Marchi contraffatti, 39mila oggetti sequestrati dalla gdf
(Rimini) Nei giorni scorsi la guardia di finanza di Rimini ha sequestrato circa 39 mila prodotti, ritenuti contraffatti: riproducono i loghi delle più blasonate società calcistiche di serie A e persino alla Nazionale. A Villa Verucchio, spiegano i militari, un primo controllo "ha portato al ritrovamento di decine di accendini “dedicati” ad una nota squadra di calcio. Successivamente, dall’approfondimento ed incrocio dei dati e delle informazioni acquisite durante l’attività ispettiva, è stato eseguito un ulteriore intervento in una limitrofa attività commerciale dove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro oltre 38 mila oggetti di merchandising (tra cui accendini, cartoncini per confezione, penne e adesivi) anch’essi ritenuti contraffatti". I titolari delle due imprese commerciali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e dovranno rispondere, ferma restando la presunzione di innocenza e nel rispetto dei diritti delle persone indagate penalmente fino alla definizione del relativo procedimento, dei reati di cui agli artt. 474 (contraffazione) e 648 (ricettazione) del codice penale.
5 maggio
Alpini, al via la grande adunata | Il futuro delle farmacie | La memoria di Sandra
Elezioni Riccione, Cecchetto incontra gli albergatori
(Rimini) Il candidato sindaco Claudio Cecchetto, con parte della sua squadra, ha incontrato i rappresentanti dell'associazione albergatori. Erano presenti il presidente Bruno Bianchini e il direttore Luca Cevoli. Il confronto è stato utile per il candidato sindaco per "ascoltare quali siano le reali esigenze e priorità degli operatori del turismo, che rappresentano uno dei motori economici della città. È emersa la volontà di scegliere un'amministrazione che permetta ai suoi imprenditori di sviluppare e migliorare le proprie attività ma che, contemporaneamente, sia per loro un traino verso qualcosa di nuovo, verso un nuovo modo di pensare all'ospitalità e al turismo. Un turismo esperienziale, culturale, sportivo". Un turismo "che porti alla destagionalizzazione", come dice Cecchetto. "Riccione tutto l'anno. A Riccione la stagione non deve avere stagione".
Altri temi accolti da Cecchetto sono stati la riqualificazione del territorio del litorale, "non solo nella zona centrale ma anche nelle zone delle porte sud e nord e
gli ampliamenti dei volumi delle strutture alberghiere per poterle rinnovare e aprire nuovi servizi per gli ospiti e per la comunità". Cecchetto ha sottolineato come "uno dei suoi obiettivi sia alzare la qualità dell'offerta dei contenuti per permettere agli operatori di attrarre clienti più selezionati. Non una selezione basata su criteri economici, Riccione deve restare la città dell'accoglienza, ma sulla tipologia delle persone".
A questo proposito è emerso il tema della sicurezza. Marisa Grossi candidata per Riccione Civica a sostegno di Cecchetto ha condiviso l'iniziativa della coalizione che sta mettendo in atto una raccolta firme per sensibilizzare le istituzioni sull'emergenza sicurezza. Il problema della sicurezza ha detto Claudio Cecchetto, sarebbe "al centro dei primi 100 giorni" della sua candidatura. "I riccionesi devono tornare a vivere in una città in cui non esite la paura di muoversi, di uscire. Riccione deve tornare ad essere il luogo della serenità e dell'incontro. Sia per i cittadini sia per gli ospiti. Non esiste turismo se non c'è sicurezza".
Elezioni Riccione, Garulli guida la lista Riccione col cuore
(Rimini) Presentazione oggi alla stampa dei candidati consiglieri della Lista Civica “Riccione col cuore” che, in occasione delle elezioni amministrative del 12 Giugno, cercheranno di conquistarsi un posto nel nuovo consiglio comunale di Riccione. Sono 24 in tutto e sono presi in larga parte dalla società civile. “La nostra lista è espressione di tante realtà del territorio: tra i nostri candidati ci sono donne e uomini che compongono il tessuto sociale, produttivo e culturale della nostra città e che rappresentano i mondi dell'impegno sociale, delle professioni, dell'impresa e dell'innovazione, persone che raffigurano alcune delle energie migliori della città e che interpretano i sogni e i desideri di Riccione” ha sottolineato Federica Torsani, capolista, insieme al prof. Gianluca Garulli, della lista civica che sostiene la candidatura di Daniela Angelini sindaco di Riccione. “Persone indipendenti che guardano al loro impegno politico come un servizio per la città. Siamo profondamenti contenti di averli con noi perché significa che il nostro progetto politico per Riccione è considerato così aperto e credibile da poter favorire questa loro scelta. Un progetto che vogliamo abbia al centro la relazione umana, la partecipazione attiva, la cura del benessere, la ricerca delle opportunità, il rispetto delle differenze e tanto futuro da costruire insieme”.
Questo l’elenco dei candidati: Garulli Gianluca(59), Torsani Federica (34), Antonelli Cesare (65), Binotti Alessandra (33), Bossoli Simone (37), Cirillo Mattia (22), Ciuffoli Deborah (50), Coscia Stelvio (71), Cucchiorini Simona (49), Dettori Paolo (74), Di Bella Francesco (57), Fabbri Carlotta (50), Mattioni Giovanni (64), Mazzeo Francesca (47), Nguacaj Aleksandra (47) , Padovani Francesco (22), Pari Giulia (26), Pari Michele (54) Pompili Cristiano (49), Serafini Luca (62), Sforza (52), Tenti Giulia (30), Tomassoli Michela (43), Tonti Paolo (59).
