(Rimini) Ha preso il via la tanto attesa settimana degli alpini. Quella che fra tre giorni entrerà nel vivo e che porterà Bande e fanfare, tornei, esibizioni, mostre e che si concluderà con la grande sfilata che durerà tutta la giornata di domenica con la parata sul lungomare di circa 90mila alpini. Un’edizione carica di significato quella della “93esima Adunata Nazionale Alpini Rimini - San Marino”. L’occasione per festeggiare per la prima volta i 100 anni dalla prima adunata nazionale e i 150 anni dalla costituzione del Corpo degli alpini e con i 100 anni di fondazione della sezione Bolognese Romagnola.

Una edizione da “tutto esaurito” negli alberghi e che già vede l’arrivo delle penne nere in città. Da alcuni giorni sono ospiti degli alberghi gli organizzatori che si trasferiscono in città al gran completo da oggi (lunedì 2 maggio). La curva delle occupazioni cresce in modo deciso a partire da mercoledì sera, la vigilia dell'apertura dell'evento, con il picco massimo nelle notti prenotate fra venerdì e sabato. Sono più di 450.000, secondo gli organizzatori dell’Associazione nazionale alpini (Ana), le presenze stimate fra giovedì e domenica, tra iscritti, familiari e affezionati, in grado di generare un lungo week end da tutto esaurito, tra prenotazioni alberghiere e ristorazione

Grande l'interesse anche per la scoperta della città da parte dei partecipanti all'Adunata: gli operatori di VisitRimini sono costantemente occupati a rispondere alle chiamate di richiesta di informazioni sulla città, sulle sue bellezze, sugli eventi e sui tour in programma. Molto apprezzate sono le escursioni organizzate da VisitRimini per i gruppi, che si svolgeranno venerdì e sabato alla scoperta dei borghi del territorio riminese, le cui iscrizioni chiuderanno mercoledì 4. Molto gettonate anche visite guidate individuali alla città di Rimini, di sabato pomeriggio delle 15.30 dal Visitor Center, le cui prenotazioni sono aperte fino a 10 minuti prima della partenza.

L’evento coinvolgerà tutto l’ambito urbano del Comune di Rimini. Nei giorni 5, 6, 7 e 8 maggio saranno svolti eventi di spettacolo ed espositivi in piazza sull’Acqua, parco XXV Aprile e parcheggio Tiberio: qui verranno allestite singole aree espositive per le eccellenze del territorio. Sono visitabili le strutture dell'Ospedale da campo e il Campo scuola per giovani. Inoltre è installato il campo di Protezione Civile, Stadio Romeo Neri: qui si svolgeranno eventi istituzionali e sportivi con il pubblico presente sugli spalti della struttura, Piazzale Fellini, Giardini e Lungomare Tintori: qui verrà realizzata la Cittadella militare (parco Fellini) e la zona espositiva degli sponsor e l’area food (area rotonda Federico Fellini e lungomare Tintori, Piazza Malatesta: qui verrà realizzata la Cittadella storica con una esposizione di mezzi ed attrezzature militari d’epoca. Durante i giorni dell’Adunata sulle pareti esterne del teatro Galli, di Castel Sismondo e sul ledwall del Palazzo del Fulgor saranno proiettate fotografie e filmati relativi ai 150 anni della costituzione del corpo degli Alpini e di 103 anni di costituzione dell'ANA.

