2Rimini | Ediliza pubblica, in arrivo 83 nuovi alloggi a canone calmierato

 

Emegenza abitativa a tema questa mattina in commissione comunale. “Tra gli aspetti più critici rilevati, quello inerente il turn-over e i criteri per l'accesso e la permanenza negli alloggi pubblici”, spiegano da Comune. “In particolare è emersa la necessità condivisa di chiedere alla Regione Emilia Romagna l'autonomia territoriale rispetto l’abbassamento i limiti reddituali per la permanenza nell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP). L'autonomia permetterebbe un adeguamento dei limiti  reddituali in grado, nell’immediato, di favorire un maggiore turnover e lo snellimento delle liste di attesa e, più in generale, una offerta di servizi più equa sul quale è in costante crescita la domanda, senza penalizzare nessuno”.
In fatto di edilizia residenziale pubblica, la dotazione attuale è di 1.193 alloggi, di cui 258 concessi a canone calmierato (entro il 2015 ne arriveranno altri 58 in località Tombanuova e 25 in via Toni). Ieri in consiglio comunale è stato approvato il nuovo regolamento per gli affitti a canone calmierato, che promuove la gestione di una graduatoria “aperta”, aggiornata periodicamente, con l'intento di offrire risposte abitative efficaci anche per quei cittadini che, pur essendo in possesso di un reddito certo, hanno difficoltà a reperire alloggi a canone calmierato sul libero mercato.

1Rimini | Bilancio, Gnassi: 40 mln di investimenti da nord a sud

 

Secondo appuntamento ieri sera in consiglio comunale a Rimini sul bilancio di previsione 2015. Sono stati analizzati la relazione previsionale e programmatica 2015/2017, elenco annuale dei lavori pubblici, il programma triennale dei lavori pubblici 2015/2017.
Sugli investimenti programmati fino a 2017, interviene il sindaco Andrea Gnassi, annunciando che “una parte consistente è dedicata a interventi organici su quadranti della città che troppo spesso rimangono al di fuori dell’attenzione e del dibattito pubblico, solitamente concentrato su centro storico e Marina”. Alle aree a nord e a sud della città, così come alle zone sopra la Statale 16, sostiene il sindaco, “l’amministrazione riserva il massimo dell’attenzione, utilizzando lo stesso approccio integrato che sta innervando l’intera pianificazione territoriale: non interventi spot, singoli, ‘tappabuchi’, ma strutturali e organici, in grado di rispondere anche sul medio e lungo periodo alle istanze di una comunità. Uno sforzo che si traduce in un investimento complessivo che sfiora i 40 milioni di euro nel triennio”.
Tra le tante opere in programma, il sindaco ricorda la nuova viabilità di Santa Giustina, per un valore di dieci milioni di euro, il polo scolastico di Viserba Monte, per 8,5 milioni di euro, la nuova scuola elementare di via Conforti, per cui è previsto un investimento di 4,5 milioni nel piano triennale, la scuola elementare di Miramare, con 250mila euro in programma per il 2015. “Assieme alle due scuole già aperte, a Villaggio I Maggio e a Gaiofana, l’intervento pubblico sul settore dell’edilizia scolastica, e dunque dell’educazione, supera i 20 milioni di euro”, ricorda Gnassi.
In programma anche investimenti per i cimiteri della fascia extraurbana (ad esempio San Vito, San Lorenzo in monte, Corpolò, San Lorenzo in Correggiano, Sant’Aquilina, Casalecchio), con 3,1 milioni di investimento previsti per il 2015 a cui si aggiungono 350mila euro di risorse destinate alla riqualificazione. Altri due milioni sono inseriti a bilancio nel 2016 sempre per ulteriori ampliamenti.  
Trasformazione urbana. Del paniere di intervneti da qui al 2017 fa parte il Parco del Mare che andrà a riqualificaril primo miglio del lungomare nord di Torre Pedrera (in programma nel 2016, investimento di 5,5 milioni), lo sfondamento di via Direadua (3,6 milioni),il prolungamento dell’ultimo tratto di via Roma a Miramare (2 milioni), gli impegni di bilancio per gli espropri e la progettazione esecutiva già in corso per la realizzazione delle rotonde e dei sottopassi tra statale 16, sp Montescudo e Consolare San Marino, gli interventi di adeguamento degli impianti sportivi (oltre 1,5 milioni), i lavori di adeguamento e ordinaria manutenzione di vie e strade comunali, soprattutto nella parte collinare (2 milioni di euro).