Alla presentazione ha portato un suo contributo Garulli, che nel corso del suo intervento ha voliuto sottolineare che “i prossimi 5 anni dovranno essere spesi per riportare Riccione a fare di Riccione la città del benessere e delle opportunità. Dobbiamo riportare Riccione a tornare ad essere la città che guarda al futuro con lungimiranza, serenità ed ottimismo a cominciare dai suoi punti di forza: la sua straordinaria attrattività, per il turismo d’Italia e d’Europa, e la sua dimensione di città che concentra uno straordinario unicum di città del benessere. Così aiutiamo Riccione a essere attrattiva e competitiva. Ora abbiamo davanti la grande responsabilità di decidere come dare le risposte ai bisogni dei nostri concittadini, alle istanze degli imprenditori e degli operatori turistici e commerciali. Occorrono riposte la cui efficacia è correlata alla capacità che avremo di rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato. Una sinergia che oggi è ancora più strategica se pensiamo che il prossimo mandato amministrativo coincide con la deadline del PNRR. Per questo il futuro Sindaco avrà il compito e la responsabilità di sviluppare progetti condivisi con la città a favore dello sviluppo di Riccione. Non possiamo fallire”.
L’incontro è stato concluso dal candidato sindaco Daniela Angelini che ha voluto ribadire tra l’altro che “vogliamo scrivere una nuova pagina di storia, per la nostra città fatta di scelte importanti ma soprattutto di decisioni collettive. In cui l’inclusione, la coesione ed il benessere sociale siano le fondamenta. Occorre, per questo, mettere al centro il benessere dei cittadini. Un benessere che sappia coniugare vivibilità, sostenibilità, sviluppo e welfare. Agendo con decisone e coerenza per dare risposte efficaci alle priorità della nostra città a partire dalla sicurezza, dalla cura dell’ambiente e della qualità urbana, dalla rigenerazione urbanistica e dal l rilancio turismo di qualità”.
In cattedrale la prima memoria liturgica della beata Sandra Sabattini
(Rimini) Ieri alle 19, è stata celebrata in cattedrale a Rimini, la prima memoria liturgica di Sandra Sabattini, la giovane discepola di don Benzi, beatificata a Rimini il 24 ottobre scorso. La 4 data del 4 maggioè stata scelta come ricorrenza per celebrare la beate, "nella liturgia della Chiesa Cattolica si utilizza il termine Memoria per indicare quelle celebrazioni del 'proprio dei santi'", spiegao dalla diocesi. Nella celebrazione eucaristica di ieri quindi "sono state utilizzate le orazioni liturgiche proprie del santo di cui si fa memoria, ovvero Sandra Sabattini. Potendo cambiare solo la seconda lettura della messa del giorno, è stato scelto di far proclamare l'inno alla carità di san Paolo (1Cor 13,1-13), poiché Sandra è stata una vera testimone della carità evangelica. La stessa lettura è stata proclamata in occasione della beatificazione di Sandra".
Nell'omelia, il vescovo di Rimini Francesco Lambias, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, ha parlato della "rivoluzione di Sandra". "Quale rivoluzione potrà mai aver compiuto una ragazza morta a soli 22 anni, solare, amante dello sport (praticava atletica leggera) e del canto (cantava sempre e ovunque), della musica (suonava il pianoforte) e facile alle amicizie, una ragazza che ha speso tutta la sua breve vita nel servizio agli altri, dai poveri ai tossicodipendenti ai disabili? La sua rivoluzione è teologica con implicazioni evidenti nella quotidianità. Non è l'uomo che deve spendersi e affannarsi per "scalare" Dio, ma è esattamente il contrario. Come dice 1Gv 4,19: "In questo consiste l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi". Una vera rivoluzione nei confronti dei filosofi pagani e in particolare Aristotele, e della filosofia greca".
Questa certezza fa scrivere a Sandra, appena diciassettenne, con slancio nel suo Diario: "Non sono io che cerco Dio, ma è Dio che cerca me". Guidata e accompagnata da don Oreste, Sandra ci aiuta dunque a non sbagliarci su Dio. Questa certezza fa scoprire ad una rigogliosa Sandra la Trinità. Padre, Figlio e Spirito Santo sono: "Tre modi di essere, di manifestarsi di uno stesso amore". "Una domanda quanto mai attuale, anche per ciascuno di noi, e forse ancora più provocante, per i, giovani alla ricerca di un senso. – ha detto mons. Lambiasi – "Chi è Dio per me?". Possiamo condividere la sua risposta: è un Dio fatto tutto d'amore".
È un Dio "diverso, che in Gesù si è fatto visibile e palpabile, rivelandosi con il volto dell'amore, della solidarietà, del dono di sé. È un Dio capovolto: venuto a servire, non a farsi servire. A lavare, lui, i piedi a noi. A farsi, lui, pane per la nostra fame. A farsi lui vino di felicità per la nostra sete. È il paradosso dell'incarnazione. Gesù di Nazaret ha condiviso la sorte dei più umili fra gli ultimi, rovesciando l'immagine di Dio, e manifestando così il volto di un Dio inatteso".