 Tanti i momenti significativi della quattro giorni riminese: dalle partite di calcio al lancio sullo Stadio – giovedì 5 maggio - di circa dodici paracadutisti -tutti alpini, paracadutisti dell’Ana – all’alzabandiera venerdì 6 maggio in piazza Cavour, all’esibizione di tutte le fanfare di cui il Corpo dispone (sono 33), alla sfilata delle 18 Bandiere di Guerra, ovvero tutte quelle dei reparti compresi nel Comando Truppe Alpine, che quest’anno festeggia insieme all’Ana il 150° anniversario di fondazione del Corpo degli Alpini, fino alla mostra storica sui 150 anni del Corpo degli alpini, accanto alla Cittadella degli Alpini in piazzale Fellini che, assieme all’ospedale da campo e al campo scuola al parco XXV Aprile e alle mostre documentali al Museo della città, e alla cittadella storica in piazza Malatesta, saranno visitabili a partire da giovedì mattina (il programma giorno per giorno su https://www.adunatalpini.it/il-programma/). Momento più atteso, la grande sfilata dell’8 maggio sul lungomare: il passaggio della sfilata può durare tra le 10 e le 12 ore, la maggior parte delle Sezioni sfila preceduta da una banda o da una o più fanfare, in sfilata le formazioni musicali saranno non meno di ottanta. Con le rispettive Sezioni sfilano anche i Cori alpini, che saranno una sessantina.

La macchina organizzativa. In considerazione dell’enorme flusso che si riverserà nell’area riminese, è stato definito, in coordinamento con la Prefettura, la Questura, la Polizia Locale, i Vigli del fuoco e l’Asl, il piano per la logistica, la sicurezza e le limitazioni della viabilità. A partire dalla totale interdizione della cosiddetta ‘zona rossa’ a qualunque mezzo nella giornata di domenica 8 maggio e la chiusura di tutte le scuole cittadine nella giornata di sabato 7 maggio. Parte della città verrà divisa in due zone: la ‘zona rossa’ e la ‘zona arancione’. In pratica una grande "isola pedonale" sempre più vasta fino alla parata di domenica. 

L’area Rossa è delimitata all’area a mare della ferrovia e parte da viale Principe Amedeo angolo via Dandolo e via Beccadelli fino a via Catania a Rivazzurra(esclusa), includendo anche l’area di ammassamento che interesserà la zona limitata dalla via Rimembranze a via Chiabrera e dalla linea ferroviaria alla via Fogazzaro. La zona "rossa" scatterà domenica 8 maggio in occasione della Sfilata degli Alpini (a partire dalle ore 24.00 di sabato 7 fino alle ore 24 di domenica 8 maggio) e sarà interdetta anche alle auto dei residenti ed ai mezzi pubblici, con il divieto di circolazione a tutti i veicoli. All’interno di tale area sarà vietato, per la giornata di domenica, anche l’accesso di mezzi di approvvigionamento per le attività e i pubblici esercizi presenti sul territorio ed il transito dei mezzi già stazionanti all’interno di tale area. Con le medesime disposizioni sarà vietata la mobilità con auto e altri mezzi dalle e per le attività alberghiere insistenti all’interno della zona.

L’area Arancione è un’area di pre-filtraggio, adiacente alla zona rossa ed include tutta l’area alla Destra del Porto a mare della ferrovia fino a Parco Fellini, viale Principe Amedeo, via Dandolo, via Cormons (già in zona rossa) e via Nazario Sauro fino al Parco Elisabetta Renzi. La zona arancione continua a monte della ferrovia, a partire dal Parco, prendendo a riferimento il nuovo ponte che attraversa via Roma, e proseguendo verso sud parallelamente alle vie di transito Roma, Ugo Bassi, Giuliani, Settembrini e Marradi che restano aperte. La zona arancione circonda inoltre l’area rossa di ammassamento in preparazione alla sfilata, che include via Chiabrera, via Fogazzaro e via Rimembranze (escluso il tratto da Via Marradi/Melucci a Via Flaminia), e si estende lateralmente fino all’altezza di via Vannucci e Via Botero con delimitazioni che saranno identificate con transenne e apposita segnaletica. In quest’area sarà ammessa la mobilità in condizioni di necessità esclusivamente per i residenti. Le zone sono costantemente presidiate dalla Polizia Locale.