 

 

Venerdì, 20 Febbraio 2015 10:04

giornalaio, 20 febbraio 2015

giornalaioCarim, bilanci falsificati e 26 indagati | Inchiesta RdR, interrogato Vannucci | Il Cocoricò vuole andare al Marano

 

Bilanci falsificati tra il 2009 e il 2010, indagati gli ex amministratori di Banca Carim e anche i due commissari di Bankitalia che hanno guidato l’istituto tra il 2010 e il 2012. Ventisei i nomi illustri a cui la Guardia di finanza ha notificato ieri la fine delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ). Le ipotesi di reato sono associazione finalizzata al falso in bilancio, false comunicazioni sociali e indebita restituzione di conferimenti.

 

C’è dolo, secondo le ipotesi degli investigatori, nella mancata segnalazione sui bilanci delle perdite. Il risultato di esercizio nel 2009 della Carim presentava un utile di 31,3 milioni di euro mentre, stando all'attività svolta dalla Finanza, la banca avrebbe dovuto dichiarare una perdita di 4,4 milioni. Stesso discorso anche per i primi sei mesi del 2010 con una perdita indicata dalla Carim di 32,5 milioni contro quella accertata dalle fiamme gialle di 61,7 (ilCarlino, Corriere).

 

Sotto la lente degli inquirenti, prestiti e finanziamenti a imprenditori locali e non, compresi quelli ad Aeradria e al gruppo Merloni, elargiti senza le necessarie garanzie dal “sodalizio criminale” che ha condotto al commissariamento (ilCarlino). A causa della crisi, gli imprenditori non sarebbero riusciti a restituire le somme ricevute. La Carim, quindi, a fronte della inesigibilità dei crediti, non avrebbe istituito il fondo di svalutazione crediti (contestati mancati accantonamenti per quasi 65 milioni di euro), bensì fatto figurare soldi che non esistevano (Corriere). E non finisce qui.

 

La ciliegina sulla torta. La banca, dopo la pubblicazione del commissariamento sulla Gazzetta ufficiale, ha acquistato da alcuni azionisti a un prezzo sovradimensionato azioni per 10 milioni di euro. Da qui il coinvolgimento dei commissari di Bankitalia Riccardo Sora e Piernicola Carollo per indebita restituzione di conferimenti. Due giorni prima del commissariamento, inoltre, un dirigente della banca avrebbe venduto al prezzo pieno di 21 euro azioni che di lì a poco si sarebbero svalutate a 11 euro e che con la ricapitalizzazione alla fine del commissariamento nel 2012 sono ripartite dal prezzo di 5 euro (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).

 

Gli indagati riminesi. Ipotesi di associazione a delinquere per l’ex presidente Giuliano Ioni, l’ex direttore generale Alberto Martini e l’ex vice direttore generale Claudio Grossi. Per concorso in false comunicazioni sociali dei bilanci 2009 e 2010, i tre sono indagati insieme ad Attilio Battarra, Fabio Bonori, Massimo Conti, Alduino Di Angelo, Giuseppe Farneti, Roberto Ferrari, Mauro Gardenghi, Mauro Ioli, Vincenzo Leardini, Luciano Liuzzi, Giancarlo Mantellato, Raffaele Mussoni, Franco Paesani, Marcello Pagliacci, Bruno Piccioni, Paolo Salvetti (deceduto), Claudio Semprini Cesari, Gianluca Spigolon, Gianfranco Vanzini, Bruno Vernocchi, Ulderico Vicini (ilCarlino, Nuovo Quotidiano).

 

Aeradria, continuano gli interrogatori. Ieri è toccato ad altri due indagati eccellenti. L’ex vicepresidente di Aeradria Massimo Vannucci ha confermato quanto già dichiarato sulla nascita e sul ruolo di RdR e quindi sul rapporto di RdR con Aeradria. Vannucci parla di ‘una regia’ per il meccanismo che permetteva di recuperare finanziamenti pubblici attraverso RdR che poi finivano nelle casse di Aeradria. L’ex presidente di Air Alessandro Giorgetti si è avvalso della facoltà di non rispondere: farà ricorso al riesame (Corriere).