La memoria di Sandra è stata preceduta da un triduo di preghiera. È stato scelto il 4 maggio quale giorno per la Memoria della giovane riminese morta in un incidente stradale a soli 22 anni, perché il 2 maggio è già la memoria di S. Atanasio e il giorno seguente quella degli apostoli Filippo e Giacomo.
La Beata riminese è entrata ufficialmente anche nell'Ufficio delle Letture del proprio dei Santi, dove può essere pregata".
Nell'occasione, è stata consegnata ufficialmente la reliquia di Sandra alla comunità parrocchiale di San Girolamo, la parrocchia riminese alla quale apparteneva Sandra. Esiste un'unica reliquia ex corpore di Sandra: un capello che l'allora fidanzato aveva raccolto dal guanciale di Sandra e gelosamente custodito in una scatola di caramelle, decorata personalmente. "La Memoria di Sandra vuole essere un'occasione di unità ecclesiale per ringraziare del dono che Sandra è per tutta la nostra Chiesa diocesana" dice il Vicario Generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri.
Fiera, il ministro Patuanelli apre Macfrut
(Rimini) Macfrut è un bel segnale di ripresa di un settore strategico per l'Italia. Così il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli all'inaugurazione della 39esima edizione di Macfrut, Fiera internazionale dell'ortofrutta, in programma al Rimini Expo Center fino a venerdì prossimo (6 maggio). All'inaugurazione, oltre al Ministro, sono intervenuti, la Viceministra degli Affari Esteri Marina Sereni, il Vicedirettore generale della Fao Maurizio Martina, le Ministre Rebecca Alitwala Kadaga Ministra per le politiche comunitarie dell'Uganda e Gourouza Magagi Salmou Ministra dell'Industria e imprenditoria del Niger. E ancora Roberto Luongo Direttore generale di Ice-Agenzia, Luca Maestripieri Direttore Aics (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, con le conclusioni affidate ad Alessio Mammi Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
"Grazie a Macfrut e al sistema fieristico - ha detto Patuanelli - riprende la grande voglia di mostrare le eccellenze della filiera agroalimentare italiana, un settore trainante per l'economia del nostro Paese che non si è mai fermato nemmeno durante i periodi più bui della pandemia, mantenendo cibo sicuro sugli scaffali dei nostri supermercati. Il primo applauso è per chi oggi continua a mettersi in gioco e ha voglia di investire per il nostro Paese. Abbiamo tante sfide davanti, abbiamo numeri che ci dicono che stavamo uscendo molto bene da anni difficili ma questa assurda guerra ci rimette al centro criticità che speravamo fossero superate dopo la pandemia: una crisi che introduce elementi distorsivi dei mercati, aumenti dei costi di materie prime ed energia, che mette a rischio la capacità di investimento degli imprenditori agricoli italiani. La capacità di investimento oggi è la prima cosa che dobbiamo difendere, la grande domanda a cui dobbiamo rispondere è: 'come facciamo a produrre cibo per 10 miliardi di persone senza impattare sull'ambiente, garantendo a tutte le popolazioni del mondo un accesso sicuro al cibo?' Oggi l'Europa deve unirsi per affrontare questa crisi perché a questa domanda si risponde con l'innovazione e quindi con la capacità di investimento. L'innovazione sarà il faro che ci guiderà verso un'agricoltura diversa. E l'imprenditore non ha possibilità di investire se non con una semplificazione normativa, accesso al credito garantito e la risoluzione di problemi strutturali del settore. Sul tema dell'acqua bisogna continuare ad investire per sfruttare di più l'acqua piovana e realizzare infrastrutture per l'agricoltura, contrastando anche il grosso problema della siccità. Non è pensabile che un imprenditore che ha 10 ettari abbia il suo drone o alte tecnologie, dobbiamo creare servizi condivisi attraverso consorzi e associazioni di categoria. Poi c'è il tema dell'Africa: non è accettabile che una crisi internazionale come questa, che mette in difficoltà le nostre economie, porti una parte del mondo in difficoltà e che la condanni a una povertà assoluta. L'Europa non può non porsi questo problema. La Fao se ne sta già occupando, ma tutti dobbiamo aiutare i Paesi che oggi vivono queste difficoltà per principi di umanità. Insieme dobbiamo fare sforzi e stare vicini a chi non può mangiare".