Da martedì 3 maggio il Parcheggio Tiberio, essendo in un’area di attendamento e di eventi, non sarà accessibile per la sosta. Nella giornata del 6 maggio, in occasione della sfilata delle Bandiere di Guerra, le sedi stradali sul percorso che interessa via Silvio Pellico, via Tripoli (fino alla rotonda), via XX Settembre 1821), Arco d’Augusto e il Corso fino Piazza Cavour, verranno interdette temporaneamente al traffico di auto, moto e cicli per il tempo necessario al passaggio della sfilata.

Il piano del trasporto pubblico di Start. In occasione della 93 Adunata degli Alpini Start Romagna ha predisposto un piano del trasporto pubblico a supporto dei partecipanti e dei loro spostamenti sul territorio.

Potenziamenti: il servizio del Metromare, da giovedì 5 a domenica 8, si attiverà con frequenze intensificate ed estensione di orario di servizio. La linea 4 e la linea 11 saranno potenziate con corse aggiuntive ed estensione di orario. I servizi di trasporto saranno incrementati con ulteriori servizi di navetta nella giornata di domenica 8 maggio. Il servizio è attivo dalle ore 6 alle ore 23 con frequenza ogni 10′.

Navetta Fiera e Navetta Gros, da giovedì 5 a domenica 8 maggio verranno potenziate le linee 4 e 11

Linea 4: orario prolungato fino alle 2, ultima corsa in partenza alle ore 1.30, dalle 20 a fine servizio frequenza ogni 30′
Linea 11: orario prolungato fino alle 2 giovedì 5 e venerdì 6, ultima corsa in partenza alle ore 1.45, dalle 20 a fine servizio frequenza ogni 15′. Sabato 7 maggio orario prolungato fino alle 24, domenica 8 maggio la linea 11 sarà sospesa.
Per informazioni dettagliate sui servizi disponibili in tempo reale si invita ad utilizzare l’applicazione Moovit o a consultare la pagina www.startromagna.it

Sospensione di servizi: la linea 11 sarà sospesa dalle 24 di sabato 7 fino a tutta la giornata di domenica 8 per consentire lo svolgimento della sfilata. Il servizio a chiamata Shuttlemare sarà sospeso per le giornate del 7 e 8 maggio.

Per tutta la durata della manifestazione, per il servizio di spazzamento saranno applicate le frequenze estive, che prevedono passaggi quotidiani per la viabilità principale e lo svuotamento cestelli nella zona mare. In coerenza con il programma degli eventi, sarà potenziato il servizio di spazzamento in orario notturno nella zona stadio e nel centro storico nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato, oltre al servizio dedicato alle aree poste in piazza Malatesta/Parcheggio Tiberio e Parco XXV aprile.

Sempre nella zona a mare della ferrovia, per la raccolta rifiuti saranno attivati i passaggi estivi a utenze non domestiche, ad esclusione della giornata di domenica in cui le limitazioni previste nella zona rossa non rendono possibile il servizio se non quello relativo alla gestione della manifestazione.

Si invitano tutte le utenze domestiche e non domestiche, presenti nella zona sud a mare della ferrovia compresa tra il porto di Rimini e il confine con Riccione, a non esporre il materiale nella giornata di domenica, in quanto le limitazioni previste nella zona “rossa” e la presenza delle zone di ammassamento non garantiscono l’effettuazione dei servizi.

E’ previsto un servizio dedicato di raccolta e spazzamento per l’area di Piazzale Fellini/Lungomare Tintori/Parcheggio Tiberio sempre per tutta la durata della manifestazione.

Per il servizio ai campi e alle aree commerciali/espositive dislocate nel territorio, saranno consegnati oltre 500 contenitori dedicati.

E’ stata pianificata la presenza di squadre di presidio per il pronto intervento in concomitanza di tutti gli eventi previsti nel programma del raduno.

Nelle spiagge libere è previsto infine un servizio aggiuntivo giornaliero di pulizia.