 

Aeroporto, non è solo Ancona a fare concorrenza a Rimini sul mercato russo. C’è Bologna che sta trattando con la compagnia di bandiera Aeroflot per raddoppiare i voli di linea. Ci sono poi gli scali di Forlì, che si sta approcciando con i vettori russi per capire se ci sono dei margini di trattativa, e di Verona, che sta facendo offerte alle compagnie russe che fino a novembre sbarcavano al Fellini. L'Apt in risposta sta preparando un piano di marketing e di comunicazione per rilanciare la Riviera sul mercato russo (ilCarlino).

 

Lungomare, in arrivo in primavera bandi per la riqualificazione a Rimini sud (eccetto il pezzo ancora demaniale tra i piazzali Fellini e Boscovich). Quattro stabilimenti e un bar a Miramare hanno già presentato il progetto dello “spazio acquatico con giochi d’acqua, scivoli, una spa e molto verde” (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).

 

Edile carpentieri, il 12 marzo i creditori incontreranno in tribunale la proprietà e si deciderà se l’attività potrà andare avanti o se procedere con il fallimento. L’azienda del gruppo Morandi, con sulle spalle un buco da 56 milioni, ha ottenuto dal tribunale di Rimini l’ammissione al concordato in continuità (ilCarlino).

 

Aeffe, firmato il contratto integrativo per 540 dipendenti. Ripristinato il premio di produttività con 270mila euro (Corriere).

 

L’I-Suite, uno degli hotel degli Ermeti, è entrato per il secondo anno consecutivo nella top 20 di Trivago delle strutture ricettive che hanno saputo distinguersi per bellezza, qualità e servizio (Corriere).

 

Riccione. C’è movimento sulla sabbia del Marano. Da un lato ci sono alcune discoteche che minacciano di emigrare a Rimini se il Comune confermerà l’intenzione di spegnere la musica all’una e mezza di notte e di dedicare quella parte di spiaggia alle attività sportive. Dall’altro c’è il gestore del Cocoricò, Fabrizio De Meis, che vorrebbe sbarcare in zona. Tra i locali che potrebbero passare il testimone ci sarebbero Hakuna Matata e Beach Cafè (ilCarlino, Nuovo Quotidiano).

 

Riccione. La giunta a bilancio annuncia tagli per 3,5 milioni in tutti i settori ad esclusione dei servizi sociali e del turismo (ilCarlino). C’è l’intenzione di anticipare il pagamento della tassa sui rifiuti al 31 marzo, però.

 

E’ stata posta in Iraq la prima pietra per la nuova casa famiglia della Papa Giovanni, un paese con 25 milioni di abitanti, 2 milioni dei quali orfani e altri 2 milioni disabili (Corriere).

rossoRimini | Falso in bilancio, indagati 26 ex amministratori della Carim

 