E' intervenuto poi Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, "Nonostante il clima di grande incertezza e le tensioni internazionali conseguenti alla guerra in Ucraina, questo Macfrut - ha sottolineato - si apre nel segno dell'ottimismo. Prima di tutto per quanto riguarda i numeri della manifestazione, che pur tenendosi dopo solo 8 mesi da quella precedente vede un ritorno alla normalità, con una superficie espositiva lorda di 40.000 mq con 830 espositori di cui il 28% esteri. Ma ottimismo anche per quanto riguarda il settore ortofrutticolo che ha chiuso il 2021 con la cifra record di 5,5 miliardi di euro di esportazioni (+ 6% sul 2020) e un saldo attivo della bilancia commerciale di oltre un miliardo di euro. Ma l'ottimismo riguarda anche una campagna commerciale che si apre finalmente sotto i migliori auspici, dopo due anni in cui le avversità atmosferiche e fitosanitarie hanno provocato gravi danni in molte aree produttive. In questi ultimi anni la Spagna ha superato l'Italia dal punto di vista produttivo e dell'export, ma se consideriamo l'intera filiera - dal comparto sementiero ai mezzi tecnici, dalle tecnologie di campo alle linee di confezionamento, dal packaging ai servizi – l'Italia è leader assoluta in Europa. Ed è proprio questa la caratteristica che abbiamo voluto dare a Macfrut: una fiera rappresentativa di tutti gli anelli della filiera ortofrutticola".
Marina Sereni, Viceministra degli Affari Esteri , ha sottlneato come "questa manifestazione vada molto oltre il settore ortofrutticolo in senso stretto perché affronta tematiche trasversali molto importanti, dalla smart agricolture ai sistemi di precisione e sistemi di irrigazione, attraverso il ricorso alle nuove tecnologie. L'Africa occupa una posizione prioritaria nell'agenda strategica dell'Italia, nella cooperazione e nello sviluppo. Insieme Italia, Europa e Africa rappresentano un'unica area, una sorta di continente verticale che ci vede esposti alle stesse sfide e minacce, ma che allo stesso tempo ci vede esposti anche alle comuni opportunità. In merito alle sfide comuni è necessario citare il cambiamento climatico, promozione della transizione energetica e sviluppo sostenibile. Tra le sfide comuni c'è quello della sicurezza alimentare, storico pilastro della cooperazione. L'attenzione verso il continente africano è molto alta, può svolgere un ruolo trainante. Creare benessere per le persone è il nostro obiettivo attraverso la modernizzazione e l'internazionalizzazione. Se cresce l'Africa cresciamo anche noi".
A tema anche l'africa. "Davanti a noi abbiamo una dinamica di globalizzazione selettiva e il rapporto con l'Africa in questo senso è strategico. Sono felice che questa fiera rafforzi sempre di più questo spirito di partenariato e cooperazione. Siamo nel pieno di una crisi energetica che aumenta vertiginosamente i costi di produzione delle imprese agricole e il modo di fare agricoltura si sta stravolgendo: nessuno si può sentire al riparo. L'innovazione deve essere al servizio di tutti. Stiamo cercando di comporre faticosamente questo puzzle di energie che devono lavorare insieme: questa fiera è un'occasione formidabile per mettere a fattor comune l'esperienza. A Macfrut si fa business ma anche cooperazione", ha ribadito Maurizio Martina, Vicedirettore generale della Fao. All'inaugurazione sono intervenute anche le Ministre Rebecca Alitwala Kadaga Ministra per le politiche comunitarie dell'Uganda e Gourouza Magagi Salmou Ministra dell'Industria e imprenditoria del Niger. "Il nostro obiettivo strategico nel prossimo triennio - ha precisato Roberto Luongo, Direttore Generale ICE - è quello di fare di Macfrut la vetrina più importante a livello Europeo. Per il sistema Italia il Macfrut deve diventare l'evento europeo e mondiale su cui fare convergere tutti gli operatori del settore ortofrutticolo. Una vetrina per il sistema Italia per presentarsi al mondo attraverso eccellenze, know how e testimonianze dirette di aziende e operatori che sono un importante e qualitativo tassello del made in Italy di qualità".
Luca Maestripieri, Direttore AICS, Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ha spiegato come "Aics abbia sempre creduto in questa fiera, e oggi vista l'ottima risposta avuta dagli operatori, molti dei quali extra nazionali con cui già operiamo, ci conforta. Quest'anno il tema è anche quello dell'Africa, Continente nel quale siamo presenti con 9 sedi, e presto ne apriremo un'altra in Nigeria". Mentre Alessio Mammi Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, ha ribadito il valore di "Macfrut ,un grande evento e un grande patrimonio del Paese in cui si incontrano i protagonisti della filiera ortofrutticola nazionale. Le aziende del nostro territorio hanno attraversato momenti difficili in questi ultimi anni, e hanno saputo intraprendere percorsi virtuosi di crescita, sviluppo ed ecosostenibilità garantendo cibo sicuro e di qualità. Due anni prolungati che hanno cambiato il sistema di vita delle persone e messo in evidenza che salute e cibo vengono comunque al primo posto nelle scelte individuali. La pandemia non ha fermato l'agroalimentare, un settore che ha saputo reggere e sostenere le famiglie. Già nel 2020 la produzione agricola dell'Emilia Romagna aveva segnato un +8% raggiungendo un valore della produzione di 4,5 miliardi di euro, con crescita dell'occupazione, con 82mila posti di lavoro in più, circa il 13% in più rispetto al 2019 e le stime di quest'anno ci dicono che il trend non cambia ma anzi sembra cresca ancora in tutti gli ambiti appena detti. Le sfide che i nostri agricoltori dovranno affrontare sono tante e difficili per questo, come istituzione, noi non ci tireremo indietro e faremo la nostra parte, ma serve un'Europa più forte. L'Emilia Romagna sta sostenendo le aziende con investimenti, procedure di semplificazione burocratica e con il sostegno al mondo agricolo. Il cibo è non solo nutrimento ed economia ma è anche cultura. L'Emilia Romagna ha 44 prodotti Dop e Igp di cui molti provengono dall'ortofrutta, e il nostro impegno è quello di promuovere il valore della differenza e del rapporto con i territori, e il macFrut ne è testimone autentico e virtuoso".
