di Rimini, si sta progettando la possibilità di organizzare specifici “centri estivi” nell’ambito dei quali effettuare anche attività di natura didattica.

Giovedì, 17 Marzo 2022 17:43

Scuola, 15 assunzioni nelle comunali

(Rimini) Attenzione all'impatto ambientale, cura del biologico e del kilometro zero (con menù attenti alla nostra tradizione, tra i preferiti i sardoncini la seppia con i piselli), valorizzazione occupazionale. Sono questi i punti di forza dell'offerta delle mense scolastiche biologiche del Comune di Rimini, che hanno fruttato un premio di circa 130 mila euro da parte del Ministero dell'agricoltura, che l'Amministrazione comunale ha deciso di investire per abbattere il costo delle rette della mensa per le famiglie riminesi, in base al reddito isee, e per assumere altro personale dalle categorie protette per sviluppare il servizio. 

Sono ogni giorno circa 3.500 i pasti per la scuola di infanzia statale e comunale e le primarie che vengono servite a cura del Comune di Rimini. La scelta importante è stata fatta all'inizio del Covid, quando a fronte di una larga parte di amministrazioni locali che si sono indirizzate sull'utilizzo dei piatti monouso, Rimini ha invece scelto di utilizzare la ceramica. Questo ha significato un maggiore costo (totalmente assorbito dal Comune di Rimini, senza incidere sul costo della retta) ma soprattutto una logistica più complessa, dalla preparazione, al trasporto, fino al lavaggio e al riuso. Un maggiore sforzo che ha però portato a ricadute positive importanti, sia a livello ambientale che occupazionale. Per garantire la qualità del servizio, a fronte di un maggiore onere organizzativo, il Comune di Rimini ha infatti assunto quindici persone, soprattutto donne, individuate tramite le liste delle categorie protette.

"Investire nella qualità – spiega Chiara Bellini, Vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – significa non solo offrire un servizio migliore, ma anche innescare un ciclo virtuoso in grado di sviluppare economie, assunzioni e sgravimper le famiglie. In tempi di crisi abbiamo scelto di puntare su scelte coraggiose, anche grazie all'ascolto dei suggerimenti del personale e delle famiglie. Un dialogo aperto che, dopo gli ostacoli legati al covid, contiamo di tornare a sviluppare a pieno. Penso alle commissioni mensa, e a tutte quelle occasioni di confronto diretto tra famiglia e scuola fondamentali, così importanti per mantenere alti gli standard qualitativi. Un servizio che stiamo mettendo a sistema per continuare a sviluppare, ogni anno, nuove opportunità e proposte in grado, da una parte, di intercettare le richieste delle famiglie e, dall'altra, di allargare la qualità dei menù a quella dell'ambiente e dell'occupazione".

(Rimini) "Mamme con bimbi di pochi mesi a loro fianco, anziani e persone con disabilità che cercano un posto sicuro. Famiglie intere con ancora negli occhi l'orrore dei bombardamenti e delle macerie. Siamo di fronte a un'emergenza umanitaria senza precedenti, che cresce di giorno in giorno. Nella provincia di Rimini il numero di persone accolte nelle ultime due settimane (in gran parte in alcune strutture alberghiere) ha raggiunto livelli importanti, considerando che la grande maggioranza sono bambini e donne". Così l'assessore Kristian Gianfreda del comune di Rimini.

"Sono numeri straordinari per uno sforzo altrettanto straordinario sul fronte dell'accoglienza fatto insieme dalle istituzioni, coordinate dalla Prefettura, dalle componenti solidaristiche, civiche, spontanee che si sono attivate per offrire una mano alla comunità ucraina e, per quanto riguarda il Comune di Rimini dal Tavolo di Coordinamento del Terzo settore costituitosi in questi giorni".

Una rete "che ci ha permesso finora di dare risposta a un numero eccezionale di persone arrivate qui direttamente dall'orrore della guerra, ma ovviamente, continuando a perdurare l'assoluta incertezza circa il futuro prossimo: quante persone arriveranno ancora? Quanto tempo si fermeranno? Per questo, per poter gestire al meglio la situazione, serve che il Governo, di concerto con gli enti regionali, intervenga il prima possibile per sostenere i territori in questa fase non semplice, predisponendo risorse straordinarie e aiuti mirati".

Quello che "bisogna scongiurare con tutte le nostre forze è di aggiungere un'emergenza a una situazione di emergenza, aggravando ulteriormente una situazione già di per sé complessa e piena di sofferenze. È urgente immagine delle forme di sostegno ai Comuni per non compromettere lo sforzo di tutto il settore del welfare. Gli enti locali sono i primi a interfacciarsi con i bisogni del popolo ucraino e a dover mettere in moto la filiera di assistenza territoriale".

Gianfreda si riferisce "al mondo del terzo settore, dei servizi educativi, dei servizi sociali: sono tutti ambiti che hanno bisogno delle necessarie risorse per poter continuare a offrire i supporti di cui la comunità ucraina ha necessità e avrà necessità in futuro. L'obiettivo deve essere quello di irrobustire la rete di assistenza, pensando soprattutto a quello che potrà succedere nei prossimi mesi, all'interno di una situazione che oscilla tra l'inflazione, il rincaro bollette e un'emergenza umanitaria in atto".

Giovedì, 17 Marzo 2022 17:37

Aggiornamento coronavirus: 299 positivi

(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.227.339 casi di positività, 3.738 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.633 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.924 molecolari e 11.709 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 15,2%.

Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.236.013 dosi; sul totale sono 3.766.125 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,7%. Le terze dosi fatte sono 2.706.420.

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 53 (invariato rispetto a ieri), l'età media è di 65,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 991 (-24 rispetto a ieri, -2,4%), età media 74,5 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (-1); 5 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (invariato); 22 a Bologna (-1); 1 a Imola (-1); 4 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (+2); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (+1); 6 a Rimini (invariato).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 41,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 970 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 253.086), seguita da Modena (509 su 190.083) e Reggio Emilia (417 su 135.048); poi Ravenna (373 su 112.893), Ferrara (302 su 84.370), Rimini (299 su 120.507), Parma (246 su 99.973); quindi Forlì (195 su 57.991), Cesena (181 su 69.325), Piacenza (150 su 66.158) e, infine, il Circondario Imolese con 96 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.905.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 33.991 (+1.387). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 32.947 (+ 1.411), il 96,9% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 2.337 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.177.222.

Purtroppo, si registrano 14 decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 86 anni); 1 a Parma (un uomo di 85 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 69 anni e un uomo di 80 anni); 3 in provincia di Bologna (3 uomini di 66, 82 e 87 anni); 1 nel Circondario Imolese (un uomo di 71 anni, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Bologna); 2 in provincia di Ferrara (2 donne di 73 e 86 anni); 4 in provincia di Ravenna (2 donne di 78 e 83 anni e 2 uomini di 85 e 94 anni). Non si registrano decessi in provincia di Modena, Forlì-Cesena, Rimini. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 16.126.

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