La Guardia di Finanza di Rimini ha notificato oggi l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della Cassa di risparmio Di Rimini – Banca Carim a 26 persone ritenute responsabili a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al falso in bilancio e altri reati societari per gli anni 2009 e 2010, su mandato del sotituto procuratore Luca Bertuzzi della Procura della Repubblica. Nei guai gli ex amministratori della Banca e, per il solo reato di indebita restituzione dei conferimenti, anche i due commissari straordinari di Bankitalia che hanno guidato l’istituto tra il 2010 e il 2012.
Gli accertamenti condotti dai militari del Nucleo di polizia tributaria di Rimini hanno consentito di far emergere che “vi era un sodalizio criminale composto dai vertici dell’istituto, in carica nel periodo dal 2009 fino al commissariamento disposto dalla Banca d’Italia nel 2010, che, a seguito di elargizione di mutui e di finanziamenti non assistiti da adeguate garanzie, ometteva dolosamente di evidenziare nei bilanci della Carim le perdite già maturate da tempo tramite stime e valutazioni palesemente non corrispondenti alla reale situazione del credito”.
Secondo le ipotesi degli inquirenti “gli indagati, membri pro tempore del CdA e del Collegio Sindacale hanno partecipato attivamente e sistematicamente al processo di concessione e/o revisione delle linee di credito concesse dalla Banca Carim Spa a favore di soggetti o gruppi societari da tempo insolventi”.
A causa poi della “crisi economica che ha investito il mercato mondiale generando un’ondata di fallimenti di imprese operanti nei settori più disparati” gli affidatari non hanno potuto “onorare i propri debiti”, situazione che “avrebbe invece correttamente richiesto una svalutazione dei crediti vantati dalla Banca Carim, seppur con diretti riflessi negativi sul risultato d’esercizio”.
Tracce di “valutazioni alterate, sproporzionate ed arbitrarie, appostate dagli organi dell’istituto di credito”, sono state individuate dagli inquirenti sia nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2009 che nella relazione semestrale al 30 giugno 2010. “La corretta redazione dei bilanci avrebbe infatti comportato una modifica del risultato di esercizio 2009, trasformando l’utile d’esercizio (indicato in 31.329.339 euro) in una perdita pari a 4.360.393 euro e un peggioramento della perdita indicata nella semestrale 2010 da 32.532.000 euro a 61.669.833 euro. Tali fatti hanno integrato il reato di false comunicazioni sociali per gli anni 2009 e 2010”.
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del provvedimento di commissariamento emanato dalla Banca d’Italia, “alcuni azionisti, apprendendo della sottocapitalizzazione della Banca hanno venduto le azioni di Banca Carim di cui erano proprietari prevedendo una diminuzione del loro valore all’epoca fissato in 21 euro circa. Al fine di evitare che il prezzo delle azioni diminuisse eccessivamente, Carim ha proceduto all’acquisto di azioni proprie ad un prezzo maggiorato posto che l’offerta non incontrava più la domanda”.
E’ qui che gli inquirenti hanno “rilevato un utilizzo fraudolento del sistema di prenotazione per la cessione e l’assegnazione di azioni Banca Carim che, come da autorizzazione della Consob doveva fungere da mero punto di incontro tra la domanda e l’offerta del mercato azionario senza interferenza da parte dell’Istituto medesimo. L’acquisto, infatti, sarebbe stato possibile solo nelle forme previste dal Codice civile”.
E’ stato quindi illegittimo l’“acquisto da parte di Banca Carim di azioni proprie ad un prezzo sovradimensionato rispetto a quello che sarebbe stato determinato senza la falsa rappresentazione della situazione finanziaria e patrimoniale della banca in precedenza descritta, con una conseguente indebita restituzione di conferimenti nei confronti di alcuni soci (quelli che avevano venduto le proprie azione all’Istituto stesso) per un importo complessivo quantificato in circa 10.342.00,00 euro configurando così l’ipotesi di reato di indebita restituzione di conferimenti”.

 

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tortora-scuroRimini | Bilancio 2015, sociale: 1,3mnl in più rispetto allo scorso anno

 