Elezioni Riccione, le critiche di Noi riccionesi al programma della Angelini
(Rimini) "Che la candidata del Pd e delle sue “mille liste civiche” affermi di voler realizzare per i prossimi cinque anni ciò che, nei fatti, la amministrazione Tosi ha già realizzato, appare davvero paradossale", così Fabrizio Pullè di Noi riccionesi e Sara Majolino della lista civica Renata Tosi commentano il programma presentato da Daniela Angelini, candidata sindaca di Riccione per il centro sinistra. "Abbiamo letto, nel programma delle sinistre, ad esempio, la proposta di “rifacimento dei quartieri”, come Raibano e Spontricciolo. Vero è che probabilmente quei quartieri li frequentano poco, ma dovrebbero essere più attenti ed accorgersi che Raibano è stato completamente già rifatto dalla Tosi in questi cinque anni appena trascorsi, e che il rifacimento di Spontricciolo sta per essere terminato con i lavori iniziati alcune settimane fa. Per non parlare del Centro Studi, di Viale Tasso, dei lungomari nord, di Viale San Martino", dicono i sostenitori di Renata Tosi. Pullè si è ricandidato anche a questo giro.
"Abbiamo letto anche di una “grande opera” pensata alle Terme, e ci è venuto da sorridere: anche su questo punto appaiono infatti male informati: c’è già un bellissimo progetto, avviato come accordo operativo, con il quale la società gestrice delle terme effettuerà un intervento di riqualificazione da svariati milioni di euro. Leggiamo ancora che le sinistre vorrebbero ridisegnare la “porta sud” e la “porta nord” di Riccione. Ancora, arrivano palesemente in ritardo e fuori tempo massimo: la porta sud è già approvata in un progetto già finanziato, ed in via di inizio lavori, con l’accordo operativo sottoscritto da parte della società proprietaria dei campeggi, che, al termine degli interventi, lascerà a Riccione la riqualificazione anche dell’area del lungomare; sul lato nord, vi è in corso la riqualificazione delle conchiglie e dell’area limitrofa, con un progetto già ben delineato".
C'è poi la questione della riqualificazione di viale Ceccarini e del verde pubblico. "Ricordiamo loro che il progetto dell’archistar Boeri, è esattamente questo: il quadrilatero del centro in una nuova concezione e forma, completamente Green ed eco-sostenibile, che sappia dare innovazione, tecniologia, bellezza e nuovo lustro al centro di Riccione. Ricordiamolo: il Pd ed il “green”, viaggiano su sue binari paralleli, destinati a non incontrarsi mai: ricordatevi il cemento del trc, il cemento dei giardini dell’Alba, le Scuole Manfroni, e tanti altri esempi".
Regolamento terzo settore, De Sio: iniziativa lodevole, peccato solo non si sia collaborato
(Rimini) Il consiglio comunale ieri ha dato il via libera (18 favorevoli e 8 astenuti) al regolamento di co-progettazione e co-programmazione, azione promossa dall'Amministrazione comunale insieme a ConfCooperative, LegaCoop e VolontaRomagna. Obiettivo del regolamento – che si compone di 8 articoli - è quello di agevolare forme di confronto e di condivisione tra il Comune e le realtà del terzo settore, favorendo sinergie operative e ottimizzando gli interventi nel campo del sociale.
“Credo che l’iniziativa sia lodevole”, così Luca De Sio, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini sul regolamento per la co-progettazione con gli enti del terzo settore approvato ieri dall’assemblea con 18 favorevoli e 8 astenuti. Iniziativa lodevole “se davvero attua il principio di sussidiarietà e va quindi davvero a valorizzare ciò che già c’è e va a farsi suggerire quello che è il reale bisogno, un bisogno che conoscono in parte queste realtà che non l’ente comunale”. Per De Sio questa, però, “sarebbe stata l’occasione giusta per la giunta di coinvolgere la minoranza in questo processo e in questo progetto. Se vogliamo dimostrare di poter davvero lavorare insieme penso che questa potesse essere un’iniziativa puntuale. Ho solo questo appunto per l’assessore Gianfreda”.
Con 18 voti favorevoli e 11 contrari, il Consiglio Comunale aveva in precedenza approvato il rendiconto di gestione 2021, il documento che delinea e verifica la realizzazione degli obiettivi programmati con il Bilancio di Previsione approvato dal Consiglio comunale.
Il bilancio 2021 si è chiuso con un risultato positivo complessivo di amministrazione di 157,4 milioni di euro, risultato in crescita rispetto al rendiconto 2020 (+15 milioni circa). In linea con gli ultimi anni, è proseguita la riduzione del debito, passato da 77.703.132 euro del 2020 a 69.450.177,52 al 31 dicembre 2021. Il comparto della scuola e del sociale rappresenta il cuore spesa corrente complessiva dell’ente, in particolare le voci principali riguardano istruzione e diritto allo studio (17,8 milioni), diritti sociali, politiche sociali e famiglia (30 milioni), trasporti e diritto alla mobilità (14,7 milioni). Gli investimenti ammontano invece a 61,6 milioni complessivi, con focus su rigenerazione urbana e viabilità, ambiente e scuola. Votato anche il rendiconto degli agenti contabili dell’esercizio 2021 (18 favorevoli e 9 contrari).