Lunedì, 02 Maggio 2022 16:16

Tornatore al museo Fellini

(Rimini) Un Maestro del cinema italiano al Fellini Museum. Visita a Fm per il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, ospite sabato scorso della giornata conclusiva della quarta edizione de “La Settima Arte Cinema e Industria”, rassegna ideata e organizzata da Confindustria Romagna, Università di Bologna Dipartimento delle Arti, Cinema Fulgor con la collaborazione del comune di Rimini. Il regista, insignito del “premio Cinema e Industria ad honorem 2022”, è stato dunque accompagnato alla scoperta degli spazi del polo museale diffuso che Rimini ha dedicato all’opera di Federico Fellini.

Venerdì, 29 Aprile 2022 14:16

29 aprile

Rimini "capitale della cultura" | Sicurezza, rinforzi da giugno | Pd riminese preoccupato per la guerra

(Rimini) “Questo è il mio dream team”. Così il sindaco di Rimini, con delega alla cultura, Jamil Sadegholvaad ha presentato la squadra dei dirigenti di settore, equipe completata nelle ultime settimane con l’inserimento delle figure di Nadia Bizzocchi alla guida della biblioteca Gambalunga e Giovanni Sassu ai musei della città. Da tempo nella squadra, che ha obiettivi molto ambiziosi, la dirigente del settore cultura, Silvia Moni, che è anche un po’ la capa di tutti, la direttrice dei teatri Laura Fontana, il direttore del Museo Fellini e della cineteca Marco Leonetti. 

“E’ la squadra che accompagnerà Rimini nel secondo tempo della sua rinascita culturale. Abbiamo avuto un primo tempo (con le amministrazioni di Andrea Gnassi, ndr) in cui ci siamo riappropriati dei luoghi della cultura. Ora, il secondo tempo è quello che li deve gestire e valorizzare al meglio”, sottolinea Sadegholvaad. Il 2023 sarà un anno cruciale per la cultura a Rimini. “Tornerà la Biennale del disegno, che sarà legata al tema dell’identità riminese, e celebreremo tantissimi anniversari”.

Saranno infatti 50 anni dall’uscita di Amarcord, 150 dalla costruzione del Kursaal, 20 anni dalla mostra ‘Rimini’ di Marco Pesaresi e, nell’ambito di una cultura “un po’ più pop”, saranno 40 anni dal Bandiera Gialla. Con una squadra così, poi, torna a tema la questione della candidatura di Rimini a capitale della cultura. “Saranno loro a lavorarci insieme a Giorgio Tonelli. Siamo ancora incerti sull’anno per cui candidarci, se il 2025 o il 2026 perché con Pesaro già eletta per il 2024 diventa tutto un po’ più difficile per questioni di geopolitica”. Quello che Sadegholvaad ribadisce con forza è che “Rimini non è solo mare, lettini e ombrelloni, ma anche patrimonio storico e culturale e tutti gli altri turismi che siamo già in grado di offrire, come il fieristico e il congressuale”. 

In particolare i due nuovi direttori, Bizzocchi e Sassu, sono portatori di novità. La Gambalunga per esempio, è in cerca di nuove sedi per la Biblioteca dei ragazzi e per il Museo degli sguardi, il ‘Dinz Rialto’ dedicato alla cultura extraeuropea, ora ospitato nel santuario delle Grazie. Al museo della città, inoltre, in ottobre, dovrebbero partire i lavori che porteranno alla trasformazione del primo piano nell’ottica di valorizzare il Trecento Riminese e in particolare il Giudizio Universale, che tornerà “a casa”. 

Obiettivo per il teatro Galli è “diventare il “settimo teatro di tradizione della Regione, anche se già adesso possiamo accedere al finanziamento del Fus e della Regione. Ricordo che il Teatro Galli è stato il teatro capofila di una coproduzione operistica, l’Aroldo, un vero banco di prova brillantemente superata”.    

Marco Leonetti conclude riprendendo le considerazioni iniziali del sindaco.“Se parliamo di come si sia negli ultimi anni ripensato ai luoghi della cultura, l’esempio più radicale è proprio rappresentato da Castel Sismondo e piazza Malatesta. Se parliamo di come valorizzare ora questi luoghi, l’anniversario di Amarcord sarà un’occasione privilegiata per parlare di identità raccogliendo l’eredità del cinema di Fellini”. 