Sociale, del bilancio in discussione questa sera in consiglio comunale a Rimini gli assessori Gian Luca Brasini e Gloria Lisi sottolineano un particolare. “Nonostante i tagli ai trasferimenti (oltre 23 milioni dal nostro insediamento), nonostante le incertezze con cui ogni anno ci troviamo a fare i conti durante la stesura del bilancio, nonostante la continua riduzione delle risorse statali a favore degli Enti Pubblici, anche quest’anno - dico in coro Brasini e Lisi - il Comune prova a rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini. E mentre ci sono Amministrazioni, anche geograficamente non lontane, obbligate a tagliare anche sui servizi essenziali per le fasce deboli, come Comune di Rimini possiamo con orgoglio rivendicare che anche per il bilancio 2015 stasera al vaglio del Consiglio comunale, l’Amministrazione non arretri sul welfare, ma al contrario continui a investire, ribadendo coi fatti come rappresenti una priorità”.
Tutto ciò, “in parte per necessità, cioè per colmare il vuoto lasciato da mancate coperture di enti terzi, e in parte per una scelta precisa: perché siamo consapevoli che a fronte di un’esplosione di bisogni evidente agli occhi di tutti, il Comune rappresenta il primo e ormai unico punto di riferimento per i cittadini. Per questo motivo non ci tiriamo indietro, con oltre un milione e trecento mila euro in più di risorse rispetto al 2014 che intendiamo destinare al welfare e alla protezione sociale. Abbiamo ad esempio in programma di investire maggiormente su due capitoli particolari, quali il sostegno scolastico all’handicap (+220mila euro), il trasporto dei disabili (+140 mila euro), il sostegno scolastico a bambini e ragazzi svantaggiati".
Brasini ha già spiegato "come nel bilancio previsionale 2015 l’Amministrazione comunale dovrà farsi carico delle deleghe in capo all’Asl. In particolare le risorse saranno destinate a tre servizi fondamentali, come l’accompagnamento dei 53 minori stranieri da inserire in struttura (contro i 15 di cui il Comune si faceva carico l’anno passato); l’assistenza ai disabili, con l’assunzione di cinque assistenti sociali e di altre tre professionalità in arrivo dall’azienda sanitaria locale; infine per l’assistenza domiciliare che si traduce in 12.000 ore in più di assistenza agli anziani passando da una media annua di 73.000 a un risultato che per il 2015 si prevede pari a 85.000. Il segnale è palese: il Comune. I Comuni, resta il baluardo più solido in tempi come questi, facendo comunque i conti con riordini amministrativi che spesso sono una semplice ‘dismissione’ dello Stato rispetto a quelle che dovrebbero essere le sue competenze. Nel gioco dello scaricabarile, del ‘tocca a un altro’, Rimini sceglie prima di tutto il cittadino e i suoi bisogni. E’ un dovere, è un obbligo. Ma questo dovrebbe essere per tutti”.

neroRimini | A primavera bandi per il lungomare, ma l’area del porto resta da sdemanializzare

 

“Entro la primavera saremo pronti con i bandi che metteranno a disposizione delle manifestazioni di interesse dei privati l’asta di lungomare da piazzale Fellini a Miramare”, mentre c’è ancora da lavorare, invece, per liberare il tratto tra Grand hotel e porto canale. Lo annuncia il sindaco di Rimini Andrea Gnassi raccontando di un suo incontro di ieri con alcuni balneari.
“Ieri - spiega il sindaco - ho incontrato alcuni imprenditori, gestori di stabilimenti balneari, che hanno presentato un grande progetto di accorpamento (quattro bagni e un’attività di pubblico esercizio) a Miramare. Ho trovato il progetto particolarmente interessante e in linea con l’idea nuova di città, aderendo alla logica di riqualificare la spiaggia, trasferendo il costruito fuori da essa”.
Secondo Gnassi, “è chiaro come questa, insieme ad altre analoghe iniziative imprenditoriali (che riguardano aree di spiaggia a Torre Pedrera, a Marina Centro, Viserba, Viserbella e altre), sia atto concreto di privati operatori, a dimostrazione di come, ormai, si sia del tutto consapevoli della necessità di innovare la parte più strategica della nostra offerta turistica”.
Da qui l’idea dei bandi, perché “è interesse pubblico sostenere e agevolare i progetti che vanno in questa direzione, perché si sposano con le intenzioni e i percorsi già in essere di riqualificazione e di rigenerazione dell’intero waterfront riminese”.
S tratterà, spiega il primo cittadino, di “strumenti flessibili e chiamati a dare spazio all’innovazione e alla creatività a partire rigorosamente dalla vocazione dei luoghi; dunque fuori dalla filosofia dei ‘project financing’ presentati qualche anno fa, respinta anche perché introduceva funzioni incoerenti con l’area turistica e il mare”.
Gnassi si dichiara “sicuro che i bandi, incardinati e ispirati al lavoro del Piano strategico e del Masterplan, rappresenteranno quella sfida al futuro e per il futuro della nostra città che metterà ala prova la classe politica e, soprattutto, quella imprenditoriale. Stiamo accelerando i tempi in questo senso, sono in avanzata fase le verifiche tecniche, l’impegno è quello di ‘fare bene e fare in fretta’”.
A limitare, però, la riqualificazione del lungomare c’è però il problema di alcune firme del governo mancanti affinché tutto il lungomare sia sdemanializzato, anche la il triangolo tra piazzale Fellini e piazzale Boscovich. Anche qui il sindaco è ottimista. “Per quanto riguarda l’altra area, quella del cosiddetto ‘triangolone’, ubicata indicativamente tra piazzale Fellini e piazzale Boscovich, decisivo è il decreto di sdemanializzazione, già alla firma del Ministero dei Trasporti, grazie al pressing e al lavoro sinergico fatto con l’Agenzia del Demanio e al suo direttore Roberto Reggi. Il percorso in accordo con l’Agenzia del Demanio garantisce la rapidità massima delle procedure affinché, d’intesa con il Comune, si possa procedere alla riqualificazione del ‘triangolone’. Sono e voglio essere fiducioso e, per dare ancora più sostanza all’ottimismo, continuerò nei prossimi giorni a ‘stimolare’ gli uffici ministeriali per la positiva e rapida soluzione dell’iter amministrativo”.