Approvata anche la variazione di bilancio (18 favorevoli e 8 contrari), che nella parte degli investimenti, prevede tra gli altri interventi la manutenzione degli edifici culturali e in particolare degli Agostiniani (170.000 euro), il finanziamento di opere di pannelli fotoassorbenti per la mitigazione acustica del sottopasso di Viserba (500mila euro), l’acquisto di attrezzature per il giardino del Museo (60.000 euro).
Adunata Alpini, come muoversi. Tutte le info utili
(Rimini) Il comune di Rimini ha raccolto in un unica pagina web tutte le informazioni per muoversi al meglio durante l'Adunata azionale degli Alpini, sia per quanto riguarda le faccende quotidiane e il lavoro, sia per godersi la manfestazione. "In considerazione dell’enorme flusso che si riverserà nell’area riminese, è stato definito, in coordinamento con la Prefettura, la Questura, la Polizia Locale, i Vigli del fuoco e l’Asl, il piano per la logistica, la sicurezza e le limitazioni della viabilità. A partire dalla totale interdizione della cosiddetta ‘zona rossa’ a qualunque mezzo nella giornata di domenica 8 maggio e la chiusura di tutte le scuole cittadine nella giornata di sabato 7 maggio. Una squadra di 160 uomini della Polizia locale presidierà nell’arco delle 24 ore la viabilità cittadina e le zone interessate dagli eventi", spiegano da palazzo Garampi.
L’area Rossa è delimitata all’area a mare della ferrovia e parte da viale Principe Amedeo angolo via Dandolo e via Beccadelli fino a via Catania a Rivazzurra(esclusa), includendo anche l’area di ammassamento che interesserà la zona limitata dalla via Rimembranze a via Chiabrera e dalla linea ferroviaria alla via Fogazzaro. La zona "rossa" scatterà domenica 8 maggio in occasione della Sfilata degli Alpini (a partire dalle ore 24.00 di sabato 7 fino alle ore 24 di domenica 8 maggio) e sarà interdetta anche alle auto dei residenti ed ai mezzi pubblici, con il divieto di circolazione a tutti i veicoli. All’interno di tale area sarà vietato, per la giornata di domenica, anche l’accesso di mezzi di approvvigionamento per le attività e i pubblici esercizi presenti sul territorio ed il transito dei mezzi già stazionanti all’interno di tale area. Con le medesime disposizioni sarà vietata la mobilità con auto e altri mezzi dalle e per le attività alberghiere insistenti all’interno della zona.
L’area Arancione è un’area di pre-filtraggio, adiacente alla zona rossa ed include tutta l’area alla Destra del Porto a mare della ferrovia fino a Parco Fellini, viale Principe Amedeo, via Dandolo, via Cormons (già in zona rossa) e via Nazario Sauro fino al Parco Elisabetta Renzi. La zona arancione continua a monte della ferrovia, a partire dal Parco, prendendo a riferimento il nuovo ponte che attraversa via Roma, e proseguendo verso sud parallelamente alle vie di transito Roma, Ugo Bassi, Giuliani, Settembrini e Marradi che restano aperte. La zona arancione circonda inoltre l’area rossa di ammassamento in preparazione alla sfilata, che include via Chiabrera, via Fogazzaro e via Rimembranze (escluso il tratto da Via Marradi/Melucci a Via Flaminia), e si estende lateralmente fino all’altezza di via Vannucci e Via Botero con delimitazioni che saranno identificate con transenne e apposita segnaletica. In quest’area sarà ammessa la mobilità in condizioni di necessità esclusivamente per i residenti. Le zone sono costantemente presidiate dalla Polizia Locale.
Tutti i partecipanti alla 93esima Adunata degli Alpini che utilizzeranno i mezzi del trasporto pubblico potranno contare sul massimo sforzo di Start Romagna per garantire un servizio efficiente e sicuro. Oltre al programma di potenziamento concordato con il Comune di Rimini, grande attenzione sarà data al monitoraggio dell’utilizzo dei mezzi. Il perno dei controlli è la centrale operativa, allestita alla stazione ferroviaria di Rimini, dove dalle 4.50 fino alle 2.00 del giorno seguente, per oltre venti ore consecutive sono presenti quattro addetti ai controlli della rete di trasporto pubblico.
In occasione dell’Adunata, personale di Start Romagna agirà anche nelle aree di partenza e arrivo delle navette che collegheranno i parcheggi a Gros Rimini e quartiere fieristico con le stazioni del Metromare. Altri addetti agiranno per inibire la sosta anche temporanea alla rotatoria della stazione FS di Riccione, così da lasciare libero l’anello di inversione del Metromare ed evitare, come talvolta accade, che l’indisciplina abbia la conseguenza di rendere più difficile il servizio di trasporto pubblico.