(Rimini) Le concessioni nel loro versante di «marittime, lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative» dovranno essere rimesse a gara entro il 31 dicembre 2023, data in cui andranno a scadenza le attuali. Le linee guida della nuova riforma sono state varate dal governo Draghi, nel nuovo decreto concorrenza, e "ci aspettiamo un dibattito parlamentare molto feroce in cui la lobby dei balneari metterà in campo tutti i suoi legami politici per, gattopardescamente, far si che tutto cambi per non cambiare nulla". Sono le parole di Usi/Usi-Cons Rimini e Slang-Usb Rimini, promotori di un incontro pubblico che si terrà sabato alle 17 in piazzale Kennedy a Rimini. Parteciperanno Roberto Biagini del Coordinamento Nazionale Mare Libero, Francesco Bugli del comitato Mai più sfruttamento stagionale Usb
e Stefano Lucchi di Usi Usi-Cons.

"Si recepisce, in sostanza, la direttiva europea Bolkestein del 2006 che impone una liberalizzazione delle concessioni nel settore turistico, mettendo virtualmente in concorrenza i piccoli capitali italiani con il capitale transnazionale; la nostra preoccupazione va ovviamente a tutti quei lavoratori e lavoratrici stagionali che saranno coinvolti nel processo. Abbiamo visto recentemente gli esponenti del partito democratico emiliano-romagnolo scendere in piazza insieme alle associazioni datoriali dei balneari, sposandone le parole d'ordine. Crediamo sia profondamente problematico che chi dovrebbe tutelare l'interesse pubblico scenda a fianco di una vera e propria lobby che da decenni fa il bello e cattivo tempo sul suolo pubblico". 

L'altro punto "è quello di mettere in campo una reale tutela per salute e sicurezza dei lavoratori, sappiamo infatti che questo settore è caratterizzato da forti tassi di lavoro nero e grigio ed occorre avviare una vera e propria battaglia per l'emersione dei diritti. Estremamente problematico è parlarne in astratto, in un settore con giornate lavorative che raggiungono anche le 14 ore, e dove non vengono riconosciuti il diritto alla malattia e al giorno di riposo, generando una potenziale ecatombe di incidenti sul lavoro ed un rischio concreto per la vita di chi è impiegato nel settore, il tutto in nome dell'intoccabile profitto delle economie turistiche. Il punto per noi rimane immaginare una gestione pubblica del patrimonio demaniale nel rispetto dei diritti lavorativi, dell'ambiente e della necessità di avere spiagge a libero accesso fruibili da tutti e tutte". 

Il comune di Rimini sarà uno dei primi in Romagna ad approvare un regolamento per la collaborazione con gli enti del terzo settore. L’assessorato alla protezione sociale del comune con il contributo di ConfCooperative, LegaCoop e VolontaRomagna ha deciso di mettere nero su bianco il valore della sussidiarietà nella cura del bene comune dettando le regole su cui dovrà basarsi il futuro metodo di lavoro dei servizi sociali. 

“Ci dobbiamo adattare a una realtà che continuamente cambia e possiamo farlo solo insieme”, spiega l’assessore Kristian Gianfreda. “Cambiano i bisogni e cambiano anche le categorie di persone in difficoltà. il regolamento serve a cogliere il cambiamento e mettere gli uffici del comune al passo con i tempi”. Scendendo nel dettaglio, le politiche dei servizi sociali saranno guidate dal contributo di associazioni, cooperative e fondazioni, chiamate a collaborare a specifici tavoli di lavoro sia in fase di programmazione sia di progettazione. “E’ un punto di partenza affinché i servizi necessari non restino impigliati nelle maglie della nostra burocrazia. E’ uno strumento sobrio e concreto per le attività del nostro assessorato”. 