 

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2Rimini | Acqua pubblica, l’amministrazione: al consiglio l’ultima parola

 

L’amministrazione comunale di Rimini, a proposito dell’affidamento del servizio idrico integrato, interviene sull’atto approvato dal consiglio comunale ieri sera. “Un ordine del giorno - spiega la giunta - che mette un serio punto fermo alla discussione, impegnando il Comune di Rimini ad attivare un percorso partecipato per valutare le diverse ipotesi sul piatto in merito all’affidamento del servizio idrico, coerentemente con quanto stabilito dal referendum sull’acqua della primavera del 2011, che ha reintrodotto la possibilità di gestire l'acqua anche con soggetti di diritto pubblico. L’Amministrazione Comunale dunque si è presa l’impegno con i cittadini e in particolare con i soggetti che più da vicino hanno seguito il percorso referendario, di utilizzare le prossime settimane per analizzando con un approccio ‘scientifico’ le tre opzioni attualmente possibili, valutando quindi costi e benefici: l’affidamento tramite gara ad evidenza pubblica, l’affidamento in house o l’allineamento delle scadenze nella gestione del servizio delle tre province romagnole per poi ragionare su area vasta”.
In fatto di risorse idriche, la priorità per l’amministrazione negli ultimi anni è stata “il piano di risanamento fognario con la concretizzazione del Piano di salvaguardia della balneazione, dove il Comune ha voluto essere presente sia nella fase decisiva della progettazione, definendo priorità e interventi, sia nella fase di attuazione del piano e del suo finanziamento. Un progetto ambizioso e fondamentale per il futuro di Rimini su cui l’Amministrazione Comunale ha concentrato la sua attenzione e che ora è in piena fase realizzativa”.
Spiegano quindi dalla giunta che “così come è stato affrontato con rapidità e pragmatismo il Piano di salvaguardia della balneazione altrettanto si farà con le modalità di gestione del servizio. Il confronto si svolgerà in tempi stretti e sarà il consiglio comunale ancora una volta ad esprimersi e ad avere doverosamente l’ultima parola”.

Giovedì, 19 Febbraio 2015 14:54

scogliere a san giuliano

E’ in fase d’ultimazione la posa dei massi per la realizzazione del braccio di scogliera che, innestandosi sulla diga della darsena di San Giuliano mare, completa l’intervento di miglioramento della navigazione delle imbarcazioni in entrata e uscita dal porto. L’intervento ha un costo poco superiore a un milione di euro, mentre furono circa 3 milioni e mezzo i costi di realizzazione del primo stralcio con cui fu realizzato il braccio di scogliera di 150 metri intestato sul molo di levante. La nuova scogliera realizzata ha anche la funzione di ridurre il pericolo d’insabbiamento dai materiali trasportati dalle piene del fiume Marecchia

 

scogliera san giuliano 02

1Rimini | Acqua pubblica, la maggioranza approva l’odg ‘della pace’

 