La capienza di tutti i mezzi è nuovamente al 100%, con il ritorno alla normalità il Metromare può trasportare ad ogni corsa fino a 142 persone. Il servizio Customer Care di Start Romagna sarà operativo dalle 8.00 e da domani a sabato lo sarà fino alle 21.30; domenica dalle 7.00 alle 19.00. Sul web, con la app Moovit e sul sito di Start Romagna in una pagina dedicata all’Adunata, sarà possibile verificare gli orari sia del Metromare, che raddoppierà le corse, sia delle linee 4 e 11. La linea 11 non farà servizio domenica 8, quando è in programma il grande corteo in zona mare. Da venerdì 6 a domenica 8, con una card commercializzata dall’organizzazione dell’Adunata, al prezzo di 5 euro sarà possibile salire senza limiti su tutti i bus di Start Romagna del bacino di Rimini.
Le fermate del Metromare sono controllate da un sistema di videosorveglianza con 98 telecamere, oltre a quelle presenti sui mezzi, sia sulla linea dedicata che connette Rimini a Riccione, sia sui mezzi in strada. Inoltre, tutti gli autisti sono in collegamento diretto con la centrale operativa per segnalare criticità sul servizio, per parte sua la centrale è in grado, in caso di indebiti accessi sul percorso del Metromare, di condividere l’informazione con gli autisti in servizio. Nei casi più gravi la condivisione avviene, secondo compiti e responsabilità, con gli Enti preposti.
Alpini, la grande scritta sulla spiaggia per dare il benvenuto
(Rimini) Rimini dà il benvenuto agli alpini con una grande scritta tricolore che campeggia sulla spiaggia. E’ l’omaggio che la città e gli operatori di ‘Piacere spiaggia Rimini’ hanno voluto riservare agli alpini in arrivo in città in questi giorni per partecipare alla '93esima Adunata Nazionale Alpini Rimini e San Marino'. Una grande scritta larga 20 metri e sormontata da una penna stilizzata, composta da 170 sdraio verdi, bianche e rosse e allestista sulla spiaggia tra i bagni 61 e 63, che dà idealmente il via alla grande ”invasione pacifica” degli alpini che prende il via domani per trasformare per quattro giorni, dal 5 all’8 maggio, Rimini nella capitale delle penne nere con una festa straordinaria che porterà nelle piazze e nelle strade della città centinaia di migliaia di alpini coinvolti in tante iniziative per testimoniare l’impegno costante di questo Corpo che si manifesta nelle situazioni più significative della vita delle nostre comunità.
Una festa che si svolge per la prima volta Romagna e in una città interamente vestita a tema: dalle 20mila bandiere tricolore posizionate ovunque, dal centro storico al mare, alle vetrine dei negozi addobbate a festa, passando per l’installazione della grande penna alta 15 metri in piazza Malatesta, che riproduce il cappello alpino con una penna costituita dall’intreccio dei nomi di tutte le regioni italiane che, al buio, s’illumina con le luci tricolore. La città di Rimini è pronta ad ospitare circa 450mila presenze, tra i componenti delle brigate, le loro famiglie e gli appassionati della specialità dell’Arma di Fanteria provenienti da tutta Italia. Un’occasione significativa anche per il turismo con un indotto diretto e indiretto stimato di 145 milioni di euro (elaborazione dell'Osservatorio Turistico Regionale).
“La ‘prima volta’ dell’Adunata degli Alpini nella nostra città - commenta il Sindaco Jamil Sadegholvaad - coglie una sfera affettiva comune. Gli Alpini a Rimini sono simbolica ripartenza di un mondo che non ha abbandonato il valore della comunità, il sentimento della solidarietà, il principio indissolubile dell’impegno. Rimini sarà al suo meglio in queste giornate, ricca di servizi, di iniziative e, in particolare, pronta ad accogliere con migliaia di sorrisi”.
Tanti i negozi, i bar e i ristoranti che stanno facendo a gara per dare il benvenuto agli alpini con vetrine a tema e allestimenti con bandiere, immagini e oggetti a tema. Passeggiando per il centro e il lungomare sono tante le vetrine ‘imbandierate’. Quelle più belle fanno ancora in tempo fino al 5 maggio a partecipare al concorso “La festa alpina ti rallegra la vetrina”, rivolto a tutte le categorie di negozianti riminesi che vorranno arredare le loro vetrine a tema “Alpino”. Sarà sufficiente darne comunicazione alla Segreteria organizzativa dell’Adunata con sede in Piazzale Malatesta 28 (telefono 05411419554 – segretaria sig.ra Giulia), indicando i dati identificativi delle loro vetrine.