L’obiettivo del regolamento, che si compone di 8 articoli, è agevolare forme di confronto e di condivisione tra il Comune di Rimini e l’apparato sociale cittadino in modo da ‘miscelare’ le diverse esperienze e capacità. 

Agli enti del terzo settore spetterà la centralità degli interventi, in quanto, come riporta la delibera, sono “rappresentativi della ‘società solidale’ e costituiscono sul territorio una rete capillare di vicinanza e solidarietà, sensibile in tempo reale alle esigenze che provengono dal tessuto sociale” e dunque “in grado di mettere a disposizione dell’ente pubblico sia preziosi dati informativi (altrimenti conseguibili in tempi più lunghi e con costi organizzativi a proprio carico), sia un’importante capacità organizzativa e di intervento”.


Il modus operandi, entrando un po’ più nel dettaglio, si compone di due fasi principali: da un lato la co-programmazione “finalizzata all'individuazione, da parte della pubblica amministrazione procedente, dei bisogni da soddisfare, degli interventi a tal fine necessari, delle modalità di realizzazione degli stessi e delle risorse disponibili” e, dall’altro, la co-progettazione “finalizzata alla definizione ed eventualmente alla realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento finalizzati a soddisfare bisogni definiti, alla luce degli strumenti di programmazione”. In sintesi, la prima fase è volta a individuare i bisogni e la seconda a definire le risposte. Nell’articolo 5 del regolamento, inoltre, si apre il capitolo sugli “Aspetti economici della co-progettazione”, che possono essere di vario tipo: risorse economiche, beni immobili e mobili, o risorse umane.



“L’obiettivo è anche quello di essere più veloci nella risposta ai bisogni reali”, spiega Alfio Fiori di Legacoop. “Su questo il comune di Rimini è comunque sempre stato un anticipatore dei tempi”. Katia Gulino di Confcooperative fa notare come si sia di fronte a una “legittimazione del terzo settore. Chiediamo ora un ulteriore sforzo affinché i funzionari del comune siano aiutati nell’applicazione costante ed efficace del regolamento”. Maurizio Maggioni di Volontaromagna ricorda la ricaduta del regolamento su tutti i comuni del distretto sanitario nord della provincia, di cui Rimini è capofila. “Si parla di una paltea di oltre 500 soggetti interessati”.

Il regolamento ha ottenuto il parere favorevole della commissione competente e sarà sottoposto all’approvazione definitiva nel corso del primo consiglio comunale disponibile.

Giovedì, 28 Aprile 2022 14:12

Riccione, al Tondelli torna la danza

(Rimini) Grande successo per Eden, la performance-evento che domenica 24 e lunedì 25 aprile ha riportato il pubblico allo Spazio Tondelli. Dalle 11 di mattina fino alle 10 di sera, il teatro riccionese – in piena ristrutturazione – ha accolto nel suo cantiere i danzatori del gruppo mk, impegnati in una coreografia firmata da Michele Di Stefano, artista di fama internazionale già premiato con il Leone d'argento alla Biennale Danza di Venezia. Tutte esaurite le repliche della performance, una danza onirica e segreta eseguita da un solo danzatore per un solo spettatore alla volta.

Rappresentazione del primo incontro fra due persone, la coreografia di Michele Di Stefano ha trovato nello Spazio Tondelli un ambiente pieno di suggestioni, un cantiere creativo nel senso letterale del termine, capace di allargare verso nuovi orizzonti l'interpretazione degli spettatori e dei danzatori che si sono alternati in scena. Diviso fra i segni del passato e l'attesa del futuro, il teatro in costruzione grazie a un gioco sapiente di luci e ombre si è trasformato in un eden sui generis, materico e primordiale, che agli spettatori ha di volta in volta ricordato un paesaggio desertico e lunare, una spiaggia avvolta dalla notte, un'imponente cattedrale gotica. Al suo interno, è andata in scena una celebrazione dei sensi, della bellezza dei corpi e della potenza rigenerativa del gesto.