Ieri sera il consiglio comunale di Rimini ha approvato l’ordine del giorno sull’affidamento del servizio idrico integrato presentato da Savio Galvani (Federazione della Sinistra) con 18 voti favorevoli, un astenuto e 10 contrari. Respinto l’odg di Fabio Pazzaglia (Fare Comune) con 22 voti contrari, un astenuto e 6 favorevoli. Respinti anche i sub emendamenti presentati dal Movimento 5Stelle.
L’emendamento presentato venerdì scorso da Galvani, dopo che la trattazione del tema in odg giovedì era stata rinviata, è la risposta della maggioranza comunale all’atto presentato da Pazzaglia e sottoscritto sia da altri gruppi dell’opposizione sia dallo stesso Galvani, in quanto a suo tempo promotore del referendum per l’acqua pubblica. Pazzaglia, in pratica chiedeva un risoluzione precisa dell’amministrazione nella direzione della ripubblicizzazione del servizio. L’affidamento ad Hera, che gestisce in proroga, è scaduto nel 2012 e a seguito dell’esito del referendum c’è la possibilità per le amministrazioni di riassumere in house il servizio. Ma il Pd riminese sembra avere altri progetti sulla questione, rimarcati anche dall’ex vicesindaco di Rimini Maurizio Melucci nel corso di una delle ultime direzioni provinciali del partito.
“In Romagna l'acqua é pubblica. Infatti la proprietà delle fonti (Diga Ridracoli, Pozzi Marecchia e Conca, potabilizzatore di Ravenna) e delle reti sono di proprietà della Società delle Fonti Romagna Acque”, ha scritto Melucci dopo aver partecipato alla direzione provinciale del Pd del 30 gennaio scorso. “Il referendum non prevedeva come unica forma di gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica ( e quindi tutti i servizi anche i trasporti o la raccolta rifiuti) quella pubblica ma da anche quella possibilità prima esclusa dalla legge. Pertanto nell'attuale nostra situazione non vedo dove stia il problema nel bandire una gara europea per la distribuzione dell'acqua nella provincia di Rimini”, ha poi aggiunto Melucci andado successivamente ad elencare tutte le problematiche legate alle società municipalizzate.
Le posizioni iniziamente opposte tra la sinistra (rappresentate in consiglio comunale da Galvani e in giunta da Sara Visintin) e il Pd si sono ricomposte nell’ordine del giorno presentato da Galvani venerdì e passato ieri sera a maggioranza. L’atto impegna il sindaco ad attivare un percorso partecipato per affrontare l’affidamento del servizio, a commissionare un’analisi dei costi pubblici per ognuna delle vie che sarà possibile perseguire (società pubblica, società mista, bando europeo), a sostenere in ambito Atersir la decisione che il consiglio comunale prenderà a seguito dell’esito tanto dell’analisi quanto del percorso partecipato. Bocciato l’emendamento 5Stelle che tentava di inserire dei termini temporali precisi per le richieste di Galvani.

"Qualcuno, ieri, ha pensato bene di presentare un Ordine del Giorno all’acqua di rose che non impegnasse la Giunta praticamente a nulla di più del falso impegno che si era presa durante le amministrative. Noi abbiamo anche provato ad emendare ciò che è stato presentato chiedendo garanzie sui tempi e sugli attori dello studio di fattibilità il quale, per dirla tutta, doveva essere già nelle mani di chi ne ha fatto campagna elettorale 4 anni fa. La questione non è però chiusa qui. Se questa Amministrazione ci tiene a seguire i dettami di chi prospetta soluzioni chiavi in mano ai suoi maggiori impegni, noi abbiamo priorità diverse, una delle quali è di far sapere ai cittadini cosa viene fatto dei loro voti e della loro partecipazione democratica", commentano i consiglieri del gruppo 5Stelle.
“La sinistra - è il commento di Eraldo Giudici del gruppo misto - la si può ammirare per una cosa solo: la capacità disarmante di tramutare la lotta per la conservazione delle clientele elettorali, dei carrozzoni politici e dunque dello sperpero di denaro pubblico a danno della collettività, per una lotta per i diritti del cittadino. Da sempre la sinistra sfrutta i bisogni dei cittadini per garantirsi monopoli politici, culturali ed economici tramite l’utilizzo del denaro pubblico, e con il referendum sull’acqua le cose non sono andate diversamente”.
Secondo Gennaro Mauro, capogruppo di Ncd-FI, è “un doppio inganno quello di Gnassi e dell’assessore Visintin. Prima attori di una strategia comunicativa fuorviante e ingannevole con fasulle affermazioni e slogan ad effetto al solo scopo di far leva sul sentimento dei riminesi, e poi, per evidenti interessi di bottega, operare per ben quattro anni  affinché nulla cambi”.