Tutto pronto per l’adunata che prende ufficialmente il via domani, giovedì 5 maggio allo Stadio Romeo Neri di Rimini. Alle ore 13 è prevista l’apertura dello Stadio al pubblico per l’inaugurazione dell’Adunata con un pomeriggio all’insegna di sport, eventi e cerimonie. Apriranno la manifestazione i ragazzi con le partite di calcio delle squadre giovanili. Al termine delle gare inizieranno gli ingressi, in formazione, delle associazioni amiche e simpatizzanti degli alpini, quindi le associazioni d’Arma, i vessilli delle Sezioni e i gagliardetti dei Gruppi Ana, i rappresentanti del Comune di Rimini, di Provincia e Regione e di San Marino, le autorità locali e militari e il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini. Completato lo schieramento il pubblico potrà assistere al lancio dei paracadutisti che atterreranno sul prato dello stadio. Momento emozionante sarà quello dell’ideale passaggio di consegne tra Milano – sede della precedente Adunata nel 2019 – e Rimini con l’arrivo della staffetta e del tedoforo che compirà l’ultimo tratto del percorso. A seguire l’alzabandiera con un tricolore di ben 50 metri, disteso a cura dei Vigili del Fuoco. Quindi la cerimonia con i saluti di benvenuto delle autorità e l’accensione del tripode che precederanno la premiazione delle squadre di calcio e delle scolaresche. Chiusura in musica con il carosello della fanfara.
Venerdì mattina sarà la giornata delle inaugurazioni delle cittadelle alpine in piazzale Fellini e in piazza Malatesta. Sono ormai ultimate le operazioni di allestimento che porteranno al taglio del nastro venerdì 6 maggio alle ore 10 della cittadella storica in piazza Malatesta e alle ore 11 della cittadella militare Ana al parco Fellini.
Nel parco Fellini come da tradizione le truppe alpine dell’esercito e la Protezione civile dell’Ana allestiranno una vetrina espositiva interattiva di mezzi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione alle truppe alpine e alle forze armate che operano in montagna. Un appuntamento fisso di ogni adunata, dove l'Esercito incontra i cittadini e gli Alpini offrendo una occasione per conoscere da vicino uomini ed equipaggiamenti che richiama ogni anno migliaia di visitatori.
Nata dalla volontà di mostrare l’evoluzione negli anni dei materiali e delle risorse in uso, la Cittadella si è affermata quale punto di incontro tra gli Alpini di ieri e quelli di oggi, attrazione per grandi e piccini e luogo dove confrontarsi con il personale in servizio e ricevere tutte le informazioni. Particolare spazio verrà offerto alle scuole, con appuntamenti con specifica attenzione alle competenze e alle professionalità delle truppe da montagna dell’Esercito, dotate di tecnologie all’avanguardia e specializzate a operare sia nelle operazioni internazionali – nell’ambito delle missioni di pace – sia in Patria, concorrendo in modo sinergico con tutte le organizzazioni del soccorso, Protezione Civile ANA in primis, alla gestione delle emergenze. Simulazioni di bonifica di ordigni esplosivi (residuati bellici) e attività connesse con la sicurezza saranno, affiancate da attività sportive sui ponti tibetani e salite su pareti artificiali di arrampicata. Si potrà fare anche un tuffo nel passato grazie allo spazio allestito dal Museo storico degli Alpini di Trento.
Al via le mostre al Museo della città. Domani, giovedì 5 maggio ore 10, vengono inaugurate nella sede del Museo della città (in via Luigi Tonini, 1 a Rimini) le mostre, scelte per il loro valore storico e didattico. Il museo è aperto da martedì a venerdì 10-13 e 16-19 / sabato, domenica e festivi 10-19. Le mostre sono: 'Su pei monti', curatore Pier Luigi Foschi; 'Cannone 65/17 mod. 1908/1913'; 'Ogni cosa è illuminata dalla luce del passato' di Stefano Lupi; 'Cent'anni di silenzio, reperti della Grande Guerra 1915-1918; 'La storia dei soldati di montagna nel mondo'a cura dell’Ifms; 'Dalla guerra alla pace' a cura del gruppo di Brisighella e Conselice.
Sempre al museo, nella sala del Giudizio ci saranno due incontri di presentazione di libri: Il mulo e la sua Storia, venerdì 6 maggio ore 17; I libri degli alpini, sabato 7 maggio ore 17
Il canto e la musica sono un tutt’uno con gli alpini, tanto che le canzoni alpine e di montagna fanno parte del patrimonio musicale di intere generazioni. Ecco perché non ci può essere Adunata senza canto e musica. A Rimini e a San Marino saranno centinaia i cori e le fanfare dell’Associazione Nazionale Alpini, provenienti da tutt’Italia, che si esibiranno in modo spontaneo e nei concerti inseriti nel programma ufficiale. Sabato 7 maggio allo stadio Neri (piazzale del Popolo 1), ci sarà uno dei momenti più spettacolari con il concerto di 33+ fanfare che eseguiranno all’unisono, sotto la guida dei rispettivi maestri, l’Inno nazionale e il Trentatré, l’Inno degli Alpini. La sera di sabato 7 maggio la quasi totalità dei concerti dei cori saranno alle ore 21 e si svolgeranno in città, fuori città e a San Marino.
Le informazioni utili. A questo indirizzo https://bit.ly/93AdunataNazionaleAlpini si possono trovare tutte le informazioni utili sull’evento. In considerazione dell’enorme flusso che si riverserà nell’area riminese, è stato definito, in coordinamento con la Prefettura, la Questura, la Polizia Locale, i Vigli del fuoco e l’Asl, il piano per la logistica, la sicurezza e le limitazioni della viabilità. A partire dalla totale interdizione della cosiddetta ‘zona rossa’ a qualunque mezzo nella giornata di domenica 8 maggio e la chiusura di tutte le scuole cittadine nella giornata di sabato 7 maggio.