La performance riccionese, a cura di Lorenzo Conti, ha rappresentato una novità anche per il gruppo mk. Per la prima volta infatti lo spettacolo lasciava gli spazi scenici tradizionali approdando in un teatro in divenire, un cantiere a tutti gli effetti. In quegli stessi luoghi Michele Di Stefano si era esibito una ventina di anni fa, ai tempi in cui lo Spazio Tondelli ancora si chiamava Teatro del Mare. Il suo legame affonda però ancora più indietro nel tempo. In una lettera consegnata a ogni spettatore al termine della performance, Di Stefano ha ricordato il suo rapporto con la città, iniziato già durante l'adolescenza: "Quando sono venuto qui per la prima volta era l'inizio degli anni ottanta, puoi immaginare come fosse, c'era una certa mitologia nell'aria, un'estate a Riccione... dopo un giorno avevo già trovato chi come me gironzolava per la città a caccia di una via di fuga, tempo due giorni ed eravamo più di cinque... un'attrazione nell'aria mi confermava che ero nel posto giusto dove ripensare la mia vita all'ombra di una piccola comunità temporanea, a Riccione ad agosto. E così è stato, questo è il posto dove mi sono reinventato". Ancora oggi la città regala emozioni simili: "Ogni volta che torno qui ho quella sensazione nel corpo. Inventa la tua vita, cedi allo spazio, il mare sta lì apposta, questa atmosfera un po' selvatica pure. D'inverno, d'estate questo posto mi fa sempre venir voglia di fare una deviazione e sparire in una nuova vita. Non c'è psicologia nella danza che hai appena visto, ma c'è di sicuro questa deviazione, esporsi per sparire, prendere il largo ed essere allo stesso tempo così intimi."

La deviazione riccionese di questo maestro della danza internazionale è destinata a prolungarsi. Nell'autunno prossimo Michele Di Stefano sarà infatti tra i protagonisti del 26° Riccione TTV Festival, rassegna con cui dal 1985 Riccione Teatro indaga i rapporti fra arti sceniche e video, esplorando le forme più originali di innovazione teatrale. "Di incontrarti ancora qui, questo mi auguro poi, in una città dove il mio ricordo preciso è un moto turbolento dello spirito" conclude Di Stefano nella sua lettera. "Senti l'aria che c'è qui, come ti cambia l'umore?"

 

(Rimini) La sindaca di Santarcangelo Alice Parma esprime la propria solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della filiera legata allo stabilimento Amazon di Santarcangelo, rinnovando l’impegno dell’Amministrazione comunale a proseguire il confronto nell’ambito del tavolo territoriale sulla logistica. La presa di posizione arriva in seguito allo sciopero indetto nella giornata di ieri (mercoledì 27 aprile) dai dipendenti delle aziende di fornitura in appalto del servizio di distribuzione delle merci.

"Dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa nazionale sulle relazioni industriali tra Amazon e i sindacati confederali della logistica nello scorso mese di settembre, che non riguardava i driver delle aziende terze, questi ultimi sono tornati a manifestare a circa un anno di distanza dall’ultimo sciopero per chiedere un miglioramento delle proprie condizioni di lavoro", spiega Parma. "Come emerso dall’incontro svoltosi in Municipio a marzo 2021, infatti, le principali problematiche contrattuali e organizzative riguardano proprio le aziende e i lavoratori della filiera logistica, rispetto alle quali i sindacati promotori del presidio di ieri richiamano Amazon a una maggiore responsabilità".

Rinnovando "l’impegno a portare avanti il confronto periodico tra Comune, aziende e sindacati, la sindaca Alice Parma conferma che l’Amministrazione comunale continuerà a fare la propria parte anche nei tavoli istituzionali e nelle sedi di confronto con l’assessore regionale al Lavoro e allo Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla".

(Rimini) Preoccupati dall'escalation nuclere paventata per il conflitto in Ucraina, il segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti, il presidente della provincia Riziero Santi e il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, a nome dei sindaci e della comunità del pd riminese, hanno deciso di scrivere una lettera als egretario nazionale del partito, Enrico Letta, per render enote le peoccupazioni della base.

"Scriviamo questa lettera aperta per metterti a conoscenza della fortissima preoccupazione delle nostre comunità e della nostra gente riguardo il rapido e incontrollato crescendo di parole, dichiarazioni, atteggiamenti che conducono tutti nella drammatica direzione di una escalation bellica allargata al livello globale.
Le ultime ore, in tal senso, sono state indicative per quanto devastanti. Diversi leader o portavoce di Paesi europei e non europei hanno depositato con estrema leggerezza ai media affermazioni in cui esplicitamente si parla di 'guerra nucleare'", si legge nella lettera.

"Quello che per decenni è stato anche un tabù lessicale, figlio della tragedia dell'ultima guerra tra continenti e della successiva ricostruzione di un orizzonte libero, democratico, non violento, ora è diventato argomento normale di dibattito in tv, sui giornali e ogni altro mezzo di comunicazione. Se la diplomazia e la politica si trasformano in una arena governata da impulsi vuoti di razionalità, il rischio è quello di un progressivo scivolamento per forza d'inerzia in una mobilitazione bellica generale. Una sorta di irresponsabile sonnambulismo della ragione che ormai perimetra quell'azione diplomatica necessaria, ostinata e determinata nei confronti della Russia di Putin, feroce, ingiustificato e ingiustificabile invasore dell'Ucraina, esclusivamente nel campo delle dotazioni belliche per riforniscano il popolo invaso".

"La storia ci insegna che questa non può e non deve essere l'unica strada. Spesso, anche nel Partito democratico, viene preso a modello fondante una figura come quella di John Fitzgerald Kennedy. Proprio il Presidente americano seppe risolvere, insieme al suo corrispettivo sovietico Kruscev, la drammatica crisi dei 13 giorni facendo valere fino all'ultimo secondo di un countdown che pareva inesorabile la forza e l'evidenza razionale di una trattativa che avrebbe evitato al mondo di scivolare in una nuova e più terribile guerra". 

"Qualcuno ha detto che 'una nuova guerra comincia quando si perde memoria di quella precedente'. Ma nell'escalation verbale di questi giorni e di queste ore si apre una voragine ancora più sconcertante della sola amnesia: è la banalità degli argomenti, l'approccio quasi ludico alla complessità e alla sofferta sedimentazione in anni di temi come la geopolitica, la quasi totale assenza della valutazione dei danni umani e materiali di un conflitto allargato a trazione nucleare". 

Evidentemente la cultura della superficie, e cioè che qualunque argomento possa essere ridotto e svilito a un poco informato confronto 'o bianco o nero', si è inserita anche in questa che non può che essere la discussione delle discussioni. Per questo, caro Enrico, ti scriviamo, essendo il Partito Democratico ormai l'unica forza politica popolare che ha esplicitamente nel suo dna e nella sua pratica il mezzo e il fine del confronto. Se le Agorà del PD sono i nuclei di una discussione allargata, in cui partito e società tutta trovano il tempo e le ragioni di una dialettica tra idee e quindi sintesi, allora su un tema così importante come una terza guerra mondiale già buttata lì come ipotesi deve essere affrontato e discusso negli ambiti nazionali, regionali e locali". 

"Francamente non sappiamo individuare alcun argomento superiore a questo per riunire le nostre Agorà e discutere. Crediamo che oggi, ora, il contributo più alto e grande che possa dare il PD, architrave della nostra democrazia e della repubblica, debba essere la discussione libera e partecipata a una domanda sul presente e sul futuro, sulla pace, sulla diplomazia, ricercando fino all'ultimo la possibilità che non scada il countdown nell'indifferenza generale".

Giovedì, 28 Aprile 2022 10:19

28 aprile

Tiberio chiuso senza alternativa | Bullismo, video choc | Ucraini, continua la solidarietà

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