Il problema, chiosa Pazzaglia, "non è solo economico ma anche politico. Occorre rompere il patto politico-economico che c'è a livello regionale tra Hera e il Pd. Il paradosso del consiglio di ieri è che i sindaci e i consiglieri Pd dovrebbero mettersi in trincea insieme a noi per spezzare questo patto. Naturalmente non lo faranno mai".

 

volantino  acqua pubblica

2Rimini | Solidarietà a Castel Sismondo con Risuona Rimini

 

Domenica dalle 16 alle 23 a Castel Sismondo di Rimini ritorna “Risuona Rimini#2. A Misura di stanza. Artisti Riminesi Indipendenti. Art. Music & Food al Castello”, l’evento organizzato dall’Associazione Risuona Rimini in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
La proposta è quella di trascorrere una domenica di festa per giovani e famiglia all’insegna dell’arte riminese con micro spettacoli di musica, danza, teatro, oltre ad ammirare spazi dedicati a visual art, fotografia, video, body painting. E in più si potranno degustare i prodotti tipici del territorio. In campo ci sarano un centinaio di artisti del territorio e il tutto si svolgerà a fini benefici. L’ingresso alla manifestazione, infatti, è a offerta libera e il ricavato andrà a favore dell’Associazione Sicomoro di Verucchio, che opera nell’ambito dell’educazione e della formazione.
“Risuona Rimini – afferma il presidente dell’associazione Marcello Dolci – è nata per raggruppare tutti quegli artisti che in forme d’arte diverse esprimono la cultura riminese con proposte originali. Con questa associazione abbiamo dato continuità a una collaborazione tra musicisti iniziata in modo spontaneo partecipando a diverse iniziative di beneficenza a favore di situazioni di emergenza, come il terremoto dell’Emilia. Costituendo RisuonaRimini abbiamo unito il piacere di fare musica e valorizzare i talenti del panorama locale alla possibilità di dare una mano a chi ne ha bisogno. Organizziamo dunque eventi di beneficenza i cui proventi sono sempre destinati ad Associazioni riminesi. In questo caso l’iniziativa è a favore dell’Onlus Sicomoro che opera nel campo dell’educazione e della formazione dei giovani attraverso anche il teatro, la musica, l’arte”.
Nel corso della giornata sono previsti “Live Concert” che diffonderanno vari generali musicali dalla Country Music al Pop, con brani rigorosamente originali eseguiti da diversi musicisti e gruppi musicali: Luca Casali & the Roots Band, Miami & the Groovers, Nashville & Backbones, Riccardo Amadei, Sergio Casabianca, Giuseppe Novelli, Francesco Mussoni, Laura Benvenuti, iDirezione, Andrea Amati, Primalba, Alternoteca, Zona Mc, Gli Orsi, Serena Di Paola, Carlo & le Pulci.
 Gli spettacoli di danza saranno a cura invece dell’Arabesque Dance Center, mentre ad impreziosire le stanze del castello ci penseranno le mostre fotografiche e di pittura, con esempi di Arti visive e Street art.
Esporranno: Massimo Modula, Walter Angelici, Marco Puca, Sabina Trifilo, Giancarlo Lepore, Francesca Cesari, Angela Anzalone, Cinzia Domizi, Enrico Nanni, Alexa Invrea, Sara Finato e Davide Santoni, Francesca Cantoni, Mauro Benzi, Gabriele Grossi, Margherita Tebaldi, Keith Shorrocks, Fabrizio Pavolucci, Marianna Balducci, Burla, Tomoz.
 Verranno allestiti, poi, Laboratori artistici rivolti ai bambini a cura della Piccola Piazza D’Arti: qui i più piccoli potranno liberare la propria fantasia e mettersi in gioco, cimentandosi in danze popolari, percussioni, teatro, danza e movimento, animazione musicale.
A completare la proposta di intrattenimento all’insegna della creatività riminese non poteva mancare la cucina affinché i partecipanti a questa grande festa possano degustare i prodotti e i piatti dell’enogastronomia locale. Il Punto Food&Drink sarà curato da “Harissa” Locanda di San Savino.

 

risuona rimini